IT201800010704A1 - Metodo ed impianto di ricostruzione a freddo di un pneumatico e corrispondente striscia di battistrada pre-vulcanizzata - Google Patents

Metodo ed impianto di ricostruzione a freddo di un pneumatico e corrispondente striscia di battistrada pre-vulcanizzata Download PDF

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Description

D E S C R I Z I O N E
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“METODO ED IMPIANTO DI RICOSTRUZIONE A FREDDO DI UN PNEUMATICO E CORRISPONDENTE STRISCIA DI BATTISTRADA PRE-VULCANIZZATA”
SETTORE DELLA TECNICA
La presente invenzione è relativa ad un metodo e ad un impianto di ricostruzione a freddo di un pneumatico e ad una corrispondente striscia di battistrada pre-vulcanizzata.
La presente invenzione trova vantaggiosa applicazione nel settore della ricostruzione di pneumatici “truck”, cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere di generalità.
ARTE ANTERIORE
Tradizionalmente, al termine del primo utilizzo i pneumatici “truck” vengono ricostruiti, cioè vengono provvisti di un nuovo battistrada al posto del vecchio battistrada consumato che viene preventivamente rimosso. La ricostruzione di un pneumatico “truck” prevede di eliminare meccanicamente dal pneumatico usato il vecchio battistrada consumato in modo da scoprire la carcassa (“casing”) e successivamente di applicare alla carcassa un nuovo battistrada. L’applicazione di un nuovo battistrada alla carcassa prevede di avvolgere attorno alla carcassa stessa una striscia di battistrada (“tread strip”); successivamente la carcassa viene sottoposta ad un processo di vulcanizzazione per determinare una adesione ottimale della striscia di battistrada alla carcassa.
Nel processo di ricostruzione a caldo la striscia di battistrada è cruda e priva di disegno che viene realizzato durante la vulcanizzazione che avviene in una pressa di vulcanizzazione munita di uno stampo col disegno desiderato.
Nel processo di ricostruzione a caldo la vulcanizzazione avviene a temperature elevate (dell’ordine di 150° C – 160° C) e pressioni elevate (dell’ordine di circa 14-16 bar) necessarie a rendere la gomma sufficientemente fluida da fluire nello stampo fino a formare il disegno del battistrada durante la vulcanizzazione; tuttavia, le sollecitazioni termiche e meccaniche a cui è sottoposta la carcassa per effetto di tali temperature e pressioni elevate possono produrre dei danni nella carcassa stessa.
Nel processo di ricostruzione a freddo, la striscia di battistrada (denominata “PCT – Pre Cured Tread - strip”) è pre-vulcanizzata e già dotata del disegno e tra la carcassa e la striscia di battistrada pre-vulcanizzata viene interposta una striscia intermedia o sottostrato (“cushion”) di gomma cruda avente una funzione legante. Nel processo di ricostruzione a freddo la vulcanizzazione ha il solo scopo di vulcanizzare la striscia intermedia per determinare una adesione ottimale del battistrada alla carcassa mediante l’azione legante del sottostrato (ovvero durante la vulcanizzazione non viene impresso alcun disegno); di conseguenza, nel processo di ricostruzione a freddo la vulcanizzare avviene a temperature più basse (dell’ordine di 100° C – 125° C), a pressioni più basse (dell’ordine di 4-6 bar), quindi la carcassa viene sottoposta a sollecitazioni termiche e meccaniche minori.
Uno dei problemi più critici che si verificano nei pneumatici ricostruiti a freddo (ovvero utilizzando una striscia di battistrada pre-vulcanizzata) è costituito dalle cosiddette crepe circonferenziali (“circumferential cracks”) che sono crepe che iniziano e si propagano durante l’utilizzo del pneumatico ricostruito nelle spalle del pneumatico ed in corrispondenza della zona di giunzione tra la striscia di battistrada pre-vulcanizzata e la carcassa. Le crepe circonferenziali determinano generalmente una riduzione della vita operativa del pneumatico riscostruito (con un evidente danno economico a carico dell’utente che ha acquistato il pneumatico riscostruito); tuttavia, nei casi peggiori, le crepe circonferenziali possono anche provocare il distacco della striscia di battistrada durante l’uso determinando una situazione di potenziale pericolo.
Per cercare di eliminare o almeno ridurre l’insorgenza delle crepe circonferenziali sono state proposte diverse forme delle spalle della striscia di battistrada prevulcanizzata (tali forme sono state denominate commercialmente “mini-wings” ed “eclipsed-wings”); in particolare, le spalle della striscia di battistrada prevulcanizzata sono state dotate di prolungamenti (le cosiddette “ali”) che vanno più o meno a ricoprire le pareti laterali della carcassa. Lo scopo di tali prolungamenti è di spostare radialmente e verso il cerchio la posizione della linea di giunzione tra la striscia di battistrada prevulcanizzata e la carcassa per provare a minimizzare l’effetto delle forze laterali che causano l’inizio e la propagazione delle crepe circonferenziali; infatti, le forze laterali sono massime in corrispondenza della zona di contatto con il terreno (ovvero in corrispondenza del battistrada) e si riducono progressivamente fino ad essere minime in corrispondenza della zona di accoppiamento tra il pneumatico ed il cerchio. Tuttavia, queste forme di attuazione non si sono rivelate particolarmente efficaci nel ridurre l’insorgenza delle crepe circonferenziali.
DESCRIZIONE DELLA INVENZIONE
Scopo della presente invenzione è di fornire un metodo ed un impianto di ricostruzione a freddo di un pneumatico ed una corrispondente striscia di battistrada pre-vulcanizzata, i quali metodo ed impianto siano esenti dagli inconvenienti sopra descritti e siano, in particolare, di facile ed economica attuazione.
Secondo la presente invenzione vengono forniti un metodo ed un impianto di ricostruzione a freddo di un pneumatico ed una corrispondente striscia di battistrada pre-vulcanizzata, secondo quanto stabilito nelle rivendicazioni allegate.
Le rivendicazioni descrivono forme di realizzazione della presente invenzione formando parte integrante della presente descrizione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
• la figura 1 è una vista schematica di un impianto di ricostruzione a freddo di un pneumatico realizzato in accordo con la presente invenzione;
• la figura 2 è un vista schematica, parziale ed in sezione trasversale di un pneumatico ricostruito utilizzando l’impianto di ricostruzione della figura 1;
• la figura 3 è una vista in scala ingrandita di un particolare della figura 2; e
• la figura 4 è un vista schematica, parziale in sezione trasversale, ed esplosa del pneumatico della figura 2.
FORME DI ATTUAZIONE PREFERITE DELL’INVENZIONE
Nella figura 1, con il numero 1 è indicato nel suo complesso un impianto di ricostruzione a freddo di un pneumatico 2 “truck”.
L’impianto 1 di ricostruzione comprende una stazione 3 di rimozione, in cui dal pneumatico 2 viene meccanicamente asportato il vecchio battistrada consumato (illustrato sulla sinistra) portando in vista una superficie 4 equatoriale (illustrata a destra) di una carcassa 5 del pneumatico 2.
Inoltre, l’impianto 1 di ricostruzione comprende una stazione 6 di ripulitura, in cui la superficie 4 equatoriale della carcassa 5 viene sottoposta ad una ripulitura per rimuovere eventuali danni locali; l’operazione di ripulitura potrebbe determinare la formazione sulla superficie 4 equatoriale della carcassa 5 di crateri di dimensioni e posizioni variabili e casuali che vengono riempiti con della gomma cruda.
L’impianto 1 di ricostruzione comprende una stazione 7 di avvolgimento in cui la carcassa 5 viene trasferita al termine della ripulitura; nella stazione 7 di avvolgimento, attorno alla carcassa 5 vengono avvolte (una dopo l’altra) una striscia intermedia o sottostrato 8 di gomma cruda ed una striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata. E’ importante osservare che la striscia 9 di battistrada prevulcanizzata è già stata vulcanizzata in un apposito stampo prima di venire avvolta attorno alla carcassa 5 e presenta il disegno del battistrada.
L’impianto 1 di ricostruzione comprende una stazione 10 di vulcanizzazione, in cui il pneumatico 2 ricostruito (ovvero la carcassa 5 provvista del sottostrato 8 e della striscia 9 di battistrada) viene sottoposto ad un processo di vulcanizzazione per vulcanizzare il sottostrato 8 che è interposto tra la carcassa 5 e la striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata e quindi determinare una adesione ottimale della striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata alla carcassa 5 mediante l’azione legante del sottostrato 8. Nella stazione 10 di vulcanizzazione viene completato il processo di ricostruzione del pneumatico 2 ed all’uscita dello stampo di vulcanizzazione il pneumatico 2 ricostruito è pronto all’uso.
Secondo una diversa forma di attuazione, la striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata è liscia (ovvero priva del disegno del battistrada) ed il disegno desiderato viene inciso sulla pre-vulcanizzata striscia 9 di battistrada (ora del tutto integrata con la carcassa 5) dopo la stazione 10 di vulcanizzazione (ovvero all’uscita dallo stampo di vulcanizzazione). Ad esempio, per incidere il disegno sulla pre-vulcanizzata striscia 9 di battistrada potrebbe venire utilizzato (almeno) un utensile (una mola o una fresa) che viene movimentato da un attuatore (ad esempio un braccio robot) e realizza il disegno sulla pre-vulcanizzata striscia 9 di battistrada mediante asportazione meccanica della gomma.
Secondo quanto illustrato nelle figure 2, 3 e 4, la striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata ha una forma all’incirca parallelepipeda e presenta due spigoli 11 longitudinali esterni che, quando la striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata viene avvolta attorno alla superficie 4 equatoriale della carcassa 5, sono disposti lontani dalla superficie 4 equatoriale della carcassa 5 e presenta due spigoli 12 longitudinali interni che sono opposti agli spigoli 11 longitudinali esterni e, quando la striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata viene avvolta attorno alla superficie 4 equatoriale della carcassa 5, si appoggiano alla superficie 4 equatoriale della carcassa 5.
I due spigoli 12 longitudinali inferiori della striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata presentano in sezione trasversale una forma arrotondata convessa; analogamente, la superficie 4 equatoriale della carcassa 5 (una volta asportato il vecchio battistrada consumato) presenta due nervature 13 anulari (ovvero che girano a 360° attorno alla carcassa 5) che si elevano radialmente dalla superficie 4 equatoriale, sono internamente arrotondate per riprodurre in negativo la forma degli spigoli 12 longitudinali inferiori della striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata, ed abbracciano ad estremità opposte gli spigoli 12 longitudinali inferiori della striscia 9 di battistrada prevulcanizzata appoggiandosi alle due pareti laterali della striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata stessa. In altre parole, nella stazione 6 di ripulitura il vecchio battistrada consumato viene asportato dal pneumatico 2 lasciando sulla carcassa 5 le due nervature 13 anulari che si elevano radialmente dalla superficie 4 equatoriale.
Come detto in precedenza, i due spigoli 12 longitudinali inferiori della striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata presentano in sezione trasversale una forma convessa; di conseguenza, le due nervature 13 anulari che si elevano radialmente dalla superficie 4 equatoriale dalla carcassa 5 presentano in sezione trasversale una forma concava.
Le due nervature 13 anulari che si elevano radialmente dalla superficie 4 equatoriale dalla carcassa 5 si appoggiano a corrispondenti superfici laterali della striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata (coprendo quindi i due spigoli 12 longitudinali inferiori della striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata); in altre parole, le due nervature 13 anulari che si elevano radialmente dalla superficie 4 equatoriale dalla carcassa 5 definiscono sulla superficie 4 equatoriale dalla carcassa 5 una tasca al cui interno viene disposta la striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata.
Secondo una preferita forma di attuazione i due spigoli 12 longitudinali inferiori della striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata presentano un raggio di curvatura non inferiore a 7 mm e preferibilmente non inferiore a 10 mm; infatti, se il raggio di curvatura degli spigoli 12 longitudinali inferiori della striscia 9 di battistrada prevulcanizzata è troppo piccolo (ad esempio inferiore a 7 mm), viene penalizzata la riduzione dell’insorgenza e della propagazione delle crepe circonferenziali durante l’utilizzo del pneumatico 2 ricostruito.
Secondo una preferita forma di attuazione illustrata nelle figure allegate, ciascuna nervatura 13 anulare che si eleva radialmente dalla superficie 4 equatoriale dalla carcassa 5 presenta in sezione trasversale una forma all’incirca triangolare e quindi termina con una punta.
Secondo una preferita forma di attuazione illustrata nella figura 3, ciascuna nervatura 13 anulare che si eleva radialmente dalla superficie 4 equatoriale dalla carcassa 5 presenta radialmente una altezza H che è almeno pari al 30% dello spessore T della striscia 9 di battistrada prevulcanizzata ed in ogni caso è almeno pari a 12 mm. Inoltre, la distanza D tra la punta di ciascuna nervatura 13 anulare che si eleva radialmente dalla superficie 4 equatoriale dalla carcassa 5 ed il corrispondente spigolo 11 longitudinale superiore della striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata è inferiore al 70% dello spessore T della striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata ed in ogni caso è inferiore a 25 mm.
Nella preferita forma di attuazione illustrata nelle figure allegate, i due spigoli 12 longitudinali inferiori della striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata presentano in sezione trasversale una forma arrotondata (e di conseguenza, anche le due nervature 13 anulari che si elevano radialmente dalla superficie 4 equatoriale sono internamente arrotondate per riprodurre in negativo la forma degli spigoli 12 longitudinali inferiori); questa conformazione dei due spigoli 12 longitudinali inferiori della striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata permette di massimizzare la riduzione dell’insorgenza e della propagazione delle crepe circonferenziali durante l’utilizzo del pneumatico 2 ricostruito. Secondo una diversa forma di attuazione non illustrata, le i due spigoli 12 longitudinali inferiori della striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata presentano in sezione trasversale non arrotondata, ovvero i due spigoli 12 longitudinali inferiori sono vivi.
Le forme di attuazione qui descritte si possono combinare tra loro senza uscire dall'ambito di protezione della presente invenzione.
Il metodo di ricostruzione sopra descritto presenta numerosi vantaggi.
In primo luogo, il metodo di ricostruzione sopra descritto permette di ottenere una sostanziale riduzione dell’insorgenza delle crepe circonferenziali durante l’utilizzo del pneumatico 2 ricostruito. Questo risultato viene ottenuto grazie alla presenza delle nervature 13 anulari che si elevano radialmente dalla superficie 4 equatoriale dalla carcassa 5 ed abbracciano gli spigoli 12 longitudinali inferiori della striscia 9 di battistrada prevulcanizzata. In questo modo, la linea di giunzione tra la striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata e la carcassa 5 viene spostata verso la zona di maggiore stress (ovvero la superficie esterna del battistrada a contatto con il terreno), ma, per effetto del consumo del battistrada, la linea di giunzione tra la striscia 9 di battistrada prevulcanizzata e la carcassa 5 arriva in modo relativamente rapido a diretto contatto con il terreno venendo quindi sottoposta a sfregamento sotto pressione (che non determina l’insorgenza e la propagazione di crepe circonferenziali) piuttosto che venire sempre esposta a forza laterale (che invece determinano l’insorgenza e la propagazione di crepe circonferenziali). In questo modo, dopo un certo utilizzo del pneumatico 2 ricostruite, le forze laterale agiranno solo sulle spalli originali del pneumatico 2 in cui non sono presenti linee di giunzione e quindi in cui non si originano crepe circonferenziali.
Inoltre, il metodo di ricostruzione sopra descritto è di realizzazione particolarmente semplice ed economica, in quanto comporta modifiche banali e di costo sostanzialmente nullo ai macchinari esistenti. A tale proposito è importante sottolineare che la striscia 9 di battistrada prevulcanizzata presenta una forma che è molto semplice da sottoporre a raspatura (anche in modo automatizzato) prima dell’avvolgimento attorno alla carcassa 5.
Infine, il metodo di ricostruzione sopra descritto permette di ridurre i costi di ricostruzione in quanto salva una maggiore quantità di gomma costituente il pneumatico 2 da riscostruire (gomma destinata a formare le due nervature 13 anulari) e quindi utilizza una minore quantità di gomma costituente la striscia 9 di battistrada pre-vulcanizzata. ELENCO DEI NUMERI DI RIFERIMENTO DELLE FIGURE
1 impianto di ricostruzione
2 pneumatico
3 stazione di rimozione
4 superficie equatoriale
5 carcassa
6 stazione di ripulitura
7 stazione di avvolgimento
8 sottostrato
9 striscia di battistrada pre-vulcanizzata 10 stazione di vulcanizzazione
11 spigoli longitudinali esterni
12 spigoli longitudinali interni
13 nervatura anulare
D distanza
T spessore
H altezza

Claims (14)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Metodo di ricostruzione a freddo di un pneumatico (2); il metodo di ricostruzione comprende le fasi di: asportare il vecchio battistrada consumato dal pneumatico (2) per portare in vista una superficie (4) equatoriale di una carcassa (5) del pneumatico (2); avvolgere attorno alla superficie (4) equatoriale della carcassa (5) un sottostrato (8) di gomma cruda ed una striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata che ha una forma all’incirca parallelepipeda e presenta due spigoli (12) longitudinali interni che si appoggiano alla superficie (4) equatoriale della carcassa (5); e vulcanizzare il sottostrato (8) di gomma cruda inserito all’interno del pneumatico (2) tra la carcassa (5) e la striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata; il metodo di ricostruzione è caratterizzato dal fatto che il vecchio battistrada consumato viene asportato lasciando sulla carcassa (5) due nervature (13) anulari che si elevano radialmente dalla superficie (4) equatoriale, riproducono in negativo la forma degli spigoli (12) longitudinali inferiori della striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata, ed abbracciano ad estremità opposte gli spigoli (12) longitudinali inferiori della striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata appoggiandosi a due pareti laterali della striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata stessa.
  2. 2) Metodo di ricostruzione a freddo secondo la rivendicazione 1, in cui i due spigoli (12) longitudinali inferiori della striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata presentano in sezione trasversale una forma convessa.
  3. 3) Metodo di ricostruzione a freddo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui le due nervature (13) anulari che si elevano radialmente dalla superficie (4) equatoriale dalla carcassa (5) presentano in sezione trasversale una forma concava.
  4. 4) Metodo di ricostruzione a freddo secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui le due nervature (13) anulari che si elevano radialmente dalla superficie (4) equatoriale dalla carcassa (5) definiscono sulla superficie (4) equatoriale dalla carcassa (5) una tasca al cui interno viene disposta la striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata.
  5. 5) Metodo di ricostruzione a freddo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui ciascuna nervatura (13) anulare che si eleva radialmente dalla superficie (4) equatoriale dalla carcassa (5) presenta in sezione trasversale una forma all’incirca triangolare.
  6. 6) Metodo di ricostruzione a freddo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui ciascuna nervatura (13) anulare termina con una punta.
  7. 7) Metodo di ricostruzione a freddo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui: i due spigoli (12) longitudinali inferiori della striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata presentano in sezione trasversale una forma arrotondata; e le due nervature (13) anulari che si elevano radialmente dalla superficie (4) equatoriale sono internamente arrotondate per riprodurre in negativo la forma degli spigoli (12) longitudinali inferiori della striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata.
  8. 8) Metodo di ricostruzione a freddo secondo la rivendicazione 7, in cui i due spigoli (12) longitudinali inferiori della striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata presentano un raggio di curvatura non inferiore a 7 mm e preferibilmente non inferiore a 10 mm.
  9. 9) Metodo di ricostruzione a freddo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui ciascuna nervatura (13) anulare che si eleva radialmente dalla superficie (4) equatoriale dalla carcassa (5) presenta radialmente una altezza (H) che è almeno pari al 30% di uno spessore (T) della striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata.
  10. 10) Metodo di ricostruzione a freddo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui ciascuna nervatura (13) anulare che si eleva radialmente dalla superficie (4) equatoriale dalla carcassa (5) presenta radialmente una altezza (H) che è almeno pari a 12 mm.
  11. 11) Metodo di ricostruzione a freddo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 10, in cui una distanza (D) tra una punta di ciascuna nervatura (13) anulare che si eleva radialmente dalla superficie (4) equatoriale dalla carcassa (5) ed un corrispondente spigolo (11) longitudinale superiore della striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata è inferiore al 70% di uno spessore (T) della striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata.
  12. 12) Metodo di ricostruzione a freddo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 11, in cui una distanza (D) tra una punta di ciascuna nervatura (13) anulare che si eleva radialmente dalla superficie (4) equatoriale dalla carcassa (5) ed un corrispondente spigolo (11) longitudinale superiore della striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata è inferiore a 25 mm.
  13. 13) Impianto (1) di ricostruzione a freddo di un pneumatico (2); l’impianto (1) di ricostruzione comprende: una stazione (3) di rimozione per asportare il vecchio battistrada consumato dal pneumatico (2) per portare in vista una superficie (4) equatoriale di una carcassa (5) del pneumatico (2); una stazione (7) di avvolgimento per avvolgere attorno alla superficie (4) equatoriale della carcassa (5) un sottostrato (8) di gomma cruda ed una striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata che ha una forma all’incirca parallelepipeda e presenta due spigoli (12) longitudinali interni che si appoggiano alla superficie (4) equatoriale della carcassa (5); ed una stazione (10) di vulcanizzazione per vulcanizzare il sottostrato (8) di gomma cruda inserito all’interno del pneumatico (2) tra la carcassa (5) e la striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata; l’impianto (1) di ricostruzione è caratterizzato dal fatto che la stazione (3) di rimozione è atta ad asportare il vecchio battistrada consumato lasciando sulla carcassa (5) due nervature (13) anulari che si elevano radialmente, riproducono in negativo la forma degli spigoli (12) longitudinali inferiori della striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata, ed abbracciano ad estremità opposte gli spigoli (12) longitudinali inferiori della striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata appoggiandosi a due pareti laterali della striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata stessa.
  14. 14) Striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata per la ricostruzione a freddo di un pneumatico (2) in accordo con il metodo di ricostruzione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 12; la striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata ha una forma all’incirca parallelepipeda e presenta due spigoli (12) longitudinali interni che sono atti ad appoggiarsi ad una superficie (4) equatoriale di una carcassa (5); la striscia (9) di battistrada pre-vulcanizzata è caratterizzata dal fatto che i due spigoli (12) longitudinali inferiori presentano in sezione trasversale una forma arrotondata.
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