IT201800009863A1 - Unità per la levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo, metodo per la regolazione della movimentazione di una testa di levigatura/lucidatura e macchina per la levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo - Google Patents

Unità per la levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo, metodo per la regolazione della movimentazione di una testa di levigatura/lucidatura e macchina per la levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo Download PDF

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Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo "Unità per la levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo, metodo per la regolazione della movimentazione di una testa di levigatura/lucidatura e macchina per la levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo"
La presente invenzione riguarda il controllo dei processi di levigatura e lucidatura di manufatti in materiale lapideo, dove con il termine manufatti si intendono elementi lastriformi (nel seguito identificati anche come “lastre”). La presente invenzione riguarda in primo luogo un’unità di levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo.
In secondo luogo la presente invenzione riguarda un metodo per la regolazione della movimentazione di una testa per la levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo.
In terzo luogo l’invenzione riguarda una macchina per la levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo comprendente almeno un’unità di levigatura/lucidatura del tipo sopra descritto.
Per la lavorazione di manufatti in materiale lapideo, in particolare di lastre, sono note da tempo macchine di levigatura/lucidatura comprendenti almeno un’unità di levigatura/lucidatura.
In particolare, queste macchine possono comprendere un banco di supporto delle lastre da lavorare provvisto di un nastro di supporto per la movimentazione delle lastre, due strutture a portale disposte trasversalmente rispetto al banco di supporto e sostenenti alle loro estremità una trave mobile traversamente ed atta a supportare almeno un’unità di levigatura/lucidatura superiormente al banco di supporto.
Preferibilmente, è prevista una pluralità di unità di levigatura/lucidatura distribuite in posizioni longitudinalmente sfalsate lungo la trave.
Ciascuna delle unità di levigatura/lucidatura comprende una testa di levigatura/lucidatura montata all’estremità inferiore di un albero di un mandrino per ricevere il moto di rotazione ed atta ad interagire per contatto con la lastra da lavorare.
L’albero è supportato girevolmente all’interno di un cannotto ed è traslabile verticalmente mediante opportuni mezzi di movimentazione, ad esempio cilindri di tipo pneumatico.
La traslazione verticale dell’albero consente di movimentare la testa di levigatura/lucidatura da una posizione sollevata e distanziata dalla lastra, quindi non in posizione di lavoro, ad una posizione abbassata in cui la testa interagisce con la lastra per effettuare la lavorazione della lastra, e viceversa.
Un primo aspetto problematico di tali macchine è rappresentato dal fatto che gli utensili abrasivi della testa di levigatura/lucidatura tendono ad usurarsi rapidamente e quindi devono essere sostituiti periodicamente, anche durante un singolo turno di lavorazione.
Inoltre, tali macchine di levigatura/lucidatura possono comprendere sistemi per il controllo e la regolazione della movimentazione della testa di levigatura/lucidatura.
Ad esempio, da IT1293153 è nota una macchina di levigatura/lucidatura comprendente un dispositivo limitatore di corsa con un elemento di riscontro meccanico regolabile in altezza.
L’elemento di riscontro è atto ad entrare in contatto con il gruppo di sostegno e supporto dell’albero del mandrino, in particolare col collare contenente i cuscinetti di supporto dello stesso, in modo da arrestare la discesa della testa di levigatura/lucidatura ad un’altezza prestabilita.
In questo modo, è possibile far lavorare la testa di levigatura/lucidatura in corrispondenza dell’altezza prestabilita e quindi spianare in modo uniforme la superficie della lastra.
Inoltre, sia i mezzi di movimentazione della testa che il dispositivo limitatore di corsa comprendono rispettivi mezzi sensori di posizione, ad esempio rispettivamente un trasduttore lineare ed un encoder, collegati ad un’unità di controllo.
Questi mezzi sensori consentono di monitorare lo stato di usura degli elementi abrasivi della testa, essendo noto lo spessore delle lastre da lavorare.
La macchina consente di rilevare la posizione delle teste in modo continuo e comandare conseguentemente il dispositivo limitatore in base allo spessore delle lastre in lavorazione ed allo spessore residuo misurato degli elementi abrasivi.
La macchina sopra descritta, sebbene ampiamente utilizzata ed apprezzata nel settore tecnico in oggetto, non è esente da inconvenienti.
In particolare, sulla superficie in lavoro si verifica spesso la formazione di graffi e danni da pattinamento generati quando la testa viene abbassata e posta a contatto con la lastra, e quindi in assetto di lavorazione della lastra; neppure il dispositivo limitatore utilizzato come descritto sopra consente di evitare questo fenomeno negativo.
Ciò si verifica spesso al momento del riavvio della macchina, dopo che quest’ultima è stata precedentemente arrestata per procedere con la sostituzione degli utensili abrasivi di una o più teste installate sulle unità di levigatura vicine, oppure arrestata per interventi di manutenzione sulla linea di lavorazione.
L’arresto della macchina prevede di fermare il moto di traslazione alternato della trave e di avanzamento del nastro di trasporto e di bloccare la rotazione delle teste per sollevarle rispetto al banco di supporto e alle lastre.
La fase di abbassamento delle teste al momento del riavvio della macchina è una fase critica, dal momento che i cilindri pneumatici di movimentazione non consentono un controllo fine e preciso della velocità di abbassamento delle teste.
Quindi, le teste tendono ad impattare contro la lastra in modo brusco e possono creare graffi o danni da pattinamento sulla superficie della stessa che possono alterare l’estetica delle lastre e quindi la loro utilizzabilità o commerciabilità.
Tale inconveniente è solo parzialmente risolvibile sottoponendo le lastre, purché abbiano uno spessore adeguato, ad una nuova lavorazione. È inoltre evidente che tale soluzione aumenta considerevolmente i tempi e costi complessivi di lavorazione.
Inoltre, non è possibile risolvere completamente tale inconveniente né regolando la velocità dei mezzi di movimentazione delle teste né regolando la pressione di azionamento dell’albero mandrino.
Lo scopo principale della presente invenzione è quello di fornire un’unità di levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo, un metodo per la regolazione della movimentazione di una testa di levigatura/lucidatura ed una macchina di levigatura/lucidatura che consentano di risolvere gli inconvenienti sopra indicati.
Un compito particolare della presente invenzione è quello di fornire un’unità di levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo che eviti la formazione di graffi o danni da pattinamento sul manufatto al momento dell’abbassamento della testa di levigatura/lucidatura e della sua interazione con il manufatto.
In particolare, un compito della presente invenzione è quello di fornire un’unità di levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo che consenta una regolazione ed un controllo fine e preciso del movimento di abbassamento delle teste di levigatura/lucidatura sul materiale per procedere con la lavorazione.
Un altro compito della presente invenzione è quello di fornire una macchina per la levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo che presenti tempi di lavorazione ridotti.
Un altro compito della presente invenzione è quello di fornire un’unità di levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo che limiti l’intervento da parte di un operatore durante le operazioni di posizionamento della testa sulla lastra da lavorare.
Un ulteriore compito della presente invenzione è quello di fornire un metodo per la regolazione della movimentazione di una testa di levigatura/lucidatura che eviti il danneggiamento delle lastre al momento dell’abbassamento della testa e della sua interazione con le lastre.
Lo scopo e i compiti principali sopra descritti sono raggiunti con un’unità di levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo secondo la rivendicazione 1, con un metodo per la regolazione della movimentazione di una testa di levigatura/lucidatura secondo la rivendicazione 15 e con una macchina per la levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo secondo la rivendicazione 18.
Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota, si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, una realizzazione esemplificativa. Nei disegni:
- la figura 1 rappresenta una vista frontale della macchina di levigatura/lucidatura in accordo con la presente invenzione con una pluralità di unità di levigatura/lucidatura e priva delle carenature frontali; - la figura 2 rappresenta una vista dall’alto della macchina di levigatura/lucidatura in accordo con la presente invenzione con una pluralità di unità di levigatura/lucidatura;
- la figura 3 rappresenta una vista laterale sezionata di una macchina di levigatura/lucidatura in cui è visibile un’unica unità di levigatura/lucidatura in accordo con la presente invenzione collegata ad un’unità di controllo rappresentata in modo schematico;
-le figure 4a e 4b rappresentano, rispettivamente, una vista laterale sezionata dell’unità di levigatura/lucidatura di figura 3 in una posizione operativa sollevata ed un corrispondente ingrandimento;
-le figure 5a e 5b rappresentano, rispettivamente, una vista laterale sezionata dell’unità di levigatura/lucidatura di figura 3 in una posizione operativa intermedia ed un corrispondente ingrandimento;
-le figure 6a e 6b rappresentano, rispettivamente, una vista laterale sezionata dell’unità di levigatura/lucidatura di figura 3 in una posizione operativa abbassata e quindi di lavoro ed un corrispondente ingrandimento; -la figura 7 rappresenta una vista laterale sezionata di un particolare dell’unità di levigatura/lucidatura con rispettivi mezzi di sensori di posizione della testa;
-la figura 8 rappresenta una vista laterale sezionata di un particolare dell’unità di levigatura/lucidatura di figura 3 con un dispositivo ammortizzatore.
Con riferimento alle figure, la presente invenzione si riferisce ad una macchina 110 per la levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo, preferibilmente lastre, e comprendente almeno un’unità di levigatura/lucidatura 1 dei manufatti in materiale lapideo, vale a dire delle lastre L.
Come illustrato nelle figure 1 e 2, la macchina di levigatura/lucidatura 110 comprende preferibilmente una pluralità di unità di levigatura/lucidatura 1 in accordo con la presente invenzione.
In particolare, la macchina 110 delle figure 1 e 2 comprende diciannove unità di levigatura/lucidatura 1. Tuttavia, potrà anche essere previsto un numero differente di unità di levigatura/lucidatura 1 in funzione delle esigenze operative, senza per questo uscire dall’ambito di tutela del presente trovato.
Le unità di levigatura/lucidatura 1 sono disposte in successione e possono essere vantaggiosamente attrezzate con utensili con grane a scalare.
Nella vista laterale della macchina di figura 3, è visibile una sola delle unità di levigatura/lucidatura 1 descritte sopra.
In modo in sé noto, la macchina 110 comprende un banco di supporto 112 delle lastre L provvisto preferibilmente di un nastro di trasporto per la movimentazione delle lastre L.
La macchina comprende inoltre una trave 120 disposta longitudinalmente parallela al senso di avanzamento del nastro 112 e due strutture a portale 114 disposte trasversalmente al nastro 112 e costituite ciascuna da una coppia di montanti 116 ed una traversa 118, come meglio illustrato in figura 3.
Le strutture a portale 114 sono disposte ai due lati di ingresso ed uscita della macchina e la trave 120 è supportata alle sue estremità dalle due traverse 118 ed mobile trasversalmente e superiormente al banco 112. La trave 120 è movimentata con un moto alternato avanti ed indietro lungo le traverse 118 in modo che le unità di levigatura/lucidatura 1 interagiscano con l’intera larghezza della lastra da lavorare L.
La macchina 110, come si apprezza da fig. 3, comprende inoltre almeno una cassa o struttura portamandrino 121 fissata sulla trave 120 ed atta a supportare girevolmente un cannotto 122. Opportunamente, potranno anche essere previsti mezzi per la rivelazione dello spessore delle lastre L, non illustrati nelle figure.
Vantaggiosamente, ogni unità di levigatura/lucidatura 1, del tipo descritto nel seguito, prevede una rispettiva struttura o cassa portamandrino 121 fissata sulla trave 120.
Sulla struttura (cassa) portamandrino 121 è montato un mandrino all’estremità inferiore del quale è montata a sua volta una testa oppure un piatto di levigatura/lucidatura 2 avente uno o più utensili abrasivi 2A. La testa o il piatto 2, come pure gli utensili abrasivi 2A sono di tipo in sé noto e non verranno ulteriormente descritti nel seguito.
La testa o piatto 2 è montata in corrispondenza dell’estremità inferiore dell’albero 4 del mandrino girevole per ricevere il moto di rotazione dallo stesso. L’albero 4 è girevole e traslabile verticalmente rispetto al cannotto 122 in modo in sé noto.
In particolare, l’albero 4 è posto in rotazione dal cannotto scanalato 122, entro cui scorre verticalmente, da un rispettivo motore 6 al quale è collegato mediante opportuni mezzi di trasmissione 8, ad esempio del tipo a puleggia e cinghia dentata, come illustrato nelle figure 3, 4a, 5a e 6a. Il cannotto 122 che pone in rotazione l’albero 4, anch’esso parzialmente scanalato, può comprendere una pluralità di cuscinetti per il suo supporto girevole rispetto alla struttura o cassa portamandrino 121.
Un ulteriore cuscinetto di supporto dell’albero 4 è alloggiato all’interno di un collare 10, meglio illustrato nelle figure, 4b, 5b e 6b ed avente un’ulteriore funzione descritta dettagliatamente nel seguito.
Inoltre, l’unità di levigatura/lucidatura 1 comprende mezzi 12 per la movimentazione e la spinta della testa o piatto 2 tra una posizione abbassata in cui interagisce con la lastra L, come illustrato nelle figure 3, 6a e 6b, ed una posizione sollevata e distanziata dalla lastra da lavorare, come illustrato nelle figure 4a e 4b e viceversa.
Alla luce delle note conoscenze del settore, è evidente che, quando la testa 2 è in posizione sollevata, un operatore può intervenire per la sostituzione o la manutenzione degli utensili abrasivi 2A. In posizione abbassata, la testa 2 in rotazione esegue la lucidatura/levigatura delle lastre L.
Vantaggiosamente, i mezzi di movimentazione 12 della testa 2 possono comprendere almeno un cilindro ad azionamento preferibilmente pneumatico 14 il cui stelo è collegato, attraverso il collare 10, all’albero 4. Il cilindro 14 determina l’abbassamento ed il sollevamento dell’albero girevole 4 e della testa 2 in maniera solidale.
L’almeno un cilindro 14 genera una pressione, di entità regolabile, per la spinta della testa 2, o piatto, e quindi degli utensili, sulla superficie del materiale in lavorazione. L’almeno un cilindro 14 è visibile in tutte le figure allegate.
Preferibilmente, i mezzi di movimentazione e spinta 12 della testa di levigatura/lucidatura 2 possono comprendere rispettivi mezzi sensori atti a rilevare la posizione in altezza della testa 2 durante il movimento dalla posizione sollevata alla posizione abbassata, o viceversa.
Come illustrato in figura 7, i mezzi sensori possono comprendere un trasduttore lineare 16, di tipo in sé noto, atto a rilevare la quota di posizionamento della testa 2 rispetto al banco di lavoro 112.
Il trasduttore 16 può avere una lunghezza uguale alla lunghezza del cilindro ad azionamento pneumatico 14 e può essere un trasduttore lineare di tipo magnetostrittivo atto ad interagire magneticamente con lo stelo del cilindro realizzato in acciaio.
Possono essere previsti mezzi sensori di posizione associati al cilindro differenti dal trasduttore 16, senza per questo uscire dall’ambito di tutela del presente trovato.
L’unità di levigatura/lucidatura 1 comprende inoltre un dispositivo limitatore di corsa 18 della testa di levigatura/lucidatura 2 ed associato ai mezzi di movimentazione 12, così come illustrato nelle figure dalla 3 alla 7. La figura 8 illustra un’ulteriore forma di realizzazione del dispositivo limitatore 18, meglio descritta nel seguito.
Inoltre, l’unità levigatura/lucidatura 1 comprende un’unità di controllo 19, illustrata in modo schematico in figura 3, collegata ai mezzi di movimentazione 12 ed al dispositivo limitatore 18.
Nel caso in cui sia prevista una pluralità di unità di levigatura/lucidatura 1, potrà essere prevista un’unica unità di controllo 19 collegata ai mezzi di movimentazione 12 di ognuna delle unità di levigatura/lucidatura.
In accordo con la presente invenzione, l’unità di controllo 19 è configurata per azionare i mezzi di movimentazione 12 in modo da movimentare la testa 2 dalla posizione sollevata ad una posizione intermedia distanziata dal banco di lavoro 112, meglio illustrata nelle figure 5a e 5b.
Inoltre, l’unità di controllo 19 è configurata per azionare il dispositivo limitatore di corsa 18 almeno durante il movimento della testa 2 dalla posizione intermedia alla posizione abbassata in modo da ridurre la velocità di abbassamento della testa 2.
Quindi, l’unità di controllo 19 è configurata per azionare il dispositivo limitatore 18 durante il movimento della testa 2 dalla posizione sollevata alla posizione abbassata in modo da controllarne la velocità di abbassamento almeno nella fase finale di appoggio degli utensili 2A sulla lastra L.
Si osserva che la testa 2, in posizione intermedia, è posizionata ad una quota q1 (fig. 5a) inferiore rispetto alla quota q2 (fig.4a) in cui si trova nella posizione sollevata.
Ovviamente, la quota q1 della posizione intermedia è stabilita preliminarmente in funzione dello spessore della lastra L e dell’altezza residua degli utensili ed è preferibilmente mantenuta prossima ad un valore atto a conseguire una quota della superficie attiva degli utensili pari a 2-3 mm al di sopra della superficie della lastra L.
In questo modo, i mezzi di movimentazione 12, controllati dall’unità di controllo 19, possono movimentare la testa 2 dalla posizione sollevata a quella intermedia alla massima velocità consentita così da ridurre il più possibile il tempo di movimentazione e quindi aumentare la produttività della macchina.
Il dispositivo limitatore 18, controllato dall’unità di controllo 19, consente di controllare e limitare la velocità di avvicinamento della testa 2 alla lastra L nella fase finale di abbassamento, dalla posizione intermedia a quella completamente abbassata a contatto con la superficie superiore della lastra L.
Nel seguito verrà descritto il modo in cui il dispositivo limitatore 18 consente di limitare la velocità di abbassamento della testa 2.
Vantaggiosamente, i mezzi di movimentazione 12 comprendono un primo elemento di riscontro 10 ed il dispositivo limitatore 18 comprende mezzi di movimentazione 20 ed un secondo elemento di riscontro 22.
Gli elementi di riscontro 10, 22 sono atti ad entrare in contatto tra loro quando la testa 2 è in posizione intermedia, come illustrato nelle figure 5a e 5b, e ad essere in contatto nel percorso di discesa a velocità controllata dalla posizione intermedia fino all’appoggio degli utensili 2A sulla lastra L. Preferibilmente, il primo elemento di riscontro è costituito dal collare 10 sopra descritto, come illustrato nei disegni allegati.
In particolare, il collare 10 ed il secondo elemento di riscontro 22 comprendono rispettive superfici di battuta 10A, 22A, illustrate nelle figure 4b, 6b e 7, atte ad entrare in contatto tra loro quando la testa di levigatura/lucidatura 2 ha raggiunto la posizione intermedia, come illustrato nelle figure 5a, 5b.
Il collare 10 o l’elemento di riscontro 22 possono comprendere un elemento ammortizzatore 24 che risulta interposto tra il collare 10 e l’elemento di riscontro 22 quando entrano in contatto, come illustrato in figura 8.
Questo elemento ammortizzatore 24 ha la funzione di limitare gli urti tra il collare 10 contenente il cuscinetto o i cuscinetti ed il secondo elemento di riscontro 22 durante l’abbassamento della testa 2.
Inoltre, i mezzi di movimentazione 20 del dispositivo limitatore 18 comprendono almeno un meccanismo di regolazione 26 del tipo vite/madrevite, del tipo a strisciamento oppure a ricircolo di sfere.
Il meccanismo di regolazione 26 è atto a regolare la posizione in altezza dell’elemento di riscontro 22 ed è motorizzato, ad esempio da un motoriduttore 28, collegato all’unità di controllo 19, eventualmente dotato di dispositivo per la variazione della velocità.
Vantaggiosamente, gli assi di rotazione dell’albero 4 e del meccanismo di regolazione 26 sono verticali e paralleli ed il dispositivo limitatore 18 è collocato in posizione affiancata rispetto ai mezzi di movimentazione 12 e all’albero 4.
E’ altresì possibile prevedere di realizzare i mezzi di movimentazione 20 del dispositivo limitatore 18 in moto da poterlo muovere anche rapidamente, ad esempio impiegando viti a ricircolo di sfere azionate da motori a velocità variabile; in una simile configurazione, allo scopo di evitare urti tra il collare 10 ed il secondo elemento di riscontro 22, è possibile sollevare in rapido il collare 10 fino alla posizione sollevata e successivamente abbassare la testa 2, previo azionamento dei mezzi di movimentazione 12, facendo scendere velocemente il collare 10 fino a portare gli abrasivi a circa 2-3 mm dalla lastra, per poi appoggiarli dolcemente sulla superficie della lastra L rallentando la velocità di discesa del collare 10.
I mezzi di movimentazione 20 del dispositivo limitatore 18 potranno comprendere, in alternativa al meccanismo vite/madrevite 26, un sistema pignone-cremagliera oppure una coppia di meccanismi vite/madrevite senza per questo uscire dall’ambito di tutela del presente trovato.
Opportunamente, i mezzi di movimentazione 20 del dispositivo limitatore 18 comprendono mezzi sensori atti a rilevarne la posizione, in particolare del secondo elemento di riscontro 22. Ad esempio, tali mezzi sensori possono comprendere un encoder 30.
Così come i mezzi di movimentazione 12 della testa di levigatura/lucidatura 2, anche i mezzi di movimentazione 20 del dispositivo limitatore 18, con i rispettivi mezzi sensori, sono collegati con l’unità di controllo 19, come illustrato in figura 3.
L’unità di controllo 19 è preposta a comandare il funzionamento del dispositivo limitatore 18 e a tale scopo può essere previsto un software dedicato installato al suo interno.
In particolare, l’unità di controllo 19 è configurata per movimentare il dispositivo limitatore di corsa 18, ovvero il secondo elemento di riscontro 22, in una posizione iniziale predeterminata in funzione dello spessore della lastra in lavoro e della dimensione residua degli utensili 2A, e per azionare i mezzi di movimentazione 12 fino a quando il collare 10 interagisce con il secondo elemento di riscontro 22, vale a dire quando la testa 2 ha raggiunto la posizione intermedia illustrata nelle figure 5a e 5b.
Successivamente, l’unità di controllo 19 comanda l’azionamento dei mezzi di movimentazione 20 del dispositivo limitatore 18 per movimentare la testa di levigatura/lucidatura 2 dalla posizione intermedia alla posizione abbassata, come illustrato nelle figure 6a e 6b. L’azionamento avviene ad una velocità ridotta così da abbassare lentamente la testa di levigatura/lucidatura 2 fino a quando si appoggia sulla lastra L da lavorare. La variazione di velocità di abbassamento della testa 2 può essere gestita dall’unità di controllo 19 senza soluzione di continuità.
Durante lo spostamento della testa 2 dalla posizione intermedia alla posizione abbassata, il mandrino e la testa 2 rimangono appoggiati/appesi al secondo elemento di riscontro 22 del dispositivo limitatore attraverso il collare 10.
Tuttavia, come già indicato sopra, la velocità di abbassamento della testa 2 dalla posizione intermedia alla posizione abbassata è ridotta rispetto alla velocità di abbassamento dalla posizione sollevata alla posizione intermedia perché appunto controllata dal dispositivo limitatore 18.
Quando la testa 2 ha raggiunto la posizione abbassata e quindi è entrata in contatto con il materiale da lavorare, il secondo elemento di riscontro 22 del dispositivo limitatore 18 viene separato dal collare 10, ovvero posizionato in una posizione ribassata rispetto alla posizione predeterminata mediante il meccanismo a vite/madrevite 26, come illustrato nelle figure 6a e 6b.
Quando la testa 2 ha raggiunto la posizione abbassata con appoggio degli utensili 2A sulla superficie della lastra L, la pressione all’interno del cilindro pneumatico 14 viene incrementata al valore impostato per spingere verso il basso l’albero 4 del mandrino e premere gli utensili 2A sul materiale in lavorazione con la forza desiderata.
Vantaggiosamente, per ridurre ulteriormente i graffi ed i danni da pattinamento a carico delle lastre L al momento dell’abbassamento della testa 2, possono essere previste una o più valvole pneumatiche proporzionali a controllo elettronico, non illustrate nelle figure, associate all’albero 4 del mandrino ed atte a regolare l’abbassamento e la pressione di lavoro della testa 2.
Le operazioni sopra descritte gestite dall’unità di controllo 19 sono quelle che avvengono durante l’abbassamento della testa 2. Tuttavia, anche il sollevamento della testa 2 è controllato dall’unità di controllo 19, allo scopo di memorizzare la quota del mandrino e quindi lo spessore residuo degli utensili installati.
Nel seguito viene descritto il metodo per la regolazione della movimentazione di una testa di levigatura/lucidatura 2 facente parte di un’unità di levigatura/lucidatura 1 del tipo sopra descritto.
Quindi, tutti i componenti e gli elementi già descritti con riferimento all‘unità di levigatura/lucidatura 1 si intendono essere uguali anche per il metodo che di seguito verrà descritto. In particolare, la regolazione è ottenuta mediante un dispositivo limitatore di corsa 18 del tipo sopra descritto.
Inoltre la movimentazione della testa 2 prevista tra la posizione sollevata e quella abbassata descritte sopra è eseguita dai mezzi di movimentazione 12.
Il metodo comprende una fase a) di posizionamento del dispositivo limitatore 18 in una posizione iniziale predeterminata e ad una quota predeterminata mediante i rispettivi mezzi di movimentazione 20.
La posizione iniziale predeterminata si riferisce alla posizione del secondo elemento di riscontro 22, illustrata ad esempio nelle figure 5a e 5b e definita in funzione dello spessore della lastra L in lavoro e dell’altezza degli utensili abrasivi 2A installati, siano essi nuovi oppure parzialmente usurati.
Successivamente, è prevista una fase b) di abbassamento della testa 2 dalla posizione sollevata alla posizione abbassata mediante i mezzi di movimentazione 12
Ad un certo punto durante l’abbassamento, il dispositivo limitatore 18 interagisce con i mezzi di movimentazione 12, vale a dire che il primo elemento di riscontro 10 entra in contatto con il secondo elemento di riscontro 22, in corrispondenza della posizione intermedia.
Inoltre, è prevista una fase c) di abbassamento del dispositivo limitatore 18 e della testa di levigatura/lucidatura 2 dalla posizione intermedia alla posizione abbassata in cui gli utensili abrasivi 2A entrano in contatto con la lastra L mediante l’azione dei mezzi di movimentazione 20 del dispositivo limitatore 18, come illustrato nelle figure 6a e 6b.
In alternativa, è possibile sollevare in rapido il collare 10 fino alla posizione sollevata e successivamente abbassare la testa 2, previo azionamento dei mezzi di movimentazione 12, facendo scendere velocemente il collare 10 fino a portare gli abrasivi a circa 2-3 mm dalla lastra, per poi appoggiarli dolcemente sulla superficie rallentando la velocità di discesa del collare 10. In accordo con quanto descritto sopra, queste fasi sono gestite dall’unità di controllo 19 collegata ai mezzi di movimentazione 12 della testa 2 e ai mezzi di movimentazione 20 del dispositivo limitatore 18.
Nel caso in cui la testa 2 sia inizialmente in posizione abbassata e debba essere sollevata, ad esempio per sostituire gli elementi abrasivi 2A installati sulla stessa, oppure gli utensili installati su una qualcuna delle teste delle unità di levigatura adiacenti, i mezzi di movimentazione 12 della testa 2 sono azionati in maniera indipendente rispetto al dispositivo limitatore 18. Da quanto sopra esposto è ora chiaro come l’unità di levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo consente di raggiungere vantaggiosamente gli scopi prefissati.
In modo particolare, è chiaro come l’unità di levigatura/lucidatura consente di limitare la forza degli impatti della testa di levigatura/lucidatura sulle lastre.
Di fatto, il movimento finale della testa di levigatura/lucidatura dalla posizione intermedia alla posizione abbassata è gestito dal dispositivo limitatore comandato dall’unità di controllo e ciò permette di ridurre graffi e danni da pattinamento a carico delle lastre al momento dell’abbassamento della testa.
Ancora, la regolazione della movimentazione della testa di levigatura/lucidatura è gestita, in tutte le sue fasi, dall’unità di controllo collegata ai mezzi di movimentazione della testa e del dispositivo limitatore ed ai rispettivi mezzi sensori.
Naturalmente, la descrizione sopra fatta di realizzazioni applicanti i principi innovativi della presente invenzione è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato.
In particolare, le caratteristiche delle varie soluzioni qui mostrate possono essere fra loro combinate a seconda delle specifiche necessità e desideri, come è facilmente immaginabile dal tecnico esperto.

Claims (19)

  1. Rivendicazioni 1. Unità di levigatura/lucidatura (1) di manufatti (L) in materiale lapideo, comprendente: - una testa di levigatura/lucidatura (2) avente uno o più utensili abrasivi (2A); - mezzi (12) per la movimentazione e la spinta di detta testa (2) da una posizione sollevata e distanziata dal manufatto (L) ad una posizione abbassata in cui detta testa (2) interagisce con il manufatto (L) e viceversa; - un dispositivo limitatore di corsa (18) di detta testa (2); - un’unità di controllo (19) collegata a detti mezzi di movimentazione (12) e a detto dispositivo limitatore di corsa (18); caratterizzata dal fatto che detta unità di controllo (19) è configurata per azionare detti mezzi di movimentazione (12) in modo da movimentare detta testa (2) da detta posizione sollevata ad una posizione intermedia distanziata dal manufatto (L), e dal fatto che detta unità di controllo (19) è configurata per azionare detto dispositivo limitatore di corsa (18) almeno durante il movimento di detta testa (2) da detta posizione intermedia a detta posizione abbassata in modo da ridurre la velocità di abbassamento di detta testa (2).
  2. 2. Unità di levigatura/lucidatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta unità di controllo (19) è configurata per azionare detto dispositivo limitatore di corsa (18) durante il movimento di detta testa (2) da detta posizione sollevata a detta posizione abbassata in modo da controllare la velocità di abbassamento di detta testa (2) riducendola a fine corsa almeno nella fase finale di appoggio degli utensili (2A) sul manufatto (L).
  3. 3. Unità di levigatura/lucidatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (12) e detto dispositivo limitatore (18) comprendono un rispettivo primo e secondo elemento di riscontro (10, 22) atti ad essere in contatto nel percorso di discesa della testa (2) a velocità controllata da detta posizione intermedia fino all’appoggio degli utensili (2A) sul manufatto (L).
  4. 4. Unità di levigatura/lucidatura (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto di comprendere un albero girevole (4) sul quale è montata detta testa di levigatura/lucidatura (2) e comprendente un collare (10) per l’alloggiamento di almeno un cuscinetto di supporto.
  5. 5. Unità di levigatura/lucidatura (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto primo elemento di riscontro è costituito da detto collare (10).
  6. 6. Unità di levigatura/lucidatura (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto di comprendere un elemento ammortizzatore (24) interposto tra detto primo elemento di riscontro (10) e detto secondo elemento di riscontro (22), detto primo elemento di riscontro (10) e detto secondo elemento di riscontro (22) essendo atti ad entrare in contatto con l’interposizione di detto elemento ammortizzatore (24).
  7. 7. Unità di levigatura/lucidatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo limitatore (18) comprende mezzi di movimentazione (20) collegati a detta unità di controllo (19).
  8. 8. Unità di levigatura/lucidatura (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detta unità di controllo (19) è configurata per movimentare inizialmente detto dispositivo limitatore (18) di corsa fino ad una posizione predeterminata, azionare i mezzi di movimentazione (12) di detta testa (2) per abbassarla fino a detta posizione intermedia ed azionare i mezzi di movimentazione (20) di detto dispositivo limitatore (18) in modo da movimentare detta testa (2) fino a detta posizione abbassata in contatto con il manufatto (L) da lavorare.
  9. 9. Unità di levigatura/lucidatura (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che i mezzi di movimentazione (12, 20) rispettivamente di detta testa (2) e di detto dispositivo limitatore (18) comprendono rispettivi mezzi sensori collegati a detta unità di controllo (19) per trasmettere dati riguardanti la posizione di detta testa (2) e di detto dispositivo limitatore (18).
  10. 10. Unità di levigatura/lucidatura (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che i mezzi sensori di detta testa di levigatura/lucidatura (2) comprendono un trasduttore lineare (16).
  11. 11. Unità di levigatura/lucidatura (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che i mezzi sensori di detto dispositivo limitatore (18) comprendono un encoder (30).
  12. 12. Unità di levigatura/lucidatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i mezzi di movimentazione (12) di detta testa (2) comprendono almeno un cilindro ad azionamento pneumatico (14).
  13. 13. Unità di levigatura/lucidatura (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che i mezzi di movimentazione (20) di detto dispositivo limitatore di corsa (18) comprendono almeno un meccanismo di regolazione vite/madrevite motorizzato (26).
  14. 14. Unità di levigatura/lucidatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere valvole pneumatiche proporzionali a controllo elettronico associate a detto albero (4) ed atte a regolare l’abbassamento della testa (2) oppure la pressione di lavoro della testa (2) in detta posizione abbassata.
  15. 15. Metodo per la regolazione della movimentazione di una testa di lucidatura/levigatura (2) di manufatti in materiale lapideo (L) mediante un dispositivo limitatore di corsa (18), detta testa (2) essendo atta ad essere movimentata mediante rispettivi mezzi di movimentazione (12) tra una posizione sollevata in cui è distanziata dal manufatto (L) ad una posizione abbassata in cui interagisce con il manufatto (L), il quale metodo comprende le seguenti fasi: a) posizionamento di detto dispositivo limitatore (18) in una posizione iniziale predeterminata ed ad una quota predeterminata mediante rispettivi mezzi di movimentazione (20); b) abbassamento, mediante i mezzi di movimentazione (12), di detta testa (2) da detta posizione sollevata a detta posizione abbassata passando per una posizione intermedia in cui detto dispositivo limitatore (18) interagisce con detti mezzi di movimentazione (12); c) abbassamento di detto dispositivo limitatore (18) e di detta testa (2) fino a detta posizione abbassata mediante i mezzi di movimentazione (20) di detto dispositivo limitatore (18) in modo da portare detta testa (2) a contatto con il manufatto (L); in cui detti mezzi di movimentazione (12, 20) rispettivamente di detta testa (2) e di detto dispositivo limitatore di corsa (18) sono collegati ad un’unità di controllo (19) configurata per controllarne l’azionamento.
  16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (12, 20) rispettivamente di detta testa (2) e di detto dispositivo limitatore (18) comprendono mezzi sensori collegati anch’essi all’unità di controllo (19).
  17. 17. Metodo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (12) di detta testa (2) sono atti a sollevarla fino a detta posizione sollevata in maniera indipendente da detto dispositivo limitatore (18).
  18. 18. Macchina (110) per la levigatura/lucidatura di manufatti in materiale lapideo (L) comprendente almeno un’unità di levigatura/lucidatura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 14.
  19. 19. Macchina secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di rilevazione dello spessore dei manufatti (L).
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