IT201800006203A1 - Automobile sportiva dotata di un sistema di condizionamento - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“AUTOMOBILE SPORTIVA DOTATA DI UN SISTEMA DI CONDIZIONAMENTO”
Campo di applicazione dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce al campo dei sistemi di condizionamento di automobili sportive.
Stato della tecnica
Un sistema di condizionamento include un circuito di circolazione di un fluido vettore che viene opportunamente compresso ed espanso per trasferire calore tra due ambienti separati: l’ambiente esterno e l’abitacolo di un veicolo. In generale un sistema di condizionamento è indicato con l’acronimo anglosassone HVAC (Heating, ventilation, and air conditioning).
Esso comprende canalizzazioni per prelevare aria dall’ambiente esterno, trattarla, riscaldandola o raffreddandola, e ad immetterla nell’abitacolo del veicolo. Nei veicoli dotati di motore a combustione interna, generalmente il riscaldamento è operato sfruttando il calore dissipato dal motore a combustione interna, cosicché il sistema di condizionamento adopera un ciclo termodinamico inverso solo per effettuare il raffrescamento dell’abitacolo. Nei veicoli elettrici si prevede l’implementazione di una pompa di calore capace di riscaldare l’abitacolo e di raffrescarlo in relazione alle condizioni operative dello stesso. Un esempio di tale implementazione è data in EP3173267.
Il dispositivo di condizionamento va generalmente posizionato a ridosso dell’abitacolo e rappresenta un componente ingombrante.
Nell’ambito delle auto sportive è necessario tenere conto di molti ulteriori aspetti. Le auto sportive sono schiacciate al suolo per esaltare doti dinamiche delle stesse. Questo impone che la postazione di guida sia molto distesa, con le gambe del conduce protese in avanti. Al tempo stesso, si deve assicurare una sufficiente visibilità al conducente che deve poter avere una sufficiente cognizione degli ostacoli.
Storicamente, il dispositivo di condizionamento del sistema di condizionamento del veicolo è stato posizionato anteriormente circa superiormente alla pedaliera del veicolo.
Tale posizionamento è da sempre stato ritenuto ottimale per garantire un ottimale funzionamento dello stesso nel dispensare aria attraverso le bocchette realizzata nella plancia del veicolo.
Si ritiene che tale soluzione sia insoddisfacente.
Sommario dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di individuare un sistema di condizionamento avente una disposizione (layout) differente rispetto all’arte nota, consentendo di migliorare il comfort offerto da un’auto sportiva.
Un altro scopo è quello di consentire un più ampio margine di libertà ai designers di auto sportive consentendo di ridurre la distanza tra il cofano anteriore del veicolo e la pedaliera dello stesso veicolo.
L’idea di base della presente invenzione è quella di posizionare il dispositivo di condizionamento del sistema di condizionamento del veicolo posteriormente al sedile del conducente.
Secondo una variante preferita dell’invenzione, il compressore è posizionato ad una quota immediatamente al di sotto della linea di visuale del conducente. Ciò consente di avvicinare il compressore al tetto del veicolo senza limitare la visione posteriore del conducente.
Secondo un’altra variante preferita dell’invenzione, il compressore è disposto dietro il poggiatesta, cioè indipendentemente dalla linea di visuale del conducente e lo specchietto retrovisore è sostituito da un display che riproduce immagini acquisite, in tempo reale, da una telecamera associata ad una parte posteriore del veicolo e rivolta posteriormente. Eventualmente, anche il lunotto può essere sostituito da un display che riproduce le medesime immagini in modo da sostituirsi in modo realistico al lunotto dell’automobile.
Vantaggiosamente, il fatto di avere il compressore molto vicino al tetto consente di operare il raffrescamento dell’abitacolo direttamente attraverso il tetto del veicolo attraverso una canalizzazione interna di aria condizionata realizzata almeno parzialmente nello stesso tetto.
Dal momento che il tetto dell’abitacolo di un’auto sportiva, risulta essere più vicino della plancia, al tronco degli occupanti, secondo una variante preferita dell’invenzione si realizzano feritoie distribuite lungo il tetto, dalla parte interna all’abitacolo, realizzando un condizionamento dello stesso abitacolo ottimale, pur mantenendo bassa la velocità di deflusso dell’aria. Inoltre, od in alternativa, possono essere posizionate delle bocchette orientabili collegate al tetto, dalla parte interna all’abitacolo.
Secondo una ulteriore variante preferita della presente invenzione, che può combinarsi con una qualunque delle precedenti varianti, l’aria fresca in ingresso al sistema di condizionamento è canalizzata attraverso una o più canalizzazioni, in cui, almeno una ha un’apertura verso l’esterno rivolta in avanti, cosicché la circolazione di aria risulta conseguente ad un movimento di avanzamento della stessa auto sportiva. Si realizza pertanto una cosiddetta “presa dinamica” la cui portata dipende, in assenza di qualsivoglia controllo, dalla velocità relativa tra il veicolo e l’aria ambientale.
Questo aspetto risulta estremamente vantaggioso quando l’auto è elettrica. Infatti, una riduzione di efficienza aerodinamica del veicolo a favore di una circolazione naturale dell’aria di condizionamento dell’abitacolo risulta più vantaggioso che mantenere in funzione una ventola elettrica, soprattutto quando l’energia a disposizione è limitata come in un’auto elettrica.
Preferibilmente, una parzializzazione del flusso di aria captata dall’esterno può essere realizzata mediante una paratia azionata elettricamente, la quale evidentemente, assorbe energia solo quando attivata in regolazione. Ciononostante, una ventola elettrica è prevista per consentire la ventilazione anche a veicolo fermo o che proceda a bassissima velocità.
Pertanto, secondo tale variante preferita dell’invenzione, la regolazione della paratia ed il funzionamento della ventola elettrica sono coordinati tra loro.
Preferibilmente, al ventola supplementa la presa d’aria dinamica quando questa è circa completamente aperta.
Preferibilmente, tale canalizzazione, di seguito definita “canalizzazione esterna” è realizzata nel tetto del veicolo. Quando la distribuzione dell’aria condizionata è realizzata attraverso il tetto del veicolo, risulta che le canalizzazioni esterna ed interna corrono parallelamente tra loro per almeno una porzione di un relativo percorso che preferibilmente è disposto al centro del tetto secondo uno sviluppo longitudinale del veicolo.
Inoltre, la paratia mobile può essere realizzata in modo da ottimizzare l’efficienza aerodinamica del veicolo quando la presa dinamica è completamente chiusa.
Per evitare che acqua penetri nell’abitacolo, un apposito separatore, in sé noto, può essere disposto lungo la canalizzazione che collega l’ambiente esterno al sistema di condizionamento.
Il tetto dell’auto sportiva può essere parzialmente asportabile. Ad esempio sia la canalizzazione esterna che quella interna possono essere concentrate in una fascia centrale del tetto che corre longitudinalmente tra i sedili dell’auto sportiva, cosicché possono essere asportabili o apribili le porzioni di tetto sopra la testa degli occupanti dei suddetti sedili. Ad esempio sia la canalizzazione esterna che quella interna possono essere sdoppiate e concentrate in due fasce laterali longitudinali, ciascuna prossimale ai finestrini della vettura e la parte centrale del tetto, sovrastante entrambi i sedili dell’automobile, risulta asportabile od apribile. Vantaggiosamente, almeno una delle canalizzazioni, interna e/o esterna, può assolvere anche ad una funzione strutturale facendo parte della cella di sicurezza degli occupanti dell’auto. Pertanto possono essere adoperati opportuni elementi tubolari in leghe metalliche altoresistenziali o fibra di carbonio che assolvono alla duplice funzione di canalizzazione di aria di condizionamento e di irrigidimento della struttura del veicolo.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, quando le canalizzazioni interna e/o esterna sono realizzate con elementi ad alta resistenza, la canalizzazione interna attraversa il parabrezza fino a congiungersi con il telaio dell’automobile, definendo un montante centrale. Detto montante centrale individua una porzione destra ed una porzione sinistra di parabrezza. Le due porzioni di parabrezza, destra e sinistra sono preferibilmente speculari tra loro. Tale configurazione risulta particolarmente vantaggiosa, in quanto, il sistema di condizionamento dell’abitacolo dell’automobile svolge una funzione strutturale molto rilevante, soprattutto in caso di ribaltamento del veicolo. Secondo una implementazione preferita di tale soluzione, il montante centrale è mascherato internamente mediante un display che lo riveste e riproduce immagini riprese da una o più telecamere associate allo stesso montante esternamente, in modo che la presenza dello stesso montante centrale non è percepita dal conducente. La/le telecamera/e applicate al montante o ai montanti, sono disposte in modo da risultare allineate con un punto di vista del conducente. Vantaggiosamente, il conducente vede riprodotto sui display un corrispondente angolo solido di visuale nascosto dal montante, perdendo la percezione dell’esistenza del/dei montanti stessi.
Secondo un ulteriore aspetto preferito dell’invenzione, quando il tetto è almeno parzialmente asportabile, il posizionamento del sistema di condizionamento posteriormente al sedile del conducente, consente facilmente di realizzare la cosiddetta sciarpa termica attorno al collo degli occupanti del veicolo, per mantenere caldo il collo anche con tetto parzialmente aperto o asportato.
Le rivendicazioni descrivono varianti preferite dell’invenzione, formando parte integrante della presente descrizione.
Breve descrizione delle figure
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di un esempio di realizzazione della stessa (e di sue varianti) e dai disegni annessi dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui:
nella figura 1 è mostrata una vista laterale di una porzione di auto sportiva secondo un esempio preferito della presente invenzione;
nella figura 2 è mostrata una vista prospettica della porzione di figura 1;
nelle figure 3a e 3b è mostra una vista laterale di una porzione di auto sportiva secondo un esempio preferito della presente invenzione secondo due condizioni operative differenti;
nelle figure 4a e 4b è mostra una vista laterale di una porzione di auto sportiva secondo un altro esempio preferito della presente invenzione secondo due condizioni operative differenti;
nella figura 5 è mostrata una vista prospettica dal basso di un tetto veicolare secondo uno degli esempi delle figure 3 e 4;
nella figura 6a e 6b sono mostrate due medesime viste laterali di cui la prima, 6a, mostra una porzione di auto sportiva a parti asportate e la seconda mostra una corrispondente parte di un esempio di sistema di condizionamento dell’abitacolo dell’auto sportiva;
nella figura 6c è mostrata una vista prospettica della porzione mostrata in figura 6b.
Gli stessi numeri e le stesse lettere di riferimento nelle figure identificano gli stessi elementi o componenti.
Gli stessi numeri e le stesse lettere di riferimento nelle figure identificano gli stessi elementi o componenti.
Nell’ambito della presente descrizione il termine “secondo” componente non implica la presenza di un “primo” componente. Tali termini sono infatti adoperati soltanto come etichette per differenziare componenti e non vanno intesi in modo limitativo se non diversamente specificato nella descrizione.
Descrizione di dettaglio di esempi di realizzazione
Le figure 1 e 2 mostrano alcune parti di un’auto sportiva, tra cui un abitacolo AB, un sedile S ed un tetto R, secondo un esempio preferito della presente invenzione.
Si vede chiaramente l’impiego di un sedile S ribassato, tipico di auto sportive ed una impostazione di guida distesa con le gambe e le braccia del conducente protese in avanti.
Il sistema di condizionamento CD del veicolo è disposto posteriormente al sedile del conducente al di sotto della linea di vista WL e preferibilmente, immediatamente al di sotto di essa.
Il tetto R dell’auto è molto basso e risulta poco al di sopra del poggiatesta del sedile veicolare, raccordandosi dietro il poggiatesta con la coda dell’automobile, che evidentemente è dotata di due posti “secchi”.
Ciononostante, l’idea dell’invenzione non cambia se l’auto è dotata di due piccoli sedili aggiuntivi in una configurazione 2 2.
Dal momento che il tetto si raccorda con la coda dell’auto, il dispositivo di condizionamento CD si trova in una posizione circa tangente con la parte posteriore del tetto. Come si vede in figura 1, la linea del cofano anteriore CFN si trova di poco sopra la pedaliera Pd, grazie allo spazio che si è liberato installando il dispositivo di condizionamento posteriormente al sedile S del conducente. Secondo un’altra variante preferita dell’invenzione, il dispositivo di condizionamento è disposto dietro il poggiatesta, cioè interferisce con la linea di visuale del conducente. Allora, preferibilmente, lo specchietto retrovisore RW è sostituito da un display che riproduce immagini acquisite, in tempo reale, da una telecamera RC rivolta posteriormente. Eventualmente, anche il lunotto può essere sostituito da un display che riproduce le medesime immagini acquisite in tempo reale, sostituendosi in modo realistico al lunotto dell’automobile.
Vantaggiosamente, il fatto di avere il dispositivo di condizionamento molto vicino al tetto consente di operare il raffrescamento dell’abitacolo direttamente attraverso il tetto del veicolo.
Secondo una variante preferita della presente invenzione il condotto Cout di aria condizionata, detto anche “canalizzazione interna”, corre lungo il tetto longitudinalmente e preferibilmente centralmente rispetto allo sviluppo dell’automobile dal dispositivo di condizionamento CD, in avanti, verso il parabrezza WS, non necessariamente fino al parabrezza.
Nel condotto di aria condizionata Cout sono praticate apposite aperture per diffondere l’aria condizionata nell’abitacolo AB.
Quando l’automobile è dotata di un lunotto LN, vedi figura 5, l’aria condizionata dal dispositivo di condizionamento CD è canalizzata nel condotto Cout attraverso un montante posteriore MPL.
Diversamente, se non si prevede la presenza di un lunotto posteriore, allora il condotto Cout raggiunge direttamente il dispositivo di condizionamento CD così come mostrato in figura 2 definendo un montante centrale posteriore.
Vantaggiosamente, dal momento che il tetto R dell’abitacolo di un’auto sportiva, risulta essere più vicino della plancia, al tronco degli occupanti, si realizza un condizionamento dello stesso abitacolo ottimale, pur mantenendo bassa la velocità di deflusso dell’aria.
Preferibilmente, al condotto Cout di aria condizionata sono associate bocchette AF orientabili, una o più per ciascuno dei due sedili dell’automobile.
Secondo una variante preferita dell’invenzione tale condotto di aria condizionata Cout è realizzato mediante un materiale alto-resistenziale ed è collegato ai rispettivi estremi alla struttura portante o telaio F della stessa auto. In particolare, la figura 5 mostra una variante preferita dell’invenzione in cui il condotto di aria condizionata si estende in avanti dividendo il parabrezza WS in una porzione destra WSA ed una porzione sinistra WSB, fino a congiungersi con la traversa inferiore TV della struttura portante F.
Posteriormente, la canalizzazione interna e/o esterna può essere collegata direttamente al telaio dell’automobile, mediante il suddetto montante centrale posteriore MPC, oppure per il tramite dei montanti posteriori MPL che generalmente sono molto più robusti e tozzi rispetto ai montanti laterali anteriori ML. In tal caso, si definisce pertanto una struttura alto-resistenziale sostanzialmente a Y.
In questo modo, la porzione di canalizzazione interna Cout che attraversa le due porzioni di parabrezza definisce un montante centrale MC. Preferibilmente, le due porzioni di parabrezza destra e sinistra sono tra loro speculari.
Un porzione del flusso di aria condizionata può essere pertanto diffuso attraverso bocchette disposte nella plancia del veicolo (non mostrata) e alimentata di aria condizionata dal condotto Cout.
Vantaggiosamente, il condotto Cout assolve anche ad una funzione strutturale facendo parte della cella di sicurezza degli occupanti dell’auto soprattutto in caso di ribaltamento dell’automobile. Inoltre, definisce un irrobustimento dell’intero telaio anche in caso di impatto frontale.
Dunque, detto condotto Cout assolve ad una funzione strutturale, integrandosi nel telaio del veicolo, ed una funzione di convogliamento e diffusione dell’aria condizionata.
Per realizzare detto condotto Cout, possono essere adoperati opportuni elementi tubolari in leghe metalliche alto-resistenziali o fibra di carbonio.
Secondo un’altra variante preferita dell’invenzione che si combina con una qualunque delle precedenti varianti, la figura 6a mostra una porzione laterale di abitacolo AB di automobile sportiva. Lateralmente sono presenti longheroni laterali LL che contornano su entrambi i lati dell’automobile i bordi inferiori delle aperture di accesso all’abitacolo AB.
Tali longheroni formano, all’interno del telaio F dell’automobile, una cella di salvataggio degli occupanti. Tali longheroni LL delimitano lateralmente il pavimento dell’abitacolo, all’interno del quale sono fissati i sedili S e sono preferibilmente realizzati in elementi tubolari di materiale alto-resistenziale.
Secondo una implementazione preferita dell’invenzione anche tali longheroni laterali definiscono una porzione della canalizzazione interna Cout2 che permette di portare verso le gambe e/o la plancia l’aria condizionata dal suddetto dispositivo di condizionamento CD. La plancia dell’automobile può essere dotata di bocchette di aerazione per contribuire a diffondere l’aria condizionata.
Questa soluzione è particolarmente comoda quando la porzione di canalizzazione interna Cout integrata nel tetto R non attraversa il parabrezza WS.
Ciononostante, tale soluzione si può combinare con quella mostrata in figura 5 almeno per irrobustire il collegamento del tetto con la traversa inferiore TV.
Secondo una ulteriore variante preferita della presente invenzione, che può combinarsi con una qualunque delle precedenti varianti, l’aria fresca in ingresso al sistema di condizionamento è canalizzata attraverso una o più canalizzazioni esterne, in cui, almeno una ha un’apertura verso l’esterno rivolta in avanti, cosicché la circolazione di aria risulta naturale per il movimento relativo di avanzamento della stessa auto sportiva. Si realizza pertanto una cosiddetta “presa dinamica” la cui portata dipende, in assenza di qualsivoglia controllo, dalla velocità relativa tra il veicolo e l’aria ambientale.
Canalizzazioni esterne possono realizzate nelle fiancate del veicolo subito dietro gli sportelli SP di accesso all’abitacolo (indicati nelle figure 3 e 4).
Secondo una variante preferita dell’invenzione, una canalizzazione esterna Cin è realizzata sul tetto, disposta sovrapposta alla canalizzazione interna Cout.
Anche o alternativamente alla canalizzazione interna Cout, la canalizzazione esterna Cin disposta sul tetto dell’automobile, può essere realizzata in materiale altoresistenziale per assolve ad una funzione strutturale, integrandosi nel telaio del veicolo, ed una funzione di canalizzazione e convogliamento dell’aria esterna. Tra la canalizzazione esterna ed il dispositivo di condizionamento CD può essere disposto un dispositivo di separazione dell’aria dall’acqua eventualmente raccolta mentre il veicolo avanza nella pioggia.
Il fatto di movimentare l’aria di condizionamento attraverso il moto dell’automobile nell’ambiente risulta estremamente vantaggioso quando l’auto è elettrica. Infatti, una riduzione di efficienza aerodinamica del veicolo a favore di una circolazione naturale dell’aria di condizionamento dell’abitacolo risulta più vantaggioso che mantenere in funzione una ventola elettrica, soprattutto quando l’energia a disposizione è limitata come in un’auto elettrica.
Preferibilmente, una parzializzazione del flusso di aria captata dall’esterno può essere realizzata mediante una paratia P mobile, azionata elettricamente, la quale evidentemente, assorbe energia solo quando attivata in regolazione. Ciononostante, una ventola elettrica VE è prevista per consentire la ventilazione anche a veicolo fermo o che proceda a bassissima velocità.
Pertanto, secondo tale variante preferita dell’invenzione, la regolazione della paratia ed il funzionamento della ventola elettrica VE sono coordinati tra loro. Preferibilmente, al ventola supplementa la presa d’aria dinamica quando questa è circa completamente aperta.
Preferibilmente, quando l’automobile è incolonnata nel traffico e procede a velocità molto variabile, la paratia è aperta in una predeterminata condizione intermedia di apertura e la ventola elettrica VE è attivata per mantenere il flusso di aria diffuso nell’abitacolo circa costante ad un predeterminato valore di flusso.
Inoltre, la paratia P mobile può essere realizzata in modo da ottimizzare l’efficienza aerodinamica del veicolo quando la presa dinamica è completamente chiusa. In particolare, essa può essere incernierata in posizione prossimale al parabrezza WS, raccordando dolcemente il parabrezza all’apertura verso l’esterno della canalizzazione esterna Cin. Con riferimento alle figure 3a e 3b è mostrata una o un esempio di paratia P mobile in due opposte condizioni operative, rispettivamente completamente chiusa e completamente aperta.
Alternativamente, la paratia mobile può essere alloggiata all’interno della canalizzazione esterna Cin, così come mostrato nelle figure 4a e 4b che mostrano condizioni oprative corrispondenti a quelle delle figure 3a e 3b.
Il flusso di aria EAF determinato dal moto di avanzamento dell’automobile, nella prima condizione operativa scorre sul tetto R dell’automobile, mentre nella seconda condizione operativa è incanalato fino a raggiungere il dispositivo di condizionamento CD.
Le porzioni destra RA e sinistra RB del tetto R, sopra le teste degli occupanti, mostrate in figura 5, possono essere asportate oppure possono ripiegare nel tetto in un modo in sé noto, preferibilmente in modo indipendente l’una dall’altra.
Quando la canalizzazione interna Cout è collegata con la traversa inferiore TV, il montante centrale MC anteriore è mascherato internamente mediante un display che lo riveste internamente e riproduce immagini riprese da una o più telecamere FC associate allo stesso montante centrale anteriore esternamente, in modo che la presenza dello stesso montante centrale anteriore non è percepita dal conducente.
Preferibilmente, la/le telecamera/e FC applicate al montante centrale MC anteriore sono disposte in modo da risultare perpendicolari con la superficie del display che riveste il montante centrale anteriore internamente.
Preferibilmente, anche i montanti laterali ML anteriori, che delimitano il parabrezza lateralmente, sono rivestiti internamente con display collegati ad altrettante telecamere disposte esternamente ai montanti laterali anteriori, in modo che i relativi display riproducono immagini in tempo reale di quanto ripreso, mascherando l’esistenza degli stessi montanti anteriori.
Secondo una ulteriore variante preferita dell’invenzione, almeno un braccio tergi-cristallo (non mostrato), è disposto per tergere il parabrezza dell’automobile ed associato ad essa in modo che in una condizione di riposo, esso risulta allineato sopra o di fianco al montante centrale MC, così da avere un impatto aerodinamico limitatissimo.
Sono possibili varianti realizzative all'esempio non limitativo descritto, senza per altro uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione, comprendendo tutte le realizzazioni equivalenti per un tecnico del ramo.
Dalla descrizione sopra riportata il tecnico del ramo è in grado di realizzare l’oggetto dell’invenzione senza introdurre ulteriori dettagli costruttivi. Gli elementi e le caratteristiche illustrate nelle diverse forme di realizzazione preferite, inclusi i disegni, possono essere combinati tra loro senza peraltro uscire dall’ambito di protezione della presente domanda. Quanto descritto nel capitolo relativo allo stato della tecnica occorre solo ad una migliore comprensione dell’invenzione e non rappresenta una dichiarazione di esistenza di quanto descritto. Inoltre, se non specificatamente escluso nella descrizione di dettaglio, quanto descritto nel capitolo stato della tecnica è da considerarsi come parte integrante della descrizione di dettaglio.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Automobile sportiva dotata di un sistema di condizionamento comprendente un dispositivo di condizionamento (CD) per trattare aria ambientale, una canalizzazione interna (Cout) per diffondere in un abitacolo veicolare (AB) aria condizionata generata da detto dispositivo di condizionamento, in cui detto dispositivo di condizionamento è disposto posteriormente a detto abitacolo veicolare (AB).
  2. 2. Automobile secondo la rivendicazione 1, comprendente un tetto (R) ed in cui detta canalizzazione interna (Cout) è almeno parzialmente integrata in detto tetto (R).
  3. 3. Automobile secondo la rivendicazione 2, in cui detta canalizzazione interna è disposta longitudinalmente e preferibilmente centralmente ad uno sviluppo longitudinale dell’automobile.
  4. 4. Automobile secondo la rivendicazione 2, in cui detta canalizzazione interna attraversa un parabrezza (WS) individuando una porzione destra (WSA) ed una porzione sinistra (WSB) di parabrezza, canalizzando detta aria condizionata in una plancia veicolare.
  5. 5. Automobile secondo la rivendicazione 4, in cui detta plancia veicolare comprende aperture e/o bocchette di aerazione disposte per diffondere detta aria condizionata verso il busto e le bambe di un occupante detto sedile (S).
  6. 6. Automobile secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti 2 – 5, in cui detta canalizzazione interna (Cout) è realizzata mediante un profilo tubolare di materiale alto-resistenziale, avente estremi opposti, ciascuno collegato direttamente od indirettamente ad un telaio (F) veicolare in modo da definire una struttura di rinforzo in caso di impatto frontale e/o ribaltamento dell’automobile.
  7. 7. Automobile secondo la rivendicazione 6, in cui detta canalizzazione interna (Cout) è collegata, posteriormente al veicolo, direttamente a detto telaio (F) oppure per il tramite di montanti posteriori laterali (MPL) che emergono da una coda dell’automobile verso detto tetto, definendo una struttura a Y.
  8. 8. Automobile secondo una qualunque delle rivendicazioni 3 – 7, in cui detta canalizzazione interna (Cout) individua una porzione destra (RA) ed una porzione sinistra (RB) di tetto sovrastante le teste di rispettivi occupanti dell’automobile, in cui dette porzioni destra e sinistra sono selettivamente asportabili e/o ripiegabili.
  9. 9. Automobile secondo una qualunque delle rivendicazioni da 4 a 8, in cui detto montante centrale (MC) è mascherato internamente mediante un display che lo riveste e riproduce immagini riprese da una o più telecamere (FC) associate allo stesso montante esternamente.
  10. 10. Automobile secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti 1 – 9, ulteriormente comprendete almeno una canalizzazione esterna (Cin) per condurre detta aria ambientale a detto dispositivo di condizionamento (CD), in cui detta canalizzazione ha un’apertura verso l’esterno rivolta in avanti, cosicché una circolazione di aria ambientale risulta conseguente ad un movimento di avanzamento della stessa automobile.
  11. 11. Automobile secondo la rivendicazione 10, in cui detta canalizzazione esterna (Cin) comprende una paratia (P) mobile, azionabile elettricamente per parzializzare detta circolazione di aria ambientale.
  12. 12. Automobile secondo la rivendicazione 11, ulteriormente comprendente, una ventola elettrica (VE) per consentire detta circolazione di aria ambientale anche quando l’automobile è ferma o proceda a bassa velocità.
  13. 13. Automobile secondo la rivendicazione 11 o 12, in cui una regolazione di detta paratia (P) mobile ed un funzionamento di detta ventola elettrica (VE) sono coordinati tra loro.
  14. 14. Automobile secondo una qualunque delle rivendicazioni 11 – 13, in cui detta paratia (P) mobile è realizzata in modo da ottimizzare un’efficienza aerodinamica del veicolo quando detta presa dinamica è completamente chiusa.
  15. 15. Automobile secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti 11 – 14, in cui detta canalizzazione esterna è realizzata sul tetto correndo parallela almeno ad una porzione di detta canalizzazione interna (Cout).
  16. 16. Automobile secondo la rivendicazione 15, in cui detta canalizzazione esterna (Cin) è realizzata in materiale altoresistenziale, cooperando con detta canalizzazione interna (Cout) per definire detta struttura di rinforzo in caso di impatto frontale e/o ribaltamento dell’automobile.
  17. 17. Automobile secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti 3 – 16, in cui detta canalizzazione interna è collegata direttamente a detto telaio veicolare, ed in cui uno specchietto retrovisore (RW) e/o un lunotto posteriore (LN) è sostituito da un display che riproduce immagini captate in tempo reale da una telecamera posteriore (RC) disposta per riprendere un’area posteriore all’automobile.
  18. 18. Automobile secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti 1 – 17, comprendente un parabrezza delimitato lateralmente da montanti anteriori, in cui ciascun montante anteriore è rivestito internamente da un display che riproduce, in tempo, reale immagini percepite mediante altrettante telecamere esterne, disposte in modo da mascherare l’esistenza degli stessi montanti.
  19. 19. Automobile secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti da 4 a 18, ulteriormente dotata di almeno un braccio tergi-cristallo, disposto per tergere detto parabrezza (WS) ed in cui detto braccio, in una condizione di riposo risulta sovrapposto o affiancato a detto montante centrale (MC).
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