IT201800006044A1 - Distributore di articoli da una pila di articoli annidati, in particolare coperchi per bicchieri - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“DISTRIBUTORE DI ARTICOLI DA UNA PILA DI ARTICOLI ANNIDATI, IN PARTICOLARE COPERCHI PER BICCHIERI”

Settore Tecnico dell’Invenzione

La presente invenzione è relativa ad un distributore di articoli da una pila di articoli annidati, in particolare coperchi per bicchieri.

Distributori di coperchi del tipo sopra indicato trovano vantaggiosa applicazione nel settore della distribuzione automatica, dove vengono montati all’interno di distributori automatici di bevande al fine di fornire i coperchi da accoppiare ai bicchieri, particolarmente quelli di elevata capacità, per le bevande da gustare “on to go”.

Stato dell’Arte

In generale, i distributori di coperchi comprendono un magazzino a colonna atto ad alloggiare una pila di coperchi annidati, ed un’unità sfogliatrice disposta all’estremità inferiore del magazzino e configurata per distaccare uno alla volta i coperchi dal fondo della pila.

Com’è noto, i distributori di coperchi del tipo sopra specificato soffrono del problema di essere soggetti a frequenti malfunzionamenti dovuti al fatto che i coperchi, essendo relativamente profondi e presentando un profilo sagomato, hanno la tendenza, quando vengono annidati, ad incastrarsi saldamente l’uno nell’altro e formare una pila talmente compatta da rendere estremamente difficoltosa, e spesso inefficace, l’azione di separazione dell’unità sfogliatrice.

Oggetto e Riassunto dell’Invenzione

Scopo della presente invenzione è di realizzare un distributore di articoli da una pila di articoli annidati, in particolare coperchi per bicchieri, il quale distributore consenta di risolvere la problematica sopra menzionata.

Secondo la presente invenzione viene fornito un distributore di articoli da una pila di articoli annidati, in particolare coperchi per bicchieri, secondo quanto rivendicato nelle rivendicazioni allegate.

Breve Descrizione dei Disegni L’invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

- la figura 1 è una vista prospettica di una preferita forma di attuazione del distributore di articoli, in particolare coperchi, della presente invenzione;

- la figura 2 è una vista esplosa, e con l’aggiunta dei coperchi, del distributore della figura 1;

- la figura 3 illustra, in scala ingrandita, un particolare della figura 1; e

- le figure 4A, 4B e 4C illustrano un primo particolare della figura 3 da rispettive differenti angolazioni;

- le figure 5A, 5B e 5C illustrano un secondo particolare della figura 3 da rispettive differenti angolazioni;

- le figure da 6A a 6C illustrano, schematicamente e con parti asportate per chiarezza, una prima sequenza operativa del distributore della presente invenzione; e

- le figure 7A e 7B illustrano, schematicamente e con parti asportate per chiarezza, una seconda sequenza operativa del distributore della presente invenzione.

Descrizione Dettagliata di Preferite Forme di Realizzazione dell’Invenzione

La presente invenzione verrà ora descritta in dettaglio con riferimento alle Figure allegate per permettere a una persona esperta di realizzarla e utilizzarla. Varie modifiche alle forme di realizzazione descritte saranno immediatamente evidenti alle persone esperte ed i generici principi descritti possono essere applicati ad altre forme di realizzazione e applicazioni senza per questo uscire dall’ambito protettivo della presente invenzione, come definito nelle rivendicazioni allegate. Pertanto la presente invenzione non deve essere considerata limitata alle forme di realizzazione descritte e illustrate, ma le si deve accordare il più ampio ambito protettivo conforme ai principi e alle caratteristiche qui descritte e rivendicate.

Nella figura 1, con 1 è indicato nel suo complesso un distributore di articoli da una pila 2 di articoli annidati, nella fattispecie coperchi 3 per bicchieri.

Preferibilmente, il distributore 1 è configurato per operare all’interno di un distributore automatico di bevande o di un modulo a sé stante associato operativamente al distributore automatico di bevande, per erogare i coperchi da accoppiare ai bicchieri utilizzati per le bevande, in particolare bicchieri di elevata capacità destinati a contenere bevande da gustare “on to go”, ad esempio caffè americano, caffelatte, ecc. A tale scopo, il distributore 1 è azionabile in modo automatico da un sistema di controllo del distributore automatico di bevande per prelevare i coperchi 3 dal fondo della pila 2 e lasciarli cadere in un vano di prelievo accessibile dall’esterno da parte di un utente.

Secondo quanto illustrato nelle figure 2 e 6B, preferibilmente il coperchio 3 erogabile dal distributore 1 è realizzato in plastica ed è definito da un corpo a tazza sagomato, il quale comprende una parete di fondo 4 ed una parete laterale 5 sostanzialmente cilindrica e presenta, lungo il proprio bordo libero, una flangia 6 sporgente radialmente dalla parete laterale 5 verso l’esterno.

Preferibilmente, inoltre, la parete laterale 5 presenta, esternamente e ad una determinata distanza dalla flangia 6, una sporgenza anulare 7, la quale definisce, all’interno del coperchio 3, una rientranza atta, quando il coperchio 3 viene collegato ad un bicchiere, ad essere impegnata a scatto, ed in modo rimovibile, dal bordo libero del bicchiere in modo da vincolare assialmente il coperchio 3 al bicchiere stesso.

Secondo quanto illustrato nelle figure 1 e 2, il distributore 1 comprende un magazzino 8 a colonna configurato per alloggiare una pila 2 di coperchi 3 e definito da un elemento tubolare 9 con sezione trasversale a C presentante un asse sostanzialmente verticale ed un diametro maggiore di un diametro massimo dei coperchi 3.

Convenientemente, l’elemento tubolare 9 è provvisto di una apertura longitudinale 10, la quale è dimensionata per consentire ad un operatore di accedere lateralmente, con una mano, all’interno del magazzino 8 durante il caricamento di una nuova pila 2 di coperchi 3 e poter così accompagnare la pila 2 verso il basso, mantenendo i coperchi 3 compatti tra loro e correttamente orientati.

Il distributore 1 comprende, inoltre, un’unità sfogliatrice 11, la quale è associata al magazzino 8 ed è controllata da una centralina elettronica (non illustrata) del distributore automatico di bevande per distaccare un coperchio 3 dal fondo della pila 2 alloggiata nel magazzino 8 ogni qual volta la selezione operata da un utente prevede l’erogazione di un coperchio 3 da accoppiare al bicchiere con la bevanda.

L’unità sfogliatrice 11 comprende un telaio scatolare 12 che è atto ad essere fissato all’interno del distributore automatico di bevande e comprende una parete superiore 13 su cui è montato il magazzino 8.

Più in dettaglio, l’elemento tubolare 9 del magazzino 8 è montato sulla parete superiore 13 in posizione coassiale ad un canale 14, il quale si estende attraverso il telaio scatolare 12 lungo un asse 15 sostanzialmente verticale, presenta un diametro all’incirca uguale al diametro dell’elemento tubolare 9 e definisce un’uscita dei coperchi 3 prelevati dal magazzino 8.

Secondo quanto illustrato nella figura 2, l’elemento tubolare 9 è collegato alla parete superiore 13 in maniera tale da poter essere distaccato facilmente e rapidamente dal telaio scatolare 12 e riposizionato in una differente posizione angolare attorno all’asse 15. Questa caratteristica del magazzino 8 costituisce un aspetto inventivo e vantaggioso del distributore 1 indipendentemente da altri vantaggi, che verranno descritti nel seguito, connessi alla geometria e alla funzionalità dell’unità sfogliatrice 11. Il vantaggio che deriva da come il magazzino 8 è accoppiato al telaio scatolare 12 è quello di poter posizionare l’apertura longitudinale 10 dell’elemento tubolare 9 in differenti posizioni angolari attorno all’asse 15 in funzione della disposizione e dell’orientamento del distributore 1 all’interno del distributore automatico di bevande in maniera tale da migliorare quanto più possibile l’accessibilità al magazzino 8 e, quindi, facilitare le operazioni di caricamento della pila 2 nel magazzino 8 stesso.

Il collegamento rimovibile magazzino-telaio è realizzato tramite delle viti 16 distribuite attorno all’asse 15 ed aventi, ciascuno, una prima estremità inserita in un rispettivo foro 17 ricavato sulla parete laterale 13 ed una seconda estremità inserita in una rispettiva cava 18 longitudinale ricavata sull’elemento tubolare 9. In alternativa, le viti 16 possono essere sostituite da perni non filettati.

Le viti 16 possono essere svitate dai fori 17 ed avvitate in altri fori 17 in funzione della posizione che si desidera fare assumere all’apertura longitudinale 10. Il numero ed il passo angolare dei fori 17 sono scelti in base al grado di variabilità che si desidera poter dare alla posizione angolare dell’apertura longitudinale 10 attorno all’asse 15. Nell’esempio illustrato, i fori 17 sono distribuiti uniformemente attorno all’asse 15 con un passo angolare di 45°. Secondo una variante non illustrata, le viti 16 sono solidali all’elemento tubolare 9.

L’unità sfogliatrice 11 comprende, inoltre, dei rulli sfogliatori 19, i quali sono disposti all’interno del telaio scatolare 12 intorno al canale 14 e sono azionati da un attuatore 20 controllato dalla centralina elettronica di controllo (non illustrata) per spostarsi, come sarà descritto in dettaglio nel seguito, da una posizione di riposo (figure 6° e 6C), nella quale i rulli sfogliatori 19 supportano una pila 2 di coperchi 3 che è disposta nel magazzino 8 ed impegna il canale 14, ad una posizione di sgancio singolo (figura 6B), nella quale i rulli distaccano dal fondo della pila 2 un singolo coperchio 3, oppure dalla detta posizione di riposo ad una posizione di sgancio multiplo (figura 7A), nella quale i rulli sfogliatori 19 distaccano dal fondo della pila 2 gli ultimi due coperchi 3.

In particolare, i rulli sfogliatori 9 sono montati girevoli attorno a rispettivi assi 21 paralleli all’asse 15 e sono controllati per spostarsi dalla posizione di riposo alla posizione di sgancio singolo mediante una rotazione di un primo angolo ed in un primo verso di rotazione, e per spostarsi dalla posizione di riposo alla posizione di sgancio multiplo mediante una rotazione di un secondo angolo, uguale o differente dal primo angolo, ed in un secondo verso di rotazione, opposto al primo verso.

A tale scopo, i rulli sfogliatori 19 sono provvisti di elementi di appoggio atti a supportare la pila 2 nella posizione di riposo e nelle posizioni di sgancio singolo e di sgancio multiplo, e di elementi separatori atti a distaccare dal fondo della pila 2 un coperchio 3 nella posizione di sgancio singolo e due coperchi 3 nella posizione di sgancio multiplo.

Con riferimento alle figure 3, 4A-4C e 5A-5C, nella preferita forma di attuazione illustrata i rulli sfogliatori 19 sono di due tipologie, le quali occupano posizioni alternate attorno al canale 14.

In particolare, i rulli sfogliatori di una prima tipologia (illustrati nelle figure 4A-4C e da qui in avanti indicati per chiarezza con il numero di riferimento 19’) comprendono un corpo cilindrico 22 coassiale al relativo asse 21 e, in corrispondenza di una estremità inferiore del copro cilindrico 22, un ripiano 23, il quale costituisce un primo di detti elementi di appoggio ed ha la funzione di supportare, insieme agli altri ripiani 23, la pila 2 nella posizione di riposo.

Il ripiano 23 è definito da un’appendice di forma genericamente lunulare sporgente radialmente da un’estremità inferiore del corpo cilindrico 22 e limitata superiormente da una superficie 24 sostanzialmente orizzontale.

Il rullo sfogliatore 19’ comprende, inoltre, in prossimità di un’estremità superiore del corpo cilindrico 22, tre ulteriori elementi d’appoggio definiti, a partire dal basso verso l’alto, da un ripiano di primo livello 25, un ripiano di secondo livello 26 ed un ripiano di terzo livello 27, i quali giacciono su rispettivi piani equidistanziati, paralleli tra loro e perpendicolari all’asse 15.

I ripiano di primo, secondo e terzo livello 25, 26 e 27 hanno la funzione di supportare la pila 2 nelle posizioni di sgancio singolo e di sgancio multiplo.

I ripiani di secondo e terzo livello 26 e 27 sono limitati superiormente da rispettive superfici superiori 28 e 29 sostanzialmente orizzontali, si estendono attorno al corpo cilindrico 22 per archi di uguale ampiezza e sono sovrapposti l’uno all’altro in modo tale da lasciare libero, sul corpo cilindrico 22, un settore angolare 30 verticalmente allineato al ripiano 23 ed avente un’ampiezza angolare equiparabile a quella di quest’ultimo. Entrambi i ripiani di secondo e terzo livello 26 e 27 presentano rispettive estremità rastremate 31 che favoriscono, come si vedrà nel seguito, il loro inserimento tra le flange 6 dei coperchi 3.

Il ripiano di secondo livello 26 si distingue dal ripiano di terzo livello 27 per il fatto di essere provvisto di un elemento separatore 32, il quale è configurato per inserirsi, quando il rullo sfogliatore 19’ ruota verso la posizione di sgancio multiplo, tra le flange 6 del penultimo e del terz’ultimo coperchio 3 così da distanziarli progressivamente fino a distaccare e fare cadere verso il basso l’ultimo ed il penultimo coperchio 3 della pila 2 annidati tra loro.

A tale scopo, l’elemento separatore 32 è definito da un tegolo curvo, il quale è disposto in prossimità di una estremità rastremata 31 del ripiano di secondo livello 26, sporge verso il basso dal lato del ripiano di secondo livello 26 opposto alla superficie superiore 28 e si estende attorno al corpo cilindrico 22 per un arco angolarmente sfalsato rispetto al ripiano 23. L’elemento separatore 32 è limitato, all’estremità più prossima all’estremità rastremata 31, da un piano inclinato 33 avente la funzione di realizzare un progressivo inserimento dell’elemento separatore 32 tra le flange 6.

Il ripiano di primo livello 25 è disposto inferiormente al ripiano di secondo livello 26, presenta una estremità rastremata 34 allineata verticalmente all’estremità rastremata 31 del ripiano di secondo livello 26 più lontana dall’elemento separatore 32 e si estende attorno al corpo cilindrico 22 per un arco di ampiezza inferiore rispetto ai ripiani di secondo e terzo livello 26, 27.

Il ripiano di primo livello 25 presenta una superficie superiore 35 sostanzialmente orizzontale e comprende, inoltre, un elemento separatore 36, il quale è configurato per inserirsi, quando il rullo sfogliatore 19’ ruota verso la posizione di sgancio singolo, tra le flange 6 dell’ultimo e del penultimo coperchio 3 così da distanziarli progressivamente fino a distaccare e fare cadere verso il basso l’ultimo coperchio 3 della pila 2.

Analogamente all’elemento separatore 32, l’elemento separatore 36 è definito da un tegolo curvo, il quale è disposto in prossimità dell’estremità rastremata 34, sporge verso il basso dal lato opposto alla superficie superiore 35, è angolarmente sfalsato rispetto al ripiano 23 ed è limitato, all’estremità più prossima all’estremità rastremata 34, da un piano inclinato 37 avente la funzione di realizzare il progressivo inserimento dell’elemento separatore 36 tra le flange 6.

L’elemento separatore 32 e l’elemento separatore 36 sono angolarmente sfalsati tra loro e sono disposti attorno al corpo cilindrico 22 in modo tale che, nella rotazione dalla posizione di riposo alla posizione di sgancio singolo, solo l’elemento separatore 36 impegni la pila 2 e, viceversa, che nella rotazione, in verso opposto, dalla posizione di riposo alla posizione di sgancio multiplo, solo l’elemento separatore 32 impegni la pila 2.

I rulli sfogliatori della seconda tipologia (illustrati nelle figure 5A-5C e da qui in avanti indicati per chiarezza con il numero di riferimento 19”) sono uguali ai rulli sfogliatori 19’ a meno dell’elemento separatore 36 che, nei rulli sfogliatori 19” è assente, mentre è presente l’elemento separatore 32 disposto sul ripiano di secondo livello 26.

Secondo una variante non illustrata, anche i rulli sfogliatori 19” sono provvisti di entrambi gli elementi separatori 32 e 36.

Secondo un’ulteriore variante non illustrata, i rulli sfogliatori 19’ sono provvisti del solo elemento separatore 36 disposto sul ripiano di primo livello 25 e i rulli sfogliatori 19” sono provvisti del solo elemento separatore 32 disposto sul ripiano di secondo livello 26.

Secondo un’ulteriore variante non illustrata, i rulli sfogliatori 19’ e/o i rulli sfogliatori 19” hanno solo i ripiani di primo livello 25 e di secondo livello 26, mentre è assente il ripiano di terzo livello 27.

Secondo quanto illustrato nella figura 3, l’attuatore 20 è configurato per ruotare tutti i rulli 19’ e tutti i rulli 19” simultaneamente attorno ai rispettivi assi 21. A tale scopo, l’attuatore 20 comprende un motore 38 montato sul telaio 12 ed una trasmissione ad ingranaggi comprendente una ruota dentata 39 collegata cinematicamente ad un albero di uscita del motore 38 per ruotare attorno ad un proprio asse parallelo agli assi 21 e all’asse 15 ed ingranante con un pignone 39’ coassiale e solidale ad uno dei rulli sfogliatori 19. Il moto rotatorio è tramesso agli altri rulli sfogliatori 19 tramite dei pignoni 39”, ciascuno dei quali è coassiale e solidale ad un rispettivo rullo sfogliatore 19, ed una corona dentata 40 coassiale all’asse 15 ed ingranante con il pignone 39’ e con i pignoni 39”.

Il funzionamento del distributore 1 verrà nel seguito descritto con particolare riferimento alle figure 6A-6C e 7A, 7B.

Le figure 6A-6C illustrano un ciclo operativo “normale” ossia un ciclo operativo al termine del quale l’unità sfogliatrice 11 eroga un singolo coperchio 3.

La figura 6A illustra la posizione di riposo, nella quale i rulli sfogliatori 19’ e 19” sono fermi ed i rispettivi ripiani 23 sono orientati radialmente rispetto all’asse 15 e si estendono parzialmente all’interno del canale 14 (figure 1 e 3) per definire, nel loro insieme, un appoggio per una porzione periferica dell’ultimo coperchio 3 della pila 2.

Nella pila 2 alloggiata nel magazzino 8, i coperchi 3 sono annidati in posizione invertita rispetto al normale utilizzo, ossia con la parete di fondo 4 disposta in basso (Figura 2). Nell’esempio illustrato, la detta porzione periferica dell’ultimo coperchio 3 che impegna i ripiani 23 è definita dalla sporgenza anulare 7 dell’ultimo coperchio 3 stesso.

Nel caso in cui siano utilizzati coperchi 3 senza la sporgenza 7, la porzione periferica dell’ultimo coperchio 3 disposta in appoggio sui ripiani 23 è definita dalla porzione periferica della parete di fondo 4 dell’ultimo coperchio 3.

A seguito di un segnale di comando della centralina elettronica (non illustrata), l’attuatore 20 viene azionato per ruotare i rulli 19’ e 19” in senso antiorario di un angolo di ampiezza sufficiente a portare l’elemento separatore 36 ad inserirsi tra le flange 6 dell’ultimo e del penultimo coperchio 3 (figura 6B) fino a provocare il distacco e la caduta dell’ultimo coperchio 3.

Durante questa rotazione, il ripiano 23 si sposta lateralmente cessando la sua funzione di appoggio della pila 2, la quale viene sostenuta dai ripiani di primo, secondo e terzo livello 25, 26, e 27 che sono dimensionati e spaziati per inserirsi tra le flange 6 degli coperchi 3 disposti immediatamente sopra l’ultimo coperchio 3.

Preferibilmente, l’angolo di rotazione dalla posizione di riposo alla posizione di sgancio singolo è di circa 120°.

Effettuato il distacco dell’ultimo coperchio 3, i rulli 19’ e 19” vengono ruotati in senso opposto e riportati nella condizione di riposo. Durante questa rotazione, i ripiani di primo, secondo e terzo livello 25, 26, e 27 si sfilano progressivamente dalle flange 6 fino a quando la pila 2, non più sostenuta, scende leggermente verso il basso e si riappoggia ai ripiani 23 (figura 6C).

Le figure 7A e 7B illustrano un ciclo operativo “di reset” ossia un ciclo operativo che viene effettuato nel caso in cui il ciclo operativo “normale” abbia fallito l’erogazione di un singolo coperchio 3. Può succedere, infatti, che i coperchi 3 si deformino o si compattino tra loro formando un incastro molto difficilmente dissolubile e che, di conseguenza, l’unità sfogliatrice 11 non riesca ad erogare un coperchio 3 al termine del ciclo operativo “normale”. Il ciclo operativo “di reset” ha la funzione di distaccare contemporaneamente gli ultimi due coperchi 3 annidati evitando così il blocco del distributore 1 per malfunzionamento.

Il ciclo operativo “di reset” ha inizio dalla posizione di riposo (figura 6A) e prosegue con la rotazione dei rulli sfogliatori 19’ e 19” in senso orario di un angolo di rotazione di ampiezza sufficiente a portare il ripiano 23 all’esterno del canale 14 e l’elemento separatore 32 ad inserirsi tra le flange 6 del penultimo e del terzultimo coperchio 3, mentre la pila 2 rimane in appoggio sui ripiani di primo, secondo e terzo livello 25, 26 e 27.

Preferibilmente, l’angolo di rotazione dalla posizione di riposo alla posizione di sgancio multiplo è di circa 120°.

Effettuato il distacco degli ultimi due coperchi 3, i rulli 19’ e 19” vengono ruotati in senso opposto e riportati nella condizione di riposo.

A completamento di quanto sopra esposto, è opportuno osservare che convenientemente i rulli sfogliatori 19 sono disposti attorno al canale 14 raggruppati a coppie per tipologia (figura 3). Questa disposizione risulta vantaggiosa in un ciclo operativo “normale” nel caso in cui i coperchi 3 siano ovalizzati. Infatti, in questo caso, la spinta impartita dagli elementi separatori 36 non è uniforme lungo la periferia dell’ultimo coperchio 3 e compensa, almeno in parte, la deformità dei coperchi 3, risultando così più efficace di una spinta uniformemente distribuita.

Secondo una variante, i rulli 19’ e 19” possono essere disposti in posizione alterne attorno all’asse 15.

A conclusione di quanto sopra esposto è opportuno precisare che lo stesso principio funzionale sopra descritto che consente di distaccare uno o due coperchi 3 dal fondo della pila 2 potrebbe essere reiterato per staccare tre o più coperchi 3 annidati, nel caso, per esempio, che anche il ciclo “di reset” sopra descritto non si concluda con il distacco degli ultimi due coperchi 3.

Per staccare, per esempio, gli ultimi tre coperchi 3 annidati, i rulli sfogliatori 19’ e/o 19” devono prevedere un terzo elemento separatore disposto sul ripiano di terzo livello e disposto a valle, nella direzione di rotazione verso la posizione di sgancio multiplo, ed angolarmente sfalsato rispetto all’elemento separatore 32 del ripiano di secondo livello 26.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Distributore di articoli (3) da una pila (2) di articoli (3) annidati, ciascun articolo (3) essendo definito da un corpo a tazza presentante una flangia (6) anulare esterna in corrispondenza di un proprio bordo libero; il distributore (1) comprende un magazzino (8) a colonna, il quale presenta un primo asse (15) sostanzialmente verticale ed è atto a contenere una pila (2) di articoli (3) annidati, ed un’unità sfogliatrice (11) disposta ad una estremità inferiore del magazzino (8) per distaccare gli articoli (3) dal fondo della pila (2); l’unità sfogliatrice (11) comprende una pluralità di rulli sfogliatori (19’, 19”) montati girevoli attorno a rispettivi secondi assi (21) sostanzialmente verticali e distribuiti attorno al primo asse (15) per definire tra loro un canale (14) atto ad essere impegnato dagli ultimi articoli (3) della pila (2); caratterizzato dal fatto che ciascun rullo sfogliatore (19’, 19”) comprende un ripiano inferiore (23), un primo ripiano superiore (25) disposto al di sopra del ripiano inferiore (23), ed un secondo ripiano superiore (26) disposto al di sopra del primo ripiano superiore (25); dal fatto che alcuni dei rulli sfogliatori (19’) comprendono almeno un primo separatore (36) portato dal primo ripiano superiore (25) ed altri rulli sfogliatori (19”) comprendono almeno un secondo separatore (32) portato dal secondo ripiano superiore (26); e dal fatto che i rulli sfogliatori (19’, 19”) sono montati per ruotare attorno ai rispettivi secondi assi (21) tra una posizione di riposo, nella quale la pila (2) è in appoggio sui ripiani inferiori (23), ed una posizione di sgancio singolo, nella quale i primi separatori (36) impegnano la pila (2) per distaccare l’ultimo articolo (3) dal fondo della pila (2); e per ruotare tra la detta posizione di riposo ed una posizione di sgancio multiplo, nella quale i secondi separatori (32) impegnano la pila (2) per distaccare almeno gli ultimi due articoli (3) annidati dal fondo della pila (2).
2. 2. Distributore secondo al rivendicazione 1, in cui i rulli sfogliatori (19’, 19”) sono configurati per spostarsi dalla posizione di riposo alla posizione di sgancio singolo mediante una rotazione di un primo angolo in un primo verso di rotazione, e per spostarsi dalla posizione di riposo alla posizione di sgancio multiplo mediante una rotazione di un secondo angolo, uguale o differente dal primo angolo, in un secondo verso di rotazione, opposto al primo verso.
3. 3. Distributore secondo al rivendicazione 1 o 2, in cui nella posizione di sgancio singolo e nella posizione di sgancio multiplo, i ripiani inferiori (23) sono disposti all’esterno del canale (14), e il primo ed il secondo ripiano superiore (25, 26) di ciascun rullo sfogliatore (19’; 19”) impegnano corrispondenti flange (6) degli articoli (3) in modo tale da supportare la pila (2).
4. 4. Distributore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i rulli sfogliatori (19’, 19”) comprendono una prima serie di rulli sfogliatori (19’), i quali sono provvisti del primo e del secondo separatore (36, 32), ed una seconda serie di rulli sfogliatori (19”), i quali sono provvisti solo del secondo separatore (32).
5. 5. Distributore secondo la rivendicazione 4, in cui i rulli sfogliatori (19’) della prima serie (19’) e della seconda serie (19”) sono disposti alternati a due a due attorno al primo asse (15).
6. 6. Distributore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli articoli (3) sono coperchi per bicchieri.
7. 7. Distributore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui è prevista una centralina elettronica di controllo configurata per fare compiere all’unità sfogliatrice (11) un ciclo operativo normale, nel quali i rulli sfogliatori (19’, 19”) si spostano dalla posizione di riposo alla posizione di sgancio singolo, e viceversa, per erogare un singolo articolo (3); e, in caso di mal funzionamento del ciclo operativo normale, per fare compiere all’unità sfogliatrice (11) un ciclo operativo “di reset”, nel quali i rulli sfogliatori (19’, 19”) si spostano dalla posizione di riposo alla posizione di sgancio multiplo, e viceversa, per erogare contemporaneamente due articoli (3) annidati.
8. 8. Distributore secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l’unità sfogliatrice (11) comprende un telaio (12) scatolare che alloggia i rulli sfogliatori (19’, 19”); il magazzino (8) comprende un elemento tubolare (9) avente una sezione trasversale a C, il quale presenta un’apertura longitudinale (19) ed è collegato al telaio scatolare (12) in posizione coassiale al canale (14) ed in maniera smontabile in modo da poter essere distaccato facilmente e rapidamente dal telaio scatolare (12) e riposizionato nella stessa o in una differente posizione angolare attorno al primo asse (15).