IT201800005990A1 - Dispositivo di trasporto per il trasporto di carichi sospesi su rotaie sopraelevate rispetto al suolo - Google Patents
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Description
DISPOSITIVO DI TRASPORTO PER IL TRASPORTO DI CARICHI SOSPESI SU ROTAIE SOPRAELEVATE RISPETTO AL SUOLO
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico relativo ai sistemi e dispositivi di trasporto di carichi sospesi che si muovono supportati da rotaie sopraelevate rispetto al suolo e che definiscono il percorso lungo il quale devono essere trasferiti e trasportati i carichi sospesi.
I carichi sospesi sono costituiti da contenitori entro cui vengono sistemati materiali che devono essere trasportati da un punto all’altro all’interno di stabilimenti o strutture di lavorazione.
Ad esempio, i materiali che vengono sistemati all’interno dei contenitori possono consistere in calcestruzzo o altra tipologia di materiale edile, come ad esempio sabbia, ghiaia, malta, mattoni, etc..
Usualmente, per il trasporto di questa tipologia di carichi sospesi, vengono utilizzati dei dispositivi di trasporto che, nel settore, vengono chiamati vagoni o vagonetti, e che sono destinati a viaggiare, cioè ad essere movimentati, lungo rotaie sopraelevate rispetto al suolo.
I carichi vengono chiamati appunti sospesi in quanto le rotaie, come specificato, sono predisposte e installate ad una certa altezza rispetto al suolo e comprendono due rotaie che sono disposte tra loro parallele, ad una medesima quota dal suolo, e che si sviluppano secondo un dato percorso.
Un dispositivo noto di trasporto di carichi sospesi comprende una struttura di supporto, un contenitore, entro il quale possono essere sistemati i materiali da trasportatore, che è portato dalla struttura di supporto in modo che il contenitore risulti disposto inferiormente alla struttura di supporto, e mezzi di movimentazione che sono associati alla struttura di supporto, per la movimentazione della struttura di supporto, e quindi del contenitore, lungo le rotaie.
In particolare, la struttura di supporto è realizzata in modo da avere una conformazione tale da presentare un’apertura centrale ed il contenitore è accoppiato e fissato alla struttura di supporto in maniera da risultare posizionato al di sotto di tale apertura.
Ad esempio, la struttura di supporto può avere una conformazione quadrangolare, ad esempio rettangolare o quadrata, quindi con due pareti laterali longitudinali, parallele alla direzione di movimentazione lungo le rotaie, e due parete laterali trasversali.
In questo modo il contenitore può essere caricato dall’alto con il materiale da trasportare.
I mezzi di movimentazione consistono in una prima ruota motorizzata ed in una seconda ruota motorizzata.
La prima ruota motorizzata è montata su di un primo lato della struttura di supporto, ad esempio su di una prima parete laterale longitudinale della struttura di supporto, in modo da risultare a contatto con una prima rotaia, mentre a sua volta la seconda ruota motorizzata è montata su un secondo lato, opposto al primo, della struttura di supporto, ad esempio quindi sulla seconda parete laterale longitudinale, in modo da risultare a contatto con una seconda rotaia.
La prima ruota motorizzata è montata girevole attorno ad un asse di rotazione perpendicolare al primo lato della struttura di supporto e la seconda ruota motorizzata è montata girevole attorno ad asse di rotazione perpendicolare al secondo lato della struttura di supporto.
La prima ruota motorizzata e la seconda ruota motorizzata sono azionate in rotazione in maniera indipendente l’una dall’altra e sono predisposte sulla struttura di supporto in modo che i relativi assi di rotazione sono tra loro coassiali.
Con questa configurazione, il contenitore risulta disposto ad un livello inferiore delle due ruote e quindi anche delle rotaie.
Ai fini del bilanciamento del dispositivo di trasporto, il contenitore è accoppiato e predisposto sulla struttura di supporto in modo che il relativo baricentro sia ubicato in corrispondenza di un piano trasversale e mediano alla struttura di supporto, e le due ruote motorizzate sono a loro volta accoppiate e predisposte sulla struttura di supporto i modo che i relativi assi di rotazione, tra loro coassiali, siano sul piano trasversale mediano della struttura di supporto.
I dispositivi di trasporto di carichi sospesi realizzati e strutturati in maniera da presentare la configurazione sopra descritta presentano tuttavia un inconveniente. I materiali da trasportare (calcestruzzo, altro materiale edile, come ad esempio sabbia, ghiaia, mattoni, etc), che vengono predisposti entro il contenitore, presentano un peso notevole e quindi l’inerzia in gioco è abbastanza rilevante. Ciò può comportare che, in fase di accelerazione o decelerazione, ad esempio durante la partenza o l’arresto del dispositivo di trasporto, il materiale all’interno del contenitore cambi la sua posizione originaria, comportando quindi uno sbilanciamento del carico rispetto ai punti di contatto delle due ruote motorizzate con le rotaie.
Di conseguenza, quindi, possono insorgere oscillazioni e problemi di stabilità.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di proporre un nuovo dispositivo di trasporto per il trasporto di carichi sospesi su rotaie che sono disposte sopralevate rispetto al suolo, in grado di ovviare al citato inconveniente. In particolare, scopo dell’invenzione è quello di proporre un dispositivo di trasporto in grado di garantire un’ottimale stabilità del carico sospeso durante la movimentazione lungo le rotaie, sia nelle fasi di accelerazione che nelle fasi di decelerazioni.
I citati scopi sono ottenuti da un dispositivo di trasporto per il trasporto di carichi sospesi su rotaie sopraelevate rispetto al suolo in accordo con la rivendicazione 1. Altre caratteristiche vantaggiose del dispositivo di trasporto secondo l’invenzione sono esposte nelle varie rivendicazioni dipendenti dalla rivendicazione 1.
Una preferita forma di realizzazione del dispositivo di trasporto per il trasporto di carichi sospesi su rotaie sopraelevate rispetto al suolo proposto dalla presente invenzione sarà descritta nel seguito con riferimento alle unite tavole di disegno nelle quali:
- la figura 1 illustra secondo una vista laterale schematica il dispositivo di trasporto dell’invenzione a se stante, cioè senza la rappresentazione delle rotaie sulle quali esso si sposta;
- la figura 2 rappresenta la vista secondo il piano di sezione A-A di figura 1 con l’aggiunta delle rotaie;
- la figura 3 è la vista, in scala ingrandita, del particolare indicato con K in figura 2; - la figura 4 è una vista schematica dall’alto del dispositivo di trasporto dell’invenzione a se stante, cioè senza la rappresentazione delle rotaie sulle quali esso viaggia;
- la figura 5 è una vista schematica dell’alto del dispositivo di trasporto dell’invenzione rappresentato mentre sta percorrendo un tratto curvilineo delle rotaie sulle quale esso viaggia per il trasporto di carichi sospesi.
Con riferimento alle unite tavole di disegno, si è indicato con il riferimento (D) il dispositivo di trasporto per il trasporto di carichi sospesi su rotaie (R) sopraelevate rispetto al suolo, nel suo complesso.
Le rotaie (R) lungo le quale deve essere movimentato il dispositivo di trasporto (D) comprendono, in modo noto, una prima rotaia (R1) ed una seconda rotaia (R2) che sono disposte tra loro parallele e definenti il percorso di trasporto e trasferimento dei carichi sospesi.
Ad esempio, sia la prima rotaia (R1) che la seconda rotaia (R2) sono conformate in modo da presentare una forma di “T”, o a doppia “T”, una capovolta rispetto all’altra, in maniera da presentare una superficie o piano superiore che individuano il percorso per la movimentazione del dispositivo di trasporto.
Ad esempio, nelle figure 2 e 3 sono illustrate rotaie (R) comprendenti una prima rotaia (R1) ed una seconda rotaia (R2) aventi una forma di doppia “T”, una capovolta rispetto all’altra.
Il dispositivo di trasporto (D) comprende un contenitore (C), per contenere al suo interno materiali da trasportare, aperto superiormente, per il carico/scarico dei materiali, o dotato di un’apertura nella parte inferiore apribile mediante uno sportello mobile per lo scarico dei materiali, ed una struttura di supporto (10) per il supporto del contenitore (C), la quale struttura di supporto (10) è realizzata in modo da avere una forma tale da presentare un primo lato longitudinale (11) ed un secondo lato longitudinale (12) tra loro paralleli.
Ad esempio, la struttura di supporto (10) può presentare una intelaiatura quadrangolare, ad esempio rettangolare o quadrata, con un primo lato longitudinale (11) ed un secondo lato longitudinale (12), tra loro paralleli, e due lati trasversali ai due lati longitudinali.
Il contenitore (C) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare disposto al di sotto di essa in corrispondenza di un’apertura centrale (A) presente nella struttura di supporto (10), per consentire il carico e l’inserimento dei materiali all’interno del contenitore (C).
Il dispositivo di trasporto (D) comprende poi mezzi di movimentazione (M), per la movimentazione della struttura di supporto (10), e quindi del contenitore (C), lungo le rotaie (R).
Tali mezzi di movimentazioni (M) consistono in una prima ruota motorizzata (M1) ed in una seconda ruota motorizzata (M2) che sono predisposte ed accoppiate alla struttura di supporto (10) secondo la configurazione seguente:
la prima ruota motorizzata (M1) è montata in corrispondenza del primo lato longitudinale (11) della struttura di supporto (10) in modo da risultare a contatto con una prima rotaia (R1) e la seconda ruota motorizzata (M2) è montata in corrispondenza del secondo lato longitudinale (12) della struttura di supporto (10) in modo da risultare a contatto con una seconda rotaia (R2), quando il dispositivo di trasporto (D) viene posizionato sulle rotaie (R);
la prima ruota motorizzata (M1) è montata girevole attorno ad un asse di rotazione (Z1) perpendicolare al primo lato longitudinale (11) della struttura di supporto (10) e la seconda ruota motorizzata (M2) è montata girevole attorno ad un asse di rotazione (Z2) perpendicolare al secondo lato longitudinale (12) della struttura di supporto (10);
la prima ruota motorizzata (M1) e la seconda ruota motorizzata (M2) sono predisposte sulla struttura di supporto (10) in modo che i relativi assi di rotazione (Z1, Z2) sono tra loro coassiali e sono azionabili in rotazione in maniera indipendente l’una dall’altra.
Con questa configurazione, il contenitore (C) risulta disposto ad un livello inferiore a quello delle rotaie (R).
Le peculiarità del dispositivo di trasporto (D) oggetto della presente invenzione consistono nel fatto che esso comprende mezzi di stabilizzazione (3) per stabilizzare il dispositivo di trasporto (D) quando nel contenitore (C) sono presenti materiali e quando il dispositivo di trasporto (D) viaggia lungo le rotaie (R), in particolare durante fasi di accelerazione, ad esempio in partenza, o fasi di decelerazioni, ad esempio quando esso si deve fermare in corrispondenza di una data posizione per lo scarico del materiale.
Tali mezzi di stabilizzazione (3) comprendono almeno un primo elemento di rotolamento folle (31) ed almeno un secondo elemento di rotolamento folle (32), i quali sono predisposti nel modo particolare seguente.
Il primo elemento di rotolamento folle (31) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare disposto in modo da essere a contatto con la prima rotaia (R1) quando il dispositivo di trasporto (D) viene posizionato sulle rotaie (R) e poter rotolare sulla prima rotaia (R1) quando il dispositivo di trasporto (D) viene movimentato lungo le rotaie (R), mentre il secondo elemento di rotolamento folle (32) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare disposto in modo da essere a contatto con la seconda rotaia (R2) quando il dispositivo di trasporto (D) viene posizionato sulle rotaie (R) e poter rotolare sulla seconda rotaia (R2) quando il dispositivo di trasporto (D) viene movimentato lungo le rotaie (R).
Più in particolare, il primo elemento di rotolamento folle (31) ed il secondo elemento folle (32) sono accoppiati alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare disposti da parti opposte rispetto agli assi di rotazione (Z1, Z2) coassiali della prima ruota motorizzata (M1) e della seconda ruota motorizzata (M2).
Ad esempio, considerando una data direzione di movimentazione del dispositivo di trasporto (D) lungo le rotaie, il primo elemento di rotolamento folle (31) può essere disposto a monte (o a valle) dell’asse di rotazione (Z1) della prima ruota motorizzata (M1), mentre il secondo elemento di rotolamento folle (32) invece sarà disposto a valle ( o a monte) rispetto all’asse di rotazione (Z2) della seconda ruota motorizzata (M2).
Inoltre, un’ulteriore peculiarità del dispositivo di trasporto (D) dell’invenzione, consiste nel fatto che il primo elemento di rotolamento folle (31) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare pivottante attorno ad un asse (Y1) parallelo al primo lato longitudinale (11) della struttura di supporto (10) e perpendicolare alla prima rotaia (R1) e che il secondo elemento di rotolamento folle (32) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare pivottante attorno ad un asse (Y2) parallelo al secondo lato longitudinale (12) della struttura di supporto (10) e perpendicolare alla seconda rotaia (R2).
In questo modo, grazie alla presenza del primo elemento di rotolamento folle (31) e del secondo elemento di rotolamento folle (32), da parti opposte rispetto agli assi di rotazione (Z1, Z2) delle due ruote motorizzate (M1, M2), il dispositivo di trasporto (D) dispone di ulteriori due punti di contatto (oltre ai due costituti dalle due ruote motorizzate) con la prima e seconda rotaia che sono disposti da parti opposte degli assi di rotazione delle due ruote motorizzate.
Questa particolare disposizione del primo e del secondo elemento di rotolamento folle (31, 32) consente di fornire una configurazione più equilibrata al dispositivo di trasporto, soprattutto in fase di accelerazione e in fase di decelerazione, durante le quali il materiale all’interno del contenitore tende a spostarsi rispetto alla sua configurazione di carico a causa delle forze di inerzia.
In questo modo, il dispositivo di trasporto (D) evita l’insorgere di ogni qualsivoglia oscillazione del contenitore, che viene invece mantenuto stabile.
Inoltre, il fatto che il primo elemento di rotolamento folle (31) ed il secondo elemento di rotolamento folle (32) sono entrambi pivottanti attorno assi di rotazione (Y1, Y2) che sono paralleli ai due lati longitudinali (11, 12) della struttura di supporto (10) e perpendicolari alle due rotaie (R1, R2) consente loro di adattare la loro posizione rispetto alla struttura di supporto (10) in corrispondenza di tratti curvilinei delle rotaie.
Ciò evita l’insorgere di indesiderati strisciamenti dal momento che, potendo adattare la loro posizione rispetto alla struttura di supporto quando il dispositivo di trasporto viene movimentato lungo tratti curvilinei delle rotaie, gli elementi di rotolamento folle possono continuare a rotolare sulle due rotaie sostanzialmente senza particolari problemi.
Ulteriori caratteristiche vantaggiose del dispositivo di trasporto (D) dell’invenzione sono descritte nel seguito.
Ai fini di aumentare la stabilità, il dispositivo di trasporto (D) può essere predisposto in modo che i mezzi di stabilizzazione (3) possono comprendere anche almeno un terzo elemento di rotolamento folle (33) ed almeno un quarto elemento di rotolamento folle (34), disposti nel modo particolare seguente.
Il terzo elemento di rotolamento folle (33) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare posizionato da parte opposta del primo elemento di rotolamento (31) rispetto all’asse di rotazione (Z1) della prima ruota motorizzata (M1), ed in maniera da risultare a contatto con la prima rotaia (R1) quando il dispositivo di trasporto (D) viene posizionato sulle rotaie (R) e poter rotolare sulla prima rotaia (R1) quando il dispositivo di trasporto (D) viene movimentato lungo le rotaie (R).
A sua volta, il quarto elemento di rotolamento folle (34) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare posizionato da parte opposta del secondo elemento di rotolamento (32) rispetto all’asse di rotazione (Z2) della seconda ruota motorizza (M2), ed in maniera da risultare a contatto con la seconda rotaia (R2) quando il dispositivo di trasporto (D) viene posizionato sulle rotaie (R) e poter rotolare sulla seconda rotaia (R2) quando il dispositivo di trasporto (D) viene movimentato lungo le rotaie (R).
In questo modo il dispositivo di trasporto (D) sarà ancor più bilanciato e stabile dal momento che avrà ulteriori quattro punti di contatto con le rotaie oltre ai due costituiti dalle due ruote motorizzate (M1, M2).
Come per il primo e secondo elemento di rotolamento folli, anche il terzo elemento di rotolamento folle (33) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare pivottante attorno ad un asse parallelo al primo lato longitudinale (11) della struttura di supporto (10) e perpendicolare alla prima rotaia (R1) ed il quarto elemento di rotolamento folle (34) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare pivottante attorno ad un asse parallelo al secondo lato longitudinale (12) della struttura di supporto (10) e perpendicolare alla seconda rotaia (R2).
Preferibilmente, gli elementi di rotolamento folli (primo, secondo, terzo, quarto) sono costituiti da singoli rullini, o coppie di rullini tra loro paralleli, i quali sono portati folli da una prima piastra che è montata girevole su di una seconda piastra la quale è accoppiata alla struttura di supporto in maniera da risultare parallela alle rotaie e perpendicolari ai lati longitudinali della struttura di supporto.
La prima piastra è montata girevole sulla seconda piastra secondo un asse perpendicolare a tale seconda piastra.
Preferibilmente, il primo elemento di rotolamento folle (31) ed il secondo elemento di rotolamento folle (32) sono disposti ad una medesima distanza rispetto agli assi di rotazione (Z1, Z2) della prima (M1) e seconda (M2) ruota motorizzata.
Corrispondentemente, nel caso di impiego del terzo e quarto elemento di rotolamento folle, anche il terzo elemento di rotolamento folle (33) ed il quarto elemento di rotolamento folle (34) sono disposti ad una medesima distanza dagli assi di rotazione (Z1, Z2) della prima (M1) e seconda (M2) ruota motorizzata, preferibilmente corrispondente alla distanza del primo e secondo elemento di rotolamento folle dagli assi di rotazione (Z1, Z2) delle due ruote motorizzate.
Preferibilmente, secondo un altro aspetto vantaggioso, il dispositivo di trasporto (D) può comprendere mezzi di guida (5) per guidare la struttura di supporto (10) in corrispondenza di tratti curvilinei (RC) del percorso di trasporto delle rotaie (R). Tali mezzi di guida (5) comprendono rotelle (50) folli secondo assi di rotazione verticali che sono montate sulla struttura di supporto (10) in maniera da poter contattare le rotaie (R) quando il dispositivo di trasporto (D) viene movimentato lungo tratti curvilinei e mantenere la prima ruota motorizzata (M1) e la seconda ruota motorizzata (M2) a contatto rispettivamente con la prima rotaia (R1) e la seconda rotaia (R2) (vedasi ad esempio la figura 5).
Claims (5)
- RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di trasporto (D) per il trasporto di carichi sospesi su rotaie (R) sopraelevate rispetto al suolo, le rotaie comprendenti una prima rotaia (R1) ed una seconda rotaia (R2) disposte tra loro parallele e definenti il percorso di trasporto e trasferimento dei carichi sospesi, il dispositivo di trasporto (D) comprendente: un contenitore (C) per contenere al suo interno materiali da trasportare, una struttura di supporto (10) del contenitore, avente una forma tale da presentare un primo lato longitudinale (11) ed un secondo lato longitudinale (12) tra loro paralleli, il contenitore (C) essendo accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare disposto al di sotto di essa in corrispondenza di un’apertura centrale (A) presente nella struttura di supporto (10), mezzi di movimentazione (M), per la movimentazione della struttura di supporto (10), e quindi del contenitore (C), lungo le rotaie (R), i mezzi di movimentazioni (M) consistenti in una prima ruota motorizzata (M1) e in una seconda ruota motorizzata (M2) in cui: la prima ruota motorizzata (M1) è montata in corrispondenza del primo lato longitudinale (11) della struttura di supporto (10) in modo da risultare a contatto con una prima rotaia (R1) e la seconda ruota motorizzata (M2) è montata in corrispondenza del secondo lato longitudinale (12) della struttura di supporto (10) in modo da risultare a contatto con una seconda rotaia (R2), quando il dispositivo di trasporto (D) viene posizionato sulle rotaie (R); la prima ruota motorizzata (M1) è montata girevole attorno ad un asse di rotazione (Z1) perpendicolare al primo lato longitudinale (11) della struttura di supporto (10) e la seconda ruota motorizzata (M2) è montata girevole attorno ad un asse di rotazione (Z2) perpendicolare al secondo lato longitudinale (12) della struttura di supporto (10), la prima ruota motorizzata (M1) e la seconda ruota motorizzata (M2) sono predisposte sulla struttura di supporto (10) in modo che i relativi assi di rotazione (Z1, Z2) sono tra loro coassiali e sono azionabili in rotazione in maniera indipendente l’una dall’altra, il dispositivo di trasporto (D) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di stabilizzazione (3) comprendenti almeno un primo elemento di rotolamento folle (31) ed almeno un secondo elemento di rotolamento folle (32), in cui: il primo elemento di rotolamento folle (31) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare disposto in modo da essere a contatto con la prima rotaia (R1) quando il dispositivo di trasporto (D) viene posizionato sulle rotaie (R) e poter rotolare sulla prima rotaia (R1) quando il dispositivo di trasporto (D) viene movimentato lungo le rotaie (R), il secondo elemento di rotolamento folle (32) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare disposto in modo da essere a contatto con la seconda rotaia (R2) quando il dispositivo di trasporto (D) viene posizionato sulle rotaie (R) e poter rotolare sulla seconda rotaia (R2) quando il dispositivo di trasporto (D) viene movimentato lungo le rotaie (R), il primo elemento di rotolamento folle (31) ed il secondo elemento folle (32) sono accoppiati alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare disposti da parti opposte rispetto agli assi di rotazione (Z1, Z2) coassiali della prima ruota motorizzata (M1) e della seconda ruota motorizzata (M2), e dal fatto che il primo elemento di rotolamento folle (31) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare pivottante attorno ad un asse (Y1) parallelo al primo lato longitudinale (11) della struttura di supporto (10) e perpendicolare alla prima rotaia (R1) e che il secondo elemento di rotolamento folle (32) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare pivottante attorno ad un asse (Y2) parallelo al secondo lato longitudinale (12) della struttura di supporto (10) e perpendicolare alla seconda rotaia (R2).
- 2) Dispositivo di trasporto (D) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi di stabilizzazione (3) comprendono inoltre almeno un terzo elemento di rotolamento folle (33) ed almeno un quarto elemento di rotolamento folle (34), in cui: il terzo elemento di rotolamento folle (33) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare posizionato da parte opposta del primo elemento di rotolamento (31) rispetto all’asse di rotazione (Z1) della prima ruota motorizzata (M1), ed in maniera da risultare a contatto con la prima rotaia (R1) quando il dispositivo di trasporto (D) viene posizionato sulle rotaie (R) e poter rotolare sulla prima rotaia (R1) quando il dispositivo di trasporto (D) viene movimentato lungo le rotaie (R), il quarto elemento di rotolamento folle (34) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare posizionato da parte opposta del secondo elemento di rotolamento (32) rispetto all’asse di rotazione (Z2) della seconda ruota motorizza (M2), ed in maniera da risultare a contatto con la seconda rotaia (R2) quando il dispositivo di trasporto (D) viene posizionato sulle rotaie (R) e poter rotolare sulla seconda rotaia (R2) quando il dispositivo di trasporto (D) viene movimentato lungo le rotaie (R), e dal fatto che il terzo elemento di rotolamento folle (33) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare pivottante attorno ad un asse (Y3) parallelo al primo lato longitudinale (11) della struttura di supporto (10) e perpendicolare alla prima rotaia (R1) e che il quarto elemento di rotolamento folle (34) è accoppiato alla struttura di supporto (10) in maniera da risultare pivottante attorno ad un asse (Y4) parallelo al secondo lato longitudinale (12) della struttura di supporto (10) e perpendicolare alla seconda rotaia (R2).
- 3) Dispositivo di trasporto (D) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo elemento di rotolamento folle (31) ed il secondo elemento di rotolamento folle (32) sono disposti ad una medesima distanza rispetto agli assi di rotazione (Z1, Z2) della prima (M1) e seconda (M2) ruote motorizzate.
- 4) Dispositivo di trasporto (D) secondo la rivendicazione 2 o la rivendicazione 3, in cui il terzo elemento di rotolamento folle (33) ed il quarto elemento di rotolamento folle (34) sono disposti ad una medesima distanza dagli assi di rotazione (Z1, Z2) della prima (M1) e seconda (M2) ruote motorizzate.
- 5) Dispositivo di trasporto (D) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di guida (5) per guidare la struttura di supporto (10) in corrispondenza di tratti curvilinei (RC) del percorso di trasporto delle rotaie (R), tali mezzi di guida (5) comprendenti rotelle (50) folli secondo assi di rotazione verticali che sono montate sulla struttura di supporto (10) in maniera da contattare le rotaie (R) quando il dispositivo di trasporto (D) viene movimentato lungo tratti curvilinei e mantenere la prima ruota motorizzata (M1) e la seconda ruota motorizzata (M2) a contatto rispettivamente con la prima rotaia (R1) e la seconda rotaia (R2).
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