IT201800002950A1 - Macchina imballatrice e relativo metodo di funzionamento - Google Patents

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IT201800002950A1
IT201800002950A1 IT102018000002950A IT201800002950A IT201800002950A1 IT 201800002950 A1 IT201800002950 A1 IT 201800002950A1 IT 102018000002950 A IT102018000002950 A IT 102018000002950A IT 201800002950 A IT201800002950 A IT 201800002950A IT 201800002950 A1 IT201800002950 A1 IT 201800002950A1
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IT102018000002950A
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Inventor
Enrico Rossetto
Gianpaolo Benotto
Original Assignee
C M A 2 S R L Costruzioni Mecc Automazioni
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    • B65B11/00Wrapping, e.g. partially or wholly enclosing, articles or quantities of material, in strips, sheets or blanks, of flexible material
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    • B65B51/023Applying adhesives or sealing liquids using applicator nozzles

Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“MACCHINA IMBALLATRICE E RELATIVO METODO DI FUNZIONAMENTO”
La presente invenzione è relativa ad una macchina imballatrice ed al relativo metodo di funzionamento.
Più in dettaglio, la presente invenzione è relativa ad una macchina imballatrice in grado di piegare, in modo completamente automatico, una grande falda rettangolare di cartone alveolare che è posta a copertura della base di una pila o pacco di pannelli di legno di forma sostanzialmente parallelepipeda. Impiego a cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Com’è noto le macchine imballatrici che servono ad imballare una successione di pile di pannelli di legno di grandi dimensioni, al momento comprendono: un convogliatore lineare a rulli che è in grado di avanzare, parallelamente al suo asse longitudinale, un oggetto formato dalla pila o pacco di pannelli di legno e da due grandi falde di cartone alveolare di forma sostanzialmente rettangolare, che sono poste a copertura della base e della sommità del pacco di pannelli ed inoltre sporgono a sbalzo dai quattro fianchi verticali del pacco di pannelli; due spalle mobili che sono disposte una di fronte all’altra immediatamente al disopra del convogliatore lineare, si estendono parallelamente alla direzione di avanzamento del carico, e sono in grado di traslare sul convogliatore lineare perpendicolarmente alla direzione di avanzamento del carico; ed un apparato di movimentazione ad azionamento elettrico che, a comando, è in grado di spostare le due spalle mobili sul convogliatore lineare una verso l’altra, ortogonalmente alla direzione di avanzamento del carico, in modo tale da disporre le due spalle mobili in battuta sui due fianchi laterali del pacco di pannelli.
Ciascuna spalla mobile della macchina, a sua volta, è provvista di un primo gruppo piegatore, che è posizionato all’altezza della falda di cartone superiore, ed è in grado di piegare ad L verso il basso e contro il fianco laterale del pacco di pannelli l’antistante lembo laterale sporgente della falda di cartone superiore; e di un secondo gruppo piegatore che è posizionato all’altezza della falda di cartone inferiore, ed è in grado di piegare ad L verso l’alto e contro il fianco laterale del pacco di pannelli l’antistante lembo laterale sporgente della falda di cartone inferiore.
Nelle macchine imballatrici più sofisticate, ciascuna spalla mobile della macchina in aggiunta è dotata di un terzo gruppo piegatore, che è posizionato in prossimità del lembo sporgente della falda di cartone superiore che si estende a sbalzo dal fianco anteriore o posteriore del pacco di pannelli, ed è in grado di piegare ad L il suddetto lembo sporgente verso il basso e contro il fianco anteriore o posteriore del pacco di pannelli; e di un quarto gruppo piegatore, che è posizionato in prossimità del lembo sporgente della falda di cartone inferiore che si estende a sbalzo dal fianco anteriore o posteriore del pacco di pannelli, ed è in grado di piegare ad L il suddetto lembo sporgente verso l’alto e contro il fianco anteriore o posteriore del pacco di pannelli.
Pur funzionando egregiamente, le macchine imballatrici attualmente sul mercato non sono in grado di piegare rapidamente l’intera falda di cartone alveolare, in modo tale da formare, da sole, il vassoio in cartone alveolare che accoglie la base o la sommità della pila o pacco di pannelli di legno. Di conseguenza le linee di pallettizzazione per pacchi di pannelli di legno sono attualmente dotate di due macchine imballatrici del tipo sopra descritto, posizionate una di seguito all’altra.
Scopo della presente invenzione è quello di migliorare le macchine imballatrici attualmente sul mercato in modo tale da aumentare la produttività oraria della linea di pallettizzazione.
In accordo con questi obiettivi, secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina imballatrice come definita nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti.
Secondo la presente invenzione viene inoltre fornito un metodo di funzionamento di una macchina imballatrice come definito nella rivendicazione 13 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni da essa dipendenti.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
― le figure 1 e 2 sono due viste assonometriche di una macchina imballatrice realizzata secondo i dettami della presente invenzione, con parti asportate per chiarezza;
― le figure 3, 4 e 5 sono delle viste assonometriche della parte anteriore della macchina imballatrice illustrata in figura 1, in diverse configurazioni di funzionamento e con parti asportate per chiarezza;
― la figura 6 è una vista assonometrica di una spalla mobile della macchina imballatrice illustrata in figura 1, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza; mentre
― le figure 7 e 8 illustrano alcune fasi del funzionamento della macchina imballatrice illustrata in figura 1, con parti asportate per chiarezza.
Con riferimento alle figure 1 e 2, con il numero 1 è indicata nel suo complesso una macchina imballatrice particolarmente adatta a ripiegare, in modo automatico, la falda piana di cartone alveolare, o altro materiale semirigido protettivo similare, di un oggetto/manufatto 100 comprende: un prodotto/corpo da imballare 101 preferibilmente di forma sostanzialmente parallelepipeda, ed una falda piana 102 di cartone alveolare o altro materiale protettivo simulare, che è posta a copertura della base del prodotto da imballare 101 ed inoltre sporge a sbalzo dai quattro fianchi o facce verticali del prodotto da imballare 101.
Preferibilmente la falda piana 102 di cartone alveolare o similare è inoltre di forma sostanzialmente rettangolare.
Più in dettaglio, la macchina imballatrice 1 è particolarmente adatta a ripiegare i quattro lembi sporgenti di una falda piana 102 di cartone alveolare o altro materiale protettivo semirigido, che è posizionata al disotto di un prodotto da imballare 101 solido e di grandi dimensioni, preferibilmente di forma sostanzialmente parallelepipeda, in modo tale da realizzare un grande vassoio di cartone alveolare che accoglie e protegge la base del prodotto da imballare 101 ed, a sua volta, è atto a formare la base di un grande blocco facilmente trasportabile di forma sostanzialmente parallelepipeda, tradizionalmente chiamato pallet o carico pallettizzato.
Preferibilmente il prodotto da imballare 101 inoltre consiste in una pila o pacco di pannelli di legno o altro materiale, di forma sostanzialmente rettangolare.
In altre parole, la macchina imballatrice 1 è particolarmente adatta a ripiegare, in modo automatico, i quattro lembi della falda piana 102 di cartone alveolare o altro materiale protettivo semirigido, che sporgono a sbalzo dalla base di una pila o pacco di pannelli di legno 101 o altro materiale, in modo tale da formare un grande vassoio di cartone alveolare di forma sostanzialmente rettangolare, che accoglie e protegge la base della pila o pacco di pannelli di legno 101 o altro materiale.
Ovviamente, la pila o pacco di pannelli può essere sostituito da un qualsiasi altro articolo di grandi dimensioni, di forma sostanzialmente parallelepipeda.
Con riferimento alle figure 1 e 2, la macchina imballatrice 1 in primo luogo comprende: una intelaiatura portante 2 rigida, che è preferibilmente realizzata in travi metalliche, ed è atta ad essere stabilmente appoggiata ed opzionalmente ancorata al suolo; ed un convogliatore lineare 3, che è posizionato sulla parte superiore dell’intelaiatura portante 2, ed è atto ad avanzare, lungo un percorso p sostanzialmente rettilineo ed orizzontale, l’oggetto 100 formato dalla falda piana 102 di cartone alveolare o similare con, in appoggio al centro, il prodotto da imballare 101.
Più in dettaglio, il convogliatore lineare 3 è preferibilmente strutturato in modo tale da poter selettivamente avanzare l’oggetto 100 lungo il percorso p, in due direzioni d1 e d2 sostanzialmente orizzontali ed opposte tra loro.
Preferibilmente l’oggetto 100, ossia l’insieme formato dal prodotto da imballare 101 e dalla falda piana 102, è inoltre posizionato grosso modo a cavallo del piano di mezzeria M del convogliatore lineare 3.
Nell’esempio illustrato, in particolare, il convogliatore lineare 3 è preferibilmente un convogliatore a rulli motorizzato, che è preferibilmente dotato di un motore elettrico in grado di trascinare in rotazione i rulli in entrambe le direzioni in modo tale da poter selettivamente spostare avanti o indietro l’oggetto 100 in una direzione parallela all’asse longitudinale dello stesso convogliatore.
In alternativa il convogliatore lineare 3 potrebbe anche essere una successione di convogliatori a nastro ad azionamento elettrico, preferibilmente bidirezionali.
La macchina imballatrice 1 in aggiunta comprende: una coppia di spalle mobili 4, che sono disposte una di fronte all’altra immediatamente al disopra del piano di avanzamento del convogliatore lineare 3, preferibilmente in posizione sostanzialmente speculare da bande opposte del piano di mezzeria M del convogliatore, si estendono parallelamente al percorso p di avanzamento dell’oggetto 100, e sono fissate sulla intelaiatura portante 2 in modo tale da potersi muovere orizzontalmente al disopra del convogliatore lineare 3, sostanzialmente perpendicolarmente al percorso p di avanzamento dell’oggetto 100; ed un dispositivo di movimentazione 5 preferibilmente ad azionamento elettrico, che è atto ad avvicinare ed allontanare le due spalle mobili 4 una dall’ altra, orizzontalmente ed ortogonalmente al percorso di avanzamento p.
Più in dettaglio, le due spalle mobili 4 delimitano, al disopra del convogliatore lineare 3, un corridoio longitudinale 7 sostanzialmente rettilineo ed orizzontale lungo cui viene avanzato l’oggetto 100.
Il dispositivo di movimentazione 5, invece, è selettivamente atto a disporre le due spalle mobili 4 in battuta sui due fianchi laterali opposti del prodotto da imballare 101, ossia della pila o pacco di pannelli di legno, che è temporaneamente fermo tra le due spalle mobili 4, preferibilmente in modo tale da centrare l’oggetto 100 sul piano di mezzeria M del convogliatore lineare 3.
Preferibilmente il dispositivo di movimentazione 5 è inoltre in grado di muovere/spostare le due spalle mobili 4 in modo sincronizzato, in modo tale da poter portare le due spalle mobili 4 sostanzialmente contemporaneamente in battuta sui due fianchi laterali opposti del prodotto da imballare 101 che è temporaneamente fermo tra le due spalle mobili 4, ossia in battuta sui due fianchi laterali opposti della pila di pannelli di legno che è temporaneamente ferma tra le due spalle mobili 4.
Con riferimento alle figure 1, 2 e 6, preferibilmente ciascuna spalla mobile 4 a sua volta comprende: un telaio rigido 8 con struttura sostanzialmente a portale, che è fissato direttamente sull’intelaiatura portante 2, preferibilmente al disotto del convogliatore lineare 3, con la possibilità di muoversi liberamente in una direzione orizzontale e perpendicolare al percorso di avanzamento p, si erge a sbalzo al disopra del convogliatore lineare 3 in direzione sostanzialmente verticale, ed infine si estende parallelamente al percorso di avanzamento p ed al piano di mezzeria M del convogliatore; e preferibilmente un longherone longitudinale 9 che è fissato saldamente sul telaio rigido 8 in posizione sostanzialmente orizzontale ed al disopra del piano di avanzamento del convogliatore lineare 3, in modo tale da essere sostanzialmente parallelo al percorso di avanzamento p ed al piano di mezzeria M del convogliatore, ed è atto a disporsi in appoggio sul fianco laterale del prodotto da imballare 101 che è temporaneamente fermo tra le due spalle mobili 4.
Ciascuna spalla mobile 4, in aggiunta, è dotata di un primo gruppo piegatore 10, che è posizionato all’interno del corridoio longitudinale 7 ed è selettivamente atto a piegare l’antistante/prospiciente lembo sporgente laterale 102a della falda piana 102 ad L verso l’alto e sostanzialmente contro la soprastante faccia o fianco laterale del prodotto da imballare 101, ossia contro la soprastante faccia o fianco laterale della pila di pannelli.
Più in dettaglio, il gruppo piegatore 10 è preferibilmente fissato sul telaio rigido 8 al disotto del longherone longitudinale 9 ed all’altezza della falda piana 102, ossia all’altezza del piano di avanzamento del convogliatore lineare 3, ed è preferibilmente mobile verticalmente in modo tale da poter sollevare e piegare ad L verso l’alto l’antistante/prospiciente lembo laterale sporgente 102a della falda piana 102, sostanzialmente contro la soprastante faccia o fianco laterale del prodotto da imballare 101, ossia contro la soprastante faccia o fianco laterale della pila di pannelli di legno.
Preferibilmente, il gruppo piegatore 10 inoltre si estende all’interno del corridoio longitudinale 7, sostanzialmente per la intera lunghezza dello stesso corridoio longitudinale 7.
Con riferimento alle figure da 1 a 6, nell’esempio illustrato, in particolare, il gruppo piegatore 10 preferibilmente comprende: una trave longitudinale 11, che si estende parallelamente al longherone longitudinale 9, ossia sostanzialmente orizzontalmente, al disotto del longherone longitudinale 9 ed è fissata di testa sui due montanti verticali del telaio rigido 8, con la possibilità di muoversi in direzione verticale; un dispositivo di movimentazione 12 ad azionamento elettrico, che è preferibilmente interposto tra il telaio rigido 8 e la trave longitudinale 11, ed è atto a spostare la trave longitudinale 11 lungo i montanti verticali del telaio rigido 8, ovviamente in direzione verticale; una struttura a pettine 13 che sporge a sbalzo dalla trave longitudinale 11, verso il piano di mezzeria M del convogliatore, preferibilmente in direzione sostanzialmente orizzontale; e preferibilmente anche una serie di ruote folli verticali 14, che giacciono su piani ortogonali al piano di mezzeria M del convogliatore, e sono fissate in modo assialmente girevole ciascuna sulla estremità distale di un rispettivo dente/rebbio della struttura a pettine 13.
Preferibilmente il dispositivo di movimentazione 12 in aggiunta include una coppia di pistoni a doppio effetto o attuatori lineari similari, che sono disposti in posizione sostanzialmente verticale, tra la trave longitudinale 11 e la soprastante traversa superiore del telaio rigido 8.
Con riferimento alle figure da 1 a 6, in aggiunta ciascuna spalla mobile 4 è dotata anche di un secondo gruppo piegatore 15, che è posizionato in corrispondenza di una prima estremità del corridoio longitudinale 7, ed è selettivamente atto a piegare l’antistante/prospiciente lembo sporgente anteriore 102b della falda piana 102 (ossia il lembo sporgente della falda piana 102 che si estende a sbalzo dal fianco anteriore del prodotto da imballare 101) ad L verso l’alto e sostanzialmente contro la soprastante faccia o fianco anteriore del prodotto da imballare 101; e di un terzo gruppo piegatore 16, che è posizionato in corrispondenza di una seconda estremità del corridoio longitudinale 7, ed è selettivamente atto a piegare l’antistante/prospiciente lembo sporgente posteriore 102c della falda piana 102 (ossia il lembo sporgente della falda piana 102 che si estende a sbalzo dal fianco posteriore del prodotto da imballare 101) ad L verso l’alto e sostanzialmente contro la soprastante faccia o fianco posteriore del prodotto da imballare 101.
Più in dettaglio, il gruppo piegatore 15 è posizionato in corrispondenza dell’uscita del corridoio longitudinale 7, al disotto del piano di avanzamento del convogliatore lineare 3, ed è selettivamente atto a sporgere a sbalzo al disopra del piano di avanzamento del convogliatore lineare 3 (vedi figura 3), in modo tale da poter sollevare e piegare ad L verso l’alto l’adiacente lembo sporgente anteriore 102b della falda piana 102, contro il soprastante fianco anteriore del prodotto da imballare 101, ossia contro il soprastante fianco anteriore della pila o pacco di pannelli.
Preferibilmente il gruppo piegatore 15 è inoltre fissato saldamente al telaio rigido 8 della spalla mobile 4 in modo tale da potersi muovere orizzontalmente e trasversalmente al percorso di avanzamento p dell’oggetto 100, unitamente al gruppo piegatore 10.
In altre parole, il gruppo piegatore 15 è preferibilmente fissato sul telaio rigido 8, più o meno allineato al montante verticale anteriore del telaio.
Invece il gruppo piegatore 16 è posizionato in corrispondenza dell’ingresso del corridoio longitudinale 7, al disotto del piano di avanzamento del convogliatore lineare 3, ed è selettivamente atto a sporgere a sbalzo al disopra del piano di avanzamento del convogliatore lineare 3, in modo tale da poter sollevare e piegare ad L verso l’alto il lembo sporgente posteriore 102c della falda piana 102, contro il soprastante fianco posteriore del prodotto da imballare 101, ossia contro il soprastante fianco posteriore della pila o pacco di pannelli.
Preferibilmente il gruppo piegatore 16 è inoltre fissato saldamente al telaio rigido 8 della spalla mobile 4 in modo tale da potersi muovere orizzontalmente e trasversalmente al percorso di avanzamento p dell’oggetto 100, unitamente al gruppo piegatore 10 ed al gruppo piegatore 15.
In altre parole, anche il gruppo piegatore 16 è preferibilmente fissato sul telaio rigido 8, più o meno allineato al montante verticale posteriore del telaio.
Con riferimento alla figura 6, in particolare il gruppo piegatore 15 è preferibilmente fissato in modo rigido all’estremità distale di una staffa di supporto 18 che sporge a sbalzo dal telaio rigido 8 in corrispondenza della estremità inferiore del montante verticale anteriore, e si estende più o meno verso il piano di mezzeria M del convogliatore rimanendo al disotto del convogliatore lineare 3.
Preferibilmente, il gruppo piegatore 15 in aggiunta comprende: un pistone a doppio effetto 19 o attuatore lineare similare, che è fissato sulla estremità distale della staffa di supporto 18 in posizione verticale, con lo stelo mobile rivolto verso l’alto; ed una testa di piegatura 20 che è fissata sulla estremità distale dello stelo mobile, ed è sagomata in modo tale da piegare ad L verso l’alto il lembo sporgente anteriore 102b della falda piana 102 quando il pistone 19 solleva la testa di piegatura 20 e la porta al disopra del piano di giacitura della falda piana 102 (vedi figura 3), che ovviamente giace/poggia sul piano di avanzamento del convogliatore lineare 3.
Preferibilmente la testa di piegatura 20 è inoltre dotata di un secondo un pistone a doppio effetto 21 o attuatore lineare similare, che è disposto in posizione orizzontale con lo stelo mobile orientato parallelamente al piano di mezzeria M, ed è selettivamente atto a spingere una porzione della testa di piegatura 20 in battuta contro la prospiciente faccia o fianco anteriore del prodotto da imballare 101 (vedi figura 3).
Similmente al gruppo piegatore 15, il gruppo piegatore 16 è preferibilmente fissato in modo rigido all’estremità distale di una staffa di supporto 22 che sporge a sbalzo dal telaio rigido 8 in corrispondenza della estremità inferiore del montante verticale posteriore, e si estende più o meno verso il piano di mezzeria M del convogliatore rimanendo al disotto del convogliatore lineare 3.
Preferibilmente, il gruppo piegatore 16 in aggiunta comprende: un pistone a doppio effetto 23 o attuatore lineare similare, che è fissato sulla estremità distale della staffa di supporto 22 in posizione verticale, con lo stelo mobile rivolto verso l’alto; ed una testa di piegatura 24 che è fissata sulla estremità distale dello stelo mobile, ed è sagomata in modo tale da piegare ad L verso l’alto il lembo sporgente posteriore 102c della falda piana 102 quando il pistone 23 solleva la testa di piegatura 24 e la porta al disopra del piano di giacitura della falda piana 102, che ovviamente poggia sul convogliatore lineare 3.
Similmente alla testa di piegatura 20, anche la testa di piegatura 24 è preferibilmente dotata di un secondo un pistone a doppio effetto 25 o attuatore lineare similare, che è disposto in posizione orizzontale con lo stelo mobile orientato parallelamente al piano di mezzeria M, ed è selettivamente atto a spingere una porzione della testa di piegatura 24 in battuta contro la prospiciente faccia o fianco posteriore del prodotto da imballare 101.
Con particolare riferimento alle figure da 1 a 6, preferibilmente ciascun lembo sporgente laterale 102a della falda piana 102 è preferibilmente dotato di due alette terminali ripiegabili 102e, ciascuna delle quali è ripiegabile ad L contro il fianco anteriore o posteriore del prodotto da imballare 101, ovvero la pila o pacco di pannelli, preferibilmente disponendosi al disotto dell’adiacente lembo sporgente anteriore 102b o posteriore 102c della falda piana 102.
In altre parole, ciascuna aletta terminale 102e del lembo sporgente laterale 102a è preferibilmente atta ad essere piegata ad L contro il fianco anteriore o posteriore del prodotto da imballare 101, prima dell’adiacente lembo sporgente anteriore 102b o posteriore 102c.
Ovviamente ciascuna aletta terminale 102e del lembo sporgente laterale 102a potrebbe anche essere ripiegata ad L contro il fianco anteriore o posteriore del prodotto da imballare 101, dopo l’adiacente lembo sporgente anteriore 102b o posteriore 102c in modo tale da sovrapporsi a quest’ ultimo.
In aggiunta, ciascuna spalla mobile 4 è preferibilmente dotata anche di un quarto gruppo piegatore 26, che è posizionato in corrispondenza dell’uscita del corridoio longitudinale 7, ed è atto a piegare ad L verso il fianco anteriore del prodotto da imballare 101, ossia verso il fianco anteriore della pila o pacco di pannelli, la aletta terminale anteriore 102e del prospiciente/antistante lembo sporgente laterale 102a della falda piana 102, preferibilmente anche incollando saldamente detta aletta terminale 102e sull’adiacente lembo sporgente anteriore 102b della medesima falda piana; e/o di un quinto gruppo piegatore 27, che è posizionato in corrispondenza dell’ingresso del corridoio longitudinale 7, ed è atto a piegare ad L verso il fianco posteriore del prodotto da imballare 101, ossia della pila o pacco di pannelli, la aletta terminale posteriore 102e del prospiciente/antistante lembo sporgente laterale 102a della falda piana 102, preferibilmente anche incollando saldamente detta aletta terminale 102e sull’adiacente lembo sporgente posteriore 102c della falda piana 102.
Più in dettaglio, il gruppo piegatore 26 è preferibilmente fissato in modo rigido sul montante verticale del telaio rigido 8, immediatamente al disopra del convogliatore lineare 3 e sostanzialmente di fianco ad una prima estremità della trave longitudinale 11 del gruppo piegatore 10, in modo tale da essere affacciato alla aletta terminale anteriore 102e del lembo sporgente laterale 102a della falda piana 102.
Con riferimento alle figure da 1 a 6, preferibilmente il gruppo piegatore 26 in particolare comprende: un pistone a doppio effetto 28 o altro attuatore lineare similare, che è fissato in modo rigido sul fianco del montante verticale del telaio rigido 8, in posizione sostanzialmente orizzontale e perpendicolare al piano di mezzeria M del convogliatore, con lo stelo mobile rivolto verso il piano di mezzeria M del convogliatore e, quindi, verso l’aletta terminale del lembo sporgente 102a; ed una testa di piegatura 29, che è fissata sulla estremità distale dello stelo mobile, in modo tale da essere portata/disposta in battuta sul prospiciente vertice/ spigolo verticale del prodotto da imballare 101 dal pistone a doppio effetto 28.
Preferibilmente, la testa di piegatura 29 è inoltre sagomata in modo tale da poter piegare ad L, quando viene spinta in battuta sul prospiciente vertice/spigolo verticale del prodotto da imballare 101, la aletta terminale anteriore 102e del lembo sporgente laterale 102a contro il fianco anteriore del prodotto da imballare 101, ossia contro il fianco anteriore della pila o pacco di pannelli, al disopra o al disotto della estremità dell’adiacente lembo sporgente anteriore 102b della falda piana 102.
In aggiunta il gruppo piegatore 26 preferibilmente comprende anche un dispositivo applica-colla 30, che è posizionato di fianco al pistone 28 ed è dotato di una testa spruzza-colla 31 che è mobile sostanzialmente orizzontalmente da e verso l’oggetto 100 (vedi figure 3, 4 e 5), ed è atta a spruzzare una quantità prefissata di colla sulla porzione del lembo sporgente anteriore 102b che andrà a sovrapporsi alla aletta terminale anteriore 102e del lembo sporgente laterale 102a, e/o sulla faccia della aletta terminale anteriore 102e che verrà coperta dal lembo sporgente anteriore 102b della falda piana 102.
Il gruppo piegatore 27, invece, è preferibilmente fissato in modo rigido sul montante verticale del telaio rigido 8, immediatamente al disopra del convogliatore lineare 3 e sostanzialmente di fianco alla seconda estremità della trave longitudinale 11, in modo tale da essere affacciato alla aletta terminale posteriore 102e del lembo sporgente laterale 102a della falda piana 102.
Con particolare riferimento alle figure 1 e 6, preferibilmente il gruppo piegatore 27 inoltre comprende: un pistone a doppio effetto 32 o altro attuatore lineare similare, che è fissato in modo rigido sul fianco del montante verticale del telaio rigido 8, in posizione sostanzialmente orizzontale e perpendicolare al piano di mezzeria M del convogliatore, con lo stelo mobile rivolto verso il piano di mezzeria M del convogliatore e, quindi, verso l’aletta terminale 102e del lembo sporgente 102a; ed una testa di piegatura 33, che è fissata sulla estremità distale dello stelo mobile, in modo tale da essere portata/disposta in battuta sul prospiciente vertice/spigolo verticale del prodotto da imballare 101 dal pistone a doppio effetto 32.
Preferibilmente, la testa di piegatura 33 è inoltre sagomata in modo tale da poter piegare ad L, quando viene spinta in battuta sul prospiciente vertice/spigolo verticale del prodotto da imballare 101, la aletta terminale posteriore 102e del lembo sporgente laterale 102a contro il fianco posteriore del prodotto da imballare 101, ossia contro il fianco posteriore della pila o pacco di pannelli, al disopra o al disotto della estremità dell’adiacente lembo sporgente posteriore 102c della falda piana 102.
In aggiunta il gruppo piegatore 27 preferibilmente comprende anche un dispositivo applica-colla 34, che è posizionato di fianco al pistone 32 ed è dotato di una testa spruzza-colla 35 che è mobile sostanzialmente orizzontalmente da e verso l’oggetto 100, ed è atta a spruzzare una quantità prefissata di colla sulla porzione del lembo sporgente posteriore 102c che andrà a sovrapporsi alla aletta terminale posteriore del lembo sporgente laterale 102a, e/o sulla faccia della aletta terminale posteriore che verrà coperta dal lembo sporgente posteriore 102c della falda piana 102.
La macchina imballatrice 1 è infine provvista di una centralina elettronica di controllo (non illustrata) che è atta a pilotare il convogliatore lineare 3, il dispositivo di movimentazione 5 delle spalle mobili 4, ed i gruppi piegatori 10, 15, 16, 26 e 27 presenti sulla macchina.
Il funzionamento della macchina imballatrice 1 verrà di seguito descritto facendo, per semplicità, esplicito riferimento alla formazione del vassoio di cartone alveolare o similare, al disotto di una grande pila o blocco di pannelli di legno 101 di forma di forma parallelepipeda. Ovviamente la pila o blocco di pannelli 101 può essere sostituita da un qualsiasi altro corpo solido di forma sostanzialmente parallelepipeda.
In primo luogo, il convogliatore lineare 3 avanza la pila di pannelli 101 con al disotto la falda piana 102 di cartone alveolare o similare, lungo il corridoio longitudinale 7, fino ad allineare il fianco posteriore della pila di pannelli 101 con l’ingresso del corridoio longitudinale 7 della macchina imballatrice 1.
Con riferimento alla figura 7, successivamente il dispositivo di movimentazione 5 muove le spalle mobili 4 una verso l’altra fino a portare i longheroni longitudinali 9 delle due spalle mobili 4 in battuta sui due fianchi laterali opposti della pila di pannelli 101, preferibilmente in modo tale da allineare e centrare la pila di pannelli 101 e la falda piana 102 di cartone alveolare o similare sul piano di mezzeria M del convogliatore.
Dopo che l’oggetto 100 è stato centrato sul piano di mezzeria M del convogliatore lineare 3, i gruppi piegatori 10 presenti sulle due spalle mobili 4 piegano ad L verso l’alto i due lembi sporgenti laterali 102a della falda piana 102, in modo tale da disporre i suddetti lembi in battuta contro i soprastanti fianchi laterali opposti della pila di pannelli 101.
Dopo che i due gruppi piegatori 10 hanno piegato ad L verso l’alto i due lembi sporgenti laterali 102a della falda piana 102, i gruppi piegatori 27 presenti sulle due spalle mobili 4 preferibilmente piegano le alette terminali posteriori 102e dei due lembi sporgenti laterali 102a della falda piana 102 ad L verso il fianco posteriore della pila di pannelli 101.
In aggiunta, dopo aver piegato ad L le alette terminali posteriori 102e dei due lembi sporgenti laterali 102a della falda piana 102, i gruppi piegatori 27 preferibilmente applicano anche la colla sulle porzioni del lembo sporgente posteriore 102c della falda piana 102 destinate a sovrapporsi alle alette terminali posteriori 102e dei due lembi sporgenti laterali 102a.
Dopo che i due gruppi piegatori 10 hanno piegato ad L verso l’alto i due lembi sporgenti laterali 102a della falda piana 102 e preferibilmente i due gruppi piegatori 27 hanno anche piegato ad L le alette terminali posteriori 102e dei due lembi sporgenti laterali 102a della falda piana 102, i gruppi piegatori 16 presenti sulle due spalle mobili 4 piegano ad L verso l’alto il lembo sporgente posteriore 102c della falda piana 102, in modo tale da disporre il suddetto lembo in battuta contro il soprastante fianco posteriore della pila di pannelli 101, preferibilmente al disopra delle alette terminali posteriori 102e dei due lembi sporgenti laterali 102a.
Ovviamente le alette terminali posteriori 102e del lembo sporgente laterale 102a potrebbero anche essere ripiegate ad L contro il fianco posteriore della pila di pannelli 101, dopo il lembo sporgente posteriore 102c in modo tale da sovrapporsi a quest’ultimo.
Dopo che i due gruppi piegatori 16 hanno piegato ad L il lembo sporgente posteriore 102c della falda piana 102 e preferibilmente i due gruppi piegatori 27 hanno piegato ad L le alette terminali posteriori 102e dei due lembi sporgenti laterali 102a della falda piana 102, il dispositivo di movimentazione 5 allontana di qualche centimetro le spalle mobili 4 dai due fianchi laterali opposti della pila di pannelli 101, ed il convogliatore lineare 3 immediatamente dopo sposta la pila di pannelli 101 con al disotto la falda piana 102 di cartone alveolare o similare, lungo il corridoio longitudinale 7, fino ad allineare il fianco anteriore della pila di pannelli 101 con l’uscita del corridoio longitudinale 7 della macchina imballatrice 1.
Con riferimento alla figura 8, dopo che il fianco anteriore si è allineato all’uscita del corridoio longitudinale 7, il dispositivo di movimentazione 5 porta nuovamente le spalle mobili 4 in battuta contro i due fianchi laterali opposti della pila di pannelli 101, in modo tale da allineare e centrare la pila di pannelli 101 e la falda piana 102 di cartone alveolare o similare sul piano di mezzeria M del convogliatore.
Dopo che l’oggetto 100 è stato nuovamente centrato sul piano di mezzeria M del convogliatore lineare 3, i gruppi piegatori 10 presenti sulle due spalle mobili 4 piegano nuovamente ad L verso l’alto le parti dei due lembi sporgenti laterali 102a della falda piana 102 che si fossero eventualmente distaccate/allontanate dai fianchi laterali opposti della pila di pannelli 101, in modo tale da disporre nuovamente i suddetti lembi in battuta contro i soprastanti fianchi laterali opposti della pila di pannelli 101.
Dopo che i due gruppi piegatori 10 hanno nuovamente piegato ad L verso l’alto i due lembi sporgenti laterali 102a della falda piana 102, i gruppi piegatori 26 presenti sulle due spalle mobili 4 preferibilmente piegano le alette terminali anteriori 102e dei due lembi sporgenti laterali 102a della falda piana 102 ad L verso il fianco anteriore della pila di pannelli 101.
In aggiunta, dopo aver piegato ad L le alette terminali anteriori 102e dei due lembi sporgenti laterali 102a della falda piana 102, i gruppi piegatori 26 preferibilmente applicano anche la colla sulle porzioni del lembo sporgente anteriore 102b della falda piana 102 destinate a sovrapporsi alle alette terminali anteriori 102e dei due lembi sporgenti laterali 102a.
Dopo che i due gruppi piegatori 10 hanno piegato ad L verso l’alto i due lembi sporgenti laterali 102a della falda piana 102 e preferibilmente i due gruppi piegatori 26 hanno inoltre piegato ad L le alette terminali anteriori 102e dei due lembi sporgenti laterali 102a della falda piana 102, i gruppi piegatori 15 presenti sulle due spalle mobili 4 piegano ad L verso l’alto il lembo sporgente anteriore 102b della falda piana 102, in modo tale da disporre il suddetto lembo in battuta contro il soprastante fianco anteriore della pila di pannelli 101, preferibilmente al disopra delle alette terminali anteriori 102e dei due lembi sporgenti laterali 102a, completando quindi la formazione del vassoio di cartone alveolare al disotto della pila di pannelli 101.
Ovviamente le alette terminali anteriori 102e del lembo sporgente laterale 102a potrebbero anche essere ripiegate ad L contro il fianco anteriore della pila di pannelli 101, dopo il lembo sporgente anteriore 102b ed in modo tale da sovrapporsi a quest’ultimo.
Una volta completata la formazione del vassoio di cartone alveolare al disotto della pila di pannelli 101, il dispositivo di movimentazione 5 allontana le spalle mobili 4 dai due fianchi laterali opposti della pila di pannelli 101, ed immediatamente dopo il convogliatore lineare 3 sposta oltre l’uscita del corridoio longitudinale 7 la pila di pannelli 101 coperta inferiormente dal vassoio di cartone alveolare, in modo tale che la macchina imballatrice 1 possa lavorare su una nuova pila di pannelli 101.
I vantaggi associati alla particolare struttura delle spalle mobili 4 sono notevoli ed evidenti.
Una singola macchina imballatrice 1 riesce a piegare rapidamente i quattro lembi della falda piana di cartone alveolare o similare, realizzando direttamente al suo interno l’intero vassoio del carico pallettizzato. Di conseguenza le linee di pallettizzazione per pacchi di pannelli di legno possono ora utilizzare una singola macchina imballatrice 1, con la drastica riduzione dei costi che ne consegue.
Risulta infine chiaro che alla macchina imballatrice 1 ed al suo metodo di funzionamento possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.
Per esempio, la macchina imballatrice può formare prima la parte anteriore e poi la parte posteriore del vassoio di cartone alveolare.
In altre parole, il convogliatore lineare 3 sposta prima la pila di pannelli 101 con al disotto la falda piana 102 di cartone alveolare o similare, lungo il corridoio longitudinale 7, fino ad allineare il fianco anteriore della pila di pannelli 101 con l’uscita del corridoio longitudinale 7, in modo tale da consentire ai due gruppi piegatori 15 di piegare ad L il lembo sporgente anteriore 102b della falda piana 102, e preferibilmente ai due gruppi piegatori 26 di piegare ad L le alette terminali anteriori 102e dei due lembi sporgenti laterali 102a della falda piana 102.
Successivamente il convogliatore lineare 3 sposta indietro la pila di pannelli 101 con al disotto la falda piana 102, sempre lungo il corridoio longitudinale 7, fino ad allineare il fianco posteriore della pila di pannelli 101 con l’ingresso del corridoio longitudinale 7 della macchina imballatrice 1, in modo tale da consentire ai i due gruppi piegatori 16 di piegare ad L il lembo sporgente posteriore 102c della falda piana 102, e preferibilmente ai due gruppi piegatori 27 di piegare ad L le alette terminali posteriori 102e dei due lembi sporgenti laterali 102a della falda piana 102, completando il vassoio di cartone alveolare.

Claims (15)

1. Macchina imballatrice (1) atta a ripiegare la falda piana di materiale protettivo (102) di un oggetto (100) che preferibilmente comprende: un prodotto da imballare (101) di forma sostanzialmente parallelepipeda, ed una falda piana di materiale protettivo (102) che è posta a copertura della base di detto prodotto da imballare (101) ed inoltre sporge a sbalzo dai fianchi del medesimo prodotto da imballare (101); detta macchina imballatrice comprendendo: una intelaiatura portante (2) di appoggio al suolo; un convogliatore lineare (3) che è posizionato sulla intelaiatura portante (2) ed è atto ad avanzare detto oggetto (100) lungo un percorso (p) sostanzialmente rettilineo ed orizzontale; una coppia di spalle mobili (4), che sono disposte una di fronte all’altra al disopra del convogliatore lineare (3), si estendono parallelamente a detto percorso (p) in modo tale da delimitare, al disopra del convogliatore lineare (3), un corridoio longitudinale (7), e sono mobili orizzontalmente al disopra del convogliatore lineare (3) sostanzialmente perpendicolarmente a detto percorso (p); ed un primo dispositivo di movimentazione (5) che è atto ad avvicinare ed allontanare dette spalle mobili (4) una dall’altra; detta macchina imballatrice essendo caratterizzata dal fatto che ciascuna spalla mobile (4) comprende: un primo gruppo piegatore (10), che è posizionato all’interno del corridoio longitudinale (7) ed è atto a piegare l’antistante/ prospiciente lembo sporgente laterale (102a) della falda piana (102) ad L verso l’alto e sostanzialmente contro il soprastante fianco laterale del prodotto da imballare (101); un secondo gruppo piegatore (15), che è posizionato in corrispondenza dell’uscita di detto corridoio longitudinale (7), ed è atto a piegare l’antistante/prospiciente lembo sporgente anteriore (102b) della falda piana (102) ad L verso l’alto e sostanzialmente contro il soprastante fianco anteriore del prodotto da imballare (101); ed un terzo gruppo piegatore (16), che è posizionato in corrispondenza dell’ ingresso di detto corridoio longitudinale (7), ed è atto a piegare l’antistante/prospiciente lembo sporgente posteriore (102c) della falda piana (102) ad L verso l’alto e sostanzialmente contro il soprastante fianco posteriore del prodotto da imballare (101).
2. Macchina imballatrice secondo la rivendicazione 1, in cui detto primo gruppo piegatore (10) si estende all’interno del corridoio longitudinale (7), sostanzialmente per la intera lunghezza dello stesso corridoio longitudinale (7).
3. Macchina imballatrice secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui ciascuna spalla mobile (4) comprende: un telaio rigido (8) con struttura sostanzialmente a portale, che è fissato sulla intelaiatura portante (2) con la possibilità di muoversi in una direzione orizzontale perpendicolare a detto percorso (p), e si erge a sbalzo al disopra del convogliatore lineare (3); ed un longherone longitudinale (9) che è fissato saldamente su detto telaio rigido (8) in posizione sostanzialmente orizzontale ed al disopra del convogliatore lineare (3), in modo tale da essere sostanzialmente parallelo a detto percorso (p), ed è atto a disporsi in appoggio sul fianco laterale del prodotto da imballare (101) fermo tra le due spalle mobili (4).
4. Macchina imballatrice secondo la rivendicazione 3, in cui detto primo gruppo piegatore (10) è fissato sul telaio rigido (8) della spalla mobile (4) al disotto del longherone longitudinale (9) ed all’altezza del piano di avanzamento del convogliatore lineare (3), ed è mobile verticalmente in modo tale da poter sollevare e piegare ad L verso l’alto l’antistante/prospiciente lembo laterale sporgente (102a) della falda piana (102).
5. Macchina imballatrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto secondo gruppo piegatore (15) è posizionato al disotto del piano di avanzamento del convogliatore lineare (3), ed è atto a sporgere a sbalzo al disopra del piano di avanzamento del convogliatore lineare (3) in modo tale da poter sollevare e piegare ad L verso l’alto il lembo sporgente anteriore (102b) della falda piana (102).
6. Macchina imballatrice secondo la rivendicazione 5, in cui detto secondo gruppo piegatore (15) è solidale al telaio rigido (8) della spalla mobile (4).
7. Macchina imballatrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto terzo gruppo piegatore (16) è posizionato al disotto del piano di avanzamento del convogliatore lineare (3), ed è atto a sporgere a sbalzo al disopra del piano di avanzamento del convogliatore lineare (3) in modo tale da poter sollevare e piegare ad L verso l’alto il lembo sporgente posteriore (102c) della falda piana (102).
8. Macchina imballatrice secondo la rivendicazione 7, in cui detto terzo gruppo piegatore (16) è solidale al telaio rigido (8) della spalla mobile (4).
9. Macchina imballatrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna spalla mobile (4) comprende anche: un quarto gruppo piegatore (26), che è posizionato in corrispondenza dell’uscita del corridoio longitudinale (7), ed è atto a piegare la aletta terminale anteriore (102e) del prospiciente/antistante lembo sporgente laterale (102a) della falda piana (102) ad L verso il fianco anteriore del prodotto da imballare (101); e/o un quinto gruppo piegatore (27), che è posizionato in corrispondenza dell’ingresso del corridoio longitudinale (7), ed è atto a piegare la aletta terminale posteriore (102e) del prospiciente/antistante lembo sporgente laterale (102a) della falda piana (102) ad L verso il fianco posteriore del prodotto da imballare (101).
10. Macchina imballatrice secondo la rivendicazione 9, in cui detto quarto gruppo piegatore (26) è anche atto ad incollare la aletta terminale anteriore (102e) all’adiacente lembo sporgente anteriore (102b) della falda piana (102); e/o in cui detto quinto gruppo piegatore (27) è anche atto ad incollare la aletta terminale posteriore (102e) all’ adiacente lembo sporgente posteriore (102c) della falda piana (102).
11. Macchina imballatrice secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui detto quarto (26) e/o detto quinto (27) gruppo piegatore è/sono solidali al telaio rigido (8) della spalla mobile (4).
12. Macchina imballatrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il convogliatore lineare (3) è un convogliatore a rulli motorizzato.
13. Metodo di funzionamento di una macchina imballatrice (1) che è atta a ripiegare i quattro lembi sporgenti (102a, 102b, 102c) di una falda piana di materiale protettivo (102) posta al disotto di un prodotto da imballare (101) di forma sostanzialmente parallelepipeda, e che comprende: un convogliatore lineare (3) atto ad avanzare la falda piana (102) con al disopra il prodotto da imballare (101) lungo un percorso (p) sostanzialmente rettilineo ed orizzontale; una coppia di spalle mobili (4), che sono disposte una di fronte all’altra al disopra del convogliatore lineare (3), si estendono parallelamente a detto percorso (p) in modo tale da delimitare, al disopra del convogliatore lineare (3), un corridoio longitudinale (7), e sono mobili orizzontalmente al disopra del convogliatore lineare (3) sostanzialmente perpendicolarmente a detto percorso (p); ed un primo dispositivo di movimentazione (5) che è atto ad avvicinare ed allontanare dette spalle mobili (4) una dall’altra; il metodo di funzionamento essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: ― avanzare la falda piana (102) con al disopra il prodotto da imballare (101), lungo il corridoio longitudinale (7), fino ad allineare il fianco anteriore o posteriore del prodotto da imballare (101) con una prima estremità del corridoio longitudinale (7); ― portare le spalle mobili (4) in battuta sui due fianchi laterali opposti del prodotto da imballare (101); ― piegare ad L verso l’alto i due lembi sporgenti laterali (102a) della falda piana (102), in modo tale da disporre detti lembi sporgenti laterali (102a) sostanzialmente in battuta contro i soprastanti fianchi laterali opposti del prodotto da imballare (101); ― piegare ad L verso l’alto il lembo sporgente anteriore (102b) o posteriore (102c) della falda piana (102), in modo tale da disporre detto lembo sporgente anteriore (102b) o posteriore (102c) sostanzialmente in battuta contro il soprastante fianco anteriore o posteriore del prodotto da imballare (101); ― allontanare le spalle mobili (4) dai fianchi laterali del prodotto da imballare (101) e poi spostare la falda piana (102) con al disopra il prodotto da imballare (101) lungo il corridoio longitudinale (7), fino ad allineare il fianco posteriore o anteriore del prodotto da imballare (101) con una seconda estremità del corridoio longitudinale (7) opposta a detta prima estremità; ― portare nuovamente le spalle mobili (4) in battuta sui due fianchi laterali opposti del prodotto da imballare (101); ― piegare ad L verso l’alto i due lembi sporgenti laterali (102a) della falda piana (102), in modo tale da riportare detti lembi sporgenti laterali (102a) sostanzialmente in battuta contro i soprastanti fianchi laterali opposti del prodotto da imballare (101); ― piegare ad L verso l’alto il restante lembo sporgente posteriore (102c) o anteriore (102b) della falda piana (102), in modo tale da disporre detto lembo sporgente posteriore (102c) o anteriore (102b) sostanzialmente in battuta contro il soprastante fianco anteriore o posteriore del prodotto da imballare (101), formano un vassoio; ― allontanare le spalle mobili (4) dai fianchi laterali del prodotto da imballare (101) ed infine spostare la falda piana (102) ripiegata a vassoio con al disopra il prodotto da imballare (101) oltre l’uscita del corridoio longitudinale (7).
14. Metodo di funzionamento di una macchina imballatrice secondo la rivendicazione 13, in cui il metodo include, dopo la fase di piegare ad L verso l’alto i due lembi sporgenti laterali (102a) della falda piana (102), anche la fase di piegare le alette terminali anteriori (102e) dei due lembi sporgenti laterali (102a) della falda piana (102) ad L verso il fianco anteriore del prodotto da imballare (101), preferibilmente incollando le medesime alette terminali anteriori (102e) sul lembo sporgente anteriore (102b) della falda piana (102); e la fase di piegare le alette terminali posteriori (102e) dei due lembi sporgenti laterali (102a) della falda piana (102) ad L verso il fianco posteriore del prodotto da imballare (101), preferibilmente incollando le medesime alette terminali posteriori (102e) sul lembo sporgente posteriore (102b) della falda piana (102).
15. Metodo di funzionamento di una macchina imballatrice secondo la rivendicazione 13 o 14, in cui la falda piana (102) con al disopra il prodotto da imballare (101) viene prima avanzata lungo il corridoio longitudinale (7), fino ad allineare il fianco posteriore del prodotto da imballare (101) con l’ingresso del corridoio longitudinale (7), e poi avanzata lungo il corridoio longitudinale (7) fino ad allineare il fianco anteriore del prodotto da imballare (101) con l’uscita del corridoio longitudinale (7).
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