ITBO20130197A1 - Macchina e metodo per formare scatole in carta o cartone - Google Patents

Macchina e metodo per formare scatole in carta o cartone

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ITBO20130197A1
ITBO20130197A1 IT000197A ITBO20130197A ITBO20130197A1 IT BO20130197 A1 ITBO20130197 A1 IT BO20130197A1 IT 000197 A IT000197 A IT 000197A IT BO20130197 A ITBO20130197 A IT BO20130197A IT BO20130197 A1 ITBO20130197 A1 IT BO20130197A1
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IT
Italy
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tamper
box
heat
movable
sealing tape
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IT000197A
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English (en)
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Pablo Baroni
Mauro Mazzinghi
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Emmeci Spa
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Description

DESCRIZIONE
MACCHINA E METODO PER FORMARE SCATOLE IN CARTA O CARTONE.
La presente invenzione ha per oggetto una macchina e un metodo per formare scatole in carta o cartone partendo da sbozzati di carta o cartone. L’ambito tecnico del presente trovato à ̈ quello della lavorazione industriale nell’ambito della formatura di scatole di elevato pregio e finitura, destinate ad essere rivestite con fogli di carta di rivestimento.
Le scatole in questione vengono realizzate a partire da fogli di carta o cartone sagomati, denominati sbozzati, ovvero sbozzati di formatura.
In particolare, le scatole vengono formate a partire da sbozzati di formatura piatti costituiti da una base e da una pluralità di facce connesse alla base e ripiegabili rispetto ad essa per costituire una parete laterale della scatola.
Per quanto riguarda il processo industriale per realizzare alla scatola finita, si osservi che tale processo comprende due fasi distinte: una fase di formatura della scatola (a partire dallo sbozzato di formatura) e una fase successiva di rivestimento della scatola mediante applicazione sulla stessa di un foglio di rivestimento.
La presente invenzione si inserisce nell’ambito della fase di formatura della scatola.
Le apparecchiature di tipo noto atte ad eseguire la suddetta fase di formatura della scatola, denominate generalmente “macchine quadrangolari†, sono provviste di una forma atta ad accoppiarsi con la superficie interna della scatola per movimentarla verticalmente in corrispondenza di una stazione di piegatura.
Tali apparecchiature comprendono, in corrispondenza della stazione di piegatura, organi piegatori (fissi o mobili), configurati per cooperare con la forma in modo da piegare lo sbozzato di formatura e portare le lamelle dello sbozzato di formatura a contatto con la parete laterale della scatola. In altre parole, gli organi piegatori operano la piegatura delle lamelle dello sbozzato, accostandole in modo che gli spigoli di lamelle adiacenti siano accostati per formare gli spigoli verticali della scatola.
Le macchine quadrangolari sono equipaggiate con una pluralità di teste di termosaldatura dotate di pressini riscaldati; le teste sono mobili rispetto alla scatola e configurate per applicare un nastro di carta adesiva ovvero un nastro termosaldante in corrispondenza di detti spigoli verticali, premendo i pressini contro i corrispondenti spigoli, in modo da far aderire i nastri di termosaldante ivi interposti.
Dunque, il nastro termosaldante (o striscia termosaldante) assolve alla funzione di tenere insieme stabilmente i lembi adiacenti dello sbozzato di formatura quando questo à ̈ già stato ripiegato sulla forma.
Le teste di saldatura sono dotate anche di lame preposte a tagliare le strisce termosaldanti nelle estremità superiori di detti spezzoni.
Pertanto, in corrispondenza di ciascuno spigolo verticale della scatola da chiudere, viene srotolato uno spezzone di nastro termosaldante, che dall’alto pende verso il basso. Tale spezzone ha un’altezza sostanzialmente pari all’altezza dello spigolo da chiudere.
Tale spezzone di nastro termosaldante si dispone su una linea retta verticale, per effetto del peso del nastro stesso, che à ̈ soggetto all’azione della forma di gravità.
Ciò à ̈ molto importante perché, se all’atto dell’avanzamento del pressino e della sua interazione con il nastro termosaldante lo spezzone di nastro non à ̈ perfettamente dritto, il nastro viene applicato male alla scatola, cioà ̈ viene attaccato storto, obliquo rispetto allo spigolo (senza contare la formazione di grinze).
Tale difetto rischia di compromettere la robustezza della scatole, oltre ad avere un impatto estetico molto pesante, anche dopo che la scatola à ̈ stata rivestita.
Tale problema à ̈ particolarmente rilevante nel caso di scatole di elevata altezza, che hanno spigoli verticali particolarmente lunghi.
Inoltre, tale problema à ̈ acuito dal fatto che, per minimizzare l’impatto estetico della presenza del nastro termosaldante sotto al foglio di rivestimento, si ha interesse ad utilizzare nastri termosaldanti particolarmente sottili e quindi leggeri.
Un esempio di macchina quadrangolare nota à ̈ fornito dal documento brevettuale EP1609585S1.
Tuttavia, tale macchina non à ̈ in grado di garantire un buon livello di finitura, per le problematiche sopra esposte, specialmente nel casi di statole particolarmente alte (per esempio 150 mm e oltre).
In questa luce, si segnala che il documento brevettuale BO2011A000265 depositato dalla stessa Richiedente affronta tale problema, e fornisce una soluzione che consiste nel praticare una leggera piegatura (ovvero una incisione) sulla striscia termosaldante lungo il suo sviluppo longitudinale, per conferirle maggiore robustezza meccanica nei confronto della flessione.
Tuttavia, tale soluzione comporta un rischio di danneggiare il nastro termosaldante.
Scopo del presente trovato à ̈ rendere disponibile una macchina e un metodo di formatura di scatole a partire da fogli di carta sbozzati, che superino gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, à ̈ scopo del presente trovato mettere a disposizione una macchina e un metodo di formatura di scatole a partire da fogli di carta sbozzati, che siano particolarmente accurati e affidabili, anche nel caso di scatole particolarmente alte (cioà ̈ con gli spigoli laterali particolarmente lunghi).
Detti scopi sono pienamente raggiunti dal dispositivo e dal metodo oggetto del presente trovato, che si caratterizzano per quanto contenuto nelle rivendicazioni sotto riportate.
In particolare, il trovato riguarda una macchina quadrangolare per formare scatole a partire da fogli sbozzati di carta o cartone aventi una base e una pluralità di lamelle connesse alla base, comprendente:
- una forma operativamente attiva sulla base dello sbozzato e mobile lungo una direzione di spostamento verticale;
- elementi piegatori configurati per interagire con le lamelle dello sbozzato per ripiegarle e disporle in verticale con propri bordi laterali accostati per definire spigoli verticali della scatola;
- una pluralità di alimentatori configurati per srotolare nastri termosaldanti e disporre spezzoni di lunghezza prestabilita di detti nastri verticalmente, affacciati a detti spigoli verticali;
- una pluralità di teste di saldatura dotate di corrispondenti pressini mobili in avvicinamento e allontanamento dalla scatola perpendicolarmente a detta direzione di spostamento, per premere detti spezzoni di nastro termosaldante contro i rispettivi spigoli, e dotate di corrispondenti lame mobili insieme ai pressini per tagliare i nastri termosaldanti.
Si osservi che, preferibilmente, i pressini sono riscaldati (cioà ̈ sono riscaldabili in modo da avere una superficie di contatto con i nastri termosaldanti calda.
Secondo l’invenzione, ciascuno di detti pressini comprende almeno una porzione mobile in modo indipendente rispetto alla corrispondente lama; in particolare, detta porzione mobile del pressino à ̈ mobile in avvicinamento e allontanamento dalla scatola, per premere una corrispondente porzione di nastro termosaldante contro il rispettivo spigolo verticale, mentre la corrispondente lama à ̈ in una posizione di non interferenza con il nastro termosaldante.
Ciò consente di saldare una porzione di nastro ad una corrispondente porzione di spigolo, senza tagliare il nastro.
Ciò consente di saldare un’estremità inferiore libera dei nastri termosaldanti ad una estremità inferiore degli spigoli, senza tagliare i nastri, per poi srotolare la rimanente porzione dei nastri necessaria a coprire l’intera lunghezza degli spigoli, mentre la scatola viene abbassata fino a che gli spigoli verticali non sono completamente affacciati ai corrispondenti pressini.
In tal modo, quando la scatola à ̈ in una posizione abbassata, in cui gli spigoli verticali non sono completamente affacciati ai corrispondenti pressini, e dunque i pressini sono pronti per avanzare e saldare gli interi spezzoni di nastri termosaldanti sui corrispondenti spigoli, detti spezzoni di nastro termosaldante sono necessariamente disposti verticalmente e correttamente affacciati agli spigoli, perché il fatto che le estremità inferiori dei nastri sono già saldati alle zone inferiori degli spigoli impedisce una spostamento laterale (nonché qualsiasi flessione o sbandieramento) indesiderato degli spezzoni di nastro.
In questa luce, preferibilmente, (per ogni testa di saldatura) detta porzione mobile del pressino à ̈ disposta in prossimità di un’estremità superiore del pressino, prossimale rispetto alla corrispondente lama.
Inoltre, preferibilmente, detta porzione mobile del pressino à ̈ motorizzata in modo indipendente rispetto ad una motorizzazione dell’intero pressino. Ciò consente di movimentare l’intero pressino solidalmente (unitamente) alla corrispondente lama; ciò à ̈ vantaggioso perché evita una complicazione costruttiva della macchina.
Preferibilmente, (per ogni testa di saldatura) detta porzione mobile del pressino à ̈ collegata al resto del pressino e retrattile rispetto ad essa.
Pertanto, tale porzione mobile del pressino si muove solidalmente al pressino (quando il pressino viene spostato, unitamente alla lama) ed à ̈ ulteriormente mobile rispetto al pressino.
La porzione mobile del pressino definisce una superficie di contatto con lo spigolo della scatola (ovvero con il nastro termosaldante); il resto del pressino (ovvero la porzione stazionaria del pressino) definisce a propria volta una superficie di contatto con lo spigolo della scatola.
Preferibilmente, la parte mobile del pressino e la restante parte del pressino sono sottoposte ad una stessa lavorazione meccanica finalizzata a realizzare dette superfici di contatto.
Ciò assicura che, quando la parte mobile del pressino à ̈ nella posizione retratta, dette superfici di contatto sono perfettamente allineate e formano una superficie di contatto con il pressino uniforme e priva di discontinuità. Preferibilmente, la porzione mobile del pressino à ̈ costituita da un pistone ricavato all’interno del pressino e ivi mobile per essere estratto e retratto rispetto al resto del pressino.
Preferibilmente, i pressini sono mobili tra tre posizioni operative:
- una posizione avanzata, in cui il pressino à ̈ operativamente attivo sullo spigolo della scatola;
- una posizione retratta, di non interferenza con la scatola;
- una posizione intermedia (tra le posizioni avanzata e retratta), in cui il pressino stesso e la lama sono in posizione di non interferenza rispetto alla scatola, e in cui la porzione mobile del pressino, in una propria posizione estratta, Ã ̈ operativamente attiva sulla corrispondente porzione dello spigolo della scatola.
In pratica, il pressino, nella posizione intermedia, à ̈ in una situazione di “attesa†pronto per saldare l’estremità inferiore del nastro alla zona inferiore dello spigolo della scatola.
Ciò consente di velocizzare il processo di formatura.
Preferibilmente, la macchina quadrangolare comprende una unità di controllo collegata a detti alimentatori per pilotarli e programmata per arrestare gli alimentatori dopo uno srotolamento di un primo tratto di detti spezzoni.
Inoltre, l’unità di controllo à ̈ programmata per riattivare gli alimentatori dopo una sosta, per srotolare un secondo, rimanente tratto di detto spezzone di nastro termosaldante.
Durante detta sosta viene attivata la parte mobile del pressino, in estrazione rispetto al resto del pressino.
Si osservi che con l’espressione “parte mobile del pressino†si intende indicare un elemento avente funzione di pressino e mobile in modo indipendente rispetto alla lama preposta al taglio del nastro termosaldante; infatti, à ̈ chiaro che tutto il pressino à ̈ mobile rispetto alla scatola, ma tale movimento viene eseguito insieme alla corrispondente lama; invece, la parte mobile del pressino à ̈ ulteriormente mobile anche rispetto alla lama. Inoltre, si osservi che le teste di saldatura a loro volta sono mobili rispetto a un telaio della macchina, per consentire un posizionamento preliminare, in fase di impostazione della macchina; tale posizione delle teste non viene modificata durante la formatura di una scatola, ma solo in occasione di un cambio di formato delle scatole da formare.
Pertanto, il presente trovato mette a disposizione anche un metodo per formare scatole a partire da fogli sbozzati di carta o cartone aventi una base e una pluralità di lamelle connesse alla base.
Tale metodo comprende una fase di movimentazione dello sbozzato lungo una direzione di spostamento verticale mediante una forma accoppiata alla base dello sbozzato.
In particolare, la forma à ̈ appoggiata sopra la base e un piattello à ̈ disposto sotto la base, che pertanto à ̈ interposta tra forma e piattello. La forma e il piattello vengono movimentati verso il basso, verticalmente, durante la formazione della scatola.
In questa luce, Ã ̈ prevista una fase di ripiegamento delle lamelle dello sbozzato in posizione verticale con propri bordi laterali accostati per definire spigoli verticali della scatola.
Tale ripiegamento à ̈ causato dalla interazione delle lamelle dello sbozzato con riscontri fissi (spazzole o rulli piegatori) durante lo spostamento dello sbozzato.
Successivamente alla fase di ripiegamento, la scatola viene spostata verso il basso in una stazione di saldatura, in cui à ̈ attiva una pluralità di teste di saldatura.
Vi sono tante teste di saldatura quanti sono gli spigoli verticali della scatola da chiudere, ovvero quanti sono i lati della base dello sbozzato; di solito le teste sono quattro, ma, ai fini della presente invenzione, possono essere in numero qualsiasi.
Inoltre, à ̈ prevista una fase di attivazione di una pluralità di alimentatori configurati per alimentare (per esempio srotolando bobine) spezzoni di lunghezza prestabilita di nastri termosaldanti, in modo che detti spezzoni siano disposti verticalmente, affacciati agli spigoli verticali della scatola disposta nella stazione di saldatura.
Preferibilmente, la fase di attivazione degli alimentatori dei nastri termosaldanti avviene durante la movimentazione della scatola, per risparmiare tempo.
Inoltre, vi à ̈ una fase di spostamento di una pluralità di pressini (riscaldati) in avvicinamento alla scatola perpendicolarmente a detta direzione di spostamento, per premere detti spezzoni di nastro termosaldante contro i rispettivi spigoli.
Detto spostamento dei pressini avviene insieme allo spostamento di corrispondenti lame mobili insieme ai pressini per tagliare i nastri termosaldanti.
Tale fase di spostamento avviene quando la scatola à ̈ nella stazione di saldatura e gli spezzoni di nastro sono alimentati.
Secondo l’invenzione, il metodo comprende, oltre alle fasi sopra descritte, una fase di spostamento, per ciascuna testa di saldatura, di almeno una porzione del pressino, detta porzione essendo mobile indipendentemente dalla corrispondente lama; tale spostamento di dette porzioni mobili dei pressini avviene in avvicinamento alla scatola, per premere una corrispondente porzione di nastro termosaldante contro il rispettivo spigolo verticale, (e successivamente in allontanamento per riportare dette porzioni mobili nelle posizioni originarie retratte) mentre la corrispondente lama à ̈ in una posizione di non interferenza rispetto al nastro termosaldante.
In altre parole, secondo l’invenzione, à ̈ prevista una ulteriore fase di termosaldatura di porzioni di nastro termosaldante senza tagliare il nastro, per fare in modo che una porzione dei nastri termosaldanti venga stabilmente unita a una corrispondente zona degli spigoli della scatola, senza che i nastri vengano interrotti, in particolare, prima che i nastri vengano interrotti per formare gli spezzoni.
Infatti, detta fase di spostamento delle porzioni mobili dei pressini avviene prima di (preliminarmente a) detta fase di spostamento dei pressini unitamente alle rispettive lame.
Pertanto, operativamente, dopo la fase di ripiegatura delle lamelle, la scatola viene abbassata ad una quota intermedia tra la quota di una stazione di ripiegamento (in cui intervengono gli elementi piegatori) e la stazione di saldatura.
Dunque, viene effettuata una sosta della scatola in una stazione di presaldatura, posizionata ad una quota superiore alla stazione di saldatura (ma al di sotto della stazione di ripiegamento).
Nella stazione di pre-saldatura, le zone inferiori (prossime alle estremità inferiori) degli spigoli laterali della scatola sono affacciate a dette porzioni mobili dei pressini (situati al di sotto e in prossimità delle lame).
Contestualmente, gli alimentatori srotolano porzioni di nastro più corte rispetto a detti spezzoni, ovvero più corte rispetto alla lunghezza degli spigoli verticali della scatola. In particolare, agli alimentatori alimentano i nastri termosaldanti finché le estremità libere (inferiori) di tali nastri non sono affacciate a dette porzioni mobili dei pressini (risultando così interposte tra le porzioni mobili dei pressini e dette zone inferiori degli spigoli verticali della scatola).
Quindi (durante tale sosta), le porzioni mobili dei pressini vengono estratte e successivamente ritratte (senza che le lame vengano fatte intervenire), per saldare le estremità libere (inferiori) dei nastri termosaldanti a dette zone inferiori degli spigoli verticali della scatola, senza che i nastri vengano interrotti.
Successivamente, la scatola viene abbassata nella stazione di saldatura; contemporaneamente, ulteriori porzioni di nastro termosaldante vengono srotolate.
Infatti, durante lo spostamento della scatola dalla stazione di pre-saldatura alla stazione di saldatura, le estremità dei nastri sono già saldati alla scatola e pertanto i nastri non possono subire alcuno spostamento o deformazione indesiderata.
In questa luce, gli alimentatori di nastro termosaldante vengono controllati in sincronia di fase rispetto allo spostamento della scatola (ovvero della forma), mediante una unità di controllo.
Per esempio, à ̈ previsto che, al termine della sosta della forma nella stazione di pre-saldatura e durante l’abbassamento della forma fino alla stazione di saldatura, gli alimentatori siano attivi per srotolare ulteriori porzioni di nastro per alimentare detti nastri.
In questo caso, l’azione degli alimentatori à ̈ coordinata in sincronia di fase allo spostamento della scatola (ovvero della forma), mediante l’unità di controllo, per evitare che i nastri termosaldanti divengano troppo tesi o troppo lenti. Preferibilmente, gli alimentatori vengano attivati con un lieve anticipo rispetto all’abbassamento della scatola, per evitare di applicare una tensione meccanica indesiderata ai nastri.
Secondo un altro esempio, à ̈ previsto che, durante lo spostamento della scatola dalla stazione di pre-saldatura alla stazione di saldatura, gli alimentatori assecondino passivamente uno srotolamento dei nastri causato da una trazione effettuata dalla scatola sulle estremità dei nastri ivi saldate, durante la sua discesa.
In questo caso, l’unità di controllo provvede alla disattivazione degli alimentatori, per rendere i nastri termosaldanti (ovvero i rulli di nastro termosaldante) folli durante lo spostamento della scatola dalla stazione di pre-saldatura alla stazione di saldatura.
In questa luce, preferibilmente, l’unità di controllo à ̈ configurata per disattivare gli alimentatori quando la scatola à ̈ nella stazione di presaldatura; preferibilmente, gli alimentatori vengono disattivati mediante una disconnessione dei rulli di nastro termosaldante dalle corrispondenti motorizzazioni.
In tal caso, l’unità di controllo à ̈ programmata per riattivare gli alimentatori successivamente all’arrivo della scatola nella stazione di saldatura, per predisporre la macchina a chiudere una nuova scatola.
Si osservi che, in questo esempio di realizzazione, gli alimentatori sono controllabili in modo da srotolare soltanto un primo tratto di nastro termosaldante, di lunghezza inferiore all’altezza degli spigoli della scatola, perché il rimanente tratto viene srotolato per un effetto di trascinamento della scatola stessa sui nastri.
Nella stazione di saldatura, viene condotta la fase di spostamento dei pressini per saldare gli spigoli verticali della scatola nella loro interezza. In questa fase, preferibilmente, le parti mobili dei pressini si spostano ancora ma, in questo caso, il loro movimento avviene solidalmente alle rimanenti parti dei pressini e alle corrispondenti lame.
Pertanto, preferibilmente, nell’ambito della movimentazione verso il basso della forma (e pertanto della scatola) e successivamente alla fase di ripiegamento, il metodo comprende una sosta della forma in una posizione in cui l’estremità inferiore della forma (e pertanto della scatola) à ̈ disposta all’altezza della porzione mobile dei pressini, detta porzione mobile dei pressini essendo disposta in prossimità di un’estremità superiore dei pressini, prossimale rispetto alle corrispondenti lame.
Preferibilmente, gli alimentatori srotolano detti spezzoni di nastro termosaldante in due sotto-fasi di alimentazione distinte, effettuate prima e dopo detta sosta della scatola (ovvero della forma) nella stazione di presaldatura, rispettivamente.
In particolare, dette sotto-fasi di alimentazione comprendono:
- (in una prima sotto-fase di alimentazione) l’alimentazione (preferibilmente per srotolamento) di un primo tratto di nastro termosaldante, in modo che l’estremità libera del nastro sia allineata con detta porzione mobile dei pressini, per dare modo alla porzione mobile dei pressini di saldare detta estremità libera dei nastri su una zona inferiore degli spigoli della scatola, (durante detta sosta della forma);
- (in una seconda sotto-fase di alimentazione) l’alimentazione (preferibilmente per srotolamento) di un secondo (rimanente) tratto di nastro termosaldante (quindi dopo che dette estremità libere del nastro sono state saldate), contemporaneamente ad un ulteriore spostamento verso il basso della forma, al termine del quale gli spigoli verticali della scatola sono completamente affacciati ai corrispondenti pressini.
Preferibilmente, i pressini vengono movimentati in avvicinamento e allontanamento dalla scatola tra tre posizioni operative; in particolare, dette posizioni operative dei pressini (intesi nel loro complesso, con le lame ivi solidali) comprendono:
- una posizione allontanata, per consentire uno spostamento verso l’alto della scatola formata, in uscita dalla macchina;
- una posizione avvicinata, in cui i pressini sono attivi sui corrispondenti spigoli verticali della scatola, quando la scatola à ̈ in una posizione abbassata in cui gli spigoli verticali della scatola sono completamente affacciati ai corrispondenti pressini (cioà ̈ quando la scatola à ̈ nella stazione di saldatura);
- una posizione intermedia tra dette posizioni avvicinata e allontanata, in cui i pressini si trovano quando l’estremità inferiore della forma à ̈ disposta all’altezza della porzione mobile dei pressini (cioà ̈ quando la scatola à ̈ nella stazione di pre-saldatura).
Si osservi che, preferibilmente, la macchina à ̈ dotata di un comando per attivare e disattivare la movimentazione della porzione mobile del pressino (rispetto al resto del pressino).
Tale comando à ̈ collegato alla unità di controllo e funziona come segue. Se la funzione di movimentazione della porzione mobile del pressino à ̈ attivata, il funzionamento della macchina à ̈ quello descritto sopra.
Se la funzione di movimentazione della porzione mobile del pressino à ̈ disattivata, il funzionamento della macchina à ̈ quello tradizionale, ovvero la parte mobile del pressino viene mantenuta nella posizione retratta, e la forma viene movimentata direttamente nella stazione di saldatura, senza effettuare la sosta supplementare nella stazione di pre-formatura.
Tale possibilità di disattivare la funzione di movimentazione separata della porzione mobile del pressino à ̈ importante perché consente alla macchina di operare con maggiore velocità ogni qualvolta la scatola da formare non à ̈ particolarmente alta e pertanto non richiede l’attivazione della funzione di movimentazione separata della porzione mobile del pressino.
Inoltre, si osservi che il concetto alla base della presente invenzione à ̈ quello di configurare la macchina in modo da consentirle di saldare una porzione di striscia termosaldante su una corrispondente porzione di spigolo di scatola, senza tagliare la striscia termosaldante.
Tale risultato potrebbe essere ottenuto anche rendendo le lame mobili tra due posizioni operative, una estratta (tradizionale), in cui sono atte a tagliare la striscia termosaldante quando il pressino à ̈ avanzato per premere contro lo spigolo della scatola, e una posizione retratta, in cui la lama à ̈ in posizione di interferenza con la scatola anche quando il pressino (e la lama ivi montata) à ̈ avanzato per premere contro lo spigolo della scatola.
Nell’esempio di soluzione illustrato, invece, à ̈ il pressino (ovvero almeno una parte del pressino) ad essere mobile tra due posizioni rispetto alla lama, ma senza che con tale esemplificazione si voglia limitare la portata dell’invenzione.
Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo (nell’unita tavola di disegno in cui l’unica figura illustra) nelle unite tavole di disegno, in cui:
- la figura 1 illustra una macchina per la formazione di scatole in carta o cartone partendo da sbozzati di carta o cartone, oggetto della presente invenzione, in una vista prospettica;
- la figura 2 illustra una testa di saldatura di nastri facente parte della macchina di cui a figura 1, in una vista prospettica;
- la figura 3 illustra la testa di saldatura di cui alla figura 2 in una vista laterale con alcune parti in sezione per meglio evidenziare alcuni particolari;
- la figura 4 illustra un dettaglio in scala ingrandita riferito alla figura 3 ed in particolare una lama di taglio disposta su di una testa saldante, in una vista prospettica in esploso;
- le figure 5 e 6 illustrano una coppia di teste di saldatura in una corrispondente successione di fasi di incollaggio degli spigoli della scatola; le due figure sono in una vista laterale schematica.
Conformemente agli allegati disegni, ed in particolare con riferimento alla figura 1, la macchina in oggetto, del tipo quadrangolare ed indicata con 100, viene utilizzata per formare scatole 1 in carta o cartone.
In particolare, la macchina 100 forma scatole 1 a partire da fogli sbozzati 2 di carta o cartone aventi una base e una pluralità di lamelle connesse alla base.
La macchina 100 comprende una forma 3 operativamente attiva sulla base dello sbozzato 2 e mobile lungo una direzione Z di spostamento verticale.
In particolare, la forma 3 viene appoggiata sopra la base dello sbozzato 2, mentre un piattello 3a à ̈ disposto sotto la base dello sbozzato 2, la quale pertanto à ̈ interposta tra forma 3 e piattello 3a.
La forma 3 e il piattello 3a vengono movimentati verso il basso, verticalmente, durante la formazione della scatola 1.
Inoltre, la macchina 100 comprende degli elementi piegatori 4 configurati per interagire con le lamelle dello sbozzato 2 per ripiegarle e disporle in verticale con propri bordi laterali accostati per definire spigoli 5 verticali della scatola 1.
In particolare, il ripiegamento delle lamelle dello sbozzato 2 in posizione verticale e con propri bordi laterali accostati per definire spigoli 5 verticali della scatola à ̈ dato dalla interazione delle lamelle dello sbozzato 2 con riscontri fissi (ad esempio spazzole o rulli piegatori, qui non pienamente visibili, in quanto non facenti parte dell'oggetto dell'invenzione) durante lo spostamento dello sbozzato 2.
Sempre la macchina 100 comprende una pluralità di alimentatori 6 configurati per srotolare nastri termosaldanti e disporre spezzoni 7 di lunghezza prestabilita dei nastri verticalmente affacciati agli spigoli 5 verticali della scatola 1.
La macchina 100 comprende una pluralità di teste di saldatura 8 dotate di corrispondenti pressini 9, riscaldabili e mobili in avvicinamento e allontanamento dalla scatola 1 perpendicolarmente alla direzione Z di spostamento, per premere gli spezzoni 7 di nastro termosaldante contro i rispettivi spigoli 5, e dotate di corrispondenti lame 10 mobili insieme ai pressini 9 per tagliare i nastri termosaldanti.
Ogni testa di saldatura 8 Ã ̈ associata ad un corrispondente carrello di supporto 15 motorizzato e disposto su guide 16 orizzontali.
Ogni carrello 15 à ̈ configurato per muovere la testa di saldatura 8 lungo due assi X e Y tra loro perpendicolari in modo da regolare la posizione della stessa testa 8 in funzione della dimensione della scatola 1 da formare: in altre parole, ogni testa di saldatura 8 à ̈ regolabile in funzione del formato della scatola 1 da formare. Questo movimento di regolazione à ̈ effettuato ad inizio ciclo per quel formato scatola 1, dopo di ché le teste rimangono ferme nelle loro posizioni di lavoro.
Si osservi che vi sono tante teste di saldatura 8 quanti sono gli spigoli 5 verticali della scatola 1 da chiudere, ovvero quanti sono i lati della base dello sbozzato 2.
Usualmente, le teste 8 sono quattro, ma, ai fini della presente invenzione, possono essere in numero qualsiasi.
Ogni sbozzato 2 formante la scatola 1 viene alimentato superiormente alle teste di saldatura 8 ed al disopra di uno spazio operativo delimitato dai piegatori 4 e dalle stesse teste di saldatura 8.
Si osservi che ogni testa di saldatura 8 definisce un corpo operativo comprendente il pressino 9 riscaldabile, la lama 10 di taglio dello spezzone 7 di nastro e gli alimentatori 6 del nastro.
In questa luce, il pressino 9 ha una profilo di contatto con lo spigolo 5 della scatola 1 configurato per adattarsi complementarmente allo stesso spigolo 5.
Il corpo operativo di ogni testa di saldatura 8 ha gli alimentatori 6 del nastro disposti superiormente al pressino 9.
Ogni alimentatore 6 comprende una pista di alimentazione 17 del nastro configurata per guidare il nastro, secondo una direzione N, lungo una primo tratto di percorso a sviluppo trasversale rispetto alla direzione Z verticale, ed un secondo tratto a sviluppo parallelo rispetto alla direzione Z verticale.
Il primo tratto di percorso à ̈ delimitato da due pareti verticali 18, mentre il secondo tratto di percorso viene definito da due rulli 19 e 20 di trascinamento (di cui uno motorizzato) del nastro e da una parete verticale 21 di contrasto atta a permettere il cambio di direzione guidato del nastro lungo un piano verticale parallelo ai pressini 9.
La citata lama 10 Ã ̈ interposta tra gli alimentatori 6 del nastro e il pressino 9.
In particolare (come illustrato per esempio in figura 4) la lama 10 comprende una porzione fissa 10a (intendendo fissa relativamente alla testa saldante 8, ovvero stazionaria rispetto alla testa saldante 8) ed una porzione 10b associata al pressino 9 e mobile con il pressino 9.
La porzione fissa 10a à ̈ costituita da un telaio con una propria estremità chiusa sagomata a formare due lobi ed entro cui scorre trasversalmente il nastro in alimentazione.
La porzione mobile 10b à ̈ una coltello piastriforme a profilo frontale tagliente scorrevole con il pressino 9.
Il coltello 10b viene mosso dal pressino 9, ma viene mantenuto in guida durante il suo movimento grazie ad un supporto 10c fissato al corpo della testa di saldatura 8.
Il coltello 10b ha il profilo frontale a "V" sostanzialmente complementare all'estremità sagomata del telaio 10a in modo da intercettare il nastro durante il movimento di avanzamento del pressino 9 e tagliare lo stesso nastro grazie al contrasto con il telaio 10a.
Secondo l'invenzione, ciascuno dei citati pressini 9 comprende almeno una porzione mobile 9a, in modo indipendente rispetto alla corrispondente lama 10, in avvicinamento e allontanamento dalla scatola 1, per premere una corrispondente porzione di nastro termosaldante contro il rispettivo spigolo 5 verticale, mentre la corrispondente lama 10 Ã ̈ in una posizione di non interferenza con il nastro termosaldante.
La porzione mobile pressino 9a indipendente consente di saldare una porzione di nastro ad una corrispondente porzione di spigolo 5, senza tagliare il nastro fino a quel momento alimentato.
Preferibilmente, la porzione mobile 9a del pressino 9 à ̈ disposta in prossimità di un’estremità superiore del pressino 9, prossimale rispetto alla corrispondente lama 10 (vedi figure 2 e 3).
In questa luce, ciascuna testa di saldatura 8 comprende un attuatore 11 collegato alla porzione mobile 9a del pressino 9.
La testa di saldatura 8 comprende una motorizzazione 12 configurata per spostare l’intero pressino 9 e la corrispondente lama 10 ad esso solidale. Si osservi che l'attuatore 11 à ̈ azionabile indipendentemente dalla motorizzazione 12.
In questa luce, ciascuna porzione mobile 9a del pressino 9 Ã ̈ composta da un pistone suddiviso da una testa di contatto 9b e da uno stelo 9c.
Sullo stelo 9c à ̈ calzato un organo elastico 22 trattenuto, alle proprie estremità, da un anello di riscontro 23 presentato dall'estremità distale dello stelo 9c (rispetto alla testa 9b) e dalla superficie interna del pressino 9.
L'organo elastico 22 mantiene la porzione mobile 9a in una posizione retratta non operativa con la propria superficie di contatto operativa allineata con la restante superficie di contatto operativa del pressino 9. In questa luce, l'estremità distale dello stelo 9c à ̈ a contatto con il citato attuatore 11, disposto in una prima camera del corpo operativo delle teste saldanti 8, ed associato anche alla motorizzazione 12 del pressino 9.
L'attuatore 11 viene attivato, nel ciclo operativo, per spingere sullo stelo 9c e permettere la fuoriuscita della testa 9b per saldare il tratto di nastro sullo spigolo 5 verticale della scatola 1: l'attuatore 11 viene attivato indipendentemente alla motorizzazione 12.
In questa luce, ciascuna porzione mobile 9a del pressino 9 definisce una propria superficie di contatto con lo spigolo 5 della scatola 1: questa superficie à ̈ mobile tra una posizione estratta, in cui à ̈ operativamente in contatto con lo spigolo 5 mentre la lama 10 e una restante parte stazionaria del pressino 9 à ̈ in posizione di non interferenza, e una posizione retratta, in cui à ̈ disposta a filo rispetto ad una superficie di contatto definita dalla parte stazionaria del pressino 9, per formare con essa una superficie di contatto del pressino 9 priva di discontinuità.
In questa luce, la superficie di contatto di ciascuna porzione mobile 9a del pressino 9 Ã ̈ circondata dalla corrispondente superficie di contatto della porzione stazionaria del pressino 9 (vedi figura 2).
Inoltre, si noti che ciascuna porzione mobile 9a del pressino 9 Ã ̈ collegata al resto del pressino 9 e retrattile rispetto ad essa.
Preferibilmente, per ottenere queste caratteristiche, ciascuna parte mobile 9a del pressino (in particolare la testa 9b) e la restante parte del pressino 9 sono sottoposte ad una stessa lavorazione meccanica finalizzata a realizzare dette superfici di contatto.
Ciò assicura che, quando ciascuna parte mobile 9a del pressino 9 à ̈ nella posizione retratta, le superfici di contatto sono perfettamente allineate e formano una superficie di contatto con lo stesso pressino 9 uniforme e priva di discontinuità.
Preferibilmente, come detto in precedenza, ciascuna porzione mobile 9a del pressino à ̈ costituita da un pistone ricavato all’interno del pressino 9 e ivi mobile per essere estratto e retratto rispetto al resto del pressino 9. Ciascun attuatore 11 della parte mobile 9a del pressino 9 à ̈ associata alla motorizzazione 12 di tutto il pressino 9.
In questa luce, preferibilmente, ciascuna motorizzazione 12 si compone di un albero 24 motorizzato da un motore 24m su cui à ̈ calettato un profilo circolare a camma 25 (la motorizzazione 24m dell'albero 24 à ̈ schematizzata con un blocco in figura 3).
L'albero 12 Ã ̈ ruotabile attorno ad un asse 12x verticale in modo da permettere la rotazione del profilo a camma 25.
Il profilo a camma 25 muove, in senso radiale e nelle due direzioni di avanzamento ed arretramento (rispetto allo spigolo 5 della scatola 1), un carrello 26 supportante il pressino 9, la porzione mobile 9a, ed a cui à ̈ associata anche la lama 10.
Ciascun carrello 26 Ã ̈ provvisto di organi elastici 27 assialmente paralleli alle direzioni di avanzamento ed arretramento del pressino 9, per cooperare con la camma 25 nell'arretramento del carrello 26.
Grazie a questa struttura, ciascun pressino 9 Ã ̈ mobile in allontanamento e avvicinamento dalla scatola 1 tra le tre seguenti posizioni operative:
- una posizione avanzata, in cui à ̈ operativamente attivo sullo spigolo 5 della scatola 1 (figura 6);
- una posizione retratta, di non interferenza con la scatola 1;
- una posizione intermedia, in cui il pressino 9 stesso e la lama 10 sono in posizione di non interferenza rispetto alla scatola 1, e in cui la porzione mobile 9a del pressino 9, in una propria posizione estratta, Ã ̈ operativamente attiva sulla corrispondente porzione dello spigolo 5 della scatola 1 (figura 5).
In altre parole, il pressino 9, nella posizione intermedia, à ̈ in una situazione di “attesa†pronto per saldare l’estremità inferiore del nastro alla zona inferiore dello spigolo 5 della scatola 1.
Ciò consente di velocizzare il processo di formatura.
Preferibilmente, la porzione mobile 9a del pressino 9 Ã ̈ internamente cava e alloggia un riscaldatore 13 (strutturalmente autonomo, ma collegato ai riscaldatori 9R del corrispondente pressino 9).
La macchina 100 comprende una unità 14 di controllo collegata ai detti alimentatori 6 per pilotarli e programmata per arrestare gli alimentatori 6 dopo uno srotolamento di un primo tratto degli spezzoni 7 e per riattivare gli alimentatori 6 dopo una sosta, per srotolare un secondo, rimanente tratto dello spezzone 7 di nastro termosaldante.
Durante questa sosta viene attivata la parte mobile 9a del pressino 9, con una movimento di estrazione rispetto al resto del pressino 9.
L'unità 14 à ̈ collegata al rullo 19 motorizzato per operare l'arresto e la riattivazione dell'alimentazione del nastro.
L'unità 14 à ̈ collegata all'attuatore 11 ed alla motorizzazione 12 per coordinare in sincronia di fase l'alimentazione del nastro, l'attivazione dell'attuatore 11 e l'attivazione della motorizzazione 12.
Preferibilmente, l'unità 14 di controllo controlla gli alimentatori 6 in modo da attivarli un lieve anticipo rispetto all’abbassamento della scatola 1, per evitare di applicare una tensione meccanica indesiderata ai nastri.
Si osservi che (tramite l'unità 14) si ha anche la possibilità di disattivare a piacimento la funzionalità della porzione mobile 9a del pressino 9, ovvero la funzione della pre-saldatura supplementare.
In questo caso la testa di saldatura 8 funziona nella modalità "tradizionale", per cui la macchina 100 fa una sosta in meno ed à ̈ più veloce: la disattivazione di tale funzione può essere effettuato per scatole che hanno spigoli corti (ovvero non troppo lunghi).
Si precisa anche che con l’espressione “parte mobile 9a del pressino 9†à ̈ inteso indicare un elemento avente funzione di pressino e mobile in modo indipendente rispetto alla lama 10 preposta al taglio del nastro termosaldante.
Da quanto detto finora à ̈ chiaro che tutto il pressino 9 à ̈ mobile rispetto alla scatola 1, ma tale movimento viene eseguito insieme alla corrispondente lama 10.
Invece, la parte mobile 9a del pressino 9 Ã ̈ ulteriormente mobile anche rispetto alla lama 10.
Inoltre, si osservi che le teste di saldatura 8 a loro volta sono mobili rispetto a un telaio della macchina 100 (qui non visibile), per consentire un posizionamento preliminare, in fase di impostazione della macchina 100. Tale posizione delle teste 8 non viene modificata durante la formatura di una scatola 1, ma (come detto più sopra) solo in occasione di un cambio di formato delle scatole da formare.
La presente invenzione mette a disposizione anche un metodo per formare scatole 1 a partire da fogli sbozzati 2 di carta o cartone aventi una base e una pluralità di lamelle connesse alla base, comprendente le seguenti fasi (vedi figure 5 e 6):
- movimentazione dello sbozzato 2 lungo una direzione Z di spostamento verticale mediante una forma 3 accoppiata alla base dello sbozzato 2; - ripiegamento delle lamelle dello sbozzato 2 in posizione verticale con propri bordi laterali accostati per definire spigoli 5 verticali della scatola 1; - attivazione di una pluralità di alimentatori 6 configurati per srotolare nastri termosaldanti e disporre spezzoni 7 di lunghezza prestabilita dei nastri verticalmente affacciati agli spigoli 5 verticali;
- spostamento di una pluralità di pressini 9 riscaldati in avvicinamento alla scatola 1 perpendicolarmente alla direzione Z di spostamento, per premere gli spezzoni 7 di nastro termosaldante contro i rispettivi spigoli 5, e spostamento di corrispondenti lame 10 mobili insieme ai pressini 9 per tagliare i nastri termosaldanti.
Secondo l'invenzione, prima della fase di spostamento dei pressini 9 unitamente alle corrispondenti lame 10, à ̈ prevista una fase di avanzamento di una pluralità di porzioni mobili 9a dei pressini 9, in modo indipendente rispetto alle corrispondenti lame 10, in avvicinamento alla scatola 1, per premere una corrispondente porzione di nastro termosaldante contro il rispettivo spigolo 5 verticale, mentre la corrispondente lama 10 à ̈ in una posizione di non interferenza rispetto al nastro termosaldante.
In altre parole à ̈ prevista una ulteriore fase di termosaldatura di porzioni di nastro termosaldante senza tagliare il nastro, per fare in modo che una porzione dei nastri termosaldanti venga stabilmente unita a una corrispondente zona degli spigoli 5 della scatola 1, senza che i nastri vengano interrotti.
In particolare, prima che i nastri vengano interrotti per formare gli spezzoni 7.
La citata fase di spostamento delle porzioni mobili 9a dei pressini 9 avviene prima di della fase di spostamento dei pressini 9 unitamente alle rispettive lame 10.
Quindi, a livello operativo, dopo la fase di ripiegatura delle lamelle, la scatola 1 viene abbassata ad una quota intermedia tra la quota di una stazione di ripiegamento (in cui intervengono gli elementi piegatori) e la stazione di saldatura.
Si osservi che viene effettuata una sosta della scatola 1 in una stazione di pre-saldatura, posizionata ad una quota superiore alla stazione di saldatura (ma al di sotto della stazione di ripiegamento).
Nella stazione di pre-saldatura, le zone inferiori (prossime alle estremità inferiori) degli spigoli 5 laterali della scatola 1 sono affacciate alle porzioni mobili 9a dei pressini 9 (situati al di sotto e in prossimità delle lame 10). Contestualmente, gli alimentatori srotolano porzioni di nastro più corte rispetto agli spezzoni 7, ovvero più corte rispetto alla lunghezza degli spigoli 5 verticali della scatola 1.
In particolare, gli alimentatori alimentano i nastri termosaldanti finché le estremità libere (inferiori) di tali nastri non sono affacciate alle porzioni mobili 9a dei pressini 9.
Durante questa sosta intermedia, le porzioni mobili 9a dei pressini 9 vengono estratte e successivamente ritratte (senza che le lame 10 vengano fatte intervenire), per saldare le estremità libere (inferiori) dei nastri termosaldanti alle zone inferiori degli spigoli verticali 5 della scatola 1, senza che i nastri vengano interrotti.
In questa luce, nell’ambito di una movimentazione verso il basso della forma 3, e successivamente alla fase di ripiegamento, la forma 3 ha una sosta in una posizione in cui l’estremità inferiore della forma 3 à ̈ disposta all’altezza della porzione mobile 9a dei pressini 9.
La porzione mobile 9a dei pressini 9 à ̈ disposta in prossimità di un’estremità superiore dei pressini 9, prossimale rispetto alle corrispondenti lame 10.
Grazie a questo accorgimento, durante lo spostamento della scatola 1 dalla stazione di pre-saldatura alla stazione di saldatura, le estremità dei nastri sono già saldati alla scatola 1 e pertanto i nastri non possono subire alcuno spostamento o deformazione indesiderata.
Preferibilmente, gli alimentatori 6 srotolano gli spezzoni 7 di nastro termosaldante in due fasi successive:
- un primo tratto di nastro termosaldante viene srotolato in modo che l’estremità libera del nastro sia allineata con la porzione mobile 9a dei pressini 9, per dare modo alla porzione mobile 9a dei pressini 9 di saldare l'estremità libera dei nastri su una zona inferiore degli spigoli 5 della scatola 1, durante la sosta della forma 3 (figura 5);
- un secondo, rimanente tratto di nastro termosaldante viene srotolato dopo che le estremità libere del nastro sono state saldate, contemporaneamente ad un ulteriore spostamento verso il basso della forma 3, al termine del quale gli spigoli 5 verticali della scatola 1 sono completamente affacciati ai corrispondenti pressini 9 (figura 6).
In questa luce, i pressini 9 vengono movimentati in avvicinamento e allontanamento dalla scatola 1 tra
- una posizione allontanata, per consentire uno spostamento verso l’alto della scatola 1 formata, in uscita dalla macchina 100;
- una posizione avvicinata, in cui i pressini 9 sono attivi sui corrispondenti spigoli 5 verticali della scatola, quando la scatola 1 Ã ̈ in una posizione abbassata in cui gli spigoli 5 verticali della scatola 1 sono completamente affacciati ai corrispondenti pressini 9 (figura 6);
- una posizione intermedia tra le posizioni avvicinata e allontanata, in cui i pressini 9 si trovano quando l’estremità inferiore della forma 3 à ̈ disposta all’altezza della porzione mobile 9a dei pressini 9 (figura 5).
La macchina così strutturata raggiunge quindi gli scopi prefissati grazie alla presenza della porzione mobile 9a del pressino 9 mobile indipendentemente dal restante pressino 9 e, quindi, dalla lama 10.
Ciò permette una serie di vantaggi, quali:
- maggiore sicurezza nell'applicazione dello spezzone di nastro con lo stesso perfettamente dritto rispetto allo spigolo e senza formazione di grinze;
- maggiore robustezza della scatola (in particolare nelle scatole con spigoli particolarmente lunghi;
- maggiore effetto estetico anche dopo che la scatola à ̈ stata rivestita grazie alla possibilità di utilizzare nastri termosaldanti particolarmente sottili e, quindi, leggeri senza nessun tipo di rischio.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina quadrangolare per formare scatole (1) a partire da fogli sbozzati (2) di carta o cartone aventi una base e una pluralità di lamelle connesse alla base, comprendente: - una forma (3) operativamente attiva sulla base dello sbozzato (2) e mobile lungo una direzione (Z) di spostamento verticale; - elementi piegatori (4) configurati per interagire con le lamelle dello sbozzato (2) per ripiegarle e disporle in verticale con propri bordi laterali accostati per definire spigoli (5) verticali della scatola (1); - una pluralità di alimentatori (6) configurati per srotolare nastri termosaldanti e disporre spezzoni (7) di lunghezza prestabilita di detti nastri verticalmente, affacciati a detti spigoli (5) verticali; - una pluralità di teste di saldatura (8) dotate di corrispondenti pressini (9), riscaldabili e mobili in avvicinamento e allontanamento dalla scatola (1) perpendicolarmente a detta direzione (Z) di spostamento, per premere detti spezzoni (7) di nastro termosaldante contro i rispettivi spigoli (5), e dotate di corrispondenti lame (10) mobili insieme ai pressini (9) per tagliare i nastri termosaldanti, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti pressini (9) comprende almeno una porzione mobile (9a), in modo indipendente rispetto alla corrispondente lama (10), in avvicinamento e allontanamento dalla scatola (1), per premere una corrispondente porzione di nastro termosaldante contro il rispettivo spigolo (5) verticale mentre la corrispondente lama (10) à ̈ in una posizione di non interferenza con il nastro termosaldante.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui detta porzione mobile (9a) del pressino (9) à ̈ disposta in prossimità di un’estremità superiore del pressino (9), prossimale rispetto alla corrispondente lama (10).
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 1 o la 2, comprendente un attuatore (11) collegato a detta porzione mobile (9a) del pressino (9) e una motorizzazione (12) configurata per spostare l’intero pressino (9) e la corrispondente lama (10), in cui detto attuatore (11) à ̈ azionabile indipendentemente da detta motorizzazione (12).
  4. 4. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione mobile (9a) del pressino (9) definisce una propria superficie di contatto con lo spigolo (5) della scatola (1), e in cui detta superficie à ̈ mobile tra una posizione estratta, in cui à ̈ operativamente in contatto con lo spigolo (5) mentre la lama (10) e una restante parte stazionaria del pressino (9) à ̈ in posizione di non interferenza, e una posizione retratta, in cui à ̈ disposta a filo rispetto ad una superficie di contatto definita dalla parte stazionaria del pressino (9), per formare con essa una superficie di contatto del pressino (9) priva di discontinuità.
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 4, in cui la superficie di contatto della porzione mobile (9a) del pressino (9) Ã ̈ circondata dalla superficie di contatto della porzione stazionaria del pressino (9).
  6. 6. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione mobile (9a) del pressino (9) Ã ̈ collegata al resto del pressino (9) e retrattile rispetto ad essa.
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 6, in cui il pressino (9) à ̈ mobile in allontanamento e avvicinamento dalla scatola (1) tra le tre seguenti posizioni operative: - una posizione avanzata, in cui à ̈ operativamente attivo sullo spigolo (5) della scatola (1); - una posizione retratta, di non interferenza con la scatola (1); - una posizione intermedia, in cui il pressino (9) stesso e la lama (10) sono in posizione di non interferenza rispetto alla scatola (1), e in cui la porzione mobile (9a) del pressino (9), in una propria posizione estratta, à ̈ operativamente attiva sulla corrispondente porzione dello spigolo (5) della scatola (1).
  8. 8. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione mobile (9a) del pressino (9) Ã ̈ internamente cava e alloggia un riscaldatore (13).
  9. 9. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente una unità (14) di controllo collegata a detti alimentatori (6) per pilotarli e programmata per arrestare gli alimentatori (6) dopo uno srotolamento di un primo tratto di detti spezzoni (7) e per mantenere gli alimentatori (6) disattivati durante uno spostamento della scatola verso il basso per consentire lo srotolamento di un rimanente tratto di detti spezzoni (7) per un effetto di trascinamento della scatola sui nastri termosaldanti attraverso le porzioni di nastro termosaldante già saldate contro i rispettivi spigolo (5) dalle porzioni mobili (9a) dei pressini, oppure per riattivare gli alimentatori (6) dopo una sosta, per srotolare un secondo, rimanente tratto di detto spezzone (7) di nastro termosaldante.
  10. 10. Metodo per formare scatole (1) a partire da fogli sbozzati (2) di carta o cartone aventi una base e una pluralità di lamelle connesse alla base, comprendente le seguenti fasi: - movimentazione dello sbozzato (2) lungo una direzione (Z) di spostamento verticale mediante una forma (3) accoppiata alla base dello sbozzato (2); - ripiegamento delle lamelle dello sbozzato (2) in posizione verticale con propri bordi laterali accostati per definire spigoli (5) verticali della scatola (1); - attivazione di una pluralità di alimentatori (6) configurati per srotolare nastri termosaldanti e disporre spezzoni (7) di lunghezza prestabilita di detti nastri verticalmente, affacciati a detti spigoli (5) verticali; - spostamento di una pluralità di pressini (9) riscaldati in avvicinamento alla scatola (1) perpendicolarmente a detta direzione (Z) di spostamento, per premere detti spezzoni (7) di nastro termosaldante contro i rispettivi spigoli (5), e spostamento di corrispondenti lame (10) mobili insieme ai pressini (9) per tagliare i nastri termosaldanti, caratterizzata dal fatto che comprende, preliminarmente a detta fase di spostamento dei pressini (9) unitamente alle rispettive lame (10), una fase di avanzamento di una pluralità di porzioni mobili (9a) di detti pressini (9), in modo indipendente rispetto alle corrispondenti lame (10), in avvicinamento alla scatola (1), per premere una corrispondente porzione di nastro termosaldante contro il rispettivo spigolo (5) verticale, mentre la corrispondente lama (10) à ̈ in una posizione di non interferenza rispetto al nastro termosaldante.
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 10, comprendente, nell’ambito di una movimentazione verso il basso della forma (3) e successivamente alla fase di ripiegamento, una sosta della forma (3) in una posizione in cui l’estremità inferiore della forma (3) à ̈ disposta all’altezza della porzione mobile (9a) dei pressini (9), detta porzione mobile (9a) dei pressini (9) essendo disposta in prossimità di un’estremità superiore dei pressini (9), prossimale rispetto alle corrispondenti lame (10).
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 11, in cui detti spezzoni (7) di nastro termosaldante vengono srotolati in due fasi successive: - un primo tratto di nastro termosaldante viene srotolato in modo che l’estremità libera del nastro sia allineata con detta porzione mobile (9a) dei pressini (9), per dare modo alla porzione mobile (9a) dei pressini (9) di saldare detta estremità libera dei nastri su una zona inferiore degli spigoli (5) della scatola, durante detta sosta della forma (3), tale primo tratto di nastro termosaldante viene srotolato dagli alimentatori (6); - un secondo, rimanente tratto di nastro termosaldante viene srotolato dopo che dette estremità libere del nastro sono state saldate, contemporaneamente ad un ulteriore spostamento verso il basso della forma (3), al termine del quale gli spigoli (5) verticali della scatola (1) sono completamente affacciati ai corrispondenti pressini (9), tale rimanente tratto di nastro termosaldante viene srotolato dalla scatola stessa in movimento verso il basso, per un effetto di trascinamento sui nastri, gli alimentatori (6) essendo stati disattivati dopo che dette estremità libere del nastro sono state saldate e prima di detto ulteriore spostamento verso il basso della forma (3), oppure gli alimentatori (6), pilotati in sincronia di fase con la movimentazione della scatola, durante detto ulteriore spostamento verso il basso della forma (3).
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 12, in cui i pressini (9) vengono movimentati in avvicinamento e allontanamento dalla scatola (1) tra - una posizione allontanata, per consentire uno spostamento verso l’alto della scatola (1) formata, in uscita dalla macchina; - una posizione avvicinata, in cui i pressini (9) sono attivi sui corrispondenti spigoli (5) verticali della scatola, quando la scatola (1) à ̈ in una posizione abbassata in cui gli spigoli (5) verticali della scatola (1) sono completamente affacciati ai corrispondenti pressini (9); - una posizione intermedia tra dette posizioni avvicinata e allontanata, in cui i pressini (9) si trovano quando l’estremità inferiore della forma (3) à ̈ disposta all’altezza della porzione mobile dei pressini (9).
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