IT201800000753A1 - Apparecchiatura per il carico di pasta su carrelli. - Google Patents

Apparecchiatura per il carico di pasta su carrelli. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
APPARECCHIATURA PER IL CARICO DI PASTA SU CARRELLI.
La presente invenzione ha per oggetto una apparecchiatura per il carico di pasta, in particolare pasta lunga, su carrelli di lavorazione (in particolare per una fase di essicazione) della pasta.
Nel settore alimentare della produzione di pasta alimentare, in particolare nei pastifici artigianali, il processo di formazione di pasta lunga (come ad esempio gli spaghetti) viene effettuata lungo una linea comprendente: - una pressa di formazione pasta provvista di una camera per l'impasto e di una pressa per la trafilatura configurata per formare la pasta lunga;
- una unità stenditrice della pasta formata in cui la pasta viene distribuita uniformemente su canne di sostegno (ognuna delle quali ha una corpo centrale di supporto della pasta lunga e due estremità di appoggio a relativi supporti) al fine di formare più moduli di pasta in sospensione;
- una unità o tunnel cosiddetto di incartamento o di pre essicazione, in cui vengono alloggiate una serie di canne su ognuna delle quali è distribuita uniformemente la pasta lunga formata; il tunnel è provvisto di una unità di riscaldamento per ventilazione in modo da ottenere, in un lasso di tempo breve, una prima essicazione della pasta; il tunnel è anche provvisto di un supporto a scivolo di uscita ed attesa su cui si accumulano le canne in uscita dal tunnel una dietro l'altra.
Le canne presenti sullo scivolo vengono via via prelevate singolarmente a mano da un operatore e riposizionate su piani di supporto di un carrello. Usualmente il carrello comprende un telaio tubolare avente due o tre zone o piani in quota, dove ogni piano ha due supporti contrapposti per trattenere le corrispondenti estremità delle canne fino ad una serie di 15 canne affiancate per piano.
Quando il carrello è riempito su ogni piano, lo stesso carrello viene portato in una camera o cella statica dove la pasta rimane per 10/14 ore e viene investita di aria calda per una sua essicazione completa.
Ora, l'operazione di prelievo delle canne dal tunnel e il loro posizionamento sul carrello prevede un lavoro manuale da parte dell'operatore, che di fatto, ha i seguenti inconvenienti:
- lunghi tempi operativi nella presa e nel successivo carico delle canne dal tunnel al carrello;
- rischi fisici sull'operatore, il quale deve lavorare in prossimità di una zona investita da un flusso continuo di aria calda;
- fatica fisica dell'operatore per sollevare le singole canne piene di pasta lunga e posizionarle con precisione sui supporti del carrello con rischi di cadute di canne dovute alla stanchezza dello stesso operatore.
Scopo del presente trovato è rendere disponibile una apparecchiatura per il carico di pasta, in particolare pasta lunga, su carrelli che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo del presente trovato mettere a disposizione una apparecchiatura per il carico di pasta, in particolare pasta lunga, su carrelli in grado di automatizzare e velocizzare il prelievo delle canne di supporto della pasta lunga in uscita dal tunnel.
Ulteriore scopo della presente invenzione è proporre una apparecchiatura per il carico di pasta, in particolare pasta lunga, su carrelli in grado di scaricare in modo automatico e veloce le canne di supporto della pasta lunga sui piani di supporto del carrello.
Detti scopi sono pienamente raggiunti dall'apparecchiatura per il carico di pasta, in particolare pasta lunga, su carrelli oggetto del presente trovato, che si caratterizza per quanto contenuto nelle rivendicazioni sotto riportate.
Le caratteristiche del trovato risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui: - la figura 1 illustra una apparecchiatura per il carico di pasta, in particolare pasta lunga, su carrelli, oggetto della presente invenzione, in una vista laterale con alcune parti in sezione ed altre asportate per meglio evidenziare ulteriori particolari;
- la figura 2 illustra l'apparecchiatura per il carico di pasta, in particolare pasta lunga, su carrelli di cui alla figura 1, in una vista frontale con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
- la figura 3 illustra un carrello per l'essicazione di pasta lunga caricato di canne con la pasta lunga tramite l'apparecchiatura di cui alle figure precedenti in una vista frontale;
- la figura 4 illustra il carrello di cui alla figura 3 in una vista laterale.
Conformemente agli allegati disegni e con particolare riferimento alle figure 1 e 2, l'apparecchiatura in oggetto, indicata globalmente con 100, è utilizzabile per il carico automatico di pasta, in particolare pasta lunga 2, su carrelli 1 utilizzati per effettuare l'essiccazione della pasta lunga 2 entro ambienti a temperatura controllata.
Per pasta lunga si possono tutti i tipi di pasta aventi uno sviluppo longitudinale superiore allo sviluppo trasversale, come ad esempio gli spaghetti.
Sempre secondo quanto illustrato in figura 1, la pasta lunga 2 è distribuita su una pluralità di canne 3 di supporto disposte su uno scivolo 4 di uscita ed attesa su cui si accumulano, una dietro l'altra, le canne 3 in corrispondenza di una uscita da un tunnel 5 di pre essicazione della pasta lunga 2 (tunnel illustrato in linea discontinua).
In questa luce, lo scivolo 4 è disposto ad una predeterminata altezza rispetto ad un piano P calpestabile (su cui poggia il tunnel 5).
Ogni canna 3 comprende una corpo centrale 3a di supporto della pasta lunga 2 e due estremità libere 3b, 3c.
Secondo quanto illustrato, l'apparecchiatura 100 comprende un telaio 6 definente una zona anteriore aperta ed una zona posteriore aperta e due pareti laterali 6a, 6b di collegamento così da definire un volume interno del telaio 6.
La zona anteriore aperta è disposta, in uso, in prossimità dello scivolo 4 del tunnel 5.
L'apparecchiatura 100 comprende anche una unità 7 di prelievo delle canne 3 dallo scivolo 4 disposta in corrispondenza della zona anteriore del telaio 6 e configurata per intercettare, in sequenza, una canna 3 alla volta e muoverla lungo un predeterminato percorso a semi anello in cui la canna 3 viene prima sollevata e successivamente abbassata rispetto al piano P calpestabile.
Sempre l'apparecchiatura 100 comprende un dispositivo 8 di accumulo delle canne 3 avente almeno un primo ed un secondo braccio 9, 10 di carico disposti in prossimità di una corrispondente parete laterale 6a, 6b del telaio 6.
Ogni braccio 9, 10 di carico è provvisto di un organo 11 di intercettazione disposto in prossimità dell'unità 7 di prelievo lungo il percorso di abbassamento della canna 3 prelevata, in modo da intercettare e prelevare selettivamente la stessa canna 3 dall'unità 7 di prelievo.
Il primo e secondo braccio 9, 10 di carico sono configurati per traslare, in sequenza, ogni canna 3 prelevata in una direzione di allontanamento rispetto all'unità 7 di prelievo, in modo da permettere un successivo prelievo di una ulteriore canna 3 per definire una successione di canne 3 lungo il piano definito dagli stessi bracci 9, 10 di carico.
In altre parole, l'apparecchiatura 100 è strutturata per definire una sorta di cella da disporre in prossimità dello scivolo 4.
L'unità 7 di prelievo, come vedremo nel seguito, è una sorta di ascensore (definente il fronte della cella) che permette di prelevare (sollevare), in successione, le canne 3 con la pasta lunga 2 e, successivamente di portare verso la coppia di bracci 9, 10 (interni alla cella), che fungono da dispositivo di accumulo automatico e di preparazione allo scarico degli stessi sul carrello 1 di supporto.
Preferibilmente, il primo e secondo braccio 9, 10 di carico hanno una prima motorizzazione 12 configurata per controllare il movimento di traslazione, a passo, delle canne 3 prelevate (lungo una direzione sostanzialmente orizzontale, vedi freccia F12 di figura 1).
Il primo e secondo braccio 9, 10 hanno una seconda motorizzazione 13 in grado di abbassare i due bracci 9, 10 di carico, rispetto al piano P calpestabile, in modo da depositare le canne 3 prelevate su mensole 1a presenti sul carrello 1 di supporto disposto, in uso, tra le pareti laterali 6a, 6b del telaio 6 ed il corrispondente braccio 9, 10 di carico (il carrello 1 è illustrato in linea discontinua in figura 2).
La cella formata dal telaio 6 permette, infatti, di inserire il carrello 1 dalla zona posteriore aperta e di posizionarsi tra le pareti 6a, 6b del telaio 6 (vedi freccia F1).
I bracci 9 e 10 sono disposti ad una altezza, rispetto al piano P calpestabile, superiore alle mensole 1a del carrello 1: in questo modo la discesa dei bracci 9 e 10 (vedi freccia F9 di figura 1) determina il contatto delle estremità 3b e 3c di ogni canna 3 sulle mensole 1a del carrello 1 con conseguente rilascio della canne 3 dai bracci 9, 10 (vedi anche figure 3 e 4).
Preferibilmente, l'unità 7 di prelievo delle canne 3 comprende una coppia di catene 14 contraffacciate e chiuse ad anello su pulegge 15 connesse ad una terza motorizzazione 16 ed in modo da definire un primo ramo operativo esterno di sollevamento delle canne 3 ed un secondo ramo operativo interno di abbassamento delle canne 3.
L'unità 7 comprende anche una pluralità di coppie di organi 17 di aggancio delle estremità 3b e 3c delle canne 3.
Ogni coppia di organi 17 di aggancio è connessa alle catene 14 e disposta ad una predeterminata distanza l'una dall'altra (funzione anche dell'ingombro in lunghezza della pasta lunga).
In questa luce, ogni organo 17 di aggancio comprende un corpo 17a a pendolo articolato alla corrispondente catena 14 e provvisto di un perno 17b sporgente di intercettazione di una delle estremità 3b o 3c della canna 3.
Tale strutturazione degli organi di aggancio permette di mantenere sempre la canna 3 e la relativa pasta lunga 2 disposta sulla stessa canna 3 in una posizione perpendicolare al piano P calpestabile sia in fase di salita che in fase di discesa.
Preferibilmente, ogni braccio 9, 10 di carico comprende una cinghia o cingolo 18 avente almeno una sua porzione operativa provvista di una configurazione esterna a dente di sega in modo da definire una pluralità di sedi 19 di appoggio univoche e a distanze regolari per la corrispondente estremità 3b, 3c della canna 3 (che andrà ad appoggiarsi sul corrispondente braccio 9 o 10).
Preferibilmente, sul telaio 6 sono disposte almeno tre coppie di bracci 9, 10 di carico disposte ad una distanza prefissata l'una dall'altra lungo lo sviluppo verticale del telaio 6.
In questa luce, ogni braccio 9, 10 di carico comprende una cinghia o cingolo 18 avvolta attorno ad una coppia di pulegge 22 motorizzate supportate da un corpo centrale 23 del corrispondente braccio 9, 10.
In particolare, ogni corpo centrale 23 è supportato da una colonna verticale connessa alla seconda motorizzazione 13 di movimentazione in quota dei bracci 9 e 10.
Si osservi che, la distanza reciproca delle coppie di bracci 9, 10 è funzione del massimo sviluppo di pasta lunga 2 da accumulare sulle varie coppie di bracci 9, 10.
In questa luce, ogni organo di intercettazione (presente su ogni coppia di bracci 9, 10) comprende uno scivolo 11 articolato, ad una prima estremità, al corrispondente braccio 9, 10 di carico.
Ogni scivolo 11 è connesso ad un organo 20 di movimentazione in grado di ruotare lo scivolo 11 tra un prima posizione sollevata inoperativa (vedi linea tratteggiata di figura 1), allontanata dal percorso dell'unità 7 di carico, ed una posizione operativa abbassata (linea continua di figura 1), in cui l'estremità libera dello scivolo 11 risulta all'interno del percorso dell'unità 7 di carico in modo da intercettare le canne 3 durante il loro percorso in abbassamento e guidarle verso la corrispondente coppia di bracci 9, 10 di carico.
In questo modo, lo scivolo 11 di ogni coppia di bracci 9, 10, quando sui bracci 9, 10 viene completato il numero di canne 3, viene sollevato per permette il libero passaggio delle canne 3 verso una successiva coppia di bracci 9, 10.
Come detto precedentemente, il carrello 1 di supporto può essere inserito all'interno del telaio 6 attraverso la zona posteriore dello stesso telaio 6 (vedi freccia F1 di figure 1 e 4).
Preferibilmente, il carrello 1 viene inserito una volta che le coppie di bracci 9, 10 sono hanno completato il ciclo di ricevimento delle canne 3 con pasta lunga 2 nel numero preordinato.
In questa luce, l'apparecchiatura 100 comprende un organo sensore 21 per il rilevamento della presenza del carrello 1 all'interno del telaio 6 ed in grado di inviare un segnale alla seconda motorizzazione 13 per attivare la discesa dei bracci 9, 10 di carico.
Preferibilmente, il telaio 6 è provvisto di ruote 24 di movimentazione sul piano P calpestabile connesse alla parte inferiore o base del telaio 6.
Questo permette di posizionare in modo comodo e preciso il telaio 6 allo scivolo 4 del tunnel 5.
L'apparecchiatura così strutturata, quindi, permette una automatizzazione del prelievo delle canne con pasta lunga dallo scivolo del tunnel di pre essicazione e, contestualmente, un accumulo ordinato delle stesse canne sui bracci di supporto per poi scaricare, con un'unica operazione, le canne con pasta lunga sul carrello di supporto destinato a sostenere le stesse canne con pasta lunga all'interno della camera di essicazione.
Grazie all'apparecchiatura appena descritta si raggiungono, quindi, gli scopi prefissati con i seguenti vantaggi:
- riduzione dei tempi operativi nella presa e nel successivo carico delle canne dal tunnel al carrello;
- riduzione dei tempi di impegno dell'operatore alla macchina che, di fatto, deve solo inserire il carrello nell'apparecchiatura e riprenderlo già completo delle canne con pasta lunga da disporre nella camera di essicazione;
- maggiore sicurezza e precisione nel prelievo canne dallo scivolo e carico delle stesse, prima nei bracci e, successivamente, sul carrello.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per il carico di pasta lunga su carrelli (1) di supporto della pasta lunga (2) per la sua essicazione, detta pasta lunga (2) essendo distribuita su una pluralità di canne (3) di supporto disposte su uno scivolo (4) di uscita ed attesa su cui si accumulano, una dietro l'altra, le canne (3) in corrispondenza di una uscita da un tunnel (5) di pre essicazione della pasta lunga (2); detto scivolo (4) essendo disposto ad una predeterminata altezza rispetto ad un piano (P) calpestabile; ogni canna (3) comprendendo una corpo centrale (3a) di supporto della pasta lunga (2) e due estremità libere (3b, 3c); caratterizzata dal fatto di comprendere almeno: - un telaio (6) definente una zona anteriore aperta ed una zona posteriore aperta e due pareti laterali (6a, 6b) di collegamento così da definire un volume interno del telaio (6); detta zona anteriore aperta essendo disposta, in uso, in prossimità dello scivolo (4) del tunnel (5); - una unità (7) di prelievo delle canne (3) dallo scivolo (4) disposta in corrispondenza della zona anteriore del telaio (6) e configurata per intercettare, in sequenza, una canna (3) alla volta e muoverla lungo un predeterminato percorso a semi anello in cui la canna (3) viene prima sollevata e successivamente abbassata rispetto al piano (P) calpestabile; - un dispositivo (8) di accumulo delle canne (3) avente almeno un primo ed un secondo braccio (9, 10) di carico disposti in prossimità di una corrispondente parete laterale (6a, 6b) del telaio (6); ogni braccio (9, 10) di carico essendo provvisto di un organo (11) di intercettazione disposto in prossimità dell'unità (7) di prelievo lungo il percorso di abbassamento della canna (3) prelevata, in modo da intercettare e prelevare selettivamente la stessa canna (3) dall'unità (7) di prelievo; il primo e secondo braccio (9, 10) di carico essendo configurato per traslare, in sequenza, ogni canna (3) prelevata in una direzione di allontanamento rispetto all'unità (7) di prelievo in modo da permettere un successivo prelievo di una ulteriore canna (3) per definire una successione di canne (3) lungo il piano definito dagli stessi bracci (9, 10) di carico.
  2. 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, in cui il primo e secondo braccio (9, 10) di carico hanno una prima motorizzazione (12) configurata per controllare il movimento di traslazione, a passo, delle canne (3) prelevate, ed una seconda motorizzazione (13) in grado di abbassare i due bracci (9, 10) di carico, rispetto al piano (P) calpestabile, in modo da depositare le canne (3) prelevate su mensole (1a) presenti sul carrello (1) di supporto disposto, in uso, tra le pareti laterali (6a, 6b) del telaio (6) ed il corrispondente braccio (9, 10) di carico.
  3. 3. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l'unità (7) di prelievo delle canne (3) comprende: - una coppia di catene (14) contraffacciate e chiuse ad anello su pulegge (15) connesse ad una terza motorizzazione (16) ed in modo da definire un primo ramo operativo esterno di sollevamento delle canne (3) ed un secondo ramo operativo interno di abbassamento delle canne (3); - una pluralità di coppie di organi (17) di aggancio delle estremità (3b, 3c) delle canne (3); ogni coppia di organi (17) di aggancio essendo connessa alle catene (14) e disposta ad una predeterminata distanza l'una dall'altra.
  4. 4. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ogni braccio (9, 10) di carico comprende una cinghia o cingolo (18) avente almeno una sua porzione operativa provvista di una configurazione esterna a dente di sega in modo da definire una pluralità di sedi (19) di appoggio univoche e a distanze regolari per la corrispondente estremità (3b, 3c) della canna (3).
  5. 5. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendete almeno tre coppie di bracci (9, 10) di carico disposte ad una distanza prefissata l'una dall'altra lungo lo sviluppo verticale del telaio (6).
  6. 6. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ogni organo di intercettazione comprende uno scivolo (11) articolato, ad una prima estremità, al corrispondente braccio (9, 10) di carico; ogni scivolo (11) essendo connesso ad un organo (20) di movimentazione in grado di ruotare lo scivolo (11) tra un prima posizione sollevata inoperativa, allontanata dal percorso dell'unità (7) di carico, ed una posizione operativa abbassata, in cui l'estremità libera dello scivolo (11) risulta all'interno del percorso dell'unità (7) di carico in modo da intercettare le canne (3) durante il loro percorso in abbassamento e guidarle verso i bracci (9, 10) di carico.
  7. 7. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui ogni organo (17) di aggancio comprende un corpo (17a) a pendolo articolato alla corrispondente catena (14) e provvisto di un perno (17b) sporgente di intercettazione di una estremità (3b o 3c) della canna (3).
  8. 8. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 2 a 7, comprendente un organo sensore (21) per il rilevamento della presenza del carrello (1) all'interno del telaio (6) ed in grado di inviare un segnale alla seconda motorizzazione (13) per attivare la discesa dei bracci (9, 10) di carico.
  9. 9. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ogni braccio (9, 10) di carico comprende una cinghia o cingolo (18) avvolta attorno ad una coppia di pulegge (22) motorizzate supportate da un corpo centrale (23) del corrispondente braccio (9, 10).
  10. 10. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto telaio (6) è provvisto di ruote (24) di movimentazione sul piano (P) calpestabile connesse alla parte inferiore o base del telaio (6).
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