IT201700015948A1 - Dispositivo e metodo per l’applicazione di inserti su supporti laminari e kit per uso in tale dispositivo - Google Patents

Dispositivo e metodo per l’applicazione di inserti su supporti laminari e kit per uso in tale dispositivo

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IT201700015948A1
IT201700015948A1 IT102017000015948A IT201700015948A IT201700015948A1 IT 201700015948 A1 IT201700015948 A1 IT 201700015948A1 IT 102017000015948 A IT102017000015948 A IT 102017000015948A IT 201700015948 A IT201700015948 A IT 201700015948A IT 201700015948 A1 IT201700015948 A1 IT 201700015948A1
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IT
Italy
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seats
inserts
support
auxiliary
seat
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Application number
IT102017000015948A
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English (en)
Inventor
Carmen Toffanello
Original Assignee
A M F S P A
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A41WEARING APPAREL
    • A41HAPPLIANCES OR METHODS FOR MAKING CLOTHES, e.g. FOR DRESS-MAKING OR FOR TAILORING, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • A41H37/00Machines, appliances or methods for setting fastener-elements on garments
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23PMETAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; COMBINED OPERATIONS; UNIVERSAL MACHINE TOOLS
    • B23P19/00Machines for simply fitting together or separating metal parts or objects, or metal and non-metal parts, whether or not involving some deformation; Tools or devices therefor so far as not provided for in other classes
    • B23P19/02Machines for simply fitting together or separating metal parts or objects, or metal and non-metal parts, whether or not involving some deformation; Tools or devices therefor so far as not provided for in other classes for connecting objects by press fit or for detaching same
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A41WEARING APPAREL
    • A41HAPPLIANCES OR METHODS FOR MAKING CLOTHES, e.g. FOR DRESS-MAKING OR FOR TAILORING, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • A41H43/00Other methods, machines or appliances
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B30PRESSES
    • B30BPRESSES IN GENERAL
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    • AHUMAN NECESSITIES
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  • Mattresses And Other Support Structures For Chairs And Beds (AREA)
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Description

“DISPOSITIVO E METODO PER L’APPLICAZIONE DI INSERTI SU SUPPORTI LAMINARI E KIT PER USO IN TALE DISPOSITIVO”
CAMPO TECNICO
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo ed un relativo metodo per l’applicazione di inserti su supporti laminari.
In maggior dettaglio, il dispositivo ed il metodo si prefiggono di applicare inserti sotto forma di lettere, numeri o simboli su pelli, tessuti, stoffe, o simili prodotti laminari al fine di personalizzare il supporto laminare stesso.
BACKGROUND
Come noto, gli articoli di abbigliamento o di pelletteria e gli accessori di moda sono molto spesso arricchiti con elementi decorativi che riproducono marchi, logotipi, diciture e/o immagini.
Nel settore della moda, e non solo, si è di fatto diffusa la tecnica di fissare al capo d'abbigliamento o, generalmente, al tessuto o pelle, stringhe di caratteri alfanumerici rappresentanti parole, marchi, loghi o più in generale codici alfanumerici.
Sempre più frequentemente, tali decorazioni divengono elementi primari di identificazione di un'azienda o di un determinato prodotto, assumendo di conseguenza una rilevante importanza.
Proprio a fronte del loro peso commerciale, i suddetti elementi decorativi sono stati progressivamente affinati nel tempo, fino ad assumere configurazioni particolarmente eleganti e prestigiose.
In particolare, oltre alle convenzionali personalizzazioni stampate, sono state messe a punto delle decorazioni in rilievo formate da singoli inserti metallici che vengono opportunamente applicati sul prodotto da caratterizzare.
Questi codici alfanumerici consistono tipicamente in un insieme di lettere, numeri e simboli realizzati, a seconda delle esigenze, in metallo e/o in materia plastica e possono essere fissati al tessuto secondo svariati metodi noti.
Nel caso in cui la stringa sia costituita da un unico pezzo rigido, questi metodi noti possono comprendere il fissaggio dell'intera stringa sul tessuto in un'unica operazione per mezzo di tecniche note come, ad esempio, punzonatura o rivettatura. Questo metodo di montaggio denota in primis l'inconveniente di annullare localmente l'elasticità e la flessibilità del tessuto laddove è stata fissata la stringa in quanto la stringa è un elemento rigido, comunque meno flessibile del tessuto sul quale è applicata.
Un'alternativa a questo metodo di montaggio consiste nel fissaggio di un carattere per volta qualora la stringa non fosse in un unico pezzo in modo tale da rendere i caratteri indipendenti tra loro.
In questo modo, il tessuto mantiene sostanzialmente inalterata la sua elasticità e la sua flessibilità.
Quest'ultima soluzione non è tuttavia scevra da inconvenienti tra i quali va annoverato il fatto che il fissaggio di un carattere alla volta sul tessuto comporta tempi di montaggio elevati con la possibilità di perdere l'allineamento tra un carattere e l'altro.
In ulteriore alternativa, si sono diffusi metodi che comportano l’impegno di un inserto comprendente più caratteri ottenuto con un’unica microfusione provvedendo quindi all’eliminazione, successivamente al vincolo sul tessuto/pelle, dei canali di colata e delle materozze. Il sistema descritto non permette di eliminare totalmente le bave ed i residui di lavorazione che, di conseguenza, finiscono col deteriorare notevolmente il pregio estetico di ciascun inserto.
Al fine di eliminare o quantomeno ridurre gli inconvenienti sopra brevemente identificati, la Richiedente ha nel passato sviluppato un sistema per applicare gli inserti contemporaneamente secondo quanto descritto nel brevetto italiano n. IT 0001399834. Questa tecnica prevede di realizzare un supporto unico che porta in modo amovibile la stringa di inserti da applicare al tessuto. Il supporto unico presenta una pluralità di sedi controsagomate al singolo inserto da applicare. In questo modo, il supporto unico permette di mantenere un perfetto allineamento della stringa alfanumerica in fase di applicazione. Una volta vincolati gli inserti, si procede a rimuovere il supporto stesso che viene scartato lasciando un prodotto personalizzato con ciascun inserto perfettamente allineato e finito, ma separato dagli altri.
Il successivo brevetto europeo EP2434471 descrive una tecnica similare mediante la quale è possibile applicare una pluralità di inserti separati ad un supporto.
Le tecniche anteriori descritte, oggi diffuse nel mercato, anche dell’alta moda e degli accessori di lusso, sono tuttavia ulteriormente perfezionabili, particolarmente sotto l’aspetto della personalizzazione.
Infatti, l’idea del supporto che porta gli inserti consente il perfetto allineamento dei caratteri e l’ottimale posizionamento degli stessi senza imperfezioni di sorta, ma limita la personalizzazione del prodotto, nel senso che è necessario a priori decidere la stringa da applicare che poi il supporto riproduce.
Questo comporta, da un lato, la necessità di applicare la medesima stringa su molti prodotti al fine di ridurre i costi della tecnologia, dall’altro, l’impossibilità di una personalizzazione al momento successivo alla messa in vendita del prodotto finito di fatto limitando la libertà del cliente di decidere quali caratteri/stringhe apporre, ad esempio nello stesso momento dell’acquisto dell’articolo.
SOMMARIO DELL’INVENZIONE
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di risolvere sostanzialmente i problemi evidenziati dalla tecnica nota, mantenendo tuttavia l’elevato livello qualitativo raggiunto dagli stessi prodotti in commercio.
Uno scopo principale è quello di consentire una personalizzazione spinta dell’articolo che possa essere anche decisa pochi minuti prima della realizzazione della stringa alfanumerica, ad esempio nello stesso momento dell’acquisto del prodotto.
Scopo del trovato è anche quello di consentire sia di decidere la lunghezza della stringa, ovvero il numero degli inserti, ma anche il contenuto della stessa, potendo soddisfare rapidamente tali scelte.
Scopi ausiliari sono quelli di mantenere il costo di realizzazione più basso possibile e di permettere l’attuazione del metodo e lo sfruttamento del dispositivo anche al di fuori dell’ambito produttivo manifatturiero, ovvero anche in negozi di vendita, empori e simili da parte di operatori di tali strutture.
In accordo con un 1° aspetto del trovato è stato messo a disposizione un d ispositivo (1) per l’applicazione di inserti (11) su supporti laminari (S), in particolare su pelli, tessuti, stoffe, o simili prodotti, comprendente:
• un primo supporto (2) per una pressa (3) avente una porzione di vincolo (4) configurata per impegnarsi in maniera rigida ad un basamento (3a) della pressa (3) ed una porzione di alloggiamento (5) presentante una pluralità di sedi (6); • un secondo supporto (7) per una pressa (3) avente una rispettiva porzione di vincolo ausiliaria (8) configurata per impegnarsi ad un elemento (3b) della pressa (3) ed una porzione di alloggiamento ausiliaria (9) presentante un prefissato numero di sedi ausiliarie (10), il primo ed il secondo supporto (2, 7) essendo relativamente mobili in avvicinamento/allontanamento lungo una direzione di spostamento (21);
• una pluralità di inserti (11) da applicare al supporto laminare (S);
• una pluralità di elementi di ritegno (12), ciascuno presentante un profilo esterno (12a) configurato per essere alloggiato in una rispettiva sede (6) della porzione di alloggiamento (5) del primo supporto (2) ed una rispettiva sede di accoglimento (13) per ricevere amovibilmente uno di detti inserti (11);
• un prefissato numero di elementi di vincolo (14) associabili a detto prefissato numero di sedi ausiliarie (10) della porzione di alloggiamento ausiliaria (9) del secondo supporto ausiliario (7) e configurati per essere vincolati in uso agli inserti (11).
In un 2° aspetto in accordo con il 1° aspetto, la porzione di allo ggiamento (5) del primo supporto (2) è amovibilmente impegnata alla porzione di vincolo (4), in particolare la porzione di vincolo (4) presenta una sede principale (4a) preposta a ricevere e trattenere in posizione la porzione di alloggiamento (5).
In un 3° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, la p orzione di alloggiamento (5) del primo supporto (2) comprende una pluralità di sedi (6) affiancate lungo una direzione principale (15).
In un 4° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, le sedi (6) presentano medesima conformazione esterna adatta a ricevere corrispondenti elementi di ritegno (12) con medesimo profilo esterno (12a).
In un 5° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, gli elementi di ritegno (12) presentano medesimo profilo esterno (12a) adatto ad essere ricevuto in dette sedi (6).
In un 6° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, le sedi (6) presentano conformazione esterna poligonale, in particolare a 4 lati principali, ancor più in particolare rettangolare e preferibilmente quadrata.
In un 7° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, le sedi (6) presentano ciascuna conformazione esterna aperta e presentante almeno un passaggio (16) adatto a consentire l’alloggiamento di una porzione sporgente (17) degli elementi di ritegno (12).
In un 8° aspetto secondo l’aspetto precedente, il passaggio (16) è definito da un canale che si sviluppa a partire da un lato esterno della porzione di alloggiamento (5) del primo supporto (2) sino all’interno della sede (6).
In un 9° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, gli elementi di ritegno (12) presentano ciascuno una porzione sporgente (17) emergente nel piano di sviluppo principale dell’elemento di ritegno e configurata per essere alloggiata in un corrispondente passaggio (16) della sede (6).
In un 10° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, le s edi (6) presentano ciascuna conformazione esterna poligonale presentante scassi (18) in corrispondenza delle zone di unione di due lati contigui del profilo.
In un 11° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, la sede (6) ed il profilo esterno (12a) dell’elemento di ritegno (12) sono controsagomate l’una all’altro.
In un 12° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, le s edi (6) presentano una profondità leggermente inferiore o al più sostanzialmente coincidente con uno spessore degli elementi di ritegno (12).
In un 13° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, la porzione di alloggiamento (5) del primo supporto (2) comprende due sedi (6) o più, preferibilmente almeno tre sedi o più.
In un 14° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, il primo supporto (2) è un supporto inferiore fisso al basamento ed il secondo supporto (7) è un supporto superiore mobile in avvicinamento/allontanamento dal primo supporto (2).
In un 15° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, il primo supporto (2) è regolabile nella sua posizione rispetto al basamento della pressa (3), in particolare il dispositivo comprende mezzi di regolazione per configurare il primo supporto (2) in una pluralità di differenti posizioni relative stabili rispetto al basamento.
In un 16° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, il secondo supporto (7) è regolabile nella sua posizione rispetto all’elemento mobile della pressa (3), in particolare il dispositivo comprende mezzi di regolazione ausiliari per configurare il secondo supporto (7) in una pluralità di differenti posizioni relative stabili rispetto al all’elemento mobile.
In un 17° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, la porzione di vincolo (4) presenta una sede principale (4a) preposta a ricevere e trattenere in posizione la porzione di alloggiamento (5), il dispositivo comprendendo una pluralità di porzioni di alloggiamento (5) aventi medesima sagoma esterna configurata per essere ricevuta nella sede principale (4a) e trattenuta in posizione dalla porzione di vincolo (4), detta pluralità di porzioni di alloggiamento differendo l’una dall’altra per il numero di sedi (6).
In un 18° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, g li inserti (11) sono definiti da lettere, numeri e/o simboli.
In un 19° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, ciascun inserto (11) presenta almeno uno e preferibilmente almeno due pioli (19) emergenti dal piano principale dell’inserto in allontanamento dal primo supporto (2).
In un 20° aspetto secondo l’aspetto precedente, inserti (11) diversi presentano una posizione dei pioli (19) diversa rispetto al profilo esterno (12a) dell’elemento di ritegno (12) che li porta.
In un 21° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, gli elementi di ritegno (12) sono realizzati in materiale plastico, opzionalmente in nylon.
In un 22° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, gli elementi di ritegno (12) presentano rispettive sedi di accoglimento (13) controsagomate all’inserto (11) che portano.
In un 23° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, le sedi di accoglimento (13) degli elementi di ritegno (12) presentano mezzi per trattenere amovibilmente in posizione gli inserti, detti mezzi per trattenere essendo, ad esempio, sottosquadri, rastremazioni della parete laterale delle sedi di accoglimento e/o degli inserti, interferenza meccanica tra le sedi di accoglimento e gli inserti. In un 24° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, le sedi di accoglimento (13) degli elementi di ritegno (12) sono sedi passanti.
In un 25° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, g li inserti (11) sono realizzati in materiale metallico, ad esempio una lega metallica quale zama.
In un 26° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, il p refissato numero di sedi ausiliarie (10) della porzione di alloggiamento ausiliaria (9) è un’unica sede (10).
In un 27° aspetto secondo l’aspetto precedente, il prefissato numero di elementi di vincolo (14) è un unico elemento di vincolo (14) comprendente mezzi di impegno per ricevere in vincolo permanente la pluralità di inserti (11).
In un 28° aspetto secondo l’aspetto precedente 26, il dispositivo comprende inoltre un corpo di supporto (20) alloggiante amovibilmente una pluralità di elementi di vincolo (14) e configurato per essere accoppiato alla singola sede ausiliaria (10). In un 29° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, il p refissato numero di sedi ausiliarie (10) della porzione di alloggiamento ausiliaria (9) comprende una pluralità di sedi (10).
In un 30° aspetto secondo l’aspetto precedente, il prefissato numero di elementi di vincolo (14) comprende una pluralità di elementi di vincolo (14) ciascuno comprendente mezzi di impegno per ricevere in vincolo permanente un rispettivo inserto (11).
In un 31° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, l’elemento di vincolo (14) comprende mezzi di impegno per ricevere in vincolo permanente almeno un inserto (11), detti mezzi di impegno comprendendo ad esempio sedi (21) per ricevere corrispondenti pioli (19) degli inserti (11), le sedi (21) essendo opzionalmente passanti.
In un 32° aspetto secondo l’aspetto precedente, e l’aspetto 20, elementi di vincolo (14) per inserti (11) differenti presentano sedi (21) posizionate in zone differenti con posizione corrispondente a quella dei pioli (19) dell’inserto (11) a cui accoppiarsi stabilmente.
In un 33° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti, l’elemento di vincolo (14) è realizzato in materiale metallico o plastico o metallico e plastico assieme.
In un 34° aspetto indipendente è stato realizzato un kit per dispositivi (1) per l’applicazione di inserti (11) su supporti laminari (S), in particolare su pelli, tessuti, stoffe, o simili prodotti, comprendente:
• una pluralità di inserti (11) da applicare al supporto laminare (S);
• una pluralità di elementi di ritegno (12), ciascuno presentante un profilo esterno (12a) configurato per essere alloggiato in una rispettiva sede (6) di un primo supporto (2) di una pressa ed una rispettiva sede di accoglimento (13) per ricevere amovibilmente uno di detti inserti (11);
• un prefissato numero di elementi di vincolo (14) associabili ad un secondo supporto ausiliario (7) e configurati per essere vincolati in uso agli inserti (11). • In un 35° aspetto secondo l’aspetto precedente, gli elementi di ritegno (12) presentano medesimo profilo esterno (12a).
In un 36° aspetto secondo gli aspetti precedenti 34 o 35, gli elem enti di ritegno (12) presentano conformazione esterna sostanzialmente poligonale, in particolare a 4 lati principali, ancor più in particolare rettangolare e preferibilmente quadrata.
In un 37° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 34 a 36 , gli elementi di ritegno (12) presentano ciascuno una porzione sporgente (17) emergente nel piano di sviluppo principale dell’elemento di ritegno (12), detta porzione sporgente (17) essendo in particolare sotto forma di una linguetta allungata per consentire una manipolazione dell’elemento di ritegno.
In un 38° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 34 a 37, in cui in cui gli inserti (11) sono definiti da lettere, numeri e/o simboli.
In un 39° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 34 a 38, ciascun inserto (11) presenta almeno uno e preferibilmente due pioli (19) emergenti dal piano principale dell’inserto in allontanamento dal primo supporto (2).
In un 40° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 34 a 39, inserti (11) diversi presentano una posizione dei pioli (19) diversa rispetto al profilo esterno (12a) dell’elemento di ritegno (12) che li porta.
In un 41° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 34 a 40, gli elementi di ritegno (12) sono realizzati in materiale plastico, opzionalmente in nylon.
In un 42° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 34 a 41, gli elementi di ritegno (12) presentano rispettive sedi di accoglimento (13) controsagomate all’inserto (11) che portano.
In un 43° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 34 a 42, le sedi di accoglimento (13) degli elementi di ritegno (12) presentano mezzi per trattenere amovibilmente in posizione gli inserti, detti mezzi per trattenere essendo, ad esempio, sottosquadri, rastremazioni della parete laterale delle sedi di accoglimento e/o degli inserti, interferenza meccanica tra le sedi di accoglimento e gli inserti.
In un 44° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 34 a 43, le sedi di accoglimento (13) degli elementi di ritegno (12) sono sedi passanti.
In un 45° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 34 a 44, gli inserti (11) sono realizzati in materiale metallico, ad esempio una lega metallica quale zama.
In un 46° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 34 a 45, il prefissato numero di elementi di vincolo (14) è un unico elemento di vincolo (14) comprendente mezzi di impegno per ricevere in vincolo permanente la pluralità di inserti (11).
In un 47° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 34 a 46, il kit comprende inoltre un corpo di supporto (20) alloggiante amovibilmente una pluralità di elementi di vincolo (14).
In un 48° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 34 a 47, il prefissato numero di elementi di vincolo (14) comprende una pluralità di elementi di vincolo (14) ciascuno comprendente mezzi di impegno per ricevere in vincolo permanente un rispettivo inserto (11).
In un 49° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 34 a 48, l’elemento di vincolo (14) comprende mezzi di impegno per ricevere in vincolo permanente almeno un inserto (11), detti mezzi di impegno comprendendo ad esempio sedi (21) per ricevere corrispondenti pioli (19) degli inserti (11), le sedi (21) essendo opzionalmente passanti.
In un 50° aspetto secondo l’aspetto precedente e l’aspetto 39, in cui elementi di vincolo (14) per inserti (11) differenti presentano sedi (21) posizionate in zone differenti con posizione corrispondente a quella dei pioli (19) dell’inserto (11) a cui accoppiarsi stabilmente.
In un 51° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 34 a 50, l’elemento di vincolo (14) è realizzato in materiale metallico o plastico o metallico e plastico assieme.
In un 52° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 34 a 50, ciascun elemento di vincolo (14) presenta medesima sagoma in pianta.
In un 53° aspetto indipendente è previsto un me todo per l’applicazione di inserti (11) su supporti laminari (S), in particolare su pelli, tessuti, stoffe, o simili prodotti, comprendente:
• posizionare una pluralità di elementi di ritegno (12) in una porzione di alloggiamento (5) di un primo supporto (2) per una pressa (3) avente una porzione di vincolo (4) configurata per impegnarsi in maniera rigida ad un basamento (3a) della pressa (3) ed detta porzione di alloggiamento (5) presentante una pluralità di sedi (6), ciascun elemento di ritegno (12) presentando un profilo esterno (12a) configurato per essere alloggiato nella rispettiva sede (6) della porzione di alloggiamento (5) del primo supporto (2), ciascun elemento di ritegno (12) avendo una rispettiva sede di accoglimento (13) per ricevere amovibilmente uno di detti inserti (11), ogni elemento di ritegno potendo essere posizionato in una qualsiasi di dette sedi (6) a seconda di una sequenza di inserti da realizzare impegnata al supporto laminare (S); • posizionare un prefissato numero di elementi di vincolo (14) in una porzione di alloggiamento ausiliaria (9) di un secondo supporto (7) per una pressa avente una rispettiva porzione di vincolo ausiliaria (8) configurata per impegnarsi ad un elemento (3b) della pressa (3) ed una porzione di alloggiamento ausiliaria (9) presentante il prefissato numero di sedi ausiliarie (10);
• posizionare il supporto laminare (S) a cui impegnare gli inserti tra detto primo e secondo supporto (2, 7);
• chiudere detta pressa facendo avvicinare il primo ed il secondo supporto (2, 7) per esercitare una pressione su detti inserti (11) e detti elementi di vincolo (14) al fine di ottenere un accoppiamento stabile degli stessi con interposto il supporto laminare (S);
• aprire detta pressa per estrarre detto supporto laminare (S) portante su un suo lato la pluralità di inserti (11) e sull’altro il prefissato numero di elementi di vincolo (14).
In un 54° aspetto secondo l’aspetto precedente, la fase di posizionare la pluralità di elementi di ritegno (12) sulla porzione di alloggiamento (5) comprende la sotto-fase di posizionare un elemento di ritegno in una specifica sede (6), rimuovere l’elemento di ritegno previamente posizionato nella specifica sede e posizionare lo stesso in un’altra sede di detta pluralità di sedi.
In un 55° aspetto secondo gli aspetti precedenti da 53 a 54, il metodo comprende inoltre una fase di rimozione della porzione di alloggiamento (5) dalla porzione di vincolo (4) ed accoppiamento di una diversa porzione di alloggiamento (5) alla porzione di vincolo (4), detta diversa porzione di alloggiamento (5) presentando un diverso numero di sedi (6) rispetto alla porzione di alloggiamento rimossa.
In un 56° aspetto indipendente è previsto l’uso del kit di cui agli aspetti da 34 a 52 per l’applicazione di stringhe di inserti differenti una dall’altra su supporti laminari (S), in particolare mediante il dispositivo di cui agli aspetti da 1 a 33.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La descrizione del presente trovato verrà effettuate in relazione ad alcune possibili forme realizzative di un dispositivo per l’applicazione di inserti su supporti laminari, in particolare su pelli, tessuti, stoffe, o simili prodotti, secondo quanto mostrato ed illustrato nelle seguenti figure esemplificative, e pertanto non limitative, in cui:
- la figura 1 illustra una vista semplificata di una pressa con applicato il dispositivo dell’invenzione;
- la figura 2 mostra una vista in esploso di una prima forma realizzativa del trovato;
- le figure 3-5 mostrano possibili varianti di configurazione degli elementi di vincolo;
- la figura 6 mostra una variante della porzione di alloggiamento del primo supporto;
- la figura 7 mostra in vista dal basso la porzione di alloggiamento ausiliaria del secondo supporto;
- la figura 8 mostra una variante della porzione di alloggiamento ausiliaria del secondo supporto;
- la figura 9 mostra alcuni esempi di inserti; e
- la figura 10 mostra un inserto separato dall’elemento di ritegno.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con riferimento agli uniti disegni, con 1 è stato complessivamente indicato un dispositivo per l’applicazione di inserti 11 su supporti laminari S, in particolare su pelli, tessuti, stoffe, o simili prodotti.
Come visibile in figura 1 il dispositivo sfrutta una pressa 3 (solo schematicamente rappresentata in quanto di tipo convenzionale) dotata di un basamento 3a il quale porta un elemento mobile 3b (o slitta) che si muove in avvicinamento ed in allontanamento alla base della pressa al fine di consentire di imprimere una opportuna pressione agli elementi interposti e permettere l’accoppiamento di inserti e di rispettive contro placche come di seguito precisato e dettagliato.
Come mostrato in figura 2, il dispositivo 1 è dotato di un primo supporto 2 inferiormente posto ed avente una porzione di vincolo 4 configurata per impegnarsi in maniera fissa al basamento 3a della pressa 3. Il primo supporto 2 comprende anche una porzione di alloggiamento 5 presentante una pluralità di sedi 6.
La forma realizzativa illustrata mostra il primo supporto 2 costituito da due elementi separati, la porzione di vincolo 4 e la porzione di alloggiamento 5. In particolare, la porzione di alloggiamento 5 del primo supporto 2 è amovibilmente impegnata alla porzione di vincolo 4 in modo da poter applicare alla medesima porzione di vincolo differenti porzioni di alloggiamento 5 andando a sostituire quella precedentemente montata per gli scopi ed i motivi più avanti precisati.
In maggior dettaglio, la porzione di vincolo 4 presenta una sede principale 4a posta superiormente e preposta a ricevere e trattenere in posizione la porzione di alloggiamento 5. La sede 4a è ad esempio di sagoma sostanzialmente rettangolare e controsagomata all’ingombro in pianta della parte della porzione di alloggiamento che si deve inserire ed accoppiare alla sede principale 4a. La profondità della sede principale è inferiore all’altezza o spessore della porzione di alloggiamento 5 in modo che quest’ultima sporga superiormente rispetto alla porzione di vincolo 4. Ovviamente potranno essere previsti sistemi aggiuntivi per rendere solidali le due porzioni 4 e 5 quando in uso, come ad esempio grani o viti di fissaggio o simili sistemi di accoppiamento stabile.
La presenza di una sede principale 4a consente un più semplice ed immediato impegno della porzione di alloggiamento prescelta nella posizione di lavoro (già registrata) in modo che con estrema facilità la stessa possa essere sostituita con una diversa in funzione delle esigenze del momento. E’ tuttavia evidente che altri sistemi di vincolo tra le due porzioni potrebbero essere equivalentemente adottati senza uscire dall’ambito del trovato.
Peraltro, in una diversa forma realizzativa (non illustrata), le due porzioni potrebbero essere realizzate di pezzo, ovvero essere costituite da un medesimo corpo unico. Va notato che il primo supporto 2, ed in dettaglio la porzione di vincolo 4, viene impegnato al basamento 3a della pressa 3 in maniera regolata, ovvero lo stesso viene vincolato e la sua posizione relativa rispetto al basamento può essere finemente variata (registrata) in modo che le varie componenti del dispositivo siano perfettamente allineate e la pressa possa operare con estrema precisione durante le operazioni di ribattitura per vincolare gli inserti 11.
Operando come descritto, la porzione di vincolo 4, una volta correttamente posizionata sulla pressa 3 non viene più mossa e non sono necessarie ulteriori operazioni di regolazione o registrazione, nemmeno quando dovesse venir sostituita la porzione di alloggiamento 5 con una differente.
Come visibile dalle unite figure, la porzione di alloggiamento 5 del primo supporto 2 comprende una pluralità di sedi 6 preferibilmente affiancate tra loro lungo una direzione principale 15. La figura 2 mostra la presenza di tre sedi 6; la figura 6 mostra viceversa una diversa porzione di alloggiamento 5 presentante solo due sedi 6. Ovviamente si potranno realizzare porzioni di alloggiamento con più di tre sedi 6, ove necessario; sostanzialmente si potrebbero realizzare porzioni 5 con un numero qualsivoglia di sedi (anche non necessariamente tutte allineate lungo la direzione 15) in funzione delle esigenze.
Come si può in aggiunta notare, le porzioni di alloggiamento 5 di cui alle figure 2 e 6 differiscono soltanto in relazione al numero delle sedi 6; è importante che la parte della porzione di alloggiamento che viene inserita nella sede principale 4a della porzione di vincolo sia la medesima in tutte le differenti porzioni di alloggiamento 5 in modo che quando si vuole sostituire una di esse con un’altra avente un diverso numero di sedi 6 non si debba sostituire e/o spostare o intervenire anche sulla porzione di vincolo 4 (la quale è stata previamente accoppiata alla pressa e precisamente regolata nella sua posizione di lavoro).
In termini più generali, laddove il primo supporto 2 fosse costituito da due elementi distinti, i mezzi di accoppiamento tra gli stessi dovranno consentire di impegnare le varie porzioni di alloggiamento 5 con numero e/o forma delle sedi diversi senza toccare il posizionamento relativo della porzione di vincolo 4 rispetto al basamento 3a della pressa 3 e senza necessitare ulteriori registrazioni di posizione.
Il primo supporto 2 sarà in generale realizzato in materiale metallico, anche se non si esclude la possibilità di utilizzare differenti materiali.
Passando all’esame delle sedi 6, le stesse sono configurate per ricevere ciascuna un elemento di ritegno 12. Ciascun elemento di ritegno 12 presenta un profilo esterno 12a (sagoma in pianta) configurato per essere alloggiato in una sola rispettiva sede 6 della porzione di alloggiamento 5 ed presenta inoltre una rispettiva sede di accoglimento 13, centralmente posta, per ricevere amovibilmente uno degli inserti 11 da accoppiare al supporto laminare S. La figura 10 mostra un elemento di ritegno 12 ed un inserto 11 in vista in esploso.
Va notato che le varie sedi 6 presentano tutte medesima conformazione esterna adatta a ricevere i corrispondenti elementi di ritegno che, a loro volta, hanno medesimo profilo esterno 12a. In questo modo, ciascuna sede 6 può ricevere indifferentemente un qualsiasi elemento di ritegno 12, ovvero preso un qualsiasi elemento di ritegno 12, lo stesso potrà essere alloggiato nella prima, seconda o terza sede 6 in maniera del tutto arbitraria. Come comprensibile, gli elementi di ritegno 12 variano tra di loro sostanzialmente per l’inserto 11 che portano, ovvero per la sede interna 13 che riceve l’inserto 11 stesso.
Questa modularità permette pertanto di poter posizionare gli inserti in modo da formare la stringa alfanumerica desiderata sul prodotto laminare finito.
In altre parole ancora, avendo a disposizione un numero ragionevole di elementi di ritegno con i relativi inserti, è possibile sostanzialmente decidere al momento quale combinazione degli stessi andare a realizzare sul tessuto/pelle, semplicemente opportunamente scegliendoli e posizionandoli nelle sedi 6 relative.
A mero titolo esemplificativo, avendo a disposizione i tre elementi di ritegno 12 di figura 2 portanti gli inserti 11 “A”, “M” ed “F”, è possibile comporre sul supporto laminare le diciture: “AMF”, “AFM”, “FMA”, “FAM”, “MAF”, “MFA”; questo con soli 3 inserti. Come comprensibile, avere a disposizione una moltitudine di inserti (dal costo assai contenuto) consente di poter realizzare una personalizzazione spinta e decidibile al momento. In questo modo un cliente può, ad esempio, acquistare un prodotto/accessorio di moda e personalizzarlo con inserti al momento stesso dell’acquisto scegliendo sia la lunghezza, sia la tipologia di scritta o sequenza da applicare.
Tornando alla geometria delle sedi 6, le stesse presentano conformazione esterna poligonale, in particolare a 4 lati principali ed ancor più in particolare quadrata. Ovviamente la geometria delle sedi 6 potrà essere qualsivoglia forma che si possa rivelare più conveniente. In corrispondenza delle zone di unione di due lati contigui del profilo è presente un rispettivo scasso 18 che favorisce le operazioni di inserimento/estrazione degli elementi di ritegno 12.
Sempre osservando le figure 2 e 6, è possibile notare come le sedi 6 abbiano, ciascuna, conformazione esterna del profilo aperta e presentante almeno un passaggio 16 adatto a consentire l’alloggiamento di una corrispondente porzione sporgente 17 degli elementi di ritegno 12. Il passaggio 16 è definito da un canale che si sviluppa a partire dal centro della porzione di alloggiamento 5 ove si trova la sede 6 sino ad un lato esterno della porzione di alloggiamento 5. Di fatto il passaggio 16 consente l’alloggiamento della porzione sporgente 17 dell’elemento di ritegno 12 emergente nel piano di sviluppo principale dell’elemento di ritegno stessa; la porzione sporgente è sotto forma di una linguetta configurata per essere parzialmente alloggiata nel passaggio 16 dalla sede 6 e sporgere all’esterno. La porzione sporgente consente di poter agevolmente manipolare gli elementi di ritegno 12 ed estrarre gli stessi dalla sede.
Come si può comprendere, non solo la sede 6 ed il profilo esterno 12a dell’elemento di ritegno 12 sono controsagomati l’una all’altro, ma anche le sedi 6 presentano una profondità leggermente inferiore (ad esempio uno o più decimi) o sostanzialmente coincidente con lo spessore degli elementi di ritegno 12. In altre parole, gli elementi di ritegno 12, una volta inseriti nelle rispettive sedi 6 emergono leggermente nello spessore per evitare di ‘segnare’ il supporto S durante la fase di punzonatura ed emergono in maniera sostanziale in direzione trasversale (linguetta 17) rispetto alla direzione di avvicinamento/allontanamento 21 del primo e secondo supporto 2, 7. Come menzionato, gli elementi di ritegno 12 presentano una rispettiva sede di accoglimento 13 sostanzialmente controsagomata all’inserto 11 che portano (si veda la figura 10 ad esempio). Inoltre, le sedi di accoglimento 13 degli elementi di ritegno 12 presentano mezzi per trattenere amovibilmente in posizione gli inserti. In maggior dettaglio l’elemento di ritegno deve trattenere in posizione precisa l’inserto durante tutte le fasi di posizionamento dello stesso sulla pressa 3, ma allo stesso tempo consentire una rimozione semplice ed efficace del supporto 12 dall’inserto 11 quando quest’ultimo è applicato al supporto S.
I mezzi per trattenere possono essere, ad esempio, sottosquadri, rastremazioni della parete laterale delle sedi di accoglimento e/o degli inserti, interferenza meccanica tra le sedi di accoglimento e gli inserti. Naturalmente la rimozione dell’inserto non deve comportare alcuno sforzo eccessivo o danneggiamento dell’inserto.
Nella forma realizzativa illustrata (non limitativa), le sedi di accoglimento 13 degli elementi di ritegno 12 sono sedi passanti con sottosquadri in corrispondenza delle due superfici principali contrapposte.
Dal punto di vista dei materiali, gli elementi di ritegno saranno in generale realizzati in materiale plastico ed in particolare si è rivelato vantaggioso realizzarli in nylon. Gli inserti 11, come comprensibile, potranno avere sagoma qualsivoglia ed essere o meno caratteri alfanumerici o simboli (si veda ad esempio la figura 9).
Ciascun inserto 11 presenta uno o più pioli 19 emergenti dal piano principale dell’inserto in allontanamento dal primo supporto 2 quando posizionati nelle sedi 6. Inserti 11 diversi presentano una posizione del/i piolo/i 19 diversa rispetto al profilo esterno 12a dell’elemento di ritegno 12 che li porta. La figura 2 evidenzia quanto sopra descritto.
Gli inserti 11 sono realizzati in materiale metallico, ad esempio una lega metallica quale zama.
Passando alla descrizione della parte superiore del dispositivo, sempre riferendosi a figura 2, è presente un secondo supporto 7 superiormente posto ed avente una porzione di vincolo ausiliaria 8 configurata per impegnarsi in maniera rigida ad un elemento mobile 3b della pressa 3. Il secondo supporto 7 comprende anche una porzione di alloggiamento ausiliaria 9 presentante un prefissato numero di sedi ausiliarie 10.
La forma realizzativa illustrata mostra il secondo supporto 7 costituito da due elementi separati, la porzione di vincolo ausiliaria 8 e la porzione di alloggiamento ausiliaria 9. In particolare, la porzione di alloggiamento ausiliaria 9 del secondo supporto 7 è amovibilmente impegnata alla porzione di vincolo ausiliaria 8 in modo da poter applicare alla medesima porzione di vincolo differenti porzioni di alloggiamento ausiliarie 9 andando a sostituire quella precedentemente montata per sposarsi con quanto montato in corrispondenza del primo supporto 2.
In generale, ma non limitativamente, il secondo supporto 7 è un supporto superiore mobile in avvicinamento/allontanamento dal primo supporto 2, il quale è viceversa fisso.
Anche il secondo supporto 7 è regolabile nella sua posizione rispetto all’elemento mobile della pressa 3, in particolare il dispositivo comprende opportuni mezzi di regolazione ausiliari (non mostrati) per configurare/registrare il secondo supporto 7 in una pluralità di differenti posizioni relative stabili rispetto al all’elemento mobile 3b.
Anche in questo caso, una volta registrata la posizione della porzione di vincolo ausiliaria 8, non si interviene più sulla sua posizione quando si procede alla sostituzione della porzione di alloggiamento ausiliario 9 con una differente.
Ovviamente in una ulteriore forma realizzativa si potrebbe prevedere il secondo supporto 7 realizzato di pezzo, ovvero in cui la porzione di alloggiamento ausiliario 9 è inamovibilmente fissata a quella di vincolo ausiliario, ovvero le parti essere in corpo unico.
Va a questo punto menzionato che, differentemente rispetto alle sedi 6, il prefissato numero di sedi ausiliarie 10 della porzione di alloggiamento ausiliaria 9 può essere un’unica sede 10 (realizzazione non mostrata nelle figure) o una pluralità di sedi ausiliarie 10 (due o più come evidenziate in figure 7 e 8).
La sede ausiliaria 10 serve per trattenere in posizione gli elementi di vincolo 14 (ovvero le contro placche) che, accoppiandosi agli inserti da parte opposta al supporto S consentono il vincolo stabile dell’inserto al supporto stesso.
Nel caso in cui sia presente un’unica sede 10, sono possibili alcune varianti realizzative.
In una prima variante, la sede ausiliaria 10 riceve direttamente un’unica contro placca o elemento di vincolo 14. Quest’ultimo sarà della dimensione opportuna, ovvero se ad esempio è prevista l’applicazione di tre inserti 11 avrà una lunghezza tale da poter portare la sede o le sedi 21 destinate a ricevere i pioli 19 di tutti gli inserti per l’accoppiamento a seguito di ribattitura. Se ciascun inserto ha due pioli 19 e sono presenti tre inserti, il singolo elemento di vincolo 14 avrà almeno sei sedi 21 posizionate in corrispondenza dei citati pioli 19 in modo da poterli impegnare tutti.
E’ evidente che questa soluzione non è ottimale pur garantendo il funzionamento del dispositivo in quanto prevede di avere a disposizione numerosi differenti elementi di vincolo singoli per accoppiamento a molteplici inserti 11, elementi 14 presentanti le combinazioni di posizione delle sedi 21 necessarie; inoltre l’inserto finito applicato avrà una certa rigidità conferita dalla contro placca.
In una forma alternativa, il singolo elemento di vincolo 14 non viene impegnato direttamente alla sede ausiliaria 10, ma è portato da un corpo di supporto 20 che a sua volta si impegna nella sede ausiliaria 10. Il corpo di supporto 20 potrà o meno presentare una linguetta 20a per il posizionamento e l’estrazione. Questa specifica soluzione è mostrata in figura 5.
Dal punto di vista della modularità è tuttavia preferibile che gli elementi di vincolo 14 siano una pluralità ed in particolare uno per ogni inserto da vincolare al supporto S. La figura 2 mostra tre contro-placche (tre elementi di vincolo 14) che vengono impegnate in tre corrispondenti sedi ausiliarie 10 (si veda la figura 7 – elemento di alloggiamento visto dal basso) ad esempio mediante leggera interferenza o tramite delle mollette che trattengono la contro placca in posizione. Le contro-placche di figura 2 presentano sedi 21 cieche (poste sul lato non in vista in figura) poste in corrispondenza dei pioli 19 degli inserti.
Alternativamente, gli elementi di vincolo 14 potranno essere del tipo mostrato in figura 3, ovvero dotati di sedi 21 passanti per ricevere i citati pioli 19 e permetterne una semplice ribattitura; anche in questo caso le contro-placche potranno essere direttamente trattenute nelle sedi ausiliarie 10 della porzione di alloggiamento ausiliaria 9.
Figura 4 illustra una possibile realizzazione alternativa in cui ciascuno degli elementi di vincolo 14 è amovibilmente portato da un corrispondente corpo di supporto 20 il quale, a sua volta, si impegna nella rispettiva sede ausiliaria 10.
Quale che sia la forma realizzativa, nel caso di elementi di vincolo singoli, è importante che gli stessi siano intercambiabili nella posizione ed impegno alle sedi ausiliarie 10 della porzione di alloggiamento ausiliaria 9. Se l’impegno è diretto dovranno avere profilo esterno identico tra loro ed adatto ad essere accoppiato a ciascuna (una qualsiasi) delle sedi ausiliarie 10 (anch’esse uguali tra loro). Se si usa un corpo di supporto 20 per ciascun elemento di vincolo (fig. 4), allora gli elementi di vincolo stessi potranno avere profilo uguale o meno, ma i vari corpi di supporto 20 dovranno avere profilo esterno identico ed controsagomato alle sedi ausiliarie 10 per poter essere posizionati ove più opportuno.
Ovviamente, il numero delle sedi ausiliarie 10 potrà variare laddove si debbano impegnare un numero di inserti diverso (si confrontino ad esempio le figure 7 ed 8). Inoltre in caso di elementi di vincolo 14, uno per ogni inserto 11 da applicare, il numero delle sedi 6 del primo supporto 2 dovrà essere uguale al numero delle sedi ausiliarie 10 del secondo supporto 7, ed i due supporti 2, 7 precisamente allineati in modo che gli inserti 11 ed i corrispettivi elementi di vincolo 14 siano in asse per garantire l’impegno reciproco.
Sebbene le figure mostrino sempre il primo supporto 2 in posizione inferiore e vincolato al basamento fisso della pressa ed il secondo supporto 7 in posizione superiore e vincolato alla parte mobile della pressa, va notato che i supporti potrebbero essere chiaramente invertiti nella loro posizione, ovvero il primo supporto 2 portante gli inserti 11 essere posizionato superiormente accoppiato all’elemento mobile ed il secondo supporto posizionato inferiormente; inoltre ad essere mobile potrà anche essere sola la parte inferiore della pressa portante il primo supporto o entrambe le parti superiore ed inferiore, ovvero il primo ed il secondo supporto in avvicinamento relativo tra loro.
Ovviamente non è precluso l’impiego di materiali plastici o meno per quanto riguarda ciascuna delle componenti e delle relative controparti descritte.
Premessa la descrizione strutturale, il funzionamento del dispositivo è il seguente. In sede di personalizzazione, si decide (ad esempio il cliente) quanti e quali inserti 11 applicare al supporto laminare S (ad esempio ad una borsa). Si procede quindi ad impegnare la porzione di alloggiamento 5 avente il numero di sedi 6 necessarie (ad esempio 2 per mettere sul prodotto le iniziali) nella porzione di supporto 4. Si applica poi la porzione di alloggiamento ausiliaria 9 prescelta corrispondente (ad esempio con medesimo numero di sedi per le contro placche).
Quindi si posizionano gli elementi di ritegno 12 portanti gli inserti desiderati nelle sedi 6 e le corrispondenti contro placche nelle sedi ausiliarie 10.
Il supporto laminare è posto tra i due supporti 2, 7 e si procede quindi ad azionare la pressa 3 in modo che gli inserti si vincolino inamovibilmente alle contro placche con il supporto interposto.
Qualsiasi tipo di personalizzazione può essere pertanto ottenuto in brevissimo tempo e senza necessitare macchinari industriali o competenze da manifattura.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1 ) per l'applicazione di inserti (11 ) su supporti laminari (S), in particolare su pelli, tessuti, stoffe, o simili prodotti, comprendente: un primo supporto (2) per una pressa (3) avente una porzione di vincolo (4) configurata per impegnarsi in maniera rigida ad un basamento (3a) della pressa (3) ed una porzione di alloggiamento (5) presentante una pluralità di sedi (6); un secondo supporto (7) per una pressa (3) avente una rispettiva porzione di vincolo ausiliaria (8) configurata per impegnarsi ad un elemento (3b) della pressa (3) ed una porzione di alloggiamento ausiliaria (9) presentante un prefissato numero di sedi ausiliarie (10), il primo ed il secondo supporto (2, 7) essendo relativamente mobili in avvicinamento/allontanamento lungo una direzione di spostamento (21); una pluralità di inserti (11 ) da applicare al supporto laminare (S); una pluralità di elementi di ritegno (12), ciascuno presentante un profilo esterno (12a) configurato per essere alloggiato in una rispettiva sede (6) della porzione di alloggiamento (5) del primo supporto (2) ed una rispettiva sede di accoglimento (13) per ricevere amovibilmente uno di detti inserti (11); un prefissato numero di elementi di vincolo (14) associabili a detto prefissato numero di sedi ausiliarie (10) della porzione di alloggiamento ausiliaria (9) del secondo supporto ausiliario (7) e configurati per essere vincolati in uso agli inserti (11).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, in cui la porzione di alloggiamento (5) del primo supporto (2) è amovibilmente impegnata alla porzione di vincolo (4), in particolare la porzione di vincolo (4) presenta una sede principale (4a) preposta a ricevere e trattenere in posizione la porzione di alloggiamento (5).
  3. 3. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione di alloggiamento (5) del primo supporto (2) comprende una pluralità di sedi (6) affiancate lungo una direzione principale (15), ed in cui le sedi (6) presentano medesima conformazione esterna adatta a ricevere corrispondenti elementi di ritegno (12) con medesimo profilo esterno (12a), gli elementi di ritegno (12) presentando medesimo profilo esterno (12a) adatto ad essere ricevuto in dette sedi (6), la sede (6) ed il profilo esterno (12a) dell’elemento di ritegno (12) essendo controsagomati l’una all’altro
  4. 4. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui le sedi (6) presentano ciascuna conformazione esterna aperta e presentante almeno un passaggio (16) adatto a consentire l’alloggiamento di una porzione sporgente (17) degli elementi di ritegno (12), in particolare il passaggio (16) essendo definito da un canale che si sviluppa a partire da un lato esterno della porzione di alloggiamento (5) del primo supporto (2) sino all’interno della sede (6), gli elementi di ritegno (12) presentando ciascuno una porzione sporgente (17) emergente nel piano di sviluppo principale dell’elemento di ritegno e configurata per essere alloggiata nel corrispondente passaggio (16) della sede (6).
  5. 5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui le sedi (6) presentano una profondità leggermente inferiore o al più sostanzialmente coincidente con uno spessore degli elementi di ritegno (12).
  6. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo supporto (2) è regolabile nella sua posizione rispetto al basamento della pressa (3), in particolare il dispositivo comprende mezzi di regolazione per configurare il primo supporto (2) in una pluralità di differenti posizioni relative stabili rispetto al basamento, ed in cui il secondo supporto (7) è regolabile nella sua posizione rispetto all’elemento mobile della pressa (3), in particolare il dispositivo comprende mezzi di regolazione ausiliari per configurare il secondo supporto (7) in una pluralità di differenti posizioni relative stabili rispetto al all’elemento mobile.
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione di vincolo (4) presenta una sede principale (4a) preposta a ricevere e trattenere in posizione la porzione di alloggiamento (5), il dispositivo comprendendo una pluralità di porzioni di alloggiamento (5) aventi medesima sagoma esterna configurata per essere ricevuta nella sede principale (4a) e trattenuta in posizione dalla porzione di vincolo (4), detta pluralità di porzioni di alloggiamento differendo l’una dall’altra per il numero di sedi (6).
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascun inserto (11) presenta almeno uno e preferibilmente almeno due pioli (19) emergenti dal piano principale dell’inserto in allontanamento dal primo supporto (2), ed in cui inserti (11) diversi presentano una posizione dei pioli (19) diversa rispetto al profilo esterno (12a) dell’elemento di ritegno (12) che li porta.
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli elementi di ritegno (12) sono realizzati in materiale plastico, opzionalmente in nylon e presentano rispettive sedi di accoglimento (13) controsagomate all’inserto (11) che portano, le sedi di accoglimento (13) degli elementi di ritegno (12) presentando mezzi per trattenere amovibilmente in posizione gli inserti, detti mezzi per trattenere essendo, ad esempio, sottosquadri, rastremazioni della parete laterale delle sedi di accoglimento e/o degli inserti, interferenza meccanica tra le sedi di accoglimento e gli inserti, gli inserti (11) essendo realizzati in materiale metallico, ad esempio una lega metallica quale zama.
  10. 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il prefissato numero di sedi ausiliarie (10) della porzione di alloggiamento ausiliaria (9) comprende una pluralità di sedi (10) ed in cui il prefissato numero di elementi di vincolo (14) comprende una pluralità di elementi di vincolo (14) ciascuno comprendente mezzi di impegno per ricevere in vincolo permanente un rispettivo inserto (11), l’elemento di vincolo (14) comprendendo mezzi di impegno per ricevere in vincolo permanente almeno un inserto (11), detti mezzi di impegno comprendendo ad esempio sedi (21) per ricevere corrispondenti pioli (19) degli inserti (11), le sedi (21) essendo opzionalmente passanti ed in cui elementi di vincolo (14) per inserti (11) differenti presentano sedi (21) posizionate in zone differenti con posizione corrispondente a quella dei pioli (19) dell’inserto (11) a cui accoppiarsi stabilmente.
  11. 11. Kit per dispositivi (1) per l’applicazione di inserti (11) su supporti laminari (S), in particolare su pelli, tessuti, stoffe, o simili prodotti, comprendente: • una pluralità di inserti (11) da applicare al supporto laminare (S); • una pluralità di elementi di ritegno (12), ciascuno presentante un profilo esterno (12a) configurato per essere alloggiato in una rispettiva sede (6) di un primo supporto (2) di una pressa ed una rispettiva sede di accoglimento (13) per ricevere amovibilmente uno di detti inserti (11); • un prefissato numero di elementi di vincolo (14) associabili ad un secondo supporto ausiliario (7) e configurati per essere vincolati in uso agli inserti (11).
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