IT201600104853A1 - Banco per auditorium - Google Patents

Banco per auditorium

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Publication number
IT201600104853A1
IT201600104853A1 IT102016000104853A IT201600104853A IT201600104853A1 IT 201600104853 A1 IT201600104853 A1 IT 201600104853A1 IT 102016000104853 A IT102016000104853 A IT 102016000104853A IT 201600104853 A IT201600104853 A IT 201600104853A IT 201600104853 A1 IT201600104853 A1 IT 201600104853A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
frame
station
bench
plates
stop
Prior art date
Application number
IT102016000104853A
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English (en)
Inventor
Michele Caruso
Original Assignee
Lamm S R L
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Filing date
Publication date
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Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B5/00Suspended or hinged panels forming a table; Wall tables
    • A47B5/04Suspended or hinged panels forming a table; Wall tables foldable

Landscapes

  • Tables And Desks Characterized By Structural Shape (AREA)
  • Bidet-Like Cleaning Device And Other Flush Toilet Accessories (AREA)
  • Diaphragms For Electromechanical Transducers (AREA)
  • Medicines Containing Plant Substances (AREA)
  • Combinations Of Kitchen Furniture (AREA)

Description

“BANCO PER AUDITORIUM”
La presente invenzione ha per oggetto un banco per auditorium.
Ad esempio, il banco qui proposto trova impiego in sale conferenze, aule universitarie o sale polivalenti.
Sono già note diverse soluzioni integrate e continue di banchi per auditorium, componibili in linea retta o curva, su gradoni o su pavimenti inclinati e/o piani.
Ogni fila intermedia presenta un banco sul quale sono ricavate una pluralità di postazioni di seduta e di scrittura.
La prima fila presenta invece una banco unicamente formato da postazioni di scrittura.
La fila terminale presenta un banco unicamente formato da postazioni di seduta.
In questo contesto, l’attenzione è focalizzata unicamente sulle postazioni di scrittura.
Nelle soluzioni note, il banco presenta tanti tavoli quante sono le postazioni di scrittura. I tavoli possono essere fissi oppure ribaltabili (in modo indipendente l’uno dall’altro).
Nelle soluzioni note, per ciascuna postazione di scrittura il corrispondente tavolo è scorrevolmente associato a due montanti laterali. In particolare, su due superfici laterali opposte del tavolo sono ricavate asole cieche aventi estensione longitudinale. Il tavolo è vincolato a due perni: uno su ciascun montante laterale. Ogni perno può scorrere in una delle due asole cieche.
Per aprire il tavolo, cioè per ribaltarlo fino a portarlo nella configurazione di scrittura, al tavolo deve essere impartita una traslazione verso l’alto, associata ad una parziale rotazione. Durante tale movimentazione i perni (fissi) scorrono nelle asole cieche del tavolo (in movimento).
Quando il tavolo viene richiuso, si esegue esattamente la sequenza opposta, sempre facendo scorrere i perni (fissi) nelle asole cieche del tavolo (in movimento).
I tavoli, pur essendo disposti uno di seguito all’altro, sono comunque distanziati. Tale distanza è legata a due fattori:
- ogni tavolo deve poter essere movimentato in maniera indipendente rispetto a quelli adiacenti, quindi è necessario prevedere una distanza tra tavoli adiacenti al fine di evitare interferenze;
- ogni tavolo è associato a due montanti ad esso dedicati, per cui ogni montante è distanziato dal montante del tavolo immediatamente successivo.
Mentre sul primo fattore non si ha margine di intervento (una tolleranza è necessaria per evitare intralci e/o usura nelle superfici laterali dei tavoli) sarebbe auspicabile intervenire sul secondo fattore in modo tale da ridurre gli “spazi morti” e aumentare, se possibile, il numero di postazioni per ogni fila.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un banco per auditorium che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione rendere disponibile un banco per auditorium più compatto e con una organizzazione delle postazioni ottimizzata rispetto alle soluzioni precedenti.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un banco per auditorium, comprendente:
- un telaio avente una direzione di sviluppo prevalente;
- una pluralità di piastre divisorie vincolate al telaio e disposte in modo tale da delimitare una pluralità di postazioni adiacenti;
- una pluralità di tavoli, ciascuno dei quali è situato in corrispondenza di una postazione;
- mezzi per ribaltare in maniera indipendente ciascun tavolo rispetto al telaio, per cui il tavolo può passare da una configurazione di riposo in cui è ripiegato e addossato al telaio, ad una configurazione di lavoro in cui risulta sostanzialmente ortogonale alla direzione di sviluppo prevalente,
caratterizzato dal fatto di comprendere, per ciascuna postazione:
- due blocchetti aventi un profilo parzialmente ondulato per guidare il corrispondente tavolo durante il suo ribaltamento rispetto al telaio, ciascuno dei due blocchetti essendo vincolato ad una delle due piastre divisorie della corrispondente postazione;
- una battuta sporgente dal telaio, il tavolo nella configurazione di lavoro facendo riscontro sulla battuta.
In una forma realizzativa preferita, la direzione di sviluppo prevalente è una retta.
In una variante realizzativa, la direzione di sviluppo prevalente è una curva.
Preferibilmente, il telaio comprende una pluralità di lastre affiancate una all’altra lungo la direzione di sviluppo prevalente.
Ciascuna lastra è associata ad una corrispondente postazione. Le piastre divisorie sono fissate ortogonalmente alle lastre.
Preferibilmente, la battuta di ogni postazione consiste in una profilatura sporgente dalla corrispondente lastra.
Preferibilmente, la battuta di ogni postazione si estende da una piastra divisoria all’altra piastra divisoria di tale postazione.
Preferibilmente, due postazioni adiacenti sono separate da una sola piastra divisoria.
Preferibilmente, i mezzi per ribaltare ciascun tavolo rispetto al telaio comprendono, per ogni postazione, due perni fissati alle piastre divisorie. Ogni tavolo è provvisto di due asole cieche ricavate su superfici laterali opposte del tavolo ed aventi estensione longitudinale. Ciascuno dei due perni è scorrevolmente inserito in una delle due asole cieche per consentire il ribaltamento del tavolo.
Preferibilmente, il banco comprende una pluralità di ammortizzatori, ciascuno dei quali è situato in una delle asole cieche per ammortizzare il ribaltamento di ciascun tavolo rispetto al telaio nel passaggio dalla configurazione di lavoro alla configurazione di riposo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un banco per auditorium, come illustrato negli uniti disegni in cui:
- la figura 1 illustra un banco per auditorium, secondo la presente invenzione, in vista prospettica;
- la figura 2 illustra il banco per auditorium di figura 1, in vista prospettica laterale;
- la figura 3 illustra il banco per auditorium di figura 1, in cui sono stati rimossi i tavoli per motivi di chiarezza, in vista prospettica;
- la figura 4 illustra un tavolo del banco per auditorium di figura 1, in vista prospettica.
Con riferimento alle figure, il numero 1 indica un banco per auditorium, in particolare per sale conferenze, aule universitarie o sale polivalenti.
Il banco 1 comprende un telaio 2 avente una direzione di sviluppo prevalente D.
Il banco 1 illustrato nelle figure 1-3 ha uno sviluppo lineare, quindi la direzione di sviluppo prevalente D del telaio 2 è una retta.
In una forma realizzativa alternativa, non illustrata, il banco 1 ha uno sviluppo arcuato, quindi la direzione di sviluppo prevalente D del telaio 2 è una curva.
Il banco 1 presenta una pluralità di postazioni P1, P2, P3 adiacenti che sono delimitate da piastre divisorie 3 vincolate al telaio 2.
Nelle figure sono rappresentate tra postazioni P1, P2, P3 adiacenti, per semplicità.
In particolare, le piastre divisorie 3 sono tra loro parallele, sporgono dal telaio 2 e lo suddividono lungo la sua direzione di sviluppo prevalente D. In corrispondenza di ciascuna postazione P1, P2, P3 è situato un tavolo 4 (cioè un piano di appoggio).
Sono previsti mezzi per ribaltare 5 in modo indipendente ciascun tavolo 4 rispetto al telaio 2. In particolare, il tavolo 4 è movimentabile tra due configurazioni “limite”, cioè:
- una configurazione di riposo, in cui il tavolo 4 è ripiegato e addossato al telaio 2;
- una configurazione di lavoro, in cui il tavolo 4 risulta sostanzialmente ortogonale alla direzione di sviluppo prevalente D.
Preferibilmente, il tavolo 4 presenta una rientranza 10 ricavata su una delle superfici avente maggior estensione, ai fini di facilitare la presa del tavolo 4 stesso da parte di un utente durante il ribaltamento rispetto al telaio 2.
Per ogni postazione P1, P2, P3, i mezzi per ribaltare 5 comprendono due perni o spine fissati alle piastre divisorie 3. Come visibile in figura 3, un perno 5 è fissato ad una piastra divisoria 3 e l’altro perno 5 all’altra piastra divisoria 3 della medesima postazione P1, P2, P3.
Ciascun tavolo 4 è provvisto di due asole cieche 6 ricavate, rispettivamente, su superfici laterali 14 opposte del tavolo 4. Ciascuna asola cieca 6 ha una estensione longitudinale.
Per ogni postazione P1, P2, P3, ciascuno dei due perni 5 è scorrevolmente inserito in una delle asole cieche 6 del tavolo 4 per consentire il ribaltamento di quest’ultimo.
Vantaggiosamente, in ciascuna asola cieca 6 è situato un ammortizzatore 7 per ammortizzare il ribaltamento del corrispondente tavolo 4 rispetto al telaio 2 durante il passaggio dalla configurazione di lavoro alla configurazione di riposo.
Per ciascuna postazione P1, P2, P3 sono presenti due blocchetti 8 aventi un profilo parzialmente ondulato per guidare il corrispondente tavolo 4 durante il suo ribaltamento rispetto al telaio 2.
Ciascuno dei due blocchetti 8 è vincolato ad una delle piastre divisorie 3 della corrispondente postazione P1, P2, P3.
Vantaggiosamente, nelle configurazione di lavoro il tavolo 4 fa riscontro su una battuta 9 sporgente dal telaio 2.
Preferibilmente, il telaio 2 comprende una pluralità di lastre 20 affiancate una dopo l’altra lungo la direzione di sviluppo prevalente D. Le piastre divisorie 3 sono fissate ortogonalmente alle lastre 20.
Preferibilmente, per ogni postazione P1, P2, P3, la battuta 9 consiste in una profilatura sporgente dalla corrispondente lastra 20. Più preferibilmente, tale profilatura 9 sporge ortogonalmente rispetto alla corrispondente lastra 20.
Preferibilmente, la battuta 9 si estende da una piastra divisoria 3 all’altra piastra divisoria 3 della corrispondente postazione P1, P2, P3.
Preferibilmente, sia le lastre 20 (con le battute sporgenti 9) sia le piastre divisorie 3 sono realizzate in alluminio. Preferibilmente, anche i tavoli 4 sono realizzati in alluminio.
Vantaggiosamente, due postazioni adiacenti P1, P2, P3 sono separate da una sola piastra divisoria 3.
In tal modo, tale piastra divisoria 3 reca due perni 5, uno per ciascuna postazione P1, P2, P3, sporgenti da parti opposte della piastra divisoria 3. Nella forma realizzativa qui descritta ed illustrata, le lastre 20 sono piane. Essendo tali lastre 20 piane affiancate una all’altra, sono percepite alla vista come un piano continuo, cioè senza soluzione di continuità.
Nella forma realizzativa alternativa a sviluppo arcuato, le lastre 20 sono curve. In tal caso, le lastre 20 curve affiancate una all’altra sono percepite alla vista come un profilo curvo continuo, cioè senza soluzione di continuità.
Il funzionamento del banco per auditorium, secondo la presente invenzione, è descritto nel seguito con riferimento ad una postazione.
Si consideri, inizialmente, il tavolo 4 nella configurazione di riposo (ad esempio, il tavolo 4 della postazione indicata come “P1” in figura 1). In tale configurazione, il tavolo 4 è sostanzialmente “a filo” delle corrispondenti piastre divisorie 3.
L’utente, infilando parzialmente le dita nella rientranza 10 del tavolo 4, inizia a traslare quest’ultimo verso l’alto. Durante tale traslazione, i perni 5 scorrono nelle rispettive asole cieche 6.
Una configurazione intermedia del tavolo 4 è raffigurata in figura 1, con riferimento alla postazione “P2”.
Quando incontra il profilo parzialmente ondulato dei blocchetti 8, il tavolo 4 inizia a ruotare attorno ai perni 5 finché si dispone nella configurazione di lavoro. In tale configurazione, il tavolo 4 ha terminato di percorrere il profilo ondulato dei blocchetti 8 e fa riscontro sulla corrispondente battuta 9.
Tale configurazione è illustrata in figura 1, con riferimento alla postazione “P3”.
Quando il tavolo 4 deve essere richiuso, si procede nella sequenza opposta a quella appena descritta (cioè si va da “P3” a “P1”). Vantaggiosamente, grazie alla presenza degli ammortizzatori 7, il tavolo 4 evita di subire brusche oscillazioni durante la chiusura.
Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche del banco per auditorium, secondo la presente invenzione, così come chiari ne risultano i vantaggi.
In particolare, grazie al fatto che la battuta consiste in una profilatura sporgente che si estende da una piastra divisoria all’altra (della medesima postazione), la stabilità del tavolo aperto è maggiore rispetto alle soluzioni note.
Infatti, nella configurazione di lavoro il tavolo risulta bloccato sia inferiormente (dal blocchetto) che superiormente (dalla battuta). Il fatto che la battuta si estenda tra le due piastre divisorie consente di avere elevata stabilità.
Grazie alla presenza degli ammortizzatori, sono smorzate oscillazioni o vibrazioni del tavolo durante il ritorno nella configurazione di riposo. Ciò è particolarmente vantaggioso dal momento che durante la chiusura, la forza di gravità tende ad accelerare il tavolo verso il basso, gli ammortizzatori avendo quindi la funzione di rallentare o smorzare tale accelerazione nel tratto finale.
Inoltre, grazie al fatto che due postazioni adiacenti sono separate da un’unica piastra divisoria, sono eliminati gli spazi morti tra una postazione e l’altra, il che consente di recuperare qualche postazione in più a parità di lunghezza del banco, rispetto alle soluzioni note. In particolare, la distanza tra tavoli adiacenti corrisponde allo spessore della piastra divisoria, addizionato di una tolleranza.
Inoltre, il banco è percepito come una struttura unica, sia per il fatto che è formato lastre affiancate sia per il fatto che, in configurazione di riposo, i tavoli si dispongono sostanzialmente “a filo” delle piastre divisorie.
Il banco per auditorium qui proposto è quindi più compatto e consegue una ottimizzazione della distribuzione delle postazioni rispetto alle soluzioni note.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Banco (1) per auditorium, comprendente: un telaio (2) avente una direzione di sviluppo prevalente (D); una pluralità di piastre divisorie (3) vincolate a detto telaio (2) e disposte in modo tale da delimitare una pluralità di postazioni (P1, P2, P3) adiacenti; una pluralità di tavoli (4), ciascuno dei quali è situato in corrispondenza di una di dette postazioni (P1, P2, P3); mezzi per ribaltare (5) in maniera indipendente ciascun tavolo (4) rispetto al telaio (2), per cui detto tavolo (4) può passare da una configurazione di riposo in cui è ripiegato e addossato al telaio (2), ad una configurazione di lavoro in cui risulta sostanzialmente ortogonale a detta direzione di sviluppo prevalente (D), caratterizzato dal fatto di comprendere, per ciascuna postazione (P1, P2, P3): due blocchetti (8) aventi un profilo parzialmente ondulato per guidare il corrispondente tavolo (4) durante il suo ribaltamento rispetto al telaio (2), ciascuno dei due blocchetti (8) essendo vincolato ad una delle due piastre divisorie (3) di detta postazione (P1, P2, P3); una battuta (9) sporgente dal telaio (2), detto tavolo (4) nella configurazione di lavoro facendo riscontro su detta battuta (9).
  2. 2. Banco (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto telaio (2) comprende una pluralità di lastre (20) affiancate una all’altra lungo detta direzione di sviluppo prevalente (D), ciascuna lastra (20) essendo associata ad una corrispondente postazione (P1, P2, P3), dette piastre divisorie (3) essendo fissate ortogonalmente a dette lastre (20).
  3. 3. Banco (1) secondo la rivendicazione 2, in cui la battuta (9) di ogni postazione (P1, P2, P3) consiste in una profilatura sporgente dalla corrispondente lastra (20).
  4. 4. Banco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la battuta (9) di ogni postazione (P1, P2, P3) si estende da una piastra divisoria (3) all’altra piastra divisoria (3) di tale postazione (P1, P2, P3).
  5. 5. Banco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui due postazioni (P1, P2, P3) adiacenti sono separate da una sola piastra divisoria (3).
  6. 6. Banco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi per ribaltare (5) ciascun tavolo (4) rispetto al telaio (2) comprendono, per ogni postazione (P1, P2, P3), due perni (5) fissati alle piastre divisorie (3), il corrispondente tavolo (4) essendo provvisto di due asole cieche (6) ricavate su superfici laterali (14) opposte del tavolo (4) ed aventi estensione longitudinale, ciascuno dei due perni (5) essendo scorrevolmente inserito in una di dette asole cieche (6) per consentire il ribaltamento del tavolo (4).
  7. 7. Banco (1) secondo la rivendicazione 6, comprendente una pluralità di ammortizzatori (7), ciascuno dei quali è situato in una delle asole cieche (6) per ammortizzare il ribaltamento di ciascun tavolo (4) rispetto al telaio (2) nel passaggio dalla configurazione di lavoro alla configurazione di riposo.
  8. 8. Banco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta direzione di sviluppo prevalente (D) è una retta.
  9. 9. Banco (1) secondo le rivendicazioni da 1 a 7, in cui detta direzione di sviluppo prevalente (D) è una curva.
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
CH208163A (de) * 1939-03-04 1940-01-15 Becker Emil Aufstellstütze für klappbare oder schiebbare Körper.
CZ13831U1 (cs) * 2003-06-09 2003-11-18 Jan Souček Sklápěcí psací stole
JP2015000183A (ja) * 2013-06-14 2015-01-05 株式会社岡村製作所 家具

Patent Citations (3)

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