IT201600093933A1

IT201600093933A1 - Cassonetto per tenda oscurante.

Info

Publication number: IT201600093933A1
Application number: IT102016000093933A
Authority: IT
Inventors: Giovanni Nicolosi; Alessandro Pellini
Original assignee: Pellini Spa
Priority date: 2016-09-19
Filing date: 2016-09-19
Publication date: 2018-03-19
Also published as: US11149490B2; WO2018051309A1; CN109715904A; EP3516151B1; BR112019003344B1; ES2814554T3; IL264695B; HRP20201335T1; US20190203531A1; BR112019003344A2; EP3516151A1; CN109715904B

Description

Titolo: “Cassonetto per tenda oscurante”

DESCRIZIONE

Campo di applicazione dell’invenzione

La presente invenzione si riferisce al settore delle strutture mobili per mezzo delle quali è possibile separare reciprocamente due ambienti oppure impedire, almeno parzialmente, il passaggio alla luce o alle persone attraverso un’apertura in una parete che separa due ambienti distinti.

Tra le strutture mobili appartenenti a questa tipologia si annoverano, a titolo esemplificativo, i sistemi di chiusura a tenda o a serranda.

Nel seguito della presente descrizione con l’espressione “sistema di chiusura” si intende identificare tutte le strutture mobili della suddetta tipologia.

Più in particolare, la presente invenzione è relativa ad un cassonetto per un “sistema di chiusura” del tipo prima menzionato.

Tale cassonetto è utilmente impiegabile in vetrocamere destinate all’isolamento termico e luminoso di edifici, ma può essere impiegato anche esternamente alla vetrocamera stessa o al telaio di una finestra.

Stato della tecnica

E’ noto nello stato della tecnica l’uso di un cassonetto per un “sistema di chiusura”. Tale cassonetto comprende un corpo scatolare configurato per alloggiare il gruppo di movimentazione del “sistema di chiusura”, quale ad esempio una tenda alla veneziana o plissé.

In dettaglio il corpo scatolare presenta una direzione di sviluppo prevalente, vale a dire presenta una forma allungata in tale direzione di sviluppo prevalente. Il corpo scatolare ha una forma a parallelepipedo, e comprende una parete frontale, una parete posteriore, una parete interna ed una parete esterna. La parete superiore è rimovibile, in modo tale da consentire durante l’assemblaggio l’inserimento del rullo, dei suoi supporti e dei loro organi di movimentazione. Poiché tali cassonetti sono generalmente destinati ad essere inseriti in vetrocamere, che solitamente comprendono una cornice costituita da uno o più elementi distanziatori che vengono montati ai lati della camera definita tra due lastre di vetro al fine di mantenere queste ultime discoste l’una dall’altra e per impedire la fuoriuscita di gas lungo i bordi. Gli elementi distanziatori sono collegati l’uno all’altro con opportuni elementi angolari, oppure in alternativa possono essere ottenuti con un unico elemento ripiegato a guisa di una cornice chiusa.

Siffatte vetrocamere definiscono pertanto una intercapedine la cui dimensione trasversale è definita come la distanza fra le superficie affacciate di due lastre di vetro. Il cassonetto dunque deve essere selezionato in base alla dimensione dell’intercapedine della vetrocamera stessa.

Di recente sta emergendo l’interesse a inserire in una vetrocamera già in opera, ma priva di tenda oscurante, con un “sistema di chiusura”, quale ad esempio una tenda alla veneziana o plissé.

Per ragioni economiche, è preferibile effettuare tale operazione senza dover sostituire gli infissi. Ne consegue che il “sistema di chiusura” dovrà avere misure compatibili con quelli della vetrocamera già esistente.

Svantaggiosamente, le vetrocamera per le quali si vuole inserire il “sistema di chiusura” hanno una intercapedine utile per l’installazione estremamente limitato ed il sistema di assemblaggio del cassonetto fino ad ora impiegato non consente l’inserimento dei componenti della tenda per dimensioni trasversali inferiori ai 20 mm.

Di conseguenza, risulta svantaggioso assemblare dei cassonetti noti all’interno di vetrocamere avente tale dimensione o più piccole, comportando di fatto l’impossibilità di migliorare tali vetrocamere.

RIASSUNTO DELL’INVENZIONE

In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un cassonetto per un “sistema di chiusura” che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.

In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un cassonetto per un “sistema di chiusura” in grado di essere inserito in vetrocamere di qualsiasi dimensione.

Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un cassonetto per un “sistema di chiusura” comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.

In particolare una forma realizzativa di un cassonetto per un “sistema di chiusura” secondo la presente invenzione comprende un corpo scatolare configurato per alloggiare un gruppo di movimentazione del “sistema di chiusura”. Il corpo scatolare presentando una direzione di sviluppo prevalente ed è definito da un profilo di supporto e da un profilo di chiusura che si sviluppano lungo tale direzione di sviluppo prevalente.

Il corpo scatolare presenta almeno una parete superiore, una parete inferiore, una parete di collegamento e una parete di chiusura. Le pareti di collegamento, superiore e inferiore sono definite dal profilo di supporto. La parete di chiusura è definita dal profilo di chiusura.

Il profilo di chiusura è fissabile al profilo di supporto per chiudere il corpo scatolare. La parete inferiore presenta una pluralità di asole configurate per ricevere ciascuna un rispettivo elemento di sostegno per il gruppo di movimentazione del “sistema di chiusura”.

Vantaggiosamente, aprire il cassonetto in corrispondenza della parete di chiusura, trasversale rispetto alle pareti superiore ed inferiore, consente di inserire il gruppo di movimentazione comprendendo tra l’altro un rullo e/o almeno un tamburo e relative corde e/o scalette necessarie per la movimentazione della tenda all’interno del cassonetto in modo agevole, a prescindere dalla dimensione trasversale del cassonetto stesso. E’ quindi possibile realizzare cassonetti di dimensione qualsivoglia, anche più stretti dei cassonetti noti dallo stato della tecnica.

Opzionalmente, quando il profilo di chiusura è fissato al profilo di supporto la distanza fra la parete di chiusura e la parete di collegamento è pari o inferiore a 20 mm.

Opzionalmente, il cassonetto può comprendere almeno un elemento di sostegno per un rullo di una tenda oscurante. Tale elemento di sostegno presenta una base configurata per andare in appoggio sulla parete inferiore del corpo scatolare. Tale elemento di sostegno comprende una sporgenza aggettante dalla base e configurata per inserirsi nell’asola della parete inferiore e bloccare lo scorrimento dell’elemento di sostegno lungo la parete inferiore.

ELENCO DELLE FIGURE

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un cassonetto per tenda oscurante, come illustrato negli uniti disegni in cui:

- la Figura 1 è una vista prospettica di un cassonetto per tende oscuranti secondo la presente invenzione in una prima fase di montaggio;

- la Figura 1a è una vista ingrandita di un particolare del cassonetto di figura 1 in una prima fase di montaggio;

- la Figura 2 è una vista prospettica del cassonetto di figura 1 in una seconda fase di montaggio;

- la Figura 3 è una vista prospettica del cassonetto di figure 1 e 2 in una terza fase di montaggio;

- le Figure 3a e 3b sono viste in sezione del cassonetto di figure 1 e 2 nella fase di montaggio di figura 3; e

- la Figura 4 è una vista prospettica del cassonetto di figure 1 e 2 in una quarta fase di montaggio.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA

Con riferimento alle figure allegate, con 1 è indicato un cassonetto per un “sistema di chiusura” 4, secondo la presente invenzione.

Il sistema di apertura e di chiusura 4 di una via di comunicazione tra due ambienti distinti comprende mezzi di separazione 4A idonei a consentire e, rispettivamente, impedire, almeno parzialmente, l’attraversamento di detta via da parte della luce.

Ad esempio i mezzi di separazione 4A si concretizzano in una tenda oscurante, in una veneziana o in una tenda a plissé.

Il “sistema di chiusura” 4 comprende un gruppo di movimentazione 3 per movimentare i mezzi di separazione 4A tra almeno una prima posizione di apertura ed una seconda posizione per chiudere o aprire tale via.

Il cassonetto 1 comprende un corpo scatolare 2 ed in particolare il gruppo di movimentazione 3 è inseribile nel corpo scatolare 2 del cassonetto 1.

Secondo una forma di realizzazione preferita il gruppo di movimentazione 3 comprendendo un rullo e/o almeno un tamburo nonché una pluralità di corde e/o scalette 5 che sono attive sui mezzi di separazione 4A ed avvolgibili sul rullo e/o sul tamburo per movimentare mezzi di separazione 4A stessi.

In particolare, il corpo scatolare 2 presenta una direzione di sviluppo prevalente “A”. In altre parole, il corpo scatolare 2 presenta una dimensione lungo l’asse di sviluppo prevalente “A” che risulta essere molto maggiore delle dimensioni nel piano perpendicolare alla direzione di sviluppo prevalente “A”. In altre parole ancora, il corpo scatolare 2 presenta una forma allungata nella direzione di sviluppo prevalente “A”. Il corpo scatolare 2 ha sostanzialmente la forma di un parallelepipedo allungato lungo la direzione di sviluppo prevalente “A”.

Con maggior dettaglio, il corpo scatolare 2 è definito da un profilo di supporto 6 e da un profilo di chiusura 7. Tali profili 6, 7 si sviluppano prevalentemente lungo la direzione di sviluppo prevalente “A” del corpo scatolare 2. Come mostrato in particolare in figura 3, il profilo di chiusura 7 è fissabile, ossia in modo amovibile, al profilo di supporto 6 per chiudere il corpo scatolare 2.

I profili 6, 7 presentano una sezione costante lungo la direzione di sviluppo prevalente “A”.

Inoltre, i profili 6, 7 possono essere realizzati in Alluminio.

Secondo una forma realizzativa vantaggiosa dell’invenzione, il profilo di supporto 6 e/o il profilo di chiusura 7 sono realizzati in PVC, o una combinazione di Alluminio e PVC. In questo modo si evita la realizzazione di ponti termici nel caso in cui il cassonetto vada a contatto quando in uso con le superfici dei vetri o del telaio della vetrocamera, così da semplificare l’impiego del cassonetto 1 in una vetrocamera termicamente isolante.

Il corpo scatolare 2 comprende inoltre almeno una parete superiore 2a, una parete inferiore 2b, una parete di collegamento 2c e una parete di chiusura 2d. In dettaglio, le pareti di collegamento 2c, superiore 2a e inferiore 2b sono definite dal profilo di supporto 6. In altre parole, le pareti di collegamento 2c, superiore 2a e inferiore 2b sono realizzate di pezzo con il profilo di supporto.

La parete di chiusura 2d è definita dal profilo di chiusura 7.

Inoltre, la parete inferiore 2b presenta un bordo di contatto 16 configurato per andare in appoggio sulla parete di chiusura 2d durante il montaggio.

Secondo una forma realizzativa particolarmente vantaggiosa dell’invenzione, quando il profilo di chiusura 7 è fissato al profilo di supporto 6, vale a dire quando il cassonetto 1 è assemblato, la distanza fra la parete di chiusura 2d e la parete di collegamento 2c è pari o inferiore a 20 mm.

Si noti, tuttavia, che in forme realizzative alternative dell’invenzione la distanza fra la parete di chiusura 2d e la parete di collegamento 2c può essere qualsivoglia. Maggiori dettagli sulle pareti 2a, 2b, 2c, 2d e sull’assemblaggio del corpo scatolare 2 verranno forniti in una parte successiva della presente descrizione.

Una coppia di tappi 15, disposti trasversalmente e preferibilmente perpendicolarmente rispetto alla direzione di sviluppo prevalente “A”, chiudono il corpo scatolare 2 in corrispondenza delle due estremità opposte dei profili 6, 7. Tali tappi 15 presentano una porzione inseribile nel corpo scatolare 2 e sono ciascuno provvisto di un rispettivo organo di aggancio (non illustrato) inseribile in un’ulteriore asola 27 della parete inferiore 2b del corpo scatolare 2 per bloccare il tappo 15 in sede.

Il cassonetto 1 comprende inoltre almeno un elemento di sostegno 9 per il gruppo di movimentazione 3 sopra citato. Tale elemento di sostegno 9 presenta una base 10 configurata per andare in appoggio sulla parete inferiore 2b del corpo scatolare 2. Una coppia di montanti 11 si estendono dalla base 10 e definiscono una sede 12 nella quale viene inserita una boccola 13 che, in uso, circonda il rullo o il tamburo del gruppo di movimentazione 3 e ruota solidalmente ad esso all’interno della sede 12.

L’elemento di sostegno 9 comprende inoltre una sporgenza 14 che aggetta dalla base 10, in particolare in direzione opposta rispetto ai montanti 11.

L’elemento di sostegno 9 presenta un’apertura 21 in corrispondenza della 10, ed in particolare della sporgenza 14. Tale apertura ha la funzione di consentire il passaggio di una o più corde e/o scalette 5 della tenda 4A dall’esterno del corpo scatolare 2 verso il suo interno.

Per ricevere gli elementi di sostegno 9, la parete inferiore 2b del corpo scatolare 2 presenta una pluralità di asole 8. Tali asole 8 sono opportunamente distribuite lungo la direzione di sviluppo prevalente “A”. Tali asole 8 sono configurate per ricevere ciascuna un rispettivo elemento di sostegno 9 per il rullo 3. In particolare, la sporgenza 14 di ciascun elemento di sostegno 9 è configurata per inserirsi nell’asola 8 e bloccare lo scorrimento dell’elemento di sostegno 9 lungo la parete inferiore 2b. E’ da rilevare che la già citata apertura 21 si trova, in uso, in corrispondenza della rispettiva asola 8.

Il cassonetto 1 comprende una pluralità di elementi di sostegno 9, in particolare comprende un numero di elementi di sostegno 9 pari al numero di asole 8.

Si noti che il citato bordo di contatto 16 è discontinuo in corrispondenza delle asole 8. In altre parole, le asole 8 sono aperte in corrispondenza del bordo di contatto 16, in modo da permettere l’inserimento della sporgenza 14 come mostrato ad esempio in figura 1a.

Con riferimento in particolare alle figure 3a e 3b, la parete di chiusura 2d presenta un bordo di impegno 17. La parete superiore 2a definisce almeno in parte una sede 18 di accoglimento per tale bordo di impegno 17. Il bordo di impegno 17 è inseribile nella sede 18 per agganciare la parete superiore 2a alla parete di chiusura 2d.

Preferibilmente, tale aggancio si realizza tramite una flessione elastica di ganci 17a che si estendono dal bordo di impegno 17 trasversalmente rispetto alla parete di chiusura 2d, in particolare in direzione della parete superiore 2a. In altre parole, in ganci 17a realizzano una giunzione di tipo snap-in o a scatto fra la parete di chiusura 2d e la parete superiore 2a.

La parete di chiusura 2d presenta inoltre un bordo di aggancio 19, in particolare opposto al bordo di impegno 17 già descritto. Tale bordo di aggancio 19 è configurato per agganciare una porzione sporgente 20 della parete inferiore 2b.

Il cassonetto 1 può opzionalmente comprendere una porzione di presa 25 fissata alla parete superiore 2a e configurata per essere agganciata da un elemento superiore 26 che a sua volta è associabile ad esempio ad un telaio di una vetrocamera (non illustrata). Tale porzione di presa 25 è in particolare realizzata di pezzo con la parete superiore 2a, vale a dire è parte del profilo di supporto 6 del cassonetto 1. Tale porzione di presa 25 coopera con la parete superiore 2a per definire la già citata sede 18 per il bordo di impegno 17. In dettaglio, tale porzione di presa ha una sezione trasversale a “T”, dove la porzione superiore è disposta in modo sostanzialmente parallelo alla parete superiore 2a.

Giova rilevare che la porzione di presa 25, essendo realizzata di pezzo con la parete superiore 2a, garantisce anche la completa chiusura del cassonetto 1 così da proteggere dalle impurità e sporco i componenti alloggiati internamente allo stesso. Tale vantaggio è ovviamente riscontrabile qualora il cassonetto sia installato esternamente alla vetrocamera.

La suddetta caratteristica in accordo alla quale la porzione di presa 25 è realizzata di pezzo con la parete superiore 2a facilità anche il fissaggio del cassonetto al supporto della vetrocamera in maniera più sicura ed agevole.

L’assemblaggio del cassonetto 1 con il sistema di chiusura 4 avviene nel modo seguente.

Innanzitutto la tenda 4A viene assemblata in configurazione chiusa. Nel caso illustrato si fa riferimento ad una tenda veneziana, comprendente un elemento oscurante 22 definito da una pluralità di lamelle 23 legate fra loro da corde e scalette 5, in modo di per sé noto e pertanto non descritto.

Con particolare riferimento alla figura 1, le corde 5 vengono avvolte sul rullo e tamburi 13 oppure, opzionalmente, sui solo tamburi 13. Il rullo viene inserito nei tamburi 13 degli elementi di supporto 9.

A questo punto la tenda 4A è stata assemblata al di fuori dal cassonetto.

Successivamente, gli elementi di sostegno 9 ed i relativi componenti ad essi associati (tenda 4A, rullo, tamburi, corde, scalette, ecc.) vengono quindi posizionati sul profilo di supporto 6 del cassonetto, in particolare inserendo le sporgenze 14 nelle rispettive asole 8 ricavate sulla parete inferiore 2b.

Eventuali mezzi di movimentazione 24, ad esempio ad accoppiamento magnetico, vengono poi collegati al rullo in modo di per sé noto.

I tappi 15 di estremità vengono quindi posizionati, come mostrato in figura 2. Tali tappi 15 vengono bloccati sulla parete inferiore 2b del corpo scatolare 2 per fornire supporto al gruppo di movimentazione stesso.

A questo punto nel volume definito dal cassonetto è stata inserito il sistema di chiusura 4.

Successivamente, facendo riferimento alle figure 3 e 3a, il profilo di chiusura 7 viene fissato al profilo di supporto 6 così da incapsulare il sistema di chiusura 4.

In dettaglio, il bordo di aggancio 19 della parete di chiusura 2d entra in contatto con la parete inferiore 2b, in particolare agganciando la porzione sporgente 20 della parete inferiore 2b. La parete di chiusura 2d viene quindi fatta ruotare come illustrato in figura 3a e, esercitando una leggera pressione, sufficiente a flettere leggermente i ganci 17a, il bordo di impegno viene bloccato a scatto nella sede 18 ricavata in corrispondenza della parete superiore 2a.

Opzionalmente, come mostrato in figura 4, in una fase successiva l’elemento superiore 26 della vetrocamera può essere inserito sulla porzione di presa 25.

Il cassonetto 1 e il gruppo di movimentazione 4 sono pronti per un eventuale inserimento nella intercapedine di una vetrocamera.

Ovviamente, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche al cassonetto per un sistema di apertura e di chiusura di una via di comunicazione tra due ambienti distinti prima descritti, tutte peraltro contenute nell'ambito di protezione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Cassonetto (1) per un sistema di apertura e di chiusura (4) di una via di comunicazione tra due ambienti distinti, detto sistema (4) comprendendo mezzi di separazione (4A) idonei a consentire e, rispettivamente, impedire, almeno parzialmente, l’attraversamento di detta via da parte di luce, detto cassonetto (1) comprendente un corpo scatolare (2) configurato per alloggiare un gruppo di movimentazione (3) di detto sistema di apertura e chiusura (4), detto corpo scatolare (2) presentando una direzione di sviluppo prevalente (A) ed essendo definito da un profilo di supporto (6) e da un profilo di chiusura (7) sviluppantesi lungo detta direzione di sviluppo prevalente (A), detto corpo scatolare (2) presentando inoltre almeno una parete superiore (2a), una parete inferiore (2b), una parete di collegamento (2c) e una parete di chiusura (2d); caratterizzato dal fatto che dette pareti di collegamento (2c), superiore (2a) e inferiore (2b) sono definite da detto profilo di supporto (6), detta parete di chiusura (2d) essendo definita da detto profilo di chiusura (7), detto profilo di chiusura (7) essendo fissabile in maniera amovibile a detto profilo di supporto (6) per chiudere detto corpo scatolare (2), detta parete inferiore (2b) presentando una pluralità di asole (8) configurate per ricevere ciascuna un rispettivo elemento di sostegno (9) per detto gruppo di movimentazione (3).
2. Cassonetto (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta parete inferiore (2b) presenta un bordo di contatto (16) configurato per andare in appoggio su detta parete di chiusura (2d), detto bordo di contatto (26) essendo discontinuo in corrispondenza di dette asole (8).
3. Cassonetto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta parete di chiusura (2d) presenta un bordo di impegno (17), detta parete superiore (2a) definendo almeno in parte una sede (18) di accoglimento per detto bordo di impegno (17), detto bordo di impegno (17) essendo inseribile in detta sede (18) per agganciare detta parete superiore (2a) a detta parete di chiusura (2d).
4. Cassonetto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta parete inferiore (2b) presenta una porzione sporgente (20), detta parete di chiusura (2d) presentando un bordo di aggancio (19) configurato per agganciare detta porzione sporgente (20).
5. Cassonetto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che quando il profilo di chiusura (7) è fissato al profilo di supporto (6) la distanza fra detta parete di chiusura (2d) e detta parete di collegamento (2c) è pari o inferiore a 20 mm.
6. Cassonetto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il profilo di supporto (6) e/o il profilo di chiusura (7) sono realizzati in PVC.
7. Cassonetto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di sostegno (9) presenta una base (10) configurata per andare in appoggio su detta parete inferiore (2b).
8. Cassonetto (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto elemento di sostegno (9) comprende una sporgenza (14) aggettante da detta base (10) e configurata per inserirsi in detta asola (8) e bloccare lo scorrimento di detto elemento di sostegno (9) lungo detta parete inferiore (2b).
9. Cassonetto (1) secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detto elemento di sostegno (9) presenta un’apertura (21) in corrispondenza di detta base (10) ed in particolare di detta asola (8), detta apertura (21) essendo configurata per consentire il passaggio di almeno una corda (5) di detto sistema di apertura e di chiusura (4).
10. Cassonetto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una porzione di presa (25) fissata a detta parete superiore (2a) e configurata per essere agganciata da un elemento superiore (26) per l’accoppiamento con il telaio di una finestra o di una vetro camera.
11. Kit comprendente un cassonetto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; un sistema di apertura e di chiusura (4) di una via di comunicazione tra due ambienti distinti, detto sistema (4) comprendendo mezzi di separazione idonei (4A) a consentire e, rispettivamente, impedire, almeno parzialmente, l’attraversamento di detta via da parte di luce, un gruppo di movimentazione (13) di detti mezzi di separazione (4A) tra almeno una prima posizione di apertura ed una seconda posizione di chiusura di detta via; detto gruppo di movimentazione (3) inseribile nel corpo scatolare (2) di detto cassonetto (1) e comprendendo un rullo e/o almeno un tamburo essendo; una pluralità di corde e/o scalette (5) attive su detti mezzi di separazione (4A) e avvolgibili su detto rullo e/o almeno un tamburo.