ITAN20030006U1 - Gruppo di connessione elettrica per dispositivi per l'azionamento automatico di tende, serrande ed avvolgibili in genere - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per modello di utilità avente per titolo:

“GRUPPO DI CONNESSIONE ELETTRICA PER DISPOSITIVI PER L’AZIONAMENTO AUTOMATICO DI TENDE, SERRANDE ED AVVOLGIBILI IN GENERE”.

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per modello di utilità ha per oggetto un gruppo di connessione elettrica per dispositivi per lazionamento automatico di tende, serrande ed avvolgibili in genere.

Come è noto già da tempo sono conosciute tende da sole, serrande o avvolgibili in genere del tipo assistito da dispositivi automatici ad azionamento elettrico, preposti per l’appunto a determinarne l’avvolgimento e lo svolgimento.

Secondo la più diffusa tecnologia è previsto che ciascuno di tali dispositivi automatici si avvalga di un proprio motoriduttore alloggiato entro una rispettiva carcassa cilindrica metallica, a sua volta infilata entro il rullo avvolgitore cavo della tenda, della serranda e simili; essendo altresì previsto che detto motoriduttore sia assistito da un rispettivo gruppo di finecorsa, anch’esso alloggiato entro la medesima carcassa metallica.

Per garantire lo stabile alloggiamento del motoriduttore e del suo gruppo di fine corsa entro la carcassa medesima, ma anche per garantire il supporto di tale carcassa, è prevista l’adozione di una particolare piastra stampata in plastica, in grado di fissarsi stabilmente a parete tramite adeguati supporti, tra i quali quello più comune è certamente rappresentato da un perno centrale ad asse orizzontale.

In questa prospettiva si può affermare che detto perno centrale costituisca normalmente uno dei due punti di fissaggio a parete dell’intero rullo avvolgitore.

Dall’estremità più interna di detta carcassa cilindrica fuoriesce assialmente l’albero dell’ anzidetto motoriduttore, sì da potersi accoppiare con il foro centrale di una puleggia di trazione fissata sull’interno dell’ anzidetto rullo avvolgitore.

In questo senso è facile comprendere come l’azionamento di tale motoriduttore in un senso o nell’altro possa determinare le rotazioni alternative del medesimo rullo avvolgitore, cui corrispondono per l’appunto l’avvolgimento o lo svolgimento della tenda o della serranda fissate su di esso.

Per il funzionamento di un simile dispositivo occorre naturalmente garantire l’alimentazione elettrica all’ anzidetto motoriduttore.

Ebbene considerando che tale motoriduttore si trova anch’esso alloggiato in profondità nella solita carcassa metallica, si comprende che i cavi elettrici destinati ad alimentarlo debbano attraversare sia l’anzidetta piastra di supporto che chiude l’imboccatura della carcassa medesima, che il gruppo di fine corsa previsto in posizione immediatamente retrostante.

Secondo una tecnologia più tradizionale è previsto che le estremità di tali cavetti, dopo aver per l’appunto attraversato gli anzidetti componenti, siano fissate direttamente al rispettivo motoriduttore; tale soluzione rende però piuttosto complicate le operazione di installazione dell’intero gruppo di avvolgimento, visto che proprio la presenza di tali cavetti pendenti da una delle sue estremità finisce per ostacolare spesso la libertà di movimenti degli operatori addetti.

Per tale motivo più recentemente si è pensato di intervenire sulla struttura del supporto del gruppo di fine corsa e della stessa piastra di supporto del rullo avvolgitore al fine di renderli compatibili con un connettore ad innesto rapido montato alle estremità di un cavo di collegamento alla rete elettrica.

In particolare si è provveduto a realizzare suU’anzidetta piastra di supporto un foro per il passaggio di tale connettore, mentre sul retrostante supporto del gruppo di fine corsa è stata prevista una presa sulla quale detto connettore è destinato ad innestarsi; inutile dire che tale presa è in collegamento elettrico con il retrostante motoriduttore, per cui Γ innesto del connettore produce l’effetto finale di condurre la corrente di rete al motoriduttore medesimo.

Naturalmente quest’ultima operazione di connessione elettrica può essere fatta anche dopo che Γ installatore abbia ultimato il montaggio dell’intero dispositivo avvolgitore, quando cioè la presenza dei cavetti che collegano quest’ultimo alla rete elettrica non gli può più recare alcun intralcio.

Tuttavia questa particolare tecnologia, per quanto pratica ed efficace, risulta indubbiamente penalizzata da una problematica di particolare rilievo; si allude cioè alla necessità di realizzare un ponte elettrico tra T anzidetto connettore e la carcassa cilindrica che alloggia gli anzidetti componenti del dispositivi di avvolgimento automatico.

Tale necessità, che risulta peraltro dettata dalle vigenti normative antinfortunistiche, si impone al fine di realizzare la cosiddetta “continuità di terra” tra il connettore anzidetto e la struttura metallica della carcassa anzidetto

Ebbene le soluzioni adottate finora per garantire tale continuità di terra tra la carcassa portante metallica di un avvolgitore automatico e il relativo connettore di alimentazione elettrica risultano alquanto sofisticate e macchinose.

Vi è chi, da un lato, ha pensato infatti di affogare un inserto metallico nella struttura in materiale plastico del supporto di quello stesso gruppo di fine corsa che ospita la presa destinata ad accoppiarsi con il connettore.

Naturalmente questo inserto è predisposto in maniera da poter fungere quale “ponte conduttore” tra il contatto di terra previsto sulla presa montata sul supporto del gruppo di fine corsa e la struttura metallica della relativa carcassa cilindrica.

In alternativa vi è chi ha pensato invece di incorporare sullo stesso connettore per l’alimentazione della corrente di rete una sorta di lungo artiglio metallico ricurvo connesso elettricamente con il contatto di terra previsto sul connettore medesimo.

Tale artiglio risulta effettivamente capace - una volta che il rispettivo connettore sia stato innestato nella corrispondente presa incorporata nel solito gruppo di fine corsa - di portare la propria estremità periferica a contatto diretto con la parete esterna delTanzidetta carcassa metallica, realizzando così la desiderata continuità di terra tra i due citati componenti.

Ebbene la precarietà di queste soluzioni tradizionali utilizzate per realizzare Tanzidetta continuità di terra risulta del tutto evidente; nelTuno e nell’altro caso si tratta infatti di introdurre modifiche sulla struttura di componenti tradizionali (nel primo caso sulla struttura del supporto di plastica del gruppo di fine corsa, nel secondo caso sulla struttura del connettore) con oneri e difficoltà che risultano facilmente intuibili.

Particolarmente complessa e delicata appare soprattutto la soluzione praticata con riferimento alla previsione dell’ anzidetto artiglio aggettante dal connettore che assicura l’alimentazione del rispettivo dispositivo avvolgitore automatico.

Scopo della presente invenzione è dunque quello di introdurre modalità pratiche, sicure ed economiche per la realizzare la connessione tra un connettore di alimentazione elettrica ed il gruppo di azionamento asservito al rullo di avvolgimento di una tenda, di una serranda o simili; in particolare si tratta di una connessione in grado di assicurare vantaggiosamente anche la necessaria continuità tra il contatto di terra previsto sul connettore medesimo e la carcassa metallica che ospita usualmente il motoriduttore e i relativi accessori.

Questo scopo dell’ invenzione è stato raggiunto prevedendo per la prima volta di conferire una struttura totalmente metallica all’ anzidetto supporto frontale del gruppo di fine corsa insediato nella carcassa ed accoppiato con la piastra di sostegno del rullo avvolgitore.

Si allude in particolare a quel supporto frontale del gruppo di fine corsa che incorpora la presa destinata ad accoppiarsi con il connettore che assicura l’alimentazione elettrica.

In effetti detto supporto, sostanzialmente cilindrico, di tale gruppo di fine corsa presenta perimetralmente alcune nervature longitudinali che sono in grado, nel momento che Γ intero gruppo di fine corsa sia infilato nella solita carcassa metallica cilindrica, di portarsi a contatto con le pareti interne di quest’ultima; questo primo accorgimento serve naturalmente a creare un ponte elettrico tra la carcassa e questo stesso supporto metallico del gruppo di fine corsa.

Da parte sua il connettore realizzato sulla base della presente invenzione ha una forma piatta ed allungata appositamente studiata per ridurne gli ingombri; in tal modo si possono contenere infatti sia le dimensioni della rispettiva presa incorporata sull’ anzidetto supporto metallico del gruppo di fine corsa, sia le dimensioni del foro passante realizzato sull’anzidetta piastra terminale di supporto del rullo avvolgitore.

Ulteriore peculiarità di tale connettore è quello di incorporare internamente una lamella metallica collegata al relativo conduttore di terra; in realtà tale lamella si avvale di due ali laterali che aggettano sull’esterno della struttura in materiale plastico del connettore medesimo, in corrispondenza dei suoi fianchi contrapposti.

Ebbene, nel momento in cui detto connettore - dopo aver attraversato l’apposita finestra realizzata sull’anzidetta piastra di supporto - giunga ad innestarsi nel retrostante supporto del gruppo di fine corsa, si produce non soltanto l’accoppiamento degli elementi femmina (di tipo faston) di tale connettore con i corrispondenti elementi maschio della presa medesima, ma anche Γ interferenza delle anzidette ali esterne del connettore medesimo con le pareti laterali della nicchia che alloggia la presa anzidetta.

Considerando che tale nicchia (al pari dell’ intero estremità frontale del gruppo di fine corsa) presenta una struttura metallica, non è difficile comprendere che tale interferenza serva effettivamente a realizzare la desiderata continuità di terra tra la carcassa metallica e le apposite alette laterali esterne in dotazione al connettore secondo il trovato.

Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo e non certo limitativo in cui:

- la figura 1 mostra schematicamente un rullo avvolgitore sostenuto fra i due supporti di estremità, sezionato al fine di mostrare il gruppo avvolgitore automatico alloggiato al suo interno;

- la figura 2 è un disegno assonometrico in esploso che permette di verificare la reale struttura del gruppo di connessione elettrica secondo il trovato;

- la figura 3 è una rappresentazione assonometrica del particolare connettore secondo il trovato, visto dal retro.

Sulla base della tecnica corrente è previsto che un rullo avvolgitore (1) sia sostenuto, con possibilità di ruotare attorno al proprio asse longitudinale, da due perni di supporto di estremità (2, 3) fissati a parete; vedasi in proposito l’anzidetta figura 1.

La stessa figura permette di verificare come all’ interno del rullo avvolgitore medesimo (1) sia infilata una carcassa metallica cilindrica (4) sostenuta a sua volta da una piastra di estremità (5) e da una puleggia (6) solidale al rullo avvolgitore (1) e calettata sull’albero (7) del gruppo motoriduttore (8) alloggiato entro la medesima carcassa cilindrica (4).

Questa stessa carcassa (4) ospita altresì il gruppo di fine corsa (9) associato all’ anzidetto motoriduttore (8), al fine di interrompere l’alimentazione elettrica di quest’ultimo allorquando la tenda o la serranda fissata al rullo avvolgitore (1) abbia raggiunto il suo punto di fine corsa di salita o di discesa.

Tale gruppo di fine corsa (9) presenta un supporto frontale (10) sul quale è infilato, con possibilità di rotazione, un anello trascinatore (11) previsto sul retro dell’anzidetta piastra (5).

Detto anello trascinatore (11) risulta esternamente solidale al rullo avvolgitore (1) - come mostrato in figura 1 -mentre internamente si impegna con gli ingranaggi (9a) del gruppo di fine corsa (9).

Nella figura 2 è mostrata la carcassa cilindrica metallica (4) destinata ad essere infilata assialmente entro il rullo avvolgitore (1) di una serranda o di una tenda; entro tale carcassa (4) va infilato a sua volta il gruppo di fine corsa (9) che, nell’ ambito della presente invenzione, adotta un supporto frontale (10), sostanzialmente cilindrico, caratterizzato per il fatto di recare una struttura interamente metallica.

In questo supporto frontale (10) sono peraltro previsti due tratti (10a, 10b) di sezione differenziata, raccordati da un gradino anulare intermedio (10c); in particolare il tratto antistante (IOa), più rastremato, si caratterizza per il fatto di incorporare anteriormente la nicchia di alloggiamento (12) per una presa, i cui elementi sono connessi elettricamente con il motoriduttore (8) infilato in profondità nella carcassa anzidetta (4).

Da parte sua il tratto retrostante (10b), dotato di una sezione maggiorata, si caratterizza per il fatto di recare esternamente una serie regolare di nervature longitudinali (13) atte ad interferire con le pareti interne dell’ anzidetta carcassa cilindrica (4) e a realizzare con esse Γ anzidetto desiderato “ponte elettrico”, nel momento in cui l’intero gruppo di fine corsa sia infilato nella carcassa medesima (4).

La figura 2 permette di verificare che su tale piastra (5) è realizzata una finestra passante (5 a) in una posizione esattamente corrispondente a quella occupata dall’ anzidetta nicchia (12) della presa incorporata sul retrostante supporto (10) del gruppo di fine corsa (9).

La medesima figura permette di verificare altresì come la citata piastra (5) presenta una struttura alquanto complessa, ancorché sostanzialmente tradizionale, nell’ ambito della quale è possibile individuare i fori (5b) per il suo fissaggio al retrostante supporto (10) del gruppo di fine corsa (9), il perno ad asse orizzontale (3) per il supporto alla parete del medesimo rullo avvolgitore ad esso solidale, nonché alcune sedi (5c) di accesso alle viti di registro tramite le quali regolare gli appositi meccanismi previsti sul retrostante gruppo di fine corsa (9), allo scopo di consentire la più corretta selezione dei punti di fine corsa del motoriduttore (8) che aziona il medesimo rullo avvolgitore (1).

Dopo aver illustrato il primo componente del gruppo di connessione elettrica secondo il trovato, vale a dire il particolare supporto frontale (10), interamente metallico, dell’ anzidetto gruppo di fine corsa (9), non resta che illustrare il secondo componente del medesimo gruppo di connessione.

Si tratta di un particolare connettore (14), di forma piatta ed allungata e dotato di una sezione rettangolare, che si avvale di tre elementi femmina (14a), del tipo a faston, atti a coniugarsi con i corrispondenti elementi maschio in dotazione all’anzidetta presa dislocata sul fondo dell’anzidetta nicchia (12) incorporata nel supporto (10) del gruppo di fine corsa (9).

Come anticipato tale connettore (14) si caratterizza ulteriormente per il fatto di recare, in corrispondenza dei propri fianchi contrapposti, rispettive alette metalliche flessibili (15) che aggettano da una lamella metallica affogata nella struttura in materiale plastico del medesimo connettore (14) e connessa con il relativo conduttore di terra.

Ebbene per assicurare l’alimentazione elettrica al motoriduttore (8) alloggiato nella carcassa metallica (4), occorre infilare tale connettore (14) entro la conforme finestra passante (5 a) che attraversa la piastra (5), fino ad accoppiarlo con i rispettivi elementi dell’apposita anzidetta presa alloggiata nella nicchia (12) del gruppo di fine corsa (9).

In questa stessa occasione si produce anche l’interferenza tra le anzidette alette laterali metalliche (15) del medesimo connettore (14) e le pareti laterali, pure metalliche, della stessa nicchia (12) che alloggia la corrispondente presa.

Come anticipato, è proprio in questa circostanza che si stabilisce la desiderata continuità di terra tra la carcassa cilindrica (4), il supporto metallico (10) del gruppo di fine corsa (9) ed i contatti di terra - le anzidette alette esterne (15) - del connettore secondo il trovato (14).

Va detto infine che queste stesso connettore (14) incorpora posteriormente una coppia longitudinale di mollette sagomate (16), tendenti ad assumere un assetto divaricato e destinate ad interferire con le pareti laterali dell’ anzidetta finestra (5a) della piastra (5).

Tali mollette (16) sono in realtà dotate di alcuni sottosquadri che consentono loro di agganciarsi alle anzidette pareti laterali della finestra (5 a), al fine di impedire il fortuito disimpegno dell’intero connettore (14) dalla rispettiva presa.

Allorquando si voglia poi disimpegnare effettivamente tale connettore (14) è sufficiente stringere l’una contro l’altra le mollette (16) per provocare il loro sganciamento dalle pareti laterali dell’anzidetta rispettiva finestra di aggancio (5a).

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1) Gruppo di connessione elettrica per dispositivi per razionamento automatico di tende, serrande ed avvolgibili in genere, del tipo avalentesi di un motoriduttore (8) associato con un rispettivo gruppo di fine corsa (9), entrambi alloggiati all’interno di una carcassa metallica cilindrica (4) a sua volta infilata entro un rullo avvolgitore (1) sostenuto orizzontalmente a parete grazie ad un’apposita piastra di estremità (5) dotata di una finestra passante (5 a) attraverso la quale è possibile infilare un connettore elettrico (14) atto ad accoppiarsi con la corrispondente presa alloggiata entro un’opportuna nicchia (12) prevista sul fronte del retrostante supporto cilindrico (10) dell’ anzidetto gruppo di fine corsa (9), al fine di assicurare l’alimentazione elettrica allanzidetto motoriduttore (8) responsabile delle rotazioni dell’ anzidetto rullo avvolgitore (1), caratterizzato per il fatto di prevedere che: - il supporto frontale (10) dell’ anzidetto gruppo di fine corsa (9) rechi una struttura sostanzialmente cilindrica interamente realizzata in metallo, nell’ambito della quale è previsto un tratto (10b) atto ad interferire con le pareti interne dell’anzidetta carcassa cilindrica metallica (4); - Γ anzidetto connettore elettrico (14), dotato di una forma piatta ed allungata ed avente una sezione rettangolare, si avvalga di tre o più elementi (14a) atti ad accoppiarsi con i corrispondenti elementi presenti nell’apposita presa alloggiata nell’anzidetta nicchia frontale (12) del supporto (10) del gruppo fine corsa (9); essendo altresì previsto che detto connettore (14) presenti, in corrispondenza dei suoi due fianchi contrapposti, rispettive alette metalliche flessibili (15), connesse con il conduttore di terra del connettore medesimo (14) e capaci, allorquando quest’ultimo si coniughi con la rispettiva anzidetta presa, di interferire con le pareti laterali dell’ anzidetta nicchia (12) di alloggiamento per la presa medesima.
2. 2) Gruppo di connessione, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che Γ anzidetto tratto (10b) del supporto frontale (10) del gruppo di fine corsa (9) interferisce con le pareti interne della carcassa metallica (4) grazie ad opportuna serie regolare di nervature longitudinali (13) realizzate in corrispondenza del suo perimetro esterno.
3. 3) Gruppo di connessione, secondo la prima o entrambe le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che le anzidette alette laterali metalliche (15) del connettore (14) aggettano da una lamina metallica che risulta affogata nella struttura in materiale plastico del connettore medesimo (14) e direttamente connessa con il conduttore di terra di quest’ultimo.
4. 4) Gruppo di connessione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che Γ anzidetto connettore (14) incorpora posteriormente una coppia longitudinale di mollette sagomate (16), tendenti ad assumere un assetto divaricato e dotate della capacità di interferire e di agganciarsi alle pareti laterali della finestra (5 a) realizzata sull’anzidetta piastra di estremità (5) nel momento in cui il connettore medesimo (14) arriva a coniugarsi con la rispettiva presa prevista sul fronte dell’ anzidetto retrostante supporto (10) del gruppo di fine corsa (9).