ITMI20131201A1 - Dispositivo per accoppiare un gruppo di movimentazione di una tenda all'interno di una vetrocamera tripla, ad un dispositivo posto all'esterno della vetrocamera e per mezzo del quale viene comandato l'azionamento di detto gruppo di movimentazione - Google Patents
Dispositivo per accoppiare un gruppo di movimentazione di una tenda all'interno di una vetrocamera tripla, ad un dispositivo posto all'esterno della vetrocamera e per mezzo del quale viene comandato l'azionamento di detto gruppo di movimentazioneInfo
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Classifications
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Description
“Dispositivo per accoppiare un gruppo di movimentazione di una tenda all'interno di una vetrocamera tripla, ad un dispositivo posto all'esterno della vetrocamera e per mezzo del quale viene comandato l'azionamento di detto gruppo di movimentazione”
Campo di applicazione dell'invenzione
La presente invenzione si riferisce al settore delle tende mobili poste all'interno di "vetrocamere", ossia strutture comprendenti almeno due lastre di vetro reciprocamente parallele e sostenute da un telaio ad esse almeno parzialmente interposto. Le lastre di vetro delimitano, insieme al telaio, una camera a tenuta d'aria e d'acqua entro la quale è posta la tenda. Per inciso, anziché di vetro le lastre possono essere realizzate in qualsiasi materiale almeno parzialmente permeabile alla luce. Nel seguito della presente descrizione con la parola "vetro" si intende identificare tutti i materiali della suddetta tipologia.
In particolare, la presente invenzione si riferisce al settore delle tende mobili poste all'interno di "vetrocamere triple", ossia vetrocamere comprendenti tre lastre di vetro reciprocamente parallele che delimitano, insieme al telaio, due camere entro una delle quali è posta la tenda.
Le tende mobili alloggiabili nelle vetrocamere sono di vario tipo, ad esempio: a rullo, plissettate, a strisce verticali, a pannelli, alla veneziana, ecc. Nel seguito della presente descrizione con l'espressione "tenda mobile" si intende identificare tutte le tende della suddetta tipologia.
La movimentazione di una tenda posta all'interno di una vetrocamera avviene mediante un gruppo di movimentazione che può essere "attivo" o "passivo". I gruppi di movimentazione attivi generano essi stessi il moto che determina la movimentazione della tenda mediante la conversione in energia meccanica di altre forme di energia. In particolare, i gruppi di movimentazione attivi comprendono un motore elettrico accoppiato meccanicamente alla tenda in modo tale per cui l'azionamento del motore determini la movimentazione della tenda.
I gruppi di movimentazione passivi sono privi di sorgenti di moto interne e si limitano a trasmettere alla tenda l'energia meccanica ricevuta da un altro dispositivo. In particolare, i gruppi di movimentazione passivi comprendono una molteplicità di organi di trasmissione di moto accoppiati meccanicamente sia alla tenda sia ad un dispositivo fornitore di energia meccanica. L'accoppiamento meccanico tra il gruppo di movimentazione e la tenda è tale per cui l'erogazione di energia meccanica al gruppo di movimentazione determina la movimentazione della tenda.
Indipendentemente dal fatto di essere attivo o passivo, il gruppo di movimentazione della tenda deve essere accoppiato meccanicamente alla tenda. Il gruppo di movimentazione è pertanto posto all'interno della vetrocamera. Il dispositivo per mezzo del quale viene comandata la movimentazione della tenda è però posto all'esterno della vetrocamera in quanto deve essere accessibile ad un utilizzatore della tenda. Ciò ha reso necessario l'impiego di dispositivi in grado di trasmettere al gruppo di movimentazione attivo o passivo rispettivamente un segnale di comando o l'energia meccanica proveniente dal dispositivo di comando.
La presente invenzione trova applicazione in riferimento a tende movimentate da gruppi di movimentazione passivi. Nel seguito della presente descrizione con l'espressione "gruppo di movimentazione" si intende identificare tutti i gruppi di movimentazione della suddetta tipologia (ossia passivi).
La presente invenzione si riferisce, più precisamente, ad un dispositivo per accoppiare un gruppo di movimentazione di una tenda all'interno di una vetrocamera tripla, ad un dispositivo posto all'esterno della vetrocamera e per mezzo del quale viene comandato l'azionamento di detto gruppo di movimentazione. Il dispositivo oggetto d'invenzione trasmette pertanto energia meccanica dal dispositivo con cui viene comandata la movimentazione della tenda (esterno alla vetrocamera) al gruppo di movimentazione della tenda (interno alla vetrocamera).
Rassegna dell'arte nota
Per accoppiare meccanicamente un gruppo di movimentazione di una tenda posto all'interno di una vetrocamera e un dispositivo che comanda l'azionamento del gruppo di movimentazione, occorre penetrare la camera delimitata dalle lastre di vetro e dal telaio. Operando in tal modo verrebbe però compromessa la tenuta della vetrocamera. Per risolvere questo problema, detto accoppiamento meccanico viene realizzato magneticamente, come illustrato nella domanda di brevetto WO 95/24539 (depositata con n. PCT/IT1994/000121 dalla Richiedente). In particolare, si è pensato di impiegare un primo ed un secondo magnete che si attraggono l'un l'altro e giacciono da parti opposte di una parete della vetrocamera. Il primo magnete è solidalmente connesso al dispositivo di comando ed è pertanto posto all'esterno della vetrocamera. Il secondo magnete è solidalmente connesso al gruppo di movimentazione della tenda ed è pertanto posto all'interno della vetrocamera. L'azionamento del dispositivo di comando mette in rotazione il primo magnete il quale, per effetto dell'accoppiamento magnetico, mette in rotazione il secondo magnete che aziona il gruppo di movimentazione.
La soluzione sopra citata trova applicazione nelle tende mobili poste all'interno di vetrocamere doppie (ossia comprendenti una sola camera racchiusa tra due lastre di vetro) ma non permette di risolvere il problema di cui sopra nelle tende poste all'interno di vetrocamere triple. In queste ultime infatti il dispositivo di comando giace solitamente all'esterno della vetrocamera in corrispondenza di una delle due lastre di vetro periferiche, e la tenda è alloggiata nella camera racchiusa tra la lastra di vetro intermedia e l'altra lastra di vetro periferica. In altre parole, mentre nelle vetrocamere doppie il dispositivo di comando ed il gruppo di movimentazione della tenda sono separati da una sola parete della vetrocamera, nelle vetrocamere triple il dispositivo di comando ed il gruppo di movimentazione della tenda sono separati da una lastra di vetro periferica, dalla lastra di vetro intermedia e dalla camera racchiusa tra le stesse. Ciò ha reso necessario l'impiego di dispositivi in grado di trasmettere il moto proveniente dal dispositivo di comando attraverso le due lastre di vetro sopra citate e la camera ad esse interposta, affinché detto moto raggiunga il gruppo di movimentazione della tenda.
Per evitare di penetrare le due camere delimitate dalle lastre di vetro e dal telaio compromettendo la tenuta della vetrocamera, si è pensato di integrare la soluzione sopra descritta alloggiando un terzo magnete nella camera interposta al dispositivo di comando ed al gruppo di movimentazione, come illustrato nella domanda di brevetto EP 2 196 615 A2 (depositata con n. 09175358.2). In particolare, questa soluzione prevede l'impiego di: un primo magnete solidalmente connesso al dispositivo di comando e pertanto posto all'esterno della vetrocamera; un secondo magnete solidalmente connesso al gruppo di movimentazione della tenda e pertanto posto all'interno della vetrocamera nella camera in cui è alloggiata la tenda; e un terzo magnete alloggiato nella camera interposta al dispositivo di comando e al gruppo di movimentazione. Il primo ed il terzo magnete, così come il terzo magnete ed il secondo magnete, si attraggono l'un l'altro realizzando un accoppiamento meccanico tra il dispositivo di comando ed il gruppo di movimentazione. L'azionamento del dispositivo di comando mette in rotazione il primo magnete il quale, per effetto dell'accoppiamento magnetico, mette in rotazione il terzo magnete il quale, per effetto dell'accoppiamento magnetico, mette in rotazione il secondo magnete che aziona il gruppo di movimentazione.
Sebbene la soluzione sopra descritta risolva il problema di trasmettere energia meccanica dal dispositivo di comando al gruppo di movimentazione della tenda preservando la tenuta della vetrocamera tripla, essa non fornisce alcuna indicazione in merito al modo in cui è realizzata la connessione tra il terzo magnete e la vetrocamera. Detta connessione deve essere estremamente affidabile in quanto, qualora si rendesse necessario un intervento manutentivo, ciò non solo comporterebbe la violazione della tenuta della vetrocamera ma richiederebbe anche il disassemblaggio almeno parziale della stessa.
Scopi dell’invenzione
Pertanto scopo della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti suddetti e di indicare un dispositivo che, magneticamente, realizzi il suddetto accoppiamento meccanico tra il magnete del dispositivo di comando ed il magnete del gruppo di movimentazione della tenda, e la cui connessione alla vetrocamera ove è alloggiata la tenda sia estremamente affidabile.
Sommario dell’invenzione
Oggetto della presente invenzione è un dispositivo per trasmettere ad un gruppo di movimentazione di una tenda posta all'interno di una vetrocamera, un moto rotatorio proveniente da un dispositivo di comando dell'azionamento del gruppo di movimentazione, la trasmissione del moto rotatorio determinando l'azionamento del gruppo di movimentazione;
il dispositivo di comando essendo posto all'esterno della vetrocamera;
la vetrocamera comprendendo:
• una prima camera in cui sono alloggiati la tenda ed il gruppo di movimentazione, la prima camera essendo parzialmente racchiusa tra una prima parete periferica ed una seconda parete intermedia;
• almeno una seconda camera in cui è alloggiato il dispositivo di trasmissione, la seconda camera essendo parzialmente racchiusa tra la seconda parete intermedia e una terza parete periferica, il dispositivo di trasmissione essendo interposto alla seconda parete intermedia ed alla terza parete periferica, la seconda camera essendo interposta alla prima camera ed al dispositivo di comando, il dispositivo di comando essendo in prossimità della terza parete periferica;
• mezzi di sostegno del dispositivo di trasmissione nella seconda camera; il dispositivo di comando comprendendo un primo magnete ruotabile attorno ad un proprio asse rispetto alla terza parete periferica, la rotazione del primo magnete corrispondendo a detto moto rotatorio;
il gruppo di movimentazione comprendendo un secondo magnete ruotabile attorno ad un proprio asse rispetto alla seconda parete intermedia, la rotazione del secondo magnete determinando la movimentazione della tenda;
il dispositivo di trasmissione essendo accoppiato rotazionalmente e magneticamente al primo magnete ed al secondo magnete, l'accoppiamento magnetico rotazionale determinando la trasmissione di detta rotazione dal primo magnete al secondo magnete,
in cui secondo l'invenzione i mezzi di sostegno comprendono primi mezzi elastici di connessione del dispositivo di trasmissione alla seconda parete intermedia ed alla terza parete periferica.
Vantaggiosamente, il dispositivo di trasmissione è connesso non al telaio della vetrocamera, ma alle lastre di vetro tra le quali è racchiusa la seconda camera (ossia a dette seconda e terza parete). In tal modo, il dispositivo di trasmissione non è vincolato a giacere in prossimità del telaio.
Le lastre di vetro di una vetrocamera sono però spesso soggette a vibrazioni a causa di sollecitazioni per lo più di natura meccanica. Queste sollecitazioni si verificano non solo in fase di assemblaggio della vetrocamera, ma anche successivamente all'installazione della stessa, soprattutto nei confronti delle lastre di vetro periferiche (corrispondenti a dette prima e terza parete). Per effetto di queste vibrazioni elevato è il rischio sia di danneggiamento del dispositivo di trasmissione, sia di distacco del dispositivo di trasmissione dalle lastre di vetro a cui è connesso.
Per scongiurare simili eventualità, i mezzi di connessione del dispositivo di trasmissione alle lastre di vetro sono elastici. Essi sono in tal modo in grado di assorbire dette vibrazioni senza che le stesse compromettano il funzionamento del dispositivo di trasmissione o la connessione di quest'ultimo alle lastre di vetro.
Analogamente, i primi mezzi elastici di connessione assorbono i movimenti delle lastre di vetro dovuti alle inflessioni e/o deflessioni di queste ultime causate da sbalzi termici.
L'impiego dei primi mezzi elastici di connessione è inoltre estremamente vantaggiosi nel caso in cui la distanza tra le lastre di vetro che racchiudono la seconda camera risulti, in fase di assemblaggio della vetrocamera, leggermente differente rispetto a quanto indicato nei disegni tecnici costruttivi della vetrocamera (ciò può accadere, a titolo esemplificativo, a causa delle tolleranze di profili distanziatori che racchiudono la seconda camera insieme alle lastre di vetro, oppure a causa della quantità di sigillante butilico utilizzato per assicurare la tenuta della vetrocamera, oppure a causa dell'applicazione di un'eccessiva forza con la quale le lastre di vetro vengono premute l'una verso l'altra durante l'assemblaggio della vetrocamera). Grazie alla loro elasticità, i primi mezzi di connessione compensano detta differenza assicurando la connessione tra il dispositivo di trasmissione e le lastre di vetro a cui il dispositivo è interposto.
Ulteriori caratteristiche innovative della presente invenzione sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
Secondo un aspetto dell’invenzione, il dispositivo di trasmissione comprende una struttura di contenimento nella quale è alloggiato almeno un terzo magnete, il terzo magnete essendo connesso alla struttura di contenimento mediante secondi mezzi idonei a consentire la rotazione del terzo magnete attorno ad un proprio asse rispetto alla struttura di contenimento;
i primi mezzi elastici di connessione essendo mezzi elastici di connessione della struttura di contenimento alla seconda parete intermedia ed alla terza parete periferica, la struttura di contenimento essendo connessa alla seconda parete intermedia ed alla terza parete periferica in modo che il terzo magnete sia interposto al primo magnete ed al secondo magnete;
il primo magnete ed il terzo magnete attraendosi magneticamente l'un l'altro, detta attrazione magnetica essendo di entità tale per cui la rotazione del primo magnete determini la rotazione del terzo magnete;
il terzo magnete ed il secondo magnete attraendosi magneticamente l'un l'altro, detta attrazione magnetica essendo di entità tale per cui la rotazione del terzo magnete determini la rotazione del secondo magnete.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, i primi mezzi elastici di connessione comprendono almeno una prima linguetta ed una seconda linguetta;
la prima linguetta avendo almeno un primo bordo ed un secondo bordo opposto al primo bordo, la prima linguetta essendo solidalmente connessa alla struttura di contenimento almeno in corrispondenza del primo bordo, la prima linguetta essendo solidalmente connessa alla terza parete periferica almeno in corrispondenza del secondo bordo, una porzione della prima linguetta a partire dal secondo bordo essendo non adesa alla struttura di contenimento;
la seconda linguetta avendo almeno un terzo bordo ed un quarto bordo opposto al terzo bordo, la seconda linguetta essendo solidalmente connessa alla struttura di contenimento almeno in corrispondenza del terzo bordo, la seconda linguetta essendo solidalmente connessa alla seconda parete intermeda almeno in corrispondenza del quarto bordo, una porzione della seconda linguetta a partire dal quarto bordo essendo non adesa alla struttura di contenimento.
Ciascuna linguetta è pertanto connessa alla struttura di contenimento almeno in corrispondenza di un proprio bordo a partire dal quale la linguetta si solleva dalla struttura di contenimento per andare a connettersi alla parete della vetrocamera a cui è contrapposta. Grazie alla presenza delle linguette si crea pertanto un'intercapedine tra la struttura di contenimento e ciascuna delle due pareti alle quale essa è interposta. Per inciso, lo spessore delle intercapedini è tale da consentire l'accoppiamento magnetico tra il dispositivo di trasmissione e, rispettivamente, il dispositivo di comando ed il gruppo di movimentazione. Il modo in cui le linguette sono connesse alla struttura di contenimento ed alla rispettiva parete a cui sono contrapposte rendono elastica la connessione tra la struttura di contenimento e la seconda e terza parete della vetrocamera. Quando una parete della vetrocamera vibra, la linguetta connessa a detta parete si deforma smorzando la vibrazione ed impedendo che quest'ultima giunga alla struttura di contenimento. Terminata la vibrazione, la linguetta riassume la configurazione originaria, riportando la struttura di contenimento nella posizione assunta prima che si verificasse la vibrazione.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, le linguette sono realizzate in Polimetilmetacrilato (noto anche con l'acronimo PMMA).
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, il secondo bordo ed il quarto bordo giacciono ciascuno ad una distanza dalla struttura di contenimento compresa tra 0,8 mm e 1,2 mm.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, il secondo bordo ed il quarto bordo giacciono ciascuno ad una distanza dalla struttura di contenimento di 1,0 mm. Secondo un altro aspetto dell'invenzione, la struttura di contenimento ha almeno una prima faccia contrapposta alla terza parete periferica ed una seconda faccia contrapposta alla seconda parete intermedia, i primi mezzi elastici di connessione comprendendo quattro dette prime linguette interposte alla prima faccia ed alla terza parete periferica, e quattro dette seconde linguette interposte alla seconda faccia ed alla seconda parete intermedia, le prime linguette essendo disposte due a due simmetricamente rispetto all'asse di rotazione del terzo magnete, le seconde linguette essendo disposte due a due simmetricamente rispetto all'asse di rotazione del terzo magnete.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, la seconda parete intermedia e la terza parete periferica sono reciprocamente parallele, il dispositivo di trasmissione essendo connesso alla seconda parete intermedia ed alla terza parete periferica in modo tale per cui gli assi di rotazione del primo magnete, del secondo magnete e del terzo magnete sono ortogonali alla seconda parete intermedia ed alla terza parete periferica.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, il dispositivo di trasmissione è connesso alla seconda parete intermedia ed alla terza parete periferica in modo tale per cui gli assi di rotazione del primo magnete, del secondo magnete e del terzo magnete giacciono sulla stessa retta.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, il dispositivo di trasmissione comprende una struttura di contenimento nella quale sono alloggiati un terzo magnete ed un quarto magnete solidalmente connessi l'uno all'altro, il terzo magnete ed il quarto magnete essendo connessi alla struttura di contenimento mediante terzi mezzi idonei a consentire la rotazione del terzo magnete e del quarto magnete attorno ad un proprio asse rispetto alla struttura di contenimento;
i primi mezzi elastici di connessione essendo mezzi elastici di connessione della struttura di contenimento alla seconda parete intermedia ed alla terza parete periferica, la struttura di contenimento essendo connessa alla seconda parete intermedia ed alla terza parete periferica in modo che il terzo magnete sia contrapposto al primo magnete ed il quarto magnete sia contrapposto al secondo magnete;
il primo magnete ed il terzo magnete attraendosi magneticamente l'un l'altro, detta attrazione magnetica essendo di entità tale per cui la rotazione del primo magnete determina la rotazione del terzo magnete;
il quarto magnete ed il secondo magnete attraendosi magneticamente l'un l'altro, detta attrazione magnetica essendo di entità tale per cui la rotazione del quarto magnete determina la rotazione del secondo magnete.
Quando il dispositivo oggetto d'invenzione comprende solo un terzo magnete, tanto maggiore è la distanza tra la seconda parete intermedia e la terza parete periferica (ossia lo spessore della seconda camera), tanto più forte deve essere il campo magnetico generato dal terzo magnete affinché vi sia l'accoppiamento magnetico con il primo ed il secondo magnete. Ovviamente, tanto più forte deve essere il campo magnetico generato dal terzo magnete, tanto maggiori sono i costi di realizzazione del dispositivo oggetto d'invenzione. La variante sopra descritta ovvia a questo inconveniente in quanto prevede l'impiego di due magneti solidalmente connessi tra loro, rispettivamente accoppiati magneticamente con il primo ed il secondo magnete, e generanti ciascuno un campo magnetico di intensità inferiore al campo magnetico generato da detto terzo magnete quando è l'unico magnete compreso nel dispositivo oggetto d'invenzione. In tal modo vengono ridotti i costi di realizzazione rispetto al caso in cui il dispositivo di trasmissione comprenda un solo magnete, assicurando comunque l'accoppiamento rotazionale tra il dispositivo di comando ed il gruppo di movimentazione.
A titolo esemplificativo, potrebbe convenire realizzare il dispositivo oggetto d'invenzione nella versione comprendente un terzo ed un quarto magnete quando la distanza tra la seconda parete intermedia e la terza parete periferica è superiore a 12 mm.
Breve descrizione delle figure
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di un esempio di realizzazione della stessa e dai disegni annessi, dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui: − la figura 1 mostra, in vista piana frontale, una tenda alla veneziana posta all'interno di una vetrocamera tripla e dotata di un dispositivo di trasmissione secondo la presente invenzione;
− la figura 2 mostra la vetrocamera di figura 1 in vista laterale ed in sezione parziale;
− la figura 3 mostra la vetrocamera di figura 1 in vista dall'alto ed in sezione parziale;
− la figura 4 mostra la vetrocamera di figura 1 in vista prospettica parzialmente esplosa;
− la figura 5 mostra, in vista prospettica, il dispositivo di trasmissione secondo la presente invenzione di cui è dotata la tenda di figura 1;
− la figura 6 mostra il dispositivo di trasmissione di figura 5 in sezione retta schematica;
− la figura 7 mostra, in sezione retta schematica, una variante del dispositivo di trasmissione di figura 5.
Descrizione dettagliata di alcune forme preferite di realizzazione dell’invenzione
Nella presente descrizione, per comodità di esposizione, ci si riferisce solo ad un preferito esempio di attuazione dell’invenzione in cui il dispositivo di trasmissione è applicato ad una tenda alla veneziana posta all'interno di una vetrocamera tripla. Deve essere chiaro che il dispositivo descritto non è limitato al suddetto esempio ma è applicabile a qualsiasi tenda mobile alloggiata in una vetrocamera comprendente un numero di camere superiore a uno.
In particolare, il dispositivo oggetto d'invenzione trova applicazione anche in una vetrocamera comprendente un numero di camere superiore a due e nella quale:
• la tenda mobile è alloggiata in una camera non adiacente al gruppo di movimentazione; e
• una sola camera è interposta al gruppo di movimentazione ed al dispositivo di comando.
Il dispositivo oggetto d'invenzione trova inoltre applicazione in una vetrocamera comprendente tre camere due delle quali sono interposte al gruppo di movimentazione della tenda ed al dispositivo di comando. In tal caso la vetrocamera racchiude un primo ed un secondo dispositivo di trasmissione rispettivamente alloggiati nelle due camere interposte al gruppo di movimentazione della tenda ed al dispositivo di comando. Il primo dispositivo di trasmissione (alloggiato nella camera adiacente al gruppo di movimentazione) è accoppiato magneticamente al gruppo di movimentazione ed al secondo dispositivo di trasmissione. Analogamente, il secondo dispositivo di trasmissione (alloggiato nella camera adiacente al dispositivo di comando) è accoppiato magneticamente al dispositivo di comando ed al primo dispositivo di trasmissione.
Il dispositivo oggetto d'invenzione trova infine applicazione in una vetrocamera comprendente più di tre camere ed in cui più di due camere sono interposte al gruppo di movimentazione della tenda ed al dispositivo di comando. In particolare, con riferimento a titolo esemplificativo al caso in cui tre siano le camere interposte al gruppo di movimentazione della tenda ed al dispositivo di comando, la vetrocamera racchiude un primo, un secondo ed un terzo dispositivo di trasmissione rispettivamente alloggiati nelle tre camere interposte al gruppo di movimentazione della tenda ed al dispositivo di comando. Il primo dispositivo di trasmissione (alloggiato nella camera adiacente al gruppo di movimentazione) è accoppiato magneticamente al gruppo di movimentazione ed al secondo dispositivo di trasmissione (alloggiato nella camera adiacente al primo dispositivo di trasmissione dalla parte opposta rispetto al gruppo di movimentazione). Il terzo dispositivo di trasmissione (alloggiato nella camera adiacente al dispositivo di comando) è accoppiato magneticamente al dispositivo di comando ed al secondo dispositivo di trasmissione. Più in generale, un dispositivo di trasmissione alloggiato in una camera non adiacente al gruppo di movimentazione, né al dispositivo di comando è accoppiato magneticamente ai due dispositivi di trasmissione ad esso adiacenti.
Nel presente descrizione, una figura potrà essere illustrata anche con riferimento ad elementi non espressamente indicati in quella figura ma in altre figure. La scala e le proporzioni dei vari elementi raffigurati non corrispondono necessariamente a quelle reali.
Con riferimento alla figure da 1 a 4, viene illustrata una struttura 1 nota come "vetrocamera tripla" e comprendente tre lastre di vetro 2, 3 e 4 reciprocamente parallele e sostenute da un telaio 5 ad esse parzialmente interposto. A titolo esemplificativo, le lastre di vetro 2, 3 e 4 sono disposte verticalmente ed il telaio 5 è metallico. Per inciso, quest'ultimo può essere realizzato anche in altri materiali, ad esempio plastici o gommosi.
La prima lastra di vetro 2 (in posizione periferica) e la seconda lastra di vetro 3 (intermedia alle altre due lastre 2 e 4) delimitano, insieme al telaio 5, una prima camera parallelepipeda 6 entro la quale è posta una tenda alla veneziana 7. La tenda 7 comprende una molteplicità di lamelle 8 mobili rispetto alla vetrocamera 1. A titolo esemplificativo, la lamelle 8 sono disposte orizzontalmente. La tenda 7 è connessa ad un gruppo 9 il cui azionamento determina la movimentazione delle lamelle 8. In particolare, tramite il gruppo di movimentazione 9, le lamelle 8 possono traslare parallelamente alle lastre di vetro 2 e 3 oppure possono ruotare attorno ad un rispettivo proprio asse longitudinale disposto, a titolo esemplificativo, orizzontalmente. Il gruppo di movimentazione 9 è posto all'interno della camera 6, preferibilmente sopra la tenda 7 (ossia tra la tenda 7 e la porzione del telaio 5 superiore nelle figure).
La seconda lastra di vetro 3 e la terza lastra di vetro 4 (in posizione periferica) delimitano, insieme al telaio 5, una seconda camera parallelepipeda 10 entro la quale è posto un dispositivo 11 che magneticamente realizza un accoppiamento meccanico tra il gruppo di movimentazione 9 ed un dispositivo 12 posto all'esterno della vetrocamera 1 per consentire ad un utilizzatore della tenda 7 di comandare l'azionamento del gruppo di movimentazione 9, ossia la movimentazione della tenda 7.
Il dispositivo di comando 12 è connesso alla terza lastra di vetro 4 e comprende un primo magnete (non visibile nelle figure) preferibilmente discoidale, contrapposto alla lastra periferica 4 e ruotabile attorno ad un asse ortogonale a quest'ultima. Il dispositivo di comando 12 comprende inoltre una fune 13 tirando la quale l'utilizzatore della tenda 7 comanda l'azionamento del gruppo di movimentazione 9. La traslazione della fune 13 in un verso o nel verso opposto determina la rotazione del primo magnete rispettivamente in un senso o nell'altro. Il dispositivo di comando 12 qui brevemente descritto è di tipo sostanzialmente noto pertanto non ci si sofferma sul fornirne ulteriori dettagli.
Il gruppo di movimentazione 9 è connesso al telaio 5 e comprende un secondo magnete 14 preferibilmente discoidale, contrapposto alla lastra intermedia 3 e ruotabile attorno ad un asse ortogonale a quest'ultima. La rotazione del secondo magnete 14 determina la movimentazione della tenda 7. Il gruppo di movimentazione 9 qui brevemente descritto è di tipo sostanzialmente noto pertanto non ci si sofferma sul fornirne ulteriori dettagli.
Il dispositivo di trasmissione 11 comprende un contenitore 20 di forma preferibilmente parallelepipeda ed avente una prima base 21, una seconda base 22 opposta alla prima base 21 e quattro pareti laterali 23. La prima base 21 è contrapposta alla lastra periferica 4. La seconda base 22 è contrapposta alla lastra intermedia 3. Le pareti laterali 23 sono disposte preferibilmente ortogonalmente alle lastre 3 e 4. Il contenitore 20 racchiude un terzo magnete 24 (visibile in figura 6) preferibilmente discoidale, interposto alle basi 21 e 22 preferibilmente parallelamente ad esse, e ruotabile attorno ad un asse ortogonale alle basi 21 e 22. Preferibilmente, il primo magnete, il secondo magnete 14 ed il terzo magnete 24 sono reciprocamente paralleli ed hanno i rispettivi assi di rotazione che giacciono sulla stessa retta. Il terzo magnete 24 è pertanto interposto al primo ed al terzo magnete 14, preferibilmente contrapposto agli stessi. Il primo magnete ed il terzo magnete si attraggono magneticamente l'un l'altro e l'entità dell'attrazione magnetica è tale per cui, alla distanza reciproca a cui giacciono, la rotazione del primo magnete determina la rotazione del terzo magnete 24. Analogamente, il terzo magnete 24 ed il secondo magnete 14 si attraggono magneticamente l'un l'altro e l'entità dell'attrazione magnetica è tale per cui, alla distanza reciproca a cui giacciono, la rotazione del terzo magnete 24 determina la rotazione del secondo magnete 14. Il terzo magnete è pertanto accoppiato magneticamente e rotazionalmente sia al primo magnete sia al secondo magnete 14, realizzando in tal modo un accoppiamento meccanico tra il dispositivo di comando 12 ed il gruppo di movimentazione 9.
Con riferimento alle figure 5 e 6, è possibile notare che il terzo magnete 24 ha un foro centrale in corrispondenza del quale è connesso al contenitore 20 attraverso una coppia di cuscinetti radiali 26. Calettando il terzo magnete 24 sui cuscinetti radiali 26 sono stati minimizzati gli attriti volventi associati alla rotazione del terzo magnete 24 rispetto al contenitore 20, così da garantire lunga longevità di funzionamento al dispositivo di trasmissione 11 oggetto d'invenzione. Il contenitore 20 è connesso alla lastra periferica 4 ed alla lastra intermedia 3 mediante due rispettivi gruppi 30 e 31 comprendenti quattro linguette ciascuno. Le linguette 30 sono interposte alla prima base 21 del contenitore 20 ed alla lastra periferica 4. Le linguette 31 sono interposte alla seconda base 22 del contenitore 20 ed alla lastra intermedia 3. A titolo esemplificativo, le linguette 30 e 31 hanno una forma pressoché trapezoidale isoscele. Preferibilmente, le linguette 30 sono connesse alla prima base 21 del contenitore 20 in corrispondenza di un primo bordo 32 corrispondente alla propria base maggiore, e sono connesse alla lastra periferica 4 in corrispondenza di un secondo bordo 33 corrispondente alla propria base minore. Analogamente, le linguette 31 sono connesse alla seconda base 22 del contenitore 20 in corrispondenza di un terzo bordo 34 corrispondente alla propria base maggiore, e sono connesse alla lastra intermedia 3 in corrispondenza di un quarto bordo 35 corrispondente alla propria base minore. Le linguette 30 e 31 fanno pertanto sì che le basi 21 e 22 del contenitore 20 non aderiscano rispettivamente alla lastra periferica 4 ed alla lastra intermedia 3. A titolo esemplificativo, il primo bordo 32 delle linguette 30 è connesso alla prima base 21 del contenitore 20 in corrispondenza dello spigolo 40 di quest'ultimo comune alla prima base 21 ed alle pareti laterali 23. Analogamente, il terzo bordo 34 delle linguette 31 è connesso alla seconda base 22 del contenitore 20 in corrispondenza dello spigolo 41 di quest'ultimo comune alla seconda base 22 ed alle pareti laterali 23. A titolo esemplificativo, ciascuno primo bordo 32 delle linguette 30 e ciascun terzo bordo 34 delle linguette 31 è rispettivamente connesso agli spigoli 40 e 41 in modo da sovrapporsi ad uno degli otto vertici del contenitore 20. Le linguette 20 e 21 sono preferibilmente disposte simmetricamente rispetto ad un piano di simmetria parallelo alle basi 21 e 22 del contenitore 20. Le linguette 20, così come le linguette 21, sono preferibilmente disposte due a due simmetricamente rispetto ad un asse di simmetria ortogonale alle basi 21 e 22 del contenitore 20. Detto asse di simmetria coincide preferibilmente con l'asse di rotazione del terzo magnete 24.
Per inciso, anziché solo in corrispondenza dei bordi 32 e 34, le linguette 30 e 31 possono essere rispettivamente connesse alle basi 21 e 22 del contenitore 20 anche in corrispondenza di una porzione di linguetta che si estende a partire da detti bordi 32 e 34. Analogamente, anziché solo in corrispondenza dei bordi 33 e 35, le linguette 30 e 31 possono essere rispettivamente connesse alle lastre di vetro 4 e 3 anche in corrispondenza di una porzione di linguetta che si estende a partire da detti bordi 33 e 35.
A titolo esemplificativo, le linguette 30 e 31 sono realizzate in Polimetilmetacrilato. Esse fungono pertanto da mezzi elastici di connessione del contenitore 20 alle lastre di vetro 3 e 4 alle quali il contenitore 20 è interposto. Lo spessore delle linguette 30 e 31 è preferibilmente compreso tra 0,8 mm e 2,0 mm, ed è ancor più preferibilmente di 1,5 mm. La distanza tra il bordo 33 delle linguette 30 e la prima base 21 del contenitore 20, così come la distanza tra il bordo 35 delle linguette 31 e la seconda base 22 del contenitore 20, è preferibilmente compresa tra 0,8 mm e 1,2 mm, ed è ancor più preferibilmente di 1,0 mm.
Come è possibile notare in figura 6, il secondo magnete 24 e la componente dei cuscinetti radiali 26 rotante rispetto al contenitore 20 non è a contatto di quest'ultimo. Ciò assicura che la rotazione del secondo magnete 24 e della componente rotante dei cuscinetti 26 avvenga senza alcuno sfregamento contro il contenitore 20. Sono pertanto i cuscinetti radiali 26 a reggere la spinta a cui il secondo magnete 24 è soggetto in direzione ortogonale alle lastre 3 e 4 per effetto dell'attrazione magnetica con il primo ed il terzo magnete 14.
Con riferimento alla figura 6, è inoltre possibile notare che il contenitore 20 comprende due gusci 20a e 20b reciprocamente contrapposti lungo il piano di simmetria del contenitore 20 parallelo alle basi 21 e 22, e reciprocamente connessi l'uno all'altro mediante mezzi noti. Una spina 25 è interposta ai gusci 20a e 20b preferibilmente parallelamente all'asse di rotazione del secondo magnete 24. La spina 25 ha una preferibilmente lunghezza tale da attraversare interamente i cuscinetti radiali 26 lungo il loro asse di rotazione, sporgendo oltre gli stessi rispetto alle lastre 3 e 4. La spina 25 contribuisce a mantenere i due gusci 20a e 20b centrati l'uno rispetto all'altro, e si oppone ad un'eventuale compressione del contenitore 20 tra le lastre 3 e 4. Grazie alla presenza della spina 25, detta compressione non va a gravare sui cuscinetti 26. Per inciso, la compressione contrastata dalla spina 25 è una compressione dovuta ad una forza applicata pressoché centralmente alle basi 21 e 22 del contenitore 20. La compressione dovuta all'applicazione di detta forza citata precedentemente e con la quale le lastre di vetro 3 e 4 vengono premute l'una verso l'altra durante l'assemblaggio della vetrocamera 1, viene contrastata dalle pareti laterali 23 del contenitore 20.
La figura 7 mostra un dispositivo di trasmissione 50 che si differenzia dal dispositivo di trasmissione illustrato nelle figure precedenti per il fatto di comprendere, in luogo del terzo magnete 24, una coppia di magneti 51 e 52 preferibilmente discoidali, reciprocamente paralleli e solidalmente connessi l'uno all'altro. Analogamente al terzo magnete 24, i magneti 51 e 52 sono interposto alle basi 21 e 22 preferibilmente parallelamente ad esse, e sono ruotabili attorno ad un asse ortogonale alle basi 21 e 22. Preferibilmente, il primo magnete, il secondo magnete 14 ed i magneti 51 e 52 sono reciprocamente paralleli ed hanno i rispettivi assi di rotazione che giacciono sulla stessa retta. Il magnete 51 è contrapposto al primo magnete del dispositivo di comando 12. Il magnete 52 è contrapposto al terzo magnete 14 del gruppo di movimentazione 9. Il primo magnete ed il magnete 51 si attraggono magneticamente l'un l'altro e l'entità dell'attrazione magnetica è tale per cui, alla distanza reciproca a cui giacciono, la rotazione del primo magnete determina la rotazione del magnete 51. Analogamente, il magnete 52 ed il secondo magnete 14 si attraggono magneticamente l'un l'altro e l'entità dell'attrazione magnetica è tale per cui, alla distanza reciproca a cui giacciono, la rotazione del magnete 52 determina la rotazione del secondo magnete 14. I magneti 51 e 52, oltre che ad essere solidalmente connessi l'uno all'altro, sono pertanto accoppiati magneticamente e rotazionalmente sia al primo magnete sia al secondo magnete 14, realizzando in tal modo un accoppiamento meccanico tra il dispositivo di comando 12 ed il gruppo di movimentazione 9.
Analogamente al terzo magnete 24 del dispositivo di trasmissione 11, i magneti 51 e 52 sono connessi al contenitore 20 attraverso una coppia di cuscinetti radiali 54 attraversati da una spina 53 analoga alla spina 25 del contenitore 20. Sulla base della descrizione fornita per un esempio di realizzazione preferito, è ovvio che alcuni cambiamenti possono essere introdotti dal tecnico del ramo senza con ciò uscire dall’ambito dell’invenzione come definito dalle seguenti rivendicazioni.
Claims (8)
- R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo (11, 50) per trasmettere ad un gruppo di movimentazione (9) di una tenda (7, 8) posta all'interno di una vetrocamera (1), un moto rotatorio proveniente da un dispositivo di comando (12, 13) dell'azionamento di detto gruppo di movimentazione (9), detta trasmissione di detto moto rotatorio determinando l'azionamento di detto gruppo di movimentazione (9); detto dispositivo di comando (12, 13) essendo posto all'esterno di detta vetrocamera (1); detta vetrocamera (1) comprendendo: • una prima camera (6) in cui è alloggiata detta tenda (7, 8) e detto gruppo di movimentazione (9), detta prima camera (6) essendo parzialmente racchiusa tra una prima parete periferica (2) ed una seconda parete intermedia (3) di detta vetrocamera (1); • una seconda camera (10) in cui è alloggiato detto dispositivo di trasmissione (11, 50) , detta seconda camera (10) essendo parzialmente racchiusa tra detta seconda parete intermedia (3) e una terza parete periferica (4) di detta vetrocamera (1), detto dispositivo di trasmissione (11, 50) essendo interposto a dette seconda parete intermedia (3) e terza parete periferica (4), detta seconda camera (10) essendo interposta a detta prima camera (6) e detto dispositivo di comando (12, 13), detto dispositivo di comando (12, 13) essendo in prossimità di detta terza parete periferica (4); • mezzi (30, 31) di sostegno di detto dispositivo di trasmissione (11, 50) in detta seconda camera (10); detto dispositivo di comando (12, 13) comprendendo un primo magnete ruotabile attorno ad un proprio asse rispetto a detta terza parete periferica (4), la rotazione di detto primo magnete corrispondendo a detto moto rotatorio; detto gruppo di movimentazione (9) comprendendo un secondo magnete (14) ruotabile attorno ad un proprio asse rispetto a detta seconda parete intermedia (3), la rotazione di detto secondo magnete (14) determinando la movimentazione di detta tenda (7, 8); detto dispositivo di trasmissione (11, 50) essendo accoppiato rotazionalmente e magneticamente a detto primo magnete e a detto secondo magnete (14), detto accoppiamento magnetico rotazionale determinando la trasmissione di detta rotazione da detto primo magnete a detto secondo magnete (14), detto dispositivo di trasmissione essendo caratterizzato dal fatto che detti mezzi di sostegno comprendono primi mezzi elastici (30, 31) di connessione del dispositivo di trasmissione (11, 50) a dette seconda parete intermedia (3) e terza parete periferica (4).
- 2. Dispositivo di trasmissione (11, 50) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura di contenimento (20) nella quale è alloggiato almeno un terzo magnete (24), detto terzo magnete (24) essendo connesso a detta struttura di contenimento (20) mediante secondi mezzi (26) idonei a consentire la rotazione di detto terzo magnete (24) attorno ad un proprio asse rispetto a detta struttura di contenimento (20); detti primi mezzi elastici di connessione essendo mezzi elastici (30, 31) di connessione di detta struttura di contenimento (20) a dette seconda parete intermedia (3) e terza parete periferica (4), detta struttura di contenimento (20) essendo connessa a dette seconda parete intermedia (3) e terza parete periferica (4) in modo che detto terzo magnete (24) sia interposto a detti primo magnete e secondo magnete (14); detti primo magnete e terzo magnete (24) attraendosi magneticamente l'un l'altro, detta attrazione magnetica essendo di entità tale per cui la rotazione di detto primo magnete determina la rotazione di detto terzo magnete (24); detti terzo magnete (24) e secondo magnete (14) attraendosi magneticamente l'un l'altro, detta attrazione magnetica essendo di entità tale per cui la rotazione di detto terzo magnete (24) determina la rotazione di detto secondo magnete (14).
- 3. Dispositivo di trasmissione (11, 50) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi elastici di connessione comprendono almeno una prima linguetta (30) ed una seconda linguetta (31); detta prima linguetta (30) avendo almeno un primo bordo (32) ed un secon do bordo (33) opposto a detto primo bordo (32), detta prima linguetta (30) essendo solidalmente connessa a detta struttura di contenimento (20) almeno in corrispondenza di detto primo bordo (32), detta prima linguetta (30) essendo solidalmente connessa a detta terza parete periferica (4) almeno in corrispondenza di detto secondo bordo (33), una porzione di detta prima linguetta a partire da detto secondo bordo (33) essendo non adesa a detta struttura di contenimento (20); detta seconda linguetta (31) avendo almeno un terzo bordo (34) ed un quarto bordo (35) opposto a detto terzo bordo (34), detta seconda linguetta (31) essendo solidalmente connessa a detta struttura di contenimento (20) almeno in corrispondenza di detto terzo bordo (34), detta seconda linguetta (31) essendo solidalmente connessa a detta seconda parete intermeda (3) almeno in corrispondenza di detto quarto bordo (35), una porzione di detta seconda linguetta (31) a partire da detto quarto bordo (35) essendo non adesa a detta struttura di contenimento (20).
- 4. Dispositivo di trasmissione (11, 50) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che dette linguette (30, 31) sono realizzate in Polimetilmetacrilato.
- 5. Dispositivo di trasmissione (11, 50) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto secondo bordo (33) e detto quarto bordo (35) giacciono ciascuno ad una distanza da detta struttura di contenimento (20) compresa tra 0,8 mm e 1,2 mm.
- 6. Dispositivo di trasmissione (11, 50) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto secondo bordo (33) e detto quarto bordo (35) giacciono ciascuno ad una distanza da detta struttura di contenimento (20) di 1,0 mm.
- 7. Dispositivo di trasmissione (11, 50) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta struttura di contenimento (20) ha almeno una prima faccia (21) contrapposta a detta terza parete periferica (4) ed una seconda faccia (22) contrapposta a detta seconda parete intermedia (3), detti primi mezzi elastici di connessione comprendendo quattro dette prime linguette (30) interposte a detta prima faccia (21) e a detta terza parete periferica (4), e quattro dette seconde linguette (31) interposte a detta seconda faccia (22) e a detta seconda parete intermedia (3), dette prime linguette (30) essendo disposte due a due simmetricamente rispetto a detto asse di rotazione di detto terzo magnete (24), dette seconde linguette (31) essendo disposte due a due simmetricamente rispetto a detto asse di rotazione di detto terzo magnete (24).
- 8. Dispositivo di trasmissione (50) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura di contenimento (20) nella quale sono alloggiati un terzo magnete (51) ed un quarto magnete (52) solidalmente connessi l'uno all'altro, detti terzo magnete (51) e quarto magnete (52) essendo connessi a detta struttura di contenimento (20) mediante terzi mezzi (54) idonei a consentire la rotazione di detti terzo magnete (51) e quarto magnete (52) attorno ad un proprio asse rispetto a detta struttura di contenimento (20); detti primi mezzi elastici di connessione essendo mezzi elastici di connessione (30, 31) di detta struttura di contenimento (20) a dette seconda parete intermedia (3) e terza parete periferica (4), detta struttura di contenimento (20) essendo connessa a dette seconda parete intermedia (3) e terza parete periferica (4) in modo che detto terzo magnete (51) sia contrapposto a detto primo magnete e detto quarto magnete (52) sia contrapposto a detto secondo magnete (14); detti primo magnete e terzo magnete (51) attraendosi magneticamente l'un l'altro, detta attrazione magnetica essendo di entità tale per cui la rotazione di detto primo magnete determina la rotazione di detto terzo magnete (51); detti quarto magnete (52) e secondo magnete (14) attraendosi magneticamente l'un l'altro, detta attrazione magnetica essendo di entità tale per cui la rotazione di detto quarto magnete (52) determina la rotazione di detto secondo magnete (14).
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