CH649209A5 - Dispositivo di attacco per protesi dentarie e protesi dentaria. - Google Patents

Description

La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di attacco per protesi dentarie.

Scopo dell'invenzione, è quello di realizzare un attacco di precisione del genere sopra indicato, avente, rispetto ai sistemi fino ad oggi noti numerosi vantaggi di carattere costruttivo e funzionale, quali la estrema semplicità di esecuzione, la possibilità di adeguarsi perfettamente alla progressiva contrazione dei tessuti gengivali, la assoluta stabilità dell'apparato protesico, e la indeformabilità degli elementi dell'attacco a seguito di una prolungata serie di rimozioni della protesi per la pulizia.

Secondo l'invenzione, si prevede un dispositivo di attacco comprendente un elemento maschio a forma di perno sferico ancorato stabilmente alla dentatura residua o ad una protesi fissa, ed un elemento-femmina costituito da una sede cilindrica cava, fissata alla protesi mobile destinata ad accogliere il detto perno sferico e munita di mezzi per controllare l'esatto posizionamento del detto perno sferico e consentire il preciso collocamento della parte protesica rispetto alla dentatura residua.

Detto elemento maschio può essere portato da una appendice a forma di «diabolo» destinata ad essere inserita nella fusione degli elementi pilastro.

Specialmente detto elemento-femmina può essere chiuso ad un estremo mediante una parete recante all'interno una superficie a cupola, destinata a costituire l'arresto per il perno sferico dell'elemento, e provvista di una tacca inclinata, praticata presso l'estremo chiuso, avente lo scopo di conferire all'elemento stesso la necessaria elasticità per l'inserzione senza giochi del detto elemento-maschio.

L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni allegati, che rappresentano a titolo illustrativo e non già limitativo una preferita forma di esecuzione dell'invenzione stessa.

Nei disegni:

la fig. 1 rappresenta i due elementi che costituiscono il dispositivo di attacco secondo l'invenzione, visti separati ed in scala ingrandita;

la fig. 2 mostra i due elementi dell'attacco in posizione accoppiata;

la fig. 3 mostra una protesi a due estremità libere, di cui una è munita del dispositivo di attacco secondo l'invenzione;

la fig. 4 rappresenta la vista in sezione secondo la linea IV-IV di fig. 3, in scala ingrandita;

la fig. 5 mostra la protesi di figura 3 separata rispetto alla dentatura residua;

la fig. 6 mostra lo scheletro della protesi di fig. 5;

la fig. 7 rappresenta una protesi ad estremità libera monoliberale, con collegamento mediante bilanciatore;

la fig. 8 rappresenta il particolare della inserzione del bilanciatore.

Con riferimento alla fig. 1, il dispositivo secondo l'invenzione è costituito da un elemento-maschio comprendente un perno sferico 1 solidale con un colletto 2 ed ima base scanalata o elemento di innesto 3 a forma di «diabolo», e da un elemento-femmina 4 a forma cilindrica, recante una cavità interna 5 destinata ad accogliere con esattezza il perno sferico 1, ed una fessura longitudinale di guida 6 per il colletto 2. Il cilindro 4 è chiuso in corrispondenza di un estremo, e la superficie interna reca una profilatura a cupola 7 destinata a contrastare con il perno sferico 1 nelle condizioni di massimo affondamento della protesi. Il cilindro 4 viene saldato in 8 alla staffa o barra 9 di ossatura della sella, come si vedrà meglio nel seguito.

Per conferire all'elemento femmina 4 la elasticità sufficiente ad accogliere con esattezza il perno sferico 1 e consentire alla protesi l'esatto posizionamento senza compromettere la facilità di rimozione periodica della protesi stessa, è praticata nel corpo cilindrico, presso l'estremo chiuso, una fenditura o tacca inclinata 10.

I due elementi sopra descritti vengono accoppiati come accennato in fig. 2. Il montaggio sulla protesi è realizzato come si vede nelle figure 3 e 4. Il «diabolo» 3 viene incorporato per soprafusione o saldatura nella massa fusa in oro o altra lega tecnologicamente idonea. La scanalatura circonferenziale del diabolo 3 serve ad ottenere un perfetto ancoraggio alla massa 11 che è applicata al dente sano 12, e che viene ricoperta con la capsula esterna 14.

L'elemento femmina 4 viene direttamente saldato alla barra 9 della sella 15, di tipo convenzionale, recante i denti di protesi 16. Come si vede in fig. 3, il dispositivo secondo l'invenzione può essere anche usato nel caso di selle libere bilaterali, anche in combinazione con un gancio 17 di tipo convenzionale, fissato ad un estremo della barra linguale 18. Ovviamente, sempre nel caso di selle libere bilaterali, si possono prevedere due giunzioni come quella descritta. La applicazione della protesi è schematizzata in fig. 5, mentre in fig. 6 si accenna alla possibilità di prevedere, presso il gancio 17, una articolazione a cerniera 19 che non viene descritta in dettaglio in quanto non fa parte dell'invenzione.

Nelle figg. 7 ed 8 è illustrata la possibilità di usare il dispositivo di attacco anche nel caso di estremità libera mono-laterale. In questo caso, per avere il necessario punto di ancoraggio nella parte opposta dell'arcata dentale, si ricava all'estremo libero della barra linguale 18 un'appendice ad archetto 20 che viene

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inserita in un dente originariamente sano 21 previa lavorazione incapsulatura, e protezione della relativa sede 22. L'applicazione della protesi viene eseguita come indicato in fig. 7. Si inserisce prima l'archetto 20 nella sede 22 e quindi si innesta il giunto della sella libera, come si è già visto in precedenza. ;

La presente invenzione è stata descritta in una preferita forma di realizzazione, ma si intende che varianti esecutive potranno esservi in pratica apportate da un esperto nel ramo, senza uscire dall'ambito di protezione della presente privativa industriale.

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3 fogli disegni

Claims (6)

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1. Dispositivo di attacco per protesi dentarie, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento maschio (1, 2, 3) a forma di perno sferico ancorato stabilmente alla dentatura residua o ad una protesi fissa, ed un elemento femmina (4) costituito da una sede cilindrica cava, fissata alla protesi mobile, destinata ad accogliere il detto perno sferico, e munita di mezzi (9; 11) per controllare l'esatto posizionamento del detto perno sferico e consentire il preciso collocamento della parte protesica rispetto alla dentatura residua.

2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto perno sferico (1) forma corpo unico con un elemento di fissaggio (3) a forma di «diabolo» destinato ad essere incorporato nella fusione degli elementi pilastro o in una protesi fissa.

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RIVENDICAZIONI

3. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che il detto elemento-femmina (4) è chiuso ad un estremo mediante una parete recante all'interno una superficie a cupola, destinata a costituire l'arresto per il perno sferico dell'elemento maschio, e provvista di una tacca o fessura inclinata (10), praticata presso l'estremo chiuso, avente lo scopo di conferire alla parte cilindrica la necessaria elasticità per l'inserzione dell'elemento maschio senza giochi e senza deformazioni.

4. Protesi dentaria con un dispositivo di attacco secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto elemento-femmina (4) è collegato mediante saldatura con la barra (9) della sella (15), e con la barra linguale (18).

5. Protesi dentaria secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il detto elemento-femmina (4), nel caso di selle libere mono-laterali, è collegato con un elemento dentario prospicente tramite un elemento bilanciatore, costituito da una appendice ad archetto profilato (20), saldato alle estremità adiacenti della barra palatina.

6. Protesi dentaria secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il detto bilanciatore ad archetto è inserito in una apposita sede (22) ricavata nell'elemento dentario o in una protesi fissa a ponte, situata in posizione diametralmente opposta alla sella libera.