CH635640A5

CH635640A5 - Capannone mobile su rotaie, estensibile, particolarmente per impianti sportivi.

Info

Publication number: CH635640A5
Application number: CH354079A
Authority: CH
Inventors: Elio Bertin
Original assignee: Flexco Srl
Priority date: 1978-04-13
Filing date: 1979-04-12
Publication date: 1983-04-15
Also published as: AU4605479A; GB2018850B; FR2422791A1; AT372471B; GB2018850A; DE7910678U1; ES479503A1; DE2914799A1; PT69481A; US4262460A; ATA271779A; SE7903179L; FR2422791B1

Description

Il presente trovato ha per oggetto un capannone mobile su rotaie ad archi estensibili, in particolare per impianti sportivi.

Capannoni a più archi ravvicinati e mobili su rotaie, con telone flessibile ancorato su di essi e ripiegabile a soffietto durante l'apertura degli archi in imo o più gruppi, sono già noti e realizzati con lo scopo di creare spazi coperti adatti per impianti sportivi o per magazzini di grande capacità.

Tali capannoni noti presentano vari inconvenienti principalmente per mantenere gli archi verticali e distanziati.

Il problema tecnico è pertanto quello di provvedere al mantenimento in posizione verticale degli archi durante il movimento anche sotto la trazione del telone, nonché il distanziamento uniforme degli archi stessi.

Tale problema tecnico è risolto dal capannone estensibile e mobile su rotaie che è costituito da una pluralità di archi autoportanti ad elementi modulari, sopportanti un telone flessibile di copertura ed uniti fra loro da elementi disposti fra loro diagonalmente in modo da formare dei parallelogrammi articolati apribili a pantografo e che prevede gli archi collegati tra loro in uno o due gruppi scorrevoli, ciascuno dei quali avendo una estremità fissa arrestata ad un estremo dell'area coperta e l'altra estremità mobile, mezzi di collegamento fra loro dei primi due archi mobili di' ogni gruppo di archi, in modo da mantenerli fra loro verticali- e distanziati anche durante lo scorrimento in chiusura e apertura, mezzi di guida e trattenimento, sostanzialmente a forma di «T», associati alle ruote di ogni arco portante e con testa scorrevole entro guide in profilati associati parallelamente alle opposte rotaie di scorrimento, atti a garantire stabilità a tutta la struttura contro la spinta dei venti in senso trasversale laterale, detto capannone estensibile prevedendo inoltre, per la chiusura dell'estremità fissa, almeno un arco verticale ribassato rispetto agli altri e rigidamente ancorato al suolo, mediante barre o tiranti per il sostegno del telone di copertura teso tra l'ultimo arco del capannone ed il terreno, mezzi rigidi solidali a ciascun parallelogramma articolato disposti verticalmente ed agenti sul telone, in modo da ripiegare quest'ultimo a soffietto esternamente al capannone, durante la riunione degli archi in apertura, nel caso di due gruppi scorrevoli essendo previsti mezzi a denti di sega, applicati agli archi

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centrali contrapposti per agganciarsi su un perno sporgente dell'altro arco, atti a ralizzare il bloccaggio automatico, a tenuta, di dette due coppie rigide di archi centrali- al momento della chiusura del capannone.

Ad ogni testata del capannone è inoltre previsto un dispositivo atto a sollevare parzialmente il telone dal terreno per consentire l'aereazione di testa del capannone, quando richiesto.

Il trovato viene ora più dettagliatamente descritto, secondo una sua forma preferita e non esclusiva di pratica realizzazione, con riferimento agli allegati disegni, dati a puro titolo indicativo e non limitativo, nei quali:

la fig. 1 (a-b) mostra, schematicamente, una vista laterale di due tipi di capannone estensibile realizzati secondo il trovato, il primo con movimento nei due sensi ed il secondo con movimento in un sol senso (fig. 1 b);

la fig. 2 mostra, pure schematicamente ed in vista, una estremità, con telone sollevato parzialmente, del capannone di fig. 1;

la fig. 3 mostra una sezione trasversale del capannone di fig. 1, praticamente un arco portante realizzato secondo il trovato;

la fig. 4 mostra, in vista laterale, la struttura portante di una estremità o testata fissa del capannone di fig. 1;

la fig. 5 mostra, secondo una variante, una vista laterale degli archi di una testata, arco ribassato e primo arco fra loro rigidamente collegati e montati su ruote per capannoni ed apertura in unico senso;

la fig. 6 mostra, in sezione diametrale, la ruota di appoggio laterale di un arco mobile, con dispositivo di trattenimento contro le spinte laterali;

la fig. 7 mostra, schematicamente e secondo una sezione VII-VII di fig. la, un elemento atto a spingere all'infuori il tendone, a livello pantografi, durante la chiusura degli archi; infine,

la fig. 8 mostra, in vista laterale, un dispositivo a rostro o ad arpionismo per l'aggancio automatico degli archi in chiusura e per la loro apertura.

Con riferimento a tali figure, ed in particolare alle figure da 1 a 3, il capannone estensibile perfezionato secondo il trovato, è costituito da una pluralità di archi, 1, 2, 3, 4 ecc. di grande luce, montati scorrevoli su rotaie orizzontali 5, tramite ruote 6, 7, 8 ecc. le quali sono associate ciascuna ad una estremità di ogni arco. Ogni arco (fig. 3) è costituito da elementi modulari rettilinei 9-9a-9b ecc. del tipo a traliccio o simile, fra loro resi solidali secondo- piani onde formare una struttura continua arcuata.

Gli archi sono spostabili e raggruppabili in due gruppi distinti ciascuno ad una estremità del capannone oppure ad una sola estremità. Nel primo caso si ha l'apertura a iniziare dal centro (fig. 1 a) con movimento nei due sensi, mentre nell'altro l'apertura inizia da un estremo e si sviluppa in unico senso (fig. 1 b). Gli archi di ogni gruppo sopportano un telone 10 in materiale flessibile, di alta tenacità, il quale è ancorato ai singoli archi secondo' sistemi noti,

quali quelli che già hanno formato oggetto di una precedente domanda di brevetto a nome della stessa richiedente.

Gli archi sono fra loro collegati e mantenuti in piani verticali da elementi astiformi 11-1 la, 12-12a, ecc. (fig. 1) e precisamente da coppie di aste incernierate fra loro al centro 13, 14 ecc. ed anche alle estremità, di cui una è anche incernierata all'arco e l'altra estremità è scorrevole entro asole (non rappresentate) ricavate nella struttura dell'arco stesso; in tal modo ogni coppia di aste può ruotare intorno al punto di incernieramento 13-14 ecc. con movimento a forbice (o a parallelogramma articolato), mantenendo gli archi paralleli in posizione verticale, fino a portare gli archi contigui fra loro a contatto, in fase di chiusura.

In corrispondenza della zona di separazione degli archi in due gruppi, i primi due archi la e 2a sono fra loro stabilmente collegati da aste trasversali e diagonali 15-16-17 irrigidite fra loro; in tal modo ogni coppia di archi contigui la-2a forma un carro che può scorrere sulle rotaie mantenendosi rigidamente distanziata, con la rispettiva porzione di telone teso (fig. 2), anche durante le manovre di apertura e chiusura.

Questa realizzazione conferisce stabilità a tutta la struttura, agevola lo scorrimento degli archi e consente anche di realizzare fra gli archi stessi una porta 18 per lato, porte cioè che servono per l'ingresso a capannone chiuso. Sui due lati longitudinali del capannone sono ricavate delle finestre triangolari 19, 20, 21 ecc. in materiale translucido e flessibile per l'illuminazione ed aerazione.

Ogni testata fissa di estremità (figg. 2-4) è realizzata mediante un arco le, ribassato rispetto al primo arco scorrevole ld, ed ancorato verticalmente al suolo in 22-23;

l'arco ribassato è collegato all'arco contiguo scorrevole mediante il parallelogramma articolato 24-25 mentre, dalla parte opposta, è trattenuto da aste inclinate 26-27-28 ancorate al terreno. Il telone flessibile 10 viene così ancorato all'arco ribassato, viene sostenuto dai tiranti 26-27 e raggiunge il suolo ove è trattenuto con mezzi noti. La parte inferiore del telone può essere sollevata da terra per una altezza sufficiente ad arieggiare l'interno del capannone, come mostra la fig. 2, sostenuta da appositi occhielli 29-30 (fig. 4).

A tale scopo, ai lati della testata sono previsti argani azionati da motoriduttori (non rappresentati) atti a sollevare il telone per tutta l'ampiezza della luce e fino all'altezza prefissata facendo scorrere il telone lungo le dette aste ancorate al terreno 26-27-28 (fig. 2). Nel caso di apertura in unico senso (fig. lb) può essere richiesta la completa accessibilità della testata, senza le aste verticali intervallate, la testata viene realizzata montando (fig. 5), ad entrambe le fiancate, l'arco ld' e l'arco ribassato le' su ruote, ancorate alle rotaie, indi collegandoli fra loro rigidamente mediante traverse 31-32 e aste diagonali fisse 33-34 e disponendo, all'altezza delle opposte aste 32, un'asta trasversale 35 ancorata agli opposti fianchi dell'arco ribassato,, asta cioè che risulta disposta secondo una corda dell'arco; il complesso forma pertanto un carro mobile analogo a quello di una delle estremità mobili, già descritto con riferimento alla fig. la per il caso di apertura del capannone nei due sensi.

In questo caso, il telone 10 scende dall'arco ld', rimane ancorato alle aste inclinate 36-37 (che collegano superiormente gli archi ld'-lc') e, superato l'arco ribassato le', scende fino a terra restando a contatto con l'asta trasversale 35.

Sollevando il telone fino all'altezza dell'asta trasversale 35, tutta la luce della testata rimane libera da impedimenti.

La stabilità a tutta la struttura contro i venti soffianti in direzione laterale, viene assicurata mediante un ancoraggio previsto per ogni ruota di appoggio di ciascun arco.

Come vedesi in fig. 6, la ruota di appoggio 6 presenta una gola ad angolo e corre su una rotaia 5 pure ad angolo, ma con apertura angolare minore in modo da lasciare una certa possibilità di oscillazione laterale di assestamento elastico, mentre al supporto della ruota 38 è applicata solidalmente una piastra a T rovesciata 39 la quale con il lato corto 40 corre entro una guida scatolare costituita da due ferri a «C» 41 e 42, fra loro contrapposti e disposti parallelamente, e all'esterno delle rotaie 5, impedendo qualsiasi sollevamento della ruota dalla rotaia.

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Per consentire una regolare formazione dei «soffietti» in corrispondenza dei parallelogrammi articolati ed esternamente al capannone, il trovato prevede un'asta orizzontale 43 (fig. 7) solidale al perno 44 di ogni parallelogramma articolato, la cui estremità libera è associata ad un elemento distanziatore 45 verticale. Entro un canale orizzontale del telone, indicato con IOa in fig. 7, è alloggiato un elemento spingitelo formato da due aste 45a rigide, collegate al centro con un tratto flessibile 45b in gomma o simile in modo che il distanziatore verticale 45 all'inizio del piegamento del telone mantenga in fuori la parte centrale 45b e consenta l'accostamento verso l'interno delle due aste 45a fine a formare una piega del soffietto rivolta verso l'esterno. Si ha così che durante l'accostamento degli archi, mentre il telone che ricopre la volta del capannone forma tanti soffietti (fra gli archi) che si raccolgono all'interno delle volte degli archi, il telone che ricopre le fiancate e per tutta l'altezza dei parallelogrammi articolati forma invece tanti soffietti ripiegati all'esterno del capannone, cioè in una zona che non intralcia il movimento in chiusura dei parallelogrammi articolati stessi.

I carri formati dalle coppie di archi la-2a vengono spostati mediante motoriduttori applicati alle ruote di appog-pio e per la trattenuta in chiusura delle estremità degli archi il trovato prevede dei dispositivi ad arpionismo-, disposti preferibilmente alla metà dei tratti superiori degli archi, in modo da agganciare in un primo tempo gli archi fra loro e quindi operare l'accostamento completo con comando manuale da terra. Tali arpionismi (fig. 8) sono costituiti da una lamina 46 a denti di sega 47, supportata da un braccio rettilineo 46a il quale è imperniato ad un estremo in 46b sull'arco la di uno dei due carri e mantenuta in posizione sostanzialmente orizzontale. Sull'arco la dell'altro carro è montato un perno fisso 48 destinato ad entrare in presa (e costituire il mezzo di trattenimento) con i denti 47. Una molla a trazione 50 disposta diagonalmente fra arco la e braccio 46a, contribuisce a favorire l'ingresso del perno

48 fra i denti 47 ed a garantire stabilità d'impegno quando gli archi la dei due gruppi sono stati fatti combaciare dai rispettivi motoriduttori. La lamina dentata 46, oltre che essere imperniata in 46b può scorrere assialmente in con-s trasto con una molla 49 nel senso di avvicinarsi al perno 46b. A tale scopo la lamina 46 è collegata nel passante 53 con una fune, cavetto metallico o simile 52 la quale fune scorre nel passante 52a, gira attorno alla puleggia 51 montata sul perno 46b e va ad una leva o simile azionabile a io manoo con qualsiasi altro mezzo, da una posizione ai piedi dell'arco la. Tirando detta fune, la lamina 46 è costretta ad effettuare uno spostamento assiale comprimendo la molla 49 la quale la porterà nuovamente in posizione al cessare della trazione della fune 52. In tal modo i due archi degli 15 opposti carri vengono avvicinati per passi successivi fino a che i loro bordi vengono in contatto. Gli altri arpionismi distribuiti lungo i due archi affacciati possono non avere i detti mezzi di trazione e vengono automaticamente ad agganciarsi nei perni fissi opposti, in posizioni sempre più 20 ravvicinate, mantenendoil contatto tra i detti bordi. Le stesse leve 46a con lamine 46 mobili assialmente, oppure solo oscillanti, sono collegate in un punto qualsiasi, ad esempio 54, con una seconda fune 55 che collega tutti i dispositivi ad arpionismo e che può essere manovrata da terra, come detto 25 per la fune 52.

Esercitando, pertanto, una trazione sulla detta seconda fune 55, i detti arpoinismi vengono sollecitati secondo la freccia 56 e quindi, vincendo l'azione della molla 50, si sganciano contemporaneamente dai perni fissi 48 dell'arco 30 opposto, liberando i due carri dal collegamento e bloccaggio.

In pratica, i perfezionamenti più sopra specificati consentono più agevoli manovre di apertura e chiusura dei gruppi di archi, la possibilità di ventilare di testa il capan-35 none quando richiesto ed una elevata stabilità laterale a tutta la struttura anche nelle condizioni meteorologiche più avverse.

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3 fogli disegni

Claims

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1. Capannone ad archi estensibili e mobile su rotaie, caratterizzato da ciò che è costituito da una pluralità di archi autoportanti ad elementi modulari (9), sopportanti un telone flessibile di copertura ed uniti fra loro da elementi disposti fra loro diagonalmente in modo da formare dei parallelogrammi articolati apribili a pantografo e che prevede gli archi collegati tra loro in uno o due gruppi scorrevoli, ciascuno dei quali avendo una estremità fissa arrestata ad un estremo dell'area coperta e l'altra estremità mobile, mezzi di collegamento (15, 16, 17; 31, 32, 33, 34) fra loro dei primi due archi mobili (la, 2a; le', ld') di ogni gruppo* di archi, in modo da mantenerli fra loro verticali e distanziati anche durante lo scorrimento in chiusura e apertura, mezzi di guida e trattenimento (39-40), sostanzialmente a forma di «T», associati alle ruote (6) di ogni arco portante e con testa scorrevole entro guide in profilati (41-42) associati parallelamente alle opposte rotaie (5) di scorrimento, atti a garantire stabilità a tutta la struttura contro la spinta dei venti in senso trasversale laterale, detto capannone estensibile prevedendo inoltre, per la chiusura della estremità fissa, almeno un arco verticale ribassato (le) rispetto agli altri e rigidamente ancorato al suolo, mediante barre o tiranti (26-27-28) per il sostegno del telone di copertura teso tra l'ultimo arco del capannone ed il terreno, mezzi rigidi (45) solidali a ciascun parallelogramma articolato disposti verticalmente ed agenti sul telone, in modo da ripiegare quest'ultimo a soffietto esternamente al capannone, durante la riunione degli archi in apertura, nel caso di due gruppi scorrevoli essendo previsti mezzi a denti di sega (46), applicati agli archi centrali contrapposti per agganciarsi su un perno (48) sporgente dell'altro arco, atti a realizzare il bloccaggio automatico, a tenuta, di dette due coppie rigide di archi centrali al momento della chiusura del capannone.

2. Capannone come da rivendicazione 1, caratterizzato da ciò che esso è formato in unico corpo apribile e chiudibile con movimento in un sol senso, una estremità dello stesso essendo fissa e l'altra estremità mobile su rotaie come detto, detta estremità mobile essendo formata dall'ultima coppia di archi (lc'-ld') tra loro collegati per formare corpo unico tipo carro mobile, l'ultimo arco (le') essendo ribassato per far degradare il telone.

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RIVENDICAZIONE

3. Capannone secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la chiusura della testata mobile è realizzata mediante traverse (31-32) poste tra detto arco ribassato (le') ed il primo arco scorrevole (ld') con almeno un elemento trasversale (35), secondo una corda dell'arco ribassato (le') all'altezza, sostanzialmente, di detti parallelogrammi articolati, essendo previsti elementi a tirante (36-37) fra primo arco (ld') ed arco ribassato (le'), atti ad irrigidire fra loro gli archi stessi e costituire mezzi di sostegno e trattenimento del telone di estremità.

4. Capannone secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di guida a «T» (39-40), associati ai supporti delle ruote (6) degli archi, presentano la testa a «T» (40) scorrevole entro guide costituite preferibilmente da due profilati a «C» (41-42) contrapposti e montati parallelamente ed esternamente alle rotaie (5) di scorrimento.

5. Capannone secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi rigidi (43-44-45) associati ai parallelogrammi articolati, atti a spingere in fuori il telone in modo da formare soffietti esterni, sono costituiti' da aste rigide verticali (45), associate al perno (14) di rotazione dei parallelogrammi ed agenti contro aste (45a) orizzontali rigide solidali al telone e rese flessibili in corrispondenza della verticale di piegamento, dette aste essendo ancorate preferibilmente entro eanali ricavati nel telone stesso.

6. Capannone come da rivendicazione 1, caratterizzato da ciò che i detti mezzi di collegamento e bloccaggio ad arpionismo disposti sugli archi terminali dei due gruppi di archi da collegare sono costituiti da parti oscillanti (46) portanti dei denti di sega (47) che si agganciano su perni fissi (48) dell'arco contrapposto e che almeno una di dette parti oscillanti (46) può anche essere spostata assialmente con comando a fune (52) azionato ai piedi dell'arco in modo da tirare l'arco contrapposto fino al combaciamento dei bordi di contatto degli archi contrapposti.

7. Capannone come da rivendicazione 6, caratterizzato da ciò che i detti mezzi di aggancio ad arpionismo oscillanti (46-48), possono essere sollevati dall'aggancio con la parte opposta mediante la trazione di una fune (55) effettuata ai piedi dell'arco e contemporaneamente per tutti i detti mezzi di aggancio.

8. Capannone come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato da ciò che i detti due archi terminali (la-2a; lc-ld), sia nel caso di capannone a due parti mobili in senso opposto, sia in quello mobile in un sol senso, sono tra loro collegati ed irrigiditi in modo da formare un carro mobile, il movimento del quale è assicurato da un gruppo motoridut-tore applicato ad almeno una coppia di ruote di ciascun carro.