CH618002A5 - Dryer with separate drying chambers with indirect heating, in particular for bricks - Google Patents
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Description
Il presente trovato concerne un essiccatoio a camere di essiccazione separate a riscaldamento indiretto, utilizzabile in generale per tutti quei prodotti o sostanze che necessitano di una essiccazione totale o parziale, ed in particolare per laterizi.
È noto che per ottenere un essiccamento ottimale dei laterizi è necessario che l'umidità e la temperatura siano regolate secondo valori fissati a priori e determinati secondo considerazioni teoriche e pratiche.
Sono noti essiccatoi di vario genere (a camere, a tunnel e altri ancora) nei quali è previsto un collettore principale attraversato da un fluido riscaldato con mezzi noti.
Dal suddetto collettore si dipartono le canalizzazioni che portano calore a ciascun nucleo o a ciascuna zona di essiccazione a seconda del tipo di essiccatoio considerato; detto calore viene ceduto direttamente (allora il fluido è un gas) o indirettamente (in questo caso il fluido può essere acqua, vapore o altri gas ancora) mediante scambiatori di calore di tipo noto.
In entrambe le soluzioni il contenuto in calore del fluido in uscita dalla zona di essiccazione, o dallo scambiatore di calore che riscalda una zona di essiccazione ed espulso, è molto elevato ed incide negativamente sul rendimento termico dell'es-siccattoio e ciò rappresenta un notevole inconveniente che il presente trovato intende superare.
Sono noti ulteriori essiccatoi a camere di essiccazione separate termicamente isolate tra loro e con l'esterno nei quali l'ultima camera, quella a temperatura più elevata rispetto alle restanti camere, viene riscaldata mediante mezzi di tipo noto.
Il miscuglio aria calda-vapor d'acqua che si forma nella suddetta camera, viene inviato agli scambiatori di calore (collegati in serie tra loro) delle camere che precedono le quali sono a temperatura ordinatamente inferiore; detto miscuglio, dopo aver interessato tutti gli scambiatori di calore, viene scaricato all'esterno; i citati scambiatori di calore cedono calore alle relative camere di essiccazione sfruttando anche il calore latente di condensazione del vapore d'acqua contenuto nell'aria calda saturatasi nel raffreddamento avvenuto nel transito della stessa attraverso gli scambiatori.
La superficie di scambio di ciascun scambiatore di calore viene determinata in modo da far evaporare una prefissata aliquota di acqua contenuta nei materiali disposti nella camera di essiccazione ove è previsto lo stesso scambiatore; l'aria calda umida che si ha in ciascuna camera, allo scopo di evitare la saturazione di acqua della stessa il che eviterebbe ogni ulteriore evaporazione dell'acqua contenuta nei citati materiali, viene evacuata continuamente all'esterno (nell'atmosfera) e ciò rappresenta un notevole inconveniente (superato dal presente trovato) per la notevole quantità di calore trasportata da detta aria calda umida evacuata.
Scopo principale del presente trovato è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati ed in particolare è quello di fornire un essiccatoio a camere di essiccazione separate, termicamente isolate tra loro e con l'esterno, con caratteristiche termoigrometriche diverse tra loro e a temperatura ordinatamente crescente dalla prima camera di essiccazione all'ultima, nel quale il calore fornito a qualunque camera di essiccazione per fare evaporare una prefissata aliquota di acqua contenuta nei laterizi disposti nella stessa camera viene quasi integralmente recuperato e ceduto alla camera di essiccazione che precede la suddetta camera di essiccazione.
Altro scopo del presente trovato è quello di fornire un essiccatoio di elevato rendimento termico e di sicura efficacia di funzionamento. Detti scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel seguito della presente descrizione, vengono tutti raggiunti dall'essiccatoio di cui al trovato comprendente almeno due camere di essiccazione separate, termicamente isolate tra loro e con l'esterno, mantenute a diverse temperature, caratterizzato dal fatto di comprendere: primi mezzi scambiatori di calore, comunicanti con una prima camera di essiccazio-
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ne a temperatura più elevata, alimentati dall'aria calda umida non satura di vapor d'acqua contenuta all'interno della stessa prima camera, detti mezzi scambiatori di calore essendo previsti per abbassare la temperatura dell'aria calda umida almeno sino alla saturazione di vapor d'acqua della stessa aria calda umida; secondi mezzi scambiatori di calore, situati all'interno della seconda camera di essiccazione, posti in serie ai suddetti primi mezzi scambiatori di calore e alimentati dall'aria calda satura di vapor d'acqua proveniente dai primi mezzi scambiatori di calore, detti secondi mezzi scambiatori di calore, provvisti di mezzi per l'evacuazione del vapor d'acqua in essi condensato, sfociando nella prima camera di essiccazione per rimandare in essa l'aria satura di vapor d'acqua che li alimenta.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue di due preferite ma non esclusive forme di realizzazione del-l'essicatoio in questione, illustrate a titolo puramente esemplificativo e non limitativo negli uniti disegni in cui:
la fig. 1 mostra la vista dall'alto di una sezione orizzontale, secondo il piano A-A delle figg. 3a, 3b considerate assieme, della porzione finale dell'essiccatoio in questione; nella stessa figura è pure illustrata la vista della sezione orizzontale della porzione iniziale dello stesso essiccatoio ottenuta con un piano (non illustrato) coincidente con il piano A-A;
la fig. 2 mostra la vista dall'alto di una sezione orizzontale, secondo il piano B-B delle figg. 3a, 3b considerate assieme, della porzione finale dell'essiccatoio in questione; nella stessa figura è pure illustrata la vista della sezione orizzontale della porzione iniziale dello stesso essiccatoio, ottenuta con un piano (non illustrato) coincidente con il piano B-B;
la fig. 3a mostra la vista laterale di una sezione verticale, secondo i due piani C-C di fig. 2, dell'ultima camera di essiccazione e di parte della penultima camera di essiccazione;
la fig. 3b mostra la vista laterale di una sezione verticale, secondo il piano F-F di fig. 2, dell'ultima e della penultima camera di essiccazione dell'essiccatoio;
la fig. 4 mostra la vista trasversale di una sezione verticale, secondo il piano D-D di fig. 2, dell'ultima camera di essiccazione dell'essiccatoio;
la fig. 5 mostra la vista trasversale di una sezione verticale, secondo il piano E-E di fig. 2, della penultima camera di essiccazione dell'essiccatoio;
la fig. 6 mostra, in una vista schematica in pianta, la seconda forma di realizzazione dell'essiccatoio in questione.
Con riferimento alle suddette figure, con 1 è indicato un essiccatoio per laterizi, costituito da una pluralità di camere di essiccazione separate tra loro da due porte 2 e non comunicanti con l'esterno; per la comprensione del presente trovato sono state indicate con 10, 11 e 12 rispettivamente la prima camera di essiccazione (quella a temperatura minore), la penultima e l'ultima camera di essiccazione (quella a temperatura più elevata).
Sul pavimento 3 dell'essiccatoio e bilateralmente rispetto all'asse longitudinale dello stesso essiccatoio, sono disposte due coppie di binari 5 supporto e guida per le ruote di carrelli 42 ciascuno dei quali è caricato con una prefissata quantità di laterizi 42a.
Per limitare le dispersioni di calore dell'essiccatoio verso l'esterno, le pareti longitudinali 5 dell'essiccatoio, realizzate in muratura, sono costituite di due parti tra le quali viene lasciata una intercapedine 6 di aria che, come noto, è un cattivo conduttore di calore.
La suddetta ultima camera di essiccazione 12 (quella a temperatura più elevata) è riscaldata indirettamente mediante due coppie di scambiatori di calore 7 disposti bilateralmente rispetto all'asse longitudinale dell'essiccatoio ed in prossimità delle pareti 5 della stessa camera 12. Ciascuno dei suddetti scambiatori di calore 7 è costituito da una pluralità di tubetti verticali 8 sfocianti superiormente in un collettore 9 di alimentazione, ed inferiormente in un collettore 13 di raccolta.
L'alimentazione dei suddetti scambiatori 7 è effettuata con gas caldi F1, in particolare aria calda, riscaldata secondo tecniche note.
Detti gas caldi F1 vengono convogliati ai suddetti scambiatori di calore 7 mediante due condotti 14, uno per ciascun scambiatore, situati al disopra della camera di essiccazione 12 (vedasi la fig. 2); ogni condotto, provvisto di una valvola 14a di tipo noto, è posto in comunicazione con il sottostante collettore di alimentazione 9 del corrispondente scambiatore di calore 7, mediante tre tubi 15.
L'aria calda FI che alimenta gli scambiatori 7 (posta in circolazione forzata mediante opportuni ventilatori non visibili in figura) dal collettore di raccolta 13, mediante un canale verticale 16, viene convogliata in un ulteriore canale 17 posto in comunicazione con l'esterno dell'essiccatoio 1 mediante un evacuatore 18.
La temperatura e la velocità dell'aria calda F1 che alimenta gli scambiatori di calore 7, unitamente alla superficie di scambio degli stessi scambiatori, vanno scelte in modo tale che la quantità di calore ceduta all'ultima camera di essiccazione 12 sia tale da permettere, per un tempo prefissato, di far evaporare una prefissata aliquota di acqua contenuta nei laterizi disposti all'interno della stessa camera 12.
Ne consegue che l'aria S contenuta all'interno della camera 12 (non comunicante con l'esterno) si riscalda e si umidifica.
Poiché la temperatura nella camera 12 deve essere costante (a parte un certo intervallo di tempo che precede ogni ingresso dei laterizi nella stessa camera e di cui sarà detto in seguito) per evitare che l'aria calda umida S contenuta nella stessa camera si saturi di vapor d'acqua (il che impedirebbe ogni ulteriore evaporazione di acqua dai laterizi), la stessa aria calda umida S non satura di vapor d'acqua viene convogliata in un collettore di aspirazione 19 per l'azione aspirante di un ventilatore 20 disposto nello stesso collettore 19.
Il ventilatore 20 alimenta con la suddetta aria calda umida S non satura di vapor d'acqua uno scambiatore di calore 21, di tipo noto, disposto al disopra dell'essiccatoio 1.
Il suddetto scambiatore di calore 21, investito da una corrente di aria fredda N creata da un ventilatore 22, è dimensionato in modo da far diminuire la temperatura dell'aria calda umida S sinché la stessa si saturi di vapor d'acqua; la suddetta corrente di aria fredda N viene aspirata dall'esterno (mediante il ventilatore 22) attraverso una bocca di aspirazione 22a e restituita (più calda) all'esterno mediante una bocca di scarico 22b.
L'aria calda umida S satura di vapor d'acqua in uscita dallo scambiatore di calore 21, sempre mediante il ventilatore 20, viene convogliata in due condotti 23, entrambi provvisti di una valvola 23a, che inizialmente divergono e successivamente si dispongono paralleli tra loro ed equidistanti dall'asse longitudinale dell'essiccatoio (vedasi la fig. 2).
Ciascuno dei suddetti condotti 23, nel tratto parallelo all'asse dell'essiccatoio, è reso comunicante mediante tre tubi verticali 24 con il collettore di alimentazione 25 di uno scambiatore di calore 26 disposto all'interno della penultima camera di essiccazione 11 e parallelamente all'asse dell'essiccatoio.
Poiché l'aria calda umida S che alimenta i due scambiatori di calore 26 è già satura di vapor d'acqua, l'ulteriore abbassamento di temperatura cui è sottoposta la stessa aria calda S nell'attraversamento degli scambiatori di calore 26 (costituiti da una pluralità di tubetti verticali colleganti il collettore di alimentazione 25 con un collettore di raccolta 27) comporta una ulteriore condensazione di vapor d'acqua; l'acqua prodotta dalla suddetta condensazione viene convogliata all'ester5
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no mediante un condotto di scarico 28 previsto inferiormente nel collettore di raccolta 27.
Il vapor d'acqua che si condensa all'interno degli scambiatori di calore 26 bagna le superfici interne degli stessi scambiatori aumentando considerevolmente il coefficiente di trasmissione del calore attraverso le pareti dello scambiatore e ciò permette, come è noto, di limitare la superficie di scambio dello scambiatore a parità di saldo termico tra le superfici di scambio e a parità di calore trasmesso attraverso le stesse superfici di scambio.
Inoltre poiché il calore ceduto dagli scambiatori di calore 26 alla penultima camera di essiccazione 11 è dovuto prevalentemente al calore latente di condensazione del vapor d'acqua che condensa, la temperatura dell'aria calda umida S satura di vapor d'acqua che si raccoglie nel collettore di raccolta 27 non è di molto inferiore alla temperatura dell'aria calda umida S in uscita dall'ultima camera 12 (mediamente 8-10°C in meno); detto salto termico, ovviamente, può essere ulteriormente diminuito aumentando la velocità dell'aria calda S attraverso gli scambiatori di calore 26 e ciò agendo sulle valvole 23 a.
Il calore ceduto alla camera 12 (dagli scambiatori di calore 7) va quasi integralmente speso per far evaporare una prefissata aliquota di acqua contenuta nei laterizi disposti nella stessa camera; l'umidità relativa non aumenta in quanto l'aria calda umida S alimenta gli scambiatori di calore 21 e 26 prima di essere rimandata nella stessa camera 12 ed in questi ultimi condensa la stessa aliquota di acqua evaporata dai laterizi disposti nella camera 12.
Con l'essiccatoio a regime, il calore necessario per far evaporare la suddetta aliquota di acqua dei laterizi della camera 12 viene quasi integralmente ceduto (a parte il calore ceduto all'esterno dagli scambiatori 21) che si aggira mediamente su qualche percento del calore totale scambiato e le piccole, ed inevitabili dispersioni verso l'esterno alla camera 11 mediante gli scambiatori di calore 26; ne consegue che la differenza tra il calore trasportato dall'aria calda umida S in uscita dalla camera 12 e l'aria satura di vapor d'acqua S rimandata alla stessa camera 12 è praticamente coincidente con il calore ceduto mediante gli scambiatori di calore 26 alla camera 11; ciò è oltremodo vantaggioso per il rendimento globale dell'essiccatoio.
Dalla suddetta fig. 1 si può notare che l'ultima camera 12, separata dalla penultima camera 11 mediante due vani 29, ciascuno dei quali è delimitato lateralmente da un lato dalle pareti 5 dell'essiccatoio, dal lato opposto da una parete 30 che delimita pure lateralmente lo spazio 38 compreso tra le due porte 2, ed infine da una parete 31 provvista lateralmente di un'apertura 3 la coassiale e comunicante con il corrispondente collettore di raccolta 27; le pareti 30 e 31 di ciascun vano 29 sono realizzate con materiale termicamente isolante per evitare su di esse condensazioni di vapor d'acqua.
Ciò che è stato descritto per le camere di essiccazione 12 e 11 (rispettivamente l'ultima e la penultima dell'essiccatoio) avviene per la camera 11 e la terz'ultima camera di essiccazione (non visibile nelle figg. 1 e 2); cioè l'aria calda non satura di vapor d'acqua della camera 11 (riscaldata dagli scambiatori di calore 26) alimenta gli scambiatori di calore disposti nella terz'ultima camera di essiccazione previa alimentazione di scambiatori di calore, posti sul tetto dell'essiccatoio, ed aventi la stessa funzione degli scambiatori 21 visti per la camera 11.
In definitiva viene a crearsi una circolazione forzata ad anello chiuso di aria calda umida S nel circuito definito, in successione, dalla camera 12, dal condotto 19, dallo scambiatore 21, dai condotti 24, dagli scambiatori 26, dall'apertura 31a, dal vano 29 ed infine nuovamente dalla camera 12.
Così a catena sino alla prima camera 10 i cui scambiatori di calore interni 26 ed esterni 21 visibili in figg. 2 e 1 vengono alimentati dall'aria calda della seconda camera 32 (vedasi fig. 1).
La temperatura e l'umidità all'interno della prima camera 10 vengono regolati al valore desiderato inviando un'opportuna quantità di aria calda umida della stessa camera 10 in circolazione forzata ad anello chiuso (mediante un ventilatore) attraverso uno scambiatore di calore 34 dimensionato in modo da cedere all'esterno una prefissata quantità di calore e di condensare una prefissata aliquota di vapor d'acqua per regolare appunto all'interno della camera 10, la temperatura e l'umidità ai valori voluti.
Per maggior comprensione del funzionamento dell'essiccatoio, va precisato che allorché i laterizi vengono traslati da una camera all'adiacente a temperatura più elevata, per evitare che sui laterizi possa condensarsi vapor d'acqua allorché gli stessi vengono inoltrati nella suddetta adiacente camera occorre diminuire la temperatura della camera che riceve i laterizi ad un valore tale da impedire possibili condensazioni e questo in un tempo precedente l'inoltro dei laterizi nella già citata camera; successivamente, terminando l'inoltro dei laterizi nella camera che li riceve, la temperatura nella stessa camera aumenta gradualmente sino a raggiungere il calore che le compete a regime.
Con riferimento alla fig. 6 raffigurante la seconda forma di realizzazione dell'essiccatoio in oggetto, con 61, 62 ... 71 e 72 sono state indicate altrettante camere di essiccazione, termicamente isolate tra loro e con l'esterno e disposte come da figura; ciascuna delle suddette camere è provvista di una porta 74, comunicante con l'esterno, attraverso cui si realizza il carico e lo scarico dei laterizi nella e dalla stessa camera. A ciascuna camera di essiccazione è associato lo scambiatore di calore 26 (interno alla camera) e lo scambiatore di calore 21 (esterno alla camera); ciascun scambiatore di calore 26 è collegabile da un lato, mediante una valvola 14b, al condotto di alimentazione 14 dell'aria calda, ed è collegabile dal lato opposto, mediante una valvola 75a, ad un collettore di raccolta 75 che alimenta mezzi noti di recupero del calore; o direttamente l'evacuatore 18.
Gli scambiatori 21 e 26 relativi alla stessa camera sono collegabili tra loro mediante una valvola 21c; inoltre tra la valvola 21c e lo scambiatore 21 è disposto un ventilatore 77 di tipo noto.
Ciascun scambiatore di calore 21 è collegabile con la camera che precede (relativamente al verso orario della numerazione crescente della fig. 6) mediante due valvole 21a e 21b rispettivamente previste a monte dello stesso scambiatore 21 e a valle del relativo ventilatore 77; inoltre ciascun scambiatore di calore 26 è collegabile con la suddetta camera che precede mediante una valvola 26a.
Si supponga alimentato lo scambiatore di calore 26 della camera 61 direttamente dal condotto di alimentazione 14 (con relative valvole 14b e 75a aperte) e non alimentato lo scambiatore di calore 21 relativo alla camera 61; gli scambiatori di calore 26 delle camere 62, 63 ... e 70 sono posti in serie con i relativi scambiatori esterni 21.
Per le camere 61, 62 e ... 70 valgono le stesse considerazioni viste per la prima forma di realizzazione dell'essiccatoio.
Infatti la camera a temperatura più elevata (la 61) è riscaldata in maniera nota; dalla stessa camera viene prelevata aria calda umida non satura di vapor d'acqua che si raffredda, almeno sino alla saturazione di vapor d'acqua, nello scambiatore di calore 21 relativo alla camera 62 per poi alimentare lo scambiatore di calore 26 della stessa camera 62 e ritornare infine nella camera di partenza 61 ; e cosi a catena sino alla camera di essiccazione 70.
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La temperatura e l'umidità all'interno della camera 70 vengono regolati al valore desiderato inviando un'opportuna quantità di aria calda umida della stessa camera 70 in circolazione forzata attraverso il relativo scambiatore di calore esterno 21 e la stessa camera 70; le valvole 21 a e 21b associate 5 al suddetto scambiatore 21 permettono di regolare la portata attraverso lo stesso scambiatore.
La sopra descritta situazione, cioè camere 61, 62 ... e 70 in funzione, con temperature decrescenti dalla camera 61 alla camera 70 viene mantenuta per un intervallo di tempo prefis- 10 sato; durante il suddetto intervallo di tempo nella camera 71 viene effettuata la carica con laterizi freschi, ancora da essiccare, mentre nella camera 72 vengono raffreddati i laterizi essiccati nella stessa camera 72 in un tempo precedente la sopra descritta situazione. 15
Allorché i laterizi contenuti nella camera 61 sono essiccati, si procede nel modo seguente;
a) si disalimenta lo scambiatore 26 relativo alla camera
61;
b) si disalimenta lo scambiatore 21 relativo alla camera 62 20 e si alimenta lo scambiatore di calore 26 della stessa camera 62 direttamente dal condotto di alimentazione 14 (il cui carico è convogliato nel condotto di scarico 75);
c) si dispongono in serie gli scambiatori di calore 21 e 26 relativi alla camera 71, mediante apertura delle associate vai- 25 vole 21a, 21c e 26a e chiusura delle associate valvole 21b, 14b e 75a;
d) si aprono le valvole 21a e 21b e si chiude la valvola 21c associate allo scambiatore 21 relativo alla camera 71 per regolare, ai valori voluti, la temperatura e l'umidità nella stessa camera 71.
In ciascuna camera la temperatura è aumentata come pure è aumentata in valore assoluto l'umidità (che in valore relativo verrà mantenuta all'accorrenza in percentuali tali da far evaporare uguali quantità di acqua dai laterizi per uguali intervalli di tempo).
La camera a temperatura più elevata è la camera 62, quella a temperatura inferiore è la camera 71; la camera ove si effettua la carica di laterizi freschi è la camera 72, mentre nella camera 61 si raffreddano i laterizi precedentemente essiccati.
Nella prima forma di realizzazione (figg. 1,2, 3a, 3b, 4 e 5) si è realizzato un essiccatoio del tipo cosiddetto «materiale mobile e fuoco fisso»; nella seconda forma di realizzazione
(fig. 6) si è realizzato un essiccatoio del tipo cosiddetto «materiale fisso e fuoco mobile»; è ovvio, in quest'ultimo caso, che se le camere 61,62 ... 72 si rendono comunicanti mediante opportune porte si può, volendo, realizzare un essiccatoio del tipo visto nella prima forma di realizzazione, come è pure ovvio che le camere 61,62 ... 72 possono svilupparsi secondo un qualsiasi percorso.
Da quanto sopra descritto risulta evidente che il trovato in oggetto in entrambe le forme di realizzazione descritte soddisfa pienamente gli scopi di cui alla premessa.
Infatti a regime, in qualunque camera di essiccazione il calore necessario per far evaporare una prefissata aliquota di acqua contenuta nei laterizi posti ad essiccare nella stessa camera, viene quasi integralmente ceduto, in modo indiretto,
alla camera di essiccazione che precede (a temperatura inferiore rispetto alla suddetta camera).
Un ulteriore (e notevole vantaggio è dovuto al fatto che poiché gli scambiatori di calore interni di qualunque camera vengono alimentati con aria calda satura di vapor d'acqua per cui la superficie interna degli stessi scambiatori è costantemente bagnata per la condensazione di parte del suddetto vapor d'acqua, ne consegue che, a parità di salto termico e calore scambiato, la superficie di scambio dei suddetti scambiatori interni viene di molto diminuita per il maggior valore del coefficiente di trasmissione del calore del vapore condensante rispetto all'aria calda.
Poiché il calore ceduto a qualsiasi camera di essiccazione, esclusa quella a temperatura più elevata, è fornito da scambiatori di calore alimentati da aria calda umida prelevata nella camera che segue a più alta temperatura e rimandata di nuovo nella camera di partenza privata unicamente del calore ceduto alla camera a più bassa temperatura, ne consegue che il calore trasportato dall'aria calda satura di vapor d'acqua in uscita dagli scambiatori di calore 26 viene totalmente recuperato in quanto la stessa aria calda satura di vapor d'acqua viene rimandata nella camera di partenza e ciò incide notevolmente e favorevolmente sul rendimento termico dell'essiccatoio.
S'intende che quanto sopra descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, potrà essere comunque variato, adattato o combinato senza con ciò uscire dagli scopi e dall'ambito protettivo del presente trovato come sopra descritto e rivendicato.
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4 fogli disegni
Claims (9)
1. Essiccatoio a camere di essiccazione separate a riscaldamento indiretto, in particolare per laterizi, comprendente almeno due camere di essiccazione separate, termicamente isolate tra loro e con l'esterno, mantenute a temperature ordinatamente crescenti, caratterizzato dal fatto di comprendere: primi mezzi scambiatori di calore (21), comunicanti con una prima camera di essiccazione a temperatura più elevata, alimentati dall'aria calda umida non satura di vapor d'acqua contenuta all'interno della stessa prima camera, detti mezzi scambiatori di calore (21) essendo previsti per abbassare la temperatura dell'aria calda umida almeno sino alla saturazione di vapor d'acqua della stessa aria calda umida; secondi mezzi scambiatori di calore (26), situati all'interno della seconda camera di essiccazione, posti in serie ai suddetti primi mezzi scambiatori di calore (21) e alimentati dall'aria calda satura di vapor d'acqua proveniente dai primi mezzi scambiatori di calore (21), detti secondi mezzi scambiatori di calore (26), provvisti di mezzi (28) per l'evacuazione del vapor d'acqua in essi condensato, comunicando con la prima camera di essiccazione per rimandare in essa l'aria satura di vapor d'acqua che li alimenta.
2. Essiccatoio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la prima camera di essiccazione è riscaldata indirettamente similmente alla suddetta seconda camera di essiccazione dall'aria calda umida contenuta all'interno di una ulteriore camera di essiccazione a temperatura più elevata.
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. RIVENDICAZIONI
3. Essiccatoio secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che i detti primi mezzi scambiatori di calore (21) sono situati all'interno della seconda camera.
4. Essiccatoio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti primi mezzi scambiatori di calore (21) sono situati al di sopra della seconda camera.
5. Essiccatoio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi generatori di calore, almeno uno per ciascuna delle suddette camere di essiccazione, assoggettati a mezzi di regolazione (14b, 75a) previsti per attivare, disattivare e regolare singolarmente ed indipendentemente tra loro gli stessi mezzi generatori di calore.
6. Essiccatoio secondo le rivendicazioni 1 e 5, caratterizzato dal fatto che i suddetti mezzi generatori di calore sono costituiti da terzi mezzi scambiatori di calore collegabili, mediante i mezzi di regolazione ( 14b, 75a) ad un condotto di alimentazione (14) di un fluido riscaldato.
7. Essiccatoio secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i suddetti terzi mezzi scambiatori di calore sono costituiti da una pluralità di tubi verticali (26) collegati da un lato con un collettore di alimentazione (25) a sua volta collegato con il citato condotto di alimentazione (14) di un fluido riscaldato, e collegati dall'altro lato con un collettore di raccolta (27) a sua volta comunicante con un collettore (75).
8. Essiccatoio secondo le rivendicazioni 1, 2, 3 e 4, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi (14a), (20), (23a) per regolare la velocità e la portata dell'aria calda umida che alimenta i suddetti mezzi scambiatori di calore (21, 26).
9. Essiccatoio secondo le rivendicazioni 1, 2 e 4 nel quale i secondi mezzi scambiatori di calore (26) sono costituiti di due parti uguali disposte simmetricamente rispetto all'asse longitudinale dell'essiccatoio, caratterizzato dal fatto che i suddetti primi mezzi scambiatori di calore (21) sono disposti al di sopra delle dette camere di essiccazione in posizione simmetrica rispetto al citato asse, ed alimentano i suddetti secóndi mezzi (26) mediante due condotti (23) inizialmente divergenti, indi paralleli e provvisti nei tratti paralleli di tubi verticali (24) per l'alimentazione dei detti secondi mezzi (26) scambiatori di calore.
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