ITVR20100191A1 - Procedimento di stampaggio ad iniezione ed apparecchiatura per la realizzazione di detto procedimento - Google Patents

Procedimento di stampaggio ad iniezione ed apparecchiatura per la realizzazione di detto procedimento Download PDF

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ITVR20100191A1
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die
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Claudio Bariselli
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Description

“PROCEDIMENTO DI STAMPAGGIO AD INIEZIONE ED APPARECCHIATURA PER LA REALIZZAZIONE DI DETTO PROCEDIMENTOâ€
La presente invenzione si riferisce, in generale, ad un procedimento di stampaggio e ad un’apparecchiatura per la realizzazione di detto procedimento. Più in particolare si tratta di un particolare procedimento di stampaggio a iniezione e di un’apparecchiatura per la realizzazione di tale procedimento, in cui sono previste due distinte fasi di iniezione effettuate in successione tra loro.
La presente invenzione viene di seguito descritta nel caso in cui si debba realizzare una lente di un fanale di un veicolo, ma à ̈ beninteso che il procedimento oggetto d’invenzione e la relativa apparecchiatura possono essere utilizzati per realizzare anche un qualsiasi altro manufatto in materiale plastico per il cui ottenimento sono utilizzate almeno due distinte fasi di iniezione.
Come noto, le lenti di un fanale comprendono una parte frontale ed una parte laterale. La parte frontale, detta anche cielo e corrispondente alla porzione in vista del fanale, à ̈ trasparente in quanto deve essere attraversata dalla luce emessa da un’opportuna sorgente luminosa disposta internamente.
La parte laterale, detta anche corpo della lente, corrisponde alla parte non in vista del fanale e comprende uno o più elementi sporgenti per fissare l’intera lente alla struttura del fanale.
La parte laterale della lente à ̈ solitamente opaca, ma può essere anch’essa trasparente; in questo caso una struttura opaca à ̈ montata internamente nel fanale, disposta in posizione adiacente alla parte laterale della lente, così che non ci siano passaggi di luce attraverso la stessa parte laterale.
Nel caso in cui il cielo ed il corpo della lente siano in materiale diverso, il procedimento di stampaggio ad iniezione prevede obbligatoriamente due fasi successive di stampaggio ad iniezione di materiale plastico.
Anche nel caso in cui sia il cielo che il corpo della lente siano dello stesso materiale, il procedimento di stampaggio prevede comunque due fasi di iniezione successive, sia perché solitamente la forma della lente presenta un sottosquadra, sia perché si vogliono evitare dei movimenti interni degli stampi che causerebbero delle linee di divisione sul cielo della lente.
Infatti, il cielo della lente deve essere perfettamente omogeneo, privo di rilievi o linee di separazione, così da evitare qualsiasi minima diffrazione della luce attraversante il cielo.
Sono noti procedimenti per la realizzazione di lenti per fanali che rendono possibile la fabbricazione di una lente il cui cielo sia privo di rilievi o linee.
Uno di questi metodi, illustrato nelle figure da 1 a 4, prevede dapprima l’iniezione del materiale plastico in una prima cavità realizzata tra una matrice 12 ed un primo punzone 14, al fine di realizzare il cielo 10 della lente, come da figura 1. Una volta ottenuta questa prima parte 10 della lente, la matrice 12 che accoglie il cielo 10, come da figura 2, viene fatta ruotare per disporsi in corrispondenza di un secondo semistampo 16 creando una seconda cavità nella quale viene iniettato il materiale plastico con cui ottenere il corpo 18 della lente, come da figura 3.
Si crea così una lente 20 comprendente un cielo 10 ed un corpo 18, come da figura 4.
Secondo questo procedimento previsto dalla tecnica nota, la matrice 12, per poter ruotare e portare con sé il cielo 10 della lente (figura 2), deve presentare delle sporgenze 24, dette anche unghie, così da poter trattenere il cielo 10 quando la stessa matrice 12 à ̈ in movimento.
Nella lente 20 si creano così delle piccole incavature, di cui una à ̈ indicata in figura 4 con il riferimento 26. Queste incavature, seppure di dimensione minima, sono comunque indesiderate, in quanto nelle successive fasi di finitura del pezzo, ad esempio durante i trattamenti superficiali della lente, delle sostanze possono depositarsi nelle stesse incavature.
L’intero stampo per ottenere la lente à ̈, dunque, piuttosto delicato: si deve infatti cercare di ridurre al minimo la dimensione delle unghie 26, ma allo stesso tempo si deve garantire un buon bloccaggio del cielo 10 sulla matrice 12 in movimento.
Inoltre, proprio per la delicatezza dello stampo, lo smaterozzamento deve essere effettuato con un sistema sofisticato di taglio automatico, se non addirittura con una ripresa a mano, specialmente se si vuole una buona finitura del pezzo.
Questo procedimento presenta anche un ulteriore svantaggio relativo ad un’obbligata reingegnerizzazione dell’intero faro. Infatti, per poter effettuare la movimentazione della matrice, la stessa deve essere posizionata in modo che la cavità corrispondente al cielo della lente sia disposta il più possibile secondo una direzione ortogonale rispetto al movimento di traslazione ed allontanamento della stessa matrice dal punzone. Di conseguenza, anche il corpo della lente ed i relativi elementi di connessione con la struttura del faro devono essere ridisposti ed analogamente anche i corrispondenti elementi di accoppiamento presenti nella struttura del faro.
Uno scopo dell’invenzione à ̈ quello di ovviare agli inconvenienti sopraccitati ed altri ancora, mediante la realizzazione di un procedimento ed una relativa apparecchiatura di stampaggio ad iniezione che permettano di ottenere una lente priva di cavità o scansi, così da evitare l’indesiderato insediamento di sostanze o polveri.
Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un procedimento per lo stampaggio ad iniezione che sia ripetibile, così da conferire al prodotto finito uno standard qualitativo misurabile e di conseguenza facilmente controllabile e riproducibile.
Un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un’apparecchiatura per la produzione di un manufatto mediante stampaggio ad iniezione che sia robusta e non particolarmente delicata, riducendo così la manutenzione ordinaria dell’impianto.
Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di evitare la reingegnerizzazione della lente e di conseguenza dell’intero fanale, così da contenere i costi di produzione.
Tali scopi e vantaggi vengono tutti raggiunti, secondo l’invenzione, da un procedimento di stampaggio ad iniezione per l’ottenimento di lenti in materiale plastico, ad esempio, per un fanale, comprendenti una prima porzione di lente, detta anche cielo, per il passaggio di luce, ed una seconda porzione di lente, detta anche corpo, per l’accoppiamento della lente con la struttura del fanale. Il procedimento secondo l’invenzione si caratterizza per il fatto di comprendere le seguenti fasi:
- avvicinare tra loro un primo semistampo ed un secondo semistampo, in cui il primo semistampo comprende almeno una coppia di matrici formata da una prima matrice ed una seconda matrice tra loro uguali, rivolte verso la stessa direzione, e una ruotata, attorno a detta direzione, di 180° rispetto all’altra, ed il secondo semistampo comprende un primo punzone ed un secondo punzone;
- mandare in battuta tra loro il primo semistampo ed il secondo semistampo, in modo che la prima matrice crei con il primo punzone una cavità con una prima conformazione, e che contemporaneamente la seconda matrice, in cui à ̈ stata precedentemente stampata una prima porzione di lente (cielo), crei con il secondo punzone una cavità con una seconda conformazione;
- stampare ad iniezione una prima porzione di lente (cielo) nella cavità con la prima conformazione, e contemporaneamente stampare ad iniezione una seconda porzione di lente (corpo) nella cavità con la seconda conformazione ricavata con la seconda matrice, così da realizzare, con la prima porzione di lente (cielo) precedentemente stampata, una prima lente completa;
- allontanare il secondo semistampo dal primo semistampo;
- recuperare la prima lente dalla seconda matrice, lasciandola così vuota;
- ruotare il secondo semistampo di 180° rispetto al primo semistampo attorno ad un asse parallelo alla direzione di traslazione dei due semistampi;
- avvicinare il secondo semistampo al primo semistampo;
- mandare in battuta tra loro il primo semistampo ed il secondo semistampo, in modo che la seconda matrice, ora vuota, crei con il primo punzone una cavità con la prima conformazione, e che contemporaneamente la seconda matrice comprendente il cielo precedentemente stampato, crei con il secondo punzone una cavità con la seconda conformazione;
- stampare ad iniezione una prima porzione di lente (cielo) nella cavità con la prima conformazione, ossia nella seconda matrice, e contemporaneamente stampare ad iniezione una seconda porzione di lente (corpo) nella cavità con la seconda conformazione, ossia ricavata tra il secondo punzone e la prima matrice, così da realizzare, con la prima porzione di lente (cielo) precedentemente stampata, una seconda lente completa in corrispondenza della prima matrice;
- allontanare il secondo semistampo dal primo semistampo;
- recuperare la seconda lente dalla prima matrice, lasciandola così vuota e pronta per accogliere la prima porzione (cielo) di una nuova lente. Il procedimento secondo l’invenzione prevede dunque il contemporaneo stampaggio ad iniezione del cielo di una prima lente e del corpo di una seconda lente per la quale era già stato realizzato il relativo cielo. Il cielo ed il corpo sono ottenuti in due diverse cavità ricavate rispettivamente tra un primo punzone ed una prima matrice e tra un secondo punzone, diverso dal primo punzone, ed una seconda matrice, di forma uguale alla prima matrice, ma contenente il cielo precedentemente stampato con il primo punzone.
Mentre il primo semistampo comprendente almeno una coppia di matrici, rimane fisso, il secondo semistampo à ̈ mobile e rotante. Le lenti finite vengono dunque estratte ad ogni ciclo di stampaggio da una sola matrice della coppia, in alternanza, dalla prima matrice e dalla seconda matrice.
Vantaggiosamente, il procedimento secondo l’invenzione può prevedere che, quando il primo punzone à ̈ in battuta con la prima matrice o con la seconda matrice, lo stesso primo punzone delimiti la cavità con la prima conformazione mediante una porzione di superficie sulla quale viene creato il bordo di unione del cielo con il corpo; sulla stessa porzione di superficie del punzone à ̈ presente l’apertura di un tunnel ricavato nel primo punzone e comunicante con opportuni condotti attraverso i quali giunge il materiale plastico fluido da iniettare nella cavità.
In questo modo, l’iniezione di materiale plastico viene fatta in corrispondenza del bordo di unione del cielo con il corpo della lente, ossia in un punto che verrà coperto dal materiale plastico iniettato per la formazione dello stesso corpo, senza lasciare alcuna traccia in vista sulla superficie.
Inoltre, secondo il procedimento di stampaggio ad iniezione oggetto d’invenzione, il secondo punzone può comprendere almeno un elemento stampante che definisce, unitamente al secondo punzone ed al bordo di unione, la cavità con la seconda conformazione entro la quale stampare per iniezione il corpo di una lente; in particolare, prima dell’allontanamento del secondo semistampo dal primo semistampo, l’uno o più elementi stampanti, essendo mobili rispetto al secondo punzone, vengono distanziati dal corpo ottenuto, senza toccare il cielo realizzato nella precedente fase di stampaggio ad iniezione.
In questo modo, il cielo rimane omogeneo ed intatto, senza che si creino rilievi o solchi dovuti alla presenza di carri mobili che permettono lo spostamento degli elementi stampanti.
Vantaggiosamente, il procedimento secondo l’invenzione può prevedere che dopo lo stampaggio ad iniezione del cielo, nell’allontanare il secondo semistampo dal primo semistampo, il primo punzone agisca automaticamente anche da smaterozzatore.
Gli scopi e ed i vantaggi vengono altresì tutti raggiunti, secondo l’invenzione, da un’apparecchiatura per lo stampaggio ad iniezione di una lente in materiale plastico ad esempio per un fanale, comprendente una prima porzione o cielo per il passaggio di luce, ed una seconda porzione o corpo per l’accoppiamento della lente con la struttura del fanale, detto cielo e detto corpo essendo tra loro uniti lungo un bordo. Tale apparecchiatura si caratterizza per il fatto di comprendere:
- un primo semistampo comprendente almeno una coppia di matrici rivolte verso la stessa direzione; detta almeno una coppia di matrici comprendente una prima matrice ed una seconda matrice di conformazione uguale alla prima matrice e disposta sul primo semistampo ruotata attorno ad un asse ortogonale al piano della prima matrice, di 180° rispetto alla prima matrice;
- un secondo semistampo comprendente almeno una coppia di punzoni rivolti verso la medesima direzione; detta almeno una coppia di punzoni comprendente un primo punzone ed un secondo punzone; - una struttura a cui sono accoppiati il primo semistampo ed il secondo semistampo, in modo che l’almeno una coppia di matrici sia frontale all’almeno una coppia di punzoni;
- mezzi di rotazione del secondo semistampo rispetto al primo semistampo, così che il primo punzone possa disporsi frontalmente alla prima matrice e contemporaneamente il secondo punzone alla seconda matrice, o alternativamente che il primo punzone possa disporsi frontalmente alla seconda matrice e contemporaneamente il secondo punzone alla prima matrice;
- mezzi di traslazione del secondo semistampo rispetto al primo semistampo, così da far avvicinare o allontanare l’almeno una coppia di matrici dall’almeno una coppia di punzoni, in modo che, quando il secondo semistampo à ̈ in battuta sul primo semistampo, tra il primo punzone e la prima matrice sia creata una cavità con una prima conformazione e contemporaneamente tra il secondo punzone e la seconda matrice sia creata una cavità con una seconda conformazione, o alternativamente, a seconda della rotazione reciproca di detti primo e secondo semistampo, che tra il primo punzone e la seconda matrice sia creata una cavità con la prima conformazione e contemporaneamente tra il secondo punzone e la prima matrice sia creata una cavità con la seconda conformazione; - mezzi di iniezione di materiale plastico all’interno delle cavità con la prima conformazione e all’interno delle cavità con la seconda conformazione, così da ricavare nelle cavità con la prima conformazione il cielo e nelle cavità con la seconda conformazione il corpo di una lente Vantaggiosamente, l’apparecchiatura per lo stampaggio ad iniezione secondo l’invenzione, può comprendere primi mezzi di iniezione per iniettare un primo materiale plastico nelle cavità con la prima conformazione e secondi mezzi di iniezione per iniettare un secondo materiale plastico nelle cavità con la seconda conformazione.
In questo modo il cielo ed il corpo della lente sono realizzati in due materiali plastici diversi a seconda delle esigenze.
Inoltre, come anticipato precedentemente, nel primo punzone può essere ricavato un tunnel attraverso il quale i mezzi di iniezione introducano il primo materiale plastico nelle cavità con la prima conformazione, così che, una volta solidificato, nel movimento di allontanamento del primo punzone dal primo semistampo avvenga automaticamente lo smaterozzamento.
L’apparecchiatura per lo stampaggio ad iniezione secondo l’invenzione può prevedere che l’apertura di comunicazione del tunnel con la cavità con la prima conformazione sia ottenuta in corrispondenza della porzione di superficie del primo punzone che crea il bordo di unione del cielo con il corpo. In questo modo si evita la creazione di rilievi o imperfezioni corrispondenti al punto di iniezione che rimangano in vista sul cielo.
L’assenza di rilievi o cavità sul cielo della lente da ottenere sono inoltre evitati grazie al fatto che eventuali carri mobili presenti in corrispondenza del secondo punzone sono posti in movimento leggermente distanziati dal cielo ottenuto.
Ulteriori caratteristiche e particolari dell’invenzione potranno essere meglio compresi dalla descrizione che segue, data a titolo di esempio non limitativo, nonché dalle annesse tavole di disegno in cui:
le figg. da 1 a 4 già precedentemente descritte, sono delle viste schematiche laterali in sezione di uno stampo utilizzato nelle varie fasi di stampaggio di una lente, secondo la tecnica nota;
la fig.5 Ã ̈ una vista schematica frontale della parte fissa di un primo semistampo;
la fig.6 Ã ̈ una vista schematica frontale della parte mobile di un secondo semistampo;
la fig.7 à ̈ una vista schematica laterale in sezione di una prima fase del procedimento di stampaggio, oggetto d’invenzione;
la fig.8 à ̈ una vista schematica laterale in sezione di una seconda fase del procedimento di stampaggio, oggetto d’invenzione; la fig.9 à ̈ una vista schematica laterale in sezione di una lente ottenuta con il procedimento di stampaggio, oggetto d’invenzione;
le figg.10, 11 sono delle viste schematiche laterali in sezione di due lenti ottenute con il procedimento di stampaggio, oggetto d’invenzione.
Con riferimento alle figure allegate, in particolare alla figura 5, con 31 viene indicato un primo semistampo (parte fissa) fissato stabilmente ad un impianto di stampaggio.
Il primo semistampo 31, accoppiato ad un secondo semistampo 35 (parte mobile), illustrato in figura 6, permette di realizzare delle lenti 50 per fanali, una porzione delle quali à ̈ visibile in sezione in figura 9. In particolare, la lente 50 ottenuta grazie al procedimento secondo l’invenzione, comprende una porzione trasparente 30, detta cielo, ed una porzione opaca 40, detta corpo.
Il primo semistampo 31 comprende una prima matrice 32 ed una seconda matrice 33 tra loro affiancate, aventi forma uguale e disposte l’una ruotata di 180° rispetto all’altra.
Nella prima matrice 32 sono presenti tre condotti 54 per l’adduzione di materiale plastico opaco e due condotti 56 per l’adduzione di materiale plastico trasparente.
Analogamente nella seconda matrice 33 sono presenti tre condotti 58 per l’adduzione di materiale plastico opaco e due condotti 60 per l’adduzione di materiale plastico trasparente. Nella modalità realizzativa dell’invenzione qui descritta i condotti sono in numero totale di cinque per ciascuna delle due matrici, ma, naturalmente, il numero di condotti può variare a seconda del prodotto da realizzare.
I condotti 56, 60 per il materiale plastico trasparente sono collegati ad una prima camera calda, non illustrata nelle figure, mentre i condotti 54, 58 per il materiale plastico opaco sono collegati ad una seconda camera calda, anch’essa non illustrata nelle figure, distinta dalla prima camera calda.
Il secondo semistampo 35, mobile rispetto al primo semistampo 31, comprende un primo punzone 34, corrispondente ad una prima metà del secondo semistampo 35, ed un secondo punzone 42, corrispondente ad una seconda metà del secondo semistampo 35.
Sul secondo punzone 42 sono disposti quattro elementi stampanti esterni 44, 46, 48, 52 mobili mediante corrispondenti carri esterni, e due elementi stampanti interni 61, 62 mobili mediante relativi carri interni. Anche in questo caso, il numero degli elementi stampanti può variare a seconda del prodotto da realizzare.
Il procedimento di stampaggio secondo l’invenzione prevede una prima fase in cui, come da figura 7, avviene l’iniezione del cielo 30 della lente 50. In particolare, il primo punzone 34 si dispone in corrispondenza della prima matrice 32 ricavando una cavità chiusa. In tale cavità viene iniettato del materiale plastico trasparente attraverso un primo condotto 36 ed un tunnel 38 ricavato nel primo punzone 34.
Il materiale plastico viene iniettato in corrispondenza del bordo 37 della cavità chiusa; tale bordo 37 corrisponde alla porzione di unione del cielo 30 con il corpo 40 della lente.
Il tunnel 38 Ã ̈ autosmaterozzante in quanto, nel movimento di allontanamento del primo punzone 34 dalla prima matrice 32, viene effettuato automaticamente lo smaterozzamento della porzione di materiale plastico di iniezione dal punto di iniezione sul bordo 37 del cielo 30.
La seconda fase del procedimento di stampaggio prevede una rotazione del secondo semistampo 35 in modo che il secondo punzone 42 si disponga in corrispondenza della prima matrice 32, come da figura 8.
Gli elementi stampanti interni 44, 46, 48, 52 e gli elementi stampanti esterni 61, 62 si muovono così da creare, unitamente al secondo punzone 42 ed al bordo 37 del cielo 30, una seconda cavità chiusa, nella quale viene iniettato il materiale plastico opaco, così da ottenere il corpo 40 della lente 50.
Si ottiene così una lente 50, illustrata in figura 9, comprendente un cielo 30 in materiale plastico trasparente, ed un corpo 40 in materiale opaco tra loro uniti lungo un bordo 37.
Grazie alla prima iniezione di materiale plastico trasparente effettuata in corrispondenza del bordo 37, le imperfezioni presenti nel punto di iniezione di materiale plastico trasparente sono coperte dal materiale plastico opaco iniettato nella seconda fase del procedimento di stampaggio.
Secondo delle varianti della forma degli stampi utilizzati, à ̈ possibile ottenere un bordo 37’ piano, ottenendo così una lente 50’, illustrata in figura 10, formata da un cielo 30’ e da un corpo 40’.
Analogamente, come da figura 11, una lente 50’’ può comprendere un cielo 30’’ ed un corpo 40’’ tra loro uniti lungo un bordo 37’’ di forma più complessa.
Il procedimento di stampaggio e la relativa apparecchiatura prevedono contemporaneamente l’iniezione e lo stampaggio di un cielo 30 di una prima lente in una prima matrice 32, e l’iniezione e lo stampaggio di un corpo 40 nell’altra matrice 33 che contiene già il cielo di una seconda lente precedentemente ottenuto.
Infatti, grazie alla rotazione del secondo semistampo 35 le due matrici 32, 34 sono a turno ed in contemporanea una adiacente al primo punzone 34, l’altra adiacente al secondo punzone 42 con i relativi elementi stampanti 44, 46, 48, 52, 61, 62.
Durante la seconda fase di iniezione e stampaggio, ossia quella per realizzare il corpo di una lente, i movimenti dei carri e del secondo punzone sono effettuati in posizione leggermente distanziata dal cielo, così da non intaccare lo stesso cielo, mantenendolo privo di linee o rilievi.
È beninteso che nell’ambito di tutela dell’invenzione sono comprese le varianti al procedimento e all’apparecchiatura che, secondo l’invenzione, prevedono lo stampaggio ad iniezione di due o più lenti comprendenti un cielo ed un corpo. Ad esempio, un primo semistampo può comprendere quattro o più matrici ed un secondo semistampo può comprendere due o più primi punzoni e due o più secondi punzoni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Apparecchiatura per lo stampaggio ad iniezione di una lente (50) in materiale plastico, ad esempio, per un fanale, comprendente una prima porzione chiamata cielo (30) per il passaggio di luce, ed una seconda porzione chiamata corpo (40) per l’accoppiamento della lente (50) con la struttura del fanale, detto cielo (30) e detto corpo (40) essendo tra loro uniti lungo un bordo (37), detta apparecchiatura essendo caratterizzata dal fatto di comprendere: - un primo semistampo (31) comprendente almeno una coppia di matrici (32, 33) rivolte verso la stessa direzione; detta almeno una coppia di matrici comprendente una prima matrice (32) ed una seconda matrice (33) di conformazione uguale alla prima matrice (32) e disposta sul primo semistampo ruotata attorno ad un asse ortogonale al piano della prima matrice (32), di 180° rispetto alla prima matrice (32); - un secondo semistampo (35) comprendente almeno una coppia di punzoni (34, 42) rivolti verso la medesima direzione; detta almeno una coppia di punzoni comprendente un primo punzone (34) ed un secondo punzone (42); - una struttura a cui sono accoppiati il primo semistampo (31) ed il secondo semistampo (35), in modo che l’almeno una coppia di matrici (32, 33) sia frontale all’almeno una coppia di punzoni (34, 42); - mezzi di rotazione del secondo semistampo (35) rispetto al primo semistampo (31), così che il primo punzone (34) possa disporsi frontalmente alla prima matrice (32) e contemporaneamente il secondo punzone (42) alla seconda matrice (33), o alternativamente che il primo punzone (34) possa disporsi frontalmente alla seconda matrice (33) e contemporaneamente il secondo punzone (42) alla prima matrice (32); - mezzi di traslazione del secondo semistampo (35) rispetto al primo semistampo (31), così da far avvicinare o allontanare l’almeno una coppia di matrici (32, 33) dall’almeno una coppia di punzoni (34, 42), in modo che, quando il secondo semistampo (35) à ̈ in battuta sul primo semistampo (31), tra il primo punzone (34) e la prima matrice (32) sia creata una cavità con una prima conformazione e contemporaneamente tra il secondo punzone (42) e la seconda matrice (33) sia creata una cavità con una seconda conformazione, o alternativamente, a seconda della rotazione reciproca di detti primo e secondo semistampo, che tra il primo punzone (34) e la seconda matrice (33) sia creata una cavità con la prima conformazione e contemporaneamente tra il secondo punzone (42) e la prima matrice (32) sia creata una cavità con la seconda conformazione; - mezzi di iniezione di materiale plastico all’interno delle cavità con la prima conformazione e all’interno delle cavità con la seconda conformazione, così da ricavare nelle cavità con la prima conformazione il cielo (30) e nelle cavità con la seconda conformazione il corpo (40).
  2. 2) Apparecchiatura per lo stampaggio ad iniezione secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di iniezione comprendono primi mezzi di iniezione per iniettare un primo materiale plastico nelle cavità con la prima conformazione e secondi mezzi di iniezione per iniettare un secondo materiale plastico nelle cavità con la seconda conformazione.
  3. 3) Apparecchiatura per lo stampaggio ad iniezione secondo la rivendicazione 2, in cui nel primo punzone (34) à ̈ ricavato un tunnel (38) attraverso il quale i mezzi di iniezione introducono il primo materiale plastico nelle cavità con la prima conformazione, così che, una volta solidificato il primo materiale plastico, nel movimento di allontanamento del primo punzone (34) dal primo semistampo (31) avvenga automaticamente lo smaterozzamento.
  4. 4) Apparecchiatura per lo stampaggio ad iniezione secondo la rivendicazione 3, in cui l’apertura di comunicazione del tunnel (38) con la cavità con la prima conformazione à ̈ ottenuta in corrispondenza della porzione di superficie del primo punzone che crea il bordo (37) di unione del cielo (30) con il corpo (40).
  5. 5) Apparecchiatura per lo stampaggio ad iniezione secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il secondo semistampo (35) comprende, in adiacenza al secondo punzone (42), almeno un elemento stampante mobile (44, 46, 48, 52, 61, 62), essendo detto almeno un elemento stampante mobile (44, 46, 48, 52, 61, 62) distanziato rispetto al materiale plastico stampato nella cavità con la prima conformazione, così da non toccare detto materiale plastico stampato nella cavità con la prima conformazione.
  6. 6) Procedimento di stampaggio ad iniezione di una lente (50) in materiale plastico, ad esempio, per un fanale, comprendente una prima porzione chiamata cielo (30) per il passaggio di luce, ed una seconda porzione chiamata corpo (40) per l’accoppiamento della lente (50) con la struttura del fanale, detto cielo (30) e detto corpo (40) essendo tra loro uniti lungo un bordo (37), caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: - avvicinare tra loro un primo semistampo (31) ed un secondo semistampo (35), il primo semistampo (31) comprendendo almeno una coppia di matrici formata da una prima matrice (32) ed una seconda matrice (33) tra loro uguali, rivolte verso la stessa direzione, di cui una ruotata, attorno a detta direzione, di 180° rispetto all’altra; il secondo semistampo (35) comprendendo un primo punzone (34) ed un secondo punzone (42); - mandare in battuta tra loro il primo semistampo (31) ed il secondo semistampo (35), in modo che la prima matrice (32) crei con il primo punzone (34) una cavità con una prima conformazione, e che contemporaneamente la seconda matrice (33), in cui à ̈ stato precedentemente stampato un cielo, crei con il secondo punzone (42) una cavità con una seconda conformazione; - stampare ad iniezione un cielo (30) nella cavità con la prima conformazione, e contemporaneamente stampare ad iniezione un corpo (40) nella cavità con la seconda conformazione ricavata con la seconda matrice (33), così da realizzare, con il cielo precedentemente stampato, una prima lente (50) completa; - allontanare il secondo semistampo (35) dal primo semistampo (31); - recuperare la prima lente (50) dalla seconda matrice (33), lasciando vuota detta seconda matrice (33); - ruotare il secondo semistampo (35) di 180° rispetto al primo semistampo (31); - avvicinare il secondo semistampo (35) al primo semistampo (31); - mandare in battuta tra loro il primo semistampo (31) ed il secondo semistampo (35), in modo che la seconda matrice (32), ora vuota, crei con il primo punzone (34) una cavità con la prima conformazione, e che contemporaneamente la seconda matrice (33) comprendente il cielo (30) precedentemente stampato, crei con il secondo punzone (42) una cavità con la seconda conformazione; - stampare ad iniezione un cielo nella cavità con la prima conformazione, e contemporaneamente stampare ad iniezione un corpo nella cavità con la seconda conformazione ricavata con la prima matrice (32), così da realizzare, con il cielo (30) precedentemente stampato, una seconda lente completa in corrispondenza della prima matrice (32); - allontanare il secondo semistampo (35) dal primo semistampo (31); - recuperare la seconda lente dalla prima matrice (32), lasciando vuota detta prima matrice (32).
  7. 7) Procedimento di stampaggio ad iniezione secondo la rivendicazione 6, in cui, quando il primo punzone (34) à ̈ in battuta con la prima matrice (32) o con la seconda matrice (33), detto primo punzone (34) delimita la cavità con la prima conformazione mediante una porzione di superficie sulla quale viene creato il bordo (37) di unione del cielo (30) con il corpo (40); l’iniezione di materiale plastico essendo effettuata attraverso un tunnel (38) avente apertura comunicante con detta cavità con la prima conformazione, detta apertura essendo ricavata in detta porzione di superficie del primo punzone (34).
  8. 8) Procedimento di stampaggio ad iniezione secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui il secondo punzone (42) comprende almeno un elemento stampante (44, 46, 48, 52, 61, 62) che definisce, unitamente al secondo punzone (42) ed al bordo (37) di unione, la cavità con la seconda conformazione entro la quale stampare per iniezione un corpo (40), essendo detto almeno un elemento stampante (44, 46, 48, 52, 61, 62) mobile rispetto al secondo punzone (42).
  9. 9) Procedimento di stampaggio ad iniezione secondo la rivendicazione 8, in cui, prima dell’allontanamento del secondo semistampo (35) dal primo semistampo (31), l’almeno un elemento stampante (44, 46, 48, 52, 61, 62) mobile viene distanziato dal corpo (40) ottenuto, senza toccare il cielo (30) precedentemente ottenuto.
  10. 10) Procedimento di stampaggio ad iniezione secondo una delle rivendicazioni da 6 a 9, in cui dopo lo stampaggio ad iniezione del cielo (30) in una cavità con la prima conformazione, nell’allontanare il secondo semistampo (35) dal primo semistampo (31), il primo punzone (38) smaterozza automaticamente il cielo (30) ottenuto in detta cavità.
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