ITVR20100026A1 - Plettro rigido per strumenti a corda - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

“PLETTRO RIGIDO PER STRUMENTI A CORDAâ€

La presente invenzione ha per oggetto un plettro rigido per strumenti a corda.

Ci si riferisce in particolare a plettri (denominati anche “penna†) aventi una forma di punta di lancia che presentano una parte anteriore appuntita, che viene a contatto con le corde dello strumento, ed una parte posteriore allargata che consente di stringere il plettro fra due dita di una mano; la forma dei plettri à ̈ generalmente simmetrica rispetto ad un piano di mezzeria che contiene la parte estrema, ossia la punta, della parte appuntita. Questi plettri sono utilizzabili per sollecitare, con la parte appuntita, le corde di una chitarra al fine di produrre i suoni desiderati; il tempo che intercorre fra un contatto della parte appuntita del plettro con una corda, ed il contatto successivo, definisce la velocità di esecuzione.

Con riferimento ai plettri sopra descritti, sono attualmente in uso, fra gli altri, plettri di spessore sottile (qualche decimo di millimetro), di vario materiale, ad esempio materiali plastici, che presentano una notevole flessibilità che à ̈ tanto più marcata quanto più morbido à ̈ il materiale con cui sono realizzati. Questi plettri, a fronte della possibilità di ottenere una maggiore velocità di esecuzione, sono meno precisi e più difficilmente controllabili nell’esecuzione, ed ottengono un suono poco intenso e non ben definito, in particolare sulle note singole.

Sono inoltre in uso plettri di forte spessore (fino a qualche millimetro), anch’essi di vario materiale, che presentano invece una notevole rigidità che à ̈ ottenuta non tanto dalla consistenza del materiale quanto dal suo spessore. Questi plettri, pur non consentendo elevate velocità di esecuzione, sono più precisi e più facilmente controllabili nell’esecuzione, ed ottengono un suono molto intenso e ben definito, in particolare sulle note singole. Normalmente questi plettri vengono assottigliati in corrispondenza della punta in modo da aumentare la velocità di esecuzione, anche a discapito degli effetti positivi dati dalla rigidezza del plettro stesso.

In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione à ̈ proporre un plettro rigido per strumenti a corda che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.

In particolare, à ̈ scopo della presente invenzione mettere a disposizione un plettro in grado di consentire sia una elevata velocità ed una buona precisione durante l’esecuzione, che una buona intensità e definizione dei suoni ottenuti.

Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ proporre un plettro che rimanga ben posizionato fra le dita che lo afferrano.

Un vantaggio del plettro in oggetto à ̈ rappresentato dal fatto di consentire di ottenere suoni con timbrica particolare ed estremamente gradevole.

Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un plettro, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un plettro rigido per strumenti a corda, come illustrato negli uniti disegni in cui:

• la figura 1 mostra una vista prospettica del plettro in oggetto;

• la figura 2 mostra una vista frontale, dal lato della parte appuntita, del plettro in oggetto;

• la figura 3 mostra una sezione del plettro in oggetto eseguita secondo il piano III-III di figura 2.

Il plettro 1 in oggetto à ̈ di tipo rigido ed à ̈ utilizzabile per suonare strumenti a corda, in particolare chitarre.

Anche se ovviamente la maggiore o minore rigidità dipende anche dal materiale con cui à ̈ realizzato il plettro, normalmente i plettri di tipo rigido hanno uno spessore superiore al millimetro; in particolare il plettro in oggetto ha uno spessore massimo di circa due millimetri. I plettri vengono realizzati con vari materiali, in genere materiali plastici più o meno rigidi; vengono anche utilizzati altri tipi di materiali (legno, avorio, eccetera), che possono conferire ai suoni prodotti timbri particolari, per cercare di soddisfare le esigenze degli utilizzatori.

Il plettro in oggetto ha, come la maggior parte dei plettri, una forma di punta di lancia, e presenta una parte anteriore appuntita 2, che à ̈ quella che durante l’uso viene a contatto con le corde dello strumento per produrre i suoni, ed una parte posteriore allargata 3 che à ̈ quella che consente di stringere il plettro fra due dita di una mano. La forma del plettro in oggetto à ̈ simmetrica rispetto ad un piano di mezzeria che passa per la parte estrema della parte appuntita.

Questa forma à ̈ piuttosto usuale e comune anche nei plettri di tipo noto.

In corrispondenza di ciascuna delle pareti laterali 4 e 5 del plettro, in particolare nelle parti di tali pareti che definiscono la parte anteriore appuntita, viene ricavata una sfaccettatura, rispettivamente 4a e 5a, che interessa tutto lo spessore della rispettiva parete laterale; a tale scopo, ciascuna sfaccettatura inizia su di una faccia del plettro, opposta a quella da cui inizia l’altra sfaccettatura, in uno dei semipiani definiti dal piano di mezzeria (ossia da un lato di tale piano di mezzeria), e termina sull’altra faccia del plettro sull’altro semipiano definito dal piano di mezzeria (ossia dall’altro lato di tale piano di mezzeria rispetto al precedente). Ciascuna di queste sfaccettature à ̈ inclinata, rispetto allo spessore della rispettiva parete laterale che ha sostanzialmente sviluppo verticale, di un angolo α che ha ampiezza preferibilmente compresa fra 20 e 60º. Non sono opportuni angoli inferiori per non ridurre troppo lo spessore del plettro, mente angoli superiori non consentirebbero di ottenere a pieno i vantaggi che verranno a seguito descritti.

Nel plettro in oggetto, ciascuna delle sfaccettature sopra descritte à ̈ anche inclinata, con inclinazione che va dalla parte posteriore alla parte anteriore, rispetto alla faccia del plettro di un angolo β che ha preferibilmente ampiezza compresa fra 1 e 30º. Anche in questo caso non sono opportuni angoli inferiori, che renderebbero praticamente nulla l’inclinazione β, né angoli superiori che creerebbero, in prossimità della zona appuntita, una “punta†tozza poco adatta all’uso del plettro.

Tutti gli spigoli del plettro in oggetto, così come quelli di quasi tutti i plettri di grosso spessore, sono smussati al fine di evitare spigoli vivi che poco si adattano all’uso del plettro; gli angoli di inclinazione delle sfaccettature variano quindi, causa tali smussi, in prossimità degli spigoli delle inclinazioni stesse. Su ciascuna faccia del plettro in oggetto à ̈ ricavato un incavo, rispettivamente 6 e 7, che ha preferibilmente un contorno curvo e una concavità adatta ad accogliere i polpastrelli delle dita che impugnano il plettro. Ciascuno incavo à ̈ disposto circa nella zona mediana della faccia ed à ̈ inscritto nella faccia stessa; gli incavi 6 e 7 sono fra di loro coassiali.

Il plettro in oggetto può essere realizzato con vari materiali fra quelli normalmente utilizzati per la costruzione di plettri. Per ottenere particolari timbri di suono, il plettro in oggetto può essere realizzato con tre strati di materiale sovrapposti nella direzione dello spessore del plettro; preferibilmente gli strati esterni sono dello stesso materiale, che à ̈ diverso da quello con cui à ̈ realizzato lo strato interno. Una combinazione di materiali che consente di ottenere un buon timbro di suono à ̈ legno per gli strati esterni e materiale plastico (ad esempio plexiglass) o “Tagua†(avorio vegetale) per lo strato interno.

Con il plettro in oggetto, in particolare con le sfaccettature 4a e 5a ricavate sulle pareti laterali del plettro in prossimità della sua zona appuntita, e soprattutto con la loro particolare conformazione, si riesce ad ottenere un plettro che consenta una ottima velocità di esecuzione unitamente ad una ottima precisione della “pennata†, nonché una notevole definizione dei suoni prodotti. Infatti il plettro incontra le corde sempre, sia con “pennata†in andata che in ritorno, lungo una superficie inclinata che favorisce il contatto fra plettro e corda e la scorrevolezza del plettro sulla corda, quindi la velocità di esecuzione, tipica dei plettri flessibili; il plettro però, grazie alla sua conformazione, non presenta zone particolarmente sottili e consente quindi sia la precisione della pennata che la definizione del suono ottenuto, tipiche di plettri rigidi e spessi.

Il plettro in oggetto offre inoltre, grazie alla presenza degli incavi 6 e 7, una salda e sicura presa per l’utilizzatore.

Il plettro può inoltre essere realizzato in due differenti versioni per utilizzatori destri e mancini.

Nelle figure à ̈ illustrata la versione per utilizzatori destri; nella versione per gli utilizzatori mancini le sfaccettature 4a e 5a iniziano sulle facce del plettro opposte a quelle da cui iniziano le sfaccettature della versione per utilizzatori destri. Visivamente la versione per esecutori mancini avrebbe angoli α ruotati dalla parte opposta rispetto al piano III-III degli angoli α mostrati in figura 2.

Infine il plettro, nella sua versione “multistrato†realizzata sovrapponendo materiali diversi fra di loro per definire le superfici esterne e lo spessore interno del plettro, incontra la corda con lo strato esterno del materiale e la abbandona scivolando sullo strato interno; utilizzando particolari materiali, quali appunto il legno e plexiglass o Tagua, si ottengono delle timbriche di suono particolari e molto gradevoli.