ITVR20080135A1 - Dispositivo per impilare elementi flessibili, in particolare pelli. - Google Patents

Dispositivo per impilare elementi flessibili, in particolare pelli. Download PDF

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ITVR20080135A1
ITVR20080135A1 IT000135A ITVR20080135A ITVR20080135A1 IT VR20080135 A1 ITVR20080135 A1 IT VR20080135A1 IT 000135 A IT000135 A IT 000135A IT VR20080135 A ITVR20080135 A IT VR20080135A IT VR20080135 A1 ITVR20080135 A1 IT VR20080135A1
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Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
DISPOSITIVO PER IMPILARE ELEMENTI FLESSIBILI, IN PARTICOLARE PELLI
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per impilare elementi flessibili, in particolare pelli. NeN’ambito della presente invenzione, infatti, con elementi flessibili si intenderà sempre elementi a sviluppo prevalentemente bidimensionale, quali sono le pelli del settore conciario. Dato che la presente invenzione nasce principalmente per le esigenze del settore conciario, nel seguito si farà spesso riferimento espressamente alle pelli di tale settore, fermo restando comunque che quanto verrà descritto ed illustrato dovrà essere sempre inteso come riferibile a qualsiasi tipologia di elementi flessibili a sviluppo prevalentemente bidimensionale.
Si noti inoltre che in tutta la descrizione che segue, con il termine tappeto si intenderà sempre un dispositivo per il trasporto di prodotti costituito da un nastro avvolto ad anello chiuso attorno ad una pluralità di rulli che ne permettono lo scorrimento lungo una traiettoria coincidente con il suo sviluppo.
Una delle esigenze del settore conciario à ̈ quella di poter realizzare pile di pelli tra una lavorazione e la successiva (che può avvenire sia nel medesimo luogo sia in un luogo diverso).
Attualmente sono quindi noti dei dispositivi per impilare le pelli che generalmente comprendono un tappeto trasportatore mobile orizzontalmente tra una prima posizione (tutto fuori) in cui si trova al di sopra della pila di pelli da formare, ed una seconda posizione (tutto dentro) in cui si trova disposto lateralmente rispetto alla pila stessa (il tutto con riferimento ad una osservazione laterale-trasversale rispetto al senso del moto). Altri tappeti trasportatori fissi sono poi disposti in modo tale da scaricare una pelle alla volta sopra il tappeto mobile.
La deposizione della pelle sulla pila avviene ad esempio quando il tappeto torna dalla prima posizione tutto fuori alla seconda posizione tutto dentro, ed à ̈ ottenuta azionando simultaneamente la traslazione del tappeto e la rotazione del nastro in senso opposto alla traslazione, essendo la velocità di traslazione preferibilmente di poco superiore a quella di rotazione.
Questa prima tecnologia nota presenta però alcuni inconvenienti.
II primo inconveniente à ̈ dato dal fatto che tali dispositivi di impilaggio hanno ingombri relativamente elevati dato che necessitano, per il proprio funzionamento, di uno spazio in pianta approssimativamente pari al doppio dello spazio occupato dalla pila da formare.
In secondo luogo, tali sistemi presentano dei limiti intrinseci per quanto riguarda la velocità di movimentazione del tappeto che scarica le pelli (data la massa relativamente elevata da movimentare) e quindi per quanto riguarda la velocità di ritorno del tappeto a vuoto, per posizionarsi per la prossima pelle. Questo problema crea imprecisione nell'impilaggio e implica la necessità di impiegare, per molti impilatori, una persona per sistemare bene le pelli che l'impilatore ha depositato, con un conseguente aumento dei costi di manodopera.
In questa situazione il compito tecnico posto alla base della presente invenzione à ̈ di realizzare un dispositivo per impilare elementi flessibili, in particolare pelli, che rimedi agli inconvenienti citati.
È in particolare compito tecnico della presente invenzione realizzare un dispositivo per impilare elementi flessibili, in particolare pelli, che abbia un ingombro limitato.
È ancora compito tecnico della presente invenzione realizzare un dispositivo per impilare elementi flessibili, in particolare pelli, che permetta di ottenere una migliore qualità della posa degli elementi flessibili rispetto a quella eseguita dagli impilatori esistenti, eliminando così la necessità di avere persone impegnate a correggere il lavoro fatto, come nel caso degli impilatori esistenti.
Il compito tecnico specificato e gli scopi indicati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo per impilare elementi flessibili, in particolare pelli, secondo quanto descritto nelle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo per impilare elementi flessibili, in particolare pelli, illustrata negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra in vista laterale schematica un dispositivo per impilare elementi flessibili realizzato in accordo con la presente invenzione, in una prima condizione operativa;
- la figura 2 mostra in vista laterale schematica il dispositivo di figura 1 in una seconda condizione operativa;
- la figura 3 mostra in vista laterale schematica il dispositivo di figura 1 in una terza condizione operativa;
- la figura 4 mostra in vista laterale schematica un particolare del dispositivo di figura 1;
- la figura 5 mostra in vista laterale schematica un particolare del dispositivo di figura 3;
- la figura 6 mostra un confronto tra i particolari delle figure 4 e 5;
- la figura 7 mostra un diverso particolare del dispositivo di figura 1; e
- la figura 8 mostra il particolare di figura 7 nella condizione operativa di figura 3.
Con riferimento alle figure citate à ̈ stato globalmente indicato con il numero di riferimento 1 un dispositivo per impilare elementi flessibili 2, in particolare pelli 2, realizzato secondo la presente invenzione.
In figura 1, oltre al dispositivo 1 oggetto della presente invenzione, sono rappresentati anche la parte terminale di una linea a monte 3, dalla quale si sviluppa un caricatore 4 atto a trasferire le pelli 2 da impilare al dispositivo 1 impilatore, nonché, sotto al dispositivo 1 impilatore, una pila 5 di pelli 2 in via di realizzazione, supportata, in modo noto, da un sollevatore 6 sul quale à ̈ posizionato un tavolo, bancale, ecc. 7 su cui posa la pila 5. Sia la linea a monte 3 sia il caricatore 4 sono schematicamente rappresentati con due tappeti trasportatori, così come il sollevatore 6 à ̈ schematicamente rappresentato da un elemento ad X. Per quanto riguarda il sollevatore 6, inoltre, esso viene vantaggiosamente controllato in modo noto per mantenere la sommità della pila 5 in formazione sempre ad una distanza ottimale dal dispositivo 1 di impilaggio.
Venendo al dispositivo 1 per impilare elementi flessibili 2 oggetto della presente invenzione, al fine di spiegarne la struttura ci si riferisce innanzitutto alla figura 4 dove sono rappresentati in vista schematica (con alcune parti in trasparenza) gli elementi principali del dispositivo 1 stesso. II dispositivo 1 comprende infatti innanzitutto un telaio fisso (non illustrato nelle unite figure) sul quale sono montati un primo tappeto trasportatore 8 ed un secondo tappeto trasportatore 9.
Ciascun tappeto trasportatore 8, 9 comprende una pluralità di rulli di supporto e movimentazione attorno ai quali à ̈ avvolto un nastro 11, 12, che à ̈ quindi movimentabile lungo una propria traiettoria di movimentazione (definita dai rulli stessi e meglio descritta nel seguito). In particolare, il primo tappeto 8 comprende un primo nastro 11, mentre il secondo tappeto 9 comprende un secondo nastro 12. Il primo nastro 11 ed il secondo nastro 12 in uso sono controrotanti e presentano rispettive superfici operative 10, 20 (che sono esterne per entrambi), contrapposte e a contatto in modo tale da poter contenere tra loro un elemento flessibile 2
Vantaggiosamente inoltre i nastri 11, 12 possono essere realizzati preferibilmente in materiale elastico del tipo comunemente utilizzato nel settore conciario in macchine come il palissone. Preferibilmente, poi, per assicurare una movimentazione corretta dei nastri 11, 12, i vari rulli di supporto e movimentazione possono essere tra di loro e alle estremità collegati mediante trasmissioni quali cinghie dentate, catene, ecc.... In questo caso sarà quindi sufficiente una motorizzazione unica data ad un rullo per fare ruotare in sincronismo tutti i rulli di entrambi i tappeti 8 e 9, e far sì che i nastri 11, 12 girino alla stessa velocità tangenziale. Di conseguenza, basta motorizzare preferibilmente uno dei due rulli preferibilmente fissi 13 o 17 (descritti nel seguito), per dare il moto rotatorio ad entrambi i nastri 11 e 12.
Con riferimento alla figura 4, identificato il primo tappeto trasportatore 8 come quello che nella figura si estende maggiormente verso sinistra, lo sviluppo del primo nastro 11 di tale primo tappeto 8 Ã ̈ definito da un percorso a contatto con quattro rulli, tre rulli 13, 14, 15 disposti internamente al primo nastro 11 ed un primo rullo intermedio esterno traslabile 16 esterno al primo nastro 11. In particolare, per quanto riguarda i tre rulli interni al primo nastro 11, si tratta di un primo rullo estremo preferibilmente fisso 13, di un rullo di rinvio traslabile 14 che inverte di 180° il senso di movimentazione del primo tappeto 11 e di un primo rullo estremo traslabile 15.
Il primo tappeto 8 presenta quindi una prima superficie operativa 10 esterna al primo nastro 11 e compresa, in senso orario, tra il primo rullo estremo preferibilmente fisso 13 ed il primo rullo estremo traslabile 15, passando per il rullo di rinvio traslabile 14. Per quanto riguarda la parte restante della superficie esterna del primo nastro 11, compresa, in senso orario, tra il primo rullo estremo traslabile 15 ed il primo rullo estremo preferibilmente fisso 13, passando per il primo rullo intermedio esterno traslabile 16, essa definisce una superficie non operativa del primo tappeto 8. Analogamente, per quanto riguarda il secondo tappeto 9, lo sviluppo del secondo nastro 12 Ã ̈ definito da un percorso a contatto con cinque rulli, quattro rulli 17, 19a, 19b, 18 disposti internamente al secondo nastro 12, ed il rullo di rinvio traslabile 14 disposto esternamente al secondo nastro 12. In particolare, per quanto riguarda i quattro rulli interni al secondo nastro 12, si tratta di un secondo rullo estremo preferibilmente fisso 17, di due secondi rulli intermedi traslabili 19a e 19b e di un secondo rullo estremo traslabile 18.
II secondo tappeto 9 presenta quindi una seconda superficie operativa 20 esterna al secondo nastro 12 e compresa, in senso antiorario, tra il secondo rullo estremo preferibilmente fisso 17 ed il secondo rullo estremo traslabile 18, passando per il rullo di rinvio traslabile 14. Per quanto riguarda la parte restante della superficie esterna del secondo nastro 12, compresa, in senso antiorario, tra il secondo rullo estremo traslabile 18 ed il secondo rullo estremo preferibilmente fisso 17, passando per i due secondi rulli intermedi traslabili 19a, 19b, essa definisce una superficie non operativa del secondo nastro 12 del secondo tappeto 9.
Si noti che la definizione “rullo fisso†à ̈ stata qui adottata, in relazione alla forma realizzativa illustrata, per identificare un rullo in grado di ruotare su sé stesso ma il cui asse di rotazione non si muove rispetto al telaio (o meglio non trasla rispetto ad esso).
Ciò nonostante, va notato che in altre forme realizzative à ̈ anche possibile che il primo rullo fisso 13 ed il secondo rullo fisso 17 siano sostituiti da rulli associati al telaio del dispositivo impilatore in modo tale da poter subire anch’essi delle traslazioni.
il primo nastro 11 ed il secondo nastro 12 definiscono, tra il primo rullo preferibilmente fisso 13 del primo tappeto 8 ed il secondo rullo preferibilmente fisso 17 del secondo tappeto 9, una sezione di ingresso 21 attraverso la quale un elemento flessibile 2 può inserirsi tra i due nastri 11, 12, e analogamente tra il primo rullo estremo traslabile 15 del primo tappeto 8 ed il secondo rullo estremo traslabile 18 del secondo tappeto 9, una sezione di uscita 22 attraverso la quale un elemento flessibile 2 può essere scaricato dai nastri 11, 12 stessi.
Come si può vedere, inoltre, nella forma realizzativa illustrata nelle unite figure, il rullo di rinvio traslabile 14, così come il primo rullo intermedio traslabile 16 ed i secondi rulli intermedi traslabili 19a e 19b, sono supportati alle proprie estremità (cioà ̈ ai lati) da due prime spalle di rinvio 23 (delle quali solamente una à ̈ visibile in trasparenza nelle unite figure) che, nelle unite figure, sono tra di loro parallele. Tali prime spalle di rinvio 23 sono associate al telaio del dispositivo 1 in modo tale da poter essere supportate e traslare rispetto ad esso in un piano preferibilmente orizzontale. Vantaggiosamente, comunque, il piano di traslazione delle prime spalle di rinvio 23 deve essere parallelo ai tratti rettilinei e paralleli dei nastri 11 e 12 (quelli orizzontali nelle unite figure).
Come apparirà maggiormente chiaro dalla descrizione che segue del suo funzionamento, il dispositivo impilatore 1 comprende dei mezzi di rinvio dei nastri 11, 12 che nella forma realizzativa illustrata sono costituiti dall'insieme delle prime spalle di rinvio 23 e di tutti i rulli da esse supportati (rullo di rinvio traslabile 14, primo rullo intermedio traslabile 16 e secondi rulli intermedi traslabili 19a, 19b).
Come si vede nelle unite figure (figura 1), poi, grazie alla presenza dei mezzi di rinvio, le pelli 2 risultano essere supportate dal primo nastro 11 tra il rullo preferibilmente fisso 13 ed il rullo di rinvio traslabile 14, e supportate dal secondo nastro 12, tra il rullo di rinvio traslabile 14 ed il secondo rullo tralabile 18.
A loro volta, il primo rullo estremo traslabile 15 del primo tappeto 8, ed il secondo rullo estremo traslabile 18 del secondo tappeto 9 sono supportati alle proprie estremità da due seconde spalle di scarico 24 (delle quali solamente una à ̈ visibile in trasparenza nelle unite figure) che, nelle unite figure, sono anch’esse tra di loro parallele. Le seconde spalle di scarico 24, pertanto, supportano la sezione di uscita 22 per gli elementi flessibili 2. Anche le seconde spalle di scarico 24, inoltre, sono associate al telaio del dispositivo 1 in modo tale da poter essere supportate e traslare rispetto ad esso, in un piano preferibilmente orizzontale. Vantaggiosamente, comunque, anche il piano di traslazione delle seconde spalle di rinvio 24 deve essere parallelo ai tratti rettilinei e paralleli dei nastri 11 e 12. Di conseguenza la traslazione delle seconde spalle di scarico 24 à ̈ parallela alla traslazione delle prime spalle di rinvio 23.
Conseguentemente, in accordo con la presente invenzione, la sezione di uscita 22 e le spalle di scarico 24 che la supportano sono mobili da una prima posizione di scarico (figure 1, 4 e 7), in corrispondenza della quale in uso la sezione di uscita 22 risulta disposta al di sopra di un primo lato 25 di una pila 5 in formazione, ad una seconda posizione di scarico (figure 3, 5 e 8), in corrispondenza della quale in uso la sezione di uscita 22 risulta disposta al di sopra di un secondo lato 26 della pila 5 in formazione opposto al primo lato 25.
Analogamente, le spalle di rinvio 23 sono mobili tra una rispettiva prima posizione di rinvio (in cui, nella forma realizzativa illustrata, il rullo di rinvio traslabile 14 ha distanza massima dalla sezione di ingresso 21 - figure 1 e 7) ed una seconda posizione di rinvio (in cui, nella forma realizzativa illustrata, il rullo di rinvio traslabile 14 ha distanza minima dalla sezione di ingresso 21 - figure 3 e 8).
Si noti che in accordo con la presente invenzione, lo spostamento delle spalle di rinvio 23 e delle spalle di scarico 24 tra le rispettive prime e seconde posizioni, avviene simultaneamente, e ciò vantaggiosamente grazie ad un collegamento meccanico tra di loro, e preferibilmente tramite cinghie dentate o catene.
In accordo con la presente invenzione, infatti, entrambi i tappeti 8, 9 (e conseguentemente i relativi nastri 11, 12) hanno geometria variabile e possono variare la propria conformazione spaziale tra una prima conformazione spaziale estrema (figure 4 e 7) che assumono quando le spalle scarico 24 che contengono la sezione di uscita 22 sono nella propria prima posizione di scarico ed una seconda conformazione spaziale estrema (figure 5 e 8) che assumono quanto le spalle scarico 24 che contengono la sezione di uscita 22 sono nella propria seconda posizione di scarico. I tappeti 8, 9, ed i relativi nastri 11, 12, inoltre, possono assumere qualsiasi conformazione spaziale intermedia tra la prima e la seconda estreme suddette, con il vincolo che lo spostamento delle prime spalle di rinvio 23 e delle seconde spalle di scarico 24 avviene in misura direttamente proporzionale in rapporto 1:2.
Nella forma realizzativa illustrata nelle unite figure, ciò à ̈ ottenuto muovendo le spalle scarico 24 che contengono la sezione di uscita 22 rispetto alla sezione di ingresso 21, la quale, a sua volta, à ̈ invece preferibilmente fissa nello spazio. In altre parole, mentre la sezione di uscita 22 può muoversi rispetto al telaio, la sezione di ingresso 21 à ̈ preferibilmente sempre ferma. Va comunque notato che, come già detto in relazione ai rulli fissi 13, 17, in altre forme realizzative può anche essere previsto che la sezione di ingresso possa a sua volta subire degli spostamenti rispetto al telaio del dispositivo impilatore 1, fermo restando che, in ogni, caso, si avrà sempre un moto relativo tra la sezione di uscita 22 e la sezione di ingresso 21.
Nella forma realizzativa illustrata, quindi, al fine di mantenere inalterata la dimensione complessiva delle superfici operative 10, 20 e quindi lo sviluppo complessivo dei nastri trasportatori 11, 12, le spalle di rinvio 23 sono anch’esse traslabili rispetto alla sezione di ingresso 21, in sincronismo con la sezione di uscita 22. In particolare, quando le spalle di rinvio 23 si spostano di una corsa pari a X/2, simultaneamente le spalle scarico 24 che contengono la sezione di uscita 22 si spostano di una corsa pari X, come si vede nella figura 6.
In questo modo la diminuzione di superficie operativa 10, 20 compresa tra la sezione di ingresso 21 ed il rullo di rinvio traslabile 14 viene compensata daN’aumento di superficie operativa 10, 20 compresa tra il rullo di rinvio 14 e la sezione di uscita 22.
Per quanto riguarda i mezzi di movimentazione delle prime spalle di rinvio 23 e delle seconde spalle di scarico 24 può essere adottata qualsiasi soluzione realizzativa adatta allo scopo. Nella forma realizzativa illustrata nelle unite figure, i mezzi di movimentazione (figure 7, 8) comprendono preferibilmente prime cinghie dentate o catene di trascinamento 27 e seconde cinghie dentate o catene di trascinamento 28 collegate rispettivamente alle prime spalle di rinvio 23 ed alle seconde spalle di scarico 24. In particolare, i mezzi di movimentazione sono schematicamente illustrati nelle figure 7 e 8 ove sono riportati, quale riferimento spaziale per il lettore, anche il caricatore 4 ed il primo rullo estremo preferibilmente fisso 13 del primo tappeto 8. Si noti che in tali figure à ̈ visibile solo un lato dei mezzi di movimentazione, vale a dire una sola estremità dei rulli (es. quella collegata alle spalle destre). Per l’altra estremità dei rulli (es. quella collegata alle spalle sinistre) la movimentazione à ̈ vantaggiosamente identica, in un piano parallelo a quello illustrato.
Come si può vedere, le prime cinghie dentate o catene 27 sono avvolte ad anello attorno ad una prima ruota dentata motorizzata 29 ed ad una prima ruota dentata folle 30, mentre le seconde cinghie dentate o catene 28 sono avvolte ad anello attorno ad una seconda ruota dentata motorizzata 31 ed ad una seconda ruota dentata folle 32. Vantaggiosamente, al fine di garantire in modo semplice il sincronismo di movimentazione delle prime spalle di rinvio 23 e delle seconde spalle di scarico 24, la prima ruota dentata motorizzata 29 e la seconda ruota dentata motorizzata 31 sono meccanicamente collegate tramite una trasmissione 33 con rapporto di trasmissione - tra lo spostamento delle prime cinghie dentate o catene 27 e lo spostamento delle seconde cinghie dentate o catene 28 - di 1 :2. In tal modo à ̈ infatti sufficiente motorizzare una delle due ruote dentate motorizzate 29, 30, per dare il moto ad entrambe le cinghie o catene 27, 28 che vantaggiosamente si muovono nello stesso senso nel tratto inferiore (figura 7 e 8) dove sono rispettivamente collegate le spalle rinvio 23 e le spalle scarico 24, per permettere di eseguire la cinematica spiegata sopra, riferita al dispositivo 1 impilatore.
I mezzi di movimentazione come illustrati nelle figure 7 e 8, sono indicativi, dato che qualsiasi configurazione à ̈ comunque possibile allo scopo inderogabile di movimentare simultaneamente le spalle rinvio 23 e le spalle scarico 24 nello stesso senso, in direzioni parallele, e con il rapporto 1:2. Come apparirà poi maggiormente chiaro dalla descrizione dettagliata del funzionamento del dispositivo 1 impilatore, l’estremità traslabile dei tappeti 8, 9, vale a dire le spalle scarico 24 che contengono la sezione di uscita 22, ha una velocità di traslazione lungo la direzione di spostamento pari al doppio della velocità di traslazione delle spalle di rinvio 23. Inoltre, quando le spalle scarico 24 depositano la pelle sulla pila 5, la loro velocità di traslazione sarà preferibilmente di poco superiore alla velocità di rotazione dei nastri 11, 12, per poter depositare la pelle in modo disteso.
Va infine notato che alla sezione di uscita 22 sono operativamente associati dei sensori 34 allineati e trasversali al senso del moto dei nastri 11 e 12, per il rilevamento della presenza dell'inizio e della fine di un elemento flessibile 2 in uscita dalla sezione di uscita 22 stessa (nelle unite figure, ad esempio, i sensori sono costituiti preferibilmente da fotocellule delle quali à ̈ anche indicata la direzione di lettura 35). Si noti comunque che questo posizionamento dei sensori 34 à ̈ facoltativo, dato che la rilevazione dell'inizio e la fine di un elemento flessibile 2 in uscita può essere fatta anche in posizioni precedenti alla zona di scarico.
Sebbene nelle unite figure e nella descrizione che precede sia stata descritta una particolare struttura dei tappeti 8, 9, si tratta di un aspetto non vincolante ai fini della presente invenzione. L’aspetto più rilevante dell’invenzione, infatti, consiste nel fatto di aver realizzato due tappeti trasportatori 8, 9 abbinati, che possono trasportare la pelle, o anche più pelli, e dove lo sviluppo dei relativi nastri 11, 12 sostanzialmente non cambia (i cambiamenti sono in realtà trascurabili) con il movimento alternativo di una estremità traslabile dei tappeti 8, 9 (le spalle scarico 24 che contengono la sezione di uscita 22), estremità in grado di traslare alternativamente in un piano preferibilmente orizzontale e parallelo alle linee rette parallele dei nastri 11, 12.
Il funzionamento del dispositivo 1 di impilaggio oggetto della presente invenzione discende dalla descrizione strutturale sopra riportata ed à ̈ illustrato nelle figure da 1 a 3, con riferimento ad un utilizzo che, a titolo di esempio, prevede la realizzazione della pila 5 impilando le pelli dritte come ricevute dal caricatore 4.
Nella condizione di partenza (figura 1), il nastro della linea a monte 3, il nastro del caricatore 4 ed i nastri 11 e 12 del primo e del secondo tappeto, girano a velocità sincrone e nel senso dell’ avanzamento in modo di portare sempre distese le pelli. A questo punto diciamo che la velocità tangenziale del primo e del secondo nastro 11, 12 à ̈ uguale a V1.
La pelle 2 arriva quindi dalla linea a monte 3 al caricatore 4, che la trasporta sino alla sezione di ingresso 21 dove i due nastri 11, 12 continuano a trasportarla sino a quando il suo bordo anteriore fuoriesce dalla sezione di uscita 22 e viene rilevato dai sensori di rilevamento 34. A questo punto la pelle 2 si trova nella situazione illustrata in figura 1, dove le spalle di scarico 24 sono nella propria prima posizione di scarico; si tratta quindi del momento in cui sta per iniziare la posa della pelle 2 su una sottostante pila 5 supportata dal sollevatore 6. In questo momento le spalle scarico 24 possono incominciare a traslare posando la pelle 2 sulla pila 5.
Vengono quindi azionate in simultanea, secondo le modalità sopra indicate, le prime spalle di rinvio 23 e le seconde spalle di scarico 24. In particolare, le spalle di scarico 24 si sposteranno a una velocità V2 sincrona con V1 e preferibilmente ad essa di poco superiore, mentre le spalle di rinvio 23 si sposteranno esattamente con una velocità V2/2, dato che, come detto sopra, il loro spostamento deve avvenire con un rapporto 1 a 2 rispetto alle spalle di scarico.
In questo modo, via via che la sezione di uscita 22 trasla sopra la pila 5 in formazione, i nastri 11, 12 scaricano la pelle 2 che può distendersi sulla sommità della pila 5, come illustrato in figura 2 che mostra una situazione intermedia di lavoro.
Questo prosegue sino a quando le spalle di scarico 24, che contengono la sezione di uscita 22, raggiungono la seconda posizione di scarico in corrispondenza della quale l’intera pelle 2 à ̈ stata scaricata sulla pila 5 (figura 3). Allo stesso tempo le spalle di rinvio 23 si sono spostate di una distanza pari a metà della corsa effettuata dalle spalle di scarico 24 (ciò à ̈ vero in qualsiasi momento del loro spostamento) traslando in un piano parallelo a quello di traslazione delle spalle di scarico, e nello stesso senso come spiegato sopra.
A questo punto, le spalle di scarico 24 contenenti la sezione di uscita 22, possono essere riportate alla massima velocità (anche quattro volte V1) alla propria prima posizione di scarico (di conseguenza le spalle di rinvio 23 torneranno alla rispettiva prima posizione di rinvio, come spiegato sopra), ed il ciclo può ripartire. Nel frattempo, in modo noto, il sollevatore 6 avrà abbassato la pila 5 in modo tale da mantenerne la sommità sempre alla quota ottimale.
Un vantaggio importante della presente invenzione à ̈ quindi il fatto di avere poca massa mobile rispetto agli impilatori tradizionali. Di conseguenza, si possono ottenere spostamenti molto veloci e di conseguenza si può migliorare la qualità del lavoro (pila).
Sebbene sino a qui sia stato descritto un funzionamento di impilaggio che prevede la posa delle pelli 2 durante la traslazione in un piano preferibilmente orizzontale delle spalle di scarico 24 contenenti la sezione di uscita 22, dalla propria prima posizione di scarico alla propria seconda posizione di scarico, va notato che à ̈ anche possibile eseguire la posa della pelle 2 sulla pila 5 durante la traslazione delle spalle di scarico 24 dalla seconda posizione di scarico alla prima posizione di scarico (rovesciando cosi le pelli rispetto alla posizione che hanno sul caricatore 4). É inoltre possibile, come normale nel campo conciario, anche depositare le pelli 2 in modo alternato una dritta ed un'altra rovescia, depositando un elemento flessibile 2 sulla pila 5 ad ogni traslazione della spalla scarico 24 dalla prima posizione di scarico alla seconda posizione di scarico e viceversa. La presente invenzione consegue importanti vantaggi,
In primo luogo, infatti, grazie alla soluzione tecnica di variare la conformazione spaziale dei tappeti trasportatori à ̈ stato possibile realizzare un dispositivo di impilaggio di elementi flessibili utilizzando un ingombro totale in pianta, di poco superiore alla dimensione longitudinale della pila, e conseguentemente molto inferiore rispetto ai dispositivi di impilaggio noti. In secondo luogo, il fatto di avere poca massa mobile rispetto agli impilatori tradizionali, permette di spostarsi molto velocemente e di conseguenza (di) migliorare la qualità del lavoro (pila) rispetto ai dispositivi noti.
Va inoltre rilevato che la presente invenzione risulta di relativamente facile realizzazione e che anche il costo connesso all’attuazione dell’invenzione non risulta elevato.
L’invenzione così concepita à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza.
Tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti ed in pratica tutti i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni dei vari componenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per impilare elementi flessibili, in particolare pelli, ove detti elementi flessibili (2) hanno sviluppo prevalentemente bidimensionale, caratterizzato dal fatto di comprendere un primo tappeto trasportatore (8) ed un secondo tappeto trasportatore (9) controrotanti e presentanti rispettive superfici operative (10), (20) contrapposte e ravvicinate in modo tale da poter trasportare tra loro un elemento flessibile (2), detti primo e secondo tappeto trasportatore (8), (9) definendo una sezione di ingresso (21) attraverso la quale un elemento flessibile (2) può essere inserito tra i due tappeti trasportatori (8), (9), ed una sezione di uscita (22) attraverso la quale un elemento flessibile (2) può essere scaricato dai tappeti trasportatori (8), (9), dal fatto che detta sezione di uscita (22) à ̈ mobile rispetto alla sezione di ingresso (21) da una prima posizione di scarico che in uso risulta al di sopra di un primo lato (25) di una pila (5) in formazione, ad una seconda posizione di scarico che in uso risulta al di sopra di un secondo lato (26) della pila (5) in formazione opposto al primo lato (25), e dal fatto che detti tappeti trasportatori (8), (9) hanno geometria variabile tra una prima conformazione spaziale estrema che assumono quando la sezione di uscita (22) à ̈ nella propria prima posizione di scarico ed una seconda conformazione spaziale estrema che assumono quanto la sezione di uscita (22) à ̈ nella propria seconda posizione di scarico.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che, nel passaggio dalla prima conformazione spaziale estrema alla seconda conformazione spaziale estrema e viceversa, sostanzialmente non varia lo sviluppo complessivo di un primo nastro (11) e di un secondo nastro (12), rispettivamente del primo tappeto (8) e del secondo tappeto (9).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzato dal fatto che detta sezione di ingresso (21) Ã ̈ preferibilmente fissa nello spazio.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, 2 o 3 caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre mezzi di rinvio (14), (16), (19a), (19b), (23) dei nastri (11), (12) di detti tappeti (8), (9), interposti tra la sezione di ingresso (21) e la sezione di uscita (22), detti mezzi di rinvio (14), (16), (19a), (19b), (23) essendo traslabili in sincronismo con la sezione di uscita (22).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che i mezzi di rinvio (14), (16), (19a), (19b), (23) invertono il senso di avanzamento di detti nastri (11), (12) e delle rispettive superfici operative (10), (20) contrapposte e ravvicinate.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5 caratterizzato dal fatto che detta sezione di uscita (22) e detti mezzi di rinvio traslano lungo traiettorie tra di loro parallele e parallele ai tratti paralleli dei nastri 11, 12.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di rinvio e detta sezione di uscita (22) traslano simultaneamente e sono connessi in modo tale che quando i mezzi di rinvio 23 si spostano di una certa distanza (X/2), la sezione di uscita 22 si sposta di una distanza doppia (X).
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 7 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di rinvio comprendono una pluralità di rulli (14), (16), (19a), (19b) supportati lateralmente da una coppia di prime spalle di rinvio (23).
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detti tappeti trasportatori (8), (9) comprendono ciascuno una pluralità di rulli di supporto e movimentazione, ed un nastro (11), (12) di trasporto montato sui rulli e movimentabile lungo una percorso definito dai rulli stessi, detti nastri (11), (12) dei tappeti trasportatori (8), (9) ruotando lungo i relativi percorsi con una velocità di avanzamento in modulo di poco inferiore rispetto alla velocità di traslazione della sezione di uscita (22).
  10. 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta sezione di uscita (22) Ã ̈ supportata lateralmente da una coppia di seconde spalle di scarico (24).
  11. 11. Dispositivo secondo le rivendicazioni 8 e 10 caratterizzato dal fatto che le prime spalle di rinvio (23) e le seconde spalle di scarico (24) sono azionabili in traslazione simultaneamente nello stesso senso, in direzioni parallele, e con il rapporto di spostamento 1:2.
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 12 caratterizzato dal fatto che le prime spalle di rinvio (23) sono azionabili in traslazione mediante rispettive prime cinghie dentate o catene di trascinamento (27) motorizzate, dal fatto che le seconde spalle di scarico (24) sono azionabili in traslazione mediante rispettive seconde cinghie dentate o catene di trascinamento (28) motorizzate, e dal fatto di comprendere una trasmissione (33) operativamente connessa tra le prime (27) e le seconde cinghie dentate o catene di trascinamento (28), per trasferire la movimentazione tra le prime (27) e le seconde (28) con un rapporto di trasmissione 1 :2.
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