ITVR20080080A1 - Macchina per oreficeria per la lavorazione in continuo di catene veneziane - Google Patents

Macchina per oreficeria per la lavorazione in continuo di catene veneziane Download PDF

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ITVR20080080A1
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machine
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rollers
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Michele Adda
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O M P A R S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B21MECHANICAL METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21LMAKING METAL CHAINS
    • B21L11/00Making chains or chain links of special shape
    • B21L11/005Making ornamental chains

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Auxiliary Devices For Machine Tools (AREA)
  • Lubrication Of Internal Combustion Engines (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“MACCHINA PER OREFICERIA PER LA LAVORAZIONE IN CONTINUO
DI CATENE VENEZIANEâ€
La presente invenzione ha per oggetto una macchina per oreficeria per la lavorazione in continuo di catene veneziane.
Il campo di applicazione della presente invenzione à ̈, in particolare, quello della macchine destinate a diamantare in piano o a fare smussi su catene veneziane con dimensioni medio – piccole in materiale prezioso e semiprezioso.
Normalmente, tali catene sono realizzate in un metallo prezioso quale oro o argento e devono essere lavorate allo scopo di lucidare, smussare e sagomare la loro superficie, per conferire particolare brillantezza all'oggetto stesso.
Attualmente le lavorazioni delle catene veneziane avvengono mediante tornitura al diamante e principalmente a mano con gli ovvi inconvenienti che ne discendono.
Infatti, la lavorazione manuale oltre ad avere una produttività assai limitata, ha anche dei costi assai elevati dovuti alla manodopera necessaria per effettuarla.
Inoltre, la lavorazione manuale non può garantire la costanza degli standard qualitativi richiesti da molte aziende del settore orafo.
Una tipologia nota di macchine per oreficeria à ̈ quella delle macchine utilizzate per la lavorazione di catene, non veneziane, ma di altro tipo quali ad esempio la gourmette o la forzatina. Tali macchine generalmente comprendono un gruppo di lavorazione costituito da una coppia di dischi che prende in morsa la catena durante il funzionamento. Il sistema di avanzamento e guida della catena all'interno della macchina à ̈ effettuato mediante una pluralità di coppie di rulli che trainano e guidano la catena a monte e a valle del gruppo di lavorazione.
Tale sistema di avanzamento e guida non à ̈ però adatto nel caso di lavorazione di catene veneziane in quanto tale sistema non garantisce che la catena non si attorcigli su se stessa durante la lavorazione all'interno della macchina; queste torsioni potrebbero portare facilmente alla rottura della catena veneziana. Inoltre, essendo molto sottile, la catena veneziana tende facilmente a stirarsi allungandosi fino a rottura o perdendo la sua dimensione nominale.
In questa situazione il compito tecnico posto alla base della presente invenzione à ̈ di realizzare una macchina per oreficeria per la lavorazione di catene veneziane, che rimedi agli inconvenienti citati.
È compito tecnico della presente invenzione realizzare una macchina per oreficeria per la lavorazione in continuo di catene veneziane.
In particolare, à ̈ compito tecnico della presente invenzione realizzare una macchina che eviti che la catena si metta in posizioni anomale, si attorcigli o si stiri durante la lavorazione all'interno della macchina. È inoltre compito tecnico della presente invenzione realizzare una macchina per oreficeria per la lavorazione in continuo di catene veneziane che permetta la lavorazione in modo sostanzialmente automatico delle catene.
È infine compito tecnico della presente invenzione realizzare una macchina per oreficeria per la lavorazione in continuo di catene veneziane che abbia una produttività ottimale ed un costo operativo ridotto. Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della descrizione che segue, sono raggiunti da una macchina per oreficeria per la lavorazione in continuo di catene veneziane comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma realizzativa preferita, ma non esclusiva, di una macchina per oreficeria per la lavorazione in continuo di catene veneziane secondo la presente invenzione.
Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, in cui:
- la figura 1 mostra in vista frontale una macchina per oreficeria per la lavorazione in continuo di catene veneziane, avente due zone di lavoro;
- la figura 2 mostra in vista assonometrica la macchina di figura 1;
- le figure 3, 3a e 3b mostrano rispettivamente in vista laterale, in pianta e in vista assonometrica i mezzi di avanzamento e guida della catena a monte di una zona di lavoro della macchina di figura 1;
- le figure 4 e 4a mostrano rispettivamente in vista assonometrica e in pianta i mezzi di allineamento della catena della macchina di figura 1, in una prima posizione operativa;
- le figure 5 e 5a mostrano rispettivamente in vista assonometrica e in pianta i mezzi di allineamento della catena della macchina di figura 1, in una seconda posizione operativa;
- la figura 6 mostra in vista assonometrica un esploso dei mezzi di allineamento di figura 4;
- le figure 7, 7a, 7b e 7c mostrano rispettivamente in pianta, in vista laterale sezionata, in vista frontale e in esploso i mezzi di guida per mantenere l'orientamento della catena della macchina di figura 1;
- le figure 8, 8a e 8b mostrano rispettivamente in vista laterale, in pianta e in esploso i mezzi di pressione sulla catena della macchina di figura 1;
- le figure 9, 9a e 9b mostrano rispettivamente in vista laterale, in pianta e in vista assonometrica dall'alto i mezzi di traino della catena della macchina di figura 1; - la figura 10 mostra in vista prospettica uno spezzone di catena veneziana; e
- la figura 11 mostra in vista laterale un particolare dei mezzi di trattenimento della catena.
Con riferimento alle citate figure, Ã ̈ stata indicata con il numero di riferimento 1 una macchina per oreficeria per la lavorazione in continuo di catene veneziane 2 realizzata secondo la presente invenzione.
Tali catene 2 sono generalmente costitute da maglie 3 di forma quadrangolare infilate successivamente l'una dentro l'altra e ricavate da sottilissime lamine in metallo adeguatamente formate e saldate (figura 10).
La macchina 1 comprende innanzitutto una struttura di supporto 4 e almeno un dispositivo di movimentazione della catena 2; quest'ultimo individua un percorso di scorrimento 6 per una catena 2 da lavorare.
Sulla struttura di supporto 4 Ã ̈ montata almeno una testa di lavoro 7: tale testa di lavoro 7 porta un utensile 8 operativamente attivabile sulla catena 2 in corrispondenza di una zona di lavoro 9 posta lungo il percorso di scorrimento 6.
Come si vede in particolare nelle figure 1 e 2, la forma realizzativa preferita e illustrata in tali figure à ̈ costituita da due stazioni di lavoro: infatti la macchina 1 comprende due dispositivi di movimentazione catena 5 e due teste di lavoro 7, ognuna affacciata al rispettivo dispositivo di movimentazione catena 5. In tal modo, con una sola macchina 1 si possono effettuare due lavorazioni in successione su una medesima catena 2. In particolare, si possono effettuare due lavorazioni diverse, fatte con utensili diversi.
A seconda delle esigenze, l'utensile 8 può assumere forme e disposizioni di qualsiasi tipo. Nelle figure 1 e 2, un utensile 8 à ̈ ad esempio costituito da un disco rotante 10 attorno ad un asse orizzontale (e ortogonale alla direzione di scorrimento della catena 2 in corrispondenza della zona di lavoro 9), che porta uno o più elementi di taglio (non illustrati) sulla propria periferia (quali ad esempio inserti diamantati). Un altro utensile 8 à ̈ una testa di lucidatura o di lappatura 11 rotante attorno ad un asse verticale.
In altre forme realizzative l'utensile 8 può invece essere ad esempio costituito da un punta di lavorazione mobile in modo alternativo lungo un asse verticale (o in generale, perpendicolare alla direzione di scorrimento della catena 2 in corrispondenza della zona di lavoro 9).
Nel seguito la descrizione verrà effettuata concentrandosi su un sola stazione di lavoro, e cioà ̈ un solo dispositivo di movimentazione catena 5 e una sola testa di lavoro 7.
Il dispositivo di movimentazione catena 5 Ã ̈ formato da vari componenti, principalmente i mezzi di avanzamento e guida 12 della catena 2 lungo il percorso di scorrimento 6 di quest'ultima e i mezzi di trattenimento 13 della catena 2 posizionati in corrispondenza della zona di lavoro 9.
Caratteristica principale della presente invenzione à ̈ il sistema di movimentazione della catena 2 lungo il percorso di scorrimento 6 all'interno della macchina 1 e, più in particolare, i mezzi di avanzamento e guida 12 della catena 2. Tali mezzi comprendono principalmente mezzi di allineamento 14, mezzi di alimentazione 15 della catena 2 ai mezzi di trattenimento 13 e mezzi di traino 16 della catena 2. Nella forma realizzativa preferita ed illustrata nelle figure allegate, il percorso di scorrimento 6 sviluppato dalla catena 2 quando scorre attraverso i mezzi di avanzamento e guida 12 giace sostanzialmente su un unico piano di giacitura (nella forma realizzativa preferita e illustrata, tale piano di giacitura à ̈ un piano sostanzialmente verticale).
A monte e valle di questi mezzi vi sono poi altri sistemi di guida e movimentazione della catena 2, tra i quali: supporto della bobina di catena 2 in entrata alla macchina 1, rulli folli, tensionatori catena, sensori di segnalazione rottura della catena 2, traino avvolgicatena in uscita dalla macchina 1 (tali sistemi non sono illustrati né descritti in quanto comunemente noti).
I mezzi di allineamento 14 sono posizionati lungo il percorso di scorrimento 6 della catena 2, a monte della zona di lavoro 9.
Tali mezzi comprendono un primo organo di sostegno 17, preferibilmente solidale con la struttura di supporto 4 della macchina 1. Il primo organo di sostegno 17 presenta un corpo portante 18 su cui sono montati una pluralità di rulli folli 19 che servono per serrare la catena veneziana 2 durante la lavorazione nella macchina 1. Infatti, i rulli 19 sono posizionati in modo tale che, in fase di lavoro della macchina 1, la superficie della catena 2 possa scorrere sulla superficie laterale 20 dei rulli 19 e la catena 2 non possa ruotare su se stessa.
Nella forma realizzativa preferita e illustrata nelle unite figure, il primo organo di sostegno 17 presenta quattro rulli folli 19. Gli assi di rotazione di tali rulli 19 sono sostanzialmente ortogonali a detto percorso di scorrimento 6 della catena 2 e sostanzialmente complanari.
Come illustrato nelle figure 4 e 4a, in una prima posizione operativa e, più in particolare, in fase di lavoro della macchina 1, i rulli 19 sono disposti uno adiacente all'altro e in modo tale che l'asse di rotazione di ogni rullo 19 sia sostanzialmente ortogonale agli assi di rotazione dei due rulli 19 adiacenti. Pertanto, gli assi di rotazione dei quattro rulli 19 sono a due a due paralleli, considerando i rulli 19 a due a due contrapposti; gli assi di rotazione dei quattro rulli 19 sono a due a due ortogonali, considerando i rulli 19 a due a due adiacenti.
Come evidenziato in figura 4b (ingrandimento della figura 4a), i rulli 19 sono posizionati in modo tale da lasciare un passaggio centrale 21 tra loro; tale passaggio centrale 21 Ã ̈ pertanto definito da una parte delle superfici laterali dei quattro rulli 19, le quali definiscono pertanto un passaggio centrale 21 a sezione sostanzialmente poligonale e, preferibilmente, quadrangolare.
All'interno di tale passaggio centrale 21, in fase di lavoro, scorre la catena 2 da lavorare. Il passaggio centrale 21 presenta una sezione quadrangolare, controsagomata alla sezione della catena 2 in modo tale da orientarne le maglie 3.
Come illustrato nella figure allegate e più chiaramente nell'esploso di figura 6, il primo organo di sostegno 17 presenta preferibilmente una forma esterna sostanzialmente a parallelepipedo: il corpo portante 18 presenta quattro scanalature 22 ortogonali all'interno delle quali sono inseriti i rulli 19. Questi ultimi sono attaccati al corpo portante 18 per mezzo di appositi perni 23 su cui sono liberamente girevoli.
Dal momento che le maglie 3 di una catena 2 potrebbero avere una grandezza leggermente diversa una dall'altra, si rende necessario permettere la possibilità di variare la sezione del passaggio centrale 21 durante l'operatività della macchina 1.
A tal fine, i quattro rulli 19 sono suddivisi in due coppie di rulli 19 adiacenti: una prima coppia 24 e una seconda coppia 25. In ogni coppia, gli assi di rotazione dei due rulli 19 sono ortogonali tra loro.
La prima coppia 24 Ã ̈ mobile rispetto alla seconda coppia 25 da una prima posizione in corrispondenza della quale la prima coppia 24 Ã ̈ ravvicinata alla seconda coppia 25 ad una seconda posizione in corrispondenza della quale la prima coppia 24 Ã ̈ distanziata dalla seconda coppia 25. In tal modo, si varia la sezione del passaggio centrale 21.
Lo spostamento della prima coppia 24 rispetto alla seconda coppia 25 Ã ̈ permesso dal fatto che il corpo portante 18 presenta una parte mobile 26 e una parte fissa 27. Sulla parte mobile 26 Ã ̈ posizionata la prima coppia 24, mentre sulla parte fissa 27 Ã ̈ posizionata la seconda coppia 25.
La parte mobile 26 à ̈ collegata alla parte fissa 27 attraverso un primo perno 28 posizionato eccentricamente rispetto al passaggio centrale 21; nella forma realizzativa preferita e illustrata nelle figura allegate, il primo perno 28 à ̈ posizionato in corrispondenza di uno degli spigoli del primo organo di sostegno 17. Pertanto, la prima coppia 24 può ruotare, dalla prima posizione alla seconda posizione e viceversa, attorno ad un asse di rotazione sostanzialmente parallelo al percorso di scorrimento 6 della catena 2 e situato in posizione eccentrica rispetto al passaggio centrale 21.
Dal momento che la catena 2 deve essere il più possibile serrata durante il suo scorrimento all'interno del passaggio centrale 21 per evitare rotazioni su se stessa, la presente invenzione prevede che la prima coppia 24 venga mossa verso la prima posizione (e cioà ̈, verso la seconda coppia 25) grazie alla presenza di un primo elemento elastico 29 di richiamo posizionato sul primo organo di sostegno 17, e in particolare tra la parte mobile 26 e la parte fissa 27 (schematicamente illustrato in figura 5a). Tale elemento di richiamo ha la funzione di compensare eventuali errori nella sezione della catena, la quale generalmente non presenta una dimensione perfetta.
Il primo organo di sostegno 17 presenta infine dei mezzi di regolazione della sezione del passaggio centrale 21 che permettono di variare la sezione del passaggio centrale 21 in modo da poter lavorare catene 2 con sezioni diverse e di diversa forma. Ad esempio, nella forma realizzativa preferita, i perni 23, con cui i singoli rulli 19 sono attaccati al corpo portante 18, sono eccentrici in modo da permettere uno spostamento del singolo rullo in direzione ortogonale al rispettivo asse di rotazione. Nella forma realizzativa preferita, i perni presentano una eccentricità pari a 0,3 mm. Pertanto, dal momento che i rulli sono disposti a coppie contrapposte, l'eccentricità totale arriva a 0,6 mm. Questa eccentricità permette di montare catene veneziane da 0,4 mm a 1 mm.
A valle dei mezzi di allineamento 14 sopra descritti e a monte della zona di lavoro 9, i mezzi di avanzamento e guida 12 della macchina 1 comprendono vantaggiosamente inoltre i mezzi di alimentazione 15 della catena 2 ai mezzi di trattenimento 13. Tali mezzi 15 servono principalmente per agevolare l'alimentazione della catena 2 ai mezzi di trattenimento 13.
Come illustrato nelle figure allegate, i mezzi di alimentazione 15 comprendono a loro volta: primi mezzi di guida 30, mezzi di pressione 31 sulla catena 2 e secondi mezzi di guida 32.
I primi mezzi di guida 30 sono utilizzati per mantenere l'orientamento della catena 2 e impedirne la rotazione su se stessa, a valle dei mezzi di allineamento 14.
Come illustrato nelle figure 7, 7a, 7b e 7c, i primi mezzi di guida 30 comprendono principalmente una terza coppia 33 di rulli folli, contrapposti rispetto al percorso di scorrimento 6 e con i rispettivi assi di rotazione sostanzialmente paralleli tra loro e, nella forma realizzativa illustrata, paralleli al piano di giacitura del percorso di scorrimento 6 della catena 2 quando scorre attraverso i mezzi di avanzamento e guida 12. La catena 2 può scorrere tra i due rulli della terza coppia 33 che la serrano per impedirle di ruotare su se stessa.
La terza coppia 33 à ̈ montata per mezzo di appositi perni su un secondo organo di sostegno 34 ed à ̈ composta da un primo rullo 35 e da un secondo rullo 36.
Per determinare un'azione di presa e serraggio sulla catena 2 da lavorare, il primo rullo 35 à ̈ mobile rispetto al secondo organo di sostegno 34 (e di conseguenza rispetto al secondo rullo 36, dal momento che quest'ultima à ̈ solidale al secondo organo di sostegno 34) tra una prima posizione, in corrispondenza della quale il primo rullo 35 à ̈ ravvicinato al secondo rullo 36, ed una seconda posizione, in corrispondenza della quale il primo rullo 35 à ̈ distanziato rispetto al secondo rullo 36.
Dal momento che la catena 2 deve essere il più possibile serrata durante il suo scorrimento all'interno della terza coppia 33 di rulli per evitare rotazioni su se stessa, la presente invenzione prevede che il primo rullo 35 venga spinto verso la prima posizione (e cioà ̈, verso il secondo rullo 36) grazie alla presenza di un secondo elemento elastico 37 di richiamo posizionato all'interno del secondo organo di sostegno 34.
Nella forma realizzativa preferita e illustrata in particolare nelle figure 7a e 7c, il secondo elemento elastico 37 richiamo consiste in una molla 38 inserita una cavità del secondo organo di sostegno 34 e agente sulla base del perno del primo rullo 35 in modo da spingerlo verso la prima posizione.
Vantaggiosamente, infatti, il perno del primo rullo 35 può scorrere all'interno di un'apposita asola 39 realizzata sul secondo organo di sostegno 34. Tale asola 39 presenta una forma allungata sostanzialmente ortogonale al percorso di scorrimento 6 della catena 2 e permette la movimentazione del primo rullo 35 tra la prima posizione e la seconda posizione.
Inoltre, preferibilmente, come si vede in figura 7B, il secondo organo di sostegno 34 Ã ̈ realizzato in modo tale che la sua prima faccia 40 sia rivolta verso i mezzi di trattenimento 13 e sia conformata alla forma di questi ultimi.
A valle dei suddetti primi mezzi di guida 30 della catena 2, vi sono i mezzi di pressione 31 sulla catena 2. Tali mezzi 31, nella forma realizzativa preferita e illustrata nelle figure 8, 8a e 8b, sono costituiti da un primo braccio 41 con una prima estremità 42 fulcrata rispetto alla struttura di supporto 4 secondo un primo asse di rotazione e una seconda estremità 43 presentante dei mezzi di appoggio 44 sulla catena 2.
Vantaggiosamente i mezzi di appoggio 44 sulla catena 2 comprendono un terzo rullo 45 folle avente un asse di rotazione parallelo al primo asse di rotazione della prima estremità 42 fulcrata del primo braccio 41. Il terzo rullo 45, in fase operativa appoggia sulla catena 2 in modo da direzionarla correttamente verso i mezzi di trattenimento 13.
Al fine di mantenere l'appoggio del terzo rullo 45 sulla catena 2, la forma realizzativa qui illustrata prevede di sfruttare la forza di gravità: infatti, gli assi di rotazione suddetti sono sostanzialmente orizzontali e il terzo rullo 45 viene posizionato sopra la catena 2. Ad esso viene collegato un apposito peso 46 che pertanto, grazie alla forza di gravità, mantiene il terzo rullo 45 appoggiato alla catena 2 in lavorazione.
Alternativamente, per mantenere l'appoggio del terzo rullo 45 sulla catena 2, si può prevedere l'utilizzo di un ulteriore elemento elastico analogo a quelli descritti precedentemente per i mezzi di alimentazione 15 e per i primi mezzi di guida 30. Tale soluzione realizzativa non à ̈ illustrata nelle figure allegate.
Tra i mezzi di pressione 31 e i mezzi di trattenimento 13, vantaggiosamente la presente invenzione prevede inoltre la presenza dei secondi mezzi di guida 32. Tali mezzi 32 servono per guidare correttamente la catena 2 sui mezzi di trattenimento 13 e comprendono preferibilmente un elemento di guida 47 conformato ai mezzi di trattenimento 13 in modo tale che la catena 2, passando tra detto elemento di guida 47 e detti mezzi di trattenimento 13, possa inserirsi correttamente in detti mezzi di trattenimento 13.
Nella forma realizzativa illustrata, tale elemento di guida 47 ha pertanto una seconda faccia 48 di forma arcuata conformata ai mezzi di trattenimento 13 e la catena 2 Ã ̈ direzionata dalla parte concava di tale seconda faccia 48 dell'elemento di guida 47.
Nella zona di lavoro 9, in cui un utensile 8 Ã ̈ operativamente attivabile sulla catena 2, la catena 2 viene trattenuta da appositi mezzi di trattenimento 13. Nella forma realizzativa preferita e illustrata nelle figure 1 e 2, i mezzi di trattenimento 13 comprendono due dischi rotanti 49, preferibilmente in acciaio, che agiscono da morsa sulle maglie 3 della catena 2. In zona di lavoro 9, i due dischi 49 sono sostanzialmente tangenti al percorso di scorrimento 6 e si accostano uno all'altro per sorreggere la catena 2 da lavorare. Infatti i due dischi 49 sono leggermente inclinati uno verso l'altro in corrispondenza della zona di lavoro 9 in modo da avvicinarsi uno all'altro e poter bloccare meglio la catena 2 nei fianchi, lasciando libera la faccia che deve essere lavorata dall'utensile 8 (in figura 11 Ã ̈ illustrato un esempio di come viene effettuato il bloccaggio della catena 2 da parte dei dischi).
A valle della zona di lavoro 9 lungo il percorso di scorrimento 6, i mezzi di avanzamento e guida 12 comprendono infine i mezzi di traino 16 della catena 2. Tali mezzi di traino 16 comprendono vantaggiosamente una quarta coppia 50 di rulli (formata da un quarto rullo 51 e da un quinto rullo 52) montati contrapposti rispetto al percorso di scorrimento 6 per serrare e impedire la rotazione su se stessa della catena 2 da lavorare e determinarne la movimentazione. Almeno uno dei due rulli della quarta coppia 50 Ã ̈ motorizzato.
Nella forma realizzativa preferita e illustrata nelle figure 9, 9a e 9b, i due rulli sono ingranati uno all'altro in modo da avere la stessa velocità di rotazione e da non strisciare uno rispetto all'altro con il rischio di deformare la catena 2.
Al fine di poter serrare e trainare catene 2 con spessori diversi, anche il quarto 51 e il quinto rullo 52 possono variare la loro distanza reciproca. Infatti, il quarto rullo 51 Ã ̈ mobile rispetto al quinto rullo 52 da una prima posizione in corrispondenza della quale il quarto rullo 51 Ã ̈ ravvicinato al quinto rullo 52, ed una seconda posizione in cui il quarto rullo 51 Ã ̈ distanziato rispetto al quinto rullo 52.
Il quarto rullo 51 à ̈ fulcrato secondo un asse di rotazione ad una estremità di un secondo braccio 53, a sua volta liberamente fulcrato, all'altra estremità, alla struttura di supporto 4, secondo un altro asse di rotazione. I due suddetti assi di rotazione sono sostanzialmente paralleli.
Pertanto, al fine di mantenere il quarto rullo 51 nella prima posizione, la forma realizzativa qui illustrata prevede di sfruttare la forza di gravità: il quarto rullo 51 viene infatti spinto verso la prima posizione, grazie al suo peso.
Alternativamente, per spingere il quarto rullo 51 verso la prima posizione, si può prevedere l'utilizzo di un ulteriore elemento elastico analogo a quelli descritti precedentemente per i mezzi di alimentazione 15 e per i primi mezzi di guida 30. Tale soluzione realizzativa non à ̈ illustrata nelle figure allegate.
Le movimentazioni dei mezzi di traino 16 e dei mezzi di trattenimento 13 sono coordinate tra loro.
Nella forma realizzativa illustrata, come si può vedere nelle figure allegate, in particolare le figure 9 e 9b, i mezzi di trattenimento 13 e il quinto rullo 52 sono collegati per mezzo di una cinghia dentata 54. Vantaggiosamente, inoltre, la velocità di rotazione dei mezzi di traino 16 à ̈ di poco superiore alla velocità di rotazione dei mezzi di trattenimento 13 per mantenere in tensione la catena 2 e aiutarne lo scorrimento.
Infine la macchina 1 può comprendere una centralina elettronica (non illustrata) di controllo operativamente attiva sulla macchina 1 stessa per comandarne il funzionamento complessivo.
Il funzionamento della macchina discende immediatamente da quanto sin qui detto dal punto di vista strutturale. In particolare, prima di iniziare la lavorazione, la catena 2 viene fatta passare all'interno dei mezzi di allineamento 14 e tirata, senza torsioni, attraverso i mezzi di alimentazione 15, i mezzi di trattenimento 13 (dove viene bloccata tra i dischi 49) e i mezzi di traino 16. A questo punto, una volta messa in funzione la macchina, la catena 2, grazie alla conformazione dei vari mezzi di avanzamento e guida 12, non può ruotare su se stessa e le maglie 3 non possono ruotare una rispetto a quelle adiacenti, facendo in modo pertanto che venga lavorata sempre la medesima faccia della catena 2.
La macchina per oreficeria per la lavorazione in continuo di catene veneziane oggetto della presente invenzione consegue gli scopi prefissati.
In primo luogo, la macchina oggetto della presente invenzione à ̈ una macchina per oreficeria per la lavorazione in continuo di catene veneziane.
In secondo luogo, la macchina oggetto della presente invenzione permette di evitare che la catena si metta in posizioni anomale, si attorcigli o si stiri durante la lavorazione all'interno della macchina.
Inoltre, i particolari accorgimenti tecnici relativi mezzi di avanzamento e guida permettono di ridurre al minimo la possibilità di rottura della catene durante la lavorazione.
Ulteriormente, tale macchina permette la lavorazione in modo sostanzialmente automatico delle catene veneziane. Va inoltre rilevato che la presente invenzione risulta di relativamente facile realizzazione e permette una produttività ottimale e che anche il costo connesso all'operatività dell'invenzione risulta ridotto.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina (1) per oreficeria per la lavorazione in continuo di catene veneziane (2) comprendente: una struttura di supporto (4); almeno un dispositivo di movimentazione catena (5) individuante un percorso di scorrimento (6) per una catena (2) da lavorare comprendente una zona di lavoro (9) sulla quale si affaccia una testa di lavoro (7), montata su detta struttura di supporto (4) e portante un utensile (8) operativamente attivabile sulla catena (2); detto dispositivo di movimentazione catena (5) comprendendo a sua volta: mezzi di trattenimento (13) della catena (2) da lavorare in corrispondenza di detta zona di lavoro (9); e mezzi di avanzamento e guida (12) della catena (2) da lavorare; caratterizzata dal fatto che, in corrispondenza di detto percorso di scorrimento (6), detti mezzi di avanzamento e guida (12) comprendono mezzi di allineamento (14) per evitare torsioni alla catena (2); mezzi di alimentazione (15) della catena (2) ai mezzi di trattenimento (13) atti ad agevolare l'alimentazione della catena (2) ai mezzi di trattenimento (13); e mezzi di traino (16) della catena (2).
  2. 2. Macchina (1) per oreficeria secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di allineamento (14) sono posizionati a monte della zona di lavoro (9) e comprendono una pluralità di rulli (19), montati su un primo organo di sostegno (17), per serrare tra loro la catena (2) da lavorare; ogni rullo (19) avendo una superficie laterale (20); detti rulli (19) essendo posizionati in modo tale che, in fase di lavoro della macchina (1), la superficie della catena (2) possa scorrere sulla superficie laterale (20) dei rulli (19) e la catena (2) non possa ruotare su se stessa.
  3. 3. Macchina (1) per oreficeria secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detta pluralità di rulli (19) comprende quattro rulli (19) con assi sostanzialmente complanari e con i rispettivi assi di rotazione sostanzialmente ortogonali a detto percorso di scorrimento (6) della catena (2); ogni rullo (19), in fase di lavoro della macchina (1), avendo il proprio asse di rotazione sostanzialmente ortogonale agli assi di rotazione dei due rulli (19) adiacenti; detti rulli (19) essendo affiancati parzialmente l'un l'altro in modo tale da definire, con una parte delle rispettive superfici laterali (20), un passaggio centrale (21) a sezione sostanzialmente poligonale entro il quale transita la catena (2).
  4. 4. Macchina (1) per oreficeria secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detti rulli (19) sono suddivisi in due coppie di rulli (19) adiacenti, una prima coppia (24) e una seconda coppia (25); detta prima coppia (24) essendo mobile da una prima posizione in corrispondenza della quale la prima coppia (24) Ã ̈ ravvicinata alla seconda coppia (25) ad una seconda posizione in corrispondenza della quale la prima coppia (24) Ã ̈ distanziata dalla seconda coppia (25), per permettere di variare la sezione del passaggio centrale (21).
  5. 5. Macchina (1) per oreficeria secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detta prima coppia (24) di rulli (19) ruota, dalla prima posizione alla seconda posizione e viceversa, attorno ad un asse di rotazione sostanzialmente parallelo al percorso di scorrimento (6) della catena (2) e in posizione eccentrica rispetto a detto passaggio centrale (21).
  6. 6. Macchina (1) per oreficeria secondo le rivendicazioni 4 o 5, caratterizzata dal fatto di comprendere un primo elemento elastico (29) di richiamo che spinge detta prima coppia (24) di rulli (19) verso la prima posizione.
  7. 7. Macchina (1) per oreficeria secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di alimentazione (15) della catena (2) sono posizionati tra i mezzi di allineamento (14) e la zona di lavoro (9) e comprendono primi mezzi di guida (30) per mantenere l'orientamento della catena (2); mezzi di pressione (31) sulla catena (2), posizionati tra i primi mezzi di guida (30) e la zona di lavoro (9); e secondi mezzi di guida (32), posizionati tra detti mezzi di pressione (31) e detta zona di lavoro (9), per guidare la catena (2) sui mezzi di trattenimento (13).
  8. 8. Macchina (1) per oreficeria secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di guida (30) comprendono una terza coppia di rulli (33), contrapposti rispetto al percorso di scorrimento (6) per serrare tra loro la catena (2) da lavorare.
  9. 9. Macchina (1) per oreficeria secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di guida (30) comprendono inoltre almeno un secondo organo di sostegno (34) della terza coppia di rulli (33); detta terza coppia di rulli (33) avendo un primo e un secondo rullo (36); detto primo rullo (35) essendo mobile rispetto a detto secondo organo di sostegno (34) tra una prima posizione in corrispondenza della quale il primo rullo (35) Ã ̈ ravvicinato al secondo rullo (36), ed una seconda posizione in corrispondenza della quale il primo rullo (35) Ã ̈ distanziato rispetto al secondo rullo (36), per determinare un'azione di presa e serraggio di detta terza coppia di rulli (33) sulla catena (2) da lavorare.
  10. 10. Macchina (1) per oreficeria secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di guida (30) comprendono inoltre almeno un secondo elemento elastico (37) di richiamo di detto primo rullo (35) verso la prima posizione.
  11. 11. Macchina (1) per oreficeria secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di pressione (31) sulla catena (2) sono costituiti da un primo braccio (41) con una prima estremità (42) fulcrata rispetto a detta struttura di supporto (4) secondo un primo asse di rotazione e una seconda estremità (43) presentante dei mezzi di appoggio (44) su detta catena (2).
  12. 12. Macchina (1) per oreficeria secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di appoggio (44) comprendono un terzo rullo (45), con asse di rotazione sostanzialmente parallelo al primo asse di rotazione, che in uso appoggia sulla catena (2) e un peso (46) collegato a detto terzo rullo (45) per mantenere, in uso, quest'ultimo appoggiato su detta catena (2) per effetto della forza di gravità.
  13. 13. Macchina (1) per oreficeria secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 13, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi di guida (32) comprendono un elemento di guida (47) conformato ai mezzi di trattenimento (13) in modo tale che la catena (2), passando tra detto elemento di guida (47) e detti mezzi di trattenimento (13), possa inserirsi correttamente in detti mezzi di trattenimento (13).
  14. 14. Macchina (1) per oreficeria secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di traino (16) sono posizionati a valle della zona di lavoro (9) e comprendono una quarta coppia (50) di rulli montati contrapposti rispetto al percorso di scorrimento (6) per serrare e impedire la rotazione su se stessa della catena (2) da lavorare e determinarne la movimentazione; almeno uno dei due rulli di detta quarta coppia (50) essendo motorizzato.
  15. 15. Macchina (1) per oreficeria secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detti rulli di detta quarta coppia (50) sono ingranati uno all'altro in modo da avere la stessa velocità di rotazione.
  16. 16. Macchina (1) per oreficeria secondo la rivendicazione 14 o 15, caratterizzata dal fatto che detta quarta coppia (50) comprende un quarto rullo (51) e un quinto rullo (52); detto quarto rullo (51) essendo mobile rispetto al quinto rullo (52) da una prima posizione in corrispondenza della quale il quarto rullo (51) Ã ̈ ravvicinato al quinto rullo (52), ed una seconda posizione in cui il quarto rullo (51) Ã ̈ distanziato rispetto al quinto rullo (52).
  17. 17. Macchina (1) per oreficeria secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto quarto rullo (51) à ̈ fulcrato secondo un asse di rotazione ad una estremità di un secondo braccio (53), a sua volta liberamente fulcrato, all'altra estremità, a detta struttura di supporto (4), secondo un altro asse di rotazione; detti due assi di rotazione essendo paralleli; detto quarto rullo (51) essendo spinto verso la prima posizione, grazie al suo peso, per effetto della forza di gravità.
  18. 18. Macchina (1) per oreficeria secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di traino (16) e detti mezzi di trattenimento (13) si muovono solidalmente.
  19. 19. Macchina (1) per oreficeria secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che la velocità di rotazione di detti mezzi di traino (16) à ̈ superiore alla velocità di rotazione di detti mezzi di trattenimento (13) per mantenere in tensione la catena (2).
  20. 20. Macchina (1) per oreficeria secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere due dispositivi di movimentazione catena (5) e due teste di lavoro (7), ognuna affacciata al rispettivo dispositivo di movimentazione catena (5), per poter effettuare due lavorazioni in successione su una medesima catena (2).
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