ITBO20110097A1

ITBO20110097A1 - Apparecchiatura per la lavorazione e in particolare per la demolizione e/o fresatura di superfici orizzontali , verticali o inclinate con scavo senza gradini

Info

Publication number: ITBO20110097A1
Application number: IT000097A
Authority: IT
Inventors: Mirco Risi
Original assignee: Simex Srl
Priority date: 2011-03-01
Filing date: 2011-03-01
Publication date: 2012-09-02
Also published as: US20140042794A1; US9127417B2; EP2495367A1; WO2012116821A1; RU2013142689A; EP2495367B1; BR112013021978A2; RU2621330C2

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale avente titolo “APPARECCHIATURA PER LA LAVORAZIONE E IN PARTICOLARE PER LA DEMOLIZIONE E/O FRESATURA DI SUPERFICI ORIZZONTALI, VERTICALI O INCLINATE CON SCAVO SENZA GRADINI”,

CAMPO TECNICO DELLA PRESENTE INVENZIONE

La presente invenzione si colloca nel campo della lavorazione di superfici solide orizzontali, verticali od inclinate. In particolare, la presente invenzione si colloca nel campo della lavorazione di superfici solide quali strade, marciapiedi o superfici simili. Più in dettaglio, la presente invenzione è relativa a una apparecchiatura per la demolizione e/o per la fresatura di superfici solide orizzontali, verticali od inclinate quali ad esempio strade, marciapiedi o superfici in generale realizzate in materiali solidi quali ad esempio asfalto o cemento. Ancora più in dettaglio, la presente invenzione è relativa a una apparecchiatura del tipo descritto precedentemente, atta a essere azionata da una macchina operatrice principale, detta apparecchiatura essendo quindi in questo caso applicata alla parte frontale di detta macchina operatrice, oppure essendo collegata a detta macchina operatrice mediante un braccio di collegamento, ad esempio un braccio snodato azionato idraulicamente.

DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA

Sono note nello stato della tecnica apparecchiature per la lavorazione, in particolare per la demolizione e/o fresatura di strade, marciapiedi e/o superfici solide in generale orizzontali, verticali od inclinate.

Un esempio di una apparecchiatura nota nello stato della tecnica anteriore è rappresentato nelle figure 1 , 2, 3a e 3b. Come appare ad esempio dalle figure 1 e 2, le apparecchiature di tipo noto (identificate nelle figure 1 e 2 dalla lettera B), comprendono un telaio principale T al quale è fissato ruotabilmente un rullo di lavorazione e/o demolizione o fresatura 10 dotato di utensili di lavorazione 1 1 che sporgono dalla superficie esterna di detto rullo 10. La posizione del rullo 10 rispetto al telaio principale T può essere variata a seconda delle esigenze e/o circostanze, in modo da definire la profondità di lavoro p e quindi lo spessore della superficie S da fresare e/o macinare. Ciò significa in particolare che la distanza tra l'asse di rotazione A e il telaio principale T può essere scelta e definita a seconda delle esigenze e/o circostanze. Per esempio, in caso di superfici Sr particolarmente tenaci, la profondità di lavoro p di una singola operazione di fresatura o passata (vale a dire la distanza tra la superficie originale S e la superficie S” definita dal rullo 10) può essere ridotta e la profondità complessiva e finale di lavorazione realizzato per mezzo del rullo 10 può essere raggiunta per mezzo di passate successive e ripetute. Allo scopo di permettere la regolazione della profondità di lavoro p, e quindi della posizione del rullo 10 rispetto al telaio principale T, le apparecchiature di tipo noto comprendono due slitte F e L fissate al telaio principale T, che definiscono altrettante porzioni di appoggio o contatto atte a essere messe a contatto con la superficie superiore S dello strato da lavorare o fresare Sr.. Dette slitte di appoggio F e L possono essere mosse rispetto al telaio principale T (e quindi rispetto al rullo 10), per cui stabilendo o scegliendo la posizione delle slitte F e L rispetto al telaio principale T si sceglie e definisce la profondità di lavoro p di una singola passata.

Le apparecchiature di tipo noto presentano però il notevole svantaggio che la posizione delle slitte di appoggio F e L rispetto al telaio principale T non può essere regolata indipendentemente per ogni slitta F e/o L; al contrario, i mezzi di regolazione delle apparecchiature note nello stato della tecnica permettono solamente la regolazione e/o movimentazione simultanea delle slitte F e L. Questa caratteristica delle apparecchiature di tipo noto genera quindi gli inconvenienti rappresentati schematicamente nelle figure 2, 3a e 3b. Dalla figura 2 si evince infatti come, nel caso in cui si debba eseguire una seconda passata o operazione di fresatura (per realizzare un secondo solco nello strato Sr immediatamente adiacente al solco Se realizzato con la prima passata), e nel caso non si intenda o desideri lasciare tra una passata e l'altra (tra il primo solco Se e il secondo solco) materiale solido non rimosso dello strato Sr, occorrerà posizionare la apparecchiatura B in modo che una delle slitte F e L (la slitta di appoggio L nel caso della figura 2) sia posizionata in corrispondenza del solco Se realizzato durante la passata precedente e quindi in modo che la stessa slitta di appoggio L non possa venire a contatto con una porzione corrispondente della superficie S dello strato Sr ancora da lavorare o fresare. Al contrario, la slitta di appoggio L sarà posizionata in corrispondenza del solco Se e in particolare di una porzione della superficie S del solco Se in cui il materiale è già stato rimosso, fresato o macinato. E quindi, la apparecchiatura B dovrà operare in condizioni di instabilità, con il rischio che la apparecchiatura stessa si inclini verso la passata o scavo o solco precedente Se; in questo caso però la profondità di lavoro della seconda passata (del secondo solco) potrà essere diversa dalla profondità di lavoro del primo solco Se o addirittura la superficie del secondo solco potrà avere una inclinazione variabile e comunque non corrispondente a quella della prima passata. Sarà quindi richiesta una operazione ulteriore in corrispondenza della seconda passata (nel secondo solco), allo scopo di uniformare le superfici finali del primo e del secondo solco. Per superare o ovviare agli inconvenienti appena descritti, l'operatore, dovendo eseguire una seconda passata o solco adiacenti ad una prima passata o primo solco potrà posizionare la apparecchiatura B come rappresentato nella figura 3a, e quindi lasciando tra la prima e la seconda passata (tra il primo solco Se e il secondo solco) una porzione S' non rimossa fresata o lavorata dello strato Sr. In questo caso sarà possibile ovviare agli inconvenienti descritti precedentemente poiché entrambe le slitte F e L saranno a contatto con la superficie S dello strato Sr da fresare e quindi si otterrà la stabilità richiesta per la apparecchiatura B. In questo caso però, per uniformare la prima e la seconda passata, in particolare per collegare i due solchi realizzati durante la prima e la seconda passata sarà necessario procedere, come rappresentato nella figura 3b alla rimozione della porzione di superficie S'mediante una terza passata o fase di lavorazione o fresatura. Si evince comunque come in questo caso si allunghino i tempi di lavorazione poiché nel caso della terza passata la apparecchiatura B verrà sfruttata solo parzialmente, in particolare poiché la capacità di lavoro del rullo 10 verrà sfruttata solo parzialmente dovendo detto rullo lavorare o fresare una porzione di S' dello strato Sr di larghezza notevolmente inferiore alla sua dimensione (larghezza lungo una direzione parallela all'asse principale di rotazione A).

È quindi uno scopo della presente invenzione quello di ovviare agli inconvenienti citati precedentemente e riscontrati nelle soluzioni note nello stato della tecnica. In particolare, gli scopi e obiettivi della presente invenzione possono essere riassunti come segue.

Proporre una soluzione che permetta l'esecuzione di due passate o solchi adiacenti senza che durante l'esecuzione della seconda passata vengano lasciate porzioni residue S'di strato ancora da lavorare o fresare tra dette prima e seconda passata (tra il primo e il secondo solco). In particolare, un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di proporre una apparecchiatura che permetta la regolazione indipendente della posizione delle due slitte di appoggio rispetto al telaio principale di supporto. Ancora più in dettaglio, un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare una apparecchiatura nella quale una delle due slitte possa essere portata a contatto con una porzione corrispondente della superficie S ancora da lavorare o fresare, mentre la seconda slitta potrà essere messa o portata a contatto con una porzione della superficie S” del solco adiacente già realizzato. E quindi, l'apparecchiatura secondo la presente invenzione dovrà permettere che le due slitte di appoggio possano essere portate a contatto con porzioni corrispondenti di superficie poste a quote o altezze diverse rispetto a una quota o altezza di riferimento.

Gli scopi o obiettivi citati e descritti precedentemente verranno raggiunti per mezzo di una apparecchiatura per la demolizione e in particolare per la fresatura di superfici orizzontali, verticali od inclinate calpestabili e/o carrabili quali ad esempio superfici o strati orizzontali, verticali od inclinati in asfalto o in cemento o in materiali solidi simili come rivendicata nella rivendicazione principale 1 ; ulteriori vantaggi saranno inoltre ottenuti per mezzo delle ulteriori forme di realizzazione della presente invenzione definite nelle rivendicazioni dipendenti.

DESCRIZIONE DELLA PRESENTE INVENZIONE

La presente invenzione trova particolare e conveniente applicazione nel campo della lavorazione di superfici o strati solidi orizzontali, verticali od inclinati. In particolare, la presente invenzione trova particolare e vantaggiosa applicazione nel campo della lavorazione di superfici o strati solidi orizzontali, verticali od inclinati quali strade, marciapiedi o superfici simili. Più in dettaglio, la presente invenzione può essere vantaggiosamente applicata a una apparecchiatura per la demolizione e/o per la fresatura di superfici o strati solidi orizzontali, verticali od inclinati quali ad esempio strade, marciapiedi o superfici in generale realizzate in materiali solidi quali ad esempio asfalto o cemento. È questa quindi la ragione per cui nel seguito verranno descritti esempi di applicazione della presente invenzione alla realizzazione di apparecchiature o macchine per la lavorazione, in particolare per la demolizione e/o fresatura di superfici o strati del tipo descritto precedentemente. Va comunque notato che le possibili applicazioni della presente invenzione non sono limitate al caso delle apparecchiature per la demolizione e/o fresatura di superfici o strati solidi. Al contrario, la presente invenzione può essere applicata vantaggiosamente in tutti quei casi in cui si renda necessario lavorare uno strato per mezzo di una apparecchiatura in grado di eseguire passate successive in o su detto strato garantendo uniformità di lavorazione tra una passata e lo sfruttamento completo delle potenzialità della apparecchiatura. Infatti, la presente invenzione permette di realizzare una apparecchiatura contraddistinta da migliorata stabilità e in grado di essere messa a contatto con porzioni diverse dello strato da lavorare poste a quote o altezze diverse rispetto a una quota o altezza di riferimento.

La presente invenzione si basa sul concetto generale che gli svantaggi o inconvenienti tipici delle soluzioni note nella tecnica (in particolare delle apparecchiature per demolizione e/o fresatura di superfici o strati note nello stato della tecnica) possono essere superati o almeno minimizzati realizzando una apparecchiatura per la lavorazione di superfici o strati solidi orizzontali, verticali od inclinati nella quale la posizione degli elementi di appoggio o contatto con lo strato da lavorare possa essere regolata individualmente per almeno un elemento di appoggio. In particolare, gli inconvenienti tipici delle apparecchiature di tipo noto potranno essere superati o almeno minimizzati per mezzo di una apparecchiatura come rivendicata nella rivendicazione principale 1 , vale a dire per mezzo di una apparecchiatura per la demolizione e in particolare per la fresatura di superfici o strati calpestabili e/o carrabili orizzontali, verticali od inclinati quali ad esempio superfici o strati in asfalto o in cemento o in materiali solidi simili, detta apparecchiatura comprendendo mezzi di lavorazione ruotabili fissati ruotabilmente a un telaio di supporto principale che comprende un primo elemento di supporto e un secondo elemento di supporto che definiscono ognuno una porzione di contatto atta a essere posta a contatto con una porzione corrispondente di detta superficie, nella quale la posizione di detto primo elemento di supporto rispetto a detto telaio principale può essere regolata indipendentemente da quella di detto secondo elemento di supporto, in modo da permettere a dette prima e seconda porzioni di contatto definite rispettivamente da detti primo e secondo elementi di supporto, di essere messe a contatto con porzioni di superficie di detto strato poste a quote e/o altezze diverse rispetto a una quota o altezza di riferimento. Infatti, in questo caso i mezzi di lavorazione (rullo) potranno essere mantenuti stabilmente nella posizione di lavoro desiderata; inoltre la capacità di lavorazione di detti mezzi (ampiezza) potrà essere sfruttata appieno per cui potranno essere realizzati solchi adiacenti e senza materiale non rimosso o lavorato tra gli stessi, per mezzo di due passate successive. Ulteriori vantaggi potranno essere ottenuti per mezzo della forma di realizzazione della presente invenzione rivendicata nella rivendicazione dipendente 2, e cioè per mezzo di una apparecchiatura nella quale detti mezzi di lavorazione comprendono un rullo di fresatura ruotabile attorno ad un asse di rotazione principale, e nella quale la distanza tra detta porzione di contatto definita da detto primo elemento di supporto e detto asse di rotazione principale può essere regolata in modo da essere diversa dalla distanza tra detta porzione di contatto definita da detto secondo elemento di supporto e detto asse principale di rotazione. Ancora ulteriori vantaggi potranno essere ottenuti per mezzo di una apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, e cioè per mezzo di una apparecchiatura nella quale detti mezzi di lavorazione e/o fresatura sono fissati ruotabilmente a detto telaio principale di supporto in posizione fissa e predeterminata e che comprende mezzi di regolazione atti a permettere di regolare e/o scegliere la posizione di detta porzione di contatto definita da detto primo elemento di supporto rispetto a detto telaio principale di supporto indipendentemente dalla posizione di detta porzione di contatto definita da detto secondo elemento di supporto rispetto a detto telaio principale di supporto. Vantaggi ulteriori sono garantiti dalla apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, nella quale detti mezzi di regolazione comprendono una leva di primo genere fulcrata su detto telaio fisso, e dal fatto che detto primo elemento di supporto è fissato a una prima porzione di estremità di detta leva che definisce la resistenza di detta leva. Ancora ulteriori vantaggi sono garantiti da una apparecchiatura secondo la rivendicazione 5, nella quale detto primo elemento di supporto è fissato girevolmente a detta prima porzione di estremità di detta leva. Ulteriori vantaggi saranno garantiti da una apparecchiatura secondo la rivendicazione 6, nella quale detta prima porzione di estremità di detta leva comprende una porzione circolare o discoide, e dal fatto che detta leva è fulcrata su un perno o fulcro di detto telaio fisso posto in un punto eccentrico rispetto al centro di detta porzione circolare o discoide.

Ancora ulteriori vantaggi saranno garantiti dale ulteriori forme di realizzazione della apparecchiatura secondo la presente invenzione definite nelle ulteriori rivendicazioni dipendenti.

BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE

Nel seguito, la presente invenzione verrà chiarita mediante la descrizione di alcune sue forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno allegate. Va comunque notato che la presente invenzione non è limitata alle forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno; al contrario, rientrano nell'ambito e nello scopo della presente invenzione tutte quelle varianti o modifiche delle forme di realizzazione rappresentate e descritte che appariranno chiare, ovvie e immediate all'uomo del mestiere. In particolare, nelle tavole di disegno allegate:

la figura 1 mostra una vista frontale di una apparecchiatura del tipo noto nello stato della tecnica;

la figura 2 mostra una vista frontale di una apparecchiatura del tipo noto nello stato della tecnica durante una particolare fase di lavorazione;

la figura 3a mostra una vista frontale di una apparecchiatura del tipo noto nello stato della tecnica durante una ulteriore fase di lavorazione;

la figura 3b mostra una vista frontale di una apparecchiatura del tipo noto nello stato della tecnica durante una ulteriore fase di lavorazione;

la figura 4 mostra una vista prospettica esposta di una forma di realizzazione della apparecchiatura secondo la presente invenzione;

le figure 5a e 5b mostrano rispettivamente una vista laterale e frontale di una apparecchiatura secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;

le figure da 6a a 6b mostrano rispettivamente una vista laterale e frontale di una apparecchiatura secondo una forma di realizzazione della presente invenzione durante una fase di realizzazione successiva a quella rappresentata nelle figure 5a e 5b;

le figure da 7a a 7c mostrano altrettante viste laterali rispettivamente della apparecchiatura secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;

le figure 8 e 9 mostrano esempi di altrettante applicazioni e/o utilizzazioni della apparecchiatura secondo la presente invenzione;

le figure 10, I l a e 1 1 b sono relative rispettivamente a una vista prospettica e a due viste laterali di una apparecchiatura secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione;

le figure 12, 13a e 13b sono relative rispettivamente a una vista prospettica e a due viste laterali di una apparecchiatura secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI ALCUNE FORME DI REALIZZAZIONE DELLA PRESENTE INVENZIONE

Nelle figure 4, 5a e 5b, l'apparecchiatura secondo la forma di realizzazione della presente invenzione in esse rappresentata è identificata dal numero di riferimento 100. Come appare dalle figure, l'apparecchiatura 100 comprende un telaio principale T al quale è fissato rotabilmente un rullo di lavorazione e/o fresatura 10 dalla superficie esterna del quale si estendono utensili di fresatura 1 1. Il rullo di fresatura è in particolare ruotabile attorno ad un asse di rotazione principale sostanzialmente coincidente con il proprio asse di simmetria. Inoltre, gli utensili di fresatura 1 1 potranno essere, a seconda delle esigenze e/o circostanze, fissi oppure intercambiabili. Il telaio principale T comprende inoltre mezzi di connessione e/o fissaggio 200 che permetteranno il fissaggio della apparecchiatura 100 ad una macchina operatrice principale. In particolare, la macchina operatrice principale potrà essere del tipo rappresentato nelle figure 8 e 9, e cioè comprendente un braccio principale di collegamento snodato che permetterà di azionare e movimentare l'apparecchiatura stessa, in particolare di posizionarla nella posizione di lavoro desiderata. Si rimanda alla descrizione seguente per una descrizione dettagliata delle figure 8 e 9. Alternativamente, la macchina operatrice potrà essere del tipo in cui l'apparecchiatura viene fissata alla parte frontale della macchina operatrice principale stessa. Il telaio principale T è inoltre dotato di due slitte di appoggio F e L, fissate su lati opposti del telaio principale stesso. Durante l'uso, come rappresentato nelle figure 5a e 5b, le due slitte opposte F e L verranno a contatto con la superficie superiore S di uno strato da lavorare e/o fresare Sr, ad esempio di uno strato calpestabile o carrabile solido, ad esempio in asfalto, cemento o materiali simili. A tale scopo, le due slitte di appoggio F e L definiscono ognuna una porzione e/o superficie di contatto Fa e La, rispettivamente, atte a essere messe a contatto con porzioni corrispondenti della superficie superiore S dello strato da lavorare Sr. Si evince quindi in particolare dalle figure 5a e 5b, che con le porzioni Fa e La in contatto con la superficie S dello strato Sr, le slitte F e L definiranno la posizione del rullo 10 rispetto alle slitte stesse e quindi la posizione del rullo 10 rispetto al telaio principale T, nonché la profondità di lavoro p del rullo 10 stesso. Va a questo proposito notato che la apparecchiatura 100 è dotata di mezzi per regolare la posizione delle due slitte F e L simultaneamente rispetto al telaio principale T e quindi rispetto al rullo 10. Detti mezzi per la regolazione simultanea delle slitte F e L permettono quindi di regolare la posizione delle slitte stesse in modo che le porzioni di contatto rispettive Fa e La, con il rullo 10 (con il suo asse principale di simmetria e/o rotazione) in posizione sostanzialmente orizzontale vengano a contatto con porzioni rispettive della superficie S poste ad una stessa quota o altezza rispetto a una quota o altezza di riferimento. Tali mezzi per la regolazione simultanea della posizione delle slitte F e L non rientrano nello scopo della presente invenzione e quindi non verranno chiariti in dettaglio per ragioni di sintesi.

Con le slitte F e L posizionate rispetto al telaio principale T (rispetto allo rullo 10) in modo che le porzioni rispettive Fa e La delle slitte F e L vengano a contatto (col rullo 10 in posizione sostanzialmente orizzontale) con porzioni corrispondenti della superficie S poste sostanzialmente alla stessa quota rispetto a una quota o altezza di riferimento, la apparecchiatura 100 potrà ad esempio permettere l'esecuzione della fase di lavoro rappresentata nelle figure 5a e 5b. In particolare, durante questa fase di lavoro verrà rimosso o fresato dallo strato Sr un sottostrato di profondità p, realizzando quindi nello strato Sr un solco Se.

La apparecchiatura 100 secondo la presente invenzione è però anche dotata di mezzi atti a permettere di regolare indipendentemente la posizione della slitta L rispetto al telaio principale T, e quindi rispetto alla slitta F e al rullo 10. Detti ulteriori mezzi di regolazione permetteranno quindi di posizionare la slitta L, in modo che, col rullo 10 in posizione sostanzialmente orizzontale, le porzioni di contatto rispettive Fa e La delle slitte F e L possano essere messe a contatto con porzioni corrispondenti dello strato Sr (della sua superficie superiore o esposta) poste a quote o altezze diverse rispetto a una quota o altezza di riferimento.

A tale scopo, come rappresentato in particolare nella figura 4, la apparecchiatura secondo la forma di realizzazione della presente invenzione in essa rappresentata comprende una leva R fulcrata sul telaio principale T. In dettaglio, la leva R comprende una prima porzione di estremità H e una seconda porzione di estremità opposta a detta prima porzione di estremità H. Inoltre, la prima porzione di estremità H comprende una sede di impegno o alloggiamento atta a essere impegnata (ad alloggiare) da un perno E che sporge dal telaio T verso l'esterno e si estende lungo una direzione sostanzialmente parallela all'asse di rotazione e/o di simmetria principale del rullo 10. Con particolare riferimento alle figure 4, 5a e 5b si evince quindi che la resistenza sarà applicata alla prima porzione di estremità H della leva R, che la potenza potrà essere applicata alla seconda porzione di estremità della leva R opposta alla prima porzione di estremità H, e che il fulcro costituito dal perno E impegnato nella sede Re sarà posizionato tra la prima porzione di estremità H e la seconda porzione di estremità della leva R, e quindi tra la potenza e la resistenza. In altre parole, la leva R costituisce una leva di primo genere. Sempre con riferimento alle figure 4, 5a e 5b, si evince inoltre che la prima porzione di estremità H della leva R è di forma sostanzialmente circolare o discoide e che il braccio della leva R si estende da detta porzione sostanzialmente circolare o discoide H. Inoltre, la sede di impegno o alloggiamento Ra del perno o fulcro E è posizionata all'interno della porzione circolare o discorde H, in posizione eccentrica rispetto al centro della porzione circolare o discorde H (si veda in particolare la figura 5a).

La leva R potrà quindi essere azionata come rappresentato schematicamente nella figura 5a. In particolare, l'estremità della leva R opposta alla estremità circolare o discoide H potrà essere ruotata come indicato dalla freccia nella figura 5a stessa. Essendo inoltre la slitta L dotata di una propria porzione o sede (in particolare un foro passante) di alloggiamento o impegno Lb nella quale si impegna ed è alloggiata la porzione circolare H della leva R, si evince che una rotazione della leva R come indicato dalla freccia nella figura 5a si tradurrà in una traslazione (sostanzialmente dal basso verso l'alto e viceversa) della slitta L. In particolare ruotando verso l'alto la leva R si traslerà verso il basso la slitta L, mentre ruotando verso il basso la leva R, la slitta F verrà traslata verso l'alto. Agendo quindi sulla leva R come appena descritto si potrà posizionare la slitta L in modo che la porzione di contatto o appoggio La risulti posizionata ad una quota diversa rispetto alla quota alla quale è posizionata la porzione di contatto o appoggio Fa della slitta F. Questa caratteristica della apparecchiatura secondo la forma di realizzazione della presente invenzione rappresentata nelle figure permette l'esecuzione di fasi di lavoro, ad esempio come rappresentate nelle figure 6a, e 6b, nelle quali parti componenti o caratteristiche della apparecchiatura già descritte con riferimento ad altre figure, sono identificate dagli stessi numeri di riferimento. Ad esempio, volendo realizzare nello strato Sr un secondo solco immediatamente adiacente e quindi a contatto con un primo solco Se già realizzato (in modo da non lasciare tra detti primo e il secondo solco porzioni S ' dello strato Sr ancora da fresare, rimuovere o lavorare) sarà possibile posizionare la apparecchiatura come rappresentato nella figura 6b. In particolare, la apparecchiatura potrà essere posizionata rispetto al primo solco Se, in modo che la porzione di contatto Fa della slitta F venga a contatto con la superficie principale superiore o esposta dello strato Sr, in modo che il rullo 10 sia posizionato in corrispondenza di una porzione di strato Sr ancora da lavorare e immediatamente adiacente al primo solco Se, nonché in modo che la slitta L sia posizionata in corrispondenza del detto primo solco Se, ad esempio in posizione immediatamente adiacente allo strato Sr ancora da rimuovere, e quindi in posizione sostanzialmente corrispondente al bordo del solco Se a contatto con la porzione dello strato Sr ancora da lavorare e/o fresare. Con la apparecchiatura 100 posizionata come appena descritto, la posizione della slitta L potrà essere regolata per mezzo della leva R in modo che la sua porzione di contatto La venga a contatto con una porzione corrispondente della superficie esposta S” del solco Se. Sarà quindi possibile mantenere il rullo 10 nella posizione di lavoro desiderata (sostanzialmente orizzontale nella figura 6b). In questo caso però, a differenza di quanto avviene nelle apparecchiature note nello stato della tecnica, il contatto o appoggio delle porzioni Fa e La delle slitte F e L, rispettivamente con porzioni corrispondenti della superficie S e della superficie S” garantirà la stabilità necessaria e richiesta senza rischi che la apparecchiatura si inclini lateralmente e che quindi il rullo 10 possa assumere posizioni indesiderate. Va inoltre notato che, allo scopo di permettere alla slitta L di essere posizionata alla quota richiesta (dipendente sostanzialmente dalla differenza di quota tra le superfici S e S” e quindi dalla profondità p del primo solco realizzato Se) la leva R è dotata di mezzi di fissaggio che permettano alla leva stessa R di essere fissata al telaio principale T in posizioni predefinite. In particolare, la leva R comprende una serie di fori passanti o sedi di impegno o alloggiamento Rb, nelle quali si impegna o viene ricevuto un perno P che sporge dal telaio principale T e si estende verso l'esterno lungo una direzione sostanzialmente parallela all'asse principale di simmetria e/o di rotazione del rullo 10 e alla direzione lungo la quale si estende il perno o fulcro E.

L'operatore che voglia quindi posizionare la slitta L nella posizione richiesta dalle condizioni di lavoro agirà sulla leva R (sulla sua porzione di estremità opposta alla porzione di estremità circolare o discoide H rispetto al fulcro E) ruotandola in senso orario o antiorario come indicato dalla freccia nella figura 5a e, una volta raggiunta la posizione desiderata per la slitta L provvederà a impegnare il perno P nella sede di impegno o alloggiamento Rb che sarà posizionata sostanzialmente in corrispondenza del perno P. A tale scopo, a seconda delle esigenze e/o circostanze, la apparecchiatura 100 potrà essere dotata di un perno P traslabile lungo una direzione sostanzialmente parallela al proprio asse di simmetria e quindi atto a essere alternativamente estratto e inserito nel telaio T, oppure sarà la leva R stessa che potrà essere traslata o mossa in modo da essere alternativamente avvicinata al e allontanata dal telaio principale T.

Nel seguito, con riferimento alle figure da 7a a 7c, verranno chiarite e descritte ulteriori caratteristiche della apparecchiatura 100 secondo la presente invenzione; anche nel caso delle figure da 7a a 7c, quelle caratteristiche e/o parti componenti della apparecchiatura secondo la presente invenzione che sono già state descritte precedentemente con riferimento ad altre figure sono identificate nelle figure da 7a a 7c dagli stessi numeri di riferimento.

Una caratteristica importante della apparecchiatura secondo la presente invenzione che si evince appunto dalle figure da 7a a 7c è relativa al fatto che la slitta L è fissata alla leva R in modo che la slitta stessa L sia libera di ruotare rispetto alla leva R. Ciò è ottenuto in particolare impegnando ruotabilmente la porzione circolare H della leva R nella sede di alloggiamento corrispondente Lb della slitta L. Si evince quindi che il diametro interno della sede Lb corrisponderà sostanzialmente al diametro esterno della porzione H della leva R.

Il fatto che la slitta L sia libera di ruotare attorno alla porzione H della leva R permetterà durante l'avanzamento della apparecchiatura 100 per la lavorazione e/o fresatura di uno strato Sr (e quindi sostanzialmente da destra verso sinistra nelle figure da 7a a 7c) di adattarsi alle disuniformità e/o irregolarità della superficie S” con la quale la porzione di contatto La della slitta L sarà appunto in contatto. Questa caratteristica permette quindi inoltre, in caso di avanzamento troppo veloce della apparecchiatura 100, di evitare che l'apparecchiatura 100 stessa venga inclinata in avanti, nonché quindi di mantenere il rullo 10 nella posizione di lavoro desiderata e impostata regolando la posizione della slitta L. A seconda delle esigenze e/o circostanze anche la slitta F potrà essere fissata al telaio principale T in modo da essere girevole rispetto a detto telaio principale T.

Nel seguito, con riferimento alle figuere 10, I l a e 1 1 b verrà descritta e chiarita una apparecchiatura secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione; anche in questo caso, nelle figure 10, I l a e 1 1 b , quelle caratteristiche e/o parti componenti della presente invenzione che sono state descritte precedentemente con riferimento ad altre figure, sono identificate dagli stessi numeri e/o dalle stesse lettere di riferimento.

Il telaio T della apparecchiatura 100 rappresentata in figura 10 comprende un primo perno o fulcro E che si estende dal telaio T verso l'esterno in direzione sostanzialmente parallela all'asse principale di rotazione del rullo 10 (non rappresentato in figura 10). Un primo braccio o elemento di connessione R è fulcrato sul fulcro E in modo che il braccio R sia ruotabile rispetto al fulcro E nelle due direzioni oraria e antioraria identificate dalla doppia freccia X nelle figure 10, I l a e l lb. A tale scopo il braccio R, in corrispondenza di una sua prima porzione di estremità comprende una sede di alloggiamento Ea atta a ricevere e alloggiare il perno E (nella quale si impegna il perno E). Inoltre, anche il braccio R comprende un perno di collegamento Rp che si estende verso l'esterno dell'apparecchiatura 100 in direzione sostanzialmente parallela alla direzione lungo la quale si estende il perno o fulcro E. Inoltre, un secondo braccio o elemento di connessione Z è interposto tra il perno Rp e un ulteriore perno di connessione e/o collegamento che si estende dal telaio T sostanzialmente parallelamente ai perni E e Rp. La lunghezza o estensione del secondo braccio Z può essere regolata a piacere e/o a seconda delle esigenze e/o circostanze; a tale scopo, nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure 10, I l a e 1 1 b , il braccio Z comprende una porzione centrale cava Ec e dotata di un filetto interno, nelle estremità opposte della quale si impegnano due porzioni dio estremità filettate (dotate di filetto esterno) Zf. In altre parole, una rotazione della porzione centrale Zc del braccio Z attorno al proprio asse longitudinale di simmetria si tradurrà in una traslazione simultanea delle due porzioni di estremità filettate Zf. IN particolare, a seconda del senso di rotazione della parte centrale Zc, le due porzioni di estremità filettate Zf verrano spinte verso l'esterno della porzione centrale Zc (aumentando la lunghezza o estensione del braccio Z) o verso l'interno della porzione centrale Zc (e quindi accorciando il braccio Z). A questo punto, risulta evidente che ruotando la porte centrale Zc del braccio Z, e quindi allungando o accorciando il braccio Z si otterrà una rotazione del braccio R attorno al fulcro o perno E (in senso antiorario accorciando il braccio Z e in senso orario allungando il braccio Z). Il braccio R comprende inoltre una sporgenza cilindrica H che si estende dal braccio R verso il telaio principale T e quindi dalla superficie interna del braccio R opposta alla suoperficie sterna del braccio R dalla quale si estende o sporge il perno Rp. La sporgenza cilindrica H del braccio R si impegna inoltre in una sede di alloggiamento (un foro passante sostanzialmente circolare) Lb ricavato nella slitta L. E quindi, il diametro esterno della sporgenza cilindrica H corrisponderà sostanzialmente al diamentro esterno della sede di alloggiamento e/o impegno Lb. E quindi, dalla descrizione precedente si evince che allungando e accorciando alternativamente il braccio Z, il braccio R ruoterà alternativamente in senso orario e antiorario, per cui la slitta L verrà traslata alternativamente verso il basso e verso Lalto (si veda a questo proposito la doppia freccia Y in figura I l a). In altre parole, il primo braccio R e il secondo braccio Z, vincolati uno alLaltro (per mezzo del perno Rp) e al telaio T (rispettivamente per mezzo del fulcro E e del perno P) costituiscono un insieme che può essere assimilato a una leva di secondo genere. Infatti, la potenza verrà esercitata per mezzo del braccio Z mentre la resistenza, costituita dalla slitta L, sarà applicata alla sporgenza H del braccio R, e quindi in posizione intermedia tra la potenza e la resistenza. Agendo quindi sul braccio Z si potrà regolare la posizione della slitta L rispetto alla slitta F e al telaio T (nonché rispetto al rullo 10), per cui la porzione o superficie di contatto La della slitta L potrà venire a contatto con una porzione di superficie corrispondente dello strato Sr da lavorare posta a una quota o altezza diverse dalla quota o altezza della porzione di superficie dello strato Sr che verrà contattata dalla slitta F. La forma di realizzazione della apparecchiatura 100 rappresentata nelle figure 10, I l a e l lb, offre quindi tutti i vantaggi offerti dalle forme di realizzazione della apparecchiatura secondo la presente invenzione descritte e chiarite precedentemente.

Inoltre, anche nella forma di realizzazione appena descritta e rappresentata nelle figure 10, I l a e l lb, la slitta L sarà libera di ruotare rispetto al braccio R, e quindi respetto al telaio principale T. A tale scopo, la slitta L è dotata di una seconda sede di alloggiamento o asola Le atta ad alloggiare il perno o fulcro E. La forma a semicerchio della asola Le permetterà in particolare alla slitta L di ruotare come indicato dalla doppia freccia W nelle figure I l a e l lb tra due posizioni di estremità opposte definite dalla lunghezza o estensione delLasola e nelle wuali il fulcro E verrà a contatto rispettivamente con le estremità inferiore e superiore delLasola Le stessa. E quindi, durante le operazioni della apparecchiatura 100, la slitta L potrà adattarsi alle asperità e/o irregolarità della superficie contattata dalla propria porzione di contatto La.

Va notato che, a seconda delle esigenze e/o circostanze, il braccio Z azionabile manualmente descritto precedentemente potrà essere sostituito ad esempio da un braccio azionabile idraulicamente e/o meccanicamente nonché da un braccio dotato di una molla atta a definire in modo automatico l'estensione del braccio stesso. In altre parole, il braccio Z potrà essere realizzato secondo una soluzione preferita tra quelle note all'uomo del mestiere.

Nel seguito, con riferimento alle figuere 12, 13a e 13b verrà descritta e chiarita una apparecchiatura secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione; anche in questo caso, nelle figure 12, 13a e 13b, quelle caratteristiche e/o parti componenti della presente invenzione che sono state descritte precedentemente con riferimento ad altre figure, sono identificate dagli stessi numeri e/o dalle stesse lettere di riferimento.

La apparecchiatura 100 secondo la forma di realizzazione rappresentata alle figure 12, 13a e 13b, differisce dalla apparecchiatura 100 secondo la forma di realizzazione appena descritta e rappresentata alle figure 10, I l a e 1 1 b , prima di tutto poiché nella forma di realizzazione delle figure 12, 13a e 13b la slitta L è posizionata in posizione intermedia tra il braccio Z e l'elemento di connessione o raccordo R. In altre parole, l'elemento di connessione e/o raccordo R è posizionato tra il telaio principale T e la slitta L.

Il telaio T della apparecchiatura 100 rappresentata in figura 10 comprende due guide parallele Ga e Gb (a sezione trasversale a forma di L o T) che si impegnano i due sedi di impegno corrispondenti Rb ricavate nell'elemento di raccordo R. E quindi, le guide Ga e Gb permetteranno all'elemento R di essere traslato lungo una direzione sostanzialmente parallela a quella lungo la quale si estendono le due guide Ga e Gb (dall'alto verso il basso e dal basso verso l'alto nelle figure 12, 13a e 13b), nochè di mantenere l'elemento R a una distanza predefinita dal telaio T. Inoltre, anche in questo caso, il braccio o elemento R comprende un perno di collegamento Rp che si estende verso l'esterno dell'apparecchiatura 100 in direzione sostanzialmente parallela all'asse longitudinale di simmetrai e/o di rotazione del rullo 10 (non rappresentato nelle figure 12, 13a e 13b); in particolare il perno Rp si estende da una porzione cilindrica H che si estende a sual volta dall'elemento R verso l'esterno dell'apparecchiatura 100). Inoltre, anche nel caso di questa forma di realizzazione, un secondo braccio o elemento di connessione Z è interposto tra il perno Rp e un ulteriore perno di connessione e/o collegamento che si estende dal telaio T sostanzialmente parallelamente al perno Rp. La lunghezza o estensione del secondo braccio Z può essere regolata a piacere e/o a seconda delle esigenze e/o circostanze come nel caso della forma di realizzazione descritta precedentemente; a tale scopo, il braccio Z comprende ancora una porzione centrale cava Ec e dotata di un filetto interno, nelle estremità opposte della quale si impegnano due porzioni di estremità filettate (dotate di filetto esterno) Zf. In altre parole, una rotazione della porzione centrale Zc del braccio Z attorno al proprio asse longitudinale di simmetria si tradurrà in una traslazione simultanea delle due porzioni di estremità filettate Zf. In particolare, a seconda del senso di rotazione della parte centrale Zc, le due porzioni di estremità filettate Zf verrano spinte verso l'esterno della porzione centrale Zc (aumentando la lunghezza o estensione del braccio Z) o verso l'interno della porzione centrale Zc (e quindi accorciando il braccio Z). A questo punto, risulta evidente che ruotando la parte centrale Zc del braccio Z, e quindi allungando o accorciando il braccio Z si otterrà una traslazione rispettivamente verso il basso e verso l'alto dell'elemento R. Inoltre, anche in questo caso, la sporgenza cilindrica H del braccio R si impegna in una sede di alloggiamento (un foro passante sostanzialmente circolare) Lb ricavato nella slitta L. E quindi, il diametro esterno della sporgenza cilindrica H corrisponderà sostanzialmente al diamentro esterno della sede di alloggiamento e/o impegno Lb. E quindi, dalla descrizione precedente si evince che allungando e accorciando alternativamente il braccio Z, il braccio R verrà traslato rispettivamente verso il basso e verso l'alto, per cui anche la slitta L seguirà la traslazione dell'elemento o braccio R e verrà quindi traslata rispettivamente e alternativamente verso il basso e verso l'alto (si veda a questo proposito la doppia freccia Y in figura 13a). Agendo quindi sul braccio Z si potrà regolare la posizione della slitta L rispetto alla slitta F e al telaio T (nonché rispetto al rullo 10), per cui la porzione o superficie di contatto La della slitta L potrà venire a contatto con una porzione di superficie corrispondente dello strato Sr da lavorare posta a una quota o altezza diverse dalla quota o altezza della porzione di superficie dello strato Sr che verrà contattata dall slitta F. La forma di realizzazione della apparecchiatura 100 rappresentata nelle figure 10, I l a e 1 1 b , offre quindi tutti i vantaggi offerti dalle forme di realizzazione della apparecchiatura secondo la presente invenzione descritte e chiarite precedentemente.

Va notato che, anche in questo caso e a seconda delle esigenze e/o circostanze, il braccio Z azionabile manualmente descritto precedentemente potrà essere sostituito ad esempio da un braccio azionabile idraulicamente e/o meccanicamente nonché da un braccio dotato di una molla atta a definire in modo automatico Lestensione del braccio stesso. In altre parole, il braccio Z potrà essere realizzato secondo una soluzione preferita tra quelle note alLuomo del mestiere.

Nelle figure 8 e 9 vi è rappresentato un esempio di applicazione della apparecchiatura 100 secondo la presente invenzione. In particolare, nell'esempio delle figure 8 e 9 l'apparecchiatura 100 è applicata all'estremità di un braccio principale snodato 300 di una macchina operatrice principale M. Il fissaggio della apparecchiatura 100 al braccio 300 potrà ad esempio avvenire mediante i mezzi di fissaggio 200 descritti precedentemente e di cui l'apparecchiatura stessa 100 sarà dotata. La movimentazione della apparecchiatura 100 avverrà quindi sostanzialmente mediante il braccio 300, ad esempio azionabile idraulicamente. Anche la messa in rotazione dello rullo di lavoro 10 della apparecchiatura 100 potrà essere di tipo idraulico, in particolare per mezzo di una sorgente di potenza idraulica attivata dalla macchina operatrice M, la potenza idraulica essendo quindi trasmessa alla apparecchiatura 100 mediante condotti idraulici che si estendono lungo il braccio 300. L'avanzamento della apparecchiatura 100 si otterrà quindi azionando il braccio 300 in modo da avvicinare o allontanare la apparecchiatura 100 alla macchina operatrice 100 a seconda della orientazione scelta per la apparecchiatura stessa (a seconda se la apparecchiatura sarà orientata con il rullo di lavoro rivolto verso la macchina M o viceversa). Alternativamente, l'avanzamento della apparecchiatura 100 potrà essere ottenuto mantenendo fisso il braccio 100 e muovendo quindi la macchina operatrice M.

Si è quindi dimostrato per mezzo della descrizione dettagliata delle forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno, che la presente invenzione permette di raggiungere gli scopi prefissati e di superare o almeno minimizzare gli inconvenienti tipici dei sistemi o dispositivi noti nello stato della tecnica. In particolare, si è dimostrato che la apparecchiatura secondo la presente invenzione permette una regolazione indipendente della posizione delle slitte di appoggio F e L rispetto al telaio principale T e/o al rullo di lavoro 10. E quindi, la soluzione secondo la presente invenzione permette a una apparecchiatura per la lavorazione in particolare per la fresatura di strati solidi quali ad esempio superfici calpestabili in asfalto e/o cemento di essere posizionata in modo stabile in qualsiasi condizione nonché di realizzare in detti strati solchi adiacenti e contigui e senza lasciare tra due solchi adiacenti e/o successivi porzioni di strato ancora da rimuovere e/o lavorare. Mediante la presente invenzione vengono sfruttate quindi completamente le capacità di lavoro della apparecchiatura e si evitano falsi di lavoro che, con le apparecchiature di tipo noto, si rendono necessarie per fresare e/o lavorare porzioni di strato tra due solchi adiacenti. Infine, essendo almeno una delle slitte della apparecchiatura secondo la presente invenzione rotabile attorno ad un asse di rotazione sostanzialmente parallelo all'asse di rotazione dello rullo di fresatura, la apparecchiatura secondo la presente invenzione potrà adeguarsi alle asperità e/o disuniformità dello strato da lavorare, mantenendo il rullo di fresatura nella posizione di lavoro desiderata.

È importante notare che la presente invenzione non è limitata alle forme di realizzazione descritte precedentemente e rappresentate nelle tavole di disegno. Al contrario, rientrano nell'ambito della presente invenzione tutte quelle varianti e modifiche delle forme di realizzazione descritte e rappresentate, che appariranno chiare agli esperti del settore. Ad esempio, la presente invenzione non è limitata a mezzi manuali di regolazione della posizione di almeno una slitta di appoggio, ma comprende anzi mezzi di regolazione meccanici e/o idraulici (per mezzo dei quali la slitta viene mossa idraulicamente). Lo scopo e la portata della presente invenzione sono quindi definiti dalle rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura ( 100) per la demolizione e in particolare per la fresatura di superfici orizzontali, verticali od inclinate o strati (Sr) calpestabili e/o carrabili quali ad esempio superfici in asfalto o in cemento o in materiali solidi simili, detta apparecchiatura ( 100) comprendendo mezzi di lavorazione ( 10) ruotabili fissati ruotabilmente a un telaio di supporto principale (T) che comprende un primo elemento di supporto (L) e un secondo elemento di supporto (F) che definiscono ognuno una porzione di contatto (La, Fa) atta a essere posta a contatto con una porzione corrispondente di detta superficie o strato (Sr), caratterizzata dal fatto che, la posizione di detto primo elemento di supporto (L) rispetto a detto telaio principale (T) può essere regolata indipendentemente da quella di detto secondo elemento di supporto (F), in modo da permettere a dette prima e seconda porzioni di contatto (La, Fa) definite rispettivamente da detti primo e secondo elementi di supporto (L, F), di essere messe a contatto con porzioni di detta superficie poste a quote e/o altezze diverse rispetto a una quota o altezza di riferimento.
2. Apparecchiatura ( 100) secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che, detti mezzi di lavorazione ( 10) comprendono un rullo di fresatura ( 10) ruotabile attorno ad un asse di rotazione principale (A), e dal fatto che la distanza tra detta porzione di contatto (La) definita da detto primo elemento di supporto (L) e detto asse di rotazione principale (A) può essere regolata in modo da essere diversa dalla distanza tra detta porzione di contatto (Fa) definita da detto secondo elemento di supporto (F) e detto asse principale di rotazione (A) coincidente con l’ asse di simmetria orizzontale del rullo stesso ( 10).
3. Apparecchiatura ( 100) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che, detti mezzi di lavorazione e/o fresatura ( 10) sono fissati ruotabilmente a detto telaio principale (T) di supporto in posizione fissa e predeterminata e dal fatto che detta apparecchiatura comprende mezzi di regolazione atti a permettere di regolare e/o scegliere la posizione di detta porzione di contatto (La) definita da detto primo elemento di supporto (L) rispetto a detto telaio principale di supporto (T) indipendentemente dalla posizione di detta porzione di contatto (Fa) definita da detto secondo elemento di supporto (F) rispetto a detto telaio principale di supporto (T).
4. Apparecchiatura ( 100) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che, detti mezzi di regolazione comprendono un primo braccio (R) fulcrato girevolmente su detto telaio fisso (T), e dal fatto che detto primo elemento di supporto (L) è fissato a una prima porzione di estremità (H) di detto primo braccio (R).
5. Apparecchiatura ( 100) secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che, detto primo elemento di supporto (L) è fissato girevolmente a detta prima porzione di estremità (H) di detto braccio (R).
6. Apparecchiatura ( 100) secondo und delle rivendicazione 4 e 5, caratterizzata dal fatto che detta prima porzione di estremità (H) di detto braccio (R) comprende una porzione circolare o discoide (H), e dal fatto che detto braccio (R) è fulcrato su un perno o fulcro (E) che sporge da detto telaio principale (T) e che si impegna in una sede di alloggiamento ricavata in detta porzione circolare o discoide (H) in posizione eccentrica rispetto al centro di detta porzione circolare o discoide (H).
7. Apparecchiatura ( 100) secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che, detto primo elemento di supporto (L) comprende una sede di alloggiamento (Lb) di forma circolare e quindi atta a ricevere e alloggiare detta porzione circolare o discoide (H) di detto braccio (R), in modo che una rotazione di detto braccio (R) attorno al proprio fulcro (E) si traduce in una traslazione di detto primo elemento di supporto (L).
8. Apparecchiatura ( 100) secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che, detto primo elemento di supporto (L) è ruotabile liberamente rispetto a detta porzione circolare o discoide (H) di detto braccio (R).
9. Apparecchiatura ( 100) secondo una delle rivendicazioni da 3 a 8, caratterizzata dal fatto che, detto braccio (R) definisce una leva di primo genere (R) e dal fatto che detto primo elemento di supporto (L) è fissato a detta prima porzione di estremità (H) di detto braccio (R) che definisce il punto di applicazione della resistenza di detta leva (R).
10. Apparecchiatura ( 100) secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che, la seconda porzione di estremità di detta leva (R) opposta a detta prima porzione di estremità (H) è atta a essere fissata a detto telaio fisso (T) in modo da fissare la posizione di detto primo elemento di supporto (L) rispetto a detto telaio principale (T) e quindi rispetto a detto rullo ( 10) e a detto secondo elemento di supporto (F).
1 1. Apparecchiatura ( 100) secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che, detta apparecchiatura ( 100) comprende un perno di fissaggio (P) che sporge da detto telaio principale (T) e dal fatto che detta seconda porzione di estremità di detta leva (R) comprende una serie di alloggiamenti (Rb) atti a essere impegnati da detto perno di fissaggio (P).
12. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 1 , caratterizzata dal fatto che, detti alloggiamenti (Rb) sono disposti lungo un percorso ad arco o semicerchio.
13. Apparecchiatura ( 100) secondo una delle rivendicazioni da 3 a 8, caratterizzata dal fatto che, detti mezzi di regolazione comprendono un secondo braccio (Z) interposto tra detto braccio (R) e detto telaio principale (T), dal fatto che detto braccio (R) e detto secondo braccio (Z) definiscono, in combinazione, una leva di secondo genere (R) e dal fatto che detto primo elemento di supporto (L) è fissato a detta prima porzione di estremità (H) di detto braccio (R) che definisce il punto di applicazione della resistenza di detta leva (R).
14. Apparecchiatura secondo la rivendicazione ( 13), caratterizzata dal fatto che, detto secondo braccio (Z) è interposto tra detta prima porzione di estremità (H) di detto braccio (R) e un perno di fissaggio (P) che sporge da detto telaio principale (T), e dal fatto che la lunghezza di detto secondo braccio (Z) può essere regolata a seconda delle esigenze e/o circostanze, in modo che un allungamento e un accorciamento di detto secondo braccio (Z) si traducano rispettivamente in una rotazione in senso orario e antiorario di detto braccio (R), e quindi in una traslazione di detto primo elemento di supporto (L) fissato a detta prima porzione di estremità (H) di detto braccio (R) .
15. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che, detti mezzi di regolazione comprendono un primo elemento o braccio (R) traslabile e collegato a detto telaio principale (T) mediante un braccio (Z) regolabile in lunghezza, e dal fatto che detto primo elemento di supporto è fissato a detto elemento o braccio (R), in modo che regolando la lunghezza di detto braccio (Z) si trasli detti elemento o braccio (R) e simultaneamente detto primo elemento di supporto (L) rispetto a detto telaio principale (T), regolando così la posizione di detto primo elemento di supporto (L).
16. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che, detto telaio principale (T) comprende due guide sporgenti (Ga, Gb) che si impegnano in sedi di impegno corrispondenti (Rb) di detto elemento o braccio (R), definendo così la direzione di traslazione di detto elemento o braccio (R) e quindi la direzione di traslazione di detto primo elemento di supporto (L).
17. Macchina operatrice (M) equipaggiata con una apparecchiatura per la demolizione e in particolare per la fresatura di superfici o strati orizzontali, verticali od inclinati e/o calpestabili e/o carrabili, caratterizzata dal fatto che detta macchina operatrice (M) è equipaggiata con una apparecchiatura ( 100) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 16.
18. Macchina operatrice (M) secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che, detta apparecchiatura ( 100) è fissata a detta macchina operatrice (M) per mezzo di un braccio di lavoro snodato (300) e atto a posizionare detta apparecchiatura ( 100) in posizione di lavoro.
19. Macchina operatrice (M) secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che, detto braccio di lavoro (300) è azionato idraulicamente.