ITVI970039A1 - Dispositivo di trascinamento per elementi avvolgibili con gruppo di arresto universale. - Google Patents

Dispositivo di trascinamento per elementi avvolgibili con gruppo di arresto universale. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
L'invenzione riguarda un dispositivo di trascinamento per elementi avvolgibili, in particolare, tende o tapparelle, dotato di un gruppo di arresto universale utilizzabile indipendentemente dalla potenza del dispositivo.
E' noto che i dispositivi di trascinamento per elementi avvolgibili come tapparelle o tende, sono costituiti sostanzialmente da motori elettrici tubolari inseriti all’interno del cilindro cavo che supporta l'avvolgimento della tenda o della tapparella ove detti motori sono dotati di riduttore e di un gruppo di arresto che, tramite opportuna regolazione, permette l'arresto sempre nello stesso punto sia ih avvolgimento che in svolgimento della tapparella o delia tenda. Spesso questi dispositivi sono anche dotati di elementi di manovra manuale per avvolgere o svolgere l'elemento avvolgibile in caso di avaria del motore oppure di mancanza di tensione del motore. Le potenze dei motori impiegati variano naturalmente con le dimensioni e con il peso. degli elementi avvolgibili che devono essere avvolti o svolti dal motore, nonché’ dalla velocita' di avvolgimento e svolgimento delio stesso. Di solito i motori e tutti i dispositivi di comando e di arresto vengono inseriti all’interno del tubo cavo di supporto dell’elemento avvolgibile. Talvolta a parità’ di diametro del motore si ottengono potenze diverse e ciò’ in funzione sia del rapporto di riduzione ed anche delia lunghezza del pacco statore del motore stesso, lunghezza che può’ variare in funzione diretta della potenza da impiegare. Poiché’ i gruppi di arresto posseggono dei gruppi cinematici di ruote dentate che ingranano con la parte del dispositivo che e’ in relazione con i motoriduttori utilizzati, accade che nella tecnica attuale i gruppi di arresto vengono progettati e realizzati con differenti ingombri e diametri a seconda delle potenze dei dispositivi di manovra che si associano a detti gruppi di arresto. Ne consegue che sostanzialmente ad ogni motore di una certa potenza viene associato un gruppo di arresto di una certa dimensione. Quindi per tutta una gamma di potenze e di motori esiste una altrettanto ricca gamma di gruppi di arresto. Poiché’, come prima accennato, i gruppi di arresto in sostanza si riducono a seguire l avvolgimento e lo svolgimento dell’elemento avvolgibile intorno al tubo di supporto per mezzo di un collegamento cinematico tale che a fine dello svolgimento o dell’avvolgimento si ottenga la commutazione di un microinterruttore, si comprende bene che non e’ necessario che il gruppo di arresto debba rispondere a requisiti di dimensionamento tali da seguire le vicende delle potenze impiegate nei motori. In altre parole quello che potrà’ essere variato dimensionalmente sara’ al piu’ il microinterruttore, dovendo questo aprire o chiudere una corrente piu’ o meno potente, ma sostanzialmente tutti gli organi cinematici che arrivano ad azionare il microswich non sono sollecitati da alcuna potenza di rilievo. Ne consegue che e’ correttamente ipotizzabile lo svincolo della progettazione del dispositivo del gruppo di arresto dal dimensionamento del motore funzione delia potenza di avvolgimento e svolgimento dell’elemento avvolgibile.
Scopo principale della presente invenzione e’ quello quindi di realizzare un dispositivo di trascinamento per elementi avvolgibili in cui il gruppo di arresto del motore sia realizzato in maniera tale da poter essere indipendente dalla potenza del motore che il gruppo di arresto controlla. Si vuole in altre parole realizzare un gruppo di arresto di tipo universale che possa essere indifferentemente montato su un dispositivo di trascinamento di una potenza qualsivoglia cosi’ che tale gruppo di arresto possa essere utilizzato in modo sostanzialmente universale.
Un altro scopo dell’invenzione e’ quello di ridurre i costi del dispositivo di trascinamento nel suo complesso, ciò' che naturalmente può’ essere fatto realizzando una parte di detto dispositivo di trascinamento come il gruppo di arresto in modo unificato.
Un ulteriore scopo dell'invenzione e’ quello di ridurre il numero degli elementi a magazzino atti a realizzare dispositivi di trascinamento di diverse potenze.
Tutti gli scopi prima ricordati ed altri che verranno meglio evidenziati durante la descrizione, vengono raggiunti da un dispositivo di trascinamento per elementi avvolgibili su di un cilindro cavo comprendente:
- un motore elettrico accoppiato ad un riduttore al cui albero lento e’ calettata una puleggia solidale a! cilindro cavo, detto motore e detto riduttore presentando un carter tubolare inseribile in detto cilindro cavo;
- un gruppo di arresto del motore comprendente un supporto sostanzialmente cilindrico presentante nella parte centrale un albero principale scanalato, ingranante con due ruote dentate di uguale diametro supportate da due alberi secondari aventi una filettatura destra l'uno e l'altro una filettatura sinistra, tali che ad un avanzamento di una ruota corrispondenza un pari arretramento dell'altra, ciascuna di dette ruote, quando avanzano nella direzione del motore, essendo atte ad arrestarsi contro un microinterruttore atto a togliere l’alimentazione del motore nel senso di marcia in cui sta procedendo, caratterizzato dal fatto di presentare:
- una ruota di trascinamento fissata rigidamente al cilindro cavo scorrevole sul proprio diametro interno rispetto ad una bussola prominente dal carter tubolare, detta ruota presentando una dentatura esterna ingranante con un pignone;
- un pignone rotante intorno ad un albero appartenente a detta bussola e parallelo al suo asse, con dentatura ingranante sia con detta ruota di trascinamento, sia con una seconda ruota dentata presentante lo stesso numero di denti della ruota dentata di trascinamento;
- una seconda ruota dentata calettata libera sul blocco di supporto del gruppo di arresto, presentante una dentatura esterna ingranante con il pignone e una dentatura interna ingranante con una ruota dentata appartenente all’albero principale scanalato;
- un coperchio presentante un passaggio cavi per l’alimentazione del motore e mezzi di regolazione per il posizionamento dei fine corsa rispetto a microinterruttori di arresto dei motore, detto coperchio essendo reso solidale alla bussola, al gruppo di arresto del motore, ed alla parete alloggiente il cilindro cavo per detti elementi avvolgibili tramite mezzi di fissaggio.
Vantaggiosamente secondo l'invenzione la seconda ruota dentata che e' calettata libera sul blocco di supporto del gruppo di arresto ha il diametro interno di calettamento costante e indipendente dalla potenza del motore. Cosi' anche la corona dentata interna di detta seconda ruota dentata ha diametro sempre costante ed indipendente dalla potenza del motore del dispositivo di trascinamento. In questo modo e’ comprensibile che un gruppo di arresto con tutti i cinematismi collegati al dispositivo di trascinamento potrà’ sempre avere le stesse dimensioni e lo stesso ingombro ed essere quindi montato in dispositivi di trascinamento di differenti potenze e montati anche su cilindri cavi di diametro diverso. L'unico vincolo che si presenta per il pratico utilizzo di un gruppo di arresto universale e’ quello che appunto la dentatura interna della già' ricordata seconda ruota dentata che si accoppia con una ruota appartenente a detto gruppo di arresto, abbia diametro compatibile e sempre uguale in modo da accoppiarsi senza difficolta’ a detto gruppo di arresto.
II gruppo di arresto viene reso solidale ad un coperchio di chiusura del dispositivo di trascinamento che viene fissato alla parete che supporta il dispositivo di trascinamento. Comunque tale coperchio fissa in corrispondenza della parte centrale del gruppo di trascinamento ed in posizione coincidente con l’asse del cilindro cavo e del motore il gruppo di arresto universale.
Ulteriori caratteristiche e particolarita' dell'invenzione verranno meglio evidenziate nella descrizione di due preferite forme di esecuzione dell'invenzione date a titolo indicativo, ma non limitativo ed illustrate nelle allegate tavole di disegno dove:
- la fig. 1 rappresenta in sezione un dispositivo di trascinamento che realizza l'invenzione;
- la fig. 2 e' un altro esempio del dispositivo dell'invenzione dotato di un gruppo di manovra di emergenza.
Con riferimento alla fig. 1 si osserva che il dispositivo dell’invenzione e’ inserito all’interno di un cilindro cavo 8 all'interno del quale si trova un motore elettrico 11 , accoppiato ad un riduttore 12 sul cui albero lento 121 e' calettata una puleggia 13 che e' resa solidale al cilindro cavo 8. In tal modo ad ogni rotazione dell’albero lento 121 del riduttore corrisponde una rotazione del cilindro cavo 8. Sia motore 11 che riduttore 12 sono alloggiati all’interno di un carter 7 il quale si estende dalla parte opposta del riduttore e realizza una cavita’ all'interno della quale viene alloggiato tutto il gruppo di arresto del motore. Si precisa che il motore 11 e’ dotato, nei caso dell’esempio, di un freno elettromagnetico 10 i cui ferodi bloccano il rotore del motore in mancanza di corrente, mentre i ferodi si allontanano e lasciano libero il rotore del motore in presenza di tensione al motore. Posta all’interno del cilindro cavo 8 e solidale a questo e’ una ruota di trascinamento 5 che e’ scorrevole sul proprio diametro interno rispetto alla bussola 6 calettata a forza all’interno del carter 7. La ruota di trascinamento 5 possiede una corona dentata 51 che ingrana con ia dentatura 41 di un pignone 4, I denti 41 del pignone 4 ingranano anche con una seconda ruota dentata 1. Il pignone 4 ruota intorno ad un asse solidale alla bussola 6. La seconda ruota dentata 1 e’ calettata libera sul blocco di supporto, indicato complessivamente con 9, del gruppo di arresto e ingrana come detto con la dentatura 41 del pignone 4. Sul diametro interno della ruota 1 e’ presente un’ulteriore corona dentata 102 la quale ingrana con la ruota 80 solidale all'albero principale scanalato 90 parallelo all'asse del dispositivo di trascinamento. Detto albero 90 ingrana da una parte con una ruota 91 mobile su di un albero filettato 92 e da un'altra parte con un'altra ruota dentata 93 mobile su di un albero 94 filettato rovescio rispetto all'albero 92. Si comprende bene che quando il motoriduttore si mette in movimento, cosi' trascinando la puleggia 13 e quindi il cilindro cavo 8, trascina nel movimento anche la ruota dentata 5 che e’ solidale al cilindro 8. Detta ruota dentata 5 attraverso la sua dentatura 51 trasmette il proprio moto al pignone 4 il quale, ruotando sul proprio asse solidale alla bussola 6, trasmette il moto alla ruota dentata 1. La ruota dentata 1 ruota e con essa ruota la propria corona interna 102 che pone in movimento attraverso la ruota 80 l’albero 90. Una volta che l’albero 90 e’ in rotazione, si muove conseguentemente a causa della filettatura 92 anche la ruota 91 che mano a mano procede verso un’estremità’ del proprio albero fino a trascinare il distanziale 95 verso la compressione del microinterruttore 100. Una volta compresso, il microinterruttore 100 si apre e poiché’ questo e' in serie con il pulsante di alimentazione del motore in un senso, il motore si arresta.
Ora l'unico pulsante che alimenta il motore e’ quello che lo fa ruotare in senso opposto poiché’ il microinterruttore 101 e’ chiuso in quanto il distanziale 96 non e’ a contrasto col microinterruttore 101 essendo la ruota 93 dalla parte opposta di detto distanziale.
Si deve osservare infatti che durante l'avvicinamento della ruota dentata 91 verso il microinterruttore 100, la ruota dentata 93 si allontanerà’ alla rovescia e cosi’, quando il motore girerà’ rovescio, la ruota dentata 93 procederà’ verso il microinterruttore 101 mentre la ruota 91 si allontanerà’ dal microinterruttore 100.
Il gruppo di arresto 9 e’ fissato al coperchio 2 tramite una vite centrale 20. Inoltre si evidenzia che il coperchio 2 risulta anche fissato alla bussola 6 tramite viti 21. Risulta ben comprensibile che variando la potenza del dispositivo di trascinamento e variando anche il diametro del cilindro 8, può’ ben essere mantenuto lo stesso diametro interno della seconda ruota dentata indicata con 1 , e cioè’ il diametro interno 103 calettato scorrevole sulla parte cilindrica del gruppo di arresto 9, e può’ anche essere mantenuto il diametro della corona dentata 102. Cosi’ si ottiene la completa intercambiabilità’ del gruppo di arresto per i dispositivi di trascinamento a diversa potenza.
Si ricorda che la ruota di trascinamento 5 collegata in accoppiamento fisso al tubo di avvolgimento 8, ha lo stesso numero di denti della ruota dentata 1 , cosi' che un giro del tubo 8 corrisponde ad un giro della ruota dentata 1.
Affinché’ i microinterruttori 100 e 101 interrompano l’azionamento del motore 11 , rispettivamente quando l’avvolgimento o lo svolgimento e' terminato, i distanziali 95 e 96 dovranno essere posizionati contro i microinterruttori alternativamente all’inizio dell’avvolgimento e alla fine dell’avvolgimento. Per ottenere ciò’ si provvede ad una regolazione iniziale delle posizioni delle ruote 91 e 93 e conseguentemente dei distanziali 95 e 96. Una rotazione si ottiene tramite la vite di regolazione 3 che e' inserita nel coperchio 2 e che presenta all’estremità’ una ruota conica 31 che ingrana a 90° con un’altra ruota conica 311 appartenente all’albero 92. E’ evidente che operando manualmente la rotazione della vite 3 si ottiene, per l'accoppiamento della coppia conica, la rotazione dell’albero 92 e quindi l'avanzamento della ruota 91 in un senso, o in un altro, fino ad ottenere il contrasto con il distanziale 95 e quindi lo schiacciamento del microinterruttore 100. Analogamente si opera con la vite 30 che, tramite le ruote dentate 32 e 321 , fa ruotare l'albero 94 e quindi fa muovere la ruota 93 contro il distanziale 96 del microinterruttore 101. Secondo un’altra forma di esecuzione dell’invenzione, il coperchio 2 e' sostituito da due semigusci 14 e 17 che formano una scatola all'interno della quale e’ presente un gruppo di manovra costituito da una vite senza fine 16 che ingrana con una corona dentata 15, la quale e' solidale alla bussola 6. Poiché’, come si ricorderà’, il pignone 4 presenta il proprio perno solidale alla bussola 6, accade che quando si manovra manualmente la ruota senza fine 16, questa fa ruotare la corona dentata 15 che, essendo solidale alla bussola 6, mette in rotazione anche il perno del pignone 4. Poiché' il pignone 4 ingrana sia con la ruota di trascinamento 5 che con la seconda ruota dentata 1 , accade che tali ruote saranno poste in rotazione e gireranno alla stessa velocita' avendo un numero di denti uguale. Si ricorda che la ruota 5 e' calettata scorrevole sulla bussola 6 e sul carter 7 e che la seconda ruota dentata 1 e’ calettata scorrevole sul gruppo automatico di arresto 9. Poiché’, come detto la ruota dentata 5 e’ solidale al cilindro 8, accade che un giro completo del cilindro 8 corrisponde ad un giro completo della ruota dentata 1. Poiché’, come si osserva anche in fig. 1 , la ruota dentata 1 possiede la dentatura 102 che ingrana con la ruota dentata 80 appartenente all'albero principale scanalato 90, accadrà’ ché, per i cinematismi già’ descritti ed appartenenti al gruppo di arresto automatico 9, si metteranno in movimento in senso rovescio sia la ruota 91 che 93, ruote che rispettivamente si avvicinano e si allontanano dai microinterruttori di arresto del dispositivo. Questo movimento manuale sulla vite senza fine 16 permette la movimentazione manuale del cilindro 8 in caso di avaria dei motore o di mancanza di corrente, e quindi permette ii sollevamento o l'abbassamento della tenda o della tapparella coilegata a detto cilindro. Per la catena cinematica ora ricordata, durante questa . manovra manuale si ottengano gli spostamenti delle ruote 91 e 93 identici a quelli che si sarebbero ottenuti con il movimento del motore elettrico e del suo riduttore.
In questa maniera si ottiene che al ritorno della corrente elettrica i gruppi di arresto non sono sfasati, ovvero la movimentazione manuale non ha portato alcun disturbo sul' funzionamento automatico del dispositivo di arresto.
Anche in questa esecuzione il gruppo di arresto automatico 9 rimane inalterato rispetto al gruppo automatico di arresto de) dispositivo di fig. 1. L’unica variazione necessaria riguarda l'aggiunta di un connettore girevole 18 collegato al dispositivo automatico d'arresto 9 in quanto, essendo il dispositivo automatico collegato alla bussola 6 ed essendo in questo caso la bussola 6 girevole durante la manovra manuale della vite senza fine 16, il collegamento elettrico tra motore 11 con il freno 10 ed il dispositivo di arresto automatico 9 che porta al proprio interno i cavi di alimentazione di detto gruppo motore-freno, dovrà’ essere necessariamente del tipo rotante.
il gruppo di arresto automatico 9 e' comunque fissato al coperchio 14 che rimane fermo tramite la stessa vite 20. Si osserva ancora che tale gruppo di arresto 9 e' collegato, come nel caso del gruppo di fig. 1 , ai cinematismi del dispositivo di trascinamento sempre attraverso la seconda ruota dentata 1. Si evidenzia pertanto che se la seconda ruota dentata 1 mantiene inalterato il diametro interno 103 di calettamento sul dispositivo di arresto automatico 9 e mantiene uguale il diametro ed il numero dei denti della dentatura che ingrana con la ruota 80, e ciò' al variare delle dimensioni e della potenza impiegata dal dispositivo di trascinamento, si ottiene che il gruppo di arresto automatico 9 potrà’ mantenersi invariato nel suo complesso rendendosi utilizzabile per tutte le dimensioni e le potenze impiegate dal dispositivo di trascinamento. Il gruppo automatico di arresto 9 potrà’ cosi' essere lo stesso sia nel caso che esso venga collocato in un dispositivo di cui alla fig. 1 nella quale non e’ presente la manovra manuale, sia nel caso dei dispositivo di fig. 2 in cui e’ presente la manovra manuale, bastando in quest'ultimo caso accoppiare al dispositivo stesso in aggiunta il connettore girevole 18.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Dispositivo di trascinamento per elementi avvolgibili su di un cilindro cavo (8) comprendente: - un motore elettrico (11 ) accoppiato ad un riduttore (12) al cui alberò lento e’ calettata una puleggia (13) solidale al cilindro cavo (8), detto motore e detto riduttore presentando un carter tubolare (7) inseribile in detto cilindro cavo; - un gruppo di arresto (9) del motore, comprendente un supporto sostanzialmente cilindrico presentante nella parte centrale un albero principale scanalato ingranante con due ruote dentate (91 , 93) di ugual diametro supportate da due alberi secondari (92, 94) aventi uno filettatura destra e l’altro filettatura sinistra, tali che ad un avanzamento di una ruota corrisponda un pari arretramento dell’altra, ciascuna di dette ruote, quando avanzano neila direzione del motore, essendo atte ad arrestarsi ciascuna tramite distanziali (95, 96) contro un microinterruttore (100, 101 ) atto a togliere l'alimentazione del motore nel senso di marcia in cui sta procedendo, caratterizzato dal fatto di presentare: - una ruota di trascinamento (5), fissata rigidamente al cilindro cavo (8), scorrevole sul proprio diametro interno rispetto ad una bussola (6) prominente dal carter tubolare (7), detta ruota presentando una dentatura esterna (51 ) ingranante con un pignone (4); - un pignone (4) ruotante intorno ad un albero appartenente a detta bussola (6) e parallelo al suo asse con dentatura (41 ) ingranante sia con detta ruota di trascinamento (5), sia con una seconda ruota dentata (1 ), presentante lo stesso numero di denti della ruota dentata di trascinamento (5); - una seconda ruota dentata (1 ) calettata libera sul blocco di supporto del gruppo di arresto (9), presentante una dentatura esterna (101 ) ingranante con il detto pignone ed una dentatura interna (102) ingranante con una ruota dentata (80) calettata fissa sull’albero principale scanalato (90); - un coperchio (2) presentante un passaggio cavi per l'alimentazione del motore e mezzi di regolazione per il posizionamento dei fine corsa rispetto ai microinterruttori (100, 101 ) di arresto del motore, detto coperchio essendo reso solidale alla bussola (6), al gruppo di arresto (9) del motore tramite mezzi di fissaggio e alla parete alloggiente il cilindro cavo (8) per detti elementi avvolgibili.
  2. 2) Dispositivo di trascinamento per elementi avvolgibili secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che la regolazione della giusta posizione dei fine corsa avviene tramite un rinvio a coppia conica tra la vite di regolazione (3, 30) e la ruota dell’albero secondario (92, 94) appartenente ai fine corsa.
  3. 3) Dispositivo di trascinamento per elementi avvolgibili secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che un freno elettromeccanico (10) normalmente chiuso e’ accoppiato al motore elettrico (1 1 ).
  4. 4) Dispositivo di trascinamento per elementi avvolgibili secondo la rivendicazione 1 ) oppure 2) oppure 3) caratterizzato dal fatto che la seconda ruota dentata (1 ) presenta un diametro interno (103) e una corona dentata (102) anch’essa interna, rispettivamente di dimensioni e dentatura invariabili al cambiare della potenza e delle dimensioni di detto dispositivo, tali da permettere l’accoppiamento di detta seconda corona dentata con un gruppo di arresto a dimensioni standardizzate.
  5. 5) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 ) a 5) caratterizzato dai fatto che il coperchio e1 costituito da una scatola formata da due semigusci (14, 17) all'interno dei quali e’ presente un gruppo di manovra costituito da una vite senza fine (16) ingranante con una corona dentata (15) solidale alia bussola (6) sulla quale e’ imperniato il pignone (4) ingranante sia con la ruota di trascinamento (5), sia con la seconda ruota dentata (1 ), l'azionamento manuale della vite senza fine provocando tramite la rotazione della seconda ruota dentata (1 ) la rotazione dell'albero principale scanalato (90) ed il conseguente movimento delle ruote (91 , 93) comandanti l’arresto della rotazione del motore (11 ) in un senso o nell’altro, detta scatola comprendendo anche mezzi attiatte a registrare la posizione delle ruote (91,93) comandanti l’arresto delmotore.
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