ITVI960039A1 - Freno perfezionato per pattini con ruote in linea - Google Patents

Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente titolo:"FRENO PERFEZIONATO PER PATTINI CON RUOTE IN LINEA".

DESCRIZIONE

L’invenzione concerne un freno di tipo perfezionato, particolarmente adatto ad essere applicato a pattini con ruote in linea.

E’ noto che i pattini con ruote in linea sono provvisti di un freno che e’ costituito da un tampone, realizzato preferibilmente in materiale elastico ad alto coefficiente di attrito, che e’ fissato nella parte posteriore del telaio del pattino. Per frenare, il pattinatore solleva la parte anteriore del pattino in modo che il freno, strisciando contro il suolo, generi per attrito l’arresto della corsa.

Sono anche note soluzioni nelle quali il freno e’ fulcrato sulla ruota posteriore di uno dei due pattini e risulta meccanicamente connesso per il tramite di mezzi di spinta alla pane posteriore della calzatura che alloggia il piede del pattinatore. In tal caso l’azione frenante, che si genera sempre per l’attrito che il freno realizza nel contatto contro il suolo, avviene quando il pattinatore forza il piede aH’indietro contro la calzatura, in modo da fare abbassare il freno.

Sono anche note ulteriori forme realizzative nelle quali il >r.

freno ncn svolge la sua azione per attrito contro il suolo ma bensì’ e’ disposto internamente alle ruote e sviluppa la sua azione frenante direttamente sulla ruota con un funzionamento simile ai freni a disco.

Tutte le realizzazioni di freni del tipo noto citate, presentano pero’ inconvenienti.

Per quanto concerne i freni che sviluppano l’azione frenante per attrito contro il suolo, l'inconveniente e’ costituito dal fatto che essi richiedono, per effettuare una buona frenata, che il pattinatore eserciti una forte spinta contro il freno. Per quanto concerne invece i freni disposti all’interno delle ruote, essi presentano l’inconveniente di essere di costruzione piuttosto complicata, di avere un costo di realizzazione piuttosto elevato ma soprattutto di presentare una scarsa affidabilita’ di funzionamento.

La presente invenzione intende superare gli inconvenienti detti realizzando un freno di tipo perfezionato, particolarmente adatto ad essere applicato su pattini con ruote in linea, che rispetto ai freni ad esso equivalenti sia azionabile con maggiore facilita’.

E’ ulteriore scopo che il freno dell'invenzione richieda, per razionamento, uno sforzo decisamente inferiore rispetto allo sforzo richiesto per l’azionamento dei freni del tipo noto ad esso equivalenti.

E’ non ultimo scopo che il freno dell’invenzione sia di costruzione piu’ semplice e meno costosa rispetto a freni del tipo noto ad esso equivalenti.

Gli scopi detti sono raggiunti con la realizzazione di un freno perfezionato per pattini con ruote in linea che in accordo con la rivendicazione principale comprendono:

- un telaio al quale sono girevolmente connesse dette ruote atte a sostenere una calzatura che alloggia il piede del pattinatore;

- un freno collegato a detta calzatura in corrispondenza della zona del tallone ed atto ad arrestare la rotazione di dette ruote per attrito contro almeno un elemento in moto relativo rispetto a detto telaio ed e’ caratterizzato dal fatto che detto freno e' costituito da almeno un elemento di frizione meccanicamente connesso a detto telaio per il tramite dell'interposizione di un elemento cedevole, detto elemento cedevole essendo atto a consentire l'abbassamento elastico di detta calzatura per realizzare il contatto di detto elemento di frizione contro detto almeno un corpo in moto relativo rispetto a detto telaio, quando il pattinatore fa gravare il proprio peso in corrispondenza della zona del tallone della calzatura.

Secondo una preferita forma di realizzazione, il freno e’ costituito da un elemento di frizione in materiale ad alto coefficiente di attrito che e’ fissato ad un’estremità’ di una staffa collegata nella zona del tallone di detta calzatura.

Detta staffa e’ collegata a detto elemento cedevole che ne consente l’abbassamento elastico e quindi permette il contatto del freno contro il corpo in modo relativo rispetto al telaio di detto pattino.

In una forma esecutiva detto corpo in moto relativo rispetto al telaio del pattino e contro il quale va in contatto detto elemento di frizione e’ il suolo.

Secondo un’ulteriore forma realizzativa, detto corpo in moto relativo rispetto al telaio del pattino contro il quale va in contatto detto elemento di frizione, e’ costituito da almeno una delle ruote posteriori del pattino stesso.

In entrambe dette forme realizzative detto elemento cedevole elasticamente rispetto a detto telaio e’ uno snodo a ginocchiera che presenta un’estremità’ fissata al telaio stesso a l’estremità’ opposta collegata alla staffa che supporta detto freno.

Vantaggiosamente il freno dell’invenzione essendo di costruzione molto semplice, risulta anche piu’ affidabile nel funzionamento e meno costoso nella realizzazione.

Gli scopi ed i vantaggi detti verranno meglio evidenziati durante la descrizione di una preferita forma di esecuzione dell’invenzione data a titolo indicativo ma non limitativo e rappresentata nelle allegate tavole di disegno ove:

- in fig. t si osserva il freno dell’invenzione applicato ad un pattino con ruote in linea e rappresentato in posizione di riposo;

- in fig. 2 si osserva il freno di fig. 1 , rappresentato in posizione di intervento;

- in fig. 3 si osserva una variante esecutiva del freno dell’invenzione, rappresentato in posizione di riposo;

- in fig. 4 si osserva la variante del freno dell’invenzione visibile in fig. 3, rappresentato in posizione di intervento. Come si osserva in fig. 1 ed in fig. 2 il freno dell’Invenzione, complessivamente indicato con 1 , e’ applicato ad un pattino, complessivamente indicato con 2, che e’ costituito sostanzialmente ad un telaio 3 al quale sono girevolmente connesse una pluralità’ di ruote 4, atto a sostenere una calzatura 5 che alloggia il piede dei pattinatore.

Piu’ in particolare si osserva che la zona 51 corrispondente sostanzialmente alla pianta della calzatura, risulta fissata a detto telaio 3 per il tramite di un elemento di fissaggio 52 mentre la zona 53 in prossimità’ del tallone della calzatura 5 medesima e’ sollevata rispetto al telaio 3 stesso e ad essa e’ fissata una staffa 54 che sostiene detto freno 1 .

Si osserva anche che detto freno 1 e’ composto da un elemento di frizione 11 che risulta fissato a detta staffa 54 in corrispondenza della sua posizione inferiore ove detta staffa 54 e’ connessa a detto telaio 3 per il tramite deirinterposizione di un elemento cedevole, complessivamente indicato con 6.

In una differente forma esecutiva non rappresentata, la staffa 54 potrebbe anche essere un corpo unico con la calzatura 5 e quindi il freno costituirebbe parte integrante della calzatura.

Per quanto concerne detto elemento cedevole 6, si osserva che esso e’ costituito da uno snodo a ginocchiera che comprende una prima asta 61 che presenta una prima estremità’ 62 collegata per il tramite di un primo perno 63 a detto telaio 3 ed una seconda estremità’ 64 collegata per il tramite di un perno centrale 65 ad una prima estremità’ 66 di una seconda asta 67 la cui seconda estremità' 68 e’ collegata per il tramite di un secondo perno 69 a detta staffa 54. Il perno centrale 65 che collega tra loro dette staffe 61 e 67, presenta esternamente una molla 165 le cui estremità’ 161 e 167 contrastano rispettivamente contro detta prima asta 61 e detta seconda asta 67 le quali risultano quindi incernierate elasticamente in corrispondenza del perno centrale comune 65.

La posizione del freno 1 del pattino rappresentata nella fig.

1 , corrisponde alia situazione durante la quale il pattinatore avanza secondo la direzione indicata dalla freccia 7, nel qual caso la zona 53 in corrispondenza del tallone della calzatura 5 risulta sollevata dal telaio 3 e quindi con il freno 1 , ed in particolare con il suo elemento di frizione 1 1 , sollevalo rispetto al suolo 8.

Quando il pattinatore intenda arrestare la sua corsa, e’ sufficiente che egli si disponga con il corpo in posizione sostanzialmente verticale in maniera che il suo peso gravi in corrispondenza della zona del tallone 53 della calzatura 5. In tal modo, come si osserva in fig. 2, il suo peso che agisce secondo la direzione sostanzialmente verticale 9, provoca l’abbassamento della calzatura 5 per cedimento elastico rispetto all'elemento di fissaggio 52 che collega il telaio 3 alla zona 51 in corrispondenza della pianta della calzatura stessa. Cosi’ facendo l’elemento di spinta 55 appartenente a detta calzatura 5 e situato in corrispondenza del tallone 56, forza contro l’appendice 267 di detta seconda asta 67 la quale ruota attorno a detto secondo perno 69 che la collega a detta staffa 54 provocando la piegatura dello snodo a ginocchiera 6 attorno al perno centrale 65 e ponendo quindi in contatto l’elemento di frizione 1 1 del freno 1 contro il suolo 8 e provocando cosi’ l’arresto della rotazione della ruota 4 e quindi del pattino.

Quando il pattinatore intende riprendere la corsa, è sufficiente che egli imprima al pattino nuovamente una forza in direzione 7: cosi’ facendo solleva la zona 53 del tallone della calzatura 5 sbloccando il freno 1 dal contatto contro il suolo.

Nella forma costruttiva descritta, l’arresto del pattino avviene fermando la rotazione di dette ruote 4 che si ottiene, come già’ detto, forzando il freno 1 ed in particolare l’elemento di frizione 1 1 che lo compone contro un elemento in moto relativo rispetto al telaio 3 di detto pattino che in questo caso e’ costituito dal suolo 8.

In una differente forma realizzativa visibile nelle figg. 3 e 4 basate sulla medesima idea di soluzione, l’elemento in moto relativo contro cui il freno complessivamente indicato con 100 esercita l’azione frenante, e’ costituito dalle ruote 40 medesime ed in particolare dalla ruota posteriore. In tale variante esecutiva il freno e’ costituito da un elemento di frizione 111 fissato ad una staffa 154 a sua volta fissata al di sotto della calzatura 500 in corrispondenza della zona del tallone 530. Anche in questo caso l’elemento di frizione 1 10, anziché’ essere fissato alla staffa 154, può’ appartenere alla calzatura 500 ed essere realizzato monoblocco con essa. Si osserva che anche in tale variante di soluzione l’abbassamento di detta calzatura 500 rispetto al telaio 300 di detto pattino 200 e’ reso cedevole per il tramite dell'interposizione di uno snodo a ginocchiera 600 costituito da una prima asta 610 fulcrata ad un’estremità’ a detto telaio 300 e da una seconda asta 670 fulcrata a detta staffa 154 e coliegate tra di loro per il tramite di un perno centrale 650 rispetto al quale sono rese elastiche per il tramite dell’interposizione di una molla 651.

Si comprende che in entrambe dette forme esecutive, il freno perfezionato dell’invenzione raggiunge gli scopi prefissati .

In primo luogo e’ raggiunto lo scopo di realizzare un freno che rispetto ai freni di tipo noto ad esso equivalenti sia azionabi'e con maggiore facilita’. Si e’ visto infatti che il freno dell’invenzione viene azionato in maniera sostanzialmente automatica datazione del peso proprio del pattinatore che mano a mano che perde velocita’ viene a gravare con direzione sostanzialmente verticale in corrispondenza della zona del tallone della calzatura facendo in tal modo abbassare la calzatura stessa ed il freno ad essa collegato.

Si e’ anche visto che per la frenata non e’ necessario applicare alcun sforzo aggiuntivo da parte del pattinatore in quanto &' lo stesso peso che realizza la frenata.

Inoltre il freno dell’invenzione risulta di costruzione piu’ semplice rispetto ai freni di tipo noto e rispetto ai quali presenta quindi un minor costo di realizzazione ed una maggiore affidabilita’ di funzionamento.

In fase esecutiva al freno dell’invenzione potranno essere applicate varianti che consistono in una differente forma del suo elemento di frizione oppure dello snodo a ginocchiera che lo compongono.

Si intende comunque che dette varianti ed altre eventuali sono tutte da ritenersi protette dalla presente invenzione.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1 ) Freno perfezionato per pattini (2; 200) con ruote (4; 40) in linea comprendenti: - un telaio (3; 300) al quale sono girevolmente connesse dette ruote (4; 40) atto a sostenere una calzatura (5; 500) che alloggia il piede del pattinatore; - un freno (1 ; 100) collegato a detta calzatura (5; 500) in corrispondenza della zona del tallone ed atto ad arrestare la rotazione di dette ruote (4; 40) per attrito contro almeno un elemento in moto relativo rispetto a detto telaio, caratterizzato dal fatto che detto freno (1 ; 100) e’ costituito da almeno un elemento di frizione (1 1 ; 11 1 ) meccanicamente connesso a detto telaio (3; 300) per il tramite dell’interposizione di un elemento cedevole (6; 600), detto elemento cedevole essendo atto a consentire l’abbassamento elastico di detta calzatura (5; 500) per realizzare il contatto di detto elemento di frizione (1 1 ; 1 1 1 ) contro detto almeno un corpo in moto relativo (8; 400) rispetto a detto telaio (3; 300), quando il pattinatore fa gravare il proprio peso in corrispondenza della zona del tallone (53; 530) della calzatura (5; 500).
2. 2) Freno perfezionato per pattini (2; 200) con ruote (4; 40) in linea secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detto elemento di frizione (11 ; 1 1 1 ) che costituisce detto freno (1 ; 100) e’ fissato ad una delle estremità’ di una staffa (54; 154) collegata nella zona del tallone (53; 153) di detta calzatura (5; 500) e connessa a detto elemento cedevole (6; 600), detto elemento cedevole (6; 600) essendo atto a consentire l’abbassamento elastico di detta staffa (54; 154) ed il forzamento di almeno un elemento di spinta (55) appartenente a detta calzatura (5; 500) contro detto elemento cedevole (6; 600) per realizzare il contatto di detto elemento di frizione (1 1 ; 111 ) di detto pattino (1 ; 100) contro detto almeno un corpo in moto relativo (8; 400) rispetto a detto telaio (3; 300) quando il pattinatore fa gravare il proprio peso in corrispondenza della zona del tallone (53; 153) della calzatura (5; 500).
3. 3) Freno perfezionato per pattini (2; 200) con ruote (4; 40) in linea secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detto freno (1 ; 100) e’ costituito da un elemento di frizione (11 ; 1 1 1 ) appartenente a detta calzatura (5; 500).
4. 4) Freno perfezionato per pattini (2; 200) con ruote (4; 40) in linea secondo la rivendicazione 3) caratterizzato dai fatto che detto elemento di frizione ( 1 1 ; 1 1 1 ) che costituisce detto freno (1 ; 100) e’ realizzato monoblocco con detta calzatura (5; 500).
5. 5) Freno perfezionato per pattini (2) con ruote (4) in linea secondo la rivendicazione 2) caratterizzato dal fatto che detto almeno un corpo in moto relativo rispetto a detto telaio di detto pattino (2) e con il quale contrasta detto almeno un elemento di frizione (1 1 ) di detto freno (1 ) e’ il suolo (8) su cui rotolano dette ruote (4).
6. 6) Freno perfezionato per pattini (200) con ruote (40) in linea secondo la rivendicazione 2) caratterizzato dal fatto che detto almeno un corpo in moto relativo rispetto a detto telaio (300) di detto pattino (200) e contro il quale contrasta detto almeno un elemento di frizione (1 1 1 ) di detto freno (100) e’ almeno una delle ruote (40) di detto pattino (200).
7. 7) Freno perfezionato per pattini (200) con ruote (40) in linea secondo la rivendicazione 6) caratterizzato dal fatto che detta almeno una ruota (40) contro la quale contrasta detto almeno un elemento di frizione (1 1 1 ) di detto freno (100) e’ la ruota posteriore.
8. 8) Freno perfezionato per pattini (2; 200) con ruote (4; 40) in linea secondo la rivendicazione 2) caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di spinta (55) di detta calzatura (5; 500) forza contro una sporgenza (267) appartenente a detto elemento cedevole (6; 600), quando detta calzatura (5; 500) viene abbassata.
9. 9) Freno perfezionato per pattini (2; 200) con ruote (4; 40) in linea secondo la rivendicazione 2) caratterizzato dal fatto che detto elemento cedevole e’ uno snodo a ginocchiera (6; 600) comprendente una prima asta (61 ; 610) che presenta una prima estremità’ (62) collegata per il tramite di un primo perno (63) a detto telaio (3; 300) ed una seconda estremità’ (64) collegata per il tramite di un perno centrale (65; 650) ad una prima estremità’ (66) di una seconda asta (67; 670) la cui seconda estremità’ (68) e’ coilegata per il tramite di un secondo perno (69) a detta staffa (54; 154) collegata a detta calzatura (5; 500), detto snodo a ginocchiera (6; 600) essendo cedevole elasticamente per il tramite di almeno una molla (165; 651 ) disposta coassiale a detto perno centrale (65; 650) e presentante le estremità’ (161 ; 167) che contrastano contro le estremità’ (64, 66) di dette prima (61 ) e seconda (67) asta ad esse adiacenti.