ITVI20120094A1 - Apparato di controllo ad interruttore per impianti elettrici - Google Patents
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Description
D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione à ̈ generalmente applicabile al campo dei dispositivi elettrici di controllo ed ha particolarmente per oggetto un apparato di comando ad interruttore per impianti elettrici.
Stato della tecnica
Come à ̈ noto, gli apparati elettrici di controllo ad interruttore quali, ad esempio, quadri elettrici o pulsantiere di comando per il controllo di impianti elettrici di movimentazione o trasporto, comprendono generalmente un corpo scatolare in cui sono alloggiati uno o più dispositivi elettrici ad interruttore destinati ad essere collegati ai terminali elettrici di rispettivi circuiti elettrici.
In particolare, i dispositivi ad interruttore comprendono una o più unità di contatto a interruttore, del tipo a contatto singolo e/o doppio, provviste ognuna di un involucro che racchiude coppie di contatti fissi e mobili associate ad un cursore di azionamento.
Quest’ultimo à ̈ destinato ad interagire con un attuatore, quale un pulsante o selettore, ancorato al corpo scatolare, generalmente ad una parte mobile o rimovibile dello stesso.
Ad esempio, nel caso dei quadri elettrici di comando, gli attuatori sono ancorati ad un pannello di chiusura del corpo scatolare, mentre nel caso di pulsantiere di comando l’ancoraggio à ̈ realizzato con il coperchio della relativa scatola.
Generalmente, l’accoppiamento tra le unità di contatto e l’attuatore corrispondente à ̈ eseguito mediante mezzi di ancoraggio a scatto che permettono l’ancoraggio di una o più unità di contatto con la porzione di attuatore che si estende dal pannello, internamente al corpo scatolare.
Tuttavia, le note soluzioni non garantiscono un ancoraggio stabile delle unità di contatto con i rispettivi attuatori, in particolare nel caso in cui gli apparati di controllo subiscano urti a causa di cadute o colpi accidentali da parte degli utilizzatori.
Per superare almeno in parte questi inconvenienti sono state proposte alcune soluzioni di apparati di controllo ad interruttore, in particolare pulsantiere di comando, che integrano al loro interno mezzi di ancoraggio aggiuntivi agenti sulle unità di contatto per evitarne o limitarne gli spostamenti all’interno del corpo scatolare.
Ad esempio, à ̈ nota una pulsantiera di comando provvista di una gabbia atta ad assorbire eventuali urti assiali subiti direttamente o indirettamente dalle rispettive unità di contatto, sostenendole in corrispondenza di una parete di fondo.
Tale soluzione, pur garantendo maggiore stabilità della singola unità di contatto, permette soltanto di contrastare forze agenti in senso assiale ma non eventuali sollecitazioni laterali, non evitando del tutto il rischio di distacco.
Inoltre, il posizionamento della gabbia può comportare l’occlusione dei passaggi presenti nell’involucro sull’unità di contatto per poter accedere ai morsetti dei contatti fissi e per l’inserimento dei terminali dei circuiti elettrici, rendendo così più complesse le operazioni di installazione.
Non da ultimo, questa particolare tipologia di mezzi di ancoraggio non si adatta a pulsantiere che possono prevedere l’accoppiamento ad uno stesso pulsante di un numero differente di unità di contatto, rendendo l’intero apparato scarsamente flessibile.
Un’ulteriore soluzione nota di pulsantiera prevede l’utilizzo di una piastra di protezione posta in corrispondenza delle pareti di fondo delle unità di contatto ed ancorata al coperchio della pulsantiera. La piastra ha estensione tale da ricoprire tutte le unità di contatto allo stesso tempo, proteggendole da eventuali distacchi in senso assiale.
Tuttavia, anche in questo caso la protezione risulta limitata in quanto la piastra non garantisce alcun supporto in senso laterale. Inoltre, come nel caso precedente, la piastra ricopre completamente i passaggi presenti nell’involucro e, non da ultimo, non consente di modificare il numero, la configurazione o la tipologia di unità di contatto inseribili contemporaneamente nella pulsantiera.
Presentazione dell’invenzione
Scopo del presente trovato à ̈ quello di superare gli inconvenienti sopra riscontrati, realizzando un apparato di controllo ad interruttore per impianti elettrici che abbia caratteristiche di elevata efficienza e relativa economicità .
Uno scopo particolare del presente trovato à ̈ quello di realizzare un apparato di controllo ad interruttore per impianti elettrici che garantisca elevata stabilità di posizionamento per le unità di contatto installate al suo interno.
Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di mettere a disposizione un apparato di controllo ad interruttore per impianti elettrici che sia facilmente installabile e che consenta un rapido cablaggio delle unità di contatto.
Ancora, un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di mettere a disposizione un apparato di controllo ad interruttore per impianti elettrici che consenta di modificare il numero, la configurazione e la tipologia di unità di contatto associate ad ogni singolo attuatore, garantendo in ogni caso stabilità dell’accoppiamento.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente in seguito, sono raggiunti da un apparato di controllo ad interruttore per impianti elettrici, in accordo alla rivendicazione 1 , comprendente un corpo scatolare ancorabile ad una parte fissa o mobile di un impianto elettrico ed avente un pannello di chiusura provvisto di almeno un passaggio, almeno una unità di contatto alloggiata in detto corpo scatolare in corrispondenza di detto passaggio ed atta ad essere elettricamente collegate ad almeno un rispettivo circuito elettrico deirimpianto per comandarne selettivamente l’apertura/chiusura, almeno un attuatore atto ad interagire con detta almeno una unità di contatto per promuovere l’apertura/chiusura dei rispettivi circuiti da parte delle stesse, mezzi per l’ancoraggio di detta almeno un’unità di contatto a detto attuatore.
L’apparato si caratterizza per il fatto che i mezzi di ancoraggio comprendono un elemento di contenimento atto ad avvolgere e contenere detta almeno un’unità di contatto ed ancorabile a detto pannello di chiusura internamente a detto corpo scatolare per bloccare stabilmente detta almeno un’unità di contatto su detto attuatore.
Grazie a queste particolari caratteristiche, l’apparato permetterà il posizionamento stabile delle unità di contatto anche in caso di cadute o urti accidentali subite dal corpo scatolare o dalle stesse unità di contatto, in quanto l’elemento di contenimento, sostanzialmente scatolare, assorbirà sia le sollecitazioni assiali che quelle trasversali.
Forme vantaggiose di realizzazione del trovato sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite ma non esclusiva di un apparato di controllo ad interruttore per impianti elettrici, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l’aiuto delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 Ã ̈ una vista prospettica esplosa di un apparato secondo il trovato in una prima configurazione preferita;
la FIG. 2 à ̈ una vista ingrandita del’apparato della Fig. 1 privo di alcuni elementi;
la FIG. 3 à ̈ una vista laterale di un particolare dell’apparato di Fig. 1 in condizione assemblata;
la FIG. 4 Ã ̈ una vista in sezione del particolare di Fig. 3 secondo il piano di traccia IV-IV;
la FIG. 5 Ã ̈ una vista dal basso del particolare di Fig. 3;
le Figg. 6 e 7 sono viste prospettiche rispettivamente dall’alto e dal basso di un elemento di contenimento appartenente all’apparato secondo il trovato ed in una prima configurazione preferita;
la FIG. 8 à ̈ una vista dal basso dell’elemento di contenimento in una seconda configurazione;
la FIG. 9 à ̈ una vista laterale dell’elemento di Fig. 8;
la FIG. 10 Ã ̈ una vista prospettica parziale ed esplosa di un apparato secondo il trovato in una terza configurazione preferita e provvisto di un elemento di contenimento in una seconda configurazione preferita;
le FIGG. 11 e 12 sono viste prospettiche rispettivamente dall’alto e dal basso dell’elemento di contenimento nella terza configurazione preferita.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alle figure citate, Ã ̈ illustrato un apparato ad interruttore per il controllo di impianti elettrici, in particolare impianti di movimentazione o trasporto quali, in maniera non limitativa, ascensori, montacarichi, scale mobili, carri ponte, gru e similari.
In particolare, nella Fig. 1 à ̈ illustrato un apparato del tipo pulsantiera di comando, indicata globalmente con 1, provvisto di un corpo scatolare 2 ancorabile ad una parte fissa o mobile di un impianto elettrico, non illustrato in quanto in sé noto, ed avente un pannello di chiusura 3 provvisto di un passaggio 4.
Nella configurazione illustrata, il corpo scatolare 2 comprende una porzione inferiore di contenimento 5, che in maniera nota potrà essere ancorata ad un supporto fisso o mobile dell’impianto oppure ad un cavo di sospensione per il passaggio di cavi elettrici, ed un coperchio superiore di chiusura 6 accoppiabile stabilmente ed amovibilmente alla porzione inferiore 5 mediante primi mezzi a vite 7 o similari in modo da definire un corpo scatolare 2 chiuso.
In questo caso il passaggio 4 sarà realizzato sulla parete superiore del coperchio 6, comprendente il suddetto pannello di chiusura 3, in posizione sostanzialmente centrale.
II corpo scatolare 2 alloggerà una o più unità di contatto ad interruttore 8 disposte in corrispondenza dei passaggio 4 ed atte ad essere elettricamente collegate a rispettivi circuiti elettrici deirimpianto, che potranno essere circuiti di alimentazione e/o di servizio, per la loro apertura/chiusura selettive.
Le unità ad interruttore 8 saranno atte ad interagire con un corrispondente attuatore 9 agente lungo un asse longitudinale L ed inserito parzialmente nel passaggio 4 per promuovere il movimento reciproco dei contatti fissi e mobili e determinare l’apertura/chiusura selettive del circuito elettrico connesso alle unità di contatto 8, secondo modalità in sé note e che pertanto non saranno descritte più in dettaglio nel seguito
Il vincolo tra le una o più unità ad interruttore 8 ed il rispettivo attuatore 9 sarà ottenuto tramite mezzi di ancoraggio 10 che, secondo una caratteristica peculiare del trovato, comprenderanno un elemento di contenimento 11 ancorabile al pannello o coperchio di chiusura 3 e che sarà atto ad avvolgere e contenere le una o più unità di contatto 8 per bloccarle stabilmente sull’attuatore 9.
In questo modo si eviterà il loro reciproco disaccoppiamento in seguito ad urti subiti dal corpo scatolare 2 e/o dalle stesse unità di contatto 8.
In maniera preferita, l’attuatore 9 presenterà una porzione esterna 12 azionabile da un utilizzatore ed una porzione interna 13 inseribile nel passaggio 4 per impegnare una o più rispettive unità di contatto 8.
Nelle Figg. dalla 1 alla 5 Ã ̈ illustrata una pulsantiera di comando 1 avente un unico attuatore 9 costituito da un comune pulsante di emergenza, ad esempio del tipo azionabile mediante traslazione o rototraslazione.
Tuttavia, come apparirà più chiaro in seguito, l’attuatore 9 potrà essere un qualsiasi attuatore normalmente utilizzato in questa tipologia di apparati, senza particolari limitazioni, ad esempio scelto nel gruppo comprendente i pulsanti di emergenza, i selettori, pulsanti di azionamento, di direzionamento e similari.
Inoltre, l’apparato 1 secondo il trovato potrà essere una pulsantiera avente una pluralità di tali attuatori 9, anche diversi tra loro, e che saranno inseriti in rispettivi passaggi del pannello o coperchio di chiusura 3 per interagire con rispettive una o più unità di contatto 8.
In questo caso, per uno o più di tali attuatori 9 potrà essere previsto un rispettivo elemento di contenimento 11 atto ad avvolgere e contenere le corrispondenti unità di contatto 8.
Inoltre, secondo un’ulteriore configurazione non illustrata nelle figure allegate, l’apparato 1 potrà essere un quadro di controllo avente un corpo scatolare ancorabile ad un supporto fisso o mobile dell’impianto ed al quale sarà incernierato il pannello di chiusura.
L’elemento di contenimento 11 sarà sostanzialmente del tipo scatolare o a gabbia e potrà essere realizzato in un qualsiasi materiale di tipo polimerico che garantisca adeguata resistenza unita a relative leggerezza ed economicità , quale ad esempio il nylon caricato con fibra di vetro.
In particolare, l’elemento di contenimento 11 avrà una parete superiore 14 sostanzialmente piana destinata ad essere posta affacciata al pannello di chiusura 3 ed una parete laterale 15 chiusa inferiormente da una parete di fondo 16 sostanzialmente piana.
In questo modo, l’elemento di contenimento 11 definirà al suo interno uno o più alloggiamenti 17 adiacenti e trasversalmente affiancati per trattenere rispettive unità di contatto 8 ed impedirne movimenti sia lungo direzioni longitudinali che lungo direzioni trasversali.
Inoltre, la parete laterale 15 dell’elemento di contenimento 11 presenterà nervature 18 sostanzialmente longitudinali che si estendono verso l’interno per separare i diversi alloggiamenti 17.
La parete di fondo 16 dell’elemento di contenimento 11 sarà invece sostanzialmente aperta con superfici di battuta 19 sostanzialmente trasversali, visibili più chiaramente nelle Flgg. 7, 8, sulle quali saranno posizionate in appoggio le unità di contatto 8.
Nelle Figg. 6 e 7 à ̈ illustrato un elemento di contenimento 11 avente tre alloggiamenti 17 sostanzialmente simili tra loro per accogliere contemporaneamente fino ad un massimo di tre unità di contatto 8, non necessariamente dello stesso tipo, destinate ad interagire con uno stesso attuatore 9.
Nelle Figg. 8 e 9 à ̈ invece illustrato un elemento di contenimento 11 avente quattro alloggiamenti 17 sostanzialmente simili tra loro per accogliere contemporaneamente fino ad un massimo di quattro unità di contatto 8, non necessariamente dello stesso tipo, destinate ad interagire con uno stesso attuatore 9.
Appare quindi evidente che non esistono particolari restrizioni sul numero degli alloggiamenti 17, che potrà variare in funzione delle esigenze funzionali e delle dimensioni del corpo scatolare 2.
Le unità di contatto 8 saranno del tipo in sé noto e comprenderanno essenzialmente un involucro di isolamento 20 dimensionato per inserirsi in un rispettivo alloggiamento 17 in maniera sostanzialmente precisa o con gioco minimo.
L’involucro di isolamento 20 alloggerà una o più coppie di contatti mobili, non illustrati, atti ad interagire con l’attuatore 9, ad esempio tramite un cursore 21 mobile longitudinalmente nell’involucro 20, ed a cooperare con rispettive coppie di contatti fissi, anch’essi non illustrati.
Ad esempio, potranno essere previste una o due coppie di contatti fissi così da definire un’unità di contatto ad interruttore 8 rispettivamente del tipo a singolo e doppio contatto. I contatti fissi saranno provvisti di rispettivi morsetti 22 per il collegamento ai terminali dei rispettivi circuiti elettrici.
L’involucro 20 avrà prime aperture 23 per l’accesso ai morsetti 22 e seconde aperture 24 per l'inserimento dei terminali dei circuiti elettrici, in modo da realizzare il cablaggio delle unità di contatto 8.
In maniera nota, le prime aperture di accesso 23 potranno essere disposte nella parete di fondo 25 dell’involucro 20, come visibile dalla Fig. 5, ed i morsetti 22 saranno alloggiati in rispettive sedi cave in cui sarà eventualmente presente una vite di serraggio o similare, azionabile mediante un comune cacciavite inseribile attraverso la parete di fondo 16 parzialmente aperta dell’elemento di contenimento 11.
In alternativa ed in maniera nota, il suddetto morsetto 22 potrà essere del tipo a molla, del tipo a pin a saldare o configurato secondo qualsiasi altra tipologia di comune impiego nel settore.
Opportunamente, la parete di fondo 16 dell’elemento di contenimento 11 sarà aperta almeno in corrispondenza delle suddette prime aperture 23 ovvero sarà provvista di primi passaggi periferici affacciati a corrispondenti prime aperture 23 dell’involucro 20.
Vantaggiosamente, la parete laterale 15 dell’elemento di contenimento 11 avrà una pluralità di secondi passaggi periferici 26 affacciati a corrispondenti seconde aperture 24 dell'involucro 20.
In questo modo il cablaggio delle unità di contatto 8 sarà reso possibile anche con le stesse inserite in posizione stabile nell’elemento di contenimento 11 , semplificando notevolmente le operazioni di installazione ed eventuali operazioni di manutenzione.
Inoltre, nel caso in cui le unità di contatto 8 presentino prime aperture 23 di accesso ai morsetti 22 disposte sulla parete laterale 27 del rispettivo involucro 20, l’accesso alle stesse sarà reso possibile dai secondi passaggi 26.
Preferibilmente, l’elemento di contenimento 11 comprenderà una coppia di semigusci, dei quali uno superiore 28 ed uno inferiore 29, reciprocamente ancorati in maniera amovibile, ad esempio, in maniera non limitativa, mediante secondi mezzi a vite 30 o mezzi di collegamento rimovibili di tipo equivalente.
Il semiguscio superiore 28 sarà ancorabile amovibilmente alla porzione interna 13 dell’attuatore 9 ed avrà un foro sostanzialmente centrale 31 allineabile longitudinalmente in maniera sostanzialmente coassiale con il passaggio 4 del coperchio 6, per consentire l’accoppiamento tra l’attuatore 9 e le unità di contatto 8.
Il semiguscio inferiore 29 sarà a sua volta provvisto sia dei primi passaggi, o della parete di fondo 16 almeno parzialmente aperta, che dei secondi passaggi periferici 26.
I mezzi di ancoraggio 10 comprenderanno una ghiera di fissaggio 32 atta ad essere alloggiata in una sede anulare 33 realizzata nella parete superiore 14 dell’elemento di contenimento 11 e disposta perifericamente al suo foro centrale 31 per avvitarsi su una superficie esternamente filettata della porzione interna 13 dell’attuatore 9.
Inoltre, potrà essere anche previsto una piastra di collegamento 34 atta ad accopparsi a scatto con le unità di contatto 8 ed avente un accesso centrale 35 per il passaggio dei cursori di azionamento 21 delle unità di contatto 8 e per la loro interazione con l’attuatore 9.
In Fig. 10 à ̈ illustrato un particolare di un apparato ad interruttore 1 secondo il trovato in una seconda configurazione preferita, anche in questo caso del tipo pulsantiera di comando. In particolare, l’apparato 1 presenta un unico attuatore 9 definito in questo caso da un selettore.
Inoltre, l’elemento di contenimento 11 comprenderà una porzione centrale di prolungamento 36 sostanzialmente tubolare a sezione rettangolare, interponibile tra i due semigusci 28, 29 ed accoppiabile agli stessi mediante terzi mezzi a vite 37 opportunamente dimensionati.
In questo modo si consentirà l’alloggiamento all’interno di uno o più dei singoli alloggiamenti 17 di rispettive coppie di unità di contatto 8, 8’ reciprocamente unite ed allineate longitudinalmente, come illustrato nella stessa Fig. 10. Anche in questo caso il numero di alloggiamenti 17 potrà variare a seconda delle esigenze.
Secondo un aspetto particolarmente vantaggioso del trovato, come più chiaramente illustrato nelle Figg. 12 e 12, la porzione di prolungamento 36 presenterà terzi passaggi periferici 38 longitudinalmente allineati a rispettivi secondi passaggi 26 del secondo semiguscio 29, per consentire l’accesso a prime e/o seconde aperture 23, 24 di corrispondenti unità di contatto 8.
In questo modo si potrà ottenere un apparato 1 avente elevata flessibilità funzionale, sfruttando la modularità tipica delle unità di contatto ad interruttore, garantendo sempre massima stabilità nel loro posizionamento.
Da quanto sopra descritto appare evidente che il trovato realizza gli scopi prefissati ed in particolare quello di realizzare un apparato di controllo ad interruttore che garantisca elevata stabilità di posizionamento delle unità di comando ad interruttore alloggiate al suo interno.
L’apparato secondo il trovato à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire daH'ambito del trovato.
Anche se l’apparato à ̈ stato descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.
Claims (10)
- R I V E N D I C AZ I O N I 1. Un apparato di controllo ad interruttore per impianti elettrici, comprendente: - un corpo scatolare (2) ancorabile ad una parte fissa o mobile di un impianto elettrico ed avente un pannello di chiusura (3) provvisto di almeno un passaggio (4); - almeno una unità di contatto (8) alloggiata in detto corpo scatolare (2) in corrispondenza di detto passaggio (4) ed atta ad essere elettricamente collegate ad almeno un rispettivo circuito elettrico dell’impianto per comandarne selettivamente l’apertura/chiusura; - almeno un attuatore (9) atto ad interagire con detta almeno una unità di contatto (8) per promuovere l’apertura/chiusura dei rispettivi circuiti da parte della stessa; - mezzi (10) per l’ancoraggio di detta almeno un’unità di contatto (8) a detto attuatore (9); caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ancoraggio (10) comprendono un elemento di contenimento (11) atto ad avvolgere e contenere detta almeno un’unità di contatto (8) ed ancorabile a detto pannello di chiusura (3) internamente a detto corpo scatolare (2) per bloccare stabilmente detta almeno un’unità di contatto (8) su detto attuatore (9).
- 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento di contenimento (11) à ̈ sostanzialmente scatolare con una parete superiore (14) atta ad essere affacciata a detto pannello di chiusura (3) ed una parete laterale (15) chiusa da una parete di fondo (16) sostanzialmente piana per definire uno o più alloggiamenti (17) adiacenti atti a trattenere rispettive unità di comando contatto (8).
- 3. Apparato secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta almeno un’unità di contatto (8) comprende un involucro di isolamento (20) inseribile in maniera sostanzialmente precisa in un rispettivo alloggiamento (17).
- 4. Apparato secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto involucro di isolamento (20) alloggia contatti fissi provvisti di rispettivi morsetti (22) per il collegamento ai circuiti elettrici e contatti mobili atti ad interagire lungo un asse longitudinale (L) con detto attuatore (9) ed a cooperare con rispettivi contatti fisi, detto involucro (19) avendo prime aperture (23) per l’accesso a detti morsetti (21) e seconde aperture (24) per il collegamento dei terminali dei circuiti elettrici a detti contatti fissi.
- 5. Apparato secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta parete di fondo (16) di detto elemento di contenimento (11) à ̈ almeno parzialmente aperta e/o presenta una pluralità di primi passaggi affacciati a corrispondenti prime aperture (23) di detto involucro (20).
- 6. Apparato secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta parete laterale (15) di detto elemento di contenimento (11) comprende una pluralità di secondi passaggi periferici (26) affacciati a corrispondenti seconde aperture (24) di detto involucro (20).
- 7. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto attuatore (9) presenta una porzione esterna (12) azionabile da un utilizzatore ed una porzione interna (13) inseribile in detto corpo scatolare (2) attraverso detto passaggio (4) per impegnare detta almeno un’unità di contatto (8), detta parete superiore (14) di detto elemento di contenimento (11) avendo un foro sostanzialmente centrale (31) allinearle longitudinalmente con detto passaggio (4).
- 8. Apparato secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto elemento di contenimento (11) comprende un semiguscio superiore (28) ed un semiguscio inferiore (29) reciprocamente ancorabili in maniera amovibile e provvisti rispettivamente di detto foro centrale (31) e di detti primi e secondi passaggi periferici (26).
- 9. Apparato secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto elemento di contenimento (11) comprende una porzione di prolungamento cava (36) interponibile tra detto semiguscio superiore (28) e detto semiguscio inferiore (29) per l’alloggiamento di coppie di unità di contatto (8, 8’) reciprocamente unite ed allineate longitudinalmente, detta porzione di prolungamento (36) avendo terzi passaggi periferici (38) longitudinalmente allineati a rispettivi secondi passaggi (26) di detto semiguscio inferiore (29).
- 10. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 7 alla 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ancoraggio (10) comprendono una ghiera di fissaggio (32) atta ad essere alloggiata in una sede anulare (33) disposta perifericamente a detto foro centrale (31) di detto elemento di contenimento (11) ed avvitabile su una superficie filettata di detta porzione interna (13) di detto attuatore (9).
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