ITVI20120023A1 - Portascarpe - Google Patents

Description

PORTASCARPE.

DESCRIZIONE

La presente invenzione à ̈ relativa ad un portascarpe di tipo autosostentante.

Come à ̈ noto, sono attualmente in commercio diversi tipi di portascarpe di diverse dimensioni, gran parte dei quali sono modulari e impilabili in verticale.

Tali portascarpe, oltre ad avere una base di appoggio al suolo, sono generalmente vincolati ad una parete o ad un pannello.

Tuttavia i portascarpe di tipo noto presentano alcuni inconvenienti. Un inconveniente à ̈ costituito dal fatto che, quando il cassetto viene riempito di scarpe e viene aperto, il loro peso tende a spostare il baricentro del portascarpe verso l’esterno.

Quante più scarpe vengono alloggiate all’interno del vano del cassetto, maggiore diventa il loro peso e maggiore à ̈ lo spostamento del baricentro del portascarpe verso l’esterno.

Quando la retta perpendicolare rispetto al suolo che passa per il baricentro e la linea del suolo si intersecano in un punto esterno al perimetro della base di appoggio del portascarpe, quest’ultimo, se non à ̈ stato fissato ad una parete, si ribalta in avanti.

Nel caso in cui il portascarpe sia costituito da più elementi modulari impilati in verticale, à ̈ necessario fissare alla parete o al pannello almeno il portascarpe che si trova in cima tramite tasselli ad espansione, viti o mezzi similari.

Esistono anche portascarpe di piccole dimensioni che non vengono fissati ad una parete, ma questi hanno una capacità modesta (fino a 2-3 paia di scarpe) e sono generalmente costituiti da un unico cassetto per l’alloggiamento delle scarpe.

Essi però, quando viene aperto il fronte del portascarpe, tendono a ribaltarsi in avanti molto facilmente sotto il peso di uno o di due paia di scarpe.

Scopo della presente invenzione à ̈ eliminare i suddetti inconvenienti. In particolare, scopo principale della presente invenzione à ̈ realizzare un portascarpe autosostentante che non si ribalti quando vengono in esso alloggiate una o più paia di scarpe e che pertanto eviti la necessità di essere vincolato ad una parete o pannello.

Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ realizzare un portascarpe autosostentante che abbia una maggiore capacità rispetto ai portascarpe di tipo noto a parità di larghezza.

Non ultimo scopo della presente invenzione à ̈ realizzare un portascarpe autosostentante che sia modulare, nel senso di prevedere la possibilità di impilare una pluralità di portascarpe in verticale.

I suddetti scopi sono raggiunti dalla presente invenzione relativa ad un portascarpe le cui caratteristiche principali sono in accordo con gli insegnamenti della prima rivendicazione.

Ulteriori caratteristiche dell’invenzione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.

Vantaggiosamente il portascarpe secondo l’invenzione consente di alloggiare una maggiore quantità di paia di scarpe (4 paia di scarpe), in quanto presenta due cassetti accoppiati tra loro tramite le sporgenze laterali del primo cassetto che scorrono in corrispondenti guide appartenenti ad un secondo cassetto, provvisto anch’esso di almeno un vano per l’alloggiamento di uno o più paia di scarpe.

Ancora vantaggiosamente il portascarpe secondo l’invenzione, a parità di lunghezza, ha una maggiore profondità e pertanto una maggiore capacità rispetto ai portascarpe di tipo noto poiché riesce ad alloggiare fino 4 paia di scarpe.

Ancora vantaggiosamente il portascarpe secondo l'invenzione à ̈ impilabile in verticale con altri portascarpe grazie alla presenza di mezzi di innesto in corrispondenza del bordo perimetrale della sua superficie di appoggio.

I suddetti scopi ed i suddetti vantaggi saranno evidenziati meglio durante la seguente descrizione dell'invenzione, che viene data a titolo indicativo ma non limitativo, con riferimento alle tavole di disegno allegate in cui:

- la fig. 1 mostra una vista assonometrica del portascarpe secondo l'invenzione in configurazione aperta;

- la fig. 2 mostra una vista laterale di una sezione trasversale parziale del portascarpe di fig. 1 in configurazione aperta;

- la fig. 3 mostra una vista laterale di una sezione trasversale parziale del portascarpe di fig. 1 in configurazione semiaperta;

- la fig. 4 mostra una vista laterale di una sezione trasversale parziale del portascarpe in configurazione chiusa;

- la fig. 5 mostra una vista assonometrica esplosa del portascarpe di fig. 1 ;

- la fig. 6 mostra la vista assonometrica degli elementi di fig. 5 accoppiati tra di loro;

- la fig. 7 mostra la vista assonometrica dal basso di due portascarpe secondo l’invenzione in fase di accoppiamento;

- la fig. 8 mostra i portascarpe di fig. 7 accoppiati tra loro.

Con riferimento alla fig. 1 , il portascarpe secondo l'invenzione, indicato complessivamente con 1 , comprende un corpo di contenimento 2 in cui si individuano un fondo 3, un coperchio 4, una schiena 5, due pareti laterali 6a, 6b, un primo cassetto 7 ribaltabile in cui si individua un vano 8 per l'alloggiamento di uno o più paia di scarpe.

II primo cassetto à ̈ provvisto di un asse sostanzialmente orizzontale X che si sviluppa in prossimità del fondo 3 ed à ̈ ad esso vincolato tramite una pluralità di mezzi di unione.

In accordo con la presente invenzione, il primo cassetto 7 à ̈ provvisto di sporgenze laterali 9 atte ad inserirsi scorrevolmente in corrispondenti guide 10 appartenenti ad un secondo cassetto 11 , provvisto anch'esso di un vano 12 per l'alloggiamento di uno o più paia di scarpe.

Secondo una variante esecutiva non rappresentata nelle figure sia il primo cassetto 7 sia il secondo cassetto 11 possono essere provvisti di più vani separati tra loro da un setto divisorio.

Sempre in accordo con l'invenzione e con riferimento alle figg. 2 e 4, le sporgenze laterali 9 e le guide 10 cooperano tra loro per far assumere al primo e al secondo cassetto, rispettivamente 8 e 11 , una prima configurazione, in cui il primo e il secondo cassetto 7 e 11 sono in posizione aperta ed à ̈ consentito l'accesso ai rispettivi vani 8 e 12, ed una seconda configurazione in cui il primo e il secondo cassetto 7 e 11 sono in posizione chiusa ed à ̈ impedito l'accesso ai rispettivi vani 8 e 12.

Come si evince dalle figg. 2, 3 e 4, il primo ed il secondo cassetto 7 e 11 rimangono sempre paralleli tra di loro sia nella configurazione aperta sia nella configurazione semiaperta sia nella configurazione chiusa.

In particolare, per quanto concerne il primo cassetto 7, esso ha la superficie in vista che rappresenta il fronte del portascarpe 1 e che viene indicata con 7a.

In particolare, i mezzi di unione comprendono primi mezzi di unione 13 e secondi mezzi di unione 14 e quali uniscono il primo cassetto 7 al corpo di contenimento 2 del portascarpe 1.

Con riferimento alle figg. 5 e 6, i primi mezzi di unione 13 comprendono due protrusioni laterali 15 che appartengono alle pareti laterali 6a, 6b del portascarpe 1 , e due corrispondenti recessi sagomati 16 appartenenti al primo cassetto 7.

Le protrusioni laterali 15 del fondo 3 si inseriscono nei recessi sagomati 16 del primo cassetto 7, come verrà meglio spiegato più avanti.

Con riferimento sempre alle figg. 5 e 6, i secondi mezzi di unione 14 comprendono una pluralità di supporti di rotazione 17, allineati tra loro ed appartenenti al fondo 3, ed una pluralità di perni 19 appartenenti al primo cassetto 7.

I supporti di rotazione 17 sono distanziati tra loro e presentano rispettivamente delle sedi 18, ciascuna delle quali alloggia un perno 19, situato all'interno di una finestra 20 ricavata nel primo cassetto 7. In particolare, nella forma esecutiva qui descritta sono presenti quattro supporti di rotazione 17 provvisti rispettivamente di quattro sedi 18 per l'alloggiamento di quattro perni 19, ricavati all'interno di quattro finestre 20 disposte parallele e distanziate tra loro nella superficie interna 21 del primo cassetto 7.

I supporti di rotazione 17, oltre ad essere allineati, sono disposti lungo l'asse di rotazione X del primo cassetto 7 per consentire l'apertura del primo cassetto 7 e l'accesso ai suoi vani interni 8.

Con riferimento alle figg. 5 e 6, il primo cassetto 7 Ã ̈ provvisto anche di perni laterali 22 che si inseriscono per scorrimento in corrispondenti feritoie laterali 23.

Le feritoie laterali 23 appartengono rispettivamente alle pareti laterali 6a, 6b del portascarpe 1.

Con riferimento alle figg. 7 e 8, il fondo 3 del portascarpe 1 presenta, in corrispondenza del bordo perimetrale 24 della superficie d'appoggio 25 del fondo 3, mezzi di innesto 26 atti ad inserirsi in corrispondenti fessure 27’ appartenenti al coperchio 4’ di un portascarpe 1’ sottostante.

In particolare e con riferimento alle figg. 7 e 8, i mezzi di innesto 26 sono rappresentati da tre denti sporgenti che si inseriscono a scatto nelle tre corrispondenti fessure 27’ del coperchio 4’ di un portascarpe T sottostante, consentendo così l'impilabilità in verticale di più portascarpe.

Operativamente e con riferimento alle figg. da 1 a 6, l'assemblaggio del portascarpe 1 avviene nella seguente modalità.

Dapprima si sagoma la schiena 5 del portascarpe 1 alle pareti laterali 6a, 6b, essendo le parti solidali tra loro perché collegate da una pellicola a film; successivamente si procede con l'assemblaggio del fondo 3 alle pareti laterali 6a, 6b ed infine si accoppia il coperchio 4 alla schiena 5 e alle pareti laterali 6a, 6b del portascarpe 1.

Successivamente si inseriscono i perni laterali 22 del primo cassetto 7 nelle corrispondenti feritoie 23 e si alloggiano i perni 19, ricavati nelle finestre 20 del primo cassetto 7, nelle sedi 18 dei rispettivi supporti di rotazione 17 del portascarpe 1.

In una fase successiva si accoppiano le sporgenze laterali 9 del primo cassetto 7, le quali hanno un profilo sostanzialmente cilindrico, alle guide 10 del secondo cassetto 11.

Con riferimento alle figg. 2, 3 e 4, le sporgenze laterali 9 del primo cassetto 7 scorrono nelle rispettive guide 10 del secondo cassetto 11 facendo traslare il secondo cassetto 11 verso l'interno del portascarpe 1.

Ad un certo punto, il secondo cassetto 11 viene a contatto con mezzi di riscontro 28 (visibili in fig. 5) presenti sulla parte interna della schiena 5 del portascarpe 1 , i quali arrestano la corsa del secondo cassetto 11 facendolo ruotare per assumere una posizione verticale. Siccome il primo ed il secondo cassetto 7 e 11 sono accoppiati tra loro per scorrimento tramite le sporgenze laterali 9 e le guide 10, il primo cassetto 7 ruotando fa ruotare anche il secondo cassetto 11 in posizione sostanzialmente verticale.

A questo punto entrambi i cassetti si trovano in posizione sostanzialmente verticale, come rappresentato in fig. 4.

Il movimento di apertura verso l'esterno dei cassetti 7 e 11 à ̈ consentito tirando verso manualmente verso l'esterno il cassetto esterno 7 tramite una maniglia 29, visibile nelle figg. da 1 a 6, posta all'estremità superiore del fronte 7a del portascarpe 1.

Viceversa, il movimento di chiusura del portascarpe 1 viene compiuto semplicemente accompagnando la maniglia 29 del fronte 7a del portascarpe 1 verso l'interno del portascarpe 1.

Infine, i portascarpe secondo l’invenzione vengono impilati in verticale nella modalità precedentemente descritta relativa alle figg. 7 e 8.

Il portascarpe secondo l'invenzione à ̈ preferibilmente realizzato in plastica tramite operazione di stampaggio ad iniezione dei singoli componenti.

Il portascarpe secondo l'invenzione raggiunge pertanto tutti gli scopi prefissati.

In particolare, à ̈ raggiunto lo scopo di realizzare un portascarpe autosostentante poiché, quando le scarpe vengono poste nei vani del secondo cassetto, il loro peso sposta il baricentro del portascarpe dall'esterno vero l'interno evitandone così il ribaltamento in avanti. L'utilizzo di mezzi di fissaggio, quali ad esempio tasselli ad espansione o simili, del portascarpe secondo l'invenzione ad una parete o pannello diventa pertanto superfluo o comunque facoltativo. In fase esecutiva al portascarpe secondo l'invenzione possono essere apportate modifiche e/o varianti le quali, qualora dovessero rientrare nell'ambito delle rivendicazioni che seguono, si dovranno ritenere tutte protette dal presente brevetto.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1 ) Portascarpe (1 ) comprendente un corpo di contenimento (2) in cui si individuano: - un fondo (3) e un coperchio (4); - una schiena (5); - due pareti laterali (6a, 6b); - un primo cassetto (7) ribaltabile, in cui si individua almeno un vano (8) per l’alloggiamento di uno o più paia di scarpe, provvisto di un asse di rotazione (X) sostanzialmente orizzontale che si sviluppa in prossimità di detto fondo (3), detto primo cassetto (7) essendo vincolato a detto fondo (3) tramite una pluralità di mezzi di unione, caratterizzato dal fatto che detto primo cassetto (7) à ̈ provvisto di sporgenze laterali (9) atte ad inserirsi scorrevolmente in corrispondenti guide (10) appartenenti ad un secondo cassetto (11 ), provvisto anch’esso di almeno un vano (12) per l’alloggiamento di uno o più paia di scarpe, dette sporgenze laterali (9) e dette guide (10) cooperando per far assumere a detti cassetti (7, 11 ) una prima configurazione, in cui detto primo (7) e detto secondo cassetto (11 ) sono in posizione aperta ed à ̈ consentito l’accesso ai loro rispettivi vani (8, 12), ed una seconda configurazione in cui detto primo e detto secondo cassetto (7, 11 ) sono in posizione chiusa ed à ̈ impedito l’accesso ai loro rispettivi vani (8, 12).
2. 2) Portascarpe (1 ) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che dette sporgenze laterali (9) di detto primo cassetto (7) hanno un profilo sostanzialmente cilindrico.
3. 3) Portascarpe (1 ) secondo la rivendicazione 1 ) o 2) caratterizzato dal fatto che detto primo (7) e detto secondo cassetto (11 ) sono disposti sostanzialmente paralleli tra di loro sia in detta prima sia in detta seconda configurazione.
4. 4) Portascarpe (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detti mezzi di unione, che uniscono detto primo cassetto (7) a detto corpo di contenimento (2), comprendono primi mezzi di unione (13) e secondi mezzi di unione (14).
5. 5) Portascarpe (1 ) secondo la rivendicazione 4) caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di unione (13) comprendono due protrusioni laterali (15) appartenenti alle pareti laterali (6a, 6b) di detto portascarpe (1 ) e due recessi sagomati (16) appartenenti a detto primo cassetto (7).
6. 6) Portascarpe (1 ) secondo la rivendicazione 5) caratterizzato dal fatto che dette protrusioni laterali (15) di detto fondo (3) si inseriscono in detti recessi sagomati (16) di detto primo cassetto (7).
7. 7) Portascarpe (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4) a 6) caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di unione (14) comprendono una pluralità di supporti di rotazione (17), distanziati tra loro ed appartenenti a detto fondo, ed una pluralità di perni (19) appartenenti a detto primo cassetto (7).
8. 8) Portascarpe (1 ) secondo la rivendicazione 7) caratterizzato dal fatto che detti supporti di rotazione (17) presentano rispettivamente delle sedi (18), ciascuna delle quali alloggia un perno (19) situato all'interno di una finestra (20) ricavata in detto primo cassetto (7).
9. 9) Portascarpe (1 ) secondo la rivendicazione 7) o 8) caratterizzato dal fatto che detti supporti di rotazione (17) sono allineati tra loro e sono disposti lungo l’asse di rotazione (X) di detto primo cassetto (7).
10. 10) Portascarpe (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di presentare, in corrispondenza del bordo perimetrale (24) della superficie di appoggio (25) di detto fondo (3), mezzi di innesto (26) atti ad inserirsi in corrispondenti fessure (27’) situate sul coperchio (4’) di un altro portascarpe (1 ’) sottostante.