ITVI20100277A1 - Macchina legatrice per prodotti insaccati - Google Patents

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ITVI20100277A1
ITVI20100277A1 IT000277A ITVI20100277A ITVI20100277A1 IT VI20100277 A1 ITVI20100277 A1 IT VI20100277A1 IT 000277 A IT000277 A IT 000277A IT VI20100277 A ITVI20100277 A IT VI20100277A IT VI20100277 A1 ITVI20100277 A1 IT VI20100277A1
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Antonio Borgo
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Antonio Borgo & C S A S
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    • A22CPROCESSING MEAT, POULTRY, OR FISH
    • A22C11/00Sausage making ; Apparatus for handling or conveying sausage products during manufacture
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Description

DESCRIZIONE
“MACCHINA LEGATRICE PER PRODOTTI INSACCATIâ€
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda la preparazione di prodotti alimentari. In particolare, la presente invenzione à ̈ relativa alla preparazione di prodotti alimentari insaccati. Più in dettaglio, la presente invenzione si riferisce a una macchina legatrice per la preparazione di prodotti alimentari insaccati a base di carne o verdure quali ad esempio salami, ma anche salsicce, Wurstel, cacciatori, salami di soia e simili.
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
Come à ̈ noto, i tradizionali prodotti insaccati quali salumi e in particolare salsicce e cacciatori, sono ottenuti riempiendo un involucro tubolare, chiamato budello, con un impasto contenente carne animale mischiata con sali ed aromi. In particolare, il budello può essere di origine animale, ma anche sintetico, per esempio a base di collagene. Ad intervalli regolari il budello riempito con l'impasto viene strozzato ed in corrispondenza di tali strozzature vengono applicate legature realizzando uno o più avvolgimenti di spago attorno alle stesse. Il risultato à ̈ quindi una catena di insaccati consecutivi collegati uno all'altro da tali strozzature. Al momento della vendita e/o del consumo, gli insaccati stessi possono essere definitivamente staccati uno dall'altro tagliando la catena in corrispondenza delle strozzature.
Nel corso degli anni, per venire incontro alle esigenze dei consumatori, i produttori di salumi si sono orientati verso un sistema di produzione che prevede la realizzazione di strozzature leggermente allungate tra due insaccati consecutivi, de ordine di una, due o anche più decine di millimetri, a seconda delle esigenze, con doppie legature realizzate in corrispondenza di entrambe le estremità delle strozzature stesse. Si à ̈ infatti verificato che le strozzature allungate facilitano le operazioni di separazione di due insaccati consecutivi; infatti, il taglio di una strozzatura allungata non comporta necessariamente il taglio della legatura come avveniva nel caso di strozzature semplici. Al contrario, la strozzatura allungata può essere tagliata pur lasciando integre le legature alle due estremità della stessa. Inoltre, si evita il rischio che la parte di budello in prossimità delle estremità degli insaccati venga danneggiata durante le operazioni di separazione di due insaccati consecutivi. Ne risulta quindi un evidente vantaggio per la conservazione e la stagionatura degli insaccati una volta separati, la cui qualità potrebbe invece venire compromessa se le legature fossero tagliate e/o rimosse oppure se il budello venisse aperto o danneggiato.
Un ulteriore vantaggio offerto dalle strozzature allungate risiede nel fatto che le catene comprendenti un numero prefissato di insaccati, in genere da 5 a 10 ma anche fino a 20 e oltre, possono essere meglio maneggiate dagli operatori. Ad esempio, le catene di insaccati possono essere arrotolate su se stesse senza incorrere nel rischio che gli insaccati stessi vengano schiacciati alle estremità, e che quindi la loro qualità venga compromessa. Inoltre si evita il contatto diretto tra due insaccati consecutivi, garantendo quindi una conservazione e una stagionatura ottimali degli insaccati stessi.
Si à ̈ inoltre verificata Uesigenza, di realizzare catene di insaccati, nelle quali lo spago che unisce le legature realizzate alle due estremità di ogni insaccato (salsiccia, wiirstel, salame ecc.), non sia arrotolato attorno alUinsaccato stesso, ma risulti teso tra le due legature in modo sostanzialmente rettilineo.
Infine, Ã ̈ emersa la richiesta da parte delle ditte produttrice di salumi, che Uinvolucro o budello sia adeguatamente riempito, in modo che gli insaccati risultino compatti, consistenti e privi di vuoti o buchi.
Nello stato della tecnica sono note macchine legatrici automatiche e/o semiautomatiche per la legatura di prodotti insaccati quali ad esempio salsicce e cacciatori in grado di essere alimentate con un involucro tubolare continuo riempito con un impasto a base di carne e in grado di svolgere in rapida successione le operazioni di strozzatura del budello e di realizzazione di alcuni avvolgimenti di spago così da suddividere l'involucro tubolare in una catena di prodotti insaccati individuali successivi collegati da una strozzatura allungata avente la forma e le dimensioni di un piccolo peduncolo.
Ad esempio, la domanda europea di brevetto EP 0 865 732 descrive una macchina legatrice comprendente un condotto adatto ad essere alimentato con l'involucro riempito e una bobina posta in corrispondenza dell'estremità di ingresso di detto condotto. In particolare, la bobina à ̈ in grado di ruotare attorno al condotto cosicché, ad ogni rotazione compiuta dalla bobina corrisponde un avvolgimento realizzato attorno all'involucro. Inoltre, la macchina legatrice nota comprende due coppie di pinze adatte a strozzare l'involucro riempito e disposte una a monte dell'altra nella direzione di alimentazione dell'involucro stesso. La coppia a monte à ̈ fissa ed à ̈ posta all'esterno del condotto mentre quella a valle à ̈ mobile ed à ̈ posta all'interno dello stesso.
Durante le operazioni, una volta che una porzione di involucro à ̈ stata riempita e introdotta nel condotto, entrambe le coppie di pinze vengono chiuse in modo da realizzare una prima strozzatura, Successivamente, una prima legatura viene realizzata attorno alla strozzatura tra le due coppie di pinze. Come apparirà chiaro in seguito, la posizione di questa prima legatura corrisponde alla estremità a valle, nella direzione di alimentazione, della strozzatura allungata che sarà realizzata. Quindi, mentre entrambe le coppie di pinze vengono mantenute chiuse, la coppia mobile viene traslata nella direzione di alimentazione così da trascinare con se l'insaccato costringendo nello stesso tempo una porzione di budello a passare attraverso la coppia fissa di pinze chiuse. In questo modo viene realizzata la strozzatura allungata; infatti, la distanza lungo la quale la coppia mobile di pinze viene traslata corrisponde alla lunghezza desiderata per la strozzatura allungata. Infine, una seconda legatura viene realizzata, in prossimità della coppia fissa di pinze, cioà ̈, in corrispondenza della estremità a monte della strozzatura realizzata.
La macchina legatrice sopra descritta comporta diversi svantaggi.
Ad esempio, il fatto che siano previste due coppie di pinze complica notevolmente la struttura generale della macchina. La macchina à ̈ quindi di difficile realizzazione e soggetta a guasti e la sua manutenzione si rivela spesso difficile e laboriosa.
Inoltre, la coppia di pinze posta all'interno del condotto di alimentazione può ostacolare l'avanzamento degli insaccati all'interno del condotto stesso con il rischio che l'involucro tubolare o budello sia rotto o danneggiato.
Una seconda macchina legatrice dello stesso tipo di quella descritta sopra à ̈ descritta nella domanda europea di brevetto EP 00 109 962 depositata a nome del titolare della presente domanda. In particolare, la seconda macchina à ̈ equipaggiata con una sola coppia di pinze che sono traslabili assieme alla bobina lungo la direzione di alimentazione dell'involucro riempito. Una prima legatura à ̈ realizzata chiudendo la coppia di pinze così da strozzare il budello e formando uno o più avvolgimenti di spago in prossimità della prima strozzatura. Successivamente, con le pinze in posizione chiusa, le pinze stesse e la bobina vengono arretrate nella direzione di alimentazione di una distanza prefissata così da sfilare dal tubo di insacco della macchina insaccatrice una quantità predefinita di involucro. Le pinze vengono quindi riaperte e riportate nella posizione iniziale assieme alla bobina. Infine le pinze vengono di nuovo chiuse così da strozzare di nuovo l'involucro e una seconda legatura à ̈ realizzata in prossimità della nuova strozzatura.
Anche questa seconda macchina non à ̈ priva di inconvenienti. Per esempio, il fatto che le pinze e la bobina siano traslate solidalmente rallenta le operazioni di legatura. Infatti, nel caso di questa macchina, le strozzature allungate sono realizzate strozzando il budello o involucro in due posizioni poste a una distanza corrispondente alla lunghezza desiderata per le strozzature allungate.
Inoltre, la strozzatura non risulta sempre vuota ma contiene a volte piccole quantità di impasto. Ciò à ̈ dovuto in particolare al fatto che le due strozzature successive sono eseguite sull'involucro almeno parzialmente riempito.
Un ulteriore svantaggio delle macchine legatrici note del tipo sopra descritto, risiede nel fatto che, durante le operazioni di legatura, gli insaccati stessi tendono a ruotare attorno ad un asse longitudinale, sostanzialmente parallelo alla direzione lungo la quale gli insaccati sono fatti avanzare durante le operazioni. La rotazione degli insaccati provoca quindi il parziale arrotolamento dello spago che unisce le legature alle due estremità di ogni insaccato, attorno all'insaccato stesso. Ne deriva quindi che le catene di insaccati sono difficilmente maneggiabili; ad esempio, la messa a stagionatura degli insaccati risulta difficoltosa e scarsamente automatizzabile. È quindi indispensabile l'intervento manuale dell'operatore con un notevole aumento dei tempi di lavorazione. Esiste inoltre il rischio che l'involucro o budello sia danneggiato e/o tagliato dallo spago stesso.
Un ulteriore esempio di macchina legatrice per prodotti alimentari può essere trovato nella domanda di brevetto EP 1 477 067 Al . La macchina descritta in questo documento comprende mezzi di avanzamento adatti a far avanzare i prodotti insaccati in una direzione predefinita di avanzamento. In particolare, i mezzi di avanzamento comprendono un corpo principale adatto a ricevere al proprio interno i prodotti insaccati e comprendente una prima apertura adatta a ricevere i prodotti insaccati e una seconda apertura adatta a permettere la fuoriuscita degli stessi. Il corpo principale é traslabile nella direzione di avanzamento all’interno di un corpo secondario e comprende mezzi di presa adatti ad esercitare alternativamente una presa sui prodotti insaccati così da poter trascinare con sé i prodotti insaccati mentre traslato nella direzione predefinita di avanzamento. I mezzi di presa comprendono un corpo di materiale elastico quale gomma, resina o silicone adatto ad essere alternativamente gonfiato e sgonfiato oppure riempito con un liquido e svuotato dello stesso.
La macchina descritta in EP 1 477 067 Al presenta una struttura avente un’architettura complessa e comportante quindi elevati costi di fabbricazione e di manutenzione. Inoltre, i mezzi di presa possono danneggiare il budello e compromettere quindi la qualità dei prodotti insaccati.
In considerazione della situazione sopra descritta sarebbe auspicabile disporre di una macchina per la preparazione di prodotti alimentari che permettesse di superare o almeno di limitare gli inconvenienti tipici dello stato dell'arte noto. In particolare, sarebbe auspicabile poter disporre di una macchina legatrice per la legatura di insaccati che permettesse di superare gli inconvenienti riscontrati nelle macchine legatrici descritte sopra.
SOMMARIO DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione riguarda una macchina legatrice per prodotti insaccati. In particolare, la presente invenzione é basata sull’idea inventiva di provvedere la macchina legatrice di un tubo di alimentazione movibile lungo la direzione di alimentazione della legatrice tra una posizione di alimentazione e una posizione di strozzatura. In questo modo, il tubo di alimentazione viene traslato e si effettua il riempimento degli insaccati a valle rispetto ai mezzi di strozzatura evitando il contatto dei mezzi di strozzatura con gli insaccati ed evitando quindi danneggiamenti degli insaccati stessi.
Secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, é provvista una macchina legatrice per la legatura mediante un filo o spago di prodotti insaccati a base di un impasto, comprendente: un tubo di alimentazione disposto lungo una direzione di alimentazione e comprendente un’estremità di uscita atta ad alimentare un involucro tubolare con detto impasto; mezzi di strozzatura atti ad effettuare strozzature in detto involucro tubolare; mezzi di legatura atti ad avvolgere una porzione di spago attorno a dette strozzature; in cui detto tubo di alimentazione é movibile lungo una direzione sostanzialmente parallela a detta direzione di alimentazione tra una posizione di alimentazione A in cui almeno detta estremità di uscita atta ad alimentare detto involucro tubolare attraversa detti mezzi di strozzatura in modo da consentire il riempimento di detto involucro tubolare in una posizione a valle in detta direzione di alimentazione rispetto a detti mezzi di strozzatura e una posizione di strozzatura B in cui detto tubo di alimentazione é interamente posto a monte di detti mezzi di strozzatura in detta direzione di alimentazione in modo da consentire la realizzazione di strozzature in detto involucro tubolare.
In questo modo,, si realizza il riempimento dell’involucro tubolare e si formano la strozzatura e la legatura senza dover agire sul prodotto insaccato stesso, senza cioà ̈ dover riposizionare o muovere il prodotto insaccato. Questo permette di diminuire la probabilità di danneggiare gli insaccati.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, é provvista una macchina comprendente ulteriormente mezzi di trattenimento posti a valle rispetto a detti mezzi di strozzatura lungo detta direzione di alimentazione, detti mezzi di trattenimento essendo atti a trattenere le porzioni di detto involucro tubolare riempite con detto impasto. In questo modo, il movimento del tubo di alimentazione non comporta il movimento involontario dei prodotti insaccati.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, é provvista una macchina in cui detti mezzi di trattenimento sono atti ad impegnarsi con detta estremità di uscita di detto tubo di alimentazione quando detto tubo di alimentazione é posto in detta posizione di alimentazione. In questo modo, il riempimento dell’involucro tubolare avviene a valle rispetto ai mezzi di trattenimento minimizzando il rischio di danneggiamento dei prodotti insaccati da parte di componenti della macchina legatrice.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, é provvista una macchina in cui detti mezzi di trattenimento sono movibili lungo una direzione di espulsione sostanzialmente parallela a detta direzione di alimentazione in modo da trascinare dette porzioni di detto involucro tubolare lungo detta direzione di espulsione. In questo modo i prodotti insaccati possono essere spostati a seguito del movimento dei mezzi di trattenimento.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, é provvista una macchina in cui detti mezzi di trattenimento sono movibili lungo una direzione sostanzialmente parallela a detta direzione di alimentazione tra una posizione di riempimento C in cui detti mezzi di trattenimento si impegnano con detta estremità di uscita di detto tubo di alimentazione quando detto tubo di alimentazione à ̈ posto in detta posizione di alimentazione A in modo che detto involucro tubolare venga riempito a valle nella direzione di alimentazione rispetto a detti mezzi di trattenimento, e una posizione di legatura D in cui detti mezzi di trattenimento sono posti a valle ad una distanza prefissata da detta posizione di riempimento C. Questo permette di realizzare in modo facile strozzature allungate con doppie legature, minimizzando i rischi di danneggiamento dei prodotti insaccati.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, é provvista una macchina in cui detti mezzi di trattenimento comprendono un elemento cavo comprendente una prima apertura atta ad alloggiare detta estremità di uscita di detto tubo di alimentazione quando detto tubo di alimentazione é in detta posizione di alimentazione A e una seconda apertura posta a valle lungo detta direzione di alimentazione rispetto a detta prima apertura, detta seconda apertura avente una superficie maggiore di detta prima apertura. In questo modo la presa che viene esercitata dai mezzi di trattenimento sui prodotti insaccati é particolarmente delicata e viene minimizzata la probabilità di danneggiare gli insaccati stessi.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, é provvista una macchina in cui detti mezzi di strozzatura comprendono una prima pinza comprendente un’apertura avente una porzione ristretta comunicante con una porzione allargata e una seconda pinza comprendente un’apertura avente una porzione ristretta comunicante con una porzione allargata, detta seconda pinza essendo posta a valle in detta direzione di alimentazione rispetto a detta prima pinza, dette prima pinza e seconda pinza essendo adatte ad essere azionate tra una prima posizione nella quale dette porzioni allargate sono sostanzialmente allineate in modo da permettere il passaggio di detta estremità di uscita di detto tubo di alimentazione e una seconda posizione nella quale dette porzioni ristrette sono sostanzialmente allineate in modo da formare strozzature in detto involucro tubolare.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, é provvista una macchina in cui detti mezzi di strozzatura comprendono una pinza singola e un sistema di pinze, detta pinza singola essendo posta a valle in detta direzione di alimentazione rispetto a detto sistema di pinze, detto sistema di pinze comprendente una prima pinza posta a monte nella direzione di alimentazione, una seconda pinza intermedia e una terza pinza posta a valle nella direzione di alimentazione.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, é provvista una macchina in cui detti mezzi di legatura comprendono mezzi ruotabili e un recipiente atto a contenere una quantità predefinita di spago e a rilasciare porzioni predefinite di detto spago, detto recipiente essendo solidamente collegato a detti mezzi ruotabili in modo che la rotazione di detti mezzi ruotabili provochi il rilascio di una porzione predefinita di spago e avvolgimento di detta porzione predefinita di spago intorno a detto involucro tubolare.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, é provvista una macchina comprendente ulteriormente uno snodo atto a permettere che detto tubo di alimentazione sia ruotato in modo che l’asse di detto tubo di alimentazione formi un angolo predefinito rispetto a detta direzione di alimentazione in modo da facilitare le operazioni di manutenzione del tubo di alimentazione e le operazioni di infilatura dell’involucro tubolare sul tubo stesso.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, é provvista una macchina comprendente ulteriormente mezzi di controllo posti su detto tubo di alimentazione in prossimità di detta estremità di uscita, detti mezzi di controllo essendo atti a controllare lo sfilamento di detto involucro tubolare da detto tubo di alimentazione. In questo modo si minimizza ad esempio la probabilità della formazione di bolle d'aria all’interno degli insaccati.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, é provvista una macchina comprendente ulteriormente mezzi di collegamento atti ad accoppiare detta macchina legatrice con l’uscita di una macchina per la lavorazione di paste molli.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, é provvisto un sistema combinato per la produzione di prodotti insaccati, comprendente una macchina per la lavorazione di paste molli e una macchina legatrice secondo la presente invenzione, detta macchina per la lavorazione di paste molli e detta macchina legatrice essendo atte ad essere accoppiate.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della macchina secondo la presente invenzione appariranno più chiari dalla descrizione seguente esposta con riferimento alle figure allegate, di particolari forme di realizzazione della macchina, nelle quali parti identiche o corrispondenti della macchina stessa sono identificate dagli stessi numeri di riferimento. In particolare, nelle figure:
la figura 1 rappresenta schematicamente una vista laterale schematica di una forma di realizzazione particolare della macchina legatrice secondo la presente invenzione abbinata a una macchina per la lavorazione di paste molli;
la figura 2 rappresenta schematicamente una vista laterale schematica e allargata di una forma di realizzazione particolare della macchina legatrice secondo la presente invenzione;
la figura 3 rappresenta schematicamente una vista dall'alto parzialmente in sezione della macchina legatrice schematizzata in figura 2;
la figura 4 mostra schematicamente una vista laterale di mezzi di frenaggio con i quali può essere equipaggiata la macchina legatrice secondo la presente invenzione;
la figura 5 mostra schematicamente una vista in sezione del centrifugo con il quale può essere equipaggiata la macchina legatrice secondo la presente invenzione;
la figura 6 rappresenta schematicamente una vista frontale delle pinze della macchina legatrice secondo una forma di realizzazione della presente invenzione in posizione aperta la figura 7 rappresenta schematicamente una vista frontale delle pinze della macchina legatrice secondo una forma di realizzazione della presente invenzione in posizione chiusa; la figura 8 rappresenta schematicamente una vista prospettica schematica delle pinze della macchina legatrice secondo una forma di realizzazione della presente invenzione e di un sistema di leve per azionare dette pinze;
la figura 9 rappresenta schematicamente una vista prospettica dei mezzi di legatura;
la figura 10 rappresenta schematicamente una vista laterale della macchina legatrice della presente invenzione;
la figura 11 rappresenta schematicamente una vista laterale del tubo di alimentazione in posizione di alimentazione A e dei mezzi di trattenimento in posizione di riempimento C; la figura 12 rappresenta schematicamente una vista laterale del tubo di alimentazione in posizione di strozzatura B e dei mezzi di trattenimento in posizione di riempimento C; viene inoltre mostrato un ingrandimento della regione in prossimità della strozzatura;
la figura 13 rappresenta schematicamente una vista laterale del tubo di alimentazione in posizione di strozzatura B e dei mezzi di trattenimento in posizione di legatura D; viene inoltre mostrato un ingrandimento della regione in prossimità della strozzatura;
la figura 14 rappresenta schematicamente una vista dall’alto di un particolare della macchina legatrice secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;
la figura 15 rappresenta schematicamente una vista laterale di un particolare della macchina legatrice secondo una forma di realizzazione della presente invenzione comprendente mezzi di controllo;
la figura 16 rappresenta schematicamente una vista in sezione dei mezzi di controllo mostrati in figura 15;
la figura 17 rappresenta schematicamente una vista in sezione di una macchina legatrice secondo un’ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione;
la figura 18 rappresenta schematicamente le pinze della macchina legatrice secondo la forma di realizzazione della presente invenzione mostrata in figura 17 in posizione aperta; la figura 19 rappresenta schematicamente le pinze della macchina legatrice secondo la forma di realizzazione della presente invenzione mostrata in figura 17 in posizione chiusa. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE INVENZIONE
Mentre la presente invenzione sarà esposta con riferimento sia alle forme di realizzazione illustrate nella descrizione seguente sia nelle figure, risulta chiaro che la presente invenzione non à ̈ limitata a tali forme particolari di realizzazione ma piuttosto le forme particolari di realizzazione di seguito descritte chiariscono diversi aspetti della presente invenzione, lo scopo della quale à ̈ definito dalle rivendicazioni.
Elementi corrispondenti sono indicati per semplicità nelle figure con numeri di riferimento simili.
Inoltre, nell ambito della presente invenzione, con la dicitura “direzione di alimentazione†si intende una direzione seguita dall’impasto nel sistema durante la lavorazione. In altre parole, si intende la direzione che impasto segue durante il processo di lavorazione quando entra in una determinata parte del sistema per poi uscirne in modo da passare alla fase successiva. Con il termine “a monte nella direzione di alimentazione†si intende quindi una posizione che precede una seconda posizione lungo il percorso seguito dall’impasto.
In altre parole, una parte della macchina legatrice posta a monte nella direzione di alimentazione rispetto ad una seconda parte, sarà attraversata dall’impasto prima della seconda parte. Analogamente, con il termine “a valle nella direzione di alimentazione†si intende una posizione che segue una seconda posizione lungo il percorso seguito dall’impasto. In altre parole, una parte della macchina legatrice posta a valle nella direzione di alimentazione rispetto ad una seconda parte, sarà attraversata dall’impasto dopo la seconda parte.
Con riferimento alle figure annesse, di seguito verranno descritte alcune forme di realizzazione illustrative della macchina legatrice per prodotti insaccati secondo la presente invenzione.
Nella Figura 1 , la macchina legatrice 100 é mostrata abbinata ad una macchina 200 per la lavorazione di paste molli, nella posizione reciproca nella quale la legatrice 100 e la macchina 200 per la lavorazione di paste molli sono disposte durante le operazioni di produzione degli insaccati. La macchina 200 per la lavorazione di paste molli può essere qualsiasi tipo di macchina prevista per la lavorazione di un impasto, per esempio un impasto a base di carni animali, oppure di verdure, di soia, di glutine o simili.
L’impasto lavorato nella macchina 200 per la lavorazione di paste molli viene emesso attraverso l’uscita 201 della macchina 200. La macchina legatrice 100 é atta ad essere accoppiata con l’uscita 201 della macchina 200 in modo da ricevere in entrata impasto lavorato nella macchina 200 per la lavorazione di paste molli. Ad esempio, la macchina legatrice 100 può comprendere mezzi di collegamento 101 atti a permettere il collegamento tra la macchina legatrice 100 e l’uscita 201 della macchina 200 per la lavorazione di paste molli. Ad esempio, può essere previsto un manicotto filettato atto ad impegnarsi con l’uscita 201 della macchina 200.
La macchina legatrice 100 comprende un tubo di alimentazione 105 atto a ricevere l’impasto lavorato emesso dalla macchina 200 e ad emetterlo attraverso un’estremità di emissione 105b di detto tubo di alimentazione 105. In particolare, il tubo di alimentazione 105 é disposto lungo una direzione di alimentazione che, nelle forme di realizzazione della presente invenzione illustrate nelle figure allegate, corrisponde alla direzione orizzontale da destra a sinistra. L’estremità di emissione 105b del tubo di alimentazione 105 corrisponde all’estremità del tubo di alimentazione 105 a valle nella direzione di alimentazione. Il tubo di alimentazione 105 comprende inoltre un’estremità di entrata 105a posta a monte nella direzione di alimentazione. In particolare, le paste molli in uscita dall’uscita 201 della macchina 200 per la lavorazione di paste molli entrano nel tubo di alimentazione 105 della macchina legatrice 100 attraverso l’estremità di entrata 105a e ne escono attraverso l’estremità di uscita 105b.
Sul tubo di alimentazione 105 viene infilato a guisa di calza un involucro tubolare 300, ad esempio un budello di origine animale. Inoltre, a seconda del tipo di insaccati prodotti, può essere usato un involucro o budello diverso, ad esempio sintetico, del tipo a base di collagene.
L’involucro tubolare 300 viene infilato a guisa di calza in corrispondenza dell’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione 105 in modo da essere progressivamente riempito quando l’impasto fuoriesce dal tubo di alimentazione 105 attraverso l’estremità di uscita 105b.
La legatrice 100 comprende ulteriormente mezzi di legatura 107 atti a formare le legature dell’involucro tubolare 300 riempito e descritti in dettaglio in seguito. I mezzi di legatura 107 sono quindi posizionati rispetto al tubo di alimentazione 105 in modo tale da poter ricevere l’involucro tubolare 300 riempito di impasto o, in altre parole, in modo da essere alimentati con l’involucro tubolare 300 riempito. In particolare, i mezzi di legatura 107 sono posizionati con il proprio ingresso in prossimità dell’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione 105 in modo tale che l’impasto che fuoriesce dal tubo di alimentazione 105 riempia l’involucro tubolare 300 e permetta di effettuarne la legatura per mezzo dei mezzi di legatura 107. L’involucro tubolare 300 viene quindi progressivamente sfilato dal tubo di alimentazione 105 e le operazioni di produzione degli insaccati proseguono fino a esaurimento dell’involucro tubolare 300. Una volta esaurito l’involucro tubolare 300, le operazioni sono sospese e un nuovo involucro tubolare viene infilato a guisa di calza sul tubo di alimentazione 105 in corrispondenza dell’estremità di uscita 105b prima di riprendere con le operazioni di produzione degli insaccati.
La macchina legatrice 100 mostrata in Fig. 1 comprende una parete di supporto 106 atta ad alloggiare e/o a supportare le principali componenti della macchina legatrice 100 stessa. La parete di supporto 106, infatti, permette ad esempio di alloggiare i mezzi di legatura 107 e una sorgente di potenza 108 atta ad azionare i mezzi di legatura 107. La sorgente di potenza 108, potrebbe essere ad esempio un motore elettrico, un motore idraulico o qualsiasi altra sorgente di potenza nota all’uomo del mestiere.
Nel seguito, con particolare riferimento alla Figura 2, alcuni particolari della macchina legatrice 100 secondo la presente invenzione verranno descritti in dettaglio.
La parete di supporto 106 Ã ̈ atta a sostenere la sorgente di potenza 108.
Mediante un opportuno sistema di trasmissione la sorgente di potenza 108 à ̈ collegata attraverso una prima apertura passante (non rappresentata in figura per ragioni di chiarezza) della parete verticale 106 a una prima corona dentata 109 ruotabile attorno al proprio pignone centrale (anch'esso non rappresentato nella figura) alloggiato nella detta prima apertura passante della parete verticale 106. La corona dentata 109 à ̈ adatta a impegnarsi con una seconda corona dentata 110. Come apparirà più chiaro in seguito, la seconda corona dentata 1 10 à ̈ parte di mezzi ruotabili 111 che a loro volta sono parte dei mezzi di legatura 107. Risulta quindi chiaro che l'azione della sorgente di potenza 108 provoca la rotazione della corona dentata 110, e quindi la rotazione dei mezzi ruotabili 1 11. Va comunque notato che un diverso sistema di trasmissione può essere previsto allo scopo; per esempio, al posto delle corone dentate 109 e 110 può essere prevista una cinghia di trasmissione o comunque un sistema equivalente tra quelli noti all'uomo del mestiere. I mezzi ruotabili 111 comprendono inoltre una flangia 112, solidale con la corona dentata 110 e sulla quale à ̈ posto un meccanismo 113 adatto a guidare uno spago 400. In Figura 2 sono inoltre rappresentati schematicamente i mezzi di strozzatura 114 atti ad effettuare strozzature nell’involucro tubolare 300. Un esempio di mezzi di strozzatura 114 é rappresentato da una coppia di pinze 114a e 1 14b che verranno descritte più in dettaglio in seguito con riferimento alle figure 6, 7 e 8. Un ulteriore esempio di mezzi di strozzatura é rappresentato da un sistema di pinze 310 che verrà descritto in dettaglio in seguito con riferimento alle figure 17, 18 e 19.
Lo spago 400 viene guidato dal meccanismo 113 tra le pinze 114a e 114b. Una riserva o quantità predefinita dello spago 400 può essere contenuta in un recipiente 115 atto allo scopo e fissato in modo solidale ai mezzi ruotabili 111 , in particolare alla corona dentata 110. Apparirà quindi chiaro all’uomo del mestiere che la rotazione impressa dalla sorgente di potenza 108 alla corona dentata 109 fa si che anche i mezzi di legatura 107 comprendenti i mezzi ruotabili 111 costituiti dalla corona dentata 110 e dalla flangia 112 con essa solidale e i mezzi di guida dello spago comprendenti il recipiente 115 e il meccanismo di guida 113 vengano ruotati. È quindi evidente che tramite la rotazione impressa dalla sorgente di potenza 108 alla corona dentata 109 e la conseguente rotazione della corona dentata 110 una porzione predefinita di spago 400 viene avvolta attorno all’involucro tubolare 300 in corrispondenza della strozzatura formata dai mezzi di strozzatura 114. In particolare, nella forma di realizzazione mostrata in Figura 2, lo spago 400 viene avvolto attorno all’involucro tubolare 300 nello spazio tra la coppia di pinze 114a e 114b in corrispondenza della strozzatura formata nell’involucro tubolare 300 da tali pinze 114e e 114b così da realizzare una legatura.
I mezzi ruotabili 1 11 sono alloggiati in una seconda apertura cilindrica passante (non rappresentata in Figura 2) della parete verticale 106 in modo tale da poter ruotare attorno al loro asse longitudinale sostanzialmente coincidente con o sostanzialmente parallelo all'asse longitudinale del tubo di alimentazione 105. In particolare, i mezzi ruotabili 111 , comprendenti la corona dentata 110 e la flangia 112 con essa solidale, sono adatti a essere ruotati attorno a un corpo principale 116 avente una superficie esterna cilindrica 116 s . II corpo principale 116 à ̈ reso solidale con la parete verticale 106 in modo da impedire che il corpo principale 116 possa ruotare durante la rotazione dei mezzi ruotabili 111. Nella forma di realizzazione mostrata in Figura 2, estremità d’uscita 1 16b del corpo principale 1 16 é fissata alla parete verticale 106 per mezzo di una serie di sbarre rigide 117.
I prodotti insaccati 500 vengono emessi attraverso l’estremità di uscita 11 6b del corpo principale 116.
Nel seguito verranno descritti con riferimento alla Figura 3 ulteriori dettagli di una forma particolare di realizzazione della macchina legatrice secondo la presente invenzione. In particolare, dalla figura 3 Ã ̈ possibile dedurre la posizione reciproca di diverse parti componenti della macchina legatrice 100.
Per esempio, risulta evidente dalla figura 3 come i mezzi ruotabili 111 comprendenti la corona dentata 110 e la flangia 112 ad essa solidale siano ricevuti in una apertura passante della parete verticale 106. In particolare, a tale scopo, la corona dentata 110 à ̈ resa solidale con la flangia 1 12 per mezzo di una porzione di collegamento 110a avente un diametro esterno ridotto rispetto al diametro esterno della corona dentata 110 e della flangia 112. La superficie esterna della porzione di collegamento 110a à ̈ adatta ad impegnarsi con la superficie interna dell’apertura passante della parete verticale 106 nella quale i mezzi ruotabili 111 sono alloggiati, in modo che gli stessi mezzi ruotabili 111 siano liberi di ruotare all'interno dell’apertura passante della parete verticale 106.
Il recipiente 115 nel quale à ̈ contenuta una riserva o quantità predefinita dello spago 400 à ̈ fissato alla corona dentata 110 dei mezzi ruotabili 111 in modo che il recipiente 115 venga ruotato durante la rotazione di detti mezzi ruotabili 11 1. Sono inoltre previsti mezzi adatti a controllare la tensione dello spago 400 in uscita dal recipiente stesso; tali mezzi comprendono sostanzialmente mezzi di frenaggio 115a fissati solidalmente al coperchio del recipiente 115 e un centrifugo 1 15b fissato solidalmente alla flangia 111. Detti mezzi di frenaggio 115a e detto centrifugo 1 15b verranno descritti di seguito con riferimento alle figure 4 e 5.
Come schematizzato in figura 4, i mezzi di frenaggio 115a comprendono essenzialmente un perno o bullone principale filettato 115af sulle estremità opposte del quale si impegnano un dado o farfalla 115ae e un dado 115ag, rispettivamente. Inoltre, sul perno 115af sono infilate una molla 115ad e una coppia di rondelle 115ab e 115ac; lo spago 400 à ̈ fatto passare tra le due rondelle 115ab e 115ac. Risulta quindi evidente come la molla 115ad eserciti una pressione sulla rondella 115ab, la quale, a sua volta, esercita una pressione sullo spago 400 tra le due rondelle 115ab e 115ac. La pressione esercitata sullo spago 400 impedisce quindi che lo stesso, durante le operazioni di legatura, possa scorrere liberamente tra le due rondelle e quindi esca liberamente dal recipiente 115; al contrario, la pressione esercitata sullo spago 400 permette che la tensione dello spago 400 in uscita dal recipiente sia regolata opportunamente a seconda delle esigenze. In particolare, a tale scopo, la tensione dello spago 400 può essere regolata agendo sul dado o farfalla 115ae in modo tale da aumentare o diminuire la pressione esercitata dalla molla 115ad sulla rondella 115ab.
Il centrifugo 115b mostrato in figura 5 comprende essenzialmente un contenitore cavo 115ba di forma sostanzialmente cilindrica, nel quale à ̈ alloggiato un corpo 115bb in modo tale che il corpo 115bb possa traslare all'interno del contenitore nella direzione della freccia schematizzata in figure 115b. Il contenitore 1 15ba comprende due aperture 115bd realizzate nella parte inferiore dello stesso per l'entrata e l'uscita dello spago 400, rispettivamente. A sua volta, il corpo 115bb comprende una apertura o condotto passante 115bc. Lo spago 400 entra nel centrifugo 1 15b attraverso l’apertura di entrata 115bd del contenitore 115ba, prosegue quindi attraverso il condotto passante 115bc del corpo 115bb e fuoriesce dal centrifugo 1 15b attraverso la apertura di uscita 115bd del contenitore 115ba. Nella posizione di riposo schematizzata in figura 5, (posizione assunta quando i mezzi ruotabili 111 sono fermi) il corpo 115bb à ̈ adagiato sul fondo del contenitore 115ba e il condotto passante 115bc del corpo 115bb risulta allineato con le aperture 115bb del contenitore 115ba. In questo modo, nessuna pressione o attrito à ̈ esercitata sullo spago 400, ma lo stesso à ̈ libero di scorrere attraverso il centrifugo 115b. Viceversa, durante le operazioni di legatura, cioà ̈ durante la rotazione dei mezzi ruotabili 111 , la forza centrifuga esercitata sul corpo 115bb fa si che lo stesso sia traslato aH’interno del contenitore 115ba nella direzione della freccia in figura 5, fino a raggiungere una posizione di fine corsa contro il coperchio del contenitore 115ba (in alto in figura 5). In questo modo, il condotto passante 115bc non à ̈ più allineato con le aperture 115bd. Risulta quindi evidente che lo spago 400 non può scorrere liberamente attraverso il centrifugo 1 15b ma à ̈ costretto a percorrere un percorso obbligato realizzato dal disallineamento del corpo 115bb rispetto alle aperture 115bd. In questo modo un attrito à ̈ esercitato sullo spago 400 in modo da mantenere lo stesso sotto tensione.
Di nuovo con riferimento alla figura 3, appare chiaramente come lo spago 400 in uscita dal recipiente 115 sia ulteriormente guidato fino in prossimità dei mezzi di strozzatura 114. In particolare, lo spago 400 à ̈ ripreso da un meccanismo 113 fissato in modo solidale alla flangia 1 12 dei mezzi ruotabili 11 1 in modo tale da essere guidato fino a raggiungere lo spazio previsto tra la coppia di pinze 114a e 114b. Risulta quindi evidente che la rotazione dei mezzi ruotabili 111 provoca la rotazione contemporanea del recipiente 115 in modo che lo spago 400 in uscita dal recipiente 1 15 stesso, opportunamente guidato dal meccanismo 113 sia avvolto attorno all’involucro tubolare 300 in uscita dal tubo di alimentazione 105 nello spazio compreso tra la coppia di pinze 114a e 114b. Inoltre, il freno 115a e il centrifugo 1 15b garantiscono che lo spago 400 sia opportunamente teso durante la rotazione così che lo spago 400 possa essere opportunamente stretto attorno all’involucro tubolare 300 garantendo la realizzazione di un numero opportuno di avvolgimenti che risultino duraturi nel tempo. Dalla figura 3 risulta inoltre apparente come un opportuno contrappeso 122 sia fissato solidalmente alla corona dentata 110; lo scopo di tale contrappeso 122 à ̈ quello di controbilanciare l’effetto volano causato dal recipiente 115, durante la rotazione dei mezzi ruotabili 111.
Risulta inoltre evidente dalla figura 3 che i mezzi ruotabili 111 sono adatti a ricevere l’estremità di entrata 1 16a del corpo principale 1 16 posizionata a monte nella direzione di alimentazione del sistema. A tale scopo, il corpo principale 116 (o almeno la sua estremità a monte nella direzione di alimentazione) presenta una superficie esterna cilindrica 11 6 s sostanzialmente adatta ad impegnarsi con la superficie cilindrica interna dei mezzi ruotabili 111. In questo modo, i mezzi ruotabili 11 1 sono liberi di ruotare attorno al corpo principale 116 mentre lo stesso corpo principale 116 risulta fisso. Infatti, l'estremità di uscita 1 16b del corpo principale 116 a valle nella direzione di alimentazione della legatrice o, in altre parole, l'estremità del corpo principale 1 16 contrapposta a quella alloggiata nei mezzi ruotabili 111 à ̈ provvista di una flangia 116c atta a impegnarsi con una piastra 116d così da fissare il corpo principale 116 a detta piastra 116d, per esempio tramite viti non mostrate in figura ma anche tramite un qualunque altro mezzo di fissaggio noto all’uomo del mestiere quali saldatura o simili. Inoltre, la piastra 1 16d à ̈ a sua volta fissata tramite una serie di sbarre rigide 117 (si veda anche la figura 2) alla parete verticale 106. Ne risulta quindi che il corpo principale 116 à ̈ reso solidale con la parete verticale 106 impedendo così che il corpo principale 1 16 possa ruotare durante la rotazione dei mezzi ruotabili 111.
Nel seguito verrà descritto con riferimento alle figure 3, 6, 7 e 8 il funzionamento dei mezzi di strozzatura 114 secondo la forma di realizzazione mostrata in figura 3.
Come mostrato in figura 3, i mezzi di strozzatura 114 possono comprendere una coppia di pinze 114a e 1 14b poste a monte nella direzione di alimentazione rispetto all’estremità di entrata 1 16a del corpo principale 116.
Come rappresentato in dettaglio nelle figure 6 e 7, le pinze 114a e 114b sono costituite essenzialmente da due piastre metalliche collegate in modo solidale a aste ruotabili 120a e 120b, rispettivamente. Inoltre, le pinze 114a e 114b presentano ciascuna una apertura 114a’ e 114b’ . Dette aperture hanno entrambe sostanzialmente la forma di un occhio o di una goccia, vale a dire con una porzione più allargata e una porzione più ristretta comunicanti tra di loro. La pinza 114b à ̈ adatta a essere ruotata in senso antiorario per mezzo dell’asta ruotabile 120b; viceversa, la pinza 1 14a à ̈ adatta a essere ruotata in senso orario per mezzo dell'asta ruotabile 120a. In particolare, le pinze 114a e 114b possono essere ruotate tra due posizioni prestabilite. Nella posizione rappresentata in figura 6 (nel seguito anche definita posizione aperta) le porzioni allargate delle aperture 114a’ e 114b’ risultano sostanzialmente allineate; in questo modo, sia l’involucro tubolare 300 che il tubo di alimentazione 105 o, comunque, una sua porzione in corrispondenza dell’estremità di uscita 105b possono essere spinti attraverso le aperture 114a’ e 114b’delle pinze 114a e 1 14b, rispettivamente. Al contrario, nella posizione rappresentata in figura 7 (nel seguito anche definita posizione chiusa) sono le porzioni ristrette delle aperture 114a’ e 114b’ ad essere allineate. In questo modo, l’involucro tubolare 300 che attraversa le aperture delle pinze 114a e 114b viene strozzato tra le pinze 1 14a e 1 14b.
La rotazione delle pinze 1 14a e 1 14b, rispettivamente in senso orario e antiorario può avvenire come spiegato con riferimento alla figura 8.
Come schematizzato in figura 8, un attuatore 120e à ̈ collegato solidalmente ad un’asta ruotabile 120 per mezzo di un’asta di collegamento 120f. In particolare, l’attuatore 120e comprende un’asta o pistone atto a essere attuato in direzione verticale. Risulterà quindi evidente alle persone del mestiere che Lattuazione del pistone dal basso verso l'alto provoca la rotazione dell’asta 120 in senso antiorario; viceversa, l’attuazione del pistone 120e dall’ alto verso il basso provoca la rotazione dell’asta 120 in senso orario. Quando l’asta 120 à ̈ ruotata in senso antiorario la leva 120d viene spostata da destra verso sinistra nello schema di figura 8. In questo modo, l'asta 120b viene anch’essa ruotata in senso antiorario e con essa viene ruotata in senso antiorario la pinza 114b. Contemporaneamente, il sistema di leve 120c, che a differenza della leva 120d à ̈ provvisto di uno snodo centrale 120c’ à ̈ portato a chiudersi provocando così la rotazione dell'asta 120a, e con essa della pinza 114a, in senso orario. Viceversa, l’attuazione dell’attuatore 120e dall'alto verso il basso nello schema di figura 8 provoca la rotazione in senso orario dell’asta 120, la traslazione da sinistra verso destra della leva 120d e l’apertura del sistema di leve 120c. Ne risulta quindi che l’asta 120b e la pinza 114b sono ruotate in senso orario mentre l’asta 120a e la pinza 114a sono ruotate in senso antiorario.
Figura 9 mostra schematicamente una visione tridimensionale di alcuni dettagli della macchina legatrice 100.
Come schematizzato in figura 9 la parte a monte del corpo principale 116 nella direzione di alimentazione del sistema (la parte sinistra nella figura 9) à ̈ ricevuta all’interno dei mezzi ruotabili 1 11. Detti mezzi ruotabili 111 , comprendenti la corona dentata 110, la flangia 112 e la porzione di collegamento 110a sono a loro volta adatti a essere ruotati attorno al corpo principale 116. Appare chiaro dalla figura 9 che la porzione di collegamento 110a ha un diametro inferiore rispetto al diametro della corona dentata 110 e della flangia 112. Come spiegato con riferimento alla figura 3, la superficie esterna della porzione di collegamento 1 10a à ̈ adatta a impegnarsi con la superficie interna di una apertura passante cilindrica della parete verticale 106 della legatrice 100. Inoltre, come anticipato nella descrizione precedente, la rotazione dei mezzi ruotabili 111 provoca la rotazione contemporanea del contenitore 115 fissato alla corona dentata 110 e il conseguente avvolgimento dello spago 400 attorno all’involucro tubolare 300 in corrispondenza delle strozzature. A questo proposito va notato come i mezzi di guida dello spago 400, oltre ai mezzi di frenaggio 115a (non rappresentati in figura 9) e al centrifugo 115b, comprendano un condotto passante 115c realizzato attraverso la corona dentata 110, la porzione di collegamento 110a e la flangia 112. In questo modo lo spago 400 à ̈ guidato dal contenitore 115 fino in prossimità dell’apertura di entrata 1 16 d del corpo principale 116 a monte nella direzione di alimentazione della legatrice. All’uscita del condotto 1 15c posta sulla flangia 112, lo spago 400 à ̈ raccolto da un meccanismo 113 che permette di avvolgere lo spago 400 attorno all’involucro tubolare 300 durante la rotazione dei mezzi ruotabili 1 11. La tensione del filo garantita dai mezzi di frenaggio 115a e dal centrifugo 1 15b permettono di stringere lo spago attorno all’involucro tubolare 300 in modo adeguato. Si realizzano quindi delle legature affidabili e atte a durare nel tempo senza correre il rischio che le legature stesse possano sciogliersi preventivamente e inavvertitamente.
In figura 9 à ̈ anche rappresentata in forma schematica l'asta ruotabile 120b per la rotazione della pinza 14b; come appare dalla figura, l’ asta 120b à ̈ ricevuta nella sede 126 ricavata nello spessore della parete del corpo principale 116.
Con riferimento alla figura 10 verrà ulteriormente chiarita di seguito la posizione reciproca di alcune componenti di una macchina legatrice secondo la presente invenzione.
Come schematizzato in figura 10, la sorgente di potenza 108 é fissata alla parete verticale 106. Un sistema di trasmissione 108a à ̈ collegato attraverso un’ apertura passante (non rappresentata in figura 10) della parete verticale 106 alla corona dentata 109 (anch'essa non rappresentata in figura 10) posta sul lato opposto della parete verticale 106 rispetto alla sorgente di potenza 108.
Risulta inoltre evidente dalla figura 10 che il corpo principale 116 à ̈ ricevuto all’interno dei mezzi ruotabili 111 , di cui solo la flangia 112 à ̈ rappresentata in figura 10. Nella figura 10 à ̈ inoltre rappresentata la sede 126 atta ad alloggiare l’asta ruotabile 120b per la rotazione della pinza 114b (queste ultime entrambe non rappresentate in figura 10). Infine, in figura 10 sono rappresentati i mezzi attuatori 120e per la rotazione dell’asta 120 e quindi per l’attuazione del sistema di leve e aste collegate alle pinze 114a e 114b, nonché l’asta 120a e il sistema di leve 120c ad essa collegato per la rotazione della pinza 114a (non mostrata in figura 10).
Di seguito, con riferimento alle figure 11 , 12 e 13 vengono descritti ulteriori dettagli relativi alla macchina legatrice secondo forme di realizzazione della presente invenzione. In particolare, le figure 11 , 12 e 13 mostrano che il tubo di alimentazione 105 della macchina legatrice 100 é movibile lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione di alimentazione del sistema tra una posizione di alimentazione A in cui almeno l’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione 105 atta ad alimentare l’involucro tubolare 300 attraversa i mezzi di strozzatura 114 in modo da consentire il riempimento dell’involucro tubolare 300 in una posizione a valle nella direzione di alimentazione rispetto ai mezzi di strozzatura 114, e una posizione di strozzatura B in cui il tubo di alimentazione 105 é interamente posto a monte dei mezzi di strozzatura 114 nella direzione di alimentazione in modo da consentire la realizzazione di una strozzatura 501 nell’involucro tubolare 300.
In particolare, figura 11 mostra la situazione in cui il tubo di alimentazione 105 é nella posizione di alimentazione A. Come si osserva in figura 11 , le pinze 114a e 114b sono aperte, sono cioà ̈ tali che le porzioni allargate delle rispettive aperture 114a’ e 114b’ sono allineate come descritto ad esempio con riferimento alla figura 6. Il tubo di alimentazione 105 é posto in una posizione a valle nella direzione di alimentazione del sistema (la direzione orizzontale da destra a sinistra nelle figure 11 , 12 e 13) in modo che la sua estremità di uscita 105b attraversa le aperture 114a’ e 114b’ delle pinze 114a e 114b. In altre parole, l’estremità di apertura 105b del tubo di alimentazione 105 é posta a valle rispetto a entrambe le pinze 114a e 114b. Come si nota in figura, l’involucro tubolare 300 é posto a guisa di calza sull’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione 105. In questo modo, il riempimento dell’involucro tubolare 300 per mezzo dell’impasto che fuoriesce dall’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione 105 avviene a valle rispetto alla posizione delle pinze 114a e 114b. Come si vede infatti in figura 11 , il prodotto insaccato 500 viene formato a valle rispetto alle pinze 114a e 114b.
Le figure 12 e 13 mostrano invece la situazione in cui il tubo di alimentazione 105 é nella posizione di strozzatura B. In particolare, il tubo di alimentazione 105 é completamente posto all’esterno delle pinze 114a e 114b. Ancora più in particolare, l’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione 105 che, nella posizione di alimentazione A (figura 11), é posta a valle rispetto alle pinze 114a e 114b nella direzione di alimentazione, nella posizione di strozzatura B é posta completamente a monte rispetto alle pinze 114a e 114b stesse. In questo modo, le pinze 114a e 114b possono essere chiuse come descritto ad esempio con riferimento alla figura 7, in modo tale, cioà ̈, che le porzioni ristrette delle aperture 114a’ e 114b’ siano allineate. Questo permette di realizzare la strozzatura 501 nell’involucro tubolare 300 e quindi la legatura 401 per mezzo dello spago 400 come descritto sopra e come mostrato nell’ingrandimento in figura 12.
Il movimento del tubo di alimentazione 105 tra le posizioni di alimentazione A e di strozzatura B può essere attuato per mezzo di mezzi di attuazione 103, ad esempio per mezzo di un attuatore pneumatico.
Il sistema può ad esempio comprendere un corpo cavo 103a fisso. Ad esempio, il corpo cavo 103a può essere reso solidale con la parete verticale 106 della macchina legatrice per mezzo di mezzi di supporto 104. Una porzione di entrata 105a del tubo di alimentazione 105 posta a monte nella direzione di alimentazione e quindi contrapposta alla porzione di uscita 105b é atta ad impegnarsi in modo movibile con il corpo cavo 103a. In particolare, la porzione di uscita 105a può comprendere una porzione 105a’ atta ad essere alloggiata in modo movibile all’interno della cavità del corpo cavo 103a fisso. L’attuatore dei mezzi di attuazione 103 é collegato per mezzo di un supporto 103b al tubo di alimentazione 105 in modo che lo spostamento dell’attuatore dei mezzi di attuazione 103 comporti lo spostamento del tubo di alimentazione 105. In particolare, i mezzi di attuazione 103 e il corpo cavo 103a sono atti a permettere il movimento del tubo di alimentazione 105 lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione di alimentazione individuata dal tubo di alimentazione 105 stesso. Il corpo cavo 103a può ad esempio avere una forma cilindrica con l’asse sostanzialmente parallelo alla direzione di alimentazione. Inoltre, l’asse del corpo cavo 103a può ad esempio coincidere con l’asse del tubo di alimentazione 105. I mezzi di attuazione 103 possono essere atti a posizionare il tubo di alimentazione 105 in qualsiasi posizione intermedia tra la posizione di alimentazione A e la posizione di strozzatura B lungo la direzione di alimentazione individuata dal tubo di alimentazione stesso.
Come mostrato nelle figure 11 , 12 e 13, il sistema può inoltre comprendere mezzi di trattenimento 130 posti a valle rispetto alla coppia di pinze 114a e 114b nella direzione di alimentazione. I mezzi di trattenimento 130 sono atti a trattenere le porzioni 500 di involucro tubolare 300 riempite. In particolare, come si vede in figura 11 , i mezzi di trattenimento 130 sono atti ad impegnarsi con l’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione 105 quando il tubo di alimentazione é posto nella posizione di alimentazione A. I mezzi di trattenimento 130 mostrati nelle figure comprendono un elemento cavo comprendente una prima apertura 130a ed una seconda apertura 130b posta a valle rispetto alla prima apertura 130a nella direzione di alimentazione. La prima apertura 130a é atta ad alloggiare l’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione 105 quando il tubo di alimentazione é posto nella posizione di alimentazione A (figura 11). In questo modo, il riempimento dell’involucro tubolare 300 avviene a valle nella direzione di alimentazione rispetto alla posizione della prima apertura 130a cosicché gli alimenti insaccati 500 vengono formati all’interno dei mezzi di trattenimento 130. La seconda apertura 130b posta a valle nella direzione di alimentazione rispetto alla prima apertura 130a ha una superficie maggiore rispetto alla prima apertura 130b. In particolare, in questo modo, l’elemento cavo dei mezzi di trattenimento 130 ha una cavità a forma troncoconica. Questo permette all’involucro tubolare 300 di essere riempito nella cavità dei mezzi di trattenimento 130 e di poter essere trattenuto dagli stessi. In particolare, la prima apertura 130b ha una superficie inferiore della sezione delle porzioni 500 riempite dell’involucro tubolare 300 cosicché risulti impossibile per tali porzioni 500 fuoriuscire da detta prima apertura 130b. In altre parole, le dimensioni della prima apertura 130b sono tali che le porzioni 500 riempite dell’involucro tubolare 300 non possano uscire attraverso detta apertura 130b. Al contrario, la seconda apertura 130a ha una superficie maggiore della sezione delle porzioni 500 riempite dell’involucro tubolare 300 cosicché dette porzioni 500 possano uscire attraverso detta seconda apertura 130a. I mezzi di trattenimento possono essere alloggiati nel corpo principale 116 (si veda la figura 3). Inoltre, i mezzi di trattenimento possono essere movibili in modo da trascinare le porzioni 500 di involucro tubolare 300 riempite di impasto. In particolare, la macchina legatrice 100 può essere provvista di mezzi attuatori 150 atti a muovere i mezzi di trattenimento 130. I mezzi attuatori possono ad esempio essere connessi ai mezzi di trattenimento 130 per mezzo di un’ asta 151. Inoltre, all’interno del corpo principale 1 16 può essere prevista una guida, ad esempio una seconda asta 152, atta a guidare il moto dei mezzi di trattenimento 130 all’interno del corpo principale.
La disposizione di questi elementi può essere vista anche in figura 10. In particolare, nella figura sono indicate le aperture 130a e 130b dei mezzi di trattenimento 130 nonché il contorno dell’involucro tubolare 300. Inoltre sono mostrate in sezione l’asta 151 atta ad accoppiare i mezzi di trattenimento 130 con i mezzi attuatori 150 e la guida 152.
II movimento dei mezzi di trattenimento 130 lungo una direzione di espulsione sostanzialmente parallela alla direzione di alimentazione può essere impiegato per permettere l’avanzamento degli insaccati 500 nel corpo principale 116 e quindi la loro espulsione.
Inoltre, secondo una forma vantaggiosa di realizzazione della presente invenzione, i mezzi di trattenimento 130 sono movibili lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione di alimentazione tra una posizione di riempimento C (figure 11 e 12) in cui i mezzi di trattenimento si impegnano con l’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione 105 quando il tubo di alimentazione 105 à ̈ posto nella posizione di alimentazione A in modo che l’involucro tubolare 300 venga riempito a valle nella direzione di alimentazione rispetto ai mezzi di trattenimento 130, e una posizione di legatura D (figura 13) in cui i mezzi di trattenimento 130 sono posti a valle ad una distanza prefissata d dalla posizione di riempimento C. In particolare, in figura 11 i mezzi di trattenimento 130 sono posti nella posizione di riempimento C e il tubo di alimentazione à ̈ posto nella posizione di alimentazione A. In questa configurazione, l’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione 105 passa attraverso la prima apertura 130a dei mezzi di trattenimento 130 e il riempimento dell’involucro tubolare 300 avviene a valle rispetto a detta prima apertura 130a in modo da realizzare il prodotto insaccato 500 a valle della prima apertura 130a come spiegato sopra. In figura 12, il tubo di alimentazione 105 é posto nella posizione di strozzatura B e i mezzi di trattenimento 130 sono mantenuti nella posizione di alimentazione C. In questa configurazione viene realizzata la strozzatura 501 e viene fatta la legatura 401 per mezzo dello spago 400 come spiegato sopra. In particolare, i mezzi di trattenimento 130 impediscono al prodotto insaccato 500 di spostarsi a seguito dello spostamento dalla posizione A alla posizione B del tubo di alimentazione 105. Durante questo spostamento, i mezzi di trattenimento 130 mantengono il prodotto insaccato 500 fermo e lo spostamento del tubo di alimentazione 105 dalla posizione A alla posizione B comporta lo sfilamento di una porzione di involucro tubolare 300 dall’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione 105. Questa porzione non viene riempita, ma viene piuttosto impiegata per formare la strozzatura 501.
Successivamente, come mostrato in figura 13, i mezzi di trattenimento vengono spostati dalla posizione di riempimento C alla posizione di legatura D. In particolare, nella posizione di legatura D, i mezzi di trattenimento 130 sono posti a valle rispetto alla posizione di riempimento C ad una distanza prefissata d rispetto alla posizione di riempimento C. Lo spostamento dei mezzi di trattenimento 130 dalla posizione C alla posizione B permette di trascinare il prodotto insaccato 500 verso valle lungo la direzione di alimentazione e causa lo sfilamento di una ulteriore porzione di involucro tubolare 300 dall’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione. In particolare, come mostrato in figura 13, questo spostamento può essere effettuato quando le pinze sono nella configurazione chiusa come mostrato ad esempio con riferimento alla figura 7. In questo modo, la strozzatura 501 viene allungata ed à ̈ possibile effettuare una seconda legatura 402 in modo da realizzare una doppia legatura comprendente le legature 401 e 402.
A questo punto, il sistema viene riportato nella configurazione mostrata in figura 1 1 in modo da realizzare un nuovo insaccato.
In questo modo, il sistema secondo la presente invenzione, permette di realizzare sia catene di insaccati con legatura singola, sia catene di insaccati con legatura doppia. In particolare, se dopo aver assunto la configurazione mostrata in figura 12, il sistema viene riportato nella configurazione mostrata in figura 11 , si possono realizzare catene di insaccati aventi legature singole tra gli insaccati. Se invece, dopo la configurazione mostrata in figura 12, si porta il sistema nella configurazione mostrata in figura 13 prima di riportarlo nella configurazione mostrata in figura 11 , si possono ottenere catene di insaccati aventi legature doppie tra gli insaccati. La ripetizione di questi passi comporta la formazione delle catene di insaccati. In particolare, il procedimento prosegue fino a quando l’involucro tubolare 300 posto a guisa di calza sul tubo di alimentazione 105 non viene esaurito.
Figura 14 mostra schematicamente un’ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione. In particolare, il sistema mostrato in figura 14 presenta uno snodo 102 atto a permettere che il tubo di alimentazione 105 sia ruotato in modo che l'asse del tubo di alimentazione 105 formi un angolo predefinito a rispetto alla direzione di alimentazione. In particolare, il tubo di alimentazione 105 viene quindi spostato da una posizione di lavoro L in cui l’asse del tubo di alimentazione é sostanzialmente parallelo alla direzione di alimentazione e in cui la macchina opera come descritto sopra formando le catene di prodotti insaccati con le relative legature, e una posizione di ricarica R in cui l’asse del tubo di alimentazione forma un angolo a rispetto alla direzione di alimentazione. Durante le operazioni di legatura, il tubo di alimentazione 105 à ̈ posizionato nella posizione di lavoro L di figura 14, cioà ̈ in modo tale che la fuoriuscita dell'impasto dal tubo 105 provoca il riempimento dell’involucro tubolare 300 e la formazione delle catene di prodotti insaccati 500. L'involucro tubolare 300 à ̈ quindi progressivamente sfilato dal tubo di alimentazione 105 e le operazioni di produzione degli insaccati 500 proseguono fino a esaurimento dell’involucro tubolare 300. Una volta esaurito l’involucro tubolare 300, le operazioni sono sospese e un nuovo involucro tubolare 300 à ̈ infilato sul tubo di alimentazione 105. A tale scopo, il tubo di alimentazione 105 à ̈ spostato agendo sullo snodo 102 fino a raggiungere la posizione di ricarica R mostrata in figura 14 e un nuovo involucro tubolare 300 à ̈ infilato sul tubo di alimentazione 105. Con un nuovo involucro tubolare 300 infilato sul tubo di alimentazione 105, il tubo stesso à ̈ riportato nella posizione di lavoro L di figura 14 cosicché le operazioni di produzione degli insaccati possano essere riprese. La forma di realizzazione appena descritta permette di facilitare e velocizzare le operazioni relative all’infilatura dell’involucro tubolare 300 sul tubo di alimentazione 105.
Lo snodo 102 può essere previsto sia a monte nella direzione di alimentazione rispetto ai mezzi di attuazione 103 come mostrato nelle figure allegate, sia a valle. Nel caso in cui lo snodo 102 sia a monte, anche i mezzi di attuazione 103 vengono spostati di un angolo a tra la posizione di lavoro L e la posizione di ricarica R come mostrato schematicamente in figura 14.
Nel seguito verrà descritta con riferimento alle figure 15 e 16 una ulteriore forma di realizzazione della macchina legatrice secondo la presente invenzione.
In particolare, nella ulteriore variante schematizzata nelle figura 15 e 16 sono previsti mezzi di controllo 108 atti a controllare lo sfilamento dell’involucro tubolare 300 dal tubo di alimentazione 105. Tali mezzi di controllo 108 sono posizionati in prossimità dell’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione 105. In particolare, come schematizzato in figura 16, tali mezzi di controllo 108 comprendono un corpo principale 108a che presenta un’apertura passante 108b atta a ricevere il tubo di alimentazione 105 e l’involucro tubolare 300 infilato su di esso. All'interno della apertura passante 108b sono posti mezzi di presa 108c atti a esercitare alternativamente una pressione sull’involucro tubolare 300 infilato sul tubo di alimentazione 105. Ad esempio, tali mezzi di presa 108c possono comprendere un elemento in materiale elastico quale ad esempio, gomma, resina, silicone o materiali equivalenti. In particolare, i mezzi di presa 108c sono atti a essere alternativamente gonfiati o sgonfiati con aria o gas oppure a essere alternativamente riempiti e svuotati con un liquido. A tale scopo i mezzi di presa 108c possono essere collegati tramite un condotto opportuno (non rappresentato nelle figure) con un polmone sottovuoto (anch'esso non rappresentato nelle figure). Il gonfiamento controllato con gas dei mezzi di presa 108c, oppure il loro riempimento controllato con un liquido e l'aumento di volume degli stessi che ne deriva, permette che venga esercitata una pressione controllata sull’involucro tubolare 300 infilato sul tubo di alimentazione 105 in modo da controllare opportunamente lo sfilamento dell’involucro tubolare 300 dal tubo stesso. Possono essere previste opportune apparecchiature di controllo (non mostrate nelle figure) per gestire il funzionamento dei mezzi di presa 108c e sincronizzarne l'azione con le altre operazioni della legatrice. La variante appena descritta offre il vantaggio di un miglior riempimento dell’involucro tubolare 300 con rimpasto, evitando che aria venga intrappolata negli insaccati ed evitando la formazione di vuoti che potrebbero compromettere la qualità degli insaccati stessi. Al contrario, con la forma di realizzazione appena descritta si ottengono insaccati riempiti in modo ottimale, caratterizzati da un involucro tubolare 300 opportunamente teso e privo di grinze o pieghe.
Nel seguito, verrà descritto un possibile modo di funzionamento della macchina legatrice 100 secondo una forma di realizzazione della presente invenzione.
Un involucro tubolare 300 o budello à ̈ ripiegato a guisa di calza su di un tubo di alimentazione 105 della macchina 100 atto ad emettere rimpasto attraverso la sua estremità di uscita 105b.
L'impasto in uscita provoca il riempimento dell’involucro 300 e l'avanzamento dello stesso nella direzione di uscita dell'impasto stesso (direzione di alimentazione).
In particolare l'involucro viene riempito a valle della coppia di pinze 114a e 114b che saranno quindi state predisposte in posizione aperta, vale a dire con le porzioni allargate delle rispettive aperture 114a’ e 114b’ allineate come schematizzato in figura 6. Questo viene realizzato ponendo il tubo di alimentazione 105 nella posizione di alimentazione A mostrata in figura 11. Non appena una porzione predefinita di involucro à ̈ stata riempita, il tubo di alimentazione viene portato nella posizione di strozzatura B mostrata ad esempio in figura 12. Le pinze vengono chiuse, cioà ̈ vengono ruotate fino ad allineare le porzioni ristrette delle rispettive aperture 114a’ e 114b’ nella posizione chiusa di figura 7. In questo modo l’involucro tubolare 300 viene stretto o strozzato tra le pinze. Successivamente vengono azionati i mezzi di legatura 107, cioà ̈ vengono ruotati un numero predefinito di volte i mezzi ruotabili 111 in modo da realizzare un numero predefinito di avvolgimenti dello spago 400 attorno all’involucro tubolare 300 in corrispondenza della strozzatura 501 ottenendo così una prima legatura 401. Detta prima legatura 401 risulterà formata in corrispondenza della estremità della strozzatura 501 che si vuole realizzare a valle nella direzione di alimentazione della legatrice. Successivamente, i mezzi di trattenimento, che per le loro forme e dimensioni sono atti a trattenere le porzioni 500 riempite dell’involucro tubolare 300 e che fino a questa fase si trovavano nella posizione di riempimento C come mostrato nelle figure I l e 12, vengono spostati fino alla posizione di legatura D (figura 13) trascinando nel proprio moto traslatorio gli insaccati 500. Durante il trascinamento degli insaccati 500 dovuto alla traslazione dei mezzi di trattenimento 130 le pinze 114a e 114b vengono tenute nella chiusa schematizzata in figura 7. In questo modo si ottiene che una porzione predefinita di involucro 300 di lunghezza corrispondente alla distanza d percorsa dai mezzi di trattenimento 130 sia costretta a passare attraverso le pinze 114a e 114b chiuse realizzando cosi una strozzatura allungata. È evidente che la lunghezza di tale strozzatura corrisponde sostanzialmente alla distanza d percorsa dai mezzi di trattenimento 130 durante la loro traslazione.
A questo punto i mezzi ruotabili 111 vengono azionati di nuovo in modo da realizzare un numero predefinito di avvolgimenti di spago 400 attorno all’involucro tubolare 300 ottenendo cosi una seconda legatura 502 in corrispondenza deH’estremità a monte della strozzatura allungata nella direzione di alimentazione della legatrice.
Una volta realizzata la seconda legatura 502 le pinze vengono aperte e i mezzi di trattenimento 130 riportati alla posizione di riempimento C. I mezzi di trattenimento 130 vengono cioà ̈ traslati per mezzo dei mezzi attuatori 150 in senso opposto al senso di alimentazione della legatrice. Il tubo di alimentazione 105 viene quindi riportato nella posizione di alimentazione A attraverso le pinze aperte e le operazioni ricominciano con il riempimento di una nuova porzione dell’involucro tubolare 300. Le operazioni proseguono quindi secondo la sequenza descritta sopra.
Nel seguito verrà descritta con riferimento alle figure 17, 18 e 19 un’ulteriore forma di realizzazione della macchina legatrice secondo la presente invenzione.
In particolare, nell’ulteriore variante schematizzata nella figura 17, viene prevista una forma di realizzazione alternativa dei mezzi di strozzatura 114 rispetto a quella mostrata con riferimento alle figure 3, 6, 7 e 8.
I mezzi di strozzatura 114 mostrati nel sistema di figura 17 comprendono infatti un sistema di pinze 310 e una pinza singola 301 .
II sistema di pinze 310 é posto a monte nella direzione di alimentazione rispetto alla pinza singola 301. Il sistema di pinze comprende una prima pinza 31 1 a monte nella direzione di alimentazione, una seconda pinza 312 intermedia e una terza pinza 313 a valle. La pinza singola 301 é a valle nella direzione di alimentazione rispetto alla terza pinza 313 del sistema di pinze 310.
In figura vengono mostrati schematicamente anche il tubo di alimentazione 105 e il corpo principale 116 della macchina legatrice. Il tubo di alimentazione 105 viene mostrato nella posizione di strozzatura B. In particolare, come si può vedere in figura, l’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione 105 é posta completamente a monte nella direzione di alimentazione rispetto al sistema di pinze 310.
Quando il tubo di alimentazione 105 viene posto nella posizione di alimentazione A, l’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione 105 si trova a valle nella direzione di alimentazione rispetto alla pinza singola 301 in modo da essere accolta all’interno del corpo principale 116 come descritto sopra con riferimento ad esempio alla figura 11 per poter eseguire il riempimento dell’involucro tubolare 300 a valle rispetto ai mezzi di strozzatura 114. In altre parole, nella posizione di alimentazione A, una porzione del tubo di alimentazione 105 attraversa sia il sistema di pinze 310 che la pinza singola 301.
Nella forma di realizzazione mostrata in figura 17, la legatura viene effettuata tra il sistema di pinze 310 e la pinza singola 301. In figura 17 viene mostrato il recipiente 115 nel quale à ̈ contenuta una riserva o quantità predefinita dello spago con cui effettuare la legatura. Lo spago viene guidato in modo da effettuare la legatura tra la pinza singola 301 e il sistema di pinze 310, ad esempio come descritto sopra con riferimento alle figure 2 e 3. In particolare, mentre nel caso mostrato nelle figure 2 e 3 la legatura viene effettuata tra la prima pinza 114a e la seconda pinza 114b, nella forma di realizzazione mostrata in figura 17, la legatura viene effettuata tra la pinza singola 301 e il sistema di pinze 310.
La pinza singola 301 può avere una forma simile ad una delle pinze 114a e 114b descritte con riferimento alle figure 6 e 7. In particolare, la pinza singola 301 può comprendere un’apertura avente sostanzialmente la forma di un occhio o di una goccia, cioà ̈ con una porzione più allargata e una posizione più ristretta comunicanti tra di loro.
La pinza singola 301 può essere movimentata per mezzo di un’asta ruotabile di movimentazione 302. Come mostrato in figura 17, l’asta di movimentazione 302 può essere ricevuta in una sede ricavata nello spessore della parete del corpo principale 116. L’attuatore 303a dei mezzi di attuazione 303 é collegato all’asta di movimentazione 302 per mezzo di un sistema di collegamento 303b. Il sistema di collegamento 303b é atto a trasformare il moto traslatorio dell’attuatore 303a in un moto rotatorio dell’asta di movimentazione 302. Il sistema di collegamento 303b può comprendere ad esempio una biella. L’asta di movimentazione 302 é collegata alla pinza singola 301 in modo che la rotazione dell’asta di movimentazione 302 comporti la rotazione della pinza singola 301. In questo modo, per mezzo dei mezzi di attuazione 303, é possibile ruotare la pinza singola 301. In particolare, la pinza singola 301 può essere ruotata tra una posizione aperta, in cui la porzione allargata dell’apertura della pinza singola 301 é allineata con l’apertura di ingresso del corpo principale 116 e una posizione chiusa, in cui la porzione ristretta dell’apertura della pinza singola 301 é allineata con l’apertura di ingresso del corpo principale. Affinché il tubo di alimentazione 105 sia posto nella posizione di alimentazione A con l’estremità 105b posta all’interno del corpo principale 116, la pinza singola 301 deve essere posta nella posizione aperta.
Il sistema di pinze 310 ed il relativo sistema di movimentazione vengono descritti in dettaglio in seguito con riferimento alle figure 18 e 19.
II sistema di pinze 310 comprende una prima pinza 311 posta a monte nella direzione di alimentazione, una seconda pinza 312 intermedia e una terza pinza 313 posta a valle nella direzione di alimentazione. La prima pinza 311 , la seconda pinza 312 e la terza pinza 313 sono tali da definire tre piani sostanzialmente paralleli.
La prima pinza 311 e la terza pinza 313 hanno sostanzialmente la stessa forma e sono rese solidali per mezzo delle porzioni di collegamento 314a e 314b. In particolare, come si vede nelle figure 18 e 19, sia la prima pinza 31 1 che la terza pinza 313 comprendono un’apertura avente sostanzialmente una forma a goccia o a occhio con una porzione allargata comunicante con una porzione ristretta. L’apertura della prima pinza 311 ha sostanzialmente la stessa forma dell’apertura della terza pinza 313. Inoltre, le porzioni di collegamento 314a e 314b sono tali che la prima pinza 311 e la terza pinza 313 risultino solidali e sostanzialmente parallele e sovrapposte in modo che l’apertura della prima pinza 311 corrisponda all’apertura della terza pinza 313. In altre parole, la porzione allargata dell’apertura della prima pinza 311 é allineata alla porzione allargata dell’apertura della terza pinza 313, e la porzione ristretta dell’apertura della prima pinza 311 é allineata alla porzione ristretta dell’apertura della terza pinza 313. Dato che la prima e la terza pinza sono rese solidali per mezzo delle porzioni di collegamento 314a e 314b, il movimento di una pinza comporta inevitabilmente il movimento dell’altra pinza. In particolare, quindi, anche durante le fasi di movimento, le aperture della prima pinza 311 e della terza pinza 313 restano allineate.
II sistema di pinze 310 comprende ulteriormente una seconda pinza 312 intermedia. In particolare, la seconda pinza 312 é posta su un piano sostanzialmente parallelo ai piani della prima e della terza pinza ed é collocata nello spazio tra la prima pinza 311 e la terza pinza 313.
La seconda pinza 312 ha una forma arcuata o ad uncino, con una porzione appuntita 312a che circonda parzialmente un’apertura. L’apertura ha una porzione ristretta 312b in corrispondenza della base della porzione appuntita 312a. Inoltre, l’apertura ha una porzione allargata in corrispondenza della porzione intermedia e dell’estremità appuntita della porzione appuntita 312a.
Sia il gruppo formato dalla prima pinza 311 solidale con la terza pinza 313 che la seconda pinza 312 sono ruotabili attorno ad un perno centrale 315. Per mezzo della rotazione attorno al perno centrale 315, il sistema di pinze 310 può assumere la configurazione aperta (figura 18) o la configurazione chiusa (figura 19). In particolare, nella configurazione aperta la porzione allargata dell’apertura della seconda pinza 312 a uncino é allineata con le porzioni allargate allineate delle aperture della prima pinza 311 e della terza pinza 313. Nella configurazione chiusa la porzione ristretta dell’apertura della seconda pinza 312 a uncino é allineata con le porzioni ristrette allineate delle aperture della prima pinza 311 e della terza pinza 313.
La rotazione attorno al perno centrale 315 viene attuata per mezzo del sistema di movimentazione comprendente i mezzi di attuazione 304. I mezzi di attuazione 304 comprendono un attuatore 304a collegato con una piastra di supporto 304b. Un primo braccio 305 é collegato in modo ruotabile sia alla piastra di supporto 304b che alla seconda pinza 312. Un secondo braccio 306 é collegato in modo ruotabile sia alla piastra di supporto 304b che al gruppo formato dalla prima pinza 311 solidale con la terza pinza 313.
La traslazione dell’attuatore 304a comporta quindi la rotazione della seconda pinza 312 e dell’insieme formato dalla prima pinza 311 solidale con la terza pinza 313 attorno al perno centrale 315.
In particolare, quando l’attuatore 304a viene traslato da destra verso sinistra nella configurazione mostrata nelle figure 18 e 19, la piastra di supporto 304b, il primo braccio 305 e il secondo braccio 306 vengono spostati verso il sistema di pinze 310. Il movimento del primo braccio 305, comporta la rotazione della seconda pinza 312 in senso antiorario attorno al perno centrale 315. Il movimento del secondo braccio 306 comporta la rotazione deH’insieme formato dalla prima pinza 311 solidale con la terza pinza 313 in senso orario attorno al perno centrale 315. In questo modo, come mostrato in figura 18, le porzioni allargate delle aperture delle pinze del sistema di pinze 310 sono portate fino ad essere allineate in modo da far assumere al sistema di pinze 310 la configurazione aperta.
Quando invece l’ attuatore 304a viene traslato da sinistra verso destra nella configurazione mostrata nelle figure 18 e 19, la piastra di supporto 304b, il primo braccio 305 e il secondo braccio 306 vengono allontanati dal sistema di pinze 310. Il movimento del primo braccio 305, comporta la rotazione della seconda pinza 312 in senso orario attorno al perno centrale 315. Il movimento del secondo braccio 306 comporta la rotazione deH’insieme formato dalla prima pinza 31 1 solidale con la terza pinza 313 in senso antiorario attorno al perno centrale 315. In questo modo, come mostrato in figura 19, le porzioni ristrette delle aperture delle pinze del sistema di pinze 310 sono portate fino ad essere allineate in modo da far assumere al sistema di pinze 310 la configurazione chiusa.
I mezzi di attuazione 304 possono essere ad esempio di tipo pneumatico come mostrato nelle figure 18 e 19 dove sono visibili l’entrata 307a e l’uscita 307b dell’aria compressa atta ad attuare i mezzi di attuazione 304. Altri tipi di mezzi di attuazione noti all’esperto del ramo possono comunque essere utilizzati al posto dei mezzi di attuazione di tipo pneumatico. Quando il sistema di pinze 310 é posto nella configurazione aperta come mostrato in figura 18, il tubo di alimentazione 105 può essere portato nella posizione di alimentazione A. Il tubo di alimentazione può cioà ̈ essere traslato in modo da attraversare il sistema di pinze 310 cosicché l’estremità di uscita 105b del tubo di alimentazione é posta a valle nella direzione di alimentazione rispetto al sistema di pinze 310. Ponendo, invece, il sistema di pinze 310 nella configurazione chiusa come mostrato in figura 19, é possibile realizzare le strozzature nell’involucro tubolare contenete l’impasto come descritto in dettaglio sopra.
I mezzi di strozzatura descritti in dettaglio con riferimento alle figure 17, 18 e 19 possono essere impiegati al posto dei mezzi di strozzatura descritti in dettaglio con riferimento alle figure 6, 7 e 8.
Le caratteristiche tecniche della macchina legatrice secondo la presente invenzione non mostrate in dettaglio per semplicità nelle figure 17, 18 e 19, come ad esempio i mezzi di legatura 107, i mezzi di trattenimento 130, lo snodo 102 e i mezzi di controllo 108, possono essere impiegati sia con i mezzi di strozzatura descritti in dettaglio con riferimento alle figure 6, 7 e 8, che con i mezzi di strozzatura descritti in dettaglio con riferimento alle figure 17, 18 e 19.
Si à ̈ in pratica constatato come la macchina legatrice secondo la presente invenzione raggiunga gli scopi prefissati superando gli inconvenienti riscontrati nello stato dell'arte. Infatti, la macchina legatrice secondo la presente invenzione permette una legatura senza cedimenti con il risultato di aumentare la compattezza degli insaccati stessi in modo tale da soddisfare le richieste dei consumatori.
La macchina secondo la presente invenzione permette anche di accentuare o diminuire a secondo delle esigenze e dei desideri dei consumatori la curvatura conferita naturalmente agli insaccati durante le operazioni di legatura regolando opportunamente la tensione dello spago.
Un ulteriore vantaggio offerto dalla macchina secondo la presente invenzione deriva dalla semplicità della macchina stessa; infatti, la macchina secondo la presente invenzione presenta una sola coppia di pinze per la strozzatura del budello; inoltre, dato che il riempimento avviene a valle nella direzione di alimentazione rispetto alle pinze, à ̈ evitato il rischio che gli insaccati possano essere danneggiati dalle pinze o dal sistema di leve.
La struttura generale della macchina secondo la presente invenzione fa si che le operazioni di legatura siano particolarmente semplificate e lineari, riducendo al minimo il rischio di intoppi, guasti e/o inconvenienti durante le operazioni stesse. Ne derivano quindi una elevata produttività e tempi di lavorazione molto ridotti, con conseguente abbassamento dei costi di lavorazione degli insaccati. Allo stesso modo, anche le operazioni di manutenzione e pulizia della legatrice risultano particolarmente semplificate.
Inoltre, il fatto che la legatrice secondo la presente invenzione comprenda una sola coppia di pinze ravvicinate, unitamente al fatto che lo spago à ̈ avvolto attorno al budello nello spazio ridotto tra le due pinze permette di realizzare le legature esattamente in corrispondenza delle estremità degli insaccati, evitando che gli stessi, in prossimità delle estremità assumano una forma troppo allungata e particolarmente sgradita ai consumatori.
La disposizione reciproca delle parti componenti della legatrice secondo la presente invenzione, particolarmente conveniente, permette di conferire particolare equilibrio, stabilità e maneggevolezza alla legatrice stessa. In particolare, la forma di realizzazione descritta nella quale la sorgente di potenza (motore) e i dispositivi per la legatura sono posizionati sui lati opposti della parete verticale permette una uniforme distribuzione dei pesi e una accentuata stabilità. È inoltre possibile racchiudere la sorgente di potenza e i dispositivi di legatura in altrettanti involucri di protezione fissati ai lati opposti della parete verticale. Si ottiene quindi una migliorata protezione delle parti componenti della legatrice evitando che le stesse vengano danneggiate o contaminate dai prodotti di lavorazione e pulizia. Allo stesso modo si raggiunge una accentuata sicurezza per gli operatori chiamati ad agire in prossimità della legatrice.
Infine, all'interno dei detti involucri possono essere posizionate anche tutte le parti elettriche e di controllo della legatrice quali centraline, sensori, ecc.
Ovviamente, diverse modifiche possono essere apportate alla macchina legatrice della presente invenzione senza uscire dalla portata o dallo scopo della invenzione stessa. Ad, esempio, lo snodo del tubo di alimentazione e i mezzi per il controllo dello sfilamento del budello dal tubo stesso possono essere previsti in combinazione o separatamente. Va quindi notato che la portata della presente invenzione à ̈ definita dalle rivendicazioni, ivi comprese tutte le forme equivalenti a quelle rivendicate.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina legatrice (100) per la legatura mediante un filo o spago (400) di prodotti insaccati (500) a base di un impasto, detta macchina legatrice (100) comprendente: un tubo di alimentazione (105) disposto lungo una direzione di alimentazione e comprendente un’estremità di uscita (105b) atta ad alimentare un involucro tubolare (300) con detto impasto; mezzi di strozzatura (114, 114a, 114b) atti 0 ad effettuare strozzature (501) in detto involucro tubolare (300); mezzi di legatura (107) atti ad avvolgere una porzione di spago (400) attorno a dette strozzature (501); caratterizzata dal fatto che: detto tubo di alimentazione (105) é movibile lungo una direzione sostanzialmente parallela a detta direzione di alimentazione tra una posizione di alimentazione (A) in cui almeno detta estremità di uscita (105b) atta ad alimentare detto involucro tubolare (300) attraversa detti mezzi di strozzatura (114, 114a, 0 114b) in modo da consentire il riempimento di detto involucro tubolare (300) in una posizione a valle in detta direzione di alimentazione rispetto a detti mezzi di strozzatura (114, 114a, 114b) e una posizione di strozzatura (B) in cui detto tubo di alimentazione (105) é interamente posto a monte di detti mezzi di strozzatura (114, 114a, 114b) in detta direzione di alimentazione in modo da consentire la realizzazione di strozzature (501) in detto involucro tubolare (300).
  2. 2) Macchina secondo la rivendicazione 1 , comprendente ulteriormente mezzi di trattenimento (130) posti a valle rispetto a detti mezzi di strozzatura (114, 114a, 114b) lungo detta direzione di alimentazione, detti mezzi di trattenimento (130) essendo atti a trattenere le porzioni (500) di detto involucro tubolare (300) riempite con detto impasto.
  3. 3) Macchina secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di trattenimento (130) sono atti ad impegnarsi con detta estremità di uscita (105b) di detto tubo di alimentazione (105) quando detto tubo di alimentazione (105) é posto in detta posizione di alimentazione (A).
  4. 4) Macchina secondo una delle rivendicazioni 2 o 3, in cui detti mezzi di trattenimento (130) sono movibili lungo una direzione di espulsione sostanzialmente parallela a detta direzione di alimentazione in modo da trascinare dette porzioni (500) di detto involucro tubolare (300) lungo detta direzione di espulsione.
  5. 5) Macchina secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui detti mezzi di trattenimento (130) sono movibili lungo una direzione sostanzialmente parallela a detta direzione di alimentazione tra una posizione di riempimento (C) in cui detti mezzi di trattenimento si impegnano con detta estremità di uscita (105b) di detto tubo di alimentazione (105) quando detto tubo di alimentazione (105) à ̈ posto in detta posizione di alimentazione (A) in modo che detto involucro tubolare (300) venga riempito a valle nella direzione di alimentazione rispetto a detti mezzi di trattenimento (130), e una posizione di legatura (D) in cui detti mezzi di trattenimento (130) sono posti a valle nella direzione di alimentazione ad una distanza prefissata (d) da detta posizione di riempimento (C).
  6. 6) Macchina secondo una delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui detti mezzi di trattenimento (130) comprendono un elemento cavo comprendente una prima apertura ( 130a) atta ad alloggiare detta estremità di uscita (105b) di detto tubo di alimentazione (105) quando detto tubo di alimentazione (105) é in detta posizione di alimentazione (A) e una seconda apertura (130b) posta a valle lungo detta direzione di alimentazione rispetto a detta prima apertura (130a), detta seconda apertura (130b) avente una superficie maggiore di detta prima apertura (130a).
  7. 7) Macchina secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detti mezzi di strozzatura (114, 114a, 114b) comprendono una prima pinza (114a) comprendente un’apertura (114a’) avente una porzione ristretta comunicante con una porzione allargata e una seconda pinza (114b) comprendente un’apertura (114b’) avente una porzione ristretta comunicante con una porzione allargata, detta seconda pinza (114b) essendo posta a valle in detta direzione di alimentazione rispetto a detta prima pinza (114a), dette prima pinza (114a) e seconda pinza (114b) essendo adatte ad essere azionate tra una prima posizione nella quale dette porzioni allargate sono sostanzialmente allineate in modo da permettere il passaggio di detta estremità di uscita (105b) di detto tubo di alimentazione (105) e una seconda posizione nella quale dette porzioni ristrette sono sostanzialmente allineate in modo da formare strozzature (501) in detto involucro tubolare (300).
  8. 8) Macchina secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detti mezzi di strozzatura (114, 1 14a, 114b) comprendono una pinza singola (301) e un sistema di pinze (310), detta pinza singola (301) essendo posta a valle in detta direzione di alimentazione rispetto a detto sistema di pinze (310), detto sistema di pinze comprendente una prima pinza (311) posta a monte nella direzione di alimentazione, una seconda pinza (312) intermedia e una terza pinza (313) posta a valle nella direzione di alimentazione.
  9. 9) Macchina secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui detti mezzi di legatura (107) comprendono mezzi ruotabili (111) e un recipiente (115) atto a contenere una quantità predefinita di spago (400) e a rilasciare porzioni predefinite di detto spago (400), detto recipiente (115) essendo solidamente collegato a detti mezzi ruotabili (111) in modo che la rotazione di detti mezzi ruotabili (111) provoca il rilascio di una porzione predefinita di spago (400) e avvolgimento di detta porzione predefinita di spago (400) intorno a detto involucro tubolare (300).
  10. 10) Macchina secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, comprendente ulteriormente uno snodo (102) atto a permettere che detto tubo di alimentazione (105) sia ruotato in modo che l’asse di detto tubo di alimentazione (105) formi un angolo predefinito (a) rispetto a detta direzione di alimentazione.
  11. 11) Macchina secondo una delle rivendicazioni da 1 a 10, comprendente ulteriormente mezzi di controllo (108) posti su detto tubo di alimentazione (105) in prossimità di detta estremità di uscita (105b), detti mezzi di controllo (108) essendo atti a controllare lo sfilamento di detto involucro tubolare (300) da detto tubo di alimentazione (105).
  12. 12) Macchina secondo una delle rivendicazioni da 1 a 11 , comprendente ulteriormente mezzi di collegamento (101 ) atti ad accoppiare detta macchina legatrice (100) con l’uscita (201) di una macchina (200) per la lavorazione di paste molli.
  13. 13) Sistema combinato per la produzione di prodotti insaccati, comprendente una macchina (200) per la lavorazione di paste molli e una macchina legatrice (100) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 12, detta macchina (200) per la lavorazione di paste molli e detta macchina legatrice (100) essendo atte ad essere accoppiate.
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