ITVI20090052A1 - Traslatore per fustellati - Google Patents

Description

Descrizione

Il presente trovato riguarda un traslatore su fustellati secondo la parte generale della rivendicazione 1.

Come è ben noto, nel settore del “packaging” industriale è presente la fase di trasferimento di prodotti solidi, quali flaconi, bottiglie e pacchetti vari, disposti reciprocamente allineati, tanto da formare un fardello, da una zona di raccolta di detti prodotti, detta anche “zona di preparazione”, ad una zona dove il fardello viene depositato su un fustellato di cartone o di altro materiale flessibile il quale, in seguito, viene ripiegato, andando così a formare la scatola, che funge da contenitore del suddetto fardello.

Allo stato attuale della tecnica sono noti numerosi dispostivi, conosciuti con il termine di “traslatori su fustellati”, che svolgono la funzione sopra descritta.

A titolo di esempio si citano i traslatori automatici montati su macchine “a passo” e a “traslazione ortogonale” muniti di spintori, pinze, nastri dì trasporto, rulliere o altri organo di trasporto del fardello, i quali però presentano degli inconvenienti sia costruttivi che operativi.

All’atto pratico, i traslatori su fustellati di tipo noto, impiegati nelle produzioni industriali, ad esempio per la confezione dei flaconi del latte per ottenere i cosiddetti “cartoni”, presentano una ridotta produttività (numero di “cartoni” per unità di tempo) conseguente ad almeno due fattori: la complessità degli organi in movimento che limita la velocità di spostamento e la presenza di “tempi morti”, quando il traslatore, dotato di moto alternativo, agisce sul fardello ( fase spinta o “attiva”) e poi si deve riportare nella posizione iniziale (ritorno a vuoto).

Scopo del presente trovato è la realizzazione di un traslatore su fustellati che risulti privo degli inconvenienti manifestati dai prodotti consimili di tipo noto.

Specificatamente, scopo del trovato è la realizzazione di un traslatore su fustellati che risulti di semplice realizzazione e che operi con la massima produttività.

Tale scopo si ottiene con la realizzazione di un traslatore, che si caratterizza per il fatto di essere costituito da una struttura fissa orizzontale che costituisce il telaio di supporto sul quale scorre, in corrispondenza di ognuno dei suoi lati longitudinali, un carrello, sul quale è calettato un braccio oscillante che funge da spintore del fardello, dalla zona di raccolta fino al di sopra del fìistellato.

I due carrelli sono dotati di moto rettilineo alternativo e scorrono in modo reciprocamente opposto, ovvero allo spostamento o corsa di avanzamento dell’uno corrisponde un pari ed opposto spostamento o corsa di ritorno dell’altro.

In tal modo, abbinando la corsa di avanzamento del carrello con la fase di spinta del suo braccio si ottiene il fatto che il traslatore opera in modo continuo, ovvero è sempre presente la fase di spinta di un fardello.

Opportuni mezzi provvedono a movimentare lo spintore ad ogni ciclo, dalla posizione abbassata, a contatto con il fardello, durante la corsa di avanzamento o fase di spinta, alla posizione sollevata, durante la corsa di ritorno, per riportarsi nella posizione iniziale.

Il trovato verrà meglio definito mediante la descrizione di una sua possibile forma di realizzazione, resa a solo titolo di esempio non limitativo, con l’aiuto delle tavole di disegno allegate, dove:

- la fig. 1 (tav. I) rappresenta una vista prospettica del traslatore di cui al trovato; - la fig. 2 (tav. II) rappresenta una vista in elevazione frontale del traslatore in fase di spinta del carrello anteriore;

- la fig. 3 (tav. Ili) rappresenta una vista in elevazione frontale del traslatore in fase di spinta del carrello posteriore;

- la fig. 4 (tav. IV) rappresenta una vista laterale del traslatore di cui alla fig.1 ; - le figg. 5, 6, 7 (tav. V) rappresentano delle viste di dettaglio, rispettivamente, prospettica, frontale e laterale, dell’estremità inferiore dello spintore.

Come visibile in fig. 1, il traslatore di cui al trovato è costituito da un telaio 1 , munito sui suoi due lati laterali di una coppia di guide 2.1 e 2.2 sulle quali è suscettibile di scorrere, con moto rettilineo alternativo, un carrello (rispettivamente 3.1 e 3.2). Detti carrelli sono movimentati tramite un unico organo motore 3.3, che agisce un una trasmissione costituita da una cinghia 3.4 e da due catene di trasmissione 3.4. l e 3.4.2, solidali ai rispettivi carrelli 3.

Ognuno dei due carrelli 3 è munito di un organo spintore, indicato complessivamente con il riferimento 4.1 e 4.2, costituito da un braccio 5.1 e 5.2, calettato in modo folle sul perno di estremità superiore 6.1 e 6.2 e munito alla sua estremità inferiore di una paletta di spinta 7.1 e 7.2.

Come visibile in fig.2, il braccio 5, oltre allo spostamento rettilineo alternativo, impresso dal carrello sul quale è ancorato, è dotato anche di un moto angolare di brandeggio, sul perno 6, in corrispondenza delle due estremità della corsa, quando si inverte il senso del movimento ciò al fine di posizionare la paleta 7 contro il fardello “F” durante la corsa di avanzamento/spinta e sollevare la stessa durante la corsa di ritorno a vuoto.

Il braccio spintore 5 è mantenuto in guida tramite una camma 8.1 e 8.2, solidale al telaio 1 munita di una corsia 9.1 e 9.2 all’ interno della quale si impegna un cuscinetto 10.1 e 10.2 , solidale con il rispetivo braccio (vedi fig.

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Detto braccio 5 è munito di una biella 11.1 e 11.2 calettata coassialmente sul perno 6 e sul cuscineto 10, in modo da conferire al suddetto braccio il movimento oscillante di brandeggio, in corrispondenza delle due estremità curvate della corsa del suddetto cuscinetto.

Come visibile nella figg.2, il traslatore, indicato complessivamente con il riferimento 100, ha la funzione di trasferire il fardello “F”dalla posizione di raccolta “A” al fustellato “C” .

Con tale soluzione costrutiva è quindi possibile, operativamente, avere le fasi di spinta del fardello “F” sempre attive e quindi far lavorare la macchina con la massima produttività possibile; in buona sostanza, si conferisce ad una macchina che opera nel modo cosiddeto “a passo” i vantaggi operativi di una macchina che opera nel modo cosiddetto “in linea”.

All’atto pratico, come si evince dal confronto fra le figg. 2 e 3, quando un braccio 5.1 o 5.2 è in fase di spinta/avanzamento (frecce Vl.l e VI. 2) il braccio opposto 5.2 o 5.1 è nella fase di ritorno (frecce V2.1 e V2.2) ed il loro movimento è reciprocamente di verso opposto e sincronizzato, per cui si realizza anche un’equilibratura degli organi in movimento 5 sul telaio 1 , ciò che permete di impostare dei cicli di lavoro a velocità elevate.

Il trovato prevede inoltre che la paletta 7 sia suscettibile di sollevarsi quando si verificano della anomalie nella fase di spinta che impediscono il regolare avanzamento del fardello “F” e quindi svincolano l’organo di spinta dal prodotto da spingere.

Come visibile nelle fìgg. 5-7, la rotazione della paletta 7 (freccia V3), è resa possibile calettando la suddetta paletta all’estremità del braccio 5, tramite un organo motore 20, quale un giunto sincrono a sfere, dotato di un sensore 21, che rileva il valore della forza antagonista “K”, la quale agisce sulla suddetta paletta durante la fase di spinta.

Operativamente, quando il sensore 21 rileva che il valore della suddetta forza “K” esce dai range reimpostato per difetto,ad esempio nel caso in cui non sia presente il fardello “F” nella zona “A” di alimentazione o, di contro, per eccesso quando al suddetto fardello si impedisce di avanzare regolarmente, ad esempio per il ribaltamento dei flaconi che lo compongono, si attiva l’organo motore 20 che solleva la paletta 5 al di sopra del suddetto fardello, ciò permettendo al carrello 3 di scorrere regolarmente.

Il trovato cosi concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti ed i suoi dettagli costruttivi possono esser sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti, il tutto rientrando nell’ambito del concetto inventivo definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (9)

1. Rivendicazioni 1. TRASLATORE SU FUSTELLATI, per il trasferimento di un fardello (F), di prodotti sfusi solidi, quali flaconi, bottiglie e pacchi in genere, dalla zona di preparazione (A) ad un fustellato (C), che viene in seguito ripiegato per realizzare la confezione del suddetto fardello, detto traslatore caratterizzandosi per il fatto di essere costituito da una struttura fissa orizzontale, che costituisce il telaio di supporto (1) sul quale scorre, in corrispondenza di ognuno dei suoi due lati longitudinali, (3. 1,3.2) un carrello, sul quale è calettato un braccio oscillante (5.1,5.2), che funge da spintore del fardello (F), dalla zona di raccolta (A) fino al di sopra del fustellato (C).
2. 2. TRASLATORE SU FUSTELLATI, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i due carrelli (3.1,3.2) sono dotati di moto rettilineo alternativo e scorrono in modo reciprocamente opposto, ovvero allo spostamento o corsa di avanzamento dell’uno (VI) corrisponde un pari ed opposto spostamento o corsa di ritorno dell’altro (V2) cosicché, abbinando la corsa di avanzamento del carrello con la fase di spinta del suo braccio, si ottiene che il traslatore (100) opera in modo continuo, ovvero è sempre presente la fase di spinta di un fardello (F).
3. 3. TRASLATORE SU FUSTELLATI, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il telaio (1) è munito sui suoi due lati laterali di una coppia di guide (2. 1,2.2) sulla quali è suscettibile di scorrere, con moto rettilineo alternativo, un carrello (3.1,3.2), detti due carrelli essendo movimentati tramite un unico organo motore (3.3), che agisce su una trasmissione costituita da una cinghia (3.4) e da due catene di trasmissione (3.4. 1,3.4.2), solidali ai rispettivi carrelli.
4. 4. TRASLATORE SU FUSTELLATI, seconda la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il carrello (3.1,3.2) è munito di un organo spintore (4. 1.4.2), costituito da un braccio (5.1,5.2) calettato in modo folle sul perno di estremità superiore (6.1,6.2) e munito alla sua estremità inferiore di una paletta di spinta (7.1,7.2).
5. 5. TRASLATORE SU FUSTELLATI, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il braccio spintore (5.1,5.2) è mantenuto in guida tramite una camma (8. 1,8.2), solidale al telaio (1) e munita di una corsia (9.1.9.2), all’interno della quale si impegna un cuscinetto (10.1,10.2) , solidale con il rispettivo braccio (5).
6. 6. TRASLATORE SU FUSTELLATI, secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il braccio (5) è suscettibile di un movimento oscillante di brandeggio, in corrispondenza delle due estremità curvate della corsa del suddetto cuscinetto (10), ottenuto tramite una biella (11.1,11.2) solidale al suddetto braccio e calettata coassialmente sul perno (6) e sul cuscinetto (10).
7. 7. TRASLATORE SU FUSTELLATI, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la paletta (7) è suscettibile di sollevarsi quando si verificano della anomalie nella fase di spinta, che impediscono il regolare avanzamento del fardello (F), svincolando l’organo di spinta dal prodotto da spingere.
8. 8. TRASLATORE SU FUSTELLATI, secondo la rivendicazione 7. caratterizzato dal fatto che la paletta (7) è calettata all’estremità del braccio (5), tramite un organo motore (20), quale un giunto sincrono a sfere , dotato di un sensore (21), che rileva il valore della forza antagonista (K), che agisce sulla suddetta paletta durante la fase di spinta.
9. 9. MACCHINA CONFEZIONATRICE DI FARDELLI SU CONFEZIONI FUSTELLATE, funzionante “a passo” ed “a traslazione ortogonale”, caratterizzata dal fatto di essere dotata del traslatore (100) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.