ITVE20130053A1 - Gruppo erogatore per macchina per caffe' espresso a capsule per uso professionale. - Google Patents

Gruppo erogatore per macchina per caffe' espresso a capsule per uso professionale.

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Publication number
ITVE20130053A1
ITVE20130053A1 IT000053A ITVE20130053A ITVE20130053A1 IT VE20130053 A1 ITVE20130053 A1 IT VE20130053A1 IT 000053 A IT000053 A IT 000053A IT VE20130053 A ITVE20130053 A IT VE20130053A IT VE20130053 A1 ITVE20130053 A1 IT VE20130053A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
capsule
drawer
seat
unit according
piston
Prior art date
Application number
IT000053A
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English (en)
Inventor
Andrea Fregnan
Original Assignee
Elektra S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J31/00Apparatus for making beverages
    • A47J31/24Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure
    • A47J31/34Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure with hot water under liquid pressure
    • A47J31/36Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure with hot water under liquid pressure with mechanical pressure-producing means
    • A47J31/3604Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure with hot water under liquid pressure with mechanical pressure-producing means with a mechanism arranged to move the brewing chamber between loading, infusing and ejecting stations
    • A47J31/3623Cartridges being employed
    • A47J31/3638Means to eject the cartridge after brewing

Description

D E S C R I Z I O N E
"Gruppo erogatore per macchina per caffè espresso a capsule per uso professionale"
La presente invenzione concerne un gruppo erogatore per macchina per caffè espresso a capsule per uso professionale.
Le macchine per caffè espresso si distinguono in macchine per uso domestico, destinate alla preparazione di un limitato numero di caffè al giorno, dell’ordine della decina; in macchine per uso semiprofessionale, utilizzate ad esempio nei ristoranti e destinate alla preparazione di alcune centinaia di caffè al giorno; ed infine in macchine per uso professionale, utilizzate normalmente nei bar e destinate ad un funzionamento praticamente continuo ed alla preparazione di parecchie centinaia di caffè al giorno.
Tra le macchine per uso domestico si stanno sempre più diffondendo quelle alimentate con le cosiddette capsule, cioè con quegli involucri chiusi e sostanzialmente rigidi contenenti una quantità dosata di caffè in polvere. Al momento dell’uso, queste capsule rigide vengono introdotte dall’utilizzatore entro una apposita camera definita all’interno della macchina e vengono poi bloccate a tenuta idraulica in questa, per tutta la durata della preparazione dell’infuso di caffè, sia sul lato ingresso che sul lato uscita. Per questa preparazione la capsula, che può essere introdotta nella sua camera già preventivamente forata oppure può venire forata una volta introdotta e bloccata in questa, viene investita con un flusso di acqua calda in pressione che la attraversa e forma l’infuso, il quale poi fuoriesce attraverso un beccuccio di erogazione, di cui la camera stessa è provvista. Al termine dell’erogazione dell’infuso di caffè, la capsula, alloggiata entro la sua camera, si trova ancora in pressione e ciò richiede un certo tempo di attesa, dell’ordine di qualche decina di secondi, prima che la camera stessa possa essere riaperta e riportata alla pressione atmosferica.
Se infatti la camera di contenimento della capsula venisse aperta prima, l’infuso in pressione fuoriuscirebbe anche dal lato ingresso della camera e nel tempo provocherebbe incrostazioni e sporcamenti interni, che da un lato potrebbero portare a raccogliere nella tazzina da caffè anche “scarti” di lavorazione e d’altro lato potrebbero compromettere la meccanica della parte superiore della macchina e di movimentazione delle capsule.
E’ evidente che il tempo di attesa necessario per riportare la camera di contenimento delle capsule al valore di pressione atmosferica prima di poter introdurre una nuova capsula nella camera stessa, od altrimenti l’inevitabile formazione di sporcizia e/o incrostazioni nel caso di apertura intempestiva della camera stessa, rendono attualmente le capsule incompatibili con le esigenze di una macchina per uso professionale.
In effetti, le attuali macchine da caffè professionali utilizzano cosiddetti filtri, costituiti ciascuno da una vaschetta cilindrica posta su un rispettivo portafiltro, che dopo il riempimento con polvere di caffè in quantità dosata, viene manualmente applicato dall’operatore alla macchina da caffè e chiuso a tenuta per mezzo di un manico di accoppiamento a baionetta.
Queste note macchine da caffè professionali utilizzano normalmente una valvola a tre vie che, al termine della preparazione dell’infuso di caffè, mette in comunicazione la zona superiore del portafiltro (quella destinata ad essere investita dal flusso di acqua calda) con l’esterno, consentendo così che la pressione presente all’interno del portafiltro stesso possa scaricarsi direttamente ed immediatamente all’esterno.
Nelle note macchine da caffè espresso per uso professionale, la tenuta idraulica del gruppo erogatore è statica e l’accoppiamento con la camera di contenimento della polvere di caffè è realizzato manualmente dall’operatore semplicemente con la manovra di fissaggio a baionetta del porta filtro, a differenza di quanto avviene invece nelle macchine da caffè con capsule per uso domestico, nelle quali la tenuta idraulica del gruppo erogatore è dinamica, in quanto l’accoppiamento di questo con la capsula è ottenuto con la sua movimentazione verso la capsula stessa. In particolare la tenuta del gruppo erogatore è ottenuta con attuatori oppure è ottenuta manualmente mediante una leva azionata dall’operatore. In ogni caso il bloccaggio a tenuta della capsula in corrispondenza del lato ingresso e del lato uscita è ottenuto prima che venga comandata la fuoriuscita dell’acqua dall’ugello del gruppo erogatore.
Sono altresì note delle macchine per caffè espresso per uso professionale che utilizzano un portafiltro, all’interno del quale è montato un supporto di ricezione di una capsula contenente la polvere di caffè. Anche in questo caso, il gruppo erogatore è fisso e la chiusura a tenuta della camera contenente la capsula è ottenuta con l’intervento manuale dell’operatore sul portafiltro. Inoltre, al fine di consentire l’erogazione della miscela di caffè, le capsule devono essere necessariamente forate e ciò richiede che le capsule vengano forate prima di essere poste nel loro supporto nel portafiltro oppure che escano dal luogo di confezionamento già forate e conservate fino alla loro utilizzazione in buste individuali sigillate.
Scopo primario dell'invenzione è di proporre un gruppo erogatore per macchina per caffè espresso che da un lato utilizzi le capsule e d’altro lato non presenti tutti gli inconvenienti sopra descritti.
In particolare, scopo dell’invenzione è di realizzare un gruppo erogatore per macchina per caffè espresso che, dopo la preparazione di un infuso di caffè, non necessiti di alcun tempo di attesa prima di rimuovere la capsula usata al fine di poterla poi sostituire con un’altra.
Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un gruppo erogatore per macchina da caffè espresso a capsule in grado di ottenere un infuso di caffè di qualità pari a quella ottenibile con tradizionali macchine da caffè professionali.
Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un gruppo erogatore per macchina per caffè espresso che presenti una elevata affidabilità nel tempo grazie alla eliminazione della formazione di incrostazioni solide di caffè o residui di caffè liquido.
Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un gruppo erogatore per macchina per caffè espresso che unisca ai pregi di una elevata affidabilità una realizzabilità semplice, rapida ed a costi contenuti.
Tutti questi scopi ed altri che risulteranno dalla descrizione che segue sono raggiunti, secondo l'invenzione, con un gruppo erogatore per macchina per caffè espresso a capsule con le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1.
La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in due sue preferite forme di pratica realizzazione riportate a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:
la figura 1 mostra in vista prospettica un gruppo erogatore per macchina per caffè espresso a capsule per uso professionale secondo l’invenzione, utilizzabile con capsule preforate,
la figura 2 lo mostra secondo la sezione verticale longitudinale II-II di fig. 4 con il cassetto portacapsula estratto,
la figura 3 lo mostra nella stessa vista di figura 2 con il cassetto porta capsula inserito,
la figura 4 lo mostra secondo la sezione verticale IV-IV di fig.3, la figura 5 lo mostra secondo la sezione orizzontale V-V di fig. 4 senza la capsula, e
la figura 6 lo mostra nella stessa vista di fig. 3 nella forma di realizzazione utilizzabile con capsule non preforate.
Come si vede dalle figure, il gruppo erogatore per macchina per caffè espresso, secondo l’invenzione, comprende una testa scaldante 4 posta su un gruppo termico 6, a sua volta vincolato ad un sottostante basamento 8, provvisto di una cavità aperta frontalmente, all’interno della quale è inseribile scorrevolmente un cassetto 10 di contenimento temporaneo di una capsula 12.
Il cassetto 10 è interessato da una sede cilindrica 14 ad asse verticale, delimitata da una porzione semicircolare 16 solidale al cassetto e da due ganasce 18 articolate ciascuna a detta porzione semicircolare attorno ad un perno verticale 20 ed elasticamente divaricabili all’esterno. Il diametro della sede cilindrica 14 è leggermente superiore al diametro della capsula 12 immediatamente al di sotto del suo bordo superiore aggettante all’esterno e l’altezza complessiva della sede cilindrica 14 è superiore all’altezza della capsula 12, che pertanto è sostenuta dal cassetto solo in corrispondenza di detto suo bordo.
Inoltre, la parte inferiore del cassetto 10 è provvista di due aste orizzontali parallele 22, che si impegnano in scorrimento entro due corrispondenti guide tubolari passanti ricavate nel basamento 8.
La parte inferiore del basamento 8 è provvista di un imbuto 24, che si raccorda con un beccuccio 26 di erogazione dell’infuso di caffè verso una sottostante tazzina. Inoltre, in corrispondenza della sua apertura superiore, l’imbuto 24 è dotato di binari paralleli 28, distanziati tra loro in misura idonea a sostenere la capsula 12 rispetto all’imbuto 24 quando essa non è più sostenuta dal supporto semicircolare 16 e dalle due ganasce 18, come meglio risulterà chiaro in seguito.
Il basamento 8 è inoltre provvisto posteriormente di uno scivolo 30 di scarico delle capsule esauste 12 verso un sottostante contenitore di raccolta amovibile (non rappresentato).
In posizione immediatamente sovrastante il bordo del cassetto 10, al basamento 8 è articolata una paretina 32, in grado di interagire, con il bordo superiore della capsula 12, posizionata entro la sua sede cilindrica 14 nel cassetto 10, e di cedere elasticamente dalla sua posizione verticale di riposo solamente verso l’interno.
La testa scaldante 4 è provvista altresì di uno scambiatore di calore 34, collegato con un condotto di ingresso dell’acqua fredda (non rappresentato) e con un condotto di mandata 38, che fa capo ad una elettrovalvola a tre vie 40. Ad essa fa capo il condotto di mandata 38 proveniente dallo scambiatore 34, un condotto di erogazione 42 dell’acqua calda pressurizzata ed un condotto di scarico 44. Questa elettrovalvola 40 è opportunamente controllata al fine di bloccare selettivamente il condotto 44, ponendo in comunicazione tra loro i due condotti 38 e 42, oppure il condotto 38, ponendo in comunicazione tra loro i due condotti 42 e 44.
Nel gruppo termico 6 è ricavata una camera 46, all’interno della quale è disposto un pistone 48, destinato ad appoggiarsi a tenuta al bordo superiore di una capsula 12, posizionata nella sua sede 14 nel cassetto 10. La camera 46 è collegata con una pompa (non rappresentata), che fornisce l’acqua ad alta pressione necessaria per provocare il moto di discesa di detto pistone 48, che è scorrevole lungo una guida assiale fissa 52, all’interno della quale è ricavato il condotto di erogazione 42 dell’acqua calda. Inoltre, attorno alla guida 52 è avvolta una molla 54, necessaria per la corsa di ritorno del pistone 48, che quando è giunto a fine corsa superiore è pronto per un nuovo ciclo di erogazione. Al fine di consentire lo scarico dell’acqua dalla camera 46, questa è collegata all’esterno attraverso una elettrovalvola 56.
Lo scambiatore 34 ha la funzione di mantenere in temperatura il gruppo termico 6 ed il calore che lo alimenta può essere generato da una resistenza elettrica annegata nella massa dello scambiatore stesso oppure da un flusso di acqua calda, che viene generata all’esterno del gruppo erogatore e che viene immessa, ad esempio ad una temperatura di circa 120°C, in una serpentina annegata nella massa dello scambiatore 34 per fuoriuscire poi ad una temperatura più bassa, ad esempio di circa 90°C, e per alimentare, attraverso il condotto di mandata 38 dell’elettrovalvola a tre vie 40, il gruppo termico 6.
Il gruppo termico 6 è realizzato con un materiale metallico ad elevato calore specifico ed a bassa trasmissione termica e preferibilmente è realizzato in ottone.
La base inferiore del pistone 48 è interessata da un’apertura affacciata a detto condotto di erogazione 42 ed alla superficie superiore della capsula 12 posizionata entro la sua sede cilindrica 14.
Il gruppo erogatore secondo l’invenzione è altresì dotato di un’unità elettronica di controllo per il coordinamento ed il comando dei vari componenti e di un’interfaccia di comando per l’utilizzatore.
Il funzionamento del gruppo erogatore secondo l’invenzione, che nella forma di realizzazione ora descritta è utilizzabile con capsule 12 preforate, è il seguente: in configurazione di riposo, il cassetto 10 è inserito all’interno del basamento 8 e contiene una capsula 12 esausta, e cioè già utilizzata per la preparazione dell’infuso di caffè del ciclo precedente.
Al momento della preparazione di un nuovo infuso di caffè, il cassetto 10 viene estratto dal basamento 8 per consentire l’inserimento nella sua sede 14 di una nuova capsula 12. Poiché il bordo superiore 58 della capsula precedente, già presente nella sede 14 del cassetto 10, sporge dalla superficie superiore del cassetto stesso, quando questo viene estratto, il bordo della capsula 12 contrasta con la paretina 32, la quale tuttavia, non potendo cedere verso l’esterno, costituisce un fermo per la capsula 12. Essa pertanto, a seguito del movimento del cassetto 10 verso l’esterno, trattiene la capsula, che a sua volta provoca la divaricazione delle ganasce 18, e la conseguente sua caduta sui binari 28.
Dopo che il cassetto 10 è stato completamente estratto ed una nuova capsula 12 è stata posta nella sede 14 di questo, il successivo reinserimento del cassetto nel basamento 8 provoca il contrasto del bordo superiore 58 della nuova capsula 12 con la paretina 32 ed il cedimento elastico di questa verso l’interno per consentire il passaggio della capsula stessa. Al tempo stesso questo reinserimento provoca anche la contemporanea spinta della capsula esausta, che già era caduta sui binari 28, lungo questi, fino a provocarne la caduta sullo scivolo 30.
Quando poi la nuova capsula 12 ha oltrepassato la paretina 32, questa può ritornare elasticamente nella sua posizione verticale di riposo.
Al termine della corsa di reinserimento del cassetto 10 l’utilizzatore può agire su un pulsante dell’interfaccia e comandare il ciclo di erogazione. In particolare, l’azionamento del pulsante attiva dapprima la pompa, che invia acqua in pressione entro la camera 46 provocando la discesa del pistone 48, che blocca così a tenuta la capsula 12 nella sua sede. Inoltre, l’azionamento del pulsante dell’interfaccia comanda la commutazione della valvola a tre vie 40, che così passa dalla configurazione di riposo, in cui collega il condotto di erogazione 42 con il condotto di scarico 44, ad una configurazione in cui il condotto di scarico 44 è chiuso ed il condotto di mandata 38 è collegato con il condotto di erogazione 42. Vantaggiosamente, la commutazione della valvola a tre vie 40 può essere comandata con lo stesso segnale che aziona la pompa mediante l’interposizione di un ritardo implementato dall’unità elettronica di controllo.
In questo modo, l’acqua calda proveniente dallo scambiatore di calore 34 attraversa il condotto di mandata 38, l’elettrovalvola a tre vie 40 ed il condotto di erogazione 42, raggiunge la capsula 12 ed attraversa la polvere di caffè in essa contenuta. Si forma l’infuso di caffè, che poi viene convogliato dall’imbuto 24 verso il beccuccio di erogazione 26 fino a raggiungere una tazzina sottostante.
Il segnale di fine erogazione, cioè il segnale che interrompe l’erogazione della miscela di caffè, può essere inviato manualmente dall’operatore agendo sull’interfaccia di comando oppure può provenire, in modo automatico, da un sensore di portata opportunamente posizionato sull’alimentazione dell’acqua al gruppo erogatore.
Più in dettaglio, il segnale di fine erogazione comanda una ulteriore commutazione della valvola a tre vie 40, che si dispone a chiudere il condotto di mandata 38 ed a collegare il condotto di erogazione 42 con il condotto di scarico 44, al fine di ripristinare il valore della pressione atmosferica all’interno della capsula 12.
Successivamente, viene arrestata la pompa che alimenta l’acqua di movimentazione del pistone 48 e viene aperta l’elettrovalvola 56, in modo da consentire la fuoriuscita dalla camera 46 dell’acqua che aveva provocato la discesa di questo e da consentire che per effetto della molla 54 lo stesso possa risalire, facendo così venir meno la chiusura a tenuta della capsula 12.
A questo punto, per poter preparare un nuovo infuso di caffè, l’utilizzatore estrae nuovamente il cassetto 10 e ripete le operazioni già descritte.
Vantaggiosamente, può essere prevista una sola pompa per generare sia la pressione per l’erogazione dell’acqua calda sulla capsula 12, sia la pressione necessaria per la discesa del pistone 48 e per la chiusura a tenuta della capsula 12. Più in dettaglio, è prevista una pompa, che eroga acqua ad una pressione regolabile fino a circa 20 bar e che agisce su due circuiti separati, uno per la discesa del pistone 48 ed uno per l’erogazione dell’acqua sulla capsula 12.
Da quanto detto risulta chiaramente che il gruppo erogatore secondo l'invenzione risolve tutti i problemi che in passato avevano impedito la realizzazione di una macchina per caffè espresso per impiego professionale funzionante con capsule, ed in particolare:
- realizza la tenuta della capsula solamente in corrispondenza della faccia superiore di questa,
- non presenta problemi di sporcizia o di incrostazioni,
- non richiede alcun tempo di attesa prima della rimozione della capsula,
- risponde efficacemente alle esigenze specifiche di affidabilità, di basso tempo ciclo e di elevata qualità dell’infuso, presenti in un contesto di utilizzo professionale.
La seconda forma di realizzazione, che è illustrata in figura 6, utilizza praticamente lo stesso principio ed offre le medesime prestazioni ma è idonea a preparare infusi di caffè a partire da capsule 12 non preforate.
A questo fine l’imbuto 24 ed il beccuccio di erogazione 26 sono realizzati in corpo unico con un pistone inferiore 60, mobile verticalmente. Esso è mantenuto da una molla 62 nella sua posizione di fine corsa inferiore ed è azionato nel suo movimento verso l’alto dall’acqua fredda in pressione attraverso una elettrovalvola (non rappresentata). Preferibilmente, l’acqua fredda che provoca la salita del pistone inferiore 60 e la discesa del pistone superiore 48 proviene dalla stessa pompa e viene immessa in due circuiti separati ciascuno dotato e controllato da una propria elettrovalvola.
Dall’imbuto 24 si dipartono verso l’alto una o più punte cave 64, che, quando il pistone inferiore 60 ha raggiunto la sua posizione di fine corsa superiore, penetrano nella capsula 12 attraverso il suo fondo inferiore e costituiscono canali di scarico dell’infuso di caffè.
Anche il pistone superiore 48 è interessato da una pluralità di punte 66 rivolte verso il basso ed in grado di forare, quando detto pistone 48 scende sulla capsula 12, il dischetto superiore di chiusura di questa. In particolare, l’acqua calda proveniente dallo scambiatore di calore 34 esce dal condotto di erogazione 42 e, attraverso dei canali conici 68 definiti nella base inferiore del pistone 48, raggiunge la capsula 12, investendo la miscela di caffè in essa contenuta.
È altresì prevista una terza forma di realizzazione che utilizza praticamente lo stesso principio ed offre le medesime prestazioni delle forme di realizzazione descritte in precedenza ma è idonea a preparare infusi di caffè a partire da capsule 12 preforate solo inferiormente. Più in dettaglio, secondo questa terza forma di realizzazione, non rappresentata, inferiormente è previsto solamente l’imbuto 24 ed il beccuccio di erogazione 26, come nella prima forma di realizzazione, mentre superiormente è previsto il pistone superiore 48 della seconda forma di realizzazione, cioè provvisto di una pluralità di punte 66 rivolte verso il basso ed in grado di forare, quando detto pistone 48 scende sulla capsula 12, il dischetto superiore di chiusura di questa.
La presente invenzione è stata illustrata in tre sue preferite forme di realizzazione, ma si intende che varianti esecutive potranno ad esse in pratica apportarsi, senza peraltro uscire dall'ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Claims (16)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Gruppo erogatore per macchina da caffè espresso a capsule per uso professionale caratterizzato dal fatto di comprendere: - un basamento (8) di vincolo alla macchina da caffè, provvisto di un cassetto scorrevole (10), nel quale è ricavata una sede (14) per l'alloggiamento temporaneo di una capsula (12) contenente la miscela di caffè per la preparazione di un infuso di caffè, detto cassetto (10) essendo mobile tra una posizione esterna al basamento per il caricamento di una capsula (12) ed una posizione interna al basamento per la preparazione dell'infuso di caffè, detta sede (14) essendo configurata in modo tale da assicurare che la capsula (12) sia mantenuta in essa esclusivamente per appoggio di un suo bordo (58) aggettante all'esterno sul bordo superiore di detta sede (14), - mezzi (16,18) di delimitazione di detta sede (14) in detto cassetto (10), cedevoli elasticamente per consentire la fuoriuscita di una capsula esausta (12) da detta sede quando il cassetto viene estratto da detto basamento (8), - mezzi di ritenzione unidirezionale interferenti con il bordo superiore della capsula (12), alloggiata in detta sede (14), in maniera da cedere elasticamente in fase di inserimento di detto cassetto (10) nel basamento (8) e da trattenere la capsula esausta in fase di estrazione del cassetto dal basamento, provocando in tal modo il cedimento elastico di detti mezzi di delimitazione (16,18) e la conseguente fuoriuscita della capsula esausta (12) dalla sua sede (14), - organi (22) di guida dei movimenti di scorrimento di detto cassetto (10) rispetto a detto basamento (8), - mezzi (28) di sostegno di una capsula esausta (12) fatta fuoriuscire da detta sede (14) e mezzi per il suo convogliamento verso un contenitore di raccolta, - un gruppo termico (6) con un primo pistone (48) mobile in maniera controllata entro una camera (46) tra una posizione inattiva, in cui è sollevato rispetto a detta capsula (12), ed una posizione attiva, in cui è fatto aderire a tenuta al bordo superiore (58) di detta capsula (12) alloggiata nella sua sede (14), detto primo pistone (48) essendo interessato longitudinalmente da un condotto di erogazione di acqua calda pressurizzata destinata ad attraversare detta capsula (12) per la preparazione dell'infuso di caffè, - uno scambiatore di calore (34) posto a contatto con detto gruppo termico e provvisto di un condotto (38) di mandata per l'alimentazione dell'acqua calda pressurizzata destinata alla preparazione dell'infuso di caffè, - primi mezzi valvolari (40) interposti tra detto condotto di mandata (38) proveniente da detto scambiatore di calore (34), un condotto (42) di erogazione dell'acqua calda pressurizzata per la preparazione dell'infuso di caffè ed un condotto (44) di scarico comunicante con l'esterno, detti primi mezzi valvolari (40) essendo controllati per collegare selettivamente detto condotto di erogazione (42) con detto condotto di mandata (38) o con detto condotto di scarico (44), - un’unità di controllo e comando del gruppo erogatore.
  2. 2. Gruppo erogatore secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che a detto primo pistone (48) è associato un circuito idraulico di alimentazione di un fluido pressurizzato di movimentazione di detto primo pistone (48), detto circuito comprendendo secondi mezzi valvolari (56) finalizzati a collegare selettivamente detta camera (46) di detto primo pistone (48) con un condotto di alimentazione di detto fluido pressurizzato o con l’esterno.
  3. 3. Gruppo erogatore secondo rivendicazione una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che al basamento (8) è articolata, in corrispondenza di un suo bordo orizzontale superiore una paretina rigida (32) avente il bordo inferiore libero in prossimità della superficie superiore di detto cassetto scorrevole (10), detta paretina essendo disposta a riposo verticalmente ed essendo cedevole elasticamente all'interno a seguito del contrasto con il bordo superiore (58) di una capsula (12) alloggiata nella sua sede (14).
  4. 4. Gruppo erogatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la sede cilindrica (14) ricavata in detto cassetto (10) è delimitata anteriormente da una porzione semicircolare (16) solidale a detto cassetto (10) e posteriormente da una coppia di ganasce (18) articolate a detta porzione semicircolare (16) e cedevoli elasticamente verso l'interno del gruppo erogatore.
  5. 5. Gruppo erogatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che a detto cassetto (10) sono solidali una coppia di aste orizzontali parallele (22) impegnantesi in scorrimento entro corrispondenti guide tubolari ricavate in detto basamento (8).
  6. 6. Gruppo erogatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che i mezzi (28) di sostegno di una capsula esausta (12), quando questa è disimpegnata dalla sua sede (14) ricavata in detto cassetto (10), comprendono binari orizzontali (28) applicati a detto basamento (8) in posizione sottostante detto cassetto (10).
  7. 7. Gruppo erogatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detti mezzi per convogliare detta capsula esausta (12) verso un contenitore di raccolta sono costituiti dalla parete di detto cassetto (10) che spinge detta capsula (12) verso uno scivolo (30) di scarico che è associato al basamento (8) in corrispondenza del prolungamento posteriore di detti binari (28).
  8. 8. Gruppo erogatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che nella parte superiore della camera (46) di detto primo pistone (48) fa capo detto condotto (42) di erogazione di acqua pressurizzata che proviene da detti primi mezzi valvolari (40) ed è finalizzata sia alla preparazione dell'infuso di caffè sia alla movimentazione del pistone stesso, in contrasto con la reazione di una molla solenoidale (54) che viene caricata durante la corsa di discesa di questo.
  9. 9. Gruppo erogatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto gruppo termico è realizzato in materiale metallico ad elevato calore specifico ed a bassa trasmissione termica.
  10. 10. Gruppo erogatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto scambiatore (34) è alimentato con il calore generato da una resistenza elettrica.
  11. 11. Gruppo erogatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto scambiatore (34) è alimentato con acqua calda prodotta esternamente e circolante in una serpentina collegata in uscita con detto circuito di mandata (38).
  12. 12. Gruppo erogatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che al primo pistone (48) mobile in detta camera (46) è associata una guida assiale (52), internamente interessata da un canale costituente detto condotto di erogazione (42).
  13. 13. Gruppo erogatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il primo pistone (48) ha la superficie rivolta verso la sede (14) della capsula (12) interessata da una pluralità di punte (66) di foratura del dischetto superiore di chiusura di detta capsula (12).
  14. 14. Gruppo erogatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che è prevista una porzione a imbuto (24) che si raccorda inferiormente con un beccuccio (26) per l’uscita dell’infuso di caffè e che si trova affacciata inferiormente alla capsula (12) quando il cassetto (10) è inserito in detta posizione interna a detto basamento (8).
  15. 15. Gruppo erogatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta porzione a imbuto (24) è ricavata in detto basamento.
  16. 16. Gruppo erogatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta porzione a imbuto (24) è montata sullo stelo di un secondo pistone (60) provvisto di punte cave (64) e mobile verticalmente entro un cilindro posto in posizione sottostante detta capsula (12), detto secondo pistone (60) essendo mobile tra una posizione inferiore di riposo ed una posizione superiore, in corrispondenza della quale dette punte cave (64) sono penetrate entro detta capsula (12).
IT000053A 2013-10-16 2013-10-16 Gruppo erogatore per macchina per caffe' espresso a capsule per uso professionale. ITVE20130053A1 (it)

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