ITVE20120015A1 - Bruciatore a gas perfezionato per apparecchi di cottura. - Google Patents

Description

"Bruciatore a gas perfezionato per apparecchi di cottura" La presente invenzione concerne un bruciatore a gas perfezionato per apparecchi di cottura.

Allo stato attuale, le richieste del mercato, dettate principalmente da esigenze estetiche e di design, sono rivolte sempre più verso la realizzazione di piani di cottura di limitato spessore, i quali, di conseguenza, richiedono che i bruciatori ad essi associati siano di limitato ingombro in altezza, cioà ̈ sostanzialmente a filo rispetto alla lamiera superiore del piano di cottura.

È noto che nei bruciatori a gas ad aria aspirata parte dell’aria necessaria per la combustione, detta aria primaria, à ̈ aspirata all’interno del bruciatore dal flusso di gas uscente dall’iniettore; il gas e l’aria primaria aspirata vengono poi premiscelate all’interno del bruciatore e la loro miscela fuoriesce dalle aperture della corona spartifiamme. La restante parte di aria necessaria per completare il processo di combustione, detta aria secondaria, à ̈ apportata direttamente dall’aria atmosferica che circonda la corona spartifiamme ed il cappellotto di copertura.

I bruciatori a gas tradizionali, sviluppandosi verticalmente, lasciano tra le fiamme principali e la lamiera superiore del piano di cottura uno spazio libero, alto circa 20 mm, che consente la generazione di un flusso di aria secondaria dal basso verso l’alto; esso à ̈ rifornito alla miscela di gas ed aria primaria per ottenere una combustione buona e con valori bassi di anidride carbonica.

Attualmente, sono noti bruciatori che presentano un ridotto ingombro in altezza; tuttavia, essendo molto raccordati alla lamiera del piano di cottura, non presentano, al disotto delle fiamme, uno spazio vuoto tale da consentire la generazione di un flusso di aria secondaria sufficiente all’alimentazione delle fiamme stesse. Al fine di ovviare parzialmente alla minore quantità di aria secondaria disponibile, in alcuni bruciatori tradizionali viene aumentato, mediante un opportuno dimensionamento del condotto Venturi, l’apporto di aria primaria alla miscela di aria e gas; tuttavia, così facendo, durante la fase di accensione persistono delle difficoltà che, per essere superate, non lasciano altra alternativa che modificare in altezza la conformazione piatta del bruciatore.

Un ulteriore inconveniente dei noti bruciatori a gas aventi limitato ingombro verticale consiste nel fatto che la scarica elettrica per l’attivazione della combustione tende ad avvenire sia sul bordo della base del bruciatore sia sullo spigolo della corona con conseguente incertezza e difficoltà nell’accensione del bruciatore.

Scopo primario dell'invenzione à ̈ di eliminare gli inconvenienti delle soluzioni note proponendo un bruciatore a gas perfezionato in grado di rispondere a tutte le esigenze del mercato.

Altro scopo dell’invenzione à ̈ di realizzare un bruciatore a gas perfezionato che, pur avendo limitato ingombro in altezza, consenta un sufficiente apporto di aria secondaria

Altro scopo dell’invenzione à ̈ di realizzare un bruciatore a gas perfezionato che consenta un’accensione ottimale e facile della fiamma.

Altro scopo dell’invenzione à ̈ di realizzare un bruciatore a gas perfezionato che sia ottenibile in modo semplice, rapido e con bassi costi.

Tutti questi scopi ed altri che risulteranno dalla descrizione che segue sono raggiunti, secondo l'invenzione, con un bruciatore perfezionato con le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1.

La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in una sua preferita forma di pratica realizzazione riportata a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:

la figura 1 mostra in sezione verticale un bruciatore a gas perfezionato, secondo l'invenzione, applicato ad un piano di cottura,

la figura 2 mostra un particolare ingrandito di figura 1 in corrispondenza della candela di accensione,

la figura 3 mostra un particolare ingrandito di figura 1 in corrispondenza di una posizione diametralmente opposta rispetto alla candela di accensione,

la figura 4 mostra il bruciatore in vista prospettica esplosa.

Come si vede dalla figure, il bruciatore 2 secondo l’invenzione à ̈ previsto per essere applicato ad un piano di cottura 4, in corrispondenza di una apertura ricavata nella sua lamiera superiore 6, in modo da definire un ingombro complessivo in altezza particolarmente ridotto. Il bruciatore 2 comprende un supporto a tazza 8 definito da una base circolare 10 circondata da una parete laterale 12 costituita da una fascia inferiore verticale 14 e da una fascia superiore inclinata 16. Un gradino circonferenziale 18 à ̈ associato esternamente alla fascia inclinata 16 per definire un appoggio 20 per il bordo 22 dell’apertura ricavata nella lamiera superiore 6 del piano di cottura 4, al quale il bruciatore 2 secondo l'invenzione à ̈ applicabile in maniera tradizionale, ad esempio a mezzo di viti, non rappresentate.

Lungo il bordo esterno del supporto a tazza 8 Ã ̈ ricavata una sede di alloggiamento per una termocoppia 24 ed una sede di alloggiamento per una candela di accensione 26.

Al fondo della base 10 del supporto a tazza 8 à ̈ associato un condotto 28 di alimentazione del gas. Questo condotto si sviluppa radialmente all’esterno del supporto a tazza 8 e comprende un portainiettore 30, un iniettore 34 ed un condotto venturi 32.

Sulla base 10 del supporto a tazza 8 si appoggia una corona spartifiamme 36 composta inferiormente da una fascia anulare 38 e superiormente da una fascia tronco-conica 40 divergente esternamente verso l’alto con un angolo sostanzialmente compreso tra 30° e 45°.

Lungo il bordo inferiore della fascia anulare 38 sono ricavate una serie di aperture 42 circonferenzialmente equidistanziate, mentre sulla superficie interna della fascia inclinata 40 sono definite una serie di scanalature 44 distanziate tra loro e sviluppantisi radialmente fino al bordo esterno superiore 46 della corona 36.

Lungo lo sviluppo circonferenziale della fascia inclinata 40 della corona 36, in corrispondenza delle posizioni sottostanti alle razze della griglia di appoggio della pentola, sono definite quattro zone 48, 50, 52 e 54 circonferenzialmente distanziate tra loro di 90° e continue, cioà ̈ prive di scanalature 44. Dal lato interno di ciascuna di queste zone si diparte verso l’alto una aletta 56 per il supporto centrato di un cappellotto discoidale 58 avente un diametro leggermente inferiore rispetto a quello della corona spartifiamme 36.

Lo spazio delimitato inferiormente dalla base 10 del supporto a tazza 8, lateralmente dalla superficie interna della corona 36 inserita nel supporto a tazza 8 e superiormente dal cappellotto discoidale 58 definisce una camera di distribuzione 62 della miscela di gas ed aria primaria. Lo spazio delimitato inferiormente dalla fascia anulare esterna della base 10 del supporto a tazza 8 e lateralmente dalla superficie interna della parete laterale 12 del supporto a tazza 8 e dalla superficie esterna della corona 36 definisce una camera anulare 60.

La zona continua 48 della corona spartifiamme 36 presenta la porzione superiore 66 della parete esterna affacciata alla candela di accensione 26 incavata e rientrata rispetto al restante bordo circonferenziale della corona 36; la porzione incavata 66 delimita con il cappellotto discoidale 58 ed il supporto a tazza 8 una camera di accensione 68. Ulteriormente, dalla porzione incavata 66 si diparte una canalina 70 che si sviluppa all’interno in direzione radiale lungo la fascia inclinata 40 della corona 36 e delimita con il cappellotto discoidale 58 una fessura di comunicazione tra la camera di accensione 68 e la camera di distribuzione 62.

Più particolarmente, la candela di accensione 26 à ̈ dotata di un elettrodo 72 che à ̈ posizionato esternamente rispetto al bordo superiore 46 della corona spartifiamme 36; inoltre, dato che in corrispondenza della candela di accensione 26 l’elettrodo 72 à ̈ più vicino al bordo del cappellotto discoidale 58 di quanto non lo sia alla parete incavata 66, la scarica generata dall’elettrodo 72 si sviluppa tra questo ed il cappellotto discoidale 58.

Ulteriormente, in corrispondenza della candela di accensione 26, la fascia verticale 14 del supporto a tazza 8 presenta un ispessimento 74 che, in cooperazione con la corona 36, interrompe la continuità circonferenziale della camera anulare 60.

Il funzionamento del bruciatore secondo l'invenzione discende da quanto ora descritto.

Il flusso di gas uscente dall'iniettore 34, passando attraverso il Venturi 32 richiama un flusso di aria primaria e la trascina lungo il condotto 28 provocando la loro miscelazione; la miscela arriva fino alla camera di distribuzione 62, dalla quale fuoriesce poi attraverso le scanalature 44 della corona spartifiamma 36.

Questa miscela fuoriesce dalla camera di miscelazione 62 anche attraverso la canalina 70 fino a raggiungere la camera di accensione 68 in prossimità della candela 26. Qui la miscela, costituita da aria primaria e gas, viene rifornita di un flusso di aria secondaria, proveniente dall’ambiente circostante, tale da creare le condizioni ottimali per l’accensione.

A questo punto, la scarica 76 generata dall’elettrodo 72 provoca l’accensione della miscela nella camera di accensione 68, dalla quale poi la fiamma si propaga per generare la corona di fiamme principali 64.

Inoltre, la miscela formatasi all’interno della camera di distribuzione 62 fuoriesce attraverso le aperture 42 nella camera anulare 60, generando così una fiamma anulare di stabilizzazione 78 lungo tutta la corona spartifiamme, ad eccezione della zona 48, che si affaccia alla candela di accensione 26; in questa zona, infatti, l’ispessimento 74 della parete circonferenziale 12 del supporto a tazza 8 impedisce la fuoriuscita di gas dalle aperture 42.

Da quanto detto risulta chiaramente che il bruciatore perfezionato secondo l'invenzione si presenta molto più vantaggioso rispetto a quelli tradizionali, ed in particolare:

- consente di rifornire la miscela di aria primaria e gas di una quantità di aria secondaria minima ma sufficiente a creare le condizioni ottimali per l’accensione;

- assicura la generazione della scarica tra l’elettrodo della candela di accensione ed il profilo esterno del cappellotto discoidale.

La presente invenzione à ̈ stata illustrata in una sua preferita forma di realizzazione, ma si intende che varianti esecutive potranno ad essa in pratica apportarsi, senza peraltro uscire dall'ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Claims (8)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Bruciatore a gas perfezionato per apparecchi di cottura, caratterizzato dal fatto di comprendere: - un corpo (8) con una base inferiore (10) ed una parete laterale (12); - un elemento a corona (36) appoggiato con il bordo inferiore a detta base (10) ed evidenziante superiormente una fascia troncoconica (40) divergente superiormente all’esterno ed interessata da una pluralità di scanalature radiali (44), detto elemento a corona (36) delimitando al suo interno una camera di distribuzione (62); - un cappellotto discoidale (58) avente diametro inferiore al diametro della fascia troncoconica (40) dell’elemento a corona (36), appoggiato a questa e delimitante con dette scanalature radiali (44) canali di alimentazione di fiamme principali (64); - una camera anulare (60) delimitata esternamente dalla parete laterale (12) di detto corpo (8) ed internamente dalla superficie esterna di detto elemento a corona (36) e finalizzata ad alimentare una corona anulare di una fiamma di stabilizzazione; - una pluralità di aperture radiali (32) ricavate su detto elemento a corona (36) al di sotto di dette scanalature radiali (44) e costituenti canali di comunicazione tra detta camera di distribuzione (62) e detta camera anulare (60); - una porzione laterale rientrata (66) di detto elemento a corona (36) in corrispondenza di una candela di accensione (26), il cui elettrodo (74) ha distanza dal bordo di detto cappellotto (58) inferiore rispetto alla distanza da detta porzione rientrante (66), detta porzione laterale rientrante (66) delimitando con detto cappellotto (58) e con la sottostante porzione di parete laterale (12) di detto corpo (8) una camera di accensione (68) comunicante con detta camera di distribuzione (62) esclusivamente tramite un passaggio (70) di sezione inferiore rispetto a quella di dette scanalature (44), che in quella porzione di elemento a corona (36) sono mancanti.
2. 2. Bruciatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza della candela di accensione (26) à ̈ presente un’interruzione di detta camera anulare (60).
3. 3. Bruciatore secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta interruzione à ̈ ottenuta con un ispessimento (74) della parete laterale (12) di detto corpo (8).
4. 4. Bruciatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza delle razze di una griglia di supporto del contenitore da posizionare sul bruciatore l’elemento a corona (36) presenta zone sprovviste (48, 50, 52, 54) di scanalature (44).
5. 5. Bruciatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento a corona (36) comprende inferiormente una fascia anulare (38), in cui sono definite dette aperture (42), e superiormente una fascia troncoconica (40) divergente verso l’alto, in cui sono definite dette scanalature (44).
6. 6. Bruciatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’angolo di divergenza di detta fascia troncoconica à ̈ sostanzialmente compreso tra 30° e 45°.
7. 7. Bruciatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo (8) ha forma di tazza ed alla sua base (10) à ̈ associato un condotto di alimentazione (28) del gas dotato di un condotto Venturi (32) e di un iniettore (34) per il gas.
8. 8. Bruciatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette scanalature (44) sono definite sulla parete interna della fascia troncoconica divergente (40) dell’elemento a corona (36) e si sviluppano radialmente fino al bordo esterno (46) di detta fascia.