ITVA20100031U1 - Cannula e dispositivo di cannula per impiantare un impianto - Google Patents

Cannula e dispositivo di cannula per impiantare un impianto

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Description

DESCRIZIONE
L’invenzione si riferisce a una cannula e a un dispositivo di cannula per impiantare un impianto.
Dispositivi di impianto vengono impiegati preferibilmente nel trattamento di pazienti affetti da tumore e servono a somministrare per via sottocutanea un farmaco ai pazienti affetti da tumore. A tale scopo, come impianti, vengono fabbricate astine di un materiale plastico biodegradabile. L’impianto eroga nel corpo del paziente un principio attivo che, ad esempio, provoca una riduzione del testosterone e quindi un’inibizione della crescita del tumore. La degradazione dell’impianto avviene per mezzo di idrolisi per effetto del ricambio naturale di acqua nel corpo umano. Il periodo di emissione del farmaco nel corpo si prolunga solitamente per circa quattro settimane.
Per l’inserimento dell’impianto nel corpo umano viene impiegato un dispositivo di impianto. Questo è costituito normalmente da tre parti funzionali, una cannula, che contiene l’impianto, un porta-cannula, che deve essere collegato in modo permanente con la cannula, e un applicatore che dalla cannula di inserimento applica l’impianto nel tessuto del paziente. Il porta-cannula e la cannula formano insieme un dispositivo di cannula. L’impianto viene introdotto sotto forma di piccole aste secondo lo Stato della tecnica con una pinzetta e con l’ausilio di una bacchetta a pistone nell’apertura prossimale della cannula. Infine, attraverso l’apertura prossimale della cannula, viene applicata una soluzione di materiale plastico sull’impianto che fissa le astine di impianto. Tale soluzione di materiale plastico può essere inserita a gocce nella cannula, in una quantità predefinita, con una pipetta dosatrice. La goccia si colloca quindi prossimale prima delle astine di impianto e aderisce sia alla parete interna della cannula sia all’astina di impianto e si solidifica a temperatura ambiente. Essa blocca così una fuoriuscita dell’astina di impianto dalla cannula.
Se deve essere posizionata un’astina di impianto di questo tipo essa, con l’ausilio di un pistoncino d’asta che si impegna sull’estremità distale dell’astina di impianto, viene premuta contro il materiale plastico indurito che in questo modo si stacca dalla parete interna della cannula e rilascia l’astina di impianto.
Tale stato della tecnica ha lo svantaggio che è difficile garantire una posizione riproducibile della goccia di materiale plastico nella cannula. Inoltre la superficie dell’astina di impianto, attraverso la quale deve essere rilasciato il principio attivo, viene chiusa a tenuta dalla soluzione di materiale plastico con forza diversa, per cui parti della superficie a volte non sono a disposizione per il rilascio del principio attivo dall’astina di impianto, fatto che può avere come conseguenza un’erogazione irregolare del principio attivo.
Un compito dell’invenzione è realizzare un cannula migliorata e un dispositivo di cannula migliorato con un impianto o per un impianto.
Questo compito viene risolto per mezzo di una cannula secondo la rivendicazione 1 e un dispositivo di cannula secondo la rivendicazione 4. Vantaggiosi sviluppi dell’invenzione sono definiti nelle rivendicazioni dipendenti.
Una cannula comprende un’estremità prossimale, che è prevista per l’introduzione dell’impianto in un tessuto, in cui va posizionato l’impianto, e un’estremità distale che è prevista per un collegamento con un porta-cannula. Dall’estremità distale all’estremità prossimale della cannula si estende un canale per un impianto. La presente invenzione si basa sull’idea di prevedere un’apertura laterale per il canale tra l’estremità prossimale e l’estremità distale. Attraverso questa apertura laterale un componente elastico può esercitare una forza perpendicolare all’asse della cannula su un impianto nel canale. L’impianto viene bloccato nella cannula dalla forza esercitata dal componente elastico. In alternativa, per trattenere l’impianto, il componente elastico si impegna attraverso l’apertura in una fessura o una cavità nell’impianto. Secondo un’ulteriore alternativa, il componente elastico disloca in parte il canale rispettivamente riduce la sua sezione laterale. Un impianto disposto in modo distale rispetto all’apertura può, in questo caso, essere spostato in modo prossimale soltanto in senso opposto a una forza elastica esercitata dal componente elastico. In ciascuna delle varianti citate, il componente elastico è realizzato in modo tale che l’impianto possa essere spostato in modo prossimale per mezzo di una forza predefinita sulla sua estremità distale.
Il componente elastico è, ad esempio, un o-ring di una gomma, silicone, perbunan o un altro materiale elastico, che è collocato nella zona dell’apertura intorno alla cannula.
Il componente elastico può essere realizzato come tubo flessibile di un materiale elastico spinto nella cannula nella zona dell’apertura della stessa. Materiali elastici adatti per un tubo flessibile sono ad esempio gomma, silicone, perbunan e simili. In alternativa il tubo flessibile, in una forma di realizzazione preferita, può essere costituito da un materiale polimerico che, dopo l’applicazione sull’apertura della cannula, può esser retratto, ad esempio, per mezzo di calore, cioè termicamente. Un tale tubo flessibile termoretraibile può essere costituito, ad esempio, da una poliolefina modificata, come ad esempio i tubi flessibili termoretraibili disponibili con la denominazione commerciale Altera MT2000 dall’azienda Tyco Electronics Corporation, Swindon, U.K., che sono specifici anche per applicazioni mediche e possono essere sterilizzati mediante irraggiamento con raggi gamma.
Un tubo flessibile elastico spinto sulla cannula nella zona dell’apertura permette un’ampia superficie di contatto tra tubo flessibile e impianto, per mezzo della quale l’impianto può essere trattenuto particolarmente bene nella cannula. Contemporaneamente l’ampia superficie di contatto tra tubo flessibile e cannula impedisce in modo affidabile uno scivolamento dell’elemento elastico sulla cannula, in modo che sia garantita una ritenuta dell’impianto anche in caso di manipolazione impropria, come ad esempio nel caso di rimozione di un cappuccio di protezione dell’ago o simili. Inoltre, l’impiego di un tubo flessibile retraibile permette anche una chiusura completa dell’apertura laterale della cannula, fatto che è vantaggioso per la sterilità.
Nell’impiego di un tubo flessibile di un materiale elastico viene preferibilmente selezionato un tubo flessibile che, nel suo stato non allungato, presenta un diametro interno che è minore rispetto alla circonferenza esterna della cannula. Nell’applicazione sulla cannula il tubo flessibile viene spinto preferibilmente completamente sull’apertura laterale della cannula, sporgendo attraverso l’apertura nel canale della cannula e riducendo in questo modo la sua sezione trasversale nella zona dell’apertura. In modo preferito un impianto viene trattenuto nella cannula nella zona dell’apertura. La forza esercitata attraverso il tubo flessibile è sufficiente per impedire uno scivolamento involontario dell’impianto ma così ridotta che, nell’applicazione, l’impianto può essere spinto fuori facilmente.
Nell’impiego di un tubo flessibile di un materiale termoretraibile viene scelto in modo preferito un tubo flessibile che, al suo stato iniziale, ha un diametro interno che corrisponde alla circonferenza esterna della cannula o è leggermente maggiore. Per l’applicazione, il tubo flessibile viene spinto sulla cannula, in modo tale che esso copra preferibilmente completamente l’apertura, e successivamente viene riscaldato. La retrazione del tubo flessibile fa sì che esso si collochi stretto intorno alla cannula e penetri attraverso l’apertura nel canale della cannula, per cui la sezione trasversale nella zona dell’apertura viene ridotta. In modo preferito, un impianto viene collocato nel canale della cannula prima della retrazione del tubo flessibile nella zona dell’apertura, in modo tale che il tubo flessibile durante la retrazione aderisca anche all’impianto, e in questo modo fissi l’impianto nella cannula. Se viene impiegato un tubo flessibile di un materiale sterilizzabile, si preferisce effettuare una sterilizzazione dopo l’applicazione del tubo flessibile ed eventualmente dopo il fissaggio dell’impianto.
In modo particolarmente preferito il componente elastico è trasparente per permettere un controllo visivo di un impianto trattenuto nella cannula attraverso l’apertura.
La presente invenzione comprende inoltre un dispositivo di cannula con una cannula, come è stata descritta in alto, e un porta-cannula che è collegato alla cannula ad accoppiamento dinamico, geometrico e di materiale.
Di seguito, sulla base delle figure allegate, vengono spiegate più dettagliatamente forme di realizzazione preferite dell’invenzione.
La Figura 1 mostra una rappresentazione schematica di una sezione longitudinale attraverso una cannula con un porta-cannula;
la Figura 2 mostra una rappresentazione schematica di una sezione longitudinale attraverso una cannula con un porta-cannula;
la Figura 3 mostra una rappresentazione schematica di una sezione longitudinale attraverso una cannula con un porta-cannula; e
La Figura 4 mostra una rappresentazione schematica di una sezione longitudinale attraverso una cannula con un porta-cannula.
La figura 1 mostra una rappresentazione schematica di una sezione longitudinale attraverso una cannula 10 e un porta-cannula 30. La cannula 10 presenta un’estremità prossimale 12, ad esempio con una punta smussata e opzionalmente con una sfaccettatura. Un’estremità distale 14 della cannula 10 è collegata con il porta-cannula 30 ad accoppiamento dinamico, geometrico e di materiale. La cannula 10 ha approssimativamente la forma di un tubo con sezione trasversale circolare o ellittica. Un canale 16 si estende dall’estremità prossimale 12 all’estremità distale 14 della cannula 10. La cannula 10 è costituita, ad esempio, da acciaio legato o un altro materiale inerte dal punto di vista farmaceutico. Il porta-cannula 30 presenta, ad esempio, un materiale plastico inerte dal punto di vista farmaceutico. Un’interruzione della rappresentazione della cannula 10 nella figura 1 indica che la cannula può presentare complessivamente una lunghezza essenzialmente maggiore rispetto a come è rappresentata in figura 1.
La cannula 10 presenta un’apertura laterale 22 verso il canale 16. L’apertura laterale 22 è ad esempio forata, fresata o trattata con acido. Attraverso l’apertura 22, un componente elastico può esercitare una forza di ritenuta su un impianto nel canale 16. Esempi per un componente elastico vengono descritti più dettagliatamente di seguito in riferimento alle figure 2 e 3.
Le figure 2, 3 e 4 mostrano rappresentazioni schematiche di sezioni longitudinali attraverso rispettivamente una cannula 10 e un porta-cannula 30. Le rappresentazioni delle figure 2, 3 e 4, così come quelle della figura 1, non sono in scala. In particolare, ad esempio, i rapporti tra la lunghezza e il diametro della cannula 10 nonché quelli tra il diametro e lo spessore di parete della cannula 10 possono divergere rispetto alle rappresentazioni nelle figure 2, 3 e 4. Allo stesso modo, l’angolo della punta sull’estremità prossimale 12, il punto, la forma e la grandezza dell’apertura 22 possono variare rispetto alle rappresentazioni nelle figure. Spigoli dentati sul porta-cannula 30 indicano che di questo nelle figure 2, 3 e 4 è rappresentata soltanto una parte. Nel canale 16 della cannula 10 è rappresentato rispettivamente un impianto 40, la cui forma e grandezza possono variare rispetto alle rappresentazioni nelle figure 2, 3 e 4.
La figura 2 mostra un esempio di realizzazione in cui il componente elastico sopracitato viene formato per mezzo di un o-ring 24 che è collocato nella cannula 10. L’o-ring 24 presenta nella sua forma non allungata una circonferenza interna che è minore rispetto alla circonferenza esterna della cannula 10. Quando l’o-ring 24 è collocato intorno alla cannula 10, è allungato. Quando l’o-ring 24 è collocato intorno alla cannula 10 presso l’apertura 22 si impegna almeno parzialmente nell’apertura 22. In questo modo esso esercita una forza perpendicolare all’asse della cannula 10 su un impianto 40, se questo si trova nella zona dell’apertura 22 e dell’o-ring 24. Attraverso l’attrito risultante tra l’o-ring 24 e l’impianto 40 e/o tra l’impianto 40 e la parete interna della cannula 10 viene trattenuto l’impianto 40.
Per lo spostamento dell’impianto 40 nel canale 16 della cannula 10 è necessaria una forza minima predeterminata. Le dimensioni, il materiale e le proprietà superficiali dell’o-ring 24, la forma e le dimensioni dell’apertura 22, le proprietà superficiali dell’impianto 40 e della parete interna della cannula 10 sono scelte preferibilmente in modo tale che la forza di attrito sia un multiplo della forza peso dell’impianto 40.
L’impianto 40 può presentare alternativamente anche una fessura che lo circonda o un’altra cavità in cui si impegna l’o-ring. In questo modo la forza esercitata dall’o-ring 24 sull’impianto 40 viene ulteriormente aumentata.
La figura 3 mostra un esempio di realizzazione alternativo in cui il componente elastico viene formato attraverso una leva elastica 26 con un’estremità di innesto 28. La leva elastica e l’estremità di innesto sono realizzati ad esempio in un solo pezzo con il canale della cannula 30. L’estremità di innesto 28 si impegna attraverso l’apertura laterale 22 nel canale 16. Attraverso un impianto 40, che si trova nella zona dell’apertura 22 nel canale 16, la leva elastica 26 viene deviata dalla sua posizione di quiete. L’estremità di innesto 28 esercita inoltre una forza elastica sull’impianto 40 che agisce perpendicolarmente rispetto all’asse della cannula 10. In modo simile a quanto sopradescritto sulla base della figura 2, questo provoca una ritenuta dell’impianto 40 nel canale 16 per mezzo dell’attrito statico tra l’estremità di innesto 28 e l’impianto 40 e/o tra l’impianto 40 e la parete interna della cannula 10.
In modo simile a quanto sopradescritto sulla base della figura 2, l’impianto 40, in alternativa, può presentare anche una fessura circostante o un’altra cavità in cui si impegna l’estremità di innesto 28. In questo modo la forza esercitata dalla leva elastica 26 e l’estremità di innesto 28 sull’impianto 40 viene ulteriormente aumentata.
La figura 4 mostra un ulteriore esempio di realizzazione in cui il componente elastico sopraccitato è formato da un tubo flessibile 25 che, nella zona dell’apertura laterale 22, è spinto completamente sulla cannula 10. Il tubo flessibile 25 è costituito in modo preferito da un materiale polimerico elastico e, nella sua configurazione non allungata, presenta un diametro interno che è minore rispetto alla circonferenza esterna della cannula 10, in modo tale che si impegni almeno parzialmente nell’apertura 22. In questo modo esso esercita una forza perpendicolare rispetto all’asse della cannula 10 su un impianto 40 se questo si trova nella zona dell’apertura 22 e del tubo flessibile collocato su di essa. Per mezzo dell’attrito statico risultante tra il tubo flessibile 25 e l’impianto 40 e/o tra l’impianto 40 e la parete interna della cannula 10, l’impianto 40 viene trattenuto. Per semplificare l’applicazione del tubo flessibile 25 sulla cannula 10 nella zona dell’apertura 22 può essere impiegato preferibilmente un tubo flessibile 25 di un materiale polimerico termoretraibile, che nello stato di uscita ha un diametro interno che corrisponde alla circonferenza esterna della cannula 10 o è leggermente maggiore. Dopo che un tale tubo flessibile 25 è stato posizionato preferibilmente completamente sull’apertura laterale 22 della cannula 10, il tubo flessibile viene retratto per mezzo di una corrispondente alimentazione di calore, per cui il tubo flessibile 25 viene fissato stretto sul lato esterno della cannula 10 e si impegna nella zona dell’apertura 22 nel canale 16. L’impianto 40 viene disposto in modo preferito prima della retrazione del tubo flessibile 25 nella zona dell’apertura 22 nel canale 16 della cannula 10. L’utilizzo di un tubo flessibile 25 trasparente permette vantaggiosamente un controllo visivo della posizione dell’impianto 40 sotto l’apertura 22.
Elenco dei numeri di riferimento
10 cannula
12 estremità prossimale della cannula 10 14 estremità distale della cannula 10 16 canale della cannula
22 apertura laterale verso il canale 16 24 o-ring
25 tubo flessibile di materiale elastico 26 leva elastica
28 estremità di innesto
30 porta-cannula
40 impianto

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cannula (10) con: un’estremità prossimale (12) che è prevista per un’introduzione in un tessuto in cui è da applicare un impianto; un’estremità distale (14) che è prevista per un collegamento con un porta-cannula; un canale (16) per un impianto, che si estende dall’estremità distale (14) all’estremità prossimale (16); un’apertura laterale (22) verso il canale (16), l’apertura laterale (20) essendo disposta tra l’estremità distale (14) e l’estremità prossimale (16).
  2. 2. Cannula (10) secondo la precedente rivendicazione, inoltre con un componente elastico (24; 25; 26; 28) che si impegna parzialmente nell’apertura (22) per la ritenuta di un impianto (30) nel canale (16) tramite forza di attrito.
  3. 3. Cannula (10) secondo la rivendicazione precedente, in cui il componente elastico comprende un o-ring (24) di un materiale elastico, che è applicato attorno alla cannula (10) nella zona dell’apertura (22).
  4. 4. Cannula (10) secondo la rivendicazione 2, in cui il componente elastico comprende un tubo flessibile (25) di un materiale elastico, che nella zona dell’apertura (22) è spinto preferibilmente completamente sulla cannula (10).
  5. 5. Cannula (10) secondo la rivendicazione 4, in cui il materiale elastico del tubo flessibile (25) comprende un polimero che è applicato alla cannula (10) preferibilmente mediante retrazione termica.
  6. 6. Cannula (10) secondo una delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui il componente elastico è trasparente.
  7. 7. Dispositivo di cannula con un porta-cannula (30) e una cannula (10) secondo una delle precedenti rivendicazioni, il porta-cannula (30) essendo collegato alla cannula (10) ad accoppiamento dinamico, geometrico o di materiale.
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