ITUD970166A1 - Pattino a rotelle - Google Patents
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Description
Descrizione del trovato avente per titolo:
"PATTINO A ROTELLE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forma oggetto del presente trovato un pattino a rotelle come espresso nel la rivendicazione principale .
II pattino secondo il trovato, rispetto ai pattini di tipo noto, consente di raggiungere velocità più elevate, di superare più facilmente ostacoli e di garantire maggior comfort e sicurezza.
II trovato, inoltre, consente all'utilizzatore di eseguire diversi stili e tecniche di pattinaggio sia tradizionali che completamente innovative.
STATO DELLA TECNICA
Al proponente non sono noti pattini da strada presentanti le caratteristiche e le prestazioni offerte dal pattino secondo il trovato.
Sono noti, infatti, pattini a rotelle con quattro ruote a due a due parallele poste ai lati della scarpetta, o pattini presentanti da due a sei o più ruote allineate su un unico piano longitudinale.
Attualmente, sia per uso agonistico che per il tempo libero, i pattini, ed in particolare quelli con ruote in linea, hanno riscontrato un enorme successo, ciò determinando la necessità di ricercare nuove soluzioni realizzative sia per aumentarne le prestazioni che per migliorare il comfort e la sicurezza per 1'utilizzatore.
Dette soluzioni realizzative, tuttavia, non sono mai state tali da portare i pattini a radicali modifiche strutturali, di funzionamento o di utilizzo. In ragione di ciò, i limiti dei pattini noti, quali ad esempio la difficoltà nel superare gli ostacoli, le ridotte velocità raggiungibili, la poca versatilità d'uso, la difficoltà di arresto, ecc. sono stati in alcuni casi diminuiti ma mai completamente superati.
Il proponente, per superare i limiti dei pattini di tipo tradizionale, per fornire un pattino dalla struttura e dal design completamente nuovi, nonché per ottenere altri vantaggi nel seguito evidenziati, ha studiato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione principale.
Le rivendicazioni secondarie espongono varianti all'idea di soluzione principale.
Scopo del trovato è quello di fornire un pattino a rotelle presentante una struttura idonea a consentire, come nel seguito evidenziato, il superamento dei limiti presentati dai pattini tradizionali quale, tra gli altri, consentire il raggiungimento di velocità non prima conseguibili. Ulteriore scopo è quello di ampliare il campo di utilizzo dei pattini a rotelle aumentandone la versatilità e consentendo l'esecuzione di nuovi stili e tecniche di pattinaggio tra cui l'utilizzo in pista, su percorsi fuori strada, acrobatico, ecc. Il pattino secondo il trovato è costituito da una scarpetta amovibile, rigida o semirigida, cooperante con almeno tre ruote: almeno due ruote portanti sono associate ai lati della scarpetta ed almeno una terza ruota, o ruota di equilibrio, è collocata in posizione arretrata rispetto a dette ruote portanti.
Secondo una variante, la terza ruota è disposta sul piano di mezzeria delle due ruote portanti.
Secondo un'altra variante, la terza ruota è spostata all'indietro di una voluta entità rispetto al corpo eretto dell1utilizzatore.
Detta terza ruota, o ruota di equilibrio, è associata all'estremità anteriore di un elemento longitudinale la cui estremità posteriore è fissata alla parte posteriore della scarpetta.
Secondo una variante, tra detta estremità posteriore e la scarpetta è presente un elemento ela stico. Secondo un'altra variante, detta estremità posteriore è associata ad uno schienale, corpetto o simili indossati dall'utilizzatore.
Secondo una variante, le almeno due ruote portanti presentano diametro maggiore rispetto alle ruote dei pattini tradizionali e giacciono su un piano inclinato verso il basso, verso l'interno rispetto al piano verticale passante per l'asse longitudinale mediano della scarpetta.
In questo modo, cadauna ruota portante posta su un lato della scarpetta realizza con la corrispondente ruota portante posta sul lato opposto una "V" con vertice rivolto verso il basso, detto vertice costituendo la zona di contatto delle ruote portanti con il suolo. Quindi, anche se i centri delle ruote portanti sono esterni alla scarpetta, la zona di contatto con il suolo di dette ruote è posta entro la proiezione della scarpetta come avviene nei pattini in linea che montano ruote tradizionali.
In una variante, l'elemento longitudinale di supporto della ruota di equilibrio associato alla parte posteriore della scarpetta funge da .organo di comando per un sistema di frenaggio.
In una formulazione, detto sistema di frenaggio comprende un elemento di attrito che, azionato da leve, interferisce con le ruote.
Nella soluzione preferenziale, detto elemento di attrito agisce su entrambe le ruote portanti ciò facilitando l'arresto dei pattini senza pregiudicare la stabilità e la sicurezza per l'utilizzatore.
Secondo una variante, dette leve vengono azionate dall'elemento longitudinale allorché l'utilizzatore porta il proprio peso all'indietro determinando una flessione di detto elemento longitudinale. Secondo un'altra variante, il sistema di frenaggio agisce solo, od anche, sulla terza ruota o ruota di equilibrio.
Secondo un' altra variante, le due ruote portanti sono associate in modo elastico alla scarpetta.
Secondo una formulazione, gli assali di dette ruote sono associati direttamente alla scarpetta. Secondo una variante, detti assali sono associati ad un elemento di collegamento, ad esempio conformato a staffa, al quale viene amovibilmente associata la scarpetta, ciò consentendo di utilizzare scarpette tradizionali quali, ad esempio, quelle utilizzate nei pattini in linea o da ghiaccio.
In una soluzione, l'assale delle ruote portanti è collocato ad una quota maggiore di quella della suola della scarpetta ciò consentendo di portare detta suola ad una quota minima dal suolo e quindi di abbassare il baricentro del l'utilizzatore consentendogli maggiore stabilità ed equilibrio.
I pattini secondo il trovato, rispetto a quelli convenzionali, consentono di raggiungere velocità molto più elevate con sforzi minori, soprattutto grazie al diametro maggiorato delle ruote portanti rispetto alle ruote dei pattini tradizionali.
Nella soluzione preferenziale del trovato, dette ruote portanti presentano un diametro compreso tra 100 mm e 500 mm e l'almeno una ruota di equilibrio presenta un diametro maggiore od uguale a 50 mm.
In una variante, la ruota di equilibrio è azionata da mezzi motore previsti, ad esempio, sullo schienale o corpetto indossati dall'utilizzatore.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Le figure allegate sono fornite a titolo esemplificativo non limitativo ed illustrano alcune soluzioni preferenziali del trovato.
Nelle tavole abbiamo che:
- la fig. 1 illustra con uno spaccato parziale una vista laterale di un pattino secondo il trovato;
- la fig. 2 illustra la vista dall'alto di fig.l; - la fig. 3 illustra, parzialmente in sezione, la vista posteriore di fig.l;
- la fig. 4 illustra una variante di fig. 3;
- la fig. 5 illustra un particolare ingrandito di fig.l;
- la fig. 6 illustra in assonometria una variante di fig.l;
- la fig. 7 illustra un'altra variante di fig.l;
- la fig. 8 illustra con uno spaccato parziale un particolare ingrandito di fig.7;
- la fig. 9 illustra la sezione A-A ingrandita di fig. 7;
- la fig. 10 illustra una variante di fig. 4;
- la fig. 11 illustra in assonometria il particolare B ingrandito di fig.10;
- la fig. 12 illustra l'utilizzo dei pattini di fig. 1;
- la fig. 13 illustra la vista frontale di fig. 12; - la fig. 14 illustra una variante di fig. 12;
- la fig. 15 illustra una variante di fig. 14;
- la fig. 16 illustra parzialmente una variante di fig. 12.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Il pattino 10 secondo il trovato illustrato nelle figg. 1-3 comprende una scarpetta 11 associata a due ruote portanti 12 cooperanti con una ruota di equilibrio 13 posta in posizione arretrata rispetto alle ruote portanti 12 e sul loro piano di mezzeria.
Le ruote portanti 12 sono associate ai lati della scarpetta 11 tramite assali 14, nel caso di specie solidali alla scarpetta 11, posti ad una quota superiore di quella della suola di detta scarpetta 11; ciò consente all'utilizzatore 15 di assumere un assetto simile a quello che avrebbe nell'utilizzo di pattini di tipo tradizionale (figg. 12-13).
Le ruote portanti 12 sono associate agli assali 14 mediante cuscinetti, vantaggiosamente a rulli conici ad alta resistenza, che consentono di eliminare i giochi che si vengono a creare per gli assestamenti o l'usura delle parti.
Le ruote portanti 12 presentano un diametro molto maggiore delle ruote utilizzate nei pattini noti, preferenzialmente tra 100 mm e 500 mm, e sono inclinate rispetto al piano mediano verticale 16 della scarpetta 12. Più precisamente, la ruota portante 12 posta sul lato destro della scarpetta realizza con la ruota portante 12 posta sul lato sinistro una "V" con vertice rivolto verso il basso La condizione ideale di funzionamento dei pattini 10 prevede che i punti di contatto con il suolo della ruota 12 destra siano adiacenti ai punti di contatto della ruota 12 sinistra sì che la larghezza complessiva della zona di contatto delle due ruote sia assimilabile a quella che si ha nei pattini in linea utilizzanti ruote tradizionali. I punti di contatto al suolo delle ruote portanti 12 sono inoltre allineati alla ruota di equilibrio 13.
Per avvicinarsi il più possibile a dette condizioni ideali di funzionamento, vengono utilizzate ruote 12 con profili speciali.
Nel caso di fig. 3, ad esempio, le ruote portanti 12 presentano un bordo perimetrale tale che, in corrispondenza del vertice della "V”, detti bordi si avvicinano fino quasi a toccarsi per realizzare sostanzialmente un unico profilo ad arco di cerchio assimilabile a quello di una ruota utilizzata nei pattini in linea.
Dette ruote portanti 12, però, dato il diametro elevato, consentono di raggiungere con sforzi minori velocità molto più alte di quelle ottenibili con i pattini in linea oltre ché di superare più agevolmente ostacoli presenti sul percorso.
Nella soluzione di fig. 9, invece, vengono utilizzate ruote portanti 12 con un bordo perimetrale molto sottile.
In entrambe le soluzioni, comunque, le ruote 12 possono presentare qualsiasi spessore e struttura, ad esempio a raggi, lenticolari, a razze, ecc. in funzione anche del tipo di materiale utilizzato.
Secondo il trovato, la ruota di equilibrio 13, oltre a favorire lo scarico di maggiori forze al suolo, consente all'utilizzatore 15 una elevata stabilità durante l'utilizzo dei pattini 10.
Nelle soluzioni delle figg. 1-13 e 16, la ruota di equilibrio 13 è associata all'estremità posteriore di un elemento longitudinale 17 elasticamente associato alla parte posteriore della scarpetta 11. Secondo il trovato, detto elemento longitudinale 17 può essere realizzato in corpo unico con la scarpetta 11 oppure, come illustrato nelle figg. 1-5, essere di tipo amovibile.
Nel caso di specie, illustrato in dettaglio nelle figg. 4 e 5, il fissaggio tra elemento longitudinale 17 e scarpetta 11 avviene tramite incastri 18, ad esempio a coda di rondine, resi stabili tramite elementi di fissaggio 35 costituiti, nel caso di specie, da una vite di espansione.
Nella variante di fig. 6 è illustrato parzialmente un pattino 10 che consente l'utilizzo di scarpette 11 del tipo utilizzato nei pattini in linea o nei pattini da ghiaccio private del carrello porta ruote o della lama.
In questa soluzione, gli assali 14 delle ruote portanti 12 sono posti sulle estremità superiori di un elemento a staffa 19 dotato centralmente di una lama di appoggio 20 presentante fori 21 che, allineandosi con i fori previsti sulla scarpetta 11 per l'associazione del carrello porta ruote o della lama da ghiaccio, consentono l'inserimento ed il serraggio di coniugati elementi di fissaggio.
In questa variante, l'elemento longitudinale 17 di supporto della ruota di equilibrio 13, anziché alla scarpetta 11, è amovibilmente associato alla lama 20 dell'elemento a staffa 19. Secondo una variante, non illustrata, il fissaggio tra scarpetta 11 ed elemento a staffa 19 è ad incastro.
Nella variante delle figg. 7-9, il pattino 10 è dotato di un sistema di frenaggio 22 agente sulle ruote portanti 12 ed azionabile dall'utilizzatore 15 tramite l'elemento longitudinale 17.
Più precisamente, detto elemento longitudinale 17 presenta uno snodo elastico 23 che gli consente di flettere verso l'alto quando l'utilizzatore 15 porta il peso verso la parte posteriore del pattino 10. Quando ciò avviene, il braccio di trasmissione 24 si porta in trazione verso la ruota di equilibrio 13 facendo oscillare il braccio di rinvio 25 che, a sua volta, spinge verso il basso un elemento di attrito 26 scorrevole entro guide 34 (fig.8).
Detto elemento di attrito 26, nel caso di specie a cuneo, se spinto verso il basso interferisce con la parte interna del vertice della "V" agendo simultaneamente su entrambe le ruote portanti 12 e determinando così un'azione frenante molto efficace e sicura per 1'utilizzatore 15.
Nelle varianti delle figg. 10 e 16 sui pattini 10 è prevista una maniglia 27 utilizzabile sia nelle operazioni di infilaggio/sfilaggio delle scarpette 11 che per .l'esecuzione di manovre impegnative quali, ad esempio, quelle che si hanno in un utilizzo acrobatico dei pattini 10.
Nella soluzione di fig. 10, detta maniglia 27, illustrata in fig. 11, è associabile/dissociabile alla scarpetta 11 tramite viti inseribili in fori previsti sul corpo di detta maniglia 27.
In fig. 16, invece, detta maniglia 27 è in corpo unico con una carenatura di protezione 28 che avvolge la parte superiore delle ruote portanti 12. Nelle varianti delle figg. 14 e 15, la ruota di equilibrio 13 è associata all'estremità di un elemento longitudinale 117 di struttura assimilabile ma di dimensioni molto maggiori rispetto all'elemento 17. Detto elemento longitudinale 117 è direttamente associato all'utilizzatore 15.
In fig. 14, l'elemento longitudinale 117 è imperniato ad uno schienale rigido 29 vincolato al corpo del1'uti lizzatore 15 tramite mezzi di ancoraggio quali cinghie, spallacci, bretelle, ecc. In fig. 15, l'elemento longitudinale 117 è imperniato ad un corpetto rigido 30 indossato dall 'utilizzatore 15. In entrambe le soluzioni l'elemento longitudinale 117 coopera con mezzi di ammortizzazione 31 che aumentano il comfort per l'utilizzatore 15. In fig. 15, inoltre, è previsto un motore 32, nel caso di specie associato allo schienale del corpetto rigido 30, che, attraverso un sistema di trasmissione interno all'elemento longitudinale 117, trasmette il moto alla ruota di equilibrio 13. Detto motore 32, il sistema di frenaggio ed altri eventuali dispositivi previsti sui pattini 10 sono asserviti ad un gruppo di comando 33 disponibile all'utilizzatore 15.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI 1 - Pattino a rotelle con scarpetta rigida o semirigida associata ad almeno due ruote portanti caratterizzato dal fatto che presenta le ruote portanti (12) disposte ai lati della scarpetta (11) in una sua posizione anteriore ed almeno una ruota di equilibrio (13) posteriore spostata all'indietro rispetto al corpo eretto dell1utilizzatore (15) e giacente sostanzialmente sul piano dì mezzeria di dette due ruote portanti (12). 2 - Pattino come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le almeno due ruote portanti (12) sono inclinate verso il basso verso l'interno rispetto al piano mediano verticale (16) della scarpetta (11), i prolungamenti dei piani di giacitura delle ruote portanti (12) incontrandosi al di sotto della suola della scarpetta (11) e definendo un vertice sostanzialmente allineato con il punto di contatto al suolo della ruota di equilibrio (13). 3 - Pattino come alla rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che l'almeno una ruota di equilibrio (13) è associata all'estremità di un elemento longitudinale (17) vincolato alla parte posteriore della scarpetta (11). 4 - Pattino come alla rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che l'almeno una ruota di equilibrio (13) è associata all'estremità di un elemento longitudinale (117) vincolato al corpo dell 'utilizzatore (15). 5 - Pattino a rotelle come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che l'elemento longitudinale (117) è associato alla parte posteriore di un corpetto/schienale rigido (30,29). 6 - Pattino come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tra l'elemento longitudinale (17,117) e la scarpetta (11) o il corpetto/schienale (30,29) sono presenti mezzi di ammortizzazione (23,31). 7 - Pattino come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le ruote portanti (12) presentano un diametro di almeno 100 mm. 8 - Pattino come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la ruota di equilibrio (13) presenta un diametro di almeno 50mm. 9 - Pattino come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi di ammortizzazione (23) sono associati ad un sistema di frenaggio (22) comprendente almeno un elemento frenante (26) cooperante con almeno una ruota portante (12). 10 - Pattino come alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che l'elemento frenante (26) è a cuneo ed agisce sulla parte interna del vertice formato dalle ruote portanti (12). 11 - Pattino come alle rivendicazioni 5 o 6, caratterizzato dal fatto che l'elemento longitudinale (117) è associato a mezzi motore (32) di azionamento della ruota di equilibrio (13). 12 - Pattino come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la scarpetta (11) è associata ad un elemento a staffa (19) cooperante con le ruote portanti (12) e con l'elemento longitudinale (17). 13 - Pattino come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che presenta maniglie (27) di presa. 14 - Pattino come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno le ruote portanti (12) presentano una carenatura protettiva (28). 15 - Pattino come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che adotta i contenuti di cui alla descrizione ed ai disegni.
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