ITUD20150048A1 - Dispositivo e metodo per macinare grani di caffe' - Google Patents

Dispositivo e metodo per macinare grani di caffe' Download PDF

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ITUD20150048A1
ITUD20150048A1 ITUD2015A000048A ITUD20150048A ITUD20150048A1 IT UD20150048 A1 ITUD20150048 A1 IT UD20150048A1 IT UD2015A000048 A ITUD2015A000048 A IT UD2015A000048A IT UD20150048 A ITUD20150048 A IT UD20150048A IT UD20150048 A1 ITUD20150048 A1 IT UD20150048A1
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IT
Italy
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coffee
grinding
coffee beans
powder
ground
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ITUD2015A000048A
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Liverani Furio Suggi
Bruno Spreafico
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Illycaffe S P A Con Unico Socio
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
?DISPOSITIVO E METODO PER MACINARE GRANI DI CAFF??
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad un dispositivo e ad un metodo per macinare grani di caff?, in particolare per ottenere caff? macinato in polvere utilizzabile per preparare la bevanda caff? espresso.
STATO DELLA TECNICA
? noto preparare la bevanda caff?, in particolare caff? espresso, utilizzando caff? in polvere ottenuto da macinazione di grani di caff?. La bevanda caff?, nel seguito denominata anche semplicemente caff?, viene ottenuta generalmente mediante estrazione, cio? percolazione con acqua bollente ed in pressione. In particolare, sono note le macchine per la produzione di caff? espresso, le quali sono provviste di un serbatoio per l?acqua, dal quale, mediante una pompa, l?acqua stessa ? erogata ad alta pressione ad un gruppo di riscaldamento. Da quest?ultimo si ottiene acqua calda e/o vapor acqueo, che viene utilizzata in un?unit? di estrazione del caff?, dove viene percolata attraverso il caff? in polvere per produrre il caff? espresso.
E? possibile utilizzare polvere di caff? ottenuta da macinazione di grani di caff? di una stessa tipologia o variet?, oppure utilizzare una miscela di polvere di caff? ottenuta dalla macinazione di grani di caff? di differente tipologia o variet?.
Differenti proporzioni di differenti tipologie o variet? di caff? nella miscela in polvere influenzano le propriet? organolettiche del caff? con esse preparato, quali il gusto, l?aroma, l?acidit?, il corpo.
Nei cultori od appassionati della bevanda del caff?, variazioni delle propriet? organoloettiche anche minime vengono rilevate e possono influenzare il giudizio verso la bevanda e la scelta o preferenza di una miscela di caff? in polvere ottenuta macinando una certa selezione di grani di differenti tipologie di caff? in relazione ad un?altra. Inoltre, anche una contaminazione, seppure minima, tra miscele di caff? in polvere formate da differenti selezioni di caff? pu? portare a differenze rilevabili.
Esiste pertanto la necessit? di perfezionare un dispositivo ed un metodo per macinare grani di caff? che possano superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti, mentre le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.
In accordo con forme di realizzazione, ? previsto un dispositivo per macinare grani di caff?. Secondo una forma di realizzazione, ? anzidetto dispositivo comprende:
- un organo di macinazione configurato per macinare grani di caff? e produrre una polvere di caff? macinato;
- una camera di transito configurata per ricevere la polvere di caff? macinato;
- un organo di scarico configurato per scaricare la polvere di caff? macinato proveniente dalla camera di transito verso l?esterno di detto dispositivo;
- almeno un organo ad aria di rimozione polvere configurato per rimuovere polvere di caff? macinato dall?organo di macinazione e dalla camera di transito.
In accordo con ulteriori forme di realizzazione, ? prevista una stazione per la preparazione del caff?. Secondo una forma di realizzazione, l?anzidetta stazione comprende un apparato per l?alimentazione dosata di grani di caff? per fornire una miscela di grani di caff? con una voluta composizione, un dispositivo per macinare grani di caff? in accordo con forme di realizzazione qui descritte, ed una macchina per il caff? atta a produrre la bevanda caff? dalla miscela di polvere di caff? ottenuta.
In accordo con altre forme di realizzazione, ? previsto un metodo per macinare grani di caff?. Secondo una forma di realizzazione, anzidetto metodo comprende:
- macinare grani di caff? mediante un organo di macinazione per produrre una polvere di caff? macinato che viene fatta transitare attraverso una camera di transito e, mediante un organo di scarico, viene poi scaricata verso un contenitore di ricezione;
- rimuovere polvere di caff? macinato dall?organo di macinazione e dalla camera di transito mediante un flusso d?aria.
In accordo con ancora ulteriori forme di realizzazione, ? previsto un metodo per la preparazione del caff?. Secondo una forma di realizzazione, l? anzidetto metodo comprende:
- alimentare quantit? dosate di grani di caff? per fornire una miscela di grani di caff? con una voluta composizione con una voluta composizione;
- macinare i grani di caff? nella voluta composizione in accordo con un metodo di macinazione come qui descritto;
- produrre la bevanda caff? da una miscela di polvere di caff? macinato ottenuta dalla macinazione.
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi della presente divulgazione saranno meglio compresi con riferimento alla seguente descrizione, alle tavole di disegno e alle annesse rivendicazioni. Le tavole di disegno, che sono integrate e facenti parte della presente descrizione, illustrano alcune forme di realizzazione del presente oggetto e, unitamente alla descrizione, si propongono di descrivere i principi della divulgazione.
I vari aspetti e caratteristiche descritte nella presente descrizione possono essere applicati individualmente, dove possibile. Questi aspetti individuali, ad esempio aspetti e caratteristiche presenti nella descrizione oppure nelle rivendicazioni dipendenti allegati, possono essere oggetto di domande divisionali.
Si fa notare che qualsiasi aspetto o caratteristica che si trovi essere gi? nota durante la procedura di brevettazione si intende non essere rivendicata ed essere l?oggetto di un disclaimer.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 ? una rappresentazione schematica di un dispositivo per macinare grani di caff? in accordo con forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 2 ? una rappresentazione schematica di un dispositivo per macinare grani di caff? in accordo con ulteriori forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 3 ? una rappresentazione schematica di un dispositivo per macinare grani di caff? in accordo con ancora ulteriori forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 4 ? una rappresentazione schematica di una parte di un dispositivo per macinare grani di caff? in accordo con forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 5 ? una sezione di parte di un dispositivo per macinare grani di caff? in accordo con forme di realizzazione qui descritte;
- le figg. 6, 7 e 8 sono rappresentazioni schematiche di possibili forme di realizzazione di una stazione per la preparazione {lei caff? in cui pu? essere utilizzato un dispositivo per macinare grani di caff? in accordo con ancora ulteriori forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 9 ? una vista frontale di parte di una stazione per la preparazione del caff? in cui pu? essere utilizzato un dispositivo per macinare grani di caff? in accordo con ancora ulteriori forme di realizzazione qui descritte. Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si far? ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o pi? esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio ? fornito a titolo di illustrazione del trovato e non ? inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un?ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sar? comprensivo di tali modifiche e varianti.
Prima di descrivere le forme di realizzazione, si chiarisce, inoltre, che la presente descrizione non ? limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nella seguente descrizione utilizzando le figure allegate. La presente descrizione pu? prevedere altre forme di realizzazione ed essere realizzata o messa in pratica in altri svariati modi. Inoltre, si chiarisce che la fraseologia e terminologia qui utilizzata ? a fini descrittivi e non deve essere considerata come limitante.
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad un dispositivo 10 e ad un metodo per macinare grani di caff?.
Si fa qui notare che una macinazione di grani di caff? come intesa nelle forme di realizzazione qui descritte pu? essere indirizzata a produrre una polvere di caff? macinato utilizzabile ad esempio per la preparazione di caff? espresso. Un caff? espresso ? ottenuto estraendo rapidamente con acqua calda e/o vapore a notevole pressione di sostanze contenute in un pannello compresso di caff? macinato e tenuto su un filtro. Il processo di estrazione pu? essere influenzato da vari fattori, tra i quali la granulometria di caff? macinato, la superf?cie specifica dei granuli e la compattazione del pannello di caff? macinato. Inoltre, ai fini di ottenere un caff? da bere con le desiderate e specifiche propriet? organolettiche proprie della miscela o tipologia di caff? selezionata, possono essere applicati differenziati e variabili profili o andamenti di temperatura e pressione in funzione della tipologia di caff? selezionati. Un dispositivo 10 ed un metodo per macinare grani di caff? in accordo con la presente descrizione pu? essere utilizzato, ad esempio, per macinare grani di caff? di differenti tipologie, selezionate di volta in volta sulla base di una ricetta o miscela specifica ed orientata ai gusti e desideri di un consumatore finale.
Ad esempio, un dispositivo 10 e metodo per macinare grani di caff? in accordo con la presente descrizione pu? essere/Utilizzato in associazione con un apparato per l?alimentazione dosata di grani di caff? che consente di produrre con adeguata ripetibilit? ed affidabilit? miscele di caff? in polvere ottenute macinando selezioni di grani di differenti tipologie di caff?, in particolare in accordo con ricette personalizzate o personalizzabili da un utente od operatore specifico.
Un esempio di apparato per l?alimentazione dosata di grani di caff? utilizzabile in associazione con le presenti forme di realizzazione ? descritto nella domanda di brevetto per invenzione industriale in Italia n. UD2015A000002 depositata in data 12.01.2015 a nome della Richiedente. L?utilizzo di un dispositivo e metodo secondo la presente descrizione in associazione con un apparato per l?alimentazione dosata di grani di caff? consente, vantaggiosamente, di riprodurre con ripetibilit? ed affidabilit? le specifiche miscele di caff? in polvere, soddisfacendo quindi i gusti dei consumatori.
Inoltre, un dispositivo e metodo secondo la presente descrizione in associazione con un apparato per l?alimentazione dosata di grani di caff? possono essere ulteriormente associati con un dispositivo selezionatore per produrre miscele personalizzate in accordo con quanto descritto nella domanda di brevetto per invenzione industriale in Italia n. UD2014A000146 depositata in data 22.08.2014 a nome della Richiedente.
La f?g. 1 ? utilizzata per descrivere forme di realizzazione di un dispositivo 10 per macinare grani di caff? 12. Il dispositivo 10 include un organo di macinazione 14 configurato per macinare grani di caff? 12 e produrre una polvere di caff? macinato 15, una camera di transito 16 configurata per ricevere la polvere di caff? macinato 15 dall?organo di macinazione 14 ed un organo di scarico 18 configurato per scaricare la polvere di caff? macinato 15 proveniente dalla camera di transito 16 verso l?esterno del dispositivo 10. In accordo con la presente descrizione, il dispositivo 10 comprende, inoltre, almeno un organo ad aria di rimozione polvere 20 configurato per rimuovere polvere di caff? macinato 15 dall?organo di macinazione 14 e dalla camera di transito 16. In accordo con forme di realizzazione, ? previsto anche un metodo per macinare grani di caff? 12, che include:
- macinare grani di caff? 12 mediante un organo di macinazione 14 per produrre una polvere di caff? macinato 15 che viene fatta transitare attraverso una camera di transito 16 e, mediante un organo di scarico 18 a valle della camera di transito 16, viene poi scaricata verso un contenitore di ricezione, quale un filtro, una confezione o simili;
- rimuovere polvere di caff? macinato 15 dall?organo di macinazione 14 e dalla camera di transito 16 mediante un organo ad aria di rimozione polvere 20.
In possibili implementazioni, l?organo ad aria di rimozione polvere 20 pu? essere disposto in una parte superiore del dispositivo 10, in cooperazione con l?organo di macinazione 14.
In possibili implementazioni, il dispositivo 10 ? provvisto di un?apertura di ingresso 21 attraverso la quale alimentare i grani di caff? e di un?apertura di uscita 23 attraverso la quale viene scaricata all?esterno la polvere di caff? macinato 15. L?apertura di ingresso 21 pu? essere prevista in una porzione superiore del dispositivo 10.
In possibili implementazioni, l?organo ad aria di rimozione polvere 20 pu? essere disposto presso l?apertura di ingresso 21, a monte dell?organo di macinazione 14 e quindi pu? esplicare la propria azione di rimozione anche sullo stesso organo di macinazione 14, oltre che sulla camera di transito 16.
L?apertura di ingresso 21 ? associata all?organo di macinazione 14, mentre l?apertura di uscita 23 ? associata all?organo di scarico 18.
Tra l?apertura di ingresso 21 e l?apertura di uscita 23 si sviluppa, quindi, un percorso di lavorazione del caff? da grani di caff? 12 a polvere di caff? macinato 15; in particolare, tale percorso di lavorazione interessa le fasi di lavorazione da quando il caff? in grani 12 viene immesso nel dispositivo 10, macinato dall?organo di macinazione 14 e poi fatto transitare attraverso la camera di transito 16 e scaricato dall?organo di scarico 18 verso l?esterno come polvere di caff? macinato 15. Mediante l?organo ad aria di rimozione polvere 20 ? possibile quindi rimuovere la polvere di caff? residua dal percorso di lavorazione. Pu? essere previsto un canale di espulsione polvere 13 che collega l?organo di macinazione 14 alla camera di transito 16 e che fa, quindi, parte di tale percorso di lavorazione del caff?. L?azione di rimozione della polvere di caff? mediante l?organo ad aria di rimozione polvere 20 avviene, quindi, anche in questo canale di espulsione polvere 13.
In possibili implementazioni, l?apertura di ingresso 21 ? disposta superiormente nel dispositivo 10, a monte dell?organo di macinazione 14 e la camera di transito 16 ? disposta direttamente all?uscita dell?organo di macinazione 14, ad esempio adiacente a lato, cio?., a valle di quest?ultimo rispetto al citato percorso di lavorazione del caff?, per ricevere dall?organo di macinazione 14 la polvere di caff? macinato 15. A valle della camera di transito 16, lungo il percorso di lavorazione del caff?, ? previsto l anzidetto organo di scarico 18.
In possibili implementazioni, l?organo di macinazione 14 include due macine mobili reciprocamente, ed ? configurato per effettuare la macinazione sfruttando un movimento di rotazione relativo delle macine che lo compongono, come meglio descritto nel prosieguo. Tale movimento di rotazione genera una forza centrifuga agente sulla polvere di caff? macinato 15 che la indirizza, ad esempio essenzialmente con movimento radiale, verso la camera di transito 16 e da qui verso l?organo di scarico 18.
In possibili implementazioni, l?organo di scarico 18 pu? essere un organo di scarico meccanico. Ad esempio, l?organo di scarico 18 pu? essere un organo di scarico passivo od un organo di scarico attivo, o combinazione delle due tipologie.
Ad esempio, in alcune varianti l?organo di scarico 18 pu? essere di tipo meccanico passivo e sfruttare la forza di gravit? per fare scendere la polvere di caff? macinato 15 verso l?esterno del dispositivo 10. In tali varianti, l?organo di scarico 18 ad esempio pu? essere uno scivolo, un beccuccio, un canale o piano inclinato, che riceve la polvere di caff? macinato 15 spinta dalla forza centrifuga dell?organo di macinazione 14 e la indirizza verso l?esterno del dispositivo 10.
In altre varianti, l?organo di scarico 18 pu? essere di tipo meccanico attivo, ad esempio pu? essere un organo mobile-che spinge o trascina la polvere di caff? macinato 15 dalla camera di transito 16 verso ? esterno. In tali varianti, l?organo di scarico 18 ad esempio pu? essere una sponda, una spatola, una paletta, una barretta o simili.
In accordo con forme di realizzazione qui descritte, l? anzidetto organo ad aria di rimozione polvere 20 pu? essere utilizzato, ad esempio, dopo che una larga o maggiore parte della polvere di caff? macinato 15 ? gi? stata scaricata dall?organo di scarico 18, ad esempio per gravit? e sfruttando la forza centrifuga impartita dall?organo di macinazione. Ci? ai fini di rimuovere eventuali residui di polvere di caff? macinato 15 che possono essere ancora presenti nella camera di transito 16 ed eventualmente nell?organo di scarico 18 e che non sono stati accuratamente scaricati, ad esempio perch? rimasti adesi alle superfici. quest?azione di rimozione consente di eliminare dalla camera di transito 16 ed eventualmente dall?organo di scarico 18 essenzialmente tutta la polvere di caff? macinato 15 prodotta in un?operazione di macinatura, s? che, dopo una nuova operazione di macinatura, la camera di transito 16 conterr? solamente la nuova polvere di caff? macinato 15. Tale soluzione consente di evitare contaminazioni incrociate (?cross contamination?) tra le varie miscele di polvere di caff? macinato 15 che vengono preparate in successione, garantendo che ciascuna singola miscela di caff? in polvere sia caratterizzata dalle proprie propriet? organolettiche e non influenzata da propriet? organolettiche di altre miscele differenti preparate prima di essa. Si evita, quindi, un fenomeno di ?carry-over? delle differenti miscele di caff? in polvere preparate in serie. In questo modo, ciascuna miscela di caff? in polvere conserva le proprie caratteristiche di unicit? e peculiarit? definite durante un?accurata selezione di tipologia e dosatura di quantit? di grani di caff?.
Ad esempio, dopo che ? stata scaricata dalla camera di transito 16, la polvere di caff? macinato 15 preparata in accordo con la presente descrizione pu? essere ricevuta all?esterno del dispositivo 10 in un filtro associato ad un porta-filtro, successivamente compressa in un pressino, ottenendo un pannello compatto di caff? macinato che, poi, viene sottoposto ad estrazione per preparare la bevanda caff? espresso. Ciascuna porzione di polvere di caff? macinato 15 preparata in accordo con la presente descrizione viene quindi ricevuta nel filtro, pressata e sottoposta a estrazione, consentendo di preparare una bevanda caff? espresso che corrisponde alla ricetta inizialmente selezionata dall?utente od operatore, senza contaminazioni di altre miscele.
Nulla vieta, in ogni caso, che in altri esempi di applicazione la polvere di caff? macinato 15 preparata in accordo con la presente descrizione, dopo che ? stata scaricata e rimossa dalla camera di transito 16, possa essere ricevuta e raccolta in una confezione o contenitore, che viene poi chiusa o sigillata, per essere utilizzata in un secondo momento.
In possibili implementazioni, il dispositivo 10 pu? includere un unico organo ad aria di rimozione polvere 20, tuttavia sono possibili varianti realizzative che includono anche pi? organi ad aria di rimozione polvere 20, ad esempio due, tre o pi? di tre. Nel caso di una molteplicit? di organi ad aria di rimozione polvere 20, essi possono essere disposti con geometria di posizionamento correlata con l?effetto di rimozione della polvere di caff? macinato 15 che si intende ottenere, oppure in alternativa, od in combinazione, possono essere configurati per generare fenomeni di rimozione ad aria caratterizzati da differenti parametri fluidici, quali valore di pressione o depressione del flusso d?aria, velocit? del flusso d?aria, durata, tipologia di flusso, continuo o ad impulsi, sequenza di intervento.
In accordo con possibili forme di realizzazione descritte utilizzando la fig. 2, l?organo ad aria di rimozione polvere 20 pu? includere un organo pneumatico 22, in particolare un organo di insufflazione di aria compressa, quale ad esempio provvisto di un ugello, un cannello od analogo elemento di erogazione, connesso ad una sorgente di aria compressa. Ad esempio, in accordo con ulteriori possibili forme di realizzazione descritte utilizzando la fig. 3, il dispositivo 10 pu? includere un contenitore in pressione 28 contenente aria compressa che funge da sorgente di aria compressa e che pu? essere ricaricabile o sostituibile. In altre varianti, il dispositivo 10 pu? essere connesso ad una linea pneumatica di fornitura di aria compressa.
Ad esempio, l?organo pneumatico 22 pu? essere disposto in modo tale da investire l?interno della camera di transito 16 con un flusso di aria compressa che ? atto a rimuovere la polvere di caff? macinato 15 residua in essa presente e la indirizza verso l?organo di scarico 18, dal quale viene trasferita verso l?esterno del dispositivo 10, dove ad esempio viene ricevuta dal filtro, come sopra indicato, oppure immessa in una confezione o contenitore per un uso successivo. In possibili implementazioni, l?organo pneumatico 22 pu? essere configurato per fornire un flusso continuo d?aria compressa, oppiirqper fornire un flusso ad impulsi di aria compressa, oppure una combinazione. Ad esempio, un flusso continuo d?aria compressa pu? avere una durata compresa tra 2 e 15 secondi, in particolare tra 4 e 12 secondi, pi? in particolare tra 6 e 10 secondi, oppure combinazioni e/o sovrapposizioni di tali intervalli di tempo.
In accordo con ulteriori possibili forme di realizzazione descritte utilizzando la fig. 3, l?organo organo ad aria di rimozione polvere 20 pu? includere un organo di aspirazione aria 24, cio? un organo che genera una depressione provocando l?aspirazione di aria e quindi della polvere di caff? macinato 15 eventualmente residua. Le forme di realizzazione in cui l?organo organo ad aria di rimozione polvere 20 include un organo di aspirazione aria 24 possono essere alternative alle forme di realizzazione in cui l?organo organo ad aria di rimozione polvere 20 include un organo pneumatico 22.
Il citato organo di aspirazione aria 24 pu? essere collegato ad una sorgente di aspirazione 29, che genera una condizione di depressione, o sottovuoto. In questo modo, l?organo di aspirazione aria 24 pu? generare un flusso di aria aspirata all?interno della camera di transito 16, aspirando e rimuovendo la polvere di caff? macinato 15 residua in essa presente ed eventualmente presente nell?organo di scarico 18.
In possibili implementazioni, la polvere di caff? macinato 15 aspirata pu? essere direttamente recuperata ed indirizzata verso l?organo di scarico 18.
In altre possibili implementazioni, in accordo con ulteriori possibili forme di realizzazione descritte utilizzando la fig .3 il dispositico 10 pu? includere un serbatoio di accumulo polvere residua 30. In questo modo, la polvere di caff? macinato 15 aspirata dall?organo di aspirazione aria 24 pu? essere ricevuta nel serbatoio di accumulo polvere residua 30, che pu? essere svuotato secondo necessit?. Il serbatoio di accumulo polvere residua 30 pu? essere disposto tra l?organo di aspirazione aria 24 e la sorgente di aspirazione 29. Pu? essere previsto che la polvere di caff? macinato 15 aspirata nel serbatoio di accumulo polvere residua 30 sia a perdere e venga eliminata. In alternativa, pu? essere previsto che la polvere di caff? macinato 15 che viene aspirata nel serbatoio di accumulo polvere residua 30 venga recuperata ed indirizzata verso l?organo di scarico 18, vantaggiosamente ad ogni operazione di macinazione di una specifica dose, per evitare contaminazioni incrociate e ?carry over? nel serbatoio di accumulo polvere residua 30.
In possibili forme di realizzazione descritte utilizzando la fig. 4 e combinabili con tutte le forme di realizzazione qui descritte, l?organo di macinazione 14 pu? includere una coppia di macine 14a, 14b. operativamente associate fra loro ed una mobile rispetto all?altra per macinare i grani di caff?. Ad esempio, le macine 14a, 14b sono coassiali rispetto ad un comune asse centrale Z. Tali macine 14a, 14b sono tipicamente provviste di denti di macinatura previsti su rispettive superfici di macinatura.
Inoltre, tali macine 14a, 14b sono atte a muoversi di moto relativo l?una rispetto all?altra, almeno ai fini di effettuare l?operazione di macinatura. In particolare, pu? essere prevista una macina 14a che ? mobile, o rotore, durante la macinazione, ed una -macina 14b fissa, o statore, che ? ferma durante la macinazione. I termini ?mobile/rotore? e ?f?ssa/statore? si riferiscono alla rispettiva condizione delle macine 14a, 14b durante l?operazione di macinatura.
La movimentazione reciproca delle macine 14a, 14b ai fini della macinatura pu? essere determinata da un elemento di attuazione 31.
Di solito, un elemento di attuazione 31, come usato in associazione con forme di realizzazione qui descritte pu? essere un attuatore di movimento intrinsecamente rotativo o essere configurato per convertire un movimento lineare in un movimento circolare. La conversione pu? essere comunemente fatta tramite tipi di meccanismo selezionati da un gruppo che ? composto da: attuatori a vite, come un martinetto a vite, attuatori a vite a sfera e a vite a rullo, o ruota ed asse, per esempio tamburo, ingranaggio, puleggia o albero, attuatori, come un cavo di sollevamento, un argano, una cremagliera ed un gruppo a pignone, una trasmissione a catena, una trasmissione a nastro o cinghia, attuatori a catena rigida ed a nastro, o cinghia, rigidi. In accordo con forme di realizzazione, l?elemento di attuazione 31 pu? includere un organo motore 32, provvisto di albero motore 34, e configurato per determinare la voluta movimentazione reciproca delle macine 14a, 14b, il quale organo motore 32 ? fatto funzionare da una fonte di energia, per esempio una corrente elettrica, una pressione di fluido idraulico o una pressione pneumatica. Pu? essere previsto un corpo basamento 45 che sostiene l?elemento di attuazione 31, in particolare l?organo motore 32. Un organo motore 32 come utilizzato in associazione con le forme di realizzazione qui descritte pu? essere un organo motore scelto in un gruppo comprendente: un motore elettrico, un motore elettrico a passo, un motore magnetico, un asse lineare con un motore, un motore lineare, come un motore lineare meccanico, un motore lineare piezoelettrico, un motore lineare elettromagnetico, un motore elettromeccanico, un elettromagnete, un motoriduttore, in particolare un motoriduttore in corrente continua.
In forme di realizzazione, le macine 14a, 14b sono configurate mobili in rotazione reciproca, attorno ad un comune asse centrale Z (si veda ad esempio f?g. 5). In particolare, la macina 14a pu? essere fatta ruotare attorno al citato asse centrale Z, mentre la macina fissa 14b rimane ferma. A tale fine, la macina 14a pu? essere collegata all?albero di rotazione 34, azionato dall?organo motore 32 (si veda ad esempio f?g. 5). In implementazioni possibili, tali macine 14a, 14b sono configurate maschio-femmina. Tali macine 14a, 14b, avendo forma coniugata, sono quindi inserite Luna nell?altra. Tali macine 14a, 14b presentano ad esempio essenzialmente di forma troncoconica coniugata Luna all?altra. , In tale configurazione, le macine troncoconiche presentano superfici di macinatura inclinate di un determinato angolo di inclinazione Ad esempio tale angolo di inclinazione pu? essere compreso tra 12? e 22?, in particolare tra 15? e 20?, pi? in particolare tra 16? e 18?.
In implementazioni in cui le macine 14a, 14b sono una dentro l?altra, coassiali, e reciprocamente mobili in rotazione attorno all?asse centrale Z ai fini della macinatura, pu? essere previsto che la macina 14a sia interna, cio? si disposta all?interno della macina 14b, che quindi la circonda completamente all?esterno.
L?operazione di macinatura attuata mediante l?organo di macinazione 14 pu? essere tipicamente influenzata da diversi parametri costruttivi ed operativi. I parametri costruttivi sono generalmente fissi e decisi dal costruttore delle macine, quali geometria del corpo e dei denti di macinazione, attrito e durezza superficiale delle macine legata ai materiali ed alle lavorazioni utilizzate. I parametri operativi possono essere variabili in funzione degli ingredienti utilizzati, delle condizioni atmosferiche e del risultato desiderato in tazza, quali ad esempio la distanza tra le macine 14a, 14b, e/o la velocit? di rotazione delle macine 14a, 14b.
In possibili forme di realizzazione, la distanza relativa tra le macine 14a, 14b pu? essere regolabile, ai fini di variare la granulometria della polvere di caff? macinato 15. Vantaggiosamente, l?ordine di grandezza della regolabilit? di tale distanza ? di micrometri. La regolabilit? pu? essere manuale, oppure resa automatica o semi-automatica. Di conseguenza, tali macine 14a, 14b sono atte a muoversi di moto relativo Luna rispetto all?altra, in avvicinamento/allontanamento lungo l?asse centrale Z, anche ai fini di effettuare l?operazione di regolazione della distanza reciproca.
Ad esempio, ai fini della regolazione, la macina 14b pu? essere fatta allontanare/avvicinare assialmente rispetto alla macina 14b. La possibilit? che la macina 14b sia mobile rispetto alla macina 14a ai fini della regolazione della reciproca distanza non deve essere qui intesa come in contrasto con il fatto che la macina 14b rimane ferma e la macina 14a viene fatta muovere durante l?operazione di macinatura. Peraltro, l?operazione di regolazione della distanza tra le macine 14a, 14b viene effettuata prima dell?operazione di macinatura e durante questa operazione la distanza, una volta che ? stata preliminarmente impostata, non viene variata.
In particolare, la regolazione pu? essere effettuata facendo ruotare la macina 14b attorno all?asse centrale Z, mentre la macina 14a ? mantenuta ferma.
In possibili implementazioni, ad ogni giro completo, la macina 14b scende di una determinata lunghezza di discesa e quindi si allontana dalla macina 14a di una lunghezza correlata alla funzione trigonometrica del seno dell?angolo di inclinazione e della suddetta lunghezza di discesa. Ad ogni grado di rotazione, la macina 14b si allontana/avvicina, a seconda del verso di rotazione, dalla macina 14a di una distanza nell?ordine dei micrometri, in particolare tra 0,5 micron e 2 micron, pi? in particolare tra 0,75 micron e 1,5 micron, ad esempio 1 micron. E? possibile controllare tale avvicinamento/allontanamento tra macina 14a e macina 14b mediante un sistema di controllo micrometrico. Pertanto, la macina 14a e la macina 14b possono essere disposte ad una distanza tra loro variabile per definire selettivamente una luce, o passo, di macinazione correlata ad una desiderata granulometria della polvere di caff? macinato 15 che si desidera ottenere.
La fig. 5 ? utilizzata per descrivere forme di realizzazione, combinabili con tutte le forme di realizzazione qui descritte, in cui ? previsto un gruppo automatico di regolazione 35 configurato per regolare la distanza reciproca tra le macine 14a, 14b.
In forme di realizzazione, combinabili cop tutte le forme di realizzazione qui descritte, il gruppo automatico di regolazione 35 pu? includere un corpo regolatore 36 associato alla macina 14b. Il corpo regolatore 36 ? mobile, in modo da consentire il posizionamento della macina 14b rispetto alla macina 14a ai fini della regolazione. Il corpo regolatore 36 pu? essere cavo, definendo la citata apertura d?ingresso 21. L?organo ad aria di rimozione polvere 20 pu? essere inserito, completamente o parzialmente, in tale il corpo regolatore 36 ed esplicare la propria azione di rimozione sull?organo di macinazione 14 e ci? che sta a valle di quest?ultimo, cio?, eventualmente il canale di espulsione polvere 13, la camera di transito 16, eventualmente l?organo di scarico 18. Il corpo regolatore 36 pu? essere ad esempio sagomato di forma tubolare, tipo a manicotto, a tazza, a cilindro o simili.
In forme di realizzazione, combinabili con tutte le forme di realizzazione qui descritte, il corpo regolatore 36 ? associato assialmente lungo l?asse centrale Z ad un corpo supporto 38 mediante accoppiamento filettato 40. L?accoppiamento filettato 40 ? definito da una superficie esterna filettata del corpo regolatore 36 e da una coniugata superficie interna filettata del corpo supporto 38 (sistema filettato vite-madrevite). Ad esempio, il corpo regolatore 36 ? inserito, in particolare, all?interno del corpo di supporto 38. Il corpo regolatore 36, essendo awitabile al corpo di supporto 38, ? mobile rispetto al corpo supporto 38, in rotazione attorno all?asse centrale Z ed assialmente lungo lo stesso asse centrale Z. Inoltre, il corpo regolatore 36 ? collegato solidalmente alla macina 14b, ad esempio mediante una o pi? viti 37. In questo modo, il corpo regolatore 36 trascina in movimento ?on s? la macina 14b, determinandone ? avanzamento/arretramento lungo l?asse centrale Z. all? accoppiamento filettato 40, ruotando il corpo regolatore 36 si determina anche uno spostamento assiale, in avanzamento od arretramento, a seconda del verso di rotazione, dello stesso corpo regolatore 36 e quindi della macina 14b. Tale spostamento lungo Tasse centrale Z consente, quindi, di modificare l?ampiezza della luce tra le macine 14a, 14b.
In forme di realizzazione, combinabili con tutte le forme di realizzazione qui descritte, il gruppo automatico di regolazione 35 pu? includere, inoltre, una puleggia condotta 42 calettata al corpo regolatore 36. E? previsto un organo di trasmissione del moto 44 avvolto attorno alla puleggia condotta 42. L?organo di trasmissione del moto 42 pu? essere ad esempio una cinghia, una cinghia dentata, una catena, una catena dentata. E? prevista, inoltre, una puleggia motrice 46. L?organo di trasmissione del moto 44 ? avvolto attorno alla puleggia motrice 46. La puleggia motrice 46 ? collegata ad un elemento di attuazione 48.
In forme di realizzazione, l?elemento di attuazione 48 ? configurato per attuare il movimento di rotazione della puleggia motrice 46. Vantaggiosamente, l?elemento di attuazione 48 pu? essere configurato per fornire un moto di rotazione sia in senso orario, sia in senso antiorario, secondo le necessit?. Il moto della puleggia motrice 46 viene trasmesso, mediante l?organo di trasmissione del moto 44, alla puleggia condotta 42, la quale, quindi, porta in rotazione, in un senso di rotazione o nell?altro, il corpo regolatore 36, consentendo, come sopra descritto, la regolazione della distanza tra le macine 14a, 14b, cio? il loro reciproco allontanamento/avvicinamento. Nel caso in cui l?organo di trasmissione del moto 44 sia una cinghia dentata, la puleggia condotta 42 e la puleggia motrice 46 sono dentate. Inoltre, analogamente a quanto sopra descritto, l?elemento di attuazione 48 pu? includere un organo motore 47 ed un albero motore 49. In merito alle possibili implementazioni di elemento di attuazione 48 ed organo motore 47 utilizzabili in combinazione con le forme di realizzazione qui descritte pu? valere quanto sopra descritto in merito all?elemento di attuazione 31 ed all?organo motore 32. Vantaggiosamente, il gruppo automatico di regolazione 35 ? configurato in modo tale che ad ogni grado di rotazione della puleggia condotta 42, e quindi del corpo regolatore 36, corrisponda un movimento di regolazione micrometrico, in particolare tra 0,5 micron e 2 micron, pi? in particolare tra 0,75 micron e 1,5 micron, ad esempio di circa 1 micron, della macina 14b rispetto alla macina 14a. Vantaggiosamente, pu? essere previsto un trasduttore di posizione angolare, o encoder, 43 associato all?organo motore 47, in particolare al rispettivo albero motore 49, mediante il quale comandare e controllare con precisione la rotazione angolare fornita dall?organo motore 47 alla puleggia motrice 46 e, quindi, controllare in modo affidabile e preciso la regolazione della granulometria. In particolare, grazie al trasduttore di posizione angolare, o encoder, 43 ? possibile controllare con precisione i gradi di rotazione della macina 14b e quindi l?allontanamento/avvicinamento rispetto alla macina 14a, come sopra descritto.
In forme di realizzazione descritte utilizzando la f?g. 5, combinabili con tutte le forme di realizzazione qui descritte, pu? essere previsto un elemento rotante 39 associato all?organo di macinazione 14, atto ad agevolare l?espulsione della polvere di caff? macinato 15 verso la camera di transito 16. In implementazioni qui descritte, l?elemento rotante 39 pu? essere connesso alla macina 14a e ruotare solidalmente con essa durante la macinazione. L?elemento rotante 39 pu? essere disposto sotto la macina 14a e la macina 14b pu? essere disposto ad una distanza tale dall?elemento rotante 39 in modo da definire il citato canale di espulsione polvere 13. Ad esempio, l?elemento rotante 39 pu? essere un piattello, o disco, eventualmente sagomato.
In possibili forme di realizzazione, combinabili con tutte le forme di realizzazione qui descritte, il dispositivo 10 pu? includere un corpo esterno 1 1 , o carcassa, che racchiude i componenti interni, in particolare l?organo di macinazione 14, la camera di transito 16, ed i necessari componenti ed organi di attuazione, alimentazione e controllo.
Inoltre, in possibili implementazioni, il dispositivo 10 pu? includere un organo di alimentazione 26 configurato per ricevere i grani di caff? ed alimentarli verso l?organo di macinazione 14. Tale organo di alimentazione 26 pu? essere, ad esempio, una tramoggia di carico, uno scivolo, un collettore sagomato, un imbuto od altro organo equivalente. In possibili forme di realizzazione, combinabili con tutte le forme di realizzazione qui descritte, il dispositivo 10 pu? includere una bocchetta di erogazione 27, la quale ? disposta sul corpo esterno 11 del dispositivo 10 ed ? in comunicazione con l?organo di scarico 18 dal quale riceve la polvere di caff? macinato 15 per indirizzarla, ad esempio, verso un filtro, oppure verso una confezione o contenitore.
In possibili forme di realizzazione, combinabili con tutte le forme di realizzazione qui descritte, il dispositivo 10 pu? includere in elemento di copertura superiore 50, previsto per coprire e proteggere l?apertura d?ingresso 21 dei grani di caff? 12 verso l?organo di macinazione 14. L?elemento di copertura 50 pu? essere provvisto di un?apertura 50a attraverso la quale ? inserito l?organo di alimentazione 26, per versare i grani di caff? 12 verso l?organo di macinazione 14. L?elemento di copertura 50 pu? essere provvisto di una o pi? aperture 50b per il passaggio dell?organo di trasmissione del moto 44. Un esempio di elemento di copertura superiore 50 pu? essere una piastra, un pannello, una calotta o simili.
Le figg. 6, 7 e 8 sono utilizzate per descrivere forme di realizzazione, combinabili con tutte le forme di realizzazione qui descritte, di una stazione per la preparazione del caff? 80, che include un apparato per l?alimentazione dosata di grani di caff? 68 per fornire una miscela di grani di caff? 12 con una voluta composizione, un dispositivo 10 in accordo con la presente descrizione, ed una macchina per il caff? 78, atta a produrre la bevanda caff?, in particolare caff? espresso, dalla miscela di polvere di caff? ottenuta macinando i grani di caff? 12.
In possibili implementazioni, la stazione per la preparazione del caff? 80 include una sezione di preparazione della miscela di caff? in polvere 82, che include il dispositivo 10 e l?apparato per l?alimentazione dosata di grani di caff? 68, ed una sezione di preparazione della bevanda caff? 84 che include la macchina per il caff? 78. Le figg. 6, 7 e 8 sono utilizzate per descrivere vari possibili layout della stazione per la preparazione del caff? 80 con diversa disposizione reciproca tra sezione di preparazione della miscela di caff? in polvere 82 e sezione di preparazione della bevanda caff? 84. In accordo con forme di realizzazione, descritte utilizzando le figg. 6 e 7, la sezione di preparazione della miscela di caff? in polvere 82 pu? essere disposta trasversale, ad esempio ortogonale, alla sezione di preparazione della bevanda caff? 84. La disposizione della sezione di preparazione della miscela di caff? in polvere 82 pu? essere a lato della sezione di preparazione della bevanda caff? 84 (si veda fig. 6), oppure in posizione intermedia (si veda fig. 7).
In accordo con altre forme di realizzazione, descritte utilizzando la fig.
9 la sezione di preparazione della miscela di caff? in polvere 82 pu? essere disposta parallelamente, ad esempio sostanzialmente di fronte in posizione contrapposta, alla sezione di preparazione della bevanda caff? 84.
La fig. 9 ? utilizzata per descrivere forme di realizzazione di una sezione di preparazione della miscela di caff? in polvere 82 che include un apparato per ? alimentazione dosata di grani di caff? 68 che prevede una molteplicit? o schiera di gruppi dosatori singolarizzatori 51 configurati per dosare in maniera singolarizzata i grani di caff? ed un gruppo di pesatura incrementale 53 configurato per pesare una quantit? di grani di caff? dosati dal gruppo dosatore singolarizzatore 5 1.
Ciascun gruppo dosatore singolarizzatore 51 pu? includere un dispositivo di alimentazione 52 configurato per alimentare grani di caff? in forma incoerente. Ad esempio, ciascun gruppo dosatore singolarizzatore 51 potr? essere associato a differenti tipologie di caff? per fornire ognuno in modo singolarizzato grani di caff? di differenti variet? e tipologie, per generare complessivamente una miscela di grani di caff? 12 che avr? una voluta composizione, cio? volute e specifiche quantit? di grani di caff? di differenti tipologie, che potranno essere scelte dal consumatore o dall?utente secondo il proprio gusto personale. Inoltre, il gruppo di pesatura incrementale 53 pu? includere un contenitore 58 per ricevere i grani trasferiti da ciascun gruppo dosatore singolarizzatore 51, ed un gruppo sensore configurato per rilevare la forza peso agente sul contenitore 58 di volta in volta definita dai grani che in successione vengono immessi in esso, s? che, al termine delle varie operazioni di dosatura, nel contenitore 58 sia presente una miscela di grani di caff? 12 della voluta quantit? e composizione finale, che poi verr? macinata dal dispositivo 10.
La sezione di preparazione della miscela di caff? in polvere 82 include un telaio 86 che sostiene l?apparato per l?alimentazione dosata di grani di caff? 68 e possibilmente anche il dispositivo 10. E? prevista una pluralit? di organi di trasferimento 96, ciascuno accoppiato ad un rispettivo dispositivo di alimentazione 52 di un rispettivo gruppo dosatore singolarizzatore 51, che fungono da sistema di alimentazione dei grani di caff?. E? previsto, inoltre, un dispositivo di movimentazione 74 configurato per movimentare un contenitore 58 associato ad un gruppo sensore rispetto ai dispositivi di alimentazione 52.
In possibili implementazioni, il dispositivo 10 in accordo con la presente descrizione ? posto in cooperazione con la schiera di gruppi dosatori singolarizzatori 51, potendo ricevere la miscela grani di caff? pronta dal contenitore 58; a tale scopo, ? previsto un organo di ribaltamento 75 del dispositivo di movimentazione 74 che ? configurato per agire sul contenitore 58 quando questo ? posto allineato con il dispositivo 10, in particolare quando ad esempio ? associato all?organo di alimentazione 26. Il telaio 86 comprende un piano di appoggio 88 che supporta il dispositivo 10. Pu? essere previsto, inoltre, anche un dispositivo di pressatura, o ?tamper?, 90 per pressare la polvere di caff?, che pu? essere disposto sul piano di appoggio 88, ad esempio a fianco del dispositivo 10. Inoltre, pu? essere previsto un dispositivo di confezionamento sottovuoto 92, per confezionare sottovuoto in un?apposita confezione, contenitore, busta o sacchetto, i grani di caff? dosati o la polvere di caff? prodotta dal dispositivo 10, nel caso non vengano utilizzati subito ma vengano forniti per uso successivo. Il dispositivo di confezionamento sottovuoto 92 pu? essere disposto anch?esso sul piano di appoggio 88, ad esempio a fianco del dispositivo di pressatura 90. Inoltre, pu? essere prevista un?interfaccia utente/operatore 62, ad esempio uno schermo touchscreen, anch?essa sul piano di appoggio 88. Inoltre, nel caso in cui la miscela di grani di caff? pesata non venga immessa nel dispositivo 10 e macinata bens? venga fornita tal quale, pu? essere previsto un sistema di scarico 94, che pu? ricevere i grani di caff? dal contenitore 58 e, ad esempio, trasferirli o versarli, in una confezione apposita che poi, ad esempio, pu? essere confezionata sottovuoto.
? chiaro che al dispositivo 10 e metodo per macinare grani di caff? fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti e/o di fasi, senza per questo uscire dall?ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.
? anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potr? senz?altro realizzare molte altre forme equivalenti di dispositivo e metodo per macinare grani di caff?, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell?ambito di protezione da esse definito.
Bench? quanto sopra descritto si riferisca a forme di realizzazione dell'invenzione, altre ed ulteriori forme di realizzazione possono essere previste senza per questo allontanarsi dal suo ambito principale di tutela, ed il suo ambito di tutela ? definito dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per macinare grani di caff? (12), caratterizzato dal fatto che detto dispositivo comprende: - un organo di macinazione (14) configurato per macinare grani di caff? (12) e produrre una polvere di caff? macinato (15); - una camera di transito (16) configurata per ricevere la polvere di caff? macinato (15); - un organo di scarico (18) configurato per scaricare la polvere di caff? macinato (15) proveniente dalla camera di transito (16) verso l?esterno di detto dispositivo; - almeno un organo ad aria di rimozione polvere (20) configurato per rimuovere polvere di caff? macinato (15) dall?organo di macinazione (14) e dalla camera di transito (16).
  2. 2. Dispositivo come nella rivendicazione 1, in cui detto dispositivo ? provvisto di un?apertura di ingresso (21) attraverso la quale alimentare i grani di caff? ed un?apertura di uscita (23) attraverso la quale viene scaricata all?esterno la polvere di caff? macinato (15), in cui l?apertura di ingresso (21) ? associata all?organo ad aria di rimozione polvere (20) ed all?organo di macinazione (14), e l?apertura di uscita (23) ? associata all?organo di scarico (18), tra l?apertura di ingresso (21) e l?apertura di uscita (23) sviluppandosi un percorso di lavorazione da grani di caff? (12) a polvere di caff? macinato (15).
  3. 3. Dispositivo come nella rivendicazione 2, in cui l?apertura di ingresso (21) ? disposta superiormente a monte dell?organo di macinazione (14) e l?organo ad aria di rimozione polvere (20) ? disposto in corrispondenza di detta apertura d?ingresso (21) e la camera di transito (16) ? disposta direttamente a valle dell?organo di macinazione (14) rispetto al percorso di lavorazione del caff?, per ricevere dall?organo di macinazione (14) la polvere di caff? macinato (15) e, a valle della camera di transito (16), lungo il percorso di lavorazione del caff?, ? previsto l?organo di scarico (18).
  4. 4. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detto dispositivo comprende un unico organo ad aria di rimozione polvere (20).
  5. 5. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detto dispositivo comprende pi? organi ad aria di rimozione polvere (20).
  6. 6. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detto organo ad aria di rimozione polvere (20) comprende un organo pneumatico (22), in particolare un organo di insufflazione di aria compressa.
  7. 7. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detto organo ad aria di rimozione polvere (20) comprende un organo di aspirazione aria (24).
  8. 8. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui detto organo di macinazione (14) comprende una coppia di macine (14a, 14b) coassiali rispetto ad un comune asse centrale (Z).
  9. 9. Dispositivo come nella rivendicazione 8, in cui detto dispositivo comprende un gruppo automatico di regolazione (35) configurato per regolare una distanza reciproca tra le macine (14a, 14b) e che comprende un corpo regolatore (36) collegato alla macina ( 1-lb) e mobile, in modo da consentire il posizionamento della macina (14b) rispetto alla macina (14a) per la regolazione, il quale corpo regolatore (36) ? associato assialmente lungo l?asse centrale (Z) ad un corpo supporto (38) mediante accoppiamento filettato (40).
  10. 10. Dispositivo come nella rivendicazione 9, in cui detto gruppo automatico di regolazione (35) comprende una puleggia motrice (46), collegata ad un elemento di attuazione (48), una puleggia condotta (42) calettata al corpo regolatore (36), un organo di trasmissione del moto (44) avvolto attorno alla puleggia condotta (42) ed alla puleggia motrice (46).
  11. 11. Dispositivo come nella rivendicazione 10, in cui ad ogni grado di rotazione della puleggia condotta (42) corrisponde un movimento di regolazione micrometrico della macina (14b) rispetto alla macina (14a).
  12. 12. Stazione per la preparazione del caff?, caratterizzata dal fatto che detta stazione comprende un apparato per ? alimentazione dosata di grani di caff? (68) per fornire una miscela di grani di caff? (12) con una voluta composizione, un dispositivo (10) per macinare grani di caff? (12) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, ed una macchina per il caff? (78), atta a produrre la bevanda caff? dalla miscela di polvere di caff? ottenuta.
  13. 13. Stazione come nella rivendicazione 12, in cui detto apparato per alimentazione dosata di grani di caff? (68) comprende: - una schiera di gruppi dosatori singolarizzatori (51) ciascuno configurato per dosare in maniera singolarizzata i grani di caff? (12) e provvisto di un dispositivo di alimentazione (52) configurato per alimentare grani di caff? in forma incoerente; - un gruppo di pesatura incrementale (53) configurato per pesare una quantit? di grani di caff? dosati dal gruppo dosatore singolarizzatore (51), e provvisto di un contenitore (58) per ricevere i grani trasferiti da ciascun gruppo dosatore singolarizzatore (51) e di un gruppo sensore configurato per rilevare la forza peso agente sul contenitore (58).
  14. 14. Stazione come nella rivendicazione 12 o 13, in cui detta stazione comprende una sezione di preparazione della miscela di caff? in polvere (82), che comprende detto dispositivo (10) per macinare grani di caff? (12) e detto apparato per l?alimentazione dosata di grani di caff? (68), ed una sezione di preparazione della bevanda caff? (84) che comprende la macchina per il caff? (78).
  15. 15. Stazione come nella rivendicazione 14, in cui detta sezione di preparazione della miscela di caff? in polvere (82) comprende un telaio (86) che sostiene l?apparato per l?alimentazione dosata di grani di caff? (68).
  16. 16. Stazione come nella rivendicazione 14 o 15, in cui detta sezione di preparazione della miscela di caff? in polvere (82) comprende: - una pluralit? di organi di trasferimento (96), ciascuno accoppiato ad un rispettivo dispositivo di alimentazione (52) di un rispettivo gruppo dosatore singolarizzatorV(51), per trasferire i grani di caff? (12); - un dispositivo di movimentazione (74) configurato per movimentare, rispetto ai dispositivi di alimentazione (52), un contenitore (18) per ricevere i grani di caff? ed associato ad un gruppo sensore configurato per rilevare la forza peso agente sul contenitore,^).
  17. 17. Stazione come nella rivendicazione 14, 15 o 16, in cui il dispositivo di movimentazione (74) comprende un organo di ribaltamento (75) per ribaltare il contenitore (58), in cui detto dispositivo (10) ? posto in cooperazione con la schiera di gruppi dosatori singolarizzatori (51), ricevendo i grani di caff? dal contenitore (18) ribaltato dall?organo di ribaltamento (75).
  18. 18. Stazione come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 14 a 17, in cui detta sezione di preparazione della miscela di caff? in polvere (82) comprende anche un dispositivo di pressatura (90) per pressare la polvere di caff?.
  19. 19. Metodo per macinare grani di caff? (12), caratterizzato dal fatto che detto metodo comprende: - macinare grani di caff? (12) mediante un organo di macinazione (14) per produrre una polvere di caff? macinato (15) che viene fatta transitare attraverso una camera di transito (16) e, mediante un organo di scarico (18), viene poi scaricata verso un contenitore di ricezione; - rimuovere polvere di caff? macinato (15) dall?organo di macinazione (14) e dalla camera di transito (16) mediante un flusso d?aria.
  20. 20. Metodo come nella rivendicazione 19, in cui il flusso d?aria ? ottenuto mediante insufflazione di aria compressa.
  21. 21. Metodo come nella rivendicazione 19, in cui il flusso d?aria ? ottenuto mediante aspirazione di aria.
  22. 22. Metodo per la preparazione del caff?, caratterizzato dal fatto che detto metodo comprende: - alimentare quantit? dosate di grani di caff? (12) per fornire una miscela di grani di caff? (12) con una voluta composizione; - macinare i grani di caff? (12) nella voluta composizione in accordo con un metodo come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 19 a 21; - produrre la bevanda caff? da una miscela di polvere di caff? macinato (15) ottenuta dalla macinazione.
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