ITUD20130121A1 - Macchinario e procedimento per la lavorazione di tronchi, ramaglie o simili - Google Patents

Macchinario e procedimento per la lavorazione di tronchi, ramaglie o simili Download PDF

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ITUD20130121A1
ITUD20130121A1 IT000121A ITUD20130121A ITUD20130121A1 IT UD20130121 A1 ITUD20130121 A1 IT UD20130121A1 IT 000121 A IT000121 A IT 000121A IT UD20130121 A ITUD20130121 A IT UD20130121A IT UD20130121 A1 ITUD20130121 A1 IT UD20130121A1
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sawing
wood
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IT000121A
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Luigi Pinosa
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Forenergy Di Luigi Pinosa Impresa I Ndividuale
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    • B23D47/04Sawing machines or sawing devices working with circular saw blades, characterised only by constructional features of particular parts of devices for feeding, positioning, clamping, or rotating work
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B27WORKING OR PRESERVING WOOD OR SIMILAR MATERIAL; NAILING OR STAPLING MACHINES IN GENERAL
    • B27BSAWS FOR WOOD OR SIMILAR MATERIAL; COMPONENTS OR ACCESSORIES THEREFOR
    • B27B5/00Sawing machines working with circular or cylindrical saw blades; Components or equipment therefor
    • B27B5/10Wheeled circular saws; Circular saws designed to be attached to tractors or other vehicles and driven by same
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"MACCHINARIO E PROCEDIMENTO PER LA LAVORAZIONE DI TRONCHI, RAMAGLIE O SIMILI"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un macchinario, dotato di comandi manuali o di comandi che lo rendono prevalentemente automatico o semiautomatico, per preparare massa legnosa in pezzi, o ciocchi, partendo da legni interi di diametro relativamente elevato, come ad esempio tronchi d’albero o spezzoni di tronco, e/o di diametro relativamente ridotto, quali ramaglie e simili ad esempio rami, fascine, scarti di segheria, di falegnameria, tavolame, o simili. La massa legnosa così ottenuta può essere destinata ad un utilizzo quale legna da ardere, per la produzione di carbone vegetale e/o combustibile per impianti di gassificazione, o per applicazioni simili od assimilabili.
In particolare, il macchinario secondo il presente trovato comprende mezzi di trasporto, pinzatura, segagione, spaccatura ed evacuazione che permettono di lavorare indifferentemente sia su un tronco unico, sia su fasci di legni di qualsiasi tipo, forma, diametro e/o sezione.
STATO DELLA TECNICA
È noto che per produrre legna da ardere partendo da tronchi interi vengono utilizzati macchinari automatici, semiautomatici, o parzialmente manuali, che effettuano in modo sequenziale le operazioni di segagione trasversale e spaccatura longitudinale dei tronchi interi, per ricavarne pezzi, o ciocchi, idonei per Γ utilizzo in stufe, caminetti, cucine a legna o simili.
I macchinari attualmente utilizzati per la lavorazione di tronchi e ramaglie, comprendono tipicamente un caricatore attraverso il quale la legna, sottoforma di tronchi e/o rami, viene caricata per depositarla su un elemento di supporto per le successive operazioni di segagione e/o di spaccatura.
Alcune soluzioni alternative note prevedono che i tronchi caricati mediante il caricatore non vengano raccolti direttamente dall’elemento di supporto, ma vengano fatti avanzare verso le stazioni di segagione e spaccatura mediante tappeti, rulliere o analoghi dispositivi.
Un dispositivo di segagione, ad esempio una sega circolare, una sega a nastro, una sega a catena, o simile, è disposto a valle dell’elemento di supporto, per la segagione a misura di segmenti del tronco e/o delle ramaglie caricate.
Un organo di bloccaggio è selettivamente attivabile per bloccare il tronco e/o le ramaglie sull’elemento di supporto almeno quando il dispositivo di segagione è attivo.
Un primo organo spintore, ad esempio un attuatore idraulico, è previsto per movimentare i tronchi e/o i rami lungo l’elemento di supporto per alimentarli al dispositivo di segagione. L’entità della movimentazione imposta dal primo organo spintore determina la lunghezza del segmento che viene segato dal dispositivo di segagione.
Nel caso di lavorazione di tronchi, è previsto poi il trasferimento del segmento segato dai dispostivi di segagione verso un’unità di spaccatura posta a valle.
Il trasferimento del segmento segato può avvenire per semplice caduta o per traslazione trasversale del segmento, mediante organi meccanici opportunamente controllati, al fine di disporre il segmento in un’ulteriore elemento di supporto.
Il trasferimento del segmento segato può essere laterale, a destra, a sinistra, o sotto, rispetto alla direzione di movimentazione del tronco da parte del primo organo spintore.
Il segmento posto sull’elemento di supporto dell’unità di spaccatura viene spinto verso una griglia di spaccatura mediante un secondo organo spintore. La griglia di spaccatura può essere costituita da una o più lame sezionatrici eventualmente disposte secondo una configurazione a griglia che provvede a spaccare i segmenti precedentemente segati al fine di ottenere ciocchi o ceppi di legna da ardere.
Sono anche conosciuti macchinari per la lavorazione di tronchi e ramaglie, anche note come spaccatrici e/o spaccatronchi nelle quali uno o più segmenti di tronco vengono depositati, manualmente o in modo automatico, su un elemento di supporto, già segati a misura. I segmenti di tronco vengono poi direttamente spinti verso una griglia di spaccatura, mediante un attuatore di spaccatura, singolarmente o uno consecutivo all’altro. Queste tipologie di macchine non sono tuttavia provviste di dispositivi di segagione per la segmentazione del tronco di partenza.
Inoltre, le spaccatrici tradizionali non sono provviste di griglie multiple di spaccatura, possono lavorare solo un tronco alla volta e vista la loro configurazione realizzativa non possono solamente segare ramaglia, scarti, o legna di dimensioni ridotta.
Un inconveniente dei suddetti macchinari noti è che risultano particolarmente complessi, ingombranti e costosi rendendoli di fatto riservati unicamente ad utenti in grado di produrre elevati quantitativi di legna da ardere.
Un ulteriore inconveniente è che i macchinari noti sono costituiti da una pluralità di componenti ed organi di attuazione che rendono il macchinario molto complesso da gestire.
Inoltre, i macchinari noti sono spesso soggetti ad intoppi ed incagli, in particolare nel caso in cui si lavori materiale deforme e/o nodoso. Gli intoppi si possono verificare sia in fase di caricamento dei pezzi interi che in fase di trasferimento dei pezzi segati verso la spaccatura. Questo costringe gli operatori ad intervenire manualmente fermando il macchinario, rimuovendo l’impedimento ad esempio per sistemare un eventuale segmento che si è disposto trasversalmente durante la movimentazione, e riattivando il ciclo. In generale, inoltre, tali macchinari non sono attrezzati per lavorare efficacemente, ed eventualmente con un solo operatore, sia tronchi di qualsiasi tipo, anche difettosi, storti o nodosi, che rami, fascine, scarti o simili, di qualsiasi lunghezza e/o diametro, ciò comportando la necessità di lavorazioni aggiuntive per lo più manuali che portano ad un aumento dei tempi e dei costi per la lavorazione di tronchi e ramaglie.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un macchinario per la lavorazione di tronchi e ramaglie che sia semplice ed economico e che possa essere rivolto anche a piccoli produttori.
Un ulteriore scopo è quello di realizzare un macchinario che sia estremamente sicuro rispetto ai macchinari noti.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un macchinario compatto e di semplice gestione anche da parte di un singolo operatore.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un macchinario per la lavorazione di tronchi e ramaglie che non richieda complesse operazioni di manutenzione.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un macchinario per la lavorazione di tronchi e ramaglie che sia estremamente flessibile e che permetta un suo utilizzo per la sola esecuzione della segagione, per la sola esecuzione della spaccatura, o per la combinazione dell’operazione di segagione e spaccatura.
Un ulteriore scopo è quello di mettere a punto un procedimento per la lavorazione di tronchi e ramaglie che permetta di semplificare il ciclo di preparazione della legna riducendo di fatto anche i tempi di lavoro.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un macchinario per la lavorazione di tronchi e ramaglie comprende:
- un elemento di supporto a sviluppo oblungo lungo un asse longitudinale dell’elemento di supporto stesso, sul quale disporre e movimentare legna sottoforma di tronco, ramaglie o simili, ed
- un’unità di segagione configurata per segare in segmenti la legna posta sull’elemento di supporto.
Qui e nel seguito della descrizione e delle rivendicazioni con il termine legna sottoforma di tronco, ramaglie o simili si intendono compresi sia tronchi d’albero, o spezzoni di tronco, e/o di diametro relativamente ridotto, quali ramaglie e simili ad esempio rami, fascine, scarti di segheria, di falegnameria, tavolame.
La legna può essere destinata a solo titolo esemplificativo alla produzione di legna da ardere, produzione di carbone vegetale e/o combustibile per impianti di gassificazione.
Secondo un aspetto del presente trovato, il macchinario comprende, inoltre, un’unità di spaccatura posta allineata lungo l’asse longitudinale e a valle dell’unità di segagione e configurata per spaccare in ciocchi i segmenti, ed un organo spintore posto a monte dell’unità di segagione e configurato per movimentare ed alimentare la legna ed i segmenti, lungo l’asse longitudinale, rispettivamente all’unità di segagione ed all’unità di spaccatura.
Una disposizione allineata dell’unità di segagione e dell’unità di spaccatura lungo l’asse longitudinale dell’elemento di supporto permette di utilizzare l’organo spintore sia per alimentare la legna all’unità di segagione, sia per spingere e spaccare i segmenti nell’unità di spaccatura.
Una configurazione di questo tipo, permette di semplificare di molto la gestione del macchinario rispetto ai macchinari noti.
Inoltre, con il presente trovato è possibile ridurre il numero di componenti necessari per l’esecuzione delle operazioni di segagione e spaccatura, con conseguente riduzione dei tempi ciclo del macchinario e delle dimensioni di ingombro complessive.
Con il macchinario secondo il presente trovato, è possibile inoltre ridurre gli interventi di manutenzione visto anche il numero ridotto di componenti presenti.
Secondo un ulteriore aspetto del presente trovato, l’elemento di supporto presenta una sezione trasversale concava per accogliere la legna. Una configurazione concava dell’elemento di supporto permette di definire un canale nel quale si può depositare uno o più tronchi, o più rami, ad esempio un fascio di rami, per mantenerli contenuti ed in posizione durante le operazioni di segagione.
In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, il macchinario comprende anche un dispositivo di bloccaggio selettivamente azionabile per bloccare la legna contro l’elemento di supporto almeno durante la segagione dei segmenti. In questo modo è possibile trattenere la legna che viene caricata ed evitare che essa si muova durante la segagione potendo danneggiare ad esempio l’utensile di segagione, o risultare pericolosa per gli operatori qualora venga scagliata in modo incontrollato.
Secondo un ulteriore aspetto del presente trovato l’unità di segagione comprende un utensile di segagione del tipo a disco selettivamente azionabile in una direzione trasversale all’asse longitudinale. L’utilizzo di un utensile a disco, a differenza di una sega del tipo a catena, permette di ridurre i tempi di segagione, di affilare con minor frequenza le lame, e di definire uno spessore di segagione molto inferiore.
Inoltre, l’impiego di un utensile di tipo a disco permette di segare con maggior efficacia la legna sottoforma di rami, ramaglie in fasci. Ciò risulterebbe piuttosto difficoltoso e molto più lento con una sega a catena.
Secondo un ulteriore aspetto del presente trovato, l’unità di spaccatura comprende almeno due griglie di spaccatura disposte trasversalmente all’asse longitudinale e montate scorrevoli lungo guide per il loro posizionamento selettivo in corrispondenza dell’elemento di supporto.
La semplicità realizzativa e di gestione del macchinario secondo il presente trovato lo rendono facilmente gestibile anche da un unico operatore. Infatti, il macchinario può essere asservito da un’unità di controllo e gestione che permette di controllare e coordinare in modo ottimizzato le operazioni eseguite dai suoi componenti per la lavorazione di tronchi, ramaglie, o simili. I comandi possono essere imposti al macchinario in modo manuale, automatico, o semiautomatico.
In accordo con varianti di realizzazione, l’unità di controllo e gestione può essere asservita anche da mezzi rilevatori configurati per rilevare dimensioni, quali lunghezza e diametro della legna caricata.
In accordo con ulteriori varianti, l’unità di controllo e gestione può essere asservita anche da sensori di posizione e/o di presenza per controllare il posizionamento reciproco dei componenti, quali l’organo spintore e l’unità di segagione, per evitare condizioni di interferenza e/o per ottimizzare le loro movimentazioni .
Possibili varianti realizzative del presente trovato prevedono che l’elemento di supporto sia configurato per supportare sia la legna che viene caricata ed alimentata all’unità di segagione sia i segmenti di legna segata da quest’ultima e che vengono spinti verso l’unità di spaccatura. Lo stesso elemento di supporto pertanto funge sia da canale di alimentazione per l’unità di segagione sia da canale di alimentazione per l’unità di spaccatura.
Forme realizzative del presente trovato si riferiscono anche al metodo di lavorazione di tronchi e ramaglie, che prevede di:
- disporre legna, sottoforma di tronco, ramaglie o simili, su un elemento di supporto a sviluppo oblungo, lungo un asse longitudinale dell’elemento di supporto,
- segare, con un’unità di segagione, la legna posta sull’elemento di supporto in segmenti.
In accordo con una formulazione del presente trovato, il metodo prevede di movimentare mediante spinta, e per azione di un organo spintore, la legna e i segmenti sull’elemento di supporto e lungo l’asse longitudinale per alimentarli rispettivamente all’unità di segagione e ad un’unità di spaccatura, disposta allineata lungo l’asse longitudinale ed a valle dell’unità di segagione, per spaccare i segmenti in ciocchi,
Inoltre, la legna viene disposta su una parte concava dell’elemento di supporto, e almeno durante la segagione, viene bloccata contro l’elemento di supporto per azione di un dispositivo di bloccaggio.
Secondo un ulteriore aspetto del presente trovato, l’operazione di segagione viene realizzata con un utensile di segagione del tipo a disco selettivamente azionabile in una direzione trasversale all’asse longitudinale. In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato prima della spaccatura in ciocchi si prevede di posizionare selettivamente una di almeno due griglie di spaccatura in corrispondenza dell’elemento di supporto per l’esecuzione della spaccatura dei ciocchi.
Il metodo secondo il presente trovato permette di semplificare e di ridurre di molto il ciclo di lavorazione di tronchi e ramaglie permettendo di incrementare la produttività e di ridurre i costi di produzione.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista prospettica di un macchinario per la lavorazione di tronchi e ramaglie secondo il presente trovato;
- la fig. 2 è una vista schematica in sezione longitudinale di un macchinario in accordo con una forma di realizzazione del presente trovato;
- la fig. 3 è una vista prospettica parzialmente sezionata di una porzione del macchinario di fig. 1;
- la fig. 4 è una vista frontale schematica relativa a componenti del macchinario secondo il presente trovato;
- le figg. 5-7 sono una rappresentazione schematica di una vista frontale posteriore del macchinario secondo il presente trovato.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figg. 1 e 2, un macchinario per la lavorazione di tronchi e ramaglie viene indicata nel suo complesso con il numero di riferimento 10 e comprende almeno un elemento di supporto 11, o culla di supporto, sul quale disporre, in uso la legna W da trattare.
Qui e nel seguito della descrizione e delle rivendicazioni con il termine legna W si intendono compresi sia segmenti di tronco, sia rami, fascine, scarti di segheria, di falegnameria, tavolame o simili, segati ad esempio ad una lunghezza compresa fra 250mm e 2500mm.
L’elemento di supporto 11 presenta uno sviluppo oblungo lungo un determinato asse longitudinale X dell’elemento di supporto 11 stesso. L’asse longitudinale X può coincidere con l’asse secondo cui si dispone, in uso, la legna W che viene caricata e movimentata sull’elemento di supporto 11.
In una possibile forma realizzativa del presente trovato, l’elemento di supporto 11 presenta una sezione trasversale concava, ad esempio a forma di imbuto, per permettere alla legna W caricata di disporsi spontaneamente in una sua posizione centrale.
In possibili soluzioni realizzative l’elemento di supporto 11 definisce di fatto un canale 12 nel quale disporre e movimentare la legna W.
L’asse longitudinale X può essere disposto passante per il baricentro della sezione trasversale definita dal canale 12.
L’elemento di supporto 11 può essere fissato ad un’intelaiatura di supporto 33 del macchinario 10 e può essere posto, nel normale uso, sostanzialmente orizzontale.
In accordo con una possibile forma realizzativa, all’intelaiatura di supporto 33 possono essere collegati mezzi di movimentazione per rendere il macchinario 10 trasportabile. Una possibile implementazione realizzativa del trovato prevede che l’intelaiatura di supporto 33 sia carrellata, ad esempio mediante l’ausilio di ruote 34.
Una possibile implementazione realizzativa del trovato prevede che l’intelaiatura di supporto 33 sia movimentabile in modo autonomo, senza la necessità di essere trainata.
Secondo un ulteriore aspetto del presente trovato, il macchinario 10 comprende un’unità di segagione 13 configurata per segare la legna W caricata sull’elemento di supporto 11 in segmenti H di lunghezza inferiore rispetto alla lunghezza della legna W caricata. A solo titolo esemplificativo, i segmenti H possono presentare una lunghezza compresa fra 80mm e 600mm pur non escludendo tuttavia dimensioni diverse selettivamente impostabili, di volta in volta, in funzioni di specifiche esigenze dell’operatore.
Con riferimento alla fig. 2, l’unità di segagione 13 comprende un utensile di segagione 14 del tipo a disco, nel caso di specie un disco per sega circolare e selettivamente azionabile in una direzione trasversale all’asse longitudinale X. L’utilizzo di un utensile di segagione 14 piuttosto che una sega a catena presenta i seguenti vantaggi:
- l’operazione di segatura risulta molto più rapida, con conseguente incremento della produttività;
- non è necessario l’impiego di olio e/o di altri lubrificanti;
- i dischi di taglio sono dotati normalmente di denti in carburo di tungsteno brasati sul corpo lama, quindi sostituibili;
- la presenza di terra sul materiale che viene segato non genera eccessivi problemi;
- è possibile segare elevati quantitativi di legna prima della sua sostituzione, e/o riaffilatura;
- la segagione di legna in fasci risulta molto più efficace;
- minore produzione di segatura.
In accordo con possibili soluzioni realizzati ve l’unità di segagione 13 è disposta, lungo l’asse longitudinale X, in una posizione intermedia dell’estensione longitudinale dell’elemento di supporto 11.
In questo modo nell’elemento di supporto 11 si viene a definire una prima porzione di supporto 50 ed una seconda porzione di supporto 51 disposte rispettivamente a monte ad a valle dell’unità di segagione 13 e configurate per supportare rispettivamente la legna W che viene caricata e i segmenti H che sono stati precedentemente segati dall’unità di segagione 13.
In accordo con una formulazione del presente trovato, si può prevedere che la prima porzione di supporto 50 presenti una lunghezza sostanzialmente uguale o maggiore rispetto alla lunghezza della legna W che viene caricata. In altre formulazioni del trovato, la seconda porzione di supporto 51 può presentare una lunghezza uguale o maggiore rispetto alla lunghezza dei segmenti H segati. Si può prevedere, infatti, che la seconda porzione di supporto 51 sia configurata per supportare solo uno o una pluralità di segmenti H.
Risulta vantaggioso prevedere che l’utensile di segagione 14 sia disposto con la sua parte attiva di segagione trasversalmente all’asse longitudinale X. L’unità di segagione 13 può essere disposta al di sopra, al di sotto, o lateralmente rispetto all’elemento di supporto 11.
Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figg. 2 e 3, l’unità di segagione 13 è disposta, in uso, al di sotto dell’elemento di supporto 11.
In accordo con soluzioni realizzati ve del presente trovato, l’elemento di supporto 11 può essere provvisto di un’apertura 15 (figg. 2 e 3), o fessura, ricavata trasversalmente allo sviluppo longitudinale dell’elemento di supporto 11.
Attraverso l’apertura 15 è possibile movimentare selettivamente l’utensile di segagione 14 per l’esecuzione della segagione. L’apertura 15 può essere provvista di guide per l’utensile di segagione 14 al fine di contenere le deformazioni cui può essere sottoposto quest’ultimo durante l’utilizzo.
In accordo con la forma di realizzazione rappresentata in fìg. 2, l’utensile di segagione 14 è disposto sotto l’elemento di supporto I l e l’apertura 15 è ricavata su almeno parte del fondo del canale 12 definito dall’elemento di supporto 11.
A tale scopo l’unità di segagione 13 è provvista di almeno un organo di movimentazione 16 previsto per movimentare selettivamente l’utensile di segagione 14, ad esempio secondo la direzione D di fig. 2, per traslare l’utensile di segagione 14 nell’apertura 15 e determinare la segagione della legna W.
In accordo con soluzioni realizzative del presente trovato, la movimentazione dell’utensile di segagione 14 può avvenire o verticalmente, dall’alto verso il basso o dal basso verso l’alto, oppure trasversalmente, su un piano sostanzialmente orizzontale, rispetto all’asse longitudinale della legna W. In particolare, l’utensile di segagione 14 può essere movimentato, per azione dell’organo di movimentazione 16, fra una prima posizione di non interferenza, in cui la legna W viene movimentata sull’elemento di supporto 11, con le modalità sottodescritte, lungo l’asse longitudinale X, ed una seconda posizione di esecuzione della segagione.
L’organo di movimentazione 16 può comprendere un attuatore elettrico, un attuatore pneumatico, un attuatore oleodinamico, un martinetto a vite, un meccanismo cinematico, elementi articolati, organi a bilanciere, elementi basculanti, o loro possibili combinazioni.
L’unità di segagione 13 è provvista, inoltre, di almeno un organo di attivazione 17 previsto per attivare l’utensile di segagione 14. In accordo con possibili forme di realizzazione l’organo di attivazione può comprendere alberi di trasmissione, pulegge motrici, pulegge di rinvio, cinghie, catene, funi, ruote dentate, elementi di supporto, giunti di collegamento, innesti per il collegamento ad organi motori, organi motori siano essi elettrici, endotermici, idraulici o oleodinamici, o possibili combinazioni dei componenti precedenti. Con riferimento alla fig. 2, l’organo di attivazione 17 comprende almeno un primo albero di trasmissione 18 sul quale è montato solidalmente l’utensile di segagione 14, una puleggia motrice 19 che riceve il moto, eventualmente mediante l’interposizione di eventuali rinvìi o stadi di riduzione/moltiplicazione della velocità, da un gruppo di cinghie 20.
Le cinghie 20 vengono attivate portando in rotazione un secondo albero di trasmissione 21, il quale a sua volta è provvisto di un innesto 22 per il collegamento di un giunto cardanico 23 (fig. 1). Il giunto cardanico 23 è selettivamente collegabile ad un’unità motrice per determinare l’attivazione dell’utensile di segagione 14. A solo titolo esemplificativo il giunto cardanico 23 può essere collegato all’albero PTO di una trattrice.
L’organo di attivazione 17 comprende anche un motore elettrico 52 collegabile all’unità di segagione 13 ed attivabile in combinazione al sistema di attuazione con PTO.
In possibili implementazioni realizzative del presente trovato si può prevedere che l’unità di segagione 13 sia selettivamente posizionabile, lungo l’asse longitudinale X, rispetto all’elemento di supporto 11 per modificare la lunghezza del segmento di legna W che viene segata. In accordo con questa implementazione realizzativa è pertanto possibile modificare le lunghezze della prima porzione di supporto 50 e della seconda porzione di supporto 51 anche in funzione alla lunghezza della legna W che viene caricata e/o della voluta lunghezza dei segmenti H.
In accordo con una possibile implementazione realizzativa del trovato, ad esempio rappresentata in fìg. 1, si può prevedere che l’unità di segagione 13 comprenda organi di aspirazione e/o raccolta 46 della segatura che viene prodotta durante la segagione.
In accordo con una forma di realizzazione del presente trovato, il macchinario 10 comprende un dispositivo di bloccaggio 24 configurato per bloccare la legna W caricata sull’elemento di supporto 11, ed evitare che durante le operazioni di segagione essa si possa muovere a causa dell’azione dell’utensile di segagione 14.
Il dispositivo di bloccaggio 24 è disposto a monte dell’unità di segagione 13 così da garantire il trattenimento della legna W durante l’intera fase di segagione.
In accordo con una possibile forma realizzativa del presente trovato il dispositivo di bloccaggio 24 comprende una leva di trattenimento 25 collegata ad un attuatore 26 configurato per attivare la leva di trattenimento 25 la quale, a sua volta, trattiene la legna W contro l’elemento di supporto 11.
Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figg. 2-4, la leva di trattenimento 25 presenta una conformazione arcuata ricurva ed è disposta con la sua parte concava affacciata verso la parte concava dell’elemento di supporto 11.
La leva di trattenimento 25 può essere collegata con una sua estremità all’attuatore 26 ed imperniata attorno ad un fulcro 27 per portarla in una posizione attiva di trattenimento della legna W contro l’elemento di supporto 1 1 (linea continua in fig. 4), ed una posizione non attiva di non interferenza con la movimentazione della legna W (linea tratteggiata in fig. 4) nel macchinario 10 sia durante le fasi di caricamento sia durante le fasi operative del macchinario 10.
Il fulcro 27 della leva di trattenimento 25 può essere posto in corrispondenza di un bordo del canale 12 definito dall’elemento di supporto 11. L’elemento di supporto 11 può essere provvisto di un’apertura 28 attraverso la quale si può inserire, anche solo parzialmente, la leva di trattenimento 25 per modificare/regolare in modo opportuno la luce di trattenimento fra quest’ultima e l’elemento di supporto 11.
La leva di trattenimento 25 permette di premere con estrema efficacia sia un tronco unico di qualsiasi diametro, sia fasci di tronchi, rami o fascine, garantendo un’azione di pressione e centraggio ottimale che assicura efficaci condizioni di segagione. In particolare, nel caso di segagione di ramaglia, scarti o simili, la configurazione curvilinea della leva di trattenimento 25, oltre a garantire il contenimento dei pezzi segati, che tendono a muoversi in modo incontrollato durante e dopo la segagione, esercita un’azione di compattazione tanto più elevata quanto più ingente è tale movimento. Ciò assicura un ottimale centraggio del legno e condizioni ottimali di segagione ed evacuazione.
La combinazione della leva di trattenimento 25 con configurazione arcuata e dell’elemento di supporto 11 con configurazione concava garantisce che la legna W sia sempre perfettamente centrata rispetto all’utensile di segagione 14. In accordo con una variante di realizzazione, è possibile prevedere due dispositivi di bloccaggio 24, uno a monte ed uno a valle dell’unità di segagione 13.
Secondo una possibile implementazione del presente trovato, il macchinario 10 può essere provvisto di mezzi rilevatori configurati per rilevare il diametro della legna W. I mezzi rilevatori possono essere montati sul dispositivo di bloccaggio 24 o ai lati del canale 12 dell’elemento di supporto 11.
Secondo un’ulteriore variante, i mezzi rilevatori del diametro comprendono sensori o barriere ottiche, ad esempio laser o di altro tipo.
La rilevazione del diametro della legna W da segare permette di impostare la corsa dell’utensile di segagione 14, e l’azione di trattenimento da parte del dispositivo di bloccaggio 24, in modo da ridurre al minimo corse a vuoto, riducendo così i tempi morti.
In accordo con un’ulteriore aspetto del presente trovato, il macchinario 10 comprende un organo spintore 29 disposto a monte dell’unità di segagione 13, dotato di movimento lineare alternativo e configurato per movimentare la legna W caricata sull’elemento di supporto 11 lungo l’asse longitudinale X del macchinario 10.
In possibili soluzioni realizzative del presente trovato l’organo spintore 29 può comprendere un attuatore idraulico singolo o telescopico, un attuatore elettrico, un martinetto a vite, od organi simili ed assimilabili ed idonei allo scopo.
Una possibile implementazione realizzativa, ad esempio illustrata nelle figg.
1 e 2, prevede che l’organo spintore 29 comprenda un attuatore 30 provvisto di una testa di spinta 31 fissata all’estremità libera dello stelo dell’ attuatore 30. A solo titolo esemplificativo del presente trovato, Γ attuatore 30 può avere una capacità di carico compresa fra 10 ton e 100 ton, anche se tale valore può essere scelto in funzione della particolare applicazione richiesta.
La testa di spinta 31 è selettivamente movimentabile, per azione dell’ attuatore 30, lungo il canale 12 definito dall’elemento di supporto 11, sia per alimentare la legna W all’unità di segagione 13, sia per alimentare i segmenti H segati ad un’unità di spaccatura 40 disposta a valle dell’unità di segagione 13. In particolare, l’organo spintore 29 fornisce ai segmenti H segati anche la pressione necessaria per la spaccatura dei segmenti H da parte dell’unità di spaccatura 40.
In possibili soluzioni realizzative, risulta vantaggioso prevedere che l’organo spintore 29 abbia una lunghezza almeno pari alla lunghezza dell’elemento di supporto 11. Ciò permette all’organo spintore 29, nella sua posizione ritratta di agire su una prima estremità della legna W appena caricata e, nella sua condizione estesa, di completare la spaccatura dell’ultimo segmento H che è stato segato.
Risulta vantaggioso prevedere che la seconda porzione di supporto 51 dell’elemento di supporto 11 si estenda fra l’unità di segagione 13 e l’unità di spaccatura 40 per garantire il supporto dei segmenti H prima della loro alimentazione all’unità di spaccatura 40.
In accordo con possibili forme di realizzazione, l’elemento di supporto 11 è provvisto di guide 32 configurate per guidare la movimentazione della testa di spinta 31 lungo l’asse longitudinale X.
In una possibile soluzione realizzativa si prevede che le guide 32 si sviluppino parallelamente all’asse longitudinale X e siano fissate all’elemento di supporto 11. La testa di spinta 31, a sua volta, è provvista di cursori, non visibili nei disegni, e configurati per scorrere nelle guide 32.
In accordo con ulteriori forme di realizzazione del presente trovato, ad esempio illustrate nelle figg. 1 e 2, si prevede che l’organo spintore 29 sia fissato all’intelaiatura di supporto 33, in corrispondenza di una prima estremità 35 dell’elemento di supporto 11.
La testa di spinta 31, per azione dell’attuatore 30, è selettivamente movimentabile dalla prima estremità 35 verso una seconda estremità 36 dell’elemento di supporto 11, per esercitare sulla legna W, disposta su quest’ultimo, un’azione di spinta ed alimentazione della stessa verso l’unità di segagione 13.
In accordo con una soluzione realizzativa del presente trovato, l’attuatore 30 è attivabile per azione di un circuito idraulico non illustrato nei disegni. Il circuito idraulico può comprendere anche una o più pompe idrauliche 37 selettivamente attivabili, ad esempio, dagli stessi organi di attivazione 17 dell’unità di segagione 13.
Una possibile implementazione realizzativa del trovato prevede che la pompa idraulica 37 sia selettivamente azionabile prevedendo un collegamento cinematico con il secondo albero di trasmissione 21 degli organi di attivazione 17.
A tale scopo, sul secondo albero di trasmissione 21 può essere montata una puleggia motrice 38 che trasmette il moto, ad esempio mediante cinghie, ad una puleggia condotta 39 calettata sull’albero motore della pompa idraulica 37. Risulta vantaggioso prevedere che i movimenti dell’organo spintore 29 siano correlati a quelli di attivazione/disattivazione dell’unità di segagione 13 e vengano determinati ad esempio da un’unità di controllo e gestione del macchinario 10.
In accordo con possibili forme di realizzazione, all’organo spintore 29 possono essere associati dispositivi di rilevazione della sua posizione. I segnali provenienti dai dispositivi di rilevazione possono essere acquisiti ed elaborati dall’unità di controllo e gestione ad esempio per gestire il funzionamento dell’unità di segagione 13 e/o della pompa idraulica 37. Si può prevedere, ad esempio, che l’unità di segagione 13 non possa essere azionata quando l’organo spintore 29 si porta in una condizione interferente con essa.
I dati rilevati dai dispositivi di rilevazione della posizione dell’organo spintore 29 possono essere confrontati con eventuali dati provenienti da dispositivi di rilevazione della lunghezza della legna W che viene caricata. In questo modo è possibile posizionare la testa di spinta 31 nel canale 12 in modo controllato e rapido al fine di limitare i tempi morti di attivazione dell’organo spintore 29. La rilevazione della lunghezza della legna W caricata permette anche di ottimizzare le lunghezze dei segmenti H per evitare la produzione di scarti. Combinando opportunamente i dati di posizione dell’organo spintore 29 con la lunghezza complessiva della legna W, è possibile impostare anche le movimentazioni dell’organo spintore 29 all’unità di segagione 13.
Come sopra descritto l’unità di spaccatura 40 è disposta a valle dell’unità di segagione 13 ed è configurata per spaccare in ciocchi K i segmenti H precedentemente ottenuti dalla segagione della legna W.
In accordo con un aspetto del presente trovato, l’unità di spaccatura 40 è disposta allineata lungo l’asse longitudinale X cosicché l’attivazione dell’organo spintore 29, oltre a far avanzare la legna W verso l’unità di segagione 13, determina anche una successiva traslazione dei segmenti H verso l’unità di spaccatura 40. La traslazione, per effetto di spinta, lungo l’asse longitudinale X, dei segmenti H segati comporta la spaccatura degli stessi. Tale soluzione realizzativa, a differenza delle soluzioni note permette di semplificare di molto la complessità del macchinario 10, di ridurre i componenti, con una conseguente riduzione degli interventi manutentivi, e di ottenere un macchinario più compatto rispetto a quelli attuali.
La compattezza del macchinario 10 risulta particolarmente vantaggiosa nel caso in cui la stessa sia resa carrellatale ad esempio per permetterne il trasporto su strada, e sulle piste forestali per lavorare la legna direttamente in foresta in modo che segatura e scarti di lavorazione che non si intende utilizzare rimangano sul posto eliminando così i costi di smaltimento. Il macchinario può essere motorizzato per la movimentazione autonoma.
In possibili forme di realizzazione del presente trovato, l’unità di spaccatura 40 comprende almeno due griglie di spaccatura 41, almeno alcune delle quali provviste di una pluralità di lame sezionatrici 42.
Le griglie di spaccatura 41 sono selettivamente selezionabili, anche in modo automatico e sia con una traslazione orizzontale che verticale, in funzione del diametro dei legni W e della forma e dimensione desiderata dei ciocchi K. Il posizionamento della griglia di spaccatura 41 può essere comandato in funzione del diametro dei tronchi, sia per la selezione della griglia più adatta sia per il centraggio della stessa in relazione all’asse longitudinale del tronco. In accordo con la forma di realizzazione rappresentata nelle figg. 1 e 2, le griglie di spaccatura 41 sono collegate reciprocamente fra loro, sono disposte trasversalmente, o verticalmente, all’asse longitudinale X e sono montate, in modo selettivamente posizionabile, sull’intelaiatura di supporto 33.
In particolare, si può prevedere che le griglie di spaccatura 41 siano scorrevoli lungo guide 43 fissate all’intelaiatura di supporto 33 e siano collegate ad organi posizionatori, non illustrati nei disegni per determinare la loro posizione rispetto ai segmenti H che vengono alimentati.
Gli organi posizionatori delle griglie di spaccatura 41 possono essere anche configurati per portare queste ultime in una condizione non interferente con l’avanzamento dei segmenti H segati per permettere, ad esempio l’evacuazione di tratti di rami di piccole dimensioni per i quali non è richiesta un’operazione di spaccatura. È pertanto possibile ridurre scarti di produzione della legna da ardere.
In alcune formulazioni si può prevedere che gli organi posizionatori siano configurati per posizionare automaticamente le griglie di spaccatura 41, in funzione dei dati del diametro della legna rilevati dai mezzi rilevatori.
In questo modo è possibile scegliere la griglia di spaccatura 41 più idonea per centrarla perfettamente in relazione all’asse longitudinale del tronco. Un esempio di selezione delle griglie di spaccatura 41 è rappresentato nelle figg. 5 e 6. È di tutta evidenza che ponendo le griglie di spaccatura in una condizione di non interferenza con l’elemento di supporto 11 si possono evacuare direttamente i segmenti H senza spaccarli.
In accordo con la forma di realizzazione rappresentata in fig. 7, l’unità di spaccatura 40 comprende una prima griglia 41 inferiore che non è provvista di lame sezionatrici 42 e che può essere scelta ad esempio quando per la legna segata non è necessaria l’operazione di spaccatura (come rappresentato ad esempio in fig. 8), ed una seconda griglia 41 in questo caso quella superiore configurata per spaccare una pluralità di tronchi disposti sull’ elemento di supporto Il e che vengono segati in contemporanea dal macchinario 10.
In particolare, si può prevedere ad esempio che la seconda griglia 41 di spaccatura comprenda una pluralità di lame sezionatrici 42 disposte secondo una configurazione a reticolo. Non sono tuttavia escluse altre configurazioni di disposizione delle lame sezionatrici 42.
Il fatto di poter segare e conseguentemente spaccare in contemporanea una pluralità di tronchi è reso possibile dal fatto che non è più previsto un trasferimento dei segmenti segati per la spaccatura, ma ciò avviene completamente in asse.
A valle dell’unità di spaccatura 40 può essere disposto un gruppo di evacuazione 44, comprendente un nastro trasportatore 45 su cui cadono i ciocchi K di legna da ardere spaccati. Il nastro trasportatore 45 può convogliare tali ciocchi K in una zona di immagazzinamento oppure direttamente sul cassone di un automezzo.
In accordo con la forma di realizzazione rappresentata nelle figg. 1 e 2, il nastro trasportatore 45 è disposto sostanzialmente allineato lungo l’asse longitudinale X anche se il nastro trasportatore 45 può essere disposto secondo altre orientazioni.
In possibili soluzioni realizzative si prevede che il nastro trasportatore 45 sia montato sull’ intelaiatura di supporto 33, in modo basculante, attorno ad una sua prima estremità. Tale soluzione realizzati va permette di portare, manualmente od in modo automatizzato, il nastro trasportatore in una condizione operativa in cui è abbassato rispetto all’unità di spaccatura 40 per ricevere da quest’ ultima i ciocchi K spaccati, ed una condizione non operativa in cui viene addossato contro l’intelaiatura di supporto 33, per ridurre l’ingombro complessivo del macchinario 10, ad esempio per permettere una condizione di trasporto.
In possibili soluzioni realizzative del presente trovato, il macchinario 10 può comprendere anche un gruppo di caricamento 47 della legna W che comprende un telaio 48 fissato all’intelaiatura di supporto 33 e sul quale viene disposta la legna W per il successivo scarico nell’elemento di supporto 11.
Al telaio 48 sono associate, mediante coppie di ruote dentate non visibili nei disegni, catene di trasporto 49 con o senza pioli per il trasporto e lo scarico della legna W nel canale 12.
In accordo con una possibile formulazione del presente trovato, il ciclo di lavoro del macchinario 10 prevede:
- il caricamento della legna W sul gruppo di caricamento 47, per la successiva introduzione nel macchinario;
- il trasferimento della legna W dal gruppo caricamento 47 verso l’elemento di supporto 11 ;
- la movimentazione della legna W sull’elemento di supporto 11 lungo l’asse longitudinale X, per azione di spinta dell’organo spintore 29, al fine di alimentarli all’unità di segagione 13;
- il bloccaggio e trattenimento della legna W contro l’elemento di supporto 11, mediante un dispositivo di bloccaggio 24;
- la segagione della legna W da parte dell’unità di segagione 13 per l’ottenimento di un segmento H;
- la disattivazione del dispositivo di bloccaggio 24 della legna W;
- una successiva movimentazione, da parte dello stesso organo spintore 29, della legna W presente nella prima porzione di supporto 50 dell’elemento di supporto 11
- la contestuale spinta da parte della legna W e per azione dell’organo spintore 29 anche del segmento H o dei segmenti H già presenti sulla seconda porzione di supporto 51, fra l’unità di segagione 13 e l’unità di spaccatura 40;
- l’esecuzione della spaccatura dei segmenti H mediante spinta dell’organo spintore 29.
L’avanzamento dei segmenti H può continuare anche quando sulla prima porzione di supporto 50 non è più presente legna W da segare. L’organo spintore 29 completa pertanto l’azione di spaccatura contro l’unità di spaccatura 40.
In possibili varianti realizzative del presente trovato si può prevedere che, dopo aver spinto il segmento H contro l’unità di spaccatura 40, l’organo spintore 29 arretri, ad esempio di qualche millimetro, per annullare la condizione di compressione della legna W la quale impedirebbe la segagione da parte dell’unità di segagione 13.
In accordo con il presente trovato, il macchinario 10 è in grado di segare anche materiale in fasci, quali ramaglie, scorzoni, scarti, spacconi.
In questo caso il materiale una volta depositato sull’elemento di supporto 11 viene spinto verso l’unità di segagione 13 sempre dall’organo spintore 29. In questa condizione avviene in bloccaggio del materiale mediante il dispositivo di bloccaggio 24 e l’unità di segagione 13 sega il materiale in fasci.
Il materiale segato viene fatto fuoriuscire dalla parte anteriore del
macchinario 10 nella quale la o le griglie di spaccatura 41 sono disposte in una
posizione non interferente per il passaggio del materiale in fasci.
II macchinario 10 secondo il presente trovato, può essere impiegato
unicamente come spaccatronchi, non prevedendo l’attivazione dell’unità di
segagione 13 ma unicamente dell’organo spintore 29. In questo modo la legna
W caricata sull’elemento di supporto 11, che può avere qualsiasi lunghezza
compresa tra 250mm e 2500mm, o più, vengono spinti dall’organo spintore 29
verso l’unità di spaccatura 40 ottenendo spacconi di legna. In questo caso il
dispositivo di bloccaggio 24 e l’unità di segagione 13 non vengono attivati.
Il macchinario secondo il presente trovato può essere azionato in modo
manuale, in modo automatizzato o con una combinazione di comandi manuali
e comandi automatizzati. A tale scopo il macchinario 10 secondo il presente
trovato può essere provvisto di un’unità di gestione e controllo prevista per I gestire e comandare i singoli componenti del macchinario 10 a seconda delle
singole fasi del ciclo di lavoro.
Il macchinario 10 secondo il presente trovato, che può essere azionato da un
unico operatore, vista la sua estrema semplicità realizzativa e di gestione può
essere realizzato con costi contenuti e trovare un largo impiego anche presso i
piccoli produttori di legna da ardere in tutto il mondo.
In particolare, il macchinario 10 può essere utilizzato con materiale misto,
tronchi e ramaglia insieme, per l’ottenimento, da segmenti di tronco, di
“spacconi” ad esempio di un metro di lunghezza, da porre ad essiccare in fasci
per la successiva segagione in segmenti più corti dopo che sono perfettamente
essiccati.
In alternativa il macchinario 10 può essere utilizzato per ottenere direttamente da tronco segmenti H e poi ciocchi K con lunghezze variabili da 80mm a 600mm per produrre legna da ardere per uso civile, per produrre carbone vegetale e/o combustibile per impianti di gassificazione.
Esempi di utilizzi del materiale legnoso processato dal macchinario 10 secondo il presente trovato sono:
- legna da ardere segata 0 segata e spaccata per uso civile (che può generalmente venire pezzata in lunghezze che vanno da 250mm a 500mm), - legna da ardere segata o segata e spaccata per uso industriale (che può venire pezzata generalmente in lunghezze che vanno da 500 a l.OOOmm), - legna da ardere segata e spaccata in “spacconi” (che può venire pezzata generalmente in lunghezze di l.OOOmm) per la successiva essiccazione naturale,
- legna segata 0 segata e spaccata per la produzione di carbone vegetale (che può venire pezzata generalmente in lunghezze che vanno da 160 a 250mm), - legna segata o segata e spaccata quale combustibile per gli impianti di gassificazione (che può venire pezzata generalmente in lunghezze che vanno da 80 a 160mm).
È chiaro che al macchinario 10 per la produzione di legna da ardere fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire daH’ambito del presente trovato.
Ad esempio, come detto, il macchinario 10 può essere configurato solo come spaccatrice, escludendo l’unità di segagione 13, oppure come segatrice, escludendo l’unità di spaccatura 40.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di macchinario 10 per la lavorazione di tronchi e ramaglie, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.
Ad esempio, possono essere installati dispositivi meccanici e/o oleodinamici per trattenere i segmenti segati in posizione verticale dopo la segagione, prima della spaccatura, qualora si lavorino tronchi particolarmente deformi segati molto corti, ad esempio per preparare combustibile per impianti di gassificazione.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchinario per la lavorazione di tronchi e ramaglie comprendente: - un elemento di supporto (11) a sviluppo oblungo lungo un asse longitudinale (X) dell’elemento di supporto (11) stesso, sul quale disporre e movimentare legna (W) sottoforma di tronco, ramaglie o simili, - un’unità di segagione (13) configurata per segare in segmenti (H) la legna (W) posta su detto elemento di supporto (11), caratterizzato dal fatto che detto elemento di supporto (11) presenta una sezione trasversale concava per accogliere detta legna (W), che detta unità di segagione (13) comprende un utensile di segagione (14) del tipo a disco selettivamente azionabile in una direzione trasversale a detto asse longitudinale (X), e dal fatto che comprende: - un’unità di spaccatura (40) posta allineata lungo detto asse longitudinale (X) e a valle di detta unità di segagione (13) configurata per spaccare in ciocchi (K) detti segmenti (H), detta unità di spaccatura (40) comprendendo almeno due griglie di spaccatura (41) disposte trasversalmente a detto asse longitudinale (X) e montate scorrevoli lungo guide (43) per il loro posizionamento selettivo in corrispondenza di detto elemento di supporto (11); - un organo spintore (29) posto a monte di detta unità di segagione (13) e configurato per movimentare ed alimentare detta legna (W) e detti segmenti (H), lungo detto asse longitudinale (X), rispettivamente a detta unità di segagione (13) ed a detta unità di spaccatura (40), - almeno un dispositivo di bloccaggio (24) selettivamente azionabile per bloccare la legna (W) contro detto elemento di supporto (11) almeno durante la segagione di detti segmenti (H).
  2. 2. Macchinario come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento di supporto (11) comprende una prima porzione di supporto (50) ed una seconda porzione di supporto (51) disposte rispettivamente a monte ad a valle di detta unità di segagione (13) e configurate per supportare rispettivamente detta legna (W) e detti segmenti (H).
  3. 3. Macchinario come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta seconda porzione di supporto (51) dell’elemento di supporto (11) si estende fra l’unità di segagione (13) e l’unità di spaccatura (40).
  4. 4. Macchinario come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto organo spintore (29) ha una lunghezza almeno pari alla lunghezza di detto elemento di supporto (11).
  5. 5. Macchinario come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto organo spintore (29) comprende un attuatore (30) provvisto di una testa di spinta (31) configurata per spingere detta legna (W) su detto elemento di supporto (11).
  6. 6. Macchinario come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto elemento di supporto (11) è provvisto di guide (32) configurate per guidare la movimentazione di detta testa di spinta (31) lungo detto asse longitudinale (X).
  7. 7. Macchinario come nella rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che detta testa di spinta (31) è mobile fra una prima estremità (35) ed una seconda estremità (36) di detto elemento di supporto (11).
  8. 8. Macchinario come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto organo spintore (29) è montato in prossimità di detta prima estremità (35) dell’elemento di supporto (11) e detta unità di spaccatura (40) è montata in prossimità di detta seconda estremità (36) dell’elemento di supporto (11).
  9. 9. Macchinario come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di supporto (11) è provvisto di un’apertura (15) ricavata trasversalmente allo sviluppo longitudinale dell’elemento di supporto (11) e nel quale è selettivamente movimentabile detto utensile di segagione (14).
  10. 10. Macchinario come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di bloccaggio (24) comprende una leva di trattenimento (25) con conformazione arcuata ricurva e posta con la sua parte concava affacciata a quella dell’elemento di supporto (11).
  11. 11. Macchinario come nella rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di bloccaggio (24) è disposto a monte di detta unità di segagione (13).
  12. 12. Metodo per la lavorazione di tronchi e ramaglie che prevede di: - disporre legna (W), sottoforma di tronco, ramaglie o simili, su un elemento di supporto (11) a sviluppo oblungo, lungo un asse longitudinale (X) dell ’ elemento di supporto (11), - segare, con un’unità di segagione (13), la legna (W) posta sull’elemento di supporto (11) in segmenti (H), caratterizzato dal fatto che detta legna viene disposta su una parte concava di detto elemento di supporto (11) e viene segata con un utensile di segagione (14) del tipo a disco selettivamente azionabile in una direzione trasversale a detto asse longitudinale (X), e dal fatto che prevede di movimentare mediante spinta, e per azione di un organo spintore (29), la legna (W) e detti segmenti (H) sull’elemento di supporto (11) e lungo l’asse longitudinale (X) per alimentarli rispettivamente a detta unità di segagione (13) e ad un’unità di spaccatura (40), disposta allineata lungo detto asse longitudinale (X) ed a valle di detta unità di segagione (13), per spaccare detti segmenti (H) in ciocchi (K), che detta legna (W), almeno durante la segagione, viene bloccata contro detto elemento di supporto (11) per azione di un dispositivo di bloccaggio (24), e che prima di detta spaccatura in ciocchi (K) si prevede di posizionare selettivamente una di almeno due griglie di spaccatura (41) in corrispondenza di detto elemento di supporto (11) per l’esecuzione della spaccatura di detti ciocchi (K).
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