ITUD20110194A1 - Elemento d'arredo quale un armadio, un mobile o simili - Google Patents
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Description
"ELEMENTO D 'ARREDO QUALE UN ARMADIO, UN MOBILE O SIMILI"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un elemento d'arredo quale un armadio, un mobile, una scaffalatura, o simili, comprendente una struttura portante e una pluralità di ripiani che vengono associati alla struttura portante e che possono assumere diverse configurazioni a seconda delle esigenze e necessità .
In particolare, l'elemento di arredo secondo il presente trovato à ̈ realizzato, per le sue parti principali, in materiale plastico e può essere utilizzato per la disposizione al suo interno di oggetti, di vestiario, articoli domestici, o di lavoro .
STATO DELLA TECNICA
Sono noti elementi d'arredo quali armadi, mobili, o simili, realizzati in materiale plastico, comprendenti una struttura portante alla quale vengono associati, mediante mezzi di supporto, una pluralità di ripiani.
Normalmente, la struttura portante à ̈ provvista di due pareti laterali contrapposte e collegate fra loro in prossimità di un loro lato da una parete frontale o posteriore. Ai lati superiori ed inferiori delle suddette pareti laterali e frontale vengono associati rispettivamente un piano superiore ed un piano di fondo a definire con esse un vano di contenimento dell'armadio.
Alle pareti laterali, o ad almeno una di esse, viene normalmente associata una o più ante di chiusura del suddetto vano di contenimento.
Pareti divisorie possono essere previste internamente al vano di contenimento e disposte sostanzialmente parallele alle pareti laterali, allo scopo di definire scomparti destinati ad usi specifici.
Sono note soluzioni in cui le suddette pareti laterali, ed eventualmente le pareti divisorie, sono provviste, sulla loro altezza, di una pluralità di sedi d'aggancio ricavate secondo un passo predeterminato, e a diverse altezze fra loro.
Eventuali elementi di supporto, come ad esempio spine, pioli, o elementi a scatto, vengono associati a dette sedi di aggancio, e si dispongono sporgenti rispetto alle suddette pareti laterali.
I suddetti elementi di supporto, infatti, sono previsti per sostenere corrispondenti ripiani che vengono disposti all'interno del vano di contenimento, a diverse altezze per definire zone in cui disporre i suddetti articoli.
La disposizione dei ripiani, che sono di solito unicamente appoggiati agli elementi di supporto, Ã ̈ definita univocamente dalla disposizione di questi ultimi, i quali vengono posti in opera direttamente dall'utente finale a seconda delle sue specifiche esigenze.
Questo tipo di armadio, ampiamente diffuso, presenta l'inconveniente di richiedere all'utente finale una determinata perizia nella posa in opera degli eventuali suddetti elementi di supporto, e dei ripiani.
Un ulteriore inconveniente dell'elemento di arredo noto à ̈ che, nel caso in cui alcuni dei ripiani ed elementi di supporto non vengano utilizzati in una prima configurazione di assemblaggio, e vengono rimossi dall'armadio, l'utente deve conservare questi ultimi in idonei spazi di conservazione, per permettere eventualmente una successiva variazione della disposizione dei suddetti ripiani, o una aggiunta degli stessi. In alcuni casi esiste il rischio che tali ripiani, o ancor più i relativi elementi di supporto, nel tempo vengano persi e pertanto, una volta che l'armadio à ̈ stato posto in opera, l'utente non à ̈ in grado di modificare successivamente la configurazione dell'armadio.
Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un elemento di arredo, quale un armadio, un mobile o simile, che non richieda particolare perizia all'utente per il suo assemblaggio e posa in opera.
Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un elemento di arredo che, nella sua condizione non assemblata, abbia ingombri contenuti tali da ottimizzare gli spazi di magazzinaggio e di trasporto dello stesso.
Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un elemento di arredo che possa assumere una configurazione interna che può essere variata dall'utente a seconda delle esigenze, in modo semplice e rapido.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
II presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale .
In accordo con i suddetti scopi, un elemento d'arredo quale un armadio, un mobile o simili, comprende una struttura portante provvista di una pluralità di pareti le quali definiscono un vano di contenimento all'interno del quale sono disposti una pluralità di ripiani per supportare articoli, oggetti, od altro. I ripiani sono provvisti rispettivamente di un primo bordo e di un secondo bordo, contrapposto rispetto al primo.
La struttura portante comprende, inoltre, almeno due montanti disposti internamente al vano di contenimento, affacciati fra loro e definenti almeno un primo scomparto ed un secondo scomparto del vano di contenimento. La struttura di supporto comprende, inoltre, una pluralità di traverse che collegano fra loro almeno i due montanti.
Secondo un aspetto del presente trovato, le traverse e i ripiani sono provvisti di mezzi di imperniamento reciproco per permettere la rotazione dei ripiani attorno al loro primo bordo rispetto alle traverse. In questo modo, i ripiani possono assumere almeno una prima condizione operativa in cui il secondo bordo del ripiano si ancora alla struttura portante in modo da disporre il ripiano in posizione di supporto di relativi articoli, ed una seconda condizione operativa in cui tali ripiani non hanno più funzione di supporto ma svolgono una almeno parziale funzione di elemento separatore fra il primo scomparto ed il secondo scomparto.
Secondo un ulteriore aspetto, i ripiani sono provvisti di una superficie di supporto che si estende tra i suddetti due bordi e che, nella suddetta prima condizione operativa, à ̈ disposta sostanzialmente orizzontale con funzione di supporto e nella seconda condizione operativa à ̈ disposta sostanzialmente verticale con funzione di separazione fra i due scomparti.
Secondo un ulteriore aspetto, a ciascuna traversa, su due assi di imperniamento contrapposti, vengono associati due ripiani, rispettivamente uno dal lato del primo scomparto, l'altro dal lato del secondo scomparto .
Pertanto, a seconda delle particolari esigenze di spazio richieste, i ripiani possono essere disposti secondo diverse configurazioni, suddividendo in modo indipendente fra loro il primo scomparto ed il secondo scomparto, oppure generando piani di supporto comuni fra il primo scomparto ed il secondo scomparto .
Inoltre, nel caso in cui il ripiano venga disposto nella sua seconda condizione operativa, esso funge da separatore fra il primo ed il secondo scomparto.
Secondo un ulteriore aspetto, le traverse sono associate a detti montanti ad una distanza reciproca che à ̈ sostanzialmente uguale, o inferiore, alla lunghezza dei ripiani.
Questo permette di ruotare i ripiani attorno ai mezzi di imperniamento senza l'inconveniente che uno di essi diventi interferente con il ripiano che à ̈ disposto sopra o sotto. Inoltre, risulta vantaggioso prevedere che la suddetta lunghezza sia uguale alla distanza reciproca fra le traverse. Tale condizione permette di definire, fra un ripiano ed il successivo, una zona di contenimento sostanzialmente chiusa, almeno perimetralmente, per la separazione di alcuni articoli rispetto ad altri.
Secondo un ulteriore aspetto, i suddetti mezzi di aggancio sono previsti fra ciascuno dei ripiani e la struttura portante per mantenere i ripiani almeno nella prima condizione operativa.
In una forma realizzativa i ripiani sono provvisti di prime sedi di alloggiamento per permettere l'alloggiamento dei suddetti mezzi di aggancio, i quali comprendono almeno un dente di aggancio selettivamente posizionabile in una posizione sporgente rispetto al ripiano ed una posizione ritratta all'interno della sede di alloggiamento. Inoltre, sedi di aggancio sono previste nella struttura portante per cooperare con i denti di aggancio dei mezzi di aggancio quando il ripiano assume almeno la prima condizione operativa.
In un ulteriore forma realizzativa à ̈ previsto che almeno uno dei ripiani sia provvisto, in prossimità del primo bordo, di seconde sedi di alloggiamento previste per permettere l'alloggiamento a scomparsa di ulteriori mezzi di aggancio analoghi a quelli che vengono inseriti nelle prime sedi di alloggiamento. I montanti sono provvisti lungo la loro estensione longitudinale di ulteriori sedi di aggancio nelle quali i denti di aggancio dei mezzi di aggancio possono essere inseriti.
In questo modo lo stesso ripiano che può essere imperniato alle traverse può anche essere utilizzato come un normale ripiano fissabile ad altezze desiderate all'interno del vano di contenimento.
In particolare, i mezzi di aggancio che vengono inseriti nelle prime sedi e nelle seconde sedi di alloggiamento, e che sono previsti nei ripiani stessi, cooperano con i rispettivi denti di aggancio e le sedi di aggancio ricavate sulla struttura portante e sui montanti per definire un posizionamento stabile del ripiano stesso.
Secondo un'ulteriore forma di realizzazione, almeno uno fra i mezzi di aggancio e la sede di alloggiamento comprende mezzi di trattenimento, quali ad esempio fori sagomati e/o porzioni sporgenti, di forma coniugata con i fori sagomati ed adatti a cooperare con questi ultimi. In particolare, i mezzi di trattenimento sono adatti a definire un posizionamento stabile del relativo dente di aggancio rispetto alla sede di alloggiamento.
In un'altra forma di realizzazione almeno uno dei montanti comprende una pluralità di barre accoppiate fra loro longitudinalmente e, inoltre, in prossimità della zona di accoppiamento fra le barre sono associate le traverse. In questo modo à ̈ possibile montare le traverse direttamente fra una barra e la successiva, agevolando sia il loro montaggio sia l'assemblaggio complessivo dell'elemento d'arredo. In un'ulteriore forma di realizzazione, i mezzi di imperniamento comprendono primi elementi di imperniamento ricavati nel primo bordo di ciascun ripiano, secondi elementi di imperniamento ricavati nelle traverse ed un perno adatto ad articolare fra loro i primi elementi di imperniamento ed i secondi elementi di imperniamento.
Inoltre, in altre forme di realizzazione, proprio per le particolari applicazioni cui à ̈ adibito l'elemento di arredo secondo il presente trovato, à ̈ vantaggioso prevedere che esso sia realizzato in materiale plastico; ciò rende l'intera struttura leggera, e facilmente realizzabile, anche per elevati lotti di produzione, mediante stampaggio.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 Ã ̈ una vista prospettica di un elemento d'arredo, secondo il presente trovato;
la fig. 2 Ã ̈ una vista in esploso di alcuni particolari di fig. 1;
- la fig. 3 Ã ̈ una vista d'assieme dei particolari di fig. 2;
- la fig. 4 Ã ̈ una vista ingrandita di un particolare di fig. 2;
- la fig. 5 Ã ̈ una vista in esploso di ulteriori particolari di fig. 1;
- la fig. 6 Ã ̈ una vista ingrandita di un particolare di fig. 5 in una condizione assemblata ed in una prima condizione operativa;
- la fig. 7 Ã ̈ una vista prospettica frontale di un particolare di fig. 6;
- la fig. 8 Ã ̈ una vista di fig. 6 in una seconda condizione operativa;
- la fig. 9 Ã ̈ una vista prospettica posteriore di fig. 7
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME DI REALIZZAZIONE Con riferimento a fig. 1, un elemento d'arredo, nella fattispecie un armadio, secondo il presente trovato, viene indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 10 e comprende una struttura portante 16 che definisce un vano di contenimento 15 di articoli all'interno del quale vengono disposti una pluralità di ripiani 17.
La struttura portante 16 comprende due pareti laterali 11, disposte affacciate fra loro ed aventi uno sviluppo sostanzialmente longitudinale, e una parete posteriore, o frontale, 12 che collega fra loro le pareti laterali 11, in prossimità di un loro lato .
All'estremità superiore e inferiore della parete posteriore 12 e delle pareti laterali 11 vengono associati, con modalità note, rispettivamente un piano superiore 13 ed un piano di fondo 14, a definire, assieme alle suddette pareti 11 e 12, il vano di contenimento 15 dell'armadio 10.
Alle pareti laterali 11, dal lato opposto rispetto a quello a cui à ̈ associata la parete posteriore 12, sono associate, mediante mezzi di incernieramento 18 noti, ante 19 di chiusura del vano di contenimento 15.
La struttura portante 16 comprende, inoltre, un primo montante 21 ed un secondo montante 22 longitudinali, disposti fra le due pareti laterali 11 ed internamente al vano di contenimento 15.
Il primo montante 21 Ã ̈ direttamente associato alla parete posteriore 12 mentre il secondo montante 22, disposto affacciato al primo, ed entrambi collegano verticalmente il piano di fondo 14 con il piano superiore 13.
Il primo montante 21 ed il secondo montante 22 definiscono rispettivamente un primo scomparto 23 ed un secondo scomparto 24 in cui può essere suddiviso il vano di contenimento 15.
Nella fattispecie, il primo montante 21 ed il secondo montante 22 comprendono una pluralità di barre 25 accoppiate fra loro, in modo noto, ad esempio mediante collegamenti a scatto o ad incastro.
In altre forme di realizzazione si può prevedere che i montanti 21, 22 siano realizzati in corpo unico.
Fra il primo 21 ed il secondo montante 22 vengono disposte una pluralità di traverse 27 che li collegano reciprocamente. In particolare, le traverse 27 sono distanziate reciprocamente fra loro di una determinata distanza D, che à ̈ funzione delle dimensioni dei ripiani 17 come sarà meglio chiarito nel prosieguo della descrizione.
Le suddette traverse 27 (figg. 2 e 3) sono provviste di sedi di alloggiamento 28 le quali sono adatte ad essere associate al primo 21 ed al secondo montante 22 in prossimità delle zone di collegamento fra due barre 25 consecutive.
Nel caso in cui i montanti 21 e 22 siano realizzati in corpo unico, le traverse 27 sono associate a questi ultimi mediante opportuni mezzi di fissaggio.
I ripiani 17 (fig. 5) sono provvisti di una superficie di supporto 31 degli articoli che vengono disposti nell'armadio 10 e comprendono un primo bordo 33, che viene associato alle traverse 27, un secondo bordo 34, contrapposto al primo bordo 33, provvisto di mezzi di aggancio 39, e bordi laterali 38.
I ripiani 17 (fig. 1) hanno una larghezza che à ̈ correlata alla profondità del vano di contenimento 15, ed una lunghezza L che à ̈ sostanzialmente uguale alla distanza D che intercorre fra una traversa 27 e la successiva.
Le traverse 27 (figg. 2 - 5) ed i ripiani 17 sono provvisti di mezzi di imperniamento 26 che permettono la rotazione di questi ultimi attorno ad un asse di impierniamento .
I mezzi di imperniamento 26 comprendono primi elementi di imperniamento 29 ricavati in corpo unico con il ripiano 17 ed in prossimità del suo primo bordo 33, e secondi elementi di imperniamento 32 disposti sui lati longitudinali delle traverse 27.
I primi elementi di imperniamento 29, nella fattispecie due, sono ricavati in prossimità delle estremità contrapposte del primo bordo 33 del ripiano 17 e su nervature disposte parallele rispetto ai bordi laterali 38.
Ciascuno dei primi elementi di imperniamento 29 (fig. 4) comprende una porzione sporgente 55 dalla suddetta nervatura che à ̈ conformata con una geometria a croce con lati sfalsati angolarmente fra loro di 90°.
I secondi elementi di imperniamento 32, invece, sono disposti sui lati contrapposti delle traverse 27 e, in particolare, per ciascun lato contrapposto delle traverse 27 sono presenti due secondi elementi di imperniamento 32 che comprendono un corpo cilindrico 56 cavo internamente e provvisto di intagli 57 ricavati angolarmente sfalsati fra loro a 90°.
Ciascuno dei corpi cilindrici 56 à ̈ fissato in modo girevole, ad esempio mediante un perno (non visibile nei disegni), alle rispettive estremità dei primi bordi 33 del ripiano 17.
I secondi elementi di imperniamento 32 definiscono sui due lati contrapposti di ciascuna traversa 27 due rispettivi assi di imperniamento Y, attorno ai quali vengono imperniati i rispettivi ripiani 17.
I ripiani 17 vengono associati alle traverse 27 accoppiando fra loro i primi elementi di imperniamento 29 con i secondi elementi di imperniamento 32.
Nello specifico il corpo cilindrico 56 viene inserito nella porzione sporgente 55 e, mediante una rotazione del corpo cilindrico 56, il ripiano 17 viene vincolato alla traversa 27, di modo che la stessa porzione sporgente 55 definisca il punto di imperniamento.
In questo modo i ripiani 17, ruotando attorno ai corpi cilindrici 56, possono assumere rispettivamente una prima condizione operativa in cui la superficie di supporto 31 si dispone sostanzialmente parallela al piano superiore 13 ed al piano di fondo 14 della struttura di supporto 16, ed una seconda condizione operativa in cui la superficie di supporto 31 si dispone sostanzialmente parallela alle pareti laterali 11 di quest'ultima.
In particolare, i ripiani 17, nella loro prima condizione operativa, svolgono la funzione di supporto degli articoli che vengono disposti nell'armadio 10 e, nella loro seconda condizione operativa, svolgono la funzione di elemento separatore fra il primo scomparto 23 ed il secondo scomparto 24.
I mezzi di aggancio 39 sono adatti a cooperare con sedi di aggancio 40 (fig. 1) ricavate vantaggiosamente ad intervalli regolari lungo l'estensione longitudinale di bordi interni delle pareti laterali 11.
Ciascuno dei mezzi di aggancio 39 (figg. 6 e 8) viene inserito in prime sedi di alloggiamento 41 ricavate in prossimità di ciascuna estremità del secondo bordo 34 di ciascun ripiano 17, e rivolte aperte verso i bordi laterali 38.
Ciascuna sede di alloggiamento 41 (figg. 6 e 8) Ã ̈ provvista di un primo foro sagomato 42 ricavato dal lato della superficie di supporto 31 di ciascun ripiano 17, e di un secondo foro sagomato 43 ricavato dal lato opposto rispetto alla superficie di supporto 31 ed avente, nel caso di specie, forma sostanzialmente ellittica.
I mezzi di aggancio 39 (figg. 7 e 9) comprendono un corpo prismatico 47 provvisto di una prima porzione sporgente 49 di forma coniugata a quella del suddetto primo foro sagomato 42, di una seconda porzione sporgente 50, ricavata dalla parte opposta rispetto alla prima porzione sporgente 49 e di un dente di aggancio 48 ricavato in prossimità di una sua estremità .
In particolare, ciascuno dei mezzi di aggancio 39 (figg. 6 e 8) Ã ̈ adatto ad essere inserito attraverso le prime sedi di alloggiamento 41 in modo che la prima porzione sporgente 49 si possa inserire attraverso il primo foro sagomato 42, e che la seconda porzione sporgente 50 si inserisca e possa scorrere all'interno del secondo foro sagomato 43. Data la particolare conformazione del foro sagomato 43 e della seconda porzione sporgente 50, i mezzi di aggancio 39 possono scorrere all'interno della sede di alloggiamento 41 per assumere rispettivamente una prima posizione operativa, in cui il dente di aggancio 48 Ã ̈ a scomparsa all'interno della sede di alloggiamento 41 (fig. 8), e una seconda posizione operativa, in cui il dente di aggancio 48 Ã ̈ sporgente rispetto al secondo bordo 34 (fig. 6).
Quando i mezzi di aggancio 39 sono nella seconda posizione operativa, la prima porzione sporgente 49, si dispone in corrispondenza del primo foro sagomato 42, indicando all'operatore che il dente di aggancio 48 Ã ̈ inserito nella sede di aggancio 40.
In altre forme di realizzazione, si può prevedere che quando i mezzi di aggancio 39 sono nella seconda posizione operativa, la prima porzione sporgente 49, per sua cedevolezza elastica, si inserisce nel primo foro sagomato 42, ed evita uno scorrimento dei mezzi di aggancio 39 nella sede di alloggiamento 41. In questo caso, per portare i mezzi di aggancio 39 nella loro prima posizione operativa, à ̈ necessario esercitare una pressione sulla prima porzione sporgente 49 al fine di svincolarla dal primo foro sagomato 42 e, contemporaneamente, far scorrere la seconda porzione sporgente 50 verso l'interno del secondo foro sagomato 43.
In particolare, come rappresentato in fig. 1, i ripiani 17 disposti nella loro seconda condizione operativa, ovvero verticali e paralleli alle pareti laterali 11, possono venir ruotati attorno ai mezzi di imperniamento 26 per essere portati nella loro prima condizione operativa.
Una volta raggiunta la prima condizione operativa, i mezzi di aggancio 39 vengono attivati mediante inserimento del loro dente di aggancio 48 all'interno della sede di aggancio 40 ricavata nei bordi interni delle pareti laterali 11.
Per riportare il ripiano 17 nella sua seconda condizione operativa, Ã ̈ necessario svincolare ciascun dente di aggancio 48 dalla sede di aggancio 40 mediante ritrazione di quest'ultimo all'interno della sede di alloggiamento 41 del ripiano 17.
In prossimità del primo bordo 33 (fig. 5), sono ricavate, integrate nello spessore del ripiano 17, seconde sedi di alloggiamento 44 con forma, dimensioni e geometria del tutto analoghe a quanto descritto con riferimento alle prime sedi di alloggiamento 41, e pertanto non verranno ridescritte nel prosieguo.
Le seconde sedi di alloggiamento 44 sono disposte aperte verso il primo bordo 33 e permettono l'alloggiamento al loro interno di mezzi di aggancio 39 del tutto analoghi a quanto descritto in precedenza .
Anche in questo caso i mezzi di aggancio 39 possono assumere una prima condizione operativa a scomparsa all'interno della seconda sede di alloggiamento 44 ed una seconda condizione operativa in cui il dente di aggancio 48 Ã ̈ sporgente dal primo bordo 33.
I mezzi di aggancio 39 possono essere associati pertanto sia alle prime sedi di alloggiamento 41, sia alle seconde sedi di alloggiamento 44 permettendo in questo modo il fissaggio del ripiano 17 stesso ad altezze diverse all'interno del vano di contenimento 15 .
Nello specifico (figg. 1 e 5), sia il primo montante 21 che il secondo montante 22 sono provvisti su loro lati contrapposti, rivolti in uso verso le pareti laterali 11, di sedi di alloggiamento 59 nelle quali possono essere inseriti i denti di aggancio 48 dei mezzi di aggancio 39 che sono inseriti nelle seconde sedi di alloggiamento 44.
È chiaro che all'elemento d'arredo 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
Ad esempio, a differenza di quanto descritto con riferimento alle figure allegate, i ripiani 17, anziché essere ruotati verso il basso, possono essere ruotati verso l'alto, o sia verso l'alto che verso il basso.
Inoltre, quando il ripiano 17 viene posto nella sua seconda condizione operativa, i mezzi di aggancio 39 inseriti nelle prime sedi di alloggiamento 41 dei ripiani 17 possono essere previsti per cooperare con sedi di aggancio ricavate nei montanti 21, 22 per vincolare anche la suddetta condizione operativa.
Inoltre, in altre forme di realizzazione si può prevedere che i primi elementi di imperniamento 32 ed i secondi elementi di imperniamento 29 abbiano delle conformazioni diverse da quanto descritto con riferimento alle figg. 2-5.
Ad esempio con riferimento alle figg. 10 e 11, i primi elementi di imperniamento comprendono nella fattispecie prime sedi di imperniamento 29 ricavate, aperte verso i bordi laterali 38, lungo il primo bordo 33 di ciascun ripiano 17, ed i secondi elementi di imperniamento comprendono seconde sedi di imperniamento 32 ricavate lungo lati longitudinali delle traverse 27, e che, in uso, si dispongono sostanzialmente coassiali alle prime sedi di imperniamento 29 per permettere l'inserimento, attraverso esse, di perni 30.
I perni 30 comprendono una porzione di estremità 35 che à ̈ provvista di un elemento a scatto 36. Ciascuna delle prime sedi di imperniamento 29 à ̈ provvista di un'asola passante 37 ricavata trasversalmente alla sede di imperniamento 29 e predisposta per permettere l'alloggiamento, al suo interno, dell'elemento a scatto 36 e definire in questo modo il posizionamento stabile di ciascuno dei perni 30.
I perni 30 definiscono pertanto i punti di imperniamento attorno ai quali vengono fatti ruotare i ripiani 17, e pertanto anche gli assi di imperniamento Y sopra individuati.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di elemento d'arredo 10, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Elemento d'arredo quale un armadio, un mobile o simili, comprendente una struttura portante (16) provvista di una pluralità di pareti (11, 12, 13, 14) adatte a definire un vano di contenimento (15) all'interno del quale sono disposti una pluralità di ripiani (17) provvisti di un primo bordo (33) e di un secondo bordo (34) contrapposto al primo bordo (33), detta struttura portante (16) comprendendo, inoltre, almeno due montanti (21, 22) disposti internamente a detto vano di contenimento (15), affacciati fra loro e definenti almeno un primo scomparto (23) ed un secondo scomparto (24) di detto vano di contenimento (15), e una pluralità di traverse (27) che collegano fra loro detti almeno due montanti (21, 22), caratterizzato dal fatto che dette traverse (27) e detti ripiani (17) sono provvisti di mezzi di imperniamento (26) reciproco per permettere la rotazione di detti ripiani (17) attorno a detto primo bordo (33) rispetto a dette traverse (27), in modo che detti ripiani (17) possano assumere almeno una prima condizione operativa in cui detto secondo bordo (34) si ancora a detta struttura portante (16), in modo da disporre il ripiano (17) in posizione di supporto di articoli che vengono disposti nel vano di contenimento (15) ed una seconda condizione operativa in cui detti ripiani (17) non hanno funzione di supporto ma hanno funzione almeno parziale di elemento separatore fra detto primo scomparto (23) e detto secondo scomparto (24).
- 2. Elemento d'arredo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti ripiani (17) sono provvisti di una superficie di supporto (31), che si estende tra detti primo (33) e secondo bordo (34) che in detta prima condizione operativa di detti ripiani (17) à ̈ disposta sostanzialmente orizzontale e in detta seconda condizione operativa à ̈ disposta sostanzialmente verticale.
- 3. Elemento d'arredo come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che a ciascuna traversa (27), su due assi di imperniamento contrapposti (Y), vengono associati due ripiani (17) uno dal lato del primo scomparto (23), l'altro dal lato del secondo scomparto (24).
- 4. Elemento d'arredo come in una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette traverse (27) sono associate a detti montanti (21, 22) ad una distanza (D) reciproca fra loro, e detti ripiani (17) hanno una lunghezza (L) sostanzialmente uguale o inferiore a detta distanza (D) .
- 5. Elemento d'arredo come in una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che mezzi di aggancio (39) sono previsti fra ciascuno di detti ripiani (17) e detta struttura portante (16) per mantenere detti ripiani (17) almeno in detta prima condizione operativa.
- 6. Elemento d'arredo come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti ripiani (17) sono provvisti di prime sedi di alloggiamento (41) di detti mezzi di aggancio (39), i quali comprendono almeno un dente di aggancio (48) selettivamente posizionabile in una posizione sporgente rispetto a detto ripiano (17), ed una posizione ritratta all'interno di detta sede di alloggiamento (41), e che sedi di aggancio (40) sono previste in detta struttura portante (16) per cooperare con detto dente di aggancio (48) almeno quando detto ripiano (17) assume detta prima condizione operativa.
- 7. Elemento d'arredo come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti ripiani (17) à ̈ provvisto in prossimità di detto primo bordo (33) di seconde sedi di alloggiamento (44) previste per permettere l'alloggiamento a scomparsa di detti mezzi di aggancio (39), detti montati (21, 22) essendo provvisti lungo la loro estensione longitudinale di ulteriori sedi di aggancio (59) nelle quali i denti di aggancio (48) di detti mezzi di aggancio (39) possono essere inserititi.
- 8. Elemento d'arredo come nella rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che almeno uno fra detti mezzi di aggancio (39) e detta prima (41) o seconda sede di alloggiamento (44) comprende mezzi di trattenimento (42, 49) adatti a definire un posizionamento stabile di detto dente di aggancio (48) rispetto a detta prima (41) o seconda sede di alloggiamento (44).
- 9. Elemento d'arredo come in una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti montanti (21, 22) comprendono una pluralità di barre (25) accoppiate fra loro longitudinalmente, e che in prossimità della zona di accoppiamento fra dette barre (25) sono associate dette traverse (27).
- 10. Elemento d'arredo come in una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di imperniamento (26) comprendono primi elementi di imperniamento (29) ricavati in detto primo bordo (33) di ciascun ripiano (17), secondi elementi di imperniamento (32) ricavati in dette traverse (27) ed un perno (30) adatto ad articolare fra loro detti primi elementi di imperniamento (29) e detti secondi elementi di imperniamento (32).
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