IT201900001811A1 - Contenitore trasportabile - Google Patents

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IT201900001811A1
IT201900001811A1 IT102019000001811A IT201900001811A IT201900001811A1 IT 201900001811 A1 IT201900001811 A1 IT 201900001811A1 IT 102019000001811 A IT102019000001811 A IT 102019000001811A IT 201900001811 A IT201900001811 A IT 201900001811A IT 201900001811 A1 IT201900001811 A1 IT 201900001811A1
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IT
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beams
container
transportable container
groove
coupling
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IT102019000001811A
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Massimo Tonelli
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Gt Line Srl
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    • B25H3/00Storage means or arrangements for workshops facilitating access to, or handling of, work tools or instruments
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Description

Titolo: CONTENITORE TRASPORTABILE
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un contenitore trasportabile.
Oggigiorno, l'offerta di contenitori trasportabili è ampiamente diversificata, e ricomprende bauli, casse, valigie, trolley, zaini e altri prodotti ancora, che si differenziano per forma, dimensioni, materiali e/o funzionalità, così come per la destinazione d'uso, la tipologia di beni alloggiabili e/o la clientela di riferimento.
All'interno di tale categoria merceologica, un segmento di significativa importanza è rappresentato da quei prodotti destinati a tecnici, manutentori e professionisti di vari settori, che li impiegano per trasportare in modo sicuro attrezzature e strumenti di varia natura, per utilizzarli nei più disparati luoghi di intervento, anche in difficili condizioni ambientali.
Più in dettaglio, solitamente tali contenitori comprendono una coppia di semigusci reciprocamente articolati, realizzati in materiale rigido ad alta resistenza, così da garantire la capacità di sopportare urti anche intensi, senza deformarsi e soprattutto senza compromettere l'integrità di quanto alloggiato nel vano interno.
In tale contesto appunto, il contenitore innanzitutto assicura pratiche modalità di alloggio ordinato grazie a tasche e comparti opportunamente realizzati nel vano, e anche ricorrendo a vari organi di ritenzione (lacci, ganci, eccetera), a loro volta fissati alle pareti dei semigusci o dei setti divisori interni.
Inoltre, talvolta, il contenitore offre ulteriori funzionalità: per esempio, mediante staffe, mensole e altri accessori può offrire uno stabile appoggio o riferimento durante l'impiego di tablet, laptop, tastiere e altri apparati, che vengono per esempio vincolati al semiguscio inferiore mentre l'altro è temporaneamente smontato o ruotato in configurazione di apertura. Tali soluzioni realizzative non sono però prive di inconvenienti.
Solitamente infatti, la possibilità di supporto, l'alloggio ordinato e le altre funzionalità che può offrire il contenitore dipendono dalla configurazione in cui quest'ultimo è fornito, e in particolare dalla specifica distribuzione di tasche, paratie e altri accessori.
Tale configurazione viene però realizzata dall'azienda produttrice (e talvolta alcuni elementi sono integrati nelle pareti dei semigusci) e non è possibile modificarla a valle. Di fatto quindi, una volta che il contenitore ha raggiunto l'utilizzatore finale, quest'ultimo non ha modo di ridistribuire gli spazi interni o di modificare liberamente la posizione e l'orientamento degli elementi di ritenzione o supporto, né tantomeno di utilizzarlo in modo differente da quanto originariamente previsto.
Va invece osservato che, nonostante spesso la configurazione sia scelta dal cliente designato, le esigenze di quest'ultimo possono variare successivamente, anche ad ogni singolo intervento o impiego, e quindi la limitata o nulla versatilità dei contenitori noti rappresenta uno sgradito limite.
Per di più, ogni configurazione richiede tipicamente componenti ad hoc, in numero anche elevato per il medesimo contenitore, quindi le aziende produttrici che vogliono dotarsi di un catalogo sufficientemente eterogeneo, incontrano seri problemi logistici connessi con la necessità di gestire numerosi codici per le distinte base associate appunto alle varie configurazioni e diverse fasi di produzione o assemblaggio.
Si osservi altresì come spesso nei contenitori del tipo sopra delineato sia fondamentale la capacita di isolare a tenuta il vano interno, per impedire l'ingresso di acqua, polvere o altre impurità, che potrebbero danneggiare la strumentazione. Per assicurare tale funzionalità, e come sancito anche da alcune normative di settore, non è possibile eseguire forature lungo i semigusci, per esempio per introdurvi viti, chiodi o simili.
In tal caso quindi, per l'utilizzatore finale risulta ancor più arduo fissare staffe, piattaforme o altri elementi di ritegno e supporto, per appunto conferire nuove e differenti funzionalità al contenitore.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un contenitore trasportabile versatile, che offra pratiche modalità di riconfigurazione degli spazi interni e/o di riconversione a nuovi e differenti utilizzi.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un gruppo che possa essere installato su un contenitore trasportabile per conferire a quest'ultimo maggiore versatilità, e pratiche modalità di riconfigurazione degli spazi interni e/o di riconversione a nuovi e differenti utilizzi.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un contenitore trasportabile che assicuri grande versatilità di impiego e di distribuzione degli spazi interni, senza compromettere la capacità di tenuta e di isolamento del vano interno del contenitore.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un contenitore trasportabile che offra pratiche modalità di supporto stabile e/o appoggio per vari apparati e attrezzi, secondo varie configurazioni. Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un contenitore trasportabile che consenta alle aziende produttrici di proporre un catalogo eterogeneo di soluzioni, senza incidere pesantemente sulla gestione logistica dei componenti.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un contenitore trasportabile che assicuri un'elevata affidabilità di funzionamento.
Un altro scopo del trovato è quello di proporre un contenitore trasportabile che adotti una architettura tecnica e strutturale alternativa a quelle dei contenitori di tipo noto.
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare un contenitore trasportabile che risulti facilmente ottenibile partendo da elementi e materiali di comune reperibilità in commercio. Un altro scopo ancora del trovato è quello di realizzare un contenitore trasportabile di costi contenuti e di sicura applicazione.
Questo compito e questi ed altri scopi che risulteranno maggiormente chiari nel seguito vengono raggiunti da un contenitore secondo la rivendicazione 1 e da un gruppo secondo la rivendicazione 14.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, del contenitore trasportabile e del gruppo secondo il trovato, illustrati a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
le figure 1-8 mostrano il contenitore e il gruppo nella prima forma di esecuzione, più particolarmente:
la figura 1 illustra il contenitore e il gruppo secondo il trovato, in vista assonometrica parzialmente esplosa;
la figura 2 è un particolare fortemente ingrandito di figura 1;
la figura 3 illustra il gruppo e un semiguscio del contenitore di figura 1, in vista assonometrica;
la figura 4 illustra il gruppo di figura 1, in vista assonometrica;
la figura 5 illustra il gruppo di figura 1, in vista assonometrica e privato dei cursori;
le figure 6 e 7 mostrano una trave, un cursore e un tassello, in differenti posizioni relative; la figura 8 mostra alcuni componenti del gruppo di figura 1, in vista assonometrica esplosa;
le figure 9-23 mostrano il contenitore e il gruppo nella seconda forma di esecuzione, più particolarmente:
la figura 9 illustra il contenitore e il gruppo secondo il trovato, in vista assonometrica;
le figure 10 e 11 sono rispettivi particolari, fortemente ingranditi, di figura 9;
la figura 12 illustra il gruppo di figura 9, in vista assonometrica;
la figura 13 illustra un primo cursore ricompreso nel gruppo di figura 9, in vista assonometrica;
la figura 14 mostra il cursore di figura 13, in alzato laterale;
la figura 15 mostra il cursore di figura 13, visto da dietro;
la figura 16 illustra un secondo cursore ricompreso nel gruppo di figura 9, in vista assonometrica;
la figura 17 mostra il cursore di figura 16, visto da davanti;
la figura 18 mostra il cursore di figura 16, in alzato laterale;
la figura 19 mostra il cursore di figura 16, visto da dietro;
la figura 20 illustra un ulteriore componente del gruppo di figura 9, in vista assonometrica;
la figura 21 mostra il componente di figura 20, visto dall'alto;
le figure 22 e 23 mostrano il componente di figura 20, assemblato rispettivamente al cursore di figura 13 e al cursore di figura 16;
le figure 24-27 mostrano il gruppo nella terza forma di esecuzione, più particolarmente:
la figura 24 illustra alcuni elementi del gruppo secondo il trovato, in vista assonometrica;
la figura 25 è un particolare fortemente ingrandito di figura 24;
la figura 26 illustra un componente del gruppo di figura 24, in vista assonometrica;
la figura 27 mostra il componente di figura 26, in alzato laterale.
Con particolare riferimento alle figure citate, è indicato globalmente con il numero di riferimento 1, un contenitore trasportabile del tipo di una valigia, di un baule, di una cassa, di un trolley, e simili.
Più genericamente, si specifica sin da ora che qualsiasi riferimento verrà fatto nella presente trattazione a contenitori 1, è da intendersi esteso a qualsiasi tipologia di prodotto (valigie, bauli, casse, trolley, o altro ancora), in grado di alloggiare oggetti e attrezzi di vario tipo, sia ad uso privato che ad uso professionale.
A tale proposito, è innanzitutto prevista la possibilità che un tecnico o altro soggetto, nell'ambito della sua attività professionale, impieghi il contenitore 1 per trasportare utensili, attrezzature, equipaggiamenti elettronici o altro ancora, necessari per il suo lavoro. Parimenti, nel contenitore 1 possono essere riposti indumenti, effetti personali e/o oggetti di vario tipo, in un utilizzo più tipicamente privato.
Nell'applicazione preferita comunque, il contenitore 1 è rivolto ad un'utenza tipicamente professionale ed è costituito da una sorta di baule rigido, realizzato in materiale polimerico ad alta resistenza agli urti e dotato di opportuni accorgimenti che ne garantiscono la completa ermeticità e quindi la capacità di impedire l'ingresso di acqua, umidità, polvere e agenti contaminanti in genere. Si ribadisce nuovamente come l'ambito di protezione qui rivendicato sia comunque riferito anche ad altre tipologie di contenitori 1, rigidi o meno e realizzati in qualsiasi materiale.
Il contenitore 1 comprende un primo semiguscio 2a a conformazione sostanzialmente parallelepipeda (in altre parole, sagomato come una sorta di scatola aperta) e un secondo semiguscio 2b, reciprocamente mobili tra una configurazione di chiusura di un vano interno 3 e almeno una configurazione di apertura, di libero accesso al vano 3 stesso. Nelle figure 1 e 9 qui allegate, il contenitore 1 è illustrato in una possibile configurazione di apertura, mentre non viene rappresentato nella configurazione di chiusura, essendo comunque assolutamente nota e facilmente intuibile per qualsiasi persona (del ramo o meno). Solitamente (ma non esclusivamente), la movimentazione tra le due configurazioni sopra descritte consiste in una rotazione di uno dei due semigusci 2a, 2b rispetto all'altro, resa possibile da una o più cerniere 4 montate su bordi contigui dei semigusci 2a, 2b (anche in questo caso, secondo modalità ben consolidate nella tecnica).
Anche il secondo semiguscio 2b può avere conformazione parallelepipeda; inoltre, i semigusci 2a, 2b possono avere sostanzialmente la medesima dimensione, così da costituire le due metà del guscio esterno che delimita il vano 3, oppure possono avere forme e dimensioni differenti (altezza in particolare), per esempio con il primo semiguscio 2a di altezza (profondità) maggiore rispetto al secondo semiguscio 2b (come del resto nelle figure allegate).
Si specifica altresì come nella presente trattazione e nelle figure allegate l'identificazione del "primo" semiguscio 2a (e ovviamente del "secondo" semiguscio 2b), sia del tutto arbitraria, potendo in tal modo essere definito ciascuno dei due semigusci 2a, 2b, senza con ciò fuoriuscire dall'ambito di protezione qui rivendicato.
Nelle figure 1-3 e 9-11 allegate si è identificato con primo semiguscio 2a quello inferiore, destinato all'appoggio del suolo, ma potrebbe in tal modo essere definito anche l'altro.
Secondo il trovato, il contenitore 1 comprende un gruppo 100 di accoppiamento e/o sostegno di accessori A, B di varia natura, che costituisce oggetto della presente trattazione e della protezione qui rivendicata, al pari del contenitore 1.
Si specifica che gli accessori A, B possono essere o meno ricompresi nel contenitore 1 secondo il trovato, e sono di qualsiasi tipo: a titolo meramente esemplificativo e non limitativo si cita la possibilità che il gruppo 100 consenta di vincolare al contenitore 1 accessori A costituiti da setti divisori (ortogonali al fondo 5 del primo semiguscio 2a per ripartire il vano 3 in due o più comparti, come si vede per esempio in figura 9) o pedane (parallele al fondo 5 e utili per definire un piano di appoggio per tablet, laptop, consolle e tastiere). Inoltre, il gruppo 100 può offrire un valido sostegno per accessori A, B costituiti da traversi destinati ad attraversare il vano 3, ganci, perni o altro ancora, atti a costituire un riferimento per ulteriori componenti, di volta in volta differenti in funzione della specifica applicazione. Nel prosieguo, si forniranno ulteriori esempi di accessori A, B accoppiabili al contenitore 1.
Il gruppo 100 comprende una pluralità di tasselli 101, inseriti in rispettive cavità 6 di forma corrispondente, realizzate lungo almeno tre pareti laterali 7 (e preferibilmente lungo tutte le pareti laterali 7) del primo semiguscio 2a e aperte verso il vano 3.
Una delle cavità 6 è ben visibile, in una possibile forma di realizzazione, nel particolare di figura 2.
Inoltre, il gruppo 100 comprende almeno tre travi 102 supportate dai tasselli 101 e disposte parallele a rispettive pareti laterali 7, ad evocare congiuntamente una sorta di cornice almeno parziale (tipicamente ma non esclusivamente rettangolare), aggettante verso il vano 3.
E' opportuno sottolineare sin da ora che, nella soluzione preferita, illustrata a scopo esemplificativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, il gruppo 100 comprende quattro travi 102 (e non solo tre) supportate da tasselli 101 inseriti in rispettive cavità 6 realizzate lungo ciascuna delle quattro pareti laterali 7. Nella forma preferita quindi, le quattro travi 102 sono disposte parallele a rispettive pareti laterali 7 ad evocare appunto, congiuntamente, una sorta di cornice (anche incompleta, come verrà chiarito in seguito) aggettante verso il vano 3. Si ribadisce comunque come l'ambito di protezione si estenda a contenitori 1 in cui il gruppo 100 prevede tre travi 102 (o più di quattro, con almeno due disposte lungo la medesima parete laterale 7).
Ancor più in dettaglio, e indipendentemente dal numero di travi 102, ciascuna trave 102 può essere (preferibilmente) appoggiata ad una rispettiva parete 7, o anche essere mantenuta ad una distanza (minima) predefinita; inoltre, tipicamente le travi 102 sono disposte sostanzialmente su un medesimo piano lungo rispettivi lati di un rettangolo ideale parallelo al fondo 5 (come nelle figure allegate), anche se non si escludono diverse configurazioni e/o la possibilità di disporle in modo che la cornice da esse evocate risulti inclinata rispetto al fondo 5.
Secondo il trovato, il gruppo 100 comprende inoltre almeno un cursore 103a, 103b, 103c, 103d che è configurato per l'accoppiamento e/o il sostegno di almeno un accessorio A, B di varia natura. Inoltre, il cursore 103a, 103b, 103c, 103d è supportato da una delle travi 102 in una posizione (qualsiasi) scelta lungo la faccia rivolta verso il vano 3 di una (qualsiasi) delle travi 102.
La specifica forma adottata per il cursore 103a, 103b, 103c, 103d, e in particolare della porzione destinata all'impegno con l'accessorio A, B, dipende ovviamente dalla tipologia e forma di quest'ultimo. Di volta in volta, si potrà scegliere e adottare il cursore 103a, 103b, 103c, 103d più adatto, in funzione della specifica esigenza, senza con ciò fuoriuscire dall'ambito di protezione qui rivendicato, a condizione ovviamente che possa essere supportato da una delle travi 102, in una qualsiasi modalità.
In particolare, il contenitore 1 comprende una pluralità di cursori 103a, 103b, 103c, 103d, configurati per il sostegno di uno o più accessori A, B di varia natura, anche diversi tra loro, e supportati da una o più travi 102.
Di fatto quindi, secondo il trovato si prevede di montare le travi 102 sul primo semiguscio 2a, vincolandole alle sue pareti laterali 7 in corrispondenza delle cavità 6 (e grazie ai tasselli 101).
Si ottiene così una sorta di cornice (completa o parziale) che positivamente conferisce innanzitutto maggiore rigidità al primo semiguscio 2a stesso e al contenitore 1. Inoltre, in tal modo si ottiene un riferimento cui accoppiare a piacimento uno o più cursori 103a, 103b, 103c, 103d, a loro volta destinati a sostenere o comunque offrire un vincolo per gli accessori A, B che di volta in volta l'utilizzatore desidera impiegare, in cooperazione con il contenitore 1. Si noti come le varie travi 102 offrano infiniti punti di vincolo, e quindi infinite possibilità di accoppiare accessori A, B di varia natura al contenitore 1, conferendo grande versatilità al trovato e raggiungendo quindi sin da ora lo scopo prefissato. Infatti, montando paratie, setti, traversi, barre, ganci, o altro ancora, è possibile ripartire il vano 3 in due o più comparti in modi sempre diversi, così come è possibile riconvertire il contenitore 1 ad altri scopi, in modo pratico ed efficace.
In particolare, proprio per consentire di collocare (e ricollocare) il cursore 103a, 103b, 103c, 103d nella posizione di volta in volta più appropriata, ciascuna trave 102 definisce, con la rispettiva faccia rivolta verso il vano 3, un solco 104 di guida scorrevole per il cursore 103a, 103b, 103c, 103d (per ciascuno di essi).
In una possibile modalità di impiego del trovato, il cursore 103a, 103b, 103c, 103d è mantenuto libero di scorrere nel rispettivo solco 104, anche ad installazione dell'accessorio A, B avvenuta e quindi durante il normale impiego di quest'ultimo e del contenitore 1 secondo il trovato. Ciò può consentire, per esempio, di spostare rapidamente una paratia rispetto alle pareti 7 del primo semiguscio 2a e quindi di variare in ogni istante le dimensioni dei comparti ottenuti all'interno del vano 3, semplicemente facendo scorrere il rispettivo cursore 103a, 103b, 103c, 103d nel corrispondente solco 104.
In una forma di realizzazione di rilevante interesse pratico, il gruppo 100 comprende mezzi 105 di fissaggio reciproco di un cursore 103a, 103b, 103c, 103d e di una trave 102. I mezzi 105 sono attivabili in corrispondenza di una qualsiasi posizione relativa del cursore 103a, 103b, 103c, 103d rispetto alla corrispondente trave 102 e sono scelti preferibilmente (ma non esclusivamente) del tipo di chiodi, viti, ribattini, e/o simili unità di collegamento rigido.
Così, in fase di montaggio e/o in vista di un nuovo utilizzo si prevede innanzitutto di muovere il cursore 103a, 103b, 103c, 103d lungo il solco 104, così da variare a piacimento la posizione che assumerà l'accessorio A, B nel contenitore 1. Raggiunta la posizione ritenuta adeguata, i mezzi 105 consentono di bloccare il cursore 103a, 103b, 103c, 103d, così da avere un accoppiamento rigido tra accessorio A, B e gruppo 100 (e quindi contenitore 1).
Si sottolinea come ancor più preferibilmente i mezzi 105 realizzino un fissaggio amovibile (per esempio adottando viti) così da consentire un facile disimpegno del cursore 103a, 103b, 103c, 103d quando si desidera spostare o sostituire l'accessorio A, B.
In una possibile forma di realizzazione, le varie travi 102 non si estendono per l'intera corrispondente dimensione della rispettiva parete 7, e quindi definiscono di fatto una cornice incompleta, aperta nei vertici. In un'altra forma di realizzazione, ancora rientrante nell'ambito di protezione qui rivendicato, il gruppo 100 comprende tre o, preferibilmente, quattro travi 102 che si prolungano fino a toccarsi, definendo una cornice perfettamente rettangolare.
Si prevede peraltro che il gruppo 100 sia realizzato a partire da travi 102 distinte, montate separatamente sulle rispettive pareti 7, così come è ricompresa nell'ambito di protezione qui rivendicato la possibilità che tutte o alcune travi 102 siano costituite da rispettive porzioni di una unica barra profilata, precedentemente piegata nella conformazione desiderata e quindi montata in unica soluzione nel semiguscio 2a (grazie appunto ai vari tasselli 101).
Nella forma di realizzazione preferita, illustrata nelle figure allegate a scopo esemplificativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, il gruppo 100 comprende un elemento di raccordo angolare 106, che è interposto tra ciascuna coppia di travi 102 adiacenti. In tale forma di realizzazione quindi, la cornice idealmente composta dalle travi 102 è "chiusa" ai vertici dagli elementi 106.
Nella citata forma di realizzazione preferita (e come ben si evince dalle figure allegate), ciascun elemento 106 comprende un profilato composto da tre spezzoni 107a, 107b disposti in serie (per semplicità, i numeri di riferimento degli spezzoni 107a, 107b sono riportati unicamente nelle figure 4, 5, 8 e 12).
I due spezzoni di estremità 107a sono allineati alle rispettive travi 102 adiacenti e sono configurati per definire un imbocco verso i corrispondenti solchi 104 di guida. Lo spezzone intermedio 107b presenta una finestra 108 nella quale è possibile introdurre il cursore 103a, 103b, 103c, 103d. Tale soluzione si rivela di estremo interesse pratico, in quanto permette di introdurre i cursori 103a, 103b, 103c, 103d lungo i solchi 104 (e successivamente rimuoverli) anche mantenendo le travi 102 e gli elementi 106 montati sul contenitore 1, assicurando massima versatilità.
Non si escludono comunque altre forme dell'elemento 106, che potrà per esempio assumere profilo curvilineo o anche rettilineo (con o senza finestra 108).
L'elemento di raccordo 106 può essere realizzato in qualsiasi materiale o combinazione di materiali; in una possibile soluzione pratica, citata perché di rilevante interesse ma non limitativa dell'applicazione del trovato, l'elemento 106 è, almeno in una sua porzione, deformabile elasticamente (per esempio perché realizzato in gomma o altro polimero elastico), al fine di scaricare efficacemente eventuali urti e sollecitazioni ricevuti dal contenitore 1 e trasmessi alle travi 102.
Vantaggiosamente, in una soluzione di rilevante interesse pratico, non limitativa dell'applicazione del trovato, ciascun tassello 101 comprende un corpo principale 109 parallelepipedo e due creste 110 sporgenti lateralmente da rispettivi fianchi del corpo 109 (che può essere cavo, come nelle figure allegate, o meno). Per semplicità, i numeri di riferimento del corpo 109 e delle creste 110 sono indicati solo nelle figure 4-7 e 12. In tale soluzione, ciascuna cavità 6, di forma e larghezza sostanzialmente corrispondenti a quelle del corpo 109, presenta una coppia di sottosquadri 8 (figura 2) per l'inserimento (a incastro) delle creste 110.
Nella cavità 6, che assume la forma di una tasca aperta verso il vano 3, ciascun tassello 101 è preferibilmente inserito con interferenza (più o meno accentuata), così da contrastare l'accidentale sfilamento e assicurare un accoppiamento stabile (ma eventualmente amovibile all'occorrenza) fra gruppo 100 e pareti 7 del primo semiguscio 2a. Si prevede di assicurare anche in altro modo la stabilità dell'accoppiamento (per esempio con adesivi o collanti), ma in ogni caso, preferibilmente, senza ricorrere a forature che pregiudicherebbero l'integrità delle pareti 7 e quindi l'ermeticità e le proprietà di tenuta del contenitore 1 secondo il trovato.
Con ulteriore riferimento alla soluzione proposta nelle figure allegate a scopo esemplificativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, ciascun tassello 101 presenta una appendice appiattita 111 (figure 6-7) che si sviluppa dal corpo 109 e che è configurata per l'accoppiamento scorrevole con un canale 112 di guida definito da ciascuna trave 102, da parte opposta al rispettivo solco 104 (e scelto preferibilmente di forma e dimensioni uguali a quest'ultimo). Di fatto, come si evince anche dalle figure allegate, l'appendice 111 presenta sezione trasversale a "T".
Inoltre, ciascun tassello 101 può essere rigidamente ancorato alla rispettiva trave 102 mediante corrispondenti organi 113 di vincolo, che possono essere attivati in corrispondenza di una qualsiasi posizione relativa dell'appendice 111 rispetto al canale 112 e che sono scelti preferibilmente (ma non esclusivamente) del tipo di chiodi, viti, ribattini, e/o simili unità di collegamento rigido (ed eventualmente del tipo dei mezzi 105). Un esempio di organi 113 è rappresentato per semplicità nella figura 4, ma la persona esperta del ramo potrà facilmente individuarne altri, comunque idonei allo scopo.
Grazie a tale peculiare scelta realizzativa, in fase di montaggio si prevede di far scorrere i tasselli 101 lungo il canale 112 fino a raggiungere la posizione appropriata, scelta in funzione della collocazione che si vuole fornire alla trave 102 rispetto alla parete 7 di riferimento e alla disposizione, lungo di essa, delle cavità 6. Una volta individuata tale posizione, gli organi 113 di vincolo consentono di bloccare i tasselli 101 per poi procedere al loro inserimento nelle cavità 6 e completare il montaggio di ciascuna trave 102.
Come già si è osservato, il cursore 103a, 103b, 103c, 103d può assumere qualsiasi forma, in funzione delle specifiche esigenze e dell'accessorio A, B che di volta in volta si desidera montare sul contenitore 1. Di seguito, si forniscono alcuni esempi pratici, illustrati anche nelle figure allegate, senza alcun scopo limitativo ma unicamente a titolo esemplificativo. Più in dettaglio quindi, è prevista la possibilità che il cursore (indicato nelle figure 1, 3 e 4 con 103a) sia costituito da un ulteriore tassello 101, configurato per l'accoppiamento scorrevole con il solco 104 (così come i tasselli 101 possono scorrere nel canale 112) in un orientamento ortogonale a quello assunto dai tasselli 101 inseriti nelle rispettive cavità 6.
In tale soluzione pratica, che consente evidentemente di ridurre il numero di componenti in distinta base e quindi di ottimizzare l'impegno logistico associato al contenitore 1 e/o al gruppo 100, il cursore 103a comprende nuovamente un corpo 109 e due creste 110, così come un'appendice appiattita 111 (figure 4, 6 e 7).
In un'altra opzione realizzativa, il cursore (103b nelle figure 1, 3 e 4 e 103c nelle figure 9, 10, 12-15, 22) comprende una placchetta 114 configurata per l'accoppiamento scorrevole con il solco 104 e che può essere eventualmente fissata alla trave 102 mediante i mezzi 105. Dalla placchetta 114 si sviluppa verso il vano 3 uno sporto 115 configurato per l'accoppiamento e il sostegno di almeno un accessorio A, B di varia natura.
Come si evince in particolare dalle figure 9 e 12, il cursore 103c (che potrà essere diversamente realizzato, pur con la medesima finalità) potrebbe servire al sostegno di accessori (indicati con B in figura 9) costituiti da ulteriori travi 102 (per esempio disposte perpendicolarmente a quelle supportate dai tasselli 101), così da realizzare all'interno del vano 3 un insieme idoneo a definire più articolate partizioni e/o ad offrire ulteriori punti di accoppiamento, anche su più livelli (disponendo accessori B ortogonalmente al fondo 5).
In una ulteriore forma di realizzazione (figure 9, 11, 12, 16-19), il cursore (indicato in questo caso con 103d) comprende una lastra di base 116 che è anch'essa configurata per l'accoppiamento scorrevole con il solco 104 (per esempio grazie a rispettivi bordi scanalati, come ben si evince dalle figure) e che può eventualmente essere fissata alla trave 102 mediante i mezzi 105 (per esempio grazie ad un orifizio 117 praticato nel centro della lastra 116).
Dalla lastra 116 del cursore 103d si sviluppano quindi verso il vano 2 uno o più denti incurvati 118 (da parte opposta al fondo 5), che sono configurati per l'accoppiamento e il sostegno di almeno un accessorio A, B di varia natura. Evidentemente, i denti 118 possono essere impiegati per il ritegno di accessori A, B di varia natura, sia con vincolo fisso che girevole. Nelle figure allegate, a titolo meramente esemplificativo è illustrata la possibilità di utilizzarli come sostegno per un perno sporgente da un accessorio (indicato con A) costituito da una paratia destinata ad essere montato perpendicolarmente al fondo 5 (come nelle figure 9 e 24).
Utilmente, il gruppo 100 comprende una unità 119 di contrasto (figure 20-21) allo scorrimento del cursore 103b, 103c, 103d nel solco 104 (nelle varie figure allegate, l'unità 119 è impiegata per i cursori 103c, 103d, ma potrebbe essere impiegata in modo analogo per il cursore 103b, o altri ancora). Più in dettaglio, l'unità 119 comprende una lamina 120 elasticamente deformabile (per esempio perché realizzata in acciaio armonico), che può essere applicata sulla placchetta 114 o sulla lastra 116 e che è destinata al contatto con il solco 104 per opporsi per attrito allo scorrimento del cursore 130b, 103c, 103d. In altre parole, la lamina 120 viene interposta tra il cursore 130b, 103c, 103d e il solco 104, preferibilmente realizzando un'apposita depressione lungo la placchetta 114 o la lastra 116. Per impedire lo sfilamento accidentale della lamina 120, quest'ultima presenta un'aletta perimetrale 121, che può temporaneamente inserirsi in una fenditura 122 realizzata lungo la placchetta 114 o la lastra 116 (figure 15 e 19). Di fatto quindi, l'unità 119 può essere impiegata in luogo dei mezzi 105, per impedire lo scorrimento libero del cursore 130b, 103c, 103d ma senza realizzare un vincolo così rigido come quello ottenibile appunto con i mezzi 105.
Inoltre, l'unità 119 presenta un'orecchia 123 che sporge dalla lamina 120 (da parte opposta all'aletta 121) e che, come una sorta di pulsante, può essere attivata per provocare la deformazione elastica della lamina 120 stessa. La deformazione elastica provoca il disimpegno dell'unità 119 (perché la solleva anche in modo minimo dal solco 104, o comunque riduce la pressione esercitata su quest'ultimo, e favorisce lo svincolo dell'aletta 121) e quindi assicura il conseguente consenso allo scorrimento del cursore 103b, 103c, 103d.
Si sottolinea come il medesimo gruppo 100 potrà adottare unicamente cursori 103a, 103b, 103c, 103d del medesimo tipo (in un numero a piacere), o essere fornito di due o più differenti tipologie di cursori 103a, 103b, 103c, 103d (ognuno in un numero a piacere). Peraltro, si prevede in taluni casi di mantenere tutti o alcuni di essi liberi di scorrere nei solchi 104 e /o di vincolarli (tutti o alcuni di essi) rigidamente alla trave 102. Un cursore 103a, 103b, 103c, 103d vincolato rigidamente alla trave 102 può anche svolgere semplicemente il ruolo di fine corsa (per contrastare lo sfilamento accidentale) per altri cursori 103a, 103b, 103c, 103d lasciati liberi di scorrere. Il fine corsa può anche essere costituito da un tappo 124 (figure 26-27), una clip, o da un'altra soluzione vincolabile (per esempio ad incastro, per forzatura elastica) all'elemento di raccordo 106, in corrispondenza dell'imbocco di uno dei solchi 104 di guida, o direttamente all'estremità libera della trave 102 (soprattutto nel caso il gruppo 100 non preveda una cornice completa), come nella soluzione mostrata in figura 24.
Nella forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, ciascuna trave 102 presenta sezione trasversale a doppia "T" ed è composta da una piastra centrale 125, che di fatto costituisce il pavimento del solco 104 e del canale 112, e da sponde trasversali 126, che delimitano lateralmente il solco 104 e il canale 112.
Al solito, per semplicità anche il numero di riferimento della piastra 125 e delle sponde 126 è stato riportato solo in alcune figure.
Come si è già anticipato, al pari del contenitore 1 costituisce oggetto della presente trattazione (e della protezione qui rivendicata), anche un gruppo 100, che può essere installato su un primo semiguscio 2a di un contenitore trasportabile 1 secondo quanto sin qui osservato e preposto all'accoppiamento e/o al sostegno di accessori A, B di varia natura.
Il gruppo 100 secondo il trovato comprende quindi una o più delle specifiche illustrate nelle precedenti pagine.
La protezione qui rivendicata riguarda quindi un contenitore 1 provvisto di un gruppo 100 così come un gruppo 100 venduto separatamente, e destinato all'installazione su un contenitore 1 reperito separatamente e/o già sul mercato (purché provvisto di un primo semiguscio 2a scatolare, fornito di cavità 6 lungo le pareti laterali 7).
In quest'ultimo caso, si noti che talvolta cavità 6 sono previste perché destinate ad accogliere vari componenti, e quindi con il gruppo 100 è possibile riconvertire semplicemente e efficacemente il contenitore 1 a nuovi impieghi, dotandolo di una cornice cui riferire qualsivoglia accessorio A, B.
L'impiego del contenitore trasportabile e del gruppo secondo il trovato è stato di fatto già illustrato.
Si ribadisce comunque come le travi 102 possano essere accoppiate alle pareti 7 di un primo semiguscio 2a del contenitore 1 avendo cura di inserire i tasselli 101 (il corpo 109 e le creste 110) nelle cavità 6 e, da parte opposta, utilizzando appunto i tasselli 101 (con l'appendice 111) come supporto per le travi 102. A montaggio delle travi 102 avvenuto, queste ultime formano una cornice (parziale o completa) che definisce una molteplicità di possibili punti di accoppiamento per i cursori 103a, 103b, 103c, 103d. Così, il contenitore 1 risulta assolutamente versatile, e può essere configurato o riconfigurato a piacimento, sia per quanto riguarda gli spazi interni che per quanto concerne gli utilizzi (in funzione della tipologia di cursore 103a, 103b, 103c, 103d e quindi di accessorio A, B), mantenendo invariata la struttura di massima, definita dai semigusci 2a, 2b.
Ciò risulta di evidente interesse innanzitutto per le aziende produttrici, che possono offrire sul mercato contenitori 1 per infiniti e differenti usi e tipologie di clientela, semplicemente variando cursori 103a, 103b, 103c, 103d (e relativi accessori A, B) ma mantenendo invariato il resto (la maggior parte) dei componenti.
Al contempo, anche per gli utilizzatori e gli altri soggetti terzi a valle della azienda produttrice risulta facile modificare e riconvertire i contenitori 1, semplicemente montando e smontando differenti cursori 103a, 103b, 103c, 103d (o spostandoli lungo le travi 102).
Inoltre, le travi 102 incrementano la rigidità dell'insieme, con ulteriore beneficio per il contenitore 1 secondo il trovato.
Semplicemente spostando i cursori 103a, 103b, 103c, 103d è quindi possibile ottenere infinite configurazioni di supporto stabile e/o appoggio per vari apparati e attrezzi, o altri accessori A, B.
In tal contesto, si rivela di indubbio interesse la possibilità di ricorrere ad elementi di raccordo 106 dotati di finestre 108 che permettono una pratica introduzione dei cursori 103a, 103b, 103c, 103d senza dover smontare temporaneamente le travi 102.
Come già si è notato, montando il gruppo 100 su un contenitore trasportabile 1 già sul mercato, è possibile conferire a quest'ultimo quella versatilità che inizialmente non possedeva, consentendo anche per quest'ultimo pratiche modalità di riconfigurazione degli spazi interni e/o di riconversione a nuovi e differenti utilizzi.
Utilmente le modalità di accoppiamento del gruppo 100 alle pareti 7 del contenitore 1 non prevedono alcuna foratura di queste ultime, né evidentemente altre attività che possano compromettere la capacità di tenuta e di isolamento del vano 3 interno del contenitore 1.
La soluzione descritta risulta peraltro di semplice implementazione, richiede componenti facilmente reperibili sul mercato o producibili internamente con una spesa contenuta e non comporta particolari problemi in fase di montaggio, quindi assicura un costo complessivo contenuto, grande affidabilità di funzionamento e e sicura applicazione.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà sostituite con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (9)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Contenitore trasportabile, del tipo di una valigia, di un baule, di una cassa, di un trolley, e simili, comprendente un primo semiguscio (2a) a conformazione sostanzialmente parallelepipeda ed un secondo semiguscio (2b), reciprocamente mobili tra una configurazione di chiusura di un vano interno (3) e almeno una configurazione di apertura, di libero accesso a detto vano (3), caratterizzato dal fatto di comprendere un gruppo (100) di accoppiamento e/o sostegno di accessori (A, B) di varia natura, detto gruppo (100) comprendendo: - una pluralità di tasselli (101) inseriti in rispettive cavità (6) di forma corrispondente, realizzate lungo almeno tre pareti laterali (7) di detto primo semiguscio (2a) e aperte verso detto vano (3), - almeno tre travi (102) supportate da detti tasselli (101) e disposte parallele a rispettive dette pareti laterali (7), ad evocare congiuntamente una sorta di cornice almeno parziale, aggettante verso detto vano (3), - almeno un cursore (103a, 103b, 103c, 103d), configurato per l'accoppiamento e/o il sostegno di almeno un accessorio (A, B) di varia natura e supportato da una di dette travi (102) in una posizione scelta lungo la faccia rivolta verso detto vano (3) di una di dette travi (102).
  2. 2. Contenitore trasportabile, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto gruppo (100) comprende quattro dette travi (102), supportate da detti tasselli (101) inseriti in rispettive dette cavità (6) realizzate lungo ciascuna di dette quattro dette pareti laterali (7), dette quattro travi (102) essendo disposte parallele a rispettive dette pareti laterali (7) ad evocare congiuntamente una sorta di cornice aggettante verso detto vano (3).
  3. 3. Contenitore trasportabile, secondo la rivendicazione 1 o la 2, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di detti cursori (103a, 103b, 103c, 103d), configurati per il sostegno di uno o più accessori (A, B) di varia natura, anche diversi tra loro, e supportati da una o più di dette travi (102).
  4. 4. Contenitore trasportabile, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette travi (102) definisce, con la rispettiva detta faccia rivolta verso detto vano (3), un solco (104) di guida scorrevole per detto almeno un cursore (103a, 103b, 103c, 103d).
  5. 5. Contenitore trasportabile, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto gruppo (100) comprende mezzi (105) di fissaggio reciproco di detto almeno un cursore (103a, 103b, 103c, 103d) e di una di dette travi (102), attivabili in corrispondenza di una qualsiasi posizione relativa di detto cursore (103a, 103b, 103c, 103d) rispetto alla corrispondente detta trave (102) e scelti preferibilmente del tipo di chiodi, viti, ribattini, e/o simili unità di collegamento rigido.
  6. 6. Contenitore trasportabile, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto gruppo (100) comprende un elemento di raccordo angolare (106), interposto tra ciascuna coppia di dette travi (102) adiacenti, detto elemento (106) comprendendo un profilato composto da tre spezzoni (107a, 107b) disposti in serie, due detti spezzoni di estremità (107a) essendo allineati alle rispettive dette travi (102) adiacenti e configurati per definire un imbocco verso i corrispondenti detti solchi (104) di guida, detto spezzone intermedio (107b) presentando una finestra (108) per l'introduzione di detto cursore (103a, 103b, 103c, 103d).
  7. 7. Contenitore trasportabile, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti tasselli (101) comprende un corpo principale (109) parallelepipedo e due creste (110) sporgenti lateralmente da rispettivi fianchi di detto corpo (109), ciascuna di dette cavità (6), di forma e larghezza sostanzialmente corrispondenti a quelle di detto corpo (109), presentando una coppia di sottosquadri (8) per l'inserimento di dette creste (110).
  8. 8. Contenitore trasportabile, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti tasselli (101) presenta una appendice appiattita (111) sviluppantesi da detto corpo (109), configurata per l'accoppiamento scorrevole con un canale (112) di guida definito da ciascuna di dette travi (102), da parte opposta al rispettivo detto solco (104), ciascuno di detti tasselli (101) essendo rigidamente ancorabile alla rispettiva detta trave (102) mediante corrispondenti organi (113) di vincolo, attivabili in corrispondenza di una qualsiasi posizione relativa di detta appendice (111) rispetto a detto canale (112) e scelti preferibilmente del tipo di chiodi, viti, ribattini, e/o simili unità di collegamento rigido.
  9. 9. Contenitore trasportabile, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un cursore (103a) è costituito da un ulteriore detto tassello (101), configurato per l'accoppiamento scorrevole con detto solco (104) in un orientamento ortogonale all'orientamento assunto da detti tasselli (101) inseriti nelle rispettive dette cavità (6). .Contenitore trasportabile, secondo una o più delle rivendicazioni 1-8, caratterizzato dal fatto che detto almeno un cursore (103b, 103c) comprende una placchetta (114) configurata per l'accoppiamento scorrevole con detto solco (104) e eventualmente fissabile a detta trave (102) mediante detti mezzi (105), da detta placchetta (114) sviluppandosi verso detto vano (3) uno sporto (115) configurato per l'accoppiamento e il sostegno di almeno un accessorio (A, B) di varia natura. .Contenitore trasportabile, secondo una o più delle rivendicazioni 1-8, caratterizzato dal fatto che detto almeno un cursore (103d) comprende una lastra di base (116) configurata per l'accoppiamento scorrevole con detto solco (104) e eventualmente fissabile a detta trave (102) mediante detti mezzi (105), da detta lastra (114) sviluppandosi verso detto vano (3) almeno un dente incurvato (118), configurato per l'accoppiamento e il sostegno di almeno un accessorio (A, B) di varia natura. .Contenitore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto gruppo (100) comprende una unità (119) di contrasto allo scorrimento di detto cursore (103b, 103c, 103d) in detto solco (104), detta unità (119) comprendendo una lamina (120) elasticamente deformabile, applicabile su detta placchetta (114) o su detta lastra (116) e destinata al contatto con detto solco (104), per opporsi per attrito allo scorrimento di detto cursore (130b, 103c, 103d), detta unità (119) presentando un'orecchia (123) sporgente da detta lamina (120) attivabile per la deformazione elastica di detta lamina, il disimpegno di detta unità (119) e il conseguente consenso allo scorrimento di detto cursore (103b, 103c, 103d). .Contenitore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette travi (102) presenta sezione trasversale a doppia "T" ed è composta da una piastra centrale (125), costituente il pavimento di detto solco (104) e di detto canale (112), e da sponde trasversali (126), delimitanti lateralmente detto solco (104) e detto canale (112). .Gruppo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, per l'accoppiamento e/o il sostegno di accessori (A, B) di varia natura, installabile su un primo semiguscio (2a) di un contenitore trasportabile (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.
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