ITUD20110177A1 - Cuscinetto di supporto per un rullo - Google Patents

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ITUD20110177A1
ITUD20110177A1 IT000177A ITUD20110177A ITUD20110177A1 IT UD20110177 A1 ITUD20110177 A1 IT UD20110177A1 IT 000177 A IT000177 A IT 000177A IT UD20110177 A ITUD20110177 A IT UD20110177A IT UD20110177 A1 ITUD20110177 A1 IT UD20110177A1
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IT
Italy
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ring
bearing
rolling elements
shape
roller
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IT000177A
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English (en)
Inventor
Luca Andrea De
Milorad Pavlicevic
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Danieli Off Mecc
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"CUSCINETTO DI SUPPORTO PER UN RULLO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
II presente trovato si riferisce ad un cuscinetto di supporto per un rullo che viene utilizzato in particolare, ma non esclusivamente, in processi di rivestimento di un prodotto metallico, quale ad esempio un nastro, un filo, una barra, mediante procedimenti di rivestimento metallico quali quelli noti di galvanizzazione, di alluminatura o altri processi simili di rivestimento.
In particolare, il cuscinetto è adatto a supportare uno o più rulli sul quale il prodotto metallico che si vuole rivestire si appoggia durante il transito o si avvolge parzialmente. Sia il rullo che il cuscinetto sono immersi totalmente o per una gran parte di essi, nel bagno del materiale di rivestimento ed il nastro viene fatto avanzare in continuo attraverso il bagno.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti processi di rivestimento di superfici metalliche, ed in particolare di nastri, fili o barre metalliche, mediante un metallo di rivestimento ad esempio zinco, alluminio, stagno, piombo, loro combinazioni o altri materiali metallici.
Nel seguito della descrizione si farà riferimento al caso specifico di rivestimento di un nastro metallico anche se ciò non esclude che il presente trovato possa essere applicato anche per altre tipologie di prodotti metallici come ad esempio barre, fili, o altro.
I suddetti processi di rivestimento prevedono di immergere il nastro in un bagno fuso del metallo di rivestimento costringendolo ad avvolgersi con una certa tensione, almeno parzialmente attorno ad un rullo che viene supportato alle sue due estremità da rispettivi cuscinetti di supporto.
Sia il rullo che i cuscinetti di supporto sono completamente immersi nel bagno metallico mediante un braccio di supporto. A monte e/o a valle del suddetto rullo di avvolgimento, anch'essi immersi nel bagno, possono essere presenti anche altre coppie di rulli di trazione e/o guida.
Sono note varie soluzioni di cuscinetti utilizzate nella tecnica. Ad esempio è nota una soluzione in cui ciascuno dei cuscinetti di supporto comprende un primo anello esterno che viene allocato in una sede di alloggiamento associata al braccio di supporto, un secondo anello disposto internamente rispetto al primo, che viene montato su un perno di estremità del rullo, ed una pluralità di elementi di rotolamento, di forma sostanzialmente cilindrica, disposti paralleli fra loro nell'intercapedine definita fra il primo ed il secondo anello.
Una struttura di contenimento a gabbia, anch'essa interposta fra il primo ed il secondo rullo, supporta e mantiene gli elementi di rotolamento, durante l'uso, con i loro rispettivi assi paralleli rispetto all'asse di rotazione del rullo.
Nel caso specifico di processi di rivestimento con metallo le diverse parti dei cuscinetti sono sottoposte ad un elevato processo d'usura che comporta la necessità di frequenti interventi di sostituzione degli stessi con la conseguenza di fermo impianto.
La geometria e l'usura del cuscinetto, infatti, genera possibili situazioni di grippaggio degli elementi di rotolamento, e quindi fra cuscinetto e rullo, il quale a sua volta, essendo impedito nella sua rotazione, danneggia la superficie da rivestire del nastro e genera nel nastro indesiderate vibrazioni che comportano uno spessore non uniforme del rivestimento metallico che viene applicato.
Tale inconveniente è tanto più accentuato quanto più sottile è lo spessore del nastro metallico che si vuole rivestire. Infatti, un nastro con uno spessore sottile viene mantenuto in tensione con un valore inferiore rispetto ad un nastro di spessore maggiore. In questo caso, infatti, non si garantisce una sufficiente forza di attrito reciproco fra rullo e nastro necessaria a vincere la coppia resistenza esercitata dal cuscinetto con conseguenti strisciamenti relativi che comportano il danneggiamento della superficie.
All'aumentare dello spessore del nastro da rivestire, tanto maggiore è la tensione cui viene sottoposto il nastro tanto maggiore sono le sollecitazioni a cui è soggetto il cuscinetto, e pertanto più rapido sarà il processo di usura.
Tali problemi di usura sono ancora più accentuati dalla presenza di impurità nel bagno metallico, anche note come "dross", costituite ad esempio da composti intermetallici come ossidi di Fe, Zn, e Al. Questi composti agiscono sulle parti del cuscinetto come polveri abrasive che, entrando fra gli interstizi del cuscinetto, ne determinano sia il grippaggio, sia una rapida usura del cuscinetto stesso.
Un ulteriore inconveniente è che le varie parti del cuscinetto, causa l'elevata reattività del metallo di rivestimento fuso nel quale sono immerse e le elevate temperature di esercizio, sono sottoposte ad un rapido processo di corrosione, che genera ulteriori impurità nel bagno stesso.
Un ulteriore inconveniente è che gli organi di movimentazione del nastro, causa gli attriti che aumentano nel cuscinetto, sono soggetti ad un incremento della potenza di traino richiesta per far avanzare il nastro.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un cuscinetto di supporto per un rullo che possa essere utilizzato in un ambiente con caratteristiche di funzionamento severe in particolare dal punto di vista dell'aggressione chimica e dell'elevata temperatura di esercizio e pertanto abbia una elevata durata di utilizzo rispetto ai cuscinetti della tecnica nota.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un cuscinetto per il supporto di un rullo che, durante il suo funzionamento, abbia una coppia resistente ridotta rispetto alle soluzioni della tecnica nota.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un rullo associato ad organi di supporto che permetta nel tempo di ridurre i consumi energetici necessari per la movimentazione del nastro.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale .
In accordo con i suddetti scopi, un cuscinetto di supporto per un rullo viene utilizzato in particolare, ma non solo, per essere immerso in un bagno di metallo liquido per effettuare ad esempio operazioni di rivestimento di un nastro metallico, ad esempio mediante procedimento di galvanizzazione o di alluminatura.
Due cuscinetti di supporto secondo il presente trovato supportano un rullo nelle sue possibili applicazioni di immersione in un bagno di rivestimento.
Nello specifico, il cuscinetto comprende un primo anello ed un secondo anello disposto internamente al primo anello e sostanzialmente coassiale con quest'ultimo.
Fra il primo ed il secondo anello, in condizione d'uso, è definita un'intercapedine anulare nella quale viene disposta una struttura a gabbia comprendente due corone circolari disposte distanziate fra loro e fra le quali sono disposti una pluralità di elementi di rotolamento previsti per permettere la rotazione reciproca fra il primo anello ed il secondo anello.
Secondo un aspetto del presente trovato, gli elementi di rotolamento sono provvisti di un corpo centrale e di due estremità rastremate ricavate in corpo unico con il corpo centrale.
II corpo centrale, secondo varie forme di realizzazione, può avere forma sostanzialmente cilindrica, o bombata, eventualmente in questo caso raccordata con le estremità rastremate.
Inoltre, le due corone circolari sono provviste di rispettive sedi di alloggiamento aventi forma coniugata alla forma delle estremità rastremate degli elementi di rotolamento. La forma delle sedi di alloggiamento è progettata in modo da contenere le estremità degli elementi di rotolamento consentendone l'alloggiamento con gioco al loro interno e permettere il supporto degli elementi di rotolamento .
In questo modo, gli elementi di rotolamento vengono mantenuti vincolati assialmente e radialmente nell'intercapedine, fra il primo ed il secondo anello potendosi muovere leggermente rispetto alle sedi di alloggiamento. In questo modo si permette ad eventuali impurità che si infiltrano nello spazio libero delle sedi di alloggiamento di fuoriuscire spontaneamente e quindi non bloccare la rotazione degli elementi di rotolamento stessi. Ciò permette di aumentare notevolmente la vita utile del cuscinetto, e quindi ridurre la frequenza di fermo impianto per le operazioni di manutenzione.
Con il termine rastremato qui e nel seguito della descrizione si intende una riduzione progressiva delle dimensioni in sezione delle estremità a partire dal loro punto di collegamento con il corpo centrale.
In una forma realizzativa, gli elementi di rotolamento sono realizzati in materiale ceramico, anche se non si esclude possano essere realizzati anche in metallo, lega o altro.
Il fatto di prevedere degli elementi di rotolamento con estremità rastremate permette, inoltre, di ridurre la superficie di contatto con la rispettiva sede di alloggiamento rispetto ad una estremità sostanzialmente cilindrica e senza variazione di sezione rispetto al corpo centrale.
Inoltre, la particolare conformazione degli elementi di rotolamento permette di ridurre il braccio della forza di attrito dovuta al contatto tra la sede di alloggiamento degli elementi di rotolamento e gli elementi di rotolamento stessi.
Pertanto, in accordo con altre forme di realizzazione è possibile prevedere che le estremità rastremate abbiano una forma scelta in un gruppo comprendente una forma bombata, a calotta sferica, a calotta sferica allungata.
In accordo con un'altra forma di realizzazione le estremità rastremate hanno una forma conica, eventualmente raccordata al vertice, con un angolo al vertice compreso fra 20° e 160°, preferibilmente fra 40° e 140°, più preferibilmente fra 60° e 120°, ancor più preferibilmente fra 80° e 100°.
Secondo un ulteriore aspetto, la sede di alloggiamento per le estremità degli elementi di rotolamento è realizzata passante attraverso le due corone della struttura a gabbia; ed in particolare, in una soluzione preferita essa comprende una prima porzione sagomata in modo coniugato alla rispettiva estremità rastremata ed una seconda porzione che si estende dalla prima porzione verso l'esterno di ciascuna delle corone.
Tale particolare conformazione passante delle sedi di alloggiamento permette ad eventuali particelle che si immettono nello spazio libero presente in dette sedi di alloggiamento di essere scaricate direttamente attraverso la seconda porzione senza il rischio che rimangano confinate all'interno della sede di alloggiamento. Questa particolare conformazione permette di incrementare ulteriormente la durata del cuscinetto.
Secondo un ulteriore aspetto l'intercapedine definita fra il primo anello ed il secondo anello ha una dimensione tale da permettere un alloggiamento con gioco degli elementi di rotolamento all'interno dell'intercapedine stessa. A solo titolo esemplificativo il gioco che si viene a definire fra elementi di rotolamento e primo o secondo anello può essere variabile da qualche decimo di millimetro fino a qualche millimetro.
La luce che si viene a definire fra l'elemento di rotolamento e la superficie del primo anello e del secondo anello permette ad eventuali particelle o impurità che possono intromettersi di non rimanere incagliate all'interno bloccando lo scorrimento reciproco di ciascuno degli elementi di rotolamento stessi.
Secondo una variante realizzativa, almeno uno fra il primo anello ed il secondo anello è provvisto di una superficie di contatto con gli elementi di rotolamento nella quale è ricavata una scanalatura circonferenziale di forma coniugata almeno alla forma del profilo del corpo centrale degli elementi di rotolamento stessi.
Il fatto di prevedere una scanalatura circonferenziale permette di ottenere una migliore guida degli elementi di rotolamento durante l'utilizzo del cuscinetto e di evitare un ampio scorrimento assiale degli elementi stessi impedendo la fuoriuscita della struttura a gabbia e degli elementi di rotolamento stessi.
Secondo un'ulteriore variante, il primo ed il secondo anello sono provvisti rispettivamente di una superficie interna e di una superficie esterna in entrambe le quali sono ricavate rispettive scanalature circonferenziali di forma coniugata almeno alla forma del profilo del corpo centrale degli elementi di rotolamento e predisposte per contenere almeno parzialmente questi ultimi e vincolare almeno parzialmente lo scorrimento assiale degli elementi di rotolamento rispetto al primo e secondo anello.
In questo caso la combinazione delle due scanalature, sull'anello interno e sull'anello esterno del cuscinetto, permette anche di bloccare un eventuale movimento assiale indesiderato del rullo. Infatti, nel caso il rullo sia supportato alle due estremità da due cuscinetti di supporto secondo il presente trovato, le due scanalature evitano che i fianchi del rullo vadano ad urtare i cuscinetti stessi.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una rappresentazione schematica di una fase del processo in cui il cuscinetto di supporto per un rullo secondo il presente trovato viene utilizzato ;
- la fig. 2 è una vista prospettica in esploso di un cuscinetto di supporto secondo il presente trovato; - la fig. 3 è una rappresentazione di un dettaglio ingrandito di fig. 1;
- la fig. 4 è una vista in sezione lungo linea IV-IV di fig. 3;
- la fig. 5 è una vista di un particolare ingrandito di fig. 4;
- la fig. 6 è una vista di una prima variante di fig.
5
- la fig. 7 è una vista di una seconda variante di fig. 5;
- la fig. 8 è una vista di una terza variante di fig.
5.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME PREFERENZIALI DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento a fig. 1, un cuscinetto di supporto 10, secondo il presente trovato, viene montato su una struttura di supporto 11 e viene associato ad una o ad entrambe le estremità di un rullo 12 utilizzato per un processo di rivestimento di un nastro metallico 13 mediante immersione almeno parziale di quest'ultimo in un bagno metallico 15.
Il nastro 13, avanzante in continuo secondo la direzione indicata dalla freccia D, viene immerso nel bagno metallico 15 facendolo avvolgere almeno parzialmente attorno al rullo 12.
Nello specifico, il nastro 13 entra angolato, nella fattispecie di circa 30°, rispetto al pelo libero del bagno metallico 15, ed esce da quest'ultimo sostanzialmente verticale.
Due ugelli 16 sono disposti esternamente rispetto al bagno metallico 15 e su entrambi i lati del nastro 13 uscente dal bagno metallico 15 per l'emissione di un flusso di gas che incidendo su entrambe le superfici del nastro 13 provvede alla rimozione del metallo in eccesso che si deposita sulle sue superfici. Il metallo in eccesso viene scaricato direttamente nel bagno metallico 15.
Un primo rullo stabilizzatore 17 ed un secondo rullo stabilizzatore 18 sono disposti valle, secondo il verso indicato dalla freccia D, del rullo 12 e sono previsti per stabilizzare eventuali oscillazioni orizzontali cui può essere sottoposto il nastro 13 durante la sua movimentazione.
La struttura di supporto 11 comprende un braccio di supporto 21 che si estende nel bagno metallico 15 ed al quale viene associata, mediante mezzi di collegamento filettati 26 (figg. 3 e 4), una flangia 22 .
Sulla flangia 22 viene montato il cuscinetto di supporto 10 secondo il presente trovato. Nella descrizione che segue il cuscinetto 10 si applica al rullo 12, ma non si esclude che esso possa essere utilizzato anche sui rulli stabilizzatori 17 e 18.
In particolare, la flangia 22 è provvista di un foro passante 23 nel quale viene alloggiato il cuscinetto 10 e di due porzioni sporgenti 24 provviste ciascuna di una sede di alloggiamento 25 per il collegamento dei mezzi filettati 26.
II cuscinetto 10 (figg. 2-5), secondo il presente trovato, comprende un primo anello, nel caso di specie esterno 27, un secondo anello, nel caso di specie interno 28 che definiscono tra loro un'intercapedine 29 nella quale vengono disposti una pluralità di elementi di rotolamento 30.
Gli elementi di rotolamento 30 (fig. 5), che sono vantaggiosamente, ma non necessariamente realizzati in ceramica, presentano un corpo centrale 31 sostanzialmente cilindrico e due estremità rastremate o coniche 32 che, dal corpo centrale 31, si restringono progressivamente secondo un angolo al vertice a che è compreso fra 20° e 160°, preferibilmente fra 40° e 140°, più preferibilmente fra 60° e 120° ancor più preferibilmente fra 80° e 100°, nella fattispecie di 90°.
In altre forme di realizzazione, il corpo centrale 31 può avere forma bombata, o a botte, e sostanzialmente in continuità con le estremità coniche 32.
In ulteriori forme di realizzazione è possibile prevedere che le estremità coniche 32 abbiano una conformazione diversa ad esempio opportunamente bombata a forma di calotta sferica, di calotta sferica allungata, o con una porzione raccordata con detto corpo centrale 31.
Gli elementi di rotolamento 30 (fig. 2) sono disposti preferibilmente equidistribuiti all'interno dell'intercapedine 29 e con i rispettivi assi longitudinali sostanzialmente paralleli rispetto all'asse dell'anello esterno 27 e dell'anello interno Gli elementi di rotolamento 30 sono associati ad una struttura a gabbia 35 comprendente due corone 36 distanziate fra loro, e reciprocamente unite, da una pluralità di elementi distanziali 37, nella fattispecie quattro elementi.
Le corone 36 della struttura a gabbia 35 sono provviste ciascuna di una pluralità di sedi passanti 39, in numero e nella posizione secondo cui vengono disposti gli elementi di rotolamento 30.
Ciascuna delle sedi passanti 39 (fig. 5) presenta una prima porzione 40 svasata, ricavata rivolta verso la parte interna della struttura a gabbia 35, ed avente un angolo di svasatura β sostanzialmente uguale all'angolo al vertice a delle estremità coniche 32 degli elementi di rotolamento 30.
Inoltre, la sede passante 39 presenta una seconda porzione 41 di forma sostanzialmente cilindrica che si estende dalla prima porzione 40 verso l'esterno della struttura a gabbia 35.
Le due corone 36 della struttura a gabbia 35 sono distanziate fra loro di una distanza tale da permettere agli elementi di rotolamento 30 di disporsi nelle rispettive sedi passanti 39 con un leggero gioco, tale comunque da evitare che gli elementi di rotolamento 30 stessi, durante il funzionamento, fuoriescano dalla relativa sede in cui sono disposti.
L'anello esterno 27 è provvisto di una superficie interna 45 lungo la quale scorrono i suddetti elementi di rotolamento 30, e di una superficie esterna 46 che viene inserita nel foro passante 23 ricavato nella flangia 22 (fig. 4).
La superficie esterna 46 (fig. 5) è bombata in modo da presentare una concavità massima in prossimità del punto intermedio della sua estensione assiale.
L'anello esterno 27 (figg. 3-5) è, inoltre provvisto di due scanalature 47 ricavate circonferenzialmente su due zone diametralmente contrapposte per permettere la cooperazione con primi elementi di bloccaggio 49 (figg. 3 e 4). I primi elementi di bloccaggio 49 vengono saldati in prossimità del foro passante 23 della flangia 22 per impedire la fuoriuscita assiale dell'anello esterno 27 rispetto alla flangia 22 stessa.
La bombatura della superficie esterna 46 dell'anello esterno 27 ed il gioco reciproco presente fra i primi elementi di bloccaggio 49 e le due scanalature 47 permettono al cuscinetto 10 di adattarsi parzialmente alle sollecitazioni cui viene sottoposto il rullo 12 durante il suo funzionamento. L'anello interno 28 (figg. 4 e 5) comprende anch'esso una superficie esterna 50 sulla quale sono adatti ad avvolgersi gli elementi di rotolamento 30, ed una superficie interna 51 a cui viene associato un perno di estremità 52 del rullo 12. Opportuni mezzi di fissaggio sono predisposti per vincolare lo scorrimento assiale dell'anello interno 28 rispetto al perno di estremità 52.
Secondo un'ulteriore forma di realizzazione (fig.
6), l'anello esterno 27 è provvisto sulla sua superficie interna 45 di una scanalatura circonferenziale 55 sagomata in modo sostanzialmente analogo al profilo in pianta degli elementi di rotolamento 30.
In un'altra forma di realizzazione (fig. 7), una scanalatura circonferenziale 56, anziché essere realizzata sull'anello esterno 27 come descritto con riferimento a fig. 6, è ricavata sulla superficie esterna 50 dell'anello interno 28, ed ha una sagomatura sostanzialmente coordinata al profilo in pianta degli elementi di rotolamento 30.
Nelle forme di realizzazione descritte con riferimento alle figg. 6 e 7, le scanalature circonferenziali 56 o 57, oltre a guidare in modo appropriato la rotazione degli elementi di rotolamento 30 rispetto agli anelli esterno 27 ed interno 28, evitano un ampio scorrimento assiale degli elementi stessi impedendo la fuoriuscita della struttura a gabbia 35 e quindi degli elementi di rotolamento 30 stessi.
In un'ulteriore forma di realizzazione (fig. 8) sia la superficie interna 45 dell'anello esterno 27, sia la superficie esterna 50 dell'anello interno 28 sono provviste rispettivamente di una prima 55 e di una seconda scanalatura circonferenziale 56.
La combinazione della prima scanalatura circonferenziale 55 e della seconda scanalatura circonferenziale 56 permette sia di guidare in modo controllato la rotazione degli elementi di rotolamento 30, sia di evitare la fuoriuscita della struttura a gabbia 35 e degli elementi di rotolamento 30, nonché di bloccare eventuali movimenti assiali del rullo 12, evitando così che il fianco del rullo 12 stesso vada ad urtare i cuscinetti con conseguenti danneggiamenti .
In quest'ultimo caso, il rullo 12 viene pertanto mantenuto in posizione assiale, limitando il suo movimento assiale che è sostanzialmente pari alla somma dei giochi presenti tra gli elementi di rotolamento 30 e la prima 55 e la seconda scanalatura circonferenziale 56, e tra le estremità rastremate 32 degli elementi di rotolamento 30 e le rispettive sedi di alloggiamento 39.
Con riferimento alla forma di realizzazione rappresentata con riferimento alle figg. 4 e 5 in cui non sono previste scanalature sul primo 27 e sul secondo anello 28, all'anello esterno 27 sono associati secondi elementi di bloccaggio 53 (fig. 3) che vincolano lo scorrimento assiale della struttura a gabbia 35, e quindi degli elementi di rotolamento 30 ad essa associati.
In particolare, i secondi elementi di bloccaggio 53 sono sagomati a settore circolare e sono saldati in prossimità della superficie laterale 45 dell'anello esterno 27, in modo da sporgere verso l'intercapedine 29 e vincolare la struttura a gabbia 35.
In altre forme di realizzazione, non rappresentate nei disegni, possono essere previsti opportuni mezzi di bloccaggio adatti a vincolare lo scorrimento assiale della struttura a gabbia 35. Ad esempio, si può prevedere che i primi elementi di bloccaggio 49 si estendano oltre lo spessore dell'anello esterno 27 per evitare la fuoriuscita della struttura a gabbia 35.
In altre forme di realizzazione, non rappresentate nelle figure allegate, si può prevedere che l'anello esterno 27, sulla sua superficie interna 45, sia provvisto di uno o più settori circolari che si estendono in corrispondenza della porzione di superficie interna 45 che è maggiormente sollecitata a causa della tensione cui è sottoposto il nastro 13. I suddetti settori circolari sono realizzati con un materiale ad elevata resistenza ad usura ad esempio, una lega di tungsteno-cromo-cobalto, anche nota come stellite o in materiali ceramici, e ciò permette di aumentare la vita utile del cuscinetto 10.
Le parti del cuscinetto 10 sono realizzate in materiale resistente alle alte temperature ed all'usura.
A solo titolo esemplificativo, l'anello esterno 27, l'anello interno 28 e gli elementi di rotolamento 30 sono realizzati con un materiale scelto in un gruppo comprendente acciai legati, acciai inossidabili, leghe di tungsteno-cromo-cobalto, anche nota come stellite o in materiali ceramici.
È chiaro che al cuscinetto di supporto di un rullo fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di un cuscinetto di supporto di un rullo, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cuscinetto di supporto per un rullo (12), detto cuscinetto comprendendo un primo anello (27) ed un secondo anello (28) disposto internamente a detto primo anello (27) e sostanzialmente coassiale ad esso, detto primo anello (27) e detto secondo anello (28) definendo fra essi un'intercapedine (29) anulare nella quale viene disposta una struttura a gabbia (35) comprendente due corone circolari (36) disposte distanziate fra loro e fra le quali sono disposti una pluralità di elementi di rotolamento (30) previsti per permettere la rotazione reciproca di detto primo anello (27) e detto secondo anello (28), caratterizzato dal fatto che detti elementi di rotolamento (30) sono provvisti di un corpo centrale (31) e di due estremità rastremate (32) ricavate in corpo unico con detto corpo centrale (31), e che dette due corone circolari (36) sono provviste di una pluralità di sedi di alloggiamento (39) di forma coniugata alla forma di dette estremità rastremate (32) di detti elementi di rotolamento (30), dette sedi di alloggiamento (39) essendo previste per permettere l'alloggiamento con gioco al loro interno di dette estremità rastremate (32) e permettere il supporto di detti elementi di rotolamento (30).
  2. 2 . Cuscinetto come nella rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che dette estremità rastremate (32) hanno una forma conica con un angolo al vertice (a) compreso fra 20° e 160°, preferibilmente fra 40° e 140°, più preferibilmente fra 60° e 120° ancor più preferibilmente fra 80° e 100°.
  3. 3. Cuscinetto come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette sedi di alloggiamento (39) è realizzata passante attraverso le rispettive due corone (36).
  4. 4. Cuscinetto come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta sede di alloggiamento (39) comprende una prima porzione (40) sagomata in modo coniugato a detta estremità rastremata (32) ed una seconda porzione (41) che si estende dalla prima porzione (40) verso l'esterno di ciascuna delle corone (36).
  5. 5. Cuscinetto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta intercapedine (29) definita fra detto primo anello (27) e detto secondo anello (28) ha una dimensione tale da permettere un alloggiamento con gioco di detti elementi di rotolamento (30) all'interno di detta intercapedine (29).
  6. 6. Cuscinetto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno uno fra detto primo anello (27) e detto secondo anello (28) è provvisto di una superficie di contatto (45, 50) con detti elementi di rotolamento (30) nella quale è ricavata una scanalatura circonferenziale (55, 56) di forma coniugata almeno alla forma del profilo di detto corpo centrale (31) degli elementi di rotolamento (30).
  7. 7. Cuscinetto come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che il primo anello (27) ed il secondo anello (28) sono provvisti rispettivamente di una superficie interna (45) e di una superficie esterna (50) in entrambe le quali sono ricavate rispettive scanalature circonferenziali (55, 56) di forma coniugata almeno alla forma del profilo del corpo centrale (31).
  8. 8. Cuscinetto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che elementi di bloccaggio (53, 49) sono previsti per vincolare lo scorrimento assiale di detta struttura a gabbia (35).
  9. 9. Cuscinetto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta estremità rastremata (32) ha una forma scelta in un gruppo comprendente una forma bombata, a calotta sferica, a calotta sferica allungata.
  10. 10. Cuscinetto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti elementi di rotolamento (30) sono realizzati in materiale ceramico,
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