ITUD20100132A1 - Parapetto di protezione - Google Patents

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ITUD20100132A1
ITUD20100132A1 IT000132A ITUD20100132A ITUD20100132A1 IT UD20100132 A1 ITUD20100132 A1 IT UD20100132A1 IT 000132 A IT000132 A IT 000132A IT UD20100132 A ITUD20100132 A IT UD20100132A IT UD20100132 A1 ITUD20100132 A1 IT UD20100132A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
parapet
opening
protective
cables
railing
Prior art date
Application number
IT000132A
Other languages
English (en)
Inventor
Alessio Grison
Rodolfo Ralza
Sidney Stock
Tommaso Valta
Original Assignee
3Sixty Group Srl
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04GSCAFFOLDING; FORMS; SHUTTERING; BUILDING IMPLEMENTS OR AIDS, OR THEIR USE; HANDLING BUILDING MATERIALS ON THE SITE; REPAIRING, BREAKING-UP OR OTHER WORK ON EXISTING BUILDINGS
    • E04G21/00Preparing, conveying, or working-up building materials or building elements in situ; Other devices or measures for constructional work
    • E04G21/32Safety or protective measures for persons during the construction of buildings
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E06DOORS, WINDOWS, SHUTTERS, OR ROLLER BLINDS IN GENERAL; LADDERS
    • E06BFIXED OR MOVABLE CLOSURES FOR OPENINGS IN BUILDINGS, VEHICLES, FENCES OR LIKE ENCLOSURES IN GENERAL, e.g. DOORS, WINDOWS, BLINDS, GATES
    • E06B9/00Screening or protective devices for wall or similar openings, with or without operating or securing mechanisms; Closures of similar construction
    • E06B9/02Shutters, movable grilles, or other safety closing devices, e.g. against burglary
    • E06B9/06Shutters, movable grilles, or other safety closing devices, e.g. against burglary collapsible or foldable, e.g. of the bellows or lazy-tongs type
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E06DOORS, WINDOWS, SHUTTERS, OR ROLLER BLINDS IN GENERAL; LADDERS
    • E06BFIXED OR MOVABLE CLOSURES FOR OPENINGS IN BUILDINGS, VEHICLES, FENCES OR LIKE ENCLOSURES IN GENERAL, e.g. DOORS, WINDOWS, BLINDS, GATES
    • E06B9/00Screening or protective devices for wall or similar openings, with or without operating or securing mechanisms; Closures of similar construction
    • E06B2009/002Safety guards or gates

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  • Devices For Conveying Motion By Means Of Endless Flexible Members (AREA)
  • Hydrogenated Pyridines (AREA)

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"PARAPETTO DI PROTEZIONE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un parapetto di protezione avente funzione anti-caduta. In particolare, il parapetto di protezione secondo il presente trovato è utilizzabile nel settore dell'edilizia o delle costruzioni navali ed è associato ad un serramento, quale una finestra od una porta, del tipo ad affaccio. II parapetto di protezione secondo il trovato è posizionabile fra una posizione operativa e una posizione inattiva.
STATO DELLA TECNICA
E' noto che, nel settore dell'edilizia e dei serramenti, l'architettura contemporanea predilige sempre più la soluzione dell'affaccio a quella del tradizionale balcone, in quanto la prima trae tutti i benefici di un ben più vantaggioso rapporto aereoilluminato rispetto ad una normale finestra, ed evita al contempo gli onerosi accorgimenti di isolamento termico richiesti dalla soluzione del tradizionale balcone.
Le normative in tema di sicurezza richiedono, però, che per ciascun serramento del tipo ad affaccio, in particolare in un edificio multipiano, sia previsto un relativo parapetto di sicurezza anti-caduta.
Un parapetto di protezione di tipo noto mobile fra una posizione operativa ed una posizione inattiva, è descritto nella domanda di brevetto PCT/IB2009/007263 a nome della Richiedente. Tale parapetto è sostanzialmente integrato in un relativo serramento, il quale presenta un telaio fisso disposto in corrispondenza di una luce di un edificio ed un elemento di serramento scorrevole, rispetto al telaio fisso, fra una prima posizione di chiusura e una seconda posizione di apertura.
Il parapetto di protezione noto è meccanicamente collegato all'elemento mobile per occupare la luce determinata dalla sua apertura. Infatti, nella prima posizione operativa di protezione il parapetto si dispone automaticamente in base all'apertura dell'elemento mobile. Il parapetto nella seconda posizione inattiva si dispone automaticamente a seguito della chiusura dell'elemento mobile del serramento.
Infatti, il parapetto di protezione comprende una pluralità di cavi, o fili, vincolati da un lato ad una prima porzione dell'elemento scorrevole e dall'altro ad una seconda porzione dell'elemento mobile stesso. I cavi presentano una porzione di ritorno, nascosta nel telaio fisso, ed una porzione operativa che fuoriesce dal telaio fisso in maniera coordinata all'apertura dell'elemento scorrevole. I cavi fuoriescono parallelamente dal telaio fisso, sostanzialmente equidistanziati, verso un'estremità dell'elemento scorrevole disponendosi a copertura della luce.
Un inconveniente di tale parapetto di protezione noto è che essendo integrato nel serramento, nel caso di un suo malfunzionamento o usura dei suoi componenti meccanici, è necessario prevedere la sostituzione di tutto il serramento nel suo complesso, ciò aumentando tempi e costi di installazione e manutenzione.
Inoltre, essendo la movimentazione del parapetto di protezione dipendente dalla movimentazione dell'elemento mobile del serramento, non è possibile un suo utilizzo con funzionalità di tipo anti-panico, ad esempio, per serramenti che rimangono, di norma, permanentemente chiusi, come ad esempio vetrate o porte panoramiche in edifici pubblici o altri.
Uno scopo del trovato è quello di realizzare un parapetto di protezione del tipo sopra discusso, che permetta di diminuire tempi e costi di installazione. Altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un parapetto di protezione che possa essere associato a qualunque tipo di serramento.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un serramento in cui il parapetto sia disposto in posizione di protezione senza richiedere specifiche operazioni da parte dell'utente.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente. Le relative rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato, o varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un parapetto di protezione secondo il trovato è atto ad occupare selettivamente una luce di apertura di un serramento, quale una porta od una finestra. Il parapetto di protezione presenta una prima posizione operativa, o di protezione ed una seconda posizione inattiva.
Secondo un aspetto del presente trovato, il parapetto di protezione comprende mezzi motori atti a movimentarlo fra detta posizione operativa e detta posizione inattiva, e un telaio, associabile in maniera amovibile a detto serramento, in cui il parapetto di protezione, in detta posizione inattiva, è disposto sostanzialmente a scomparsa.
Pertanto, il parapetto di protezione secondo il trovato è applicabile ad un serramento anche dopo la fase di costruzione di un edificio, ed essendo la sua movimentazione indipendente dalla movimentazione di un eventuale elemento mobile del serramento, è possibile utilizzare il parapetto di protezione con funzionalità di tipo anti-panico anche per serramenti che rimangono, di norma, permanentemente chiusi.
Inoltre, il parapetto secondo il presente trovato può essere vantaggiosamente associato a serramenti, quali porte o finestre, la cui luce di apertura sia posizionata al di sotto di una predeterminata altezza di sicurezza rispetto ad un piano di calpestio, ad esempio, a seguito di lavori di ristrutturazione.
In aggiunta, il parapetto secondo il presente trovato, può essere utilizzato in contesti applicativi in cui sia richiesto un impatto estetico contenuto, potendo essere utilizzato a sostituzione di un parapetto in vetro, aumentando sensibilmente la effettiva superficie di areazione.
Secondo una ulteriore variante del trovato, il parapetto di protezione comprende mezzi equilibratori mobili e atti a determinare lo spostamento automatico per gravità del parapetto di protezione dalla sua posizione inattiva alla sua posizione operativa.
Secondo un'ulteriore variante del trovato, il parapetto di protezione comprende mezzi di bloccaggio, attivabili in maniera coordinata all'azionamento dei mezzi motori, e atti a contrastare l'azione di detti mezzi equilibratori sì da mantenere il parapetto di protezione nella sua posizione inattiva.
Secondo una variante del trovato i mezzi di bloccaggio comprendono almeno un elemento elettromagnetico configurato per essere normalmente eccitati quando il parapetto di protezione è nella sua posizione inattiva.
In questo modo, la movimentazione del parapetto di protezione dalla posizione inattiva a quella operativa è di tipo sostanzialmente automatico e meccanico, mentre la movimentazione nel verso opposto ed il mantenimento del parapetto in posizione inattiva avviene mediante un azionamento a comando elettrico. Tale soluzione oltre a semplificare i meccanismi dei mezzi motori che operano in un unico verso di funzionamento, riducendo i relativi costi di manutenzione, permette di garantire una funzionalità di protezione anche nel caso in cui ci sia una accidentale mancanza di alimentazione elettrica.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, il parapetto di protezione comprende, inoltre, mezzi attivatori, predisposti a comandare selettivamente l'azionamento sia di detti mezzi motori sia di detto almeno un elemento elettromagnetico. Tale attivazione avviene in base allo stato di apertura e/o chiusura di un eventuale elemento mobile del serramento e/o della rilevazione di presenza di persone in prossimità della luce di apertura.
Secondo una variante del presente trovato i mezzi attivatori comprendono almeno un rilevatore di presenza per la rilevazione di una o più persone in prossimità del parapetto di protezione.
Secondo un'ulteriore variante i mezzi attivatori sono inoltre associati ad un pulsante e/o ad una maniglia di apertura/chiusura del serramento. Pertanto il parapetto di protezione secondo il trovato può essere azionato sia mediante attivazione manuale sia in maniera sostanzialmente automatica in base allo stato di apertura di un eventuale elemento mobile, come rilevato ad esempio dallo stato della maniglia, e/o in base alla rilevazione di presenza.
Il parapetto di protezione secondo il presente trovato è anche funzionalmente integrabile in un impianto domotico, in quanto i mezzi attivatori possono essere collegati a e quindi comandati da una centralina di controllo in base ad uno o più scenari funzionali predefiniti o predefinibili.
Costituisce ulteriore variante del trovato, il prevedere che almeno parte del parapetto di protezione sia costituito da una pluralità di cavi, corde, cinghie, catene di protezione od altri, atti a disporsi a parziale copertura della luce di apertura.
Secondo un'ulteriore variante, il parapetto di protezione comprende almeno un elemento a barra, mobile verticalmente, che delimita superiormente il parapetto di protezione e si estende trasversalmente rispetto alla luce. Una prima estremità di detti cavi, corde, cinghie o catene di protezione è collegata ad una porzione inferiore di detto elemento a barra ed una seconda estremità di detti cavi, corde, cinghie o catene di protezione è collegata, direttamente o indirettamente, a porzioni laterali di detto elemento a barra, seguendo un predeterminato percorso di sviluppo associato al telaio.
Secondo un'ulteriore variante, il parapetto di protezione è provvisto di profili laterali di contenimento in cui detti cavi, corde, catene o cinghie scorrono durante la movimentazione del parapetto di protezione.
Secondo tale variante detti profili di contenimento sono, inoltre, provvisti di guide di scorrimento atte a cooperare con le contrapposte porzioni laterali dell'elemento a barra.
Secondo un'ulteriore variante, detti cavi, corde, cinghie o catene di protezione sono vincolate alla loro seconda estremità ad un unico cavo, corda, catena o cinghia di movimentazione, a sua volta vincolato a detta porzione laterale dell'elemento a barra.
Pertanto, utilizzando un solo cavo di movimentazione, che funge sostanzialmente da cavo di "ritorno", per ciascun profilo di contenimento, è possibile semplificare il meccanismo di movimentazione del parapetto, riducendo sensibilmente tempi e costi d'installazione e di manutenzione.
Secondo un ulteriore aspetto, il telaio comprende un elemento di contenimento, o "piana", in cui vengono alloggiati, sostanzialmente nascosti a vista, sia i mezzi motori che il parapetto di protezione nella sua posizione inattiva.
Rientra nello spirito del presente trovato il prevedere che il parapetto di protezione comprenda mezzi di alimentazione elettrica di tipo autonomo, associati ai mezzi motori.
Secondo una ulteriore variante detti mezzi di alimentazione elettrica comprendono uno o più pannelli fotovoltaici. In questo modo è possibile rendere totalmente autonomo il parapetto di protezione dall'eventuale impianto elettrico esistente. Questo consente l'utilizzo del parapetto anche in contesti applicativi di cantiere od altri.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista assonometrica di un parapetto di protezione secondo il presente trovato;
- la fig. 2 è una vista laterale del parapetto di protezione di fig. 1;
- la fig. 3 è una vista frontale di parte del parapetto di protezione di fig. 1;
- la fig. 4 è una vista schematica funzionale del parapetto di protezione di fig. 1;
le figg. 5A-5C sono viste schematiche di una variante del parapetto di protezione secondo il presente trovato in differenti configurazioni operative;
- la fig. 6 è un diagramma di flusso che illustra il funzionamento del parapetto di protezione delle figg. 5A-5C.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME PREFERENZIALI DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure allegate, un parapetto di protezione 10 secondo il presente trovato è associabile ad un serramento, non illustrato, e presenta un telaio 11 fisso, disposto in corrispondenza di una luce del serramento il quale può presentare un elemento mobile, quale una porta o una finestra, non indicato nelle figure. Il parapetto 16 di protezione è mobile, fra una posizione operativa, o di protezione, e una posizione inattiva, per occupare selettivamente la luce, ad esempio, in maniera coordinata all'apertura o chiusura della relativa porta come verrà descritto meglio di seguito. Il parapetto 16 comprende inoltre un motore 30 per la sua movimentazione, almeno un sensore IR 38 di attivazione ed una collegata centralina 34 elettronica di controllo.
Il telaio 11 comprende due montanti 12 laterali e una base 13 di contenimento, o "piana". I montanti 12 sono applicati in corrispondenza del serramento in maniera da adattarsi alla luce di apertura del serramento stesso. Il telaio 11 può essere applicato in sovrapposizione ad esempio ad elementi preesistenti del serramento stesso. La base 13 di contenimento è disposta inferiormente e presenta un vano tecnico 14 nel quale sono contenuti gli elementi di movimentazione del parapetto 16. La base 13 presenta inoltre una apertura 13a di forma rettangolare ristretta la quale si estende trasversalmente per tutta la larghezza della base 13 stessa. L'apertura 13a è predisposta al passaggio di una barra 18 di protezione del parapetto 16 .
Il telaio 11 comprende, inoltre, guide 14 di scorrimento, realizzate nei montanti 12 laterali e predisposte a cooperare con la barra 18 di protezione del parapetto 16. Tali guide 14 presentano uno sviluppo verticale sostanzialmente rettilineo a partire dalla base 13 e per una predeterminata altezza, in funzione dell'altezza operativa alla quale viene posizionato il parapetto 16, cioè la sbarra 18 di protezione, nella sua posizione operativa.
Il telaio 11 può eventualmente prevede meccanismi di incernieramento o di scorrimento, di tipo in sé noti e non illustrati, per l'accoppiamento mobile con l'eventuale elemento mobile.
II parapetto 16 è disaccoppiato dall'eventuale elemento mobile del serramento, e quindi è movimentabile in maniera meccanicamente indipendente da esso. In particolare, il parapetto 16, come sarà descritto meglio nel seguito, è mobile in maniera coordinata all'apertura o chiusura dell'elemento mobile stesso e/o alla rilevazione di presenza di persone in sua prossimità.
La barra 18 di protezione è disposta operativamente in uso in maniera da estendersi trasversalmente, sostanzialmente orizzontale, rispetto alla luce di apertura del serramento. In particolare le sue porzioni terminali 19 sono provviste di organi di scorrimento, non indicati, i quali presentano una forma coniugata a quella delle guide 15 di scorrimento. La barra 18 è, infatti, movimentabile traslando verticalmente fra la posizione inattiva del parapetto 16, in cui è posizionata a scomparsa all'interno del vano 14, entrando in esso attraverso l'apertura 13a, e la posizione operativa, in cui viene posizionata alla altezza voluta.
Il parapetto 16 comprende una pluralità di cavi 22, collegati alla barra 18 di protezione, i quali, quando il parapetto 16 è nella posizione operativa, si dispongono a parziale copertura della luce. In particolare, i cavi 22 nella posizione operativa del parapetto 16 si estendono verticalmente dalla base 13 fino alla barra 18, disposti in maniera regolare, ad esempio equi distanziata lungo l'estensione trasversale del serramento.
In particolare, una prima estremità 23 di ciascun cavo 22 è fissata inferiormente alla barra 18. Una seconda estremità 24 di ciascun cavo 22 è fissata ad una corrispondente porzione terminale destra 19a o porzione terminale sinistra 19b della barra 18 in base alla disposizione di un primo tratto verticale di ciascun cavo 22 rispettivamente a destra o a sinistra rispetto ad un asse di simmetria verticale della luce di apertura.
Ciascun cavo 22, infatti, presenta un percorso di sviluppo che partendo dalla prima estremità 23 presenta detto primo tratto verticale, di lunghezza variabile in base alla posizione del parapetto 16, che si estende verticalmente verso un corrispondente primo rullo, o rotismo, 26 di rinvio disposto nel vano 14 della base 13.
Il percorso di sviluppo di ciascun cavo 22 presenta, quindi, un secondo tratto, collegato al primo, il quale si estende orizzontalmente all'interno del vano 14 dal corrispondente primo rullo 26 di rinvio fino ad un secondo rullo 27 di rinvio, il quale è disposto angolarmente nel telaio 11, cioè lateralmente nel vano tecnico 14.
Il percorso di sviluppo di ciascun cavo 22 presenta, quindi, un terzo tratto, collegato al secondo, il quale si estende verticalmente all'interno del corrispondente montante 12 dal secondo rullo 27 di rinvio fino ad un terzo rullo 28 di rinvio. Il terzo rullo 28 di rinvio è disposto, all'interno dei montanti 12 laterali, ad una predeterminata altezza, maggiore rispetto a all'altezza alla quale si posiziona la barra 18 e nella posizione operativa del parapetto 16.
Il percorso di sviluppo di ciascun cavo 22 presenta, quindi, un quarto tratto, collegato al terzo tratto, il quale si estende verticalmente verso il basso dal terzo rullo 28 di rinvio fino alla corrispondente porzione terminale 19a, 19b della barra 18.
I cavi 22 sono mantenuti in una condizione di tensione e trazione costante in qualunque condizione di esercizio, lungo i loro tratti, il che consente di movimentare efficacemente il parapetto 16 e la barra 18. Pertanto, la movimentazione dei cavi 22 in un predeterminato verso consente lo spostamento della barra 18 e, quindi, del parapetto 16.
Ciascun cavo 22 e i corrispondenti rulli 26, 27, 28 sono disposti in maniera sfalsata rispetto a cavi 22 e rulli 26, 27, 28 adiacenti, vale a dire che ciascun cavo e i corrispondenti rulli giacciono su piano di giacitura verticali e paralleli gli uni agli altri.
In una forma di realizzazione, non illustrata, le porzioni dei cavi 22 che nella posizione operativa del parapetto si trovano nascosti a vista, vale a dire all'interno dei montanti 12, e che realizzano i tratti "di ritorno", possono essere sostituite da un unico cavo. Pertanto, le seconde estremità dei cavi 22 che dal secondo rullo 27 costituiscono il "ritorno" verso i terzi rulli e successivamente alle porzioni terminali 19 della barra 18, vengono collegate assieme ad un unico cavo a sua volta collegato alle suddette porzioni terminali 19. In questo modo è possibile semplificare i meccanismi interni di ritorno, sostituendo i terzi rulli 28 con un unico rullo di ritorno.
Il motore 30 è accoppiato mediante un meccanismo 32 di trasmissione ai cavi 22 disposto all'interno del vano tecnico 14 in maniera da movimentare alternativamente nel verso voluto ed alla stessa velocità tutti i cavi 22. Pertanto, la barra 18 viene movimentata tirando verso il basso le prime estremità 23 dei cavi 22 o tirando verso l'alto le seconde estremità 24 in corrispondenza delle porzioni terminali 19
Il motore 30 è indirettamente attivato, in un voluto verso di rotazione, mediante la centralina di controllo 34, dal segnale di attivazione cioè di rilevazione presenza fornito dal sensore IR 38. Tale attivazione può inoltre essere condizionata, come verrà spiegato meglio di seguito, dall'eventuale stato di apertura o di chiusura dell'elemento mobile del serramento.
Il motore 30 può anche essere attivato, secondo una predeterminata combinazione, anche da un contatto porta 40, direttamente collegato alla centralina di controllo 34. Il segnale del contatto porta 40 fornisce direttamente lo stato di apertura o di chiusura dell'elemento mobile consentendo la movimentazione del parapetto 16 dalla posizione inattiva alla posizione operativa in base alla eventuale presenza di persone in prossimità del serramento quando, ad esempio, la porta è aperta.
In una forma di realizzazione il contatto porta 40 è collegato ad una maniglia di apertura della porta stessa.
In una forma di realizzazione il parapetto 16 è inoltre provvisto di un meccanismo di fermo, non illustrato, collegato alla centralina di controllo 34, il quale impedisce l'apertura dell'elemento mobile fino a quando il parapetto 16 non è nella sua posizione operativa, nel caso in cui il rilevatore di presenza abbia rilevato la presenza di almeno una persona in prossimità del serramento. Tale meccanismo di fermo può inoltre mantenere stabile la barra 18 nella sua posizione operativa, rendendo stabile il posizionamento del parapetto 16.
Secondo una variante illustrata nelle figg. 5A-5B il parapetto 116 comprende contrappesi 42 equilibratori collegati in maniera solidale a ciascuna porzione di ritorno dei cavi 22. I contrappesi 42 sono dimensionati per bilanciare il peso della barra 18 e dei cavi 22 in modo da determinare, in mancanza di movimentazione prodotta dal motore 30, lo spostamento automatico della barra 18 dalla sua posizione inattiva alla sua posizione operativa di protezione. Inoltre, il parapetto 116 comprende un cavo ausiliario 25, disposto sostanzialmente centrale, il quale è direttamente collegato ad una sua prima estremità ad una porzione centrale, non indicata, della barra 18, e ad una sua seconda estremità ai mezzi motori 30 per determinare lo spostamento della barra 18 nella sua posizione inattiva .
Il parapetto 116 comprende inoltre una coppia di elettromagneti 44 di bloccaggio i quali sono stabilmente disposti sulle estremità di base dei montanti 12. Gli elettromagneti 44 cooperano magneticamente con la barra 18 disposta nella sua posizione operativa come verrà descritto di seguito.
Il parapetto 116 comprende inoltre perni 50 di fermo, ad esempio perni a pressione, alloggiati nelle porzioni terminali 19 i quali cooperano per inserimento assiale in coniugate sedi 52 realizzate nei montanti 12. I perni 50 sono, infatti, collegati in modo noto e non descritto, con uno dei cavi 22, consentendo il mantenimento stabile della barra 18 nella posizione operativa di protezione del parapetto 16. Quando la barra 18 viene tirata verso il basso per determinare il suo posizionamento inattivo, i perni 50 vengono ritratti automaticamente dalla corrispondente sede 52 consentendo l'abbassamento della barra 18.
Nella posizione inattiva, inoltre, i perni 50 sono disposti adiacenti agli elettromagneti 44 in maniera da cooperare magneticamente con essi per mantenere la barra 18 nella posizione inattiva, vincendo la forza dei contarappesi 42.
Il funzionamento del parapetto 16 di protezione fin qui descritto è il seguente.
Con riferimento alle figure 1-4, la presenza di una persona in prossimità della luce o del serramento viene rilevata mediante il sensore IR 38, il quale attiva la centralina di controllo 34 e, quindi, a sua volta il motore 30.
I cavi 22 vengono movimentati dal motore 30 in maniera da esercitare una trazione verso l'alto sulle porzioni terminali 19 della barra 18, determinando il suo sollevamento e facendo scorrere le sue estremità 19 nelle guide 15, fino al suo completo sollevamento nella posizione operativa.
La chiusura dell'elemento mobile, cioè della porta o della finestra e la non rilevazione della presenza di persone in prossimità della luce o del serramento, determinano l'attivazione sempre attraverso la centralina di controllo 34, del motore 30.
I cavi 22 vengono movimentati dal motore 30 in maniera da esercitare una trazione sulla parte inferiore della barra 18 in prossimità delle loro prime estremità 23 verso il basso Ciò determina l'abbassamento della barra 18 fino al suo completo posizionamento nella posizione inattiva, in cui è ritratta nel vano tecnico 14.
Pertanto la movimentazione del parapetto 16 è meccanicamente indipendente dall'apertura o chiusura dell'elemento mobile del serramento stesso. Ciò consente di definire la porzione di luce che è effettivamente coperta dalla barra 18 di protezione e dai cavi 22.
Inoltre, il parapetto 16 può essere associato al serramento anche in un secondo momento, applicando la base 13 ed i montanti 12 sul serramento già montato. Questo consente di avere una maggiore flessibilità di installazione e minori tempi di montaggio e di manutenzione .
Con riferimento alle figg. 5A-5C e al diagramma funzionale di fig. 6 la barra 18 è stabilmente mantenuta nella sua posizione operativa per azione dei contrappesi 42 e per inserimento dei perni 50 nelle rispettive sedi 52.
Qualora il sensore IR 38 non rilevi la presenza di persone in vicinanza del parapetto 16 o il contatto porta 40, non illustrato, rilevi che l'elemento mobile, cioè che la porta è chiusa, allora la centralina 34 attiva il motore 30, esercitando una azione di trazione che supera la forza dei contrappesi 42 e determina la loro salita, in modo da abbassare completamente la barra 18 nella sua posizione inattiva, cioè retratta. Al termine della movimentazione il motore 30 viene disalimentato. Contemporaneamente vengono alimentati gli elettromagneti 44 e vengono mantenuti eccitati in maniera da cooperare magneticamente con i perni 50 per tenere stabilmente la barra nella sua posizione inattiva.
Qualora la centralina 34 rilevi la presenza di una persona in prossimità del parapetto 16 cioè del serramento, gli elettromagneti 44 vengono disalimentati.
Per azione di gravità, i contrappesi 42 scendono verso il basso, determinando la risalita della barra 18 nella sua posizione operativa fino all'inserimento, e quindi al bloccaggio dei perni 50 nelle rispettive sedi 52
In questo modo, anche nel caso in cui si verifichi una interruzione della fornitura di tensione elettrica, il parapetto 16 posizionato nella posizione inattiva, cioè retratto a scomparsa, torna automaticamente per azionamento meccanico nella sua posizione operativa, realizzando la funzionalità di protezione richiesta.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.Parapetto di protezione anticaduta atto ad occupare selettivamente una luce di apertura, quale la luce di apertura di un serramento, detto parapetto presentando una prima posizione operativa di protezione e una seconda posizione inattiva, in cui è disposto sostanzialmente a scomparsa caratterizzato dal fatto che comprende mezzi motori (30) atti a movimentarlo fra detta posizione operativa e detta posizione inattiva, e un telaio (11), associabile in maniera amovibile a detta luce di apertura, nel quale viene posizionato a scomparsa il parapetto di protezione in detta posizione inattiva. 2.Parapetto come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi equilibratori (42) mobili e atti a determinare lo spostamento automatico per gravità del parapetto di protezione dalla sua posizione inattiva alla sua posizione operativa. 3.Parapetto come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di bloccaggio (44), attivabili in maniera coordinata all'azionamento dei mezzi motori (30), e atti a contrastare l'azione di detti mezzi equilibratori (42), sì da mantenere il parapetto di protezione nella sua posizione inattiva. 4.Parapetto come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i mezzi di bloccaggio comprendono almeno un elemento elettromagnetico (44) configurato per essere normalmente eccitato quando il parapetto di protezione è nella sua posizione inattiva. 5 .Parapetto come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi attivatori (38, 40), atti a comandare selettivamente l'azionamento sia di detti mezzi motori (30) che di detto almeno un elemento elettromagnetico (44), detta attivazione avvenendo in base allo stato di apertura e/o chiusura di un eventuale elemento mobile e/o della rilevazione di presenza di persone in prossimità di detta luce di apertura . 6 .Parapetto come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i mezzi attivatori comprendono almeno un rilevatore di presenza (38) per la rilevazione di una o più persone in prossimità della luce di apertura. 7 .Parapetto come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i mezzi attivatori sono associati ad un pulsante e/o ad una maniglia di apertura/chiusura di un elemento mobile di un serramento. 8.Parapetto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che è costituito almeno parzialmente da una pluralità di cavi (22), corde, cinghie, catene di protezione od altri, atti a disporsi a parziale copertura della luce di apertura. 9.Parapetto come nella rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un elemento a barra (28), mobile verticalmente e si estende trasversalmente rispetto alla luce di apertura, in cui una prima estremità (23) di detti cavi (22), corde, cinghie o catene di protezione è collegata ad una porzione inferiore di detto elemento a barra (18) ed una seconda estremità (24) di detti cavi (22), corde, cinghie o catene di protezione è collegata, direttamente o indirettamente, a porzioni laterali (19) di detto elemento a barra (18), seguendo un predeterminato percorso di sviluppo associato al telaio (11). 10. Parapetto come nella rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto che è provvisto di o è associato a profili di contenimento (12) in cui detti cavi (22), corde, catene o cinghie scorrono durante la movimentazione del parapetto (16) di protezione. 11. Parapetto come nella rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti profili di contenimento (12) sono, inoltre, provvisti di guide di scorrimento (15) atte a cooperare con le contrapposte porzioni laterali (19) dell'elemento a barra (18). 12. Parapetto come nelle rivendicazioni da 8 a 11, caratterizzato dal fatto che detti cavi (22), corde, cinghie o catene di protezione sono vincolate alla loro seconda estremità (24) ad un unico cavo (22), corda, catena o cinghia, a sua volta vincolato a detta porzione laterale (19) dell'elemento a barra (22). 13. Parapetto come m una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un elemento di contenimento (13) in cui vengono contenuti, nascosti a vista, sia i mezzi motori (13) che il parapetto (16) di protezione nella sua posizione inattiva. 14. Parapetto come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di alimentazione elettrica di tipo autonomo, associati ai mezzi motori (30). 15. Parapetto come nella rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di alimentazione elettrica comprendono uno o più pannelli fotovoltaici . 16. Serramento comprendente un parapetto di protezione anticaduta come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 1 a 15.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5628355A (en) * 1994-06-23 1997-05-13 Gist; Lanny Window safety system for a child or the like and a method of manufacturing thereof
GB2435664A (en) * 2006-03-03 2007-09-05 Meiklewall Scotland Ltd Barrier with flexible membrane

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