ITUB201548193U1 - Serranda ad impacchettamento munita di doghe con innovativo sistema di aggancio reciproco ad uncino per chiudere in sicurezza luci di edifici civili ed industriali - Google Patents

Serranda ad impacchettamento munita di doghe con innovativo sistema di aggancio reciproco ad uncino per chiudere in sicurezza luci di edifici civili ed industriali

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ITUB201548193U1
ITUB201548193U1 ITUB2015U048193U ITUB201548193U ITUB201548193U1 IT UB201548193 U1 ITUB201548193 U1 IT UB201548193U1 IT UB2015U048193 U ITUB2015U048193 U IT UB2015U048193U IT UB201548193 U ITUB201548193 U IT UB201548193U IT UB201548193 U1 ITUB201548193 U1 IT UB201548193U1
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IT
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slats
shutter
civil
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ITUB2015U048193U
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English (en)
Inventor
Spiridione Antonio Kaziani
Original Assignee
C M V I Group S R L
O M D Depalo S R L
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Description

Descrizione del modello dì utilità dal titolo: « SERRANDA AD IMPACCHETTAMENTO MUNITA DI DOGHE CON INNOVATIVO SISTEMA DI AGGANCIO RECIPROCO AD UNCINO PER CHIUDERE IN SICUREZZA LUCI DI EDIFICI CIVILI ED INDUSTRIALI »
Il presente modello di utilità concerne una serranda ad impacchettamento munita di doghe con innovativo sistema di aggancio reciproco ad uncino, per chiudere in sicurezza aperture d’accesso e luci di edifici civili ed industriali.
Il presente trovato è, in particolare, una utile applicazione della domanda di brevetto per invenzione n. BA2010A000030 del 26.07.2010 dello stesso inventore, in quanto risolve i problemi correlati al pericolo dì cesoiamento e pizzicamento presentati da detto trovato e dovuti al fatto che prima ogni doga o pannello modulare costituente il vecchio manto era svincolata dagli altri in fase di chiusura, mentre ora, con il presente perfezionamento, si è modificata la conformazione delle estremità delle bielle laterali di supporto di ogni pannello o doga, munendo dette estremità di una particolare conformazione ad uncino, atta a incernierare e vincolare in modo resistente all’effrazione i manti delle serrande,
Con detta innovativa conformazione ad uncino ideata per collegare mutuamente gli stessi pannelli modulari o doghe in fase di chiusura della serranda ad impacchettamento, quindi, si sono così definitivamente risolte dette problematiche di cesoiamento e pizzicamento della tecnica nota. il presente trovato è altresì nuovo in quanto risolve un altro importante problema correlato all'utilizzo di spessori elevati per la realizzazione di pannelli o doghe per serrande nel caso di applicazioni per la sicurezza antieffrazione. Nella tecnica ad oggi nota non vengono, infatti, realizzate doghe metalliche modulari piene e/o con spessori elevati, fondamentalmente per tre ragioni:
- difficoltà di lavorazione nei trattamenti di piegatura di spessori già superiori ai 12 decimi di millimetro;
- elevati costi delle lamiere di acciaio con spessori superiori ai 16 decimi di millimetro;
- ulteriori indesiderati costi dovuti a maggiori difficoltà di lavorazione delle lamiere metalliche di elevati spessori, in particolar modo nella realizzazione di conformazioni di piegatura a ricciolo per l'ìncernieramento reciproco delle estremità delle doghe metalliche;
- elevati pesi complessivi del manto della serranda, generanti problematiche connesse alla resistenza e, quindi, alla scelta (anche in funzione del relativo magior costo) dei motoriduttori necessari per l’automazione delle fasi di apertura e chiusura della serranda.
Il presente trovato è stato ideato, quindi, per risolvere gli svantaggi degli attuali sistemi di chiusura attualmente noti e fondamentalmente correlati a: - criticità nell’utilizzo di doghe metalliche libere in installazioni antieffrazione, con evidente perìcolo di pizzicamento e cesoiamento; - criticità nell’adozione di bassi spessori delle lamiere per la realizzaione di doghe modulari attuali, non adeguati nel garantire sicurezza per installazioni antieffrazìone;
- criticità nelle modalità di incernieramento delle stesse doghe modulari, attualmente inidonee a resistere all’effrazione;
- criticità nella modalità di scorrimento delle doghe modulari all’intero delle guide laterali, in particolar modo per applicazioni antieffrazìone. Il presente trovato altresì risolve ulteriori problematiche connesse con l'impacchettamento delle doghe modulari nel cassonetto, specialmente in fase di apertura della serranda, sino ad oggi cagionanti i seguenti ulteriori svantaggi:
- elevata complessità degli elementi componenti gli attuali sistemi di chiusura, spesso utilizzanti anche biellette di incernieramento reciproco; - elevati attriti presenti tra gli elementi di incernieramento delle doghe, come pure nello scorrimento sulle guide, con elevata rumorosità degli attuali sistema di chiusura di sicuezza antieffrazìone;
- difficoltà, nelle fasi di realizzazione industriale di doghe con spessori elevati, sia per la realizzazione delle stesse doghe, sia per il relativo assemblaggio ed installazione del manto;
- impossibilità di ridurre i volumi occupati dal manto in fase di apertura dello stesso;
- limitata durabilità ed affidabilità del sistema di chiusura nel tempo, con elevati costi di manutenzione per il committente finale;
- limitatissima o nulla versatilità di modifica della tipologia di doghe costituenti il manto.
Scopo principale della presente innovazione è, quindi, quello di superare completamente tutte dette limitazioni della tecnica nota.
Un ulteriore scopo della presente innovazione è quello di realizzare una serranda ad impacchettamento che assolva al contempo alla funzione di essere anche una valida grata antieffrazione e risolva, quale perfezionamento, dette problematiche presentate dal brevetto n. BA2010A000030 del 26.07.2010 dello stesso inventore.
Un altro scopo della presente innovazione è quello di realizzare una serranda ad impacchettamento che sia munita di:
- doghe modulari rigidamente incernierate tra loro già dal momento in cui la serranda inizia la fase di chiusura;
- doghe modulari libere allorquando è completamente aperta, con le stesse doghe impacchettate nel cassonetto e facilmente rimovibili dallo stesso nel caso di manutenzione periodica o straordinaria.
Tali scopi sono conseguiti realizzando una serranda ad impacchettamento 1 per aperture d’accesso e luci di fabbricati civili ed industriali, caratterizzato dal fatto che è fondamentalmente costituita da: una coppia di guide verticali 6, terminanti in modo inclinato 9 all'interno di un cassonetto 8, nel quale è racchiuso un mezzo di sollevamento 11 del manto 5 della serranda 1; detto manto 5 della serranda 1 a sua volta costituito da una pluralità di pannelli modulari o doghe 2, con ciascuna doga 2 formata da una coppia di bielle 3 scorrevoli nelle guide laterali 6 e collegate tra loro da profili metallici o barre 4 formanti l'intelaiatura base delle doghe 2, con queste ultime non vincolate reciprocamente tra loro allorquando impacchettate nel cassonetto 8, ma agganciatisi automaticamente tra loro per incernieramento reciproco in fase di chiusura della serranda 1, essendo dette bielle 3 munite alle loro estremità 13-14 di mezzi di aggancio aventi una particolare conformazione ad uncino 17, in tal modo realizzando un efficace ed efficiente modalità di incernieramento antieffrazìone delle stesse doghe 2, sin dalla fase iniziale di chiusura della serranda 1.
Uno degli immediati vantaggi del presente sistema di chiusura 1 è fondamentalmente quello di consentire un impacchettamento del manto 5 in uno spazio molto contenuto nel cassonetto 8, con l'ulteriore vantaggio di avere, al contempo, all’interno dello stesso cassonetto 8, pannelli o doghe 2, non più vincolati tra loro e, quindi, facilmente rimovibili.
Questi ed altri vantaggi e caratteristiche del sistema di chiusura 1 secondo la presente innovazione risulteranno più chiaramente evidenti dalla seguente dettagliata descrizione di una sua forma realizzativa preferita, riportata a titolo esemplificativo, ma non limitativo, fatta con riferimento ai disegni allegati in cui:
- la Fig.1 è una vista laterale in sezione di detto sistema di chiusura 1, nella quale si evincono le doghe 2 costituenti il manto 5 e la porzione superiore ed inferiore della serranda 1, al fine di porre in evidenza le sue parti salienti, vale a dire un cassonetto 8, all'interno del quale è racchiuso un motoriduttore 12 atto al sollevamento tramite funi 11 del manto 5, scorrevole lungo le guide verticali 6 ed inclinate 9, su cuscinetti di rotolamento 7, issato in fase di apertura tramite lo spiaggìale o ultima doga inferiore 10 del manto 5 della serranda 1; la Fig.2 è una vista assonometrica laterale di una doga 2 nella configurazione di grata antieffrazione o grata base, sulla quale sono applicabili rigidamente ed in modo inamovibile pannelli in lamiera spessorata piena o di altro vario tipo; nella stessa figura sono altresì evidenti le parti fondamentali costituenti la doga 2, vale a dire una coppia di bielle 3, munite nelle estremità inferiore 13 e superiore 14 di cuscinetti 7 per facilitare lo scorrimento della doga 2 lungo le guide verticali 6 ed inclinate 9 della serranda 1, come pure i profili metallici o barre 4 di collegamento di dette bielle 3;
la Fig.3 è una vista prospettica in pianta di detta doga 2 di cui alla Fig.2 precedente, nella quale ora la biella 3 è vista dall’alto e si evincono solo i cuscinetti 7 dell’estremità superiore della stessa biella 3 e il profilo metallico superiore 4 della doga 2;
la Fiq.4 è una vista laterale in sezione leggermente ingrandita della Sezione A-A della biella 3 di cui alla Fig.2, dalla quale meglio si evince la conformazione ad uncino 17 delle estremità di aggancio reciproco alle altre bielle 3 supportanti altri pannelli o doghe 2; dalla stessa figura si evince anche meglio la posizione dei cuscinetti 7 nelle estremità superiore 14 ed inferiore 13 della biella 3;
la Fiq.5 è una vista laterale, dal lato esterno e non interno come precedentemente rappresentato in Fig. 4 nella Sez.A-A, di una coppia di bielle 3, dalla quale si evincono le modalità di accoppiamento reciproco tramite dette estremità ad uncino 17 delle stesse bielle 3 supportanti le doghe 2;
la Fig.6 è una vista tridimensionale di una doga 2 nella configurazione di grata con detti profili metallici 4 colleganti dette bielle 3, munite di dette estremità ricurve ad uncino 17 e detti cuscinetti 7;
la Fig.7 è una vista in prospetto frontale di una porzione del manto 5 costituita dall’accoppiamento di due doghe nella configurazione con pannellatura metallica di elevato spessore non coibentata 16, laddove la porzione di sinistra è stata rappresentata unitamente ad una porzione di guida verticale 6, mentre la porzione di destra è stata rappresentata senza guida verticale 6 per meglio far evincere le modalità di connessione di dette estremità uncinate 17, presenti ora anche in corrispondenza dei profili delle lamiere costituenti dette pannellature 16, oltre che nell’aggancio delle bielle 3;
la Fig. 8 riporta schematicamente in vista laterale la rappresentazione della Sez. B-B rappresentata in Fig. 7, di detta porzione di manto 5 all'interno della guida verticale 6;
la Fìg. 9 mostra un ingrandimento del particolare A evidenziato in Fig.8, laddove meglio si evincono le modalità di aggancio delle estremità uncinate 17 delle bielle 3 all'interno della guida laterale 6;
la Fig, 10 mostra in vista schematica tridimensionale sempre detta porzione del manto 5 di cui alla Fig. 7, laddove meglio si evince la robustezza delle lamiere costituenti dette doghe antieffrazione 16; la Fig.11 mostra in vista schematica tridimensionale una sola lamiera antiffrazione 16, munita di estremità ricurve ad uncino 17 al pari delle estremità ricurve delle bielle 3.
Facendo riferimento alle undici figure precedentemente descritte e di seguito allegate, appare subito evidente, persino a un tecnico non esperto nel settore dei sistemi di chiusura, che la presente innovazione, nella particolare soluzione preferita ivi riportata, è fondamentalmente costituita da un manto formato da una pluralità di doghe o pannelli modulari 2, scorrevoli su cuscinetti o altri organi similari 7 all'interno di una coppia di guide verticali 6 al fine di minimizzare gli attriti ivi presenti, con dette doghe 2 impacchetta ntesi, sotto la spinta di uno spiaggiale sollevatore 10, tirato verso l’alto in fase di apertura da un motoriduttore12, lungo una coppia di guide verticali 6 e successivamente inclinate 9, biforcantesi all'interno del cassonetto 8. Dalle stesse figure è altresì evidente che le doghe 2 sono successivamente “impacchettate” all'interno dello stesso cassonetto 8 in un volume minimizzato per la particolare tipologia di impacchettamento adottata con dette bielle 3.
La peculiarità del presente trovato, rispetto alla tecnica nota rappresentata da detto brevetto n. BA2010A000030 del 26.07.2010 dello stesso inventore è proprio ìnsita nella modalità di realizzazione di dette bielle 3, che come si evince meglio nelle figure 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 11, sono realizzate in modo tale da presentare alle proprie estremità inferiore 13 e superiore 14 un'innovativa forma ad uncino 17.
Detta particolare configurazione ad uncino 17 delle bielle consente un saldo aggancio reciproco delle stesse bielle 3 supportanti le doghe 2 sia nella soluzione di grata, vale a dire con semplici profili 4 di collegamento costituiti da barre 4 (come si può evincere dalle figure 2, 3 e 6), sia nella configurazione di serranda con manto 5 antieffrazione (come si può evincere dalle figure 7, 10 e 11).
La movimentazione dell’intero manto 5, si effettua con il tiro dell'ultimo elemento o doga inferiore del manto 5, detto solitamente spiaggiale, il quale si comporterà come uno spiaggiale sollevatore 10, azionato nel suo movimento di tiro verso l'alto da un motoriduttore 12, attraverso mezzi di sollevamento 11 quali funi o catene, come si evince in Fig.1.
La conformazione della coppia di guide verticali 6 è tale da presentare, in prossimità del cassonetto 8, una biforcazione in una coppia di guide inclinate 9, per consentire un’ottimale occupazione di un volume minimizzato in fase di impacchettamento del manto 5, come meglio si evince sempre in Fig.1.
La serranda 1 presenta l'ulteriore peculiarità di poter accoppiare a detti profili metallici modulari 4, qualsiasi mezzo di pannellatura 16 esistente possibile, vale a dire pannelli vetrati trasparenti od opachi, pannelli coibentati, grigliati antieffrazione, persiane o veneziane, e persino pannelli fotovoltaici se l’esposizione delle luci da chiudere è favorevolmente esposta a Sud.
La serranda ad impacchettamento 1 secondo la presente innovazione si caratterizza però fondamentalmente per la particolare configurazione delle bielle 3 laterali di scorrimento nelle guide 6, 9, le quali ottimizzano in modo impareggiabile le caratteristiche funzionali relative a:
- l’agevole sollevamento in fase di apertura del manto 5;
- l'impacchettamento rapido del manto 5 all’interno del cassonetto 8 ad apertura completa, con possibilità di sostituzione e
singoli pannelli tramite la possibilità di accesso, aprendo il mezzo di chiusura 15 dello stesso cassonetto 8;
- la rapida e sicura discesa del manto in fase di chiusura, senza pericoli di cesoiamento e pizzicamento.
Il sollevamento del sistema di chiusura 1 avviene tramite una trazione in verticale dell'elemento terminale del manto 5 o spiaggiale sollevatore 10. La trazione dello spiaggiale 10 avviene tramite mezzi di sollevamento 11, quali funi o catene, tirati da un motoriduttore 12, agevolmente alloggiabile nello stesso cassonetto 8. La risalita in fase di apertura del manto, composto da tutti gli altri pannelli 3 vincolati ai telai 2, avviene tramite spinta dal basso ricevuta dallo spiaggiale 10.
Una pluralità di cuscinetti a sfera 7 minimizzano gli attriti presenti durante lo scorrimento nelle guide laterali 6 ed inclinate 9, riducendo altresì la rumorosità delle serranda 1.
La spinta che riceve ogni biella 3, avente forma in sezione di un parallelogramma, per scorrere in salita lunglo le guide 6 sino all'interno del cassonetto 8 lungo dette guide inclinate 9, è garantita dalla particolare conformazione dei lati di contatto e spinta reciproca delle stesse bielle 3.
Detta spinta genera uno spostamento laterale della stessa biella 3 al fine di consentire l’impacchettamento delle singole doghe 2 lungo dette guide inclinate 9 contenute all’interno del cassonetto 8, minimizzandone il volume dalle stesse occupate.
L'impacchettamento del manto 5 ad apertura completa avviene tramite l'inserimento di una biforcazione all'estremità in alto di ciascuna guida laterale 5, sdoppiantesi in una doppia guida inclinata 9.
La chiusura, infine, avviene facendo scendere per gravità sotto l'azione frenata del motoriduttore lo spiaggiale 10 che riprendendo la sua corsa verticale verso il basso nella guida laterale 6, libera lo spazio alla discesa sotto la spinta della mera componente gravitazionale delle doghe 2 costituenti il manto 5.
Il presente sistema di chiusura presenta un montaggio semplicissimo con ulteriori vantaggi nei costi di trasporto, movimentazione ed installazione.
Il manto può essere realizzato in modo così vario anche con mezzi di pannellatura 3 ibridi, tanto che è possibile proteggere luci di qualsivoglia sviluppo sia in larghezza che in altezza.
I vantaggi derivanti dall'utilizzo del presente trovato sono innumerevoli ed indiscutibili e derivano fondamentalmente dall’aver ideato una serranda ad impacchettamento per luci civili ed industriali munita di meccanica semplificata sia dal punto di vista costruttivo sia nei costi dei materiali di partenza, con ulteriori vantaggi rappresentati dalla possibilità di poter soddisfare qualsiasi esigenza dei consumatori in termini di estetica per il fatto di essere munito di mezzi di pannellatura modificabile a piacimento, nonché ulteriormente ergonomico da modificare anche per il manutentore.
E' anche evidente che all’esempio di realizzazione precedentemente descritto a titolo illustrativo e non limitativo potranno essere apportati numerosi ritocchi, adattamenti, integrazioni, varianti e sostituzioni dì elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza peraltro uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Serranda ad impacchettamento (1) per aperture d'accesso e luci di fabbricati civili ed industriali, caratterizzato dal fatto che è fondamentalmente costituita da: una coppia di guide verticali (6), terminanti in modo inclinato (9) all'interno di un cassonetto (8), nel quale è racchiuso un mezzo dì sollevamento (11) del manto (5) della serranda (1); detto manto (5) della serranda (1) a sua volta costituito da una pluralità di pannelli modulari o doghe (2), con ciascuna doga (2) formata da una coppia di bielle (3) scorrevoli nelle guide laterali (6) e collegate tra loro da profili metallici o barre (4) formanti l'intelaiatura base delle doghe (2), con queste ultime non vincolate reciprocamente tra loro allorquando impacchettate nel cassonetto (8), ma agganciatisi automaticamente tra loro per incernieramento reciproco in fase di chiusura della serranda (1), essendo dette bielle (3) munite alle loro estremità (13-14) di mezzi di aggancio aventi una particolare conformazione ad uncino (17), in tal modo realizzando un efficace ed efficiente modalità dì incernieramento antieffrazione delle stesse doghe (2), sin dalla fase iniziale di chiusura della serranda (1).
  2. 2) Serranda ad impacchettamento (1) per aperture d’accesso e luci di fabbricati civili ed industriali, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che dette bielle (3) formanti la doga (2) hanno una sezione trasversale a guisa di parallelogramma, scorrevoli con attrito minimizzato su dette guide verticali (6) per mezzo di almeno una coppia di cuscinetti o similari organi di rotolamento (7), presenti in coppia, ma in modo contrapposto su ciascun lato della biella (3), dette doghe (2) cosi realizzate atte a supportare un mezzo di pannellatura (16).
  3. 3) Serranda ad impacchettamento (1) per aperture d’accesso e luci dì fabbricati civili ed industriali, secondo le rivendicazioni precedenti, munita di detto manto (5) di tipo amovibile, costituito da una pluralità di doghe rigide (2) atte a scorrere lungo guide verticali (6) e ad essere alloggiate in un cassonetto (8) posto superiormente, caratterizzata dal fatto che dette doghe (2) sono munite di elementi di vincolo reciproco (13-14) agenti solo in fase di chiusura e sono anche atte ad essere impacchettate ed impilate tra loro nel cassonetto (8), scorrendo, in fase d’apertura, dapprima lungo dette guide verticali (6) e, poi, passando in almeno una coppia di guide superiori (9).
  4. 4) Serranda ad impacchettamento (1) per aperture d'accesso e luci di fabbricati civili ed industriali, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il movimento verso l'alto delle doghe (2) è ottenuto tramite una spinta che ciascuna doga (2) applica a quella superiormente adiacente a partire dalla spinta iniziale in sollevamento dell’ultima doga (10) posta inferiormente al manto della serranda, detta ultima doga (10) mossa da appositi mezzi di movimentazione (11, 12), i quali sono anche atti a frenare il movimento di discesa per gravità della stessa doga (10) e, quindi, delle doghe (2) ad esso sovrastanti.
  5. 5) Serranda ad impacchettamento (1) per aperture d'accesso e luci di fabbricati civili ed industriali, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto detta spinta in fase di sollevamento del manto (5) avviene tramite il contatto reciproco delle estremità superiori (14) ed inferiori (13) di dette bielle (3) sino all’estremità superiore (14) della biella dell'ultima doga o spiaggiale (10), spingente dal basso l’intero manto (5) sotto il tiro dei mezzi di sollevamento o funi (11).
  6. 6) Serranda ad impacchettamento (1) per aperture d'accesso e luci di fabbricati civili ed industriali, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette bielle (3) sono leggermente inclinate rispetto alle guide verticali (6) per agevolare il sollevamento del manto (5), tramite l’ausilio di mezzi od organi di rotolamento (7) vincolati alle stesse bielle (3).
  7. 7) Serranda ad impacchettamento (1) per aperture d'accesso e luci di fabbricati civili ed industriali, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette superfici di contatto reciproco (13-14) delle bielle (3) sono oblique per deviare ciascuna doga (2) sulle guide inclinate (9) presentì nel cassonetto(8), quando le stesse doghe (2) giungono all'estremità superiore delle guide verticali (6).
  8. 8) Serranda ad impacchettamento (1) per aperture d’accesso e luci di fabbricati civili ed industriali, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette bielle (3) delle doghe (2), vincolate reciprocamente tramite dette estremità ad uncino (17) delle stesse bielle (3) o anche dei mezzi di pannellatura (16), hanno le estremità laterali atte a scorrere lungo detta coppia di guide verticali (6) per la presenza di mezzi od organi di rotolamento (7).
  9. 9) Serranda ad impacchettamento (1) per aperture d’accesso e luci di fabbricati civili ed industriali, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi od organi di rotolamento (7) sono ad esempio costituiti da una terna di cuscinetti a sfere o rotelle inseriti su ognuna delle due estremità laterali delle bielle (3).
  10. 10) Serranda ad impacchettamento (1) per aperture d'accesso e luci di fabbricati civili ed industriali, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette doghe (2) sono antieffrazione, in quanto realizzate con lamiere di spessore superiore ai dodici decimi dì millimetro e sono singolarmente inseribili direttamente dallo sportello (15) del cassonetto (8), sia durante la fase di montaggio, sia durante le successive operazioni di manutenzione.
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