ITUD20090211A1 - Mulino frantumatore - Google Patents

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ITUD20090211A1
ITUD20090211A1 IT000211A ITUD20090211A ITUD20090211A1 IT UD20090211 A1 ITUD20090211 A1 IT UD20090211A1 IT 000211 A IT000211 A IT 000211A IT UD20090211 A ITUD20090211 A IT UD20090211A IT UD20090211 A1 ITUD20090211 A1 IT UD20090211A1
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IT
Italy
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crushing
box
mill
group
distribution
Prior art date
Application number
IT000211A
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English (en)
Inventor
Guido Andreussi
Olivia Andreussi
Eddy Pontelli
Enrico Veneroso
Original Assignee
Raf Ricambi Attrezzature Per La F Rantumazione S
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B02CRUSHING, PULVERISING, OR DISINTEGRATING; PREPARATORY TREATMENT OF GRAIN FOR MILLING
    • B02CCRUSHING, PULVERISING, OR DISINTEGRATING IN GENERAL; MILLING GRAIN
    • B02C13/00Disintegrating by mills having rotary beater elements ; Hammer mills
    • B02C13/26Details
    • B02C13/282Shape or inner surface of mill-housings
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B02CRUSHING, PULVERISING, OR DISINTEGRATING; PREPARATORY TREATMENT OF GRAIN FOR MILLING
    • B02CCRUSHING, PULVERISING, OR DISINTEGRATING IN GENERAL; MILLING GRAIN
    • B02C13/00Disintegrating by mills having rotary beater elements ; Hammer mills
    • B02C13/20Disintegrating by mills having rotary beater elements ; Hammer mills with two or more co-operating rotors

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Description

Descrizione
"MULINO FRANTUMATORE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un mulino frantumatore.
In particolare, il presente trovato si riferisce ad un mulino per realizzare frantumazioni di tipo secondario e/o terziario di materiale inerte.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti mulini frantumatori per la frantumazione di tipo secondario e/o terziario di materiale inerte, cioà ̈ in grado di ottenere volute granulometrie del materiale da frantumare.
I mulini frantumatori noti comprendono normalmente un gruppo di distribuzione, costituito da un rotore sulla cui periferia à ̈ fissata una pluralità di coltelli.
Tale gruppo di distribuzione ha la funzione di ricevere il materiale in ingresso da un opportuno gruppo di alimentazione e di indirizzarlo opportunamente ad un gruppo di frantumazione, che normalmente à ̈ disposto inferiormente al gruppo di distribuzione stesso.
Il gruppo di distribuzione à ̈ alloggiato all'interno di una camera di distribuzione, la quale presenta un'apertura superiore per ricevere il materiale da frantumare ed un'apertura inferiore per scaricarlo verso il basso, ove à ̈ presente il gruppo di frantumazione.
Il gruppo di frantumazione comprende a sua volta un rotore di frantumazione, sulla periferia del quale à ̈ fissata una pluralità di martelli, od elementi funzionalmente assimilabili, per la frantumazione del materiale.
Il rotore di frantumazione à ̈ posizionato all'interno di una camera di frantumazione, la quale à ̈ perifericamente delimitata da elementi di parete opportunamente sagomati e presentanti un profilo sporgente con rilievi rivolti verso l'interno della camera di frantumazione stessa o verso il rotore.
Tali elementi sagomati sono normalmente disposti adiacenti uno all'altro, formando una parete, o "corazza" attorno al rotore di frantumazione e sagomata verso l'interno della camera di frantumazione. Tali elementi sono sostenuti e mantenuti in posizione da uno o più elementi portacorazza disposti all'esterno della camera di frantumazione ed ai quali sono montati.
I martelli del rotore di frantumazione, ruotando, scagliano il materiale proveniente dal gruppo di distribuzione verso la corazza stessa.
I profili in rilievo della corazza provocano la frantumazione del materiale in seguito all'impatto con il materiale scagliato verso di esse.
La camera di distribuzione e la camera di frantumazione sono normalmente alloggiate all'interno di una struttura scatolare, la quale à ̈ almeno parzialmente apribile per definire una prima posizione completamente chiusa, in cui tutti gli elementi costituenti la struttura scatolare sono addossati uno all'altro e definiscono un volume interno chiuso, ed una seconda parzialmente aperta in cui almeno parte degli elementi sono in posizione distanziata tra loro, definendo almeno un'apertura di accesso verso l'interno della struttura scatolare.
Quando il mulino frantumatore à ̈ in funzione, la struttura scatolare à ̈ in posizione completamente chiusa, sì che la frantumazione del materiale possa avvenire in condizioni di sicurezza all'interno della camera di frantumazione.
Per eseguire eventuali operazioni di manutenzione, la struttura scatolare viene portata in posizione di almeno parziale apertura per consentire l'ingresso di almeno un operatore all'interno del mulino per effettuare riparazioni, sostituzioni di pezzi usurati, ecc....
E' nota nella tecnica una soluzione in cui la struttura scatolare comprende un elemento scatolare inferiore e due involucri laterali mobili, tra loro uguali e contrapposti, montati superiormente ad essa.
Tra i due involucri laterali si interpongono due pareti fisse, montate sull'elemento scatolare inferiore e parallele tra loro.
Ciascuno degli involucri laterali à ̈ incernierato lungo un suo lato all'elemento scatolare inferiore mediante un elemento di incernieramento, in modo da rendere possibile una sua rotazione parziale rispetto all'elemento di incernieramento stesso. Gli elementi porta-corazza sono posti all'interno degli involucri laterali.
La rotazione di ciascun involucro laterale avviene selettivamente mediante un attuatore lineare, opportunamente posizionato, e fissato con una sua estremità all'elemento scatolare inferiore e con l'altra estremità all'involucro laterale da movimentare .
Ciascun involucro laterale viene selettivamente ruotato verso l'esterno della struttura scatolare, uno in senso orario e l'altro in senso antiorario, per ottenere una semi-apertura della struttura scatolare, oppure verso l'interno della struttura scatolare per ottenere la chiusura di detta struttura scatolare.
La semi-apertura consente di accedere all'interno della camera di frantumazione per eseguire la manutenzione del gruppo di distribuzione, quale ad esempio la sostituzione dei coltelli usurati, la manutenzione della corazza od altro.
Un inconveniente dei mulini di frantumazione noti à ̈ che la struttura scatolare, in posizione di semiapertura con entrambi gli involucri laterali aperti, non permette una visuale completa del gruppo di distribuzione, in quanto gli involucri ostacolano parzialmente la vista di parti interne di esso, né permette un facile accesso ad esso.
A causa di ciò à ̈ spesso necessario l'ingresso di almeno un operatore nella macchina, nel caso in cui si debbano eseguire operazioni di manutenzione al gruppo di distribuzione, quali ad esempio sostituzione dei coltelli usurati.
Ciò complica le operazioni di manutenzione al mulino. Di conseguenza, i tempi di manutenzione sono lunghi ed i tempi di fermo-macchina legati alle operazioni di manutenzione sono considerevoli. Inoltre, il necessario ingresso di un operatore nel mulino frantumatore per eseguire le operazioni di manutenzione, ad esempio del gruppo di distribuzione o di quello di frantumazione, costituisce un problema di sicurezza per gli operatori stessi, che controllano, supervisionano e fanno manutenzione all'impianto.
Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di migliorare le condizioni di sicurezza legate alle operazioni di manutenzione del mulino frantumatore, rendendo facilmente accessibili agli operatori le porzioni interne del mulino.
In tal modo si facilitano pure le operazioni di manutenzione stessa, riducendone i tempi.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente.
Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato, o varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un mulino frantumatore per materiale inerte comprende un gruppo di distribuzione, un gruppo di frantumazione disposto inferiormente al gruppo di distribuzione, ed una struttura scatolare, atta a contenere detto gruppo di distribuzione e detto gruppo di frantumazione.
Il gruppo di distribuzione riceve il materiale inerte da un dispositivo di alimentazione e lo indirizza opportunamente verso il gruppo di frantumazione sottostante per la frantumazione, secondaria e/o terziaria, del materiale inerte stesso.
Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, la struttura scatolare presenta almeno due semi-gusci laterali inferiori, associati al gruppo di distribuzione e due o più semi-gusci laterali superiori, associati al gruppo di frantumazione, i quali sono selettivamente movimentabili indipendentemente o congiuntamente, in modo da ottenere una configurazione almeno parzialmente aperta del mulino, che lascia completamente scoperto e facilmente accessibile almeno il gruppo di distribuzione, e vantaggiosamente anche il gruppo di frantumazione, al fine di favorire l'effettuazione di operazioni di manutenzione almeno sul gruppo di distribuzione stesso.
Secondo una soluzione del trovato, in cui il gruppo di distribuzione ed il gruppo di frantumazione presentano ciascuno un asse di rotazione, la movimentazione dei semi-gusci laterali superiori e/o inferiori avviene mediante rotazione attorno ad un fulcro giacente su un piano disposto inferiormente almeno all'asse di rotazione del gruppo di distribuzione, e, vantaggiosamente, anche all'asse di rotazione del gruppo di frantumazione.
La rotazione dei semi-gusci verso l'esterno della struttura scatolare provoca un'apertura della struttura scatolare stessa, necessaria per le operazioni di manutenzione.
Secondo una variante, la movimentazione dei semigusci laterali superiori e/o inferiori avviene mediante traslazione su un piano sostanzialmente parallelo al piano di appoggio del mulino.
Secondo un'altra variante del presente trovato, la struttura scatolare comprende un elemento scatolare inferiore e due pareti fisse sostanzialmente parallele tra loro, montate l'una anteriormente e l'altra posteriormente sull'elemento scatolare inferiore ed interposte tra i suddetti semi-gusci laterali superiori ed inferiori. I semi-gusci laterali superiori ed inferiori sono inoltre movimentabili rispetto all'elemento scatolare inferiore per definire selettivamente almeno un'apertura di accesso all'interno della struttura scatolare.
Secondo un'altra variante, ciascun semi-guscio laterale inferiore comprende un elemento di sostegno mobile curvato verso l'interno della struttura scatolare ed atto ad alloggiare una parete a profilo sagomato atta a cooperare con il gruppo di frantumazione per un'efficace frantumazione del materiale inerte. L'elemento di sostegno mobile à ̈ incernierato inferiormente sul rispettivo semi-guscio laterale inferiore mediante un elemento incernierante e selettivamente ruotabile rispetto ad esso.
La rotazione di ciascun elemento di sostegno mobile verso l'esterno della struttura scatolare rende facilmente raggiungibile la parete a profilo sagomato da parte degli addetti alla manutenzione. Secondo un'altra variante, i semi-gusci laterali inferiori e/o superiori sono provvisti anteriormente e/o posteriormente di una pluralità di porte selettivamente apribili per facilitare l'accesso ai volumi interni della struttura scatolare per semplificare le operazioni di manutenzione da effettuare al suo interno.
Secondo un'altra variante del presente trovato, il gruppo di distribuzione comprende un albero di rotazione ed una pluralità di alette sulle quali sono fissati mezzi a coltelli.
In una soluzione del trovato, le alette e l'albero di rotazione sono realizzati a partire da un profilato a sezione rettangolare opportunamente sottoposto a lavorazioni meccaniche.
Ciascun mezzo a coltello à ̈ singolarmente montato su coppie di alette dell'albero di rotazione, in modo da consentire lo smontaggio e la sostituzione indipendente di ciascun mezzo a coltello.
Secondo un'ulteriore variante, 1'albero di rotazione del gruppo di distribuzione, quando il mulino frantumatore non à ̈ in funzione, à ̈ atto ad essere ruotato attorno ad un fulcro su un piano parallelo al suolo per ridurre l'ingombro di detto gruppo di distribuzione in condizioni di non funzionamento del mulino.
Secondo un'ulteriore variante del presente trovato, detto elemento scatolare inferiore presenta, distribuita lungo la sua superficie, una pluralità di fazzoletti di rinforzo per migliorare la stabilità della struttura scatolare in una condizione di almeno parziale apertura.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 Ã ̈ una vista frontale parzialmente sezionata di una forma realizzativa di mulino frantumatore secondo il presente trovato in posizione completamente chiusa.
- la fig. 2 Ã ̈ una vista frontale della forma realizzativa di mulino frantumatore di fig. 1 in posizione completamente aperta.
la fig 3 Ã ̈ una vista assonometrica della forma realizzativa di mulino frantumatore di figg. 1 e 2 in una possibile posizione di semi-apertura.
la fig. 4 Ã ̈ una vista assonometrica di un'altra possibile forma realizzativa di mulino frantumatore in una possibile posizione di semi-apertura.
la fig. 5 Ã ̈ una vista assonometrica della forma realizzativa di mulino frantumatore di fig. 4 in posizione completamente aperta.
la fig. 6 Ã ̈ una vista assonometrica di un'ulteriore forma realizzativa di mulino frantumatore in una possibile posizione di semi-apertura.
la fig. 7 Ã ̈ una vista frontale di una forma realizzativa di mulino frantumatore in posizione completamente aperta con rotore di distribuzione in una prima posizione operativa.
la fig. 8 Ã ̈ una vista frontale della forma realizzativa del mulino frantumatore di fig. 7 in posizione completamente aperta con rotore di distribuzione in una seconda posizione operativa;
- la fig. 9 Ã ̈ una vista frontale di un'ulteriore forma realizzativa di mulino frantumatore .
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure allegate, un mulino frantumatore 10 per la frantumazione di tipo secondario e/o terziario di materiale inerte comprende una struttura scatolare 40, simmetrica rispetto ad un asse Y sostanzialmente perpendicolare al suolo, all'interno della quale sono disposti un gruppo di distribuzione 27 ed, inferiormente ad esso, un gruppo di frantumazione 32.
Per semplicità, il gruppo di distribuzione 27 à ̈ stato omesso nelle figg. 4-6, mentre il gruppo di frantumazione 32 à ̈ stato omesso nelle figg. 2-8. Come illustrato in figg. 1, 2, 3, 7 ed 8, secondo una possibile forma realizzativa di mulino frantumatore 10, il gruppo di distribuzione 27 comprende un albero di rotazione 31 disposto sostanzialmente perpendicolarmente all'asse Y, SU cui sono ricavate due alette 31a e 31b, disposte sostanzialmente a 180° tra loro, due coltelli 28 e 29 essendo fissati alle alette 31a e 31b. E' ovvio che la soluzione a due coltelli à ̈ solo esemplificativa, potendo essere previsti anche tre o più coltelli disposti sull'albero di rotazione 31
Le alette 3la e 31b e l'albero di rotazione 31 sono realizzati in pezzo unico a partire da un profilato a sezione circolare o poligonale opportunamente sottoposto a lavorazioni meccaniche.
Il coltello 28 à ̈ fissato sia su una superficie dell'aletta 31a che su una superficie dell'aletta 31b ed il coltello 29 à ̈ fissato su una superficie dell'aletta 31a e su una superficie dell'aletta 31b contrapposte a quelle su cui à ̈ fissato il coltello 28
I coltelli 28 e 29 sono posizionati sostanzialmente a 180° tra loro e a 90° rispetto a ciascuna aletta 31a e 31b.
Ciascun coltello, 28 e 29 à ̈ singolarmente smontabile e sostituibile e non à ̈ necessario montare sull'albero di rotazione 31 elementi portacoltelli, essendo i coltelli 28 e 29 fissati direttamente all'albero 31 sulle alette 3la 31b. Ciò rende più semplice ed economico il loro montaggio/smontaggio .
All'albero di rotazione 31 Ã ̈ associato un mezzo attuatore (non illustrato), atto a conferirgli un moto rotatorio, e le alette 3la e 31b ruotano solidali con tale albero 31. In questo modo, le alette 3la e 31b sono in grado di ricevere il materiale inerte proveniente da un sovrastante dispositivo di alimentazione del materiale all'interno del mulino 10, di qualsiasi tipo noto e non illustrato nelle figure allegate, e di indirizzarlo opportunamente verso il gruppo di frantumazione 32 per la sua frantumazione.
II suddetto mezzo attuatore trasmette il moto all'albero di rotazione 31 mediante un elemento di trasmissione, quale, ad esempio, una cinghia di distribuzione dentata (non illustrata).
L'albero di rotazione 31 può essere soggetto a bloccaggi anomali durante la ricezione e 1 'indirizzamento del materiale da parte delle alette 31a e 31b, a causa di incastro del materiale tra le alette 31a e 31b od altro. In tal caso, per evitare il rischio di rottura dell'elemento di trasmissione, ad esso viene associata una frizione (non illustrata) che svincola, all'ccorrenza, l'elemento di trasmissione dal mezzo attuatore.
Il gruppo di frantumazione 32 Ã ̈ disposto inferiormente al gruppo di distribuzione 27 e comprende un rotore di frantumazione 47 con relativo albero di rotazione 34, disposto sostanzialmente parallelamente all'albero di rotazione 31 del gruppo di distribuzione 27 ed illustrato in fig. 1.
Nel caso di specie, l'albero di rotazione 34 Ã ̈ posto in rotazione dallo stesso mezzo attuatore che pone in rotazione l'albero 31 sovrastante.
Infatti, come illustrato in fig. 9, agli alberi di rotazione 31 e 34 Ã ̈ associata una cinghia di trasmissione dentata 48, montata sulla parete fissa 11 e cooperante con essi per la trasmissione del moto rotatorio dall'albero di rotazione 31, azionato direttamente dal mezzo attuatore, all'albero di rotazione 34.
A tale cinghia di trasmissione dentata 48 Ã ̈ associato un dispositivo tendicinghia 51 per mantenere la cinghia di trasmissione 48 alla corretta tensione di esercizio.
Tale dispositivo tendicinghia 51 comprende un braccio tendicinghia 50 movimentato da un attuatore lineare 49.
L' attuatore lineare comprende, nel caso di specie, un pistone a molla controllato da una centralina oleodinamica (non illustrata) e movimentato secondo un moto rettilineo alternato all'interno di un cilindro.
Il braccio tendicinghia 50 presenta un'estremità incernierata alla parete fissa 11 ed un'estremità mobile collegata al pistone a molla dell'attuatore lineare 49 e da esso posta in rotazione, almeno parzialmente, attorno al punto di incernieramento. All'estremità mobile à ̈ montato un rullo 52, sul quale scorre la cinghia di trasmissione 48.
Nel caso di specie, quando l'estremità mobile del braccio tendicinghia 50 viene fatta ruotare in senso antiorario, il rullo 52 viene spinto contro la cinghia di trasmissione 48, tendendola ulteriormente, mentre, quando il braccio tendicinghia 50 viene fatto ruotare in senso orario, il rullo 52 riduce la tensione esercitata sulla cinghia di trasmissione 48.
Il dispositivo tendicinghia 51 consente di mantenere la tensione cui à ̈ sottoposta la cinghia di trasmissione 48 ai livelli richiesti per un corretto funzionamento. Ad esempio, nel caso in cui l'azionamento del mulino trituratore 10 provochi nel tempo un allentamento di tale cinghia 48, ad esempio a causa di vibrazioni od altro, il dispositivo tendicinghia 51 viene riregolato in modo tale da riportare la cinghia 48 al corretto livello di tensione.
La velocità dell'albero di rotazione 31 del gruppo di distribuzione 27 à ̈ vantaggiosamente regolabile in funzione della tipologia, quantità e dimensione del materiale alimentato. Anche il rapporto di trasmissione tra albero di rotazione 31 e albero 34 può essere variato a piacere.
Sul rotore di frantumazione 47 del gruppo di frantumazione 32 à ̈ disposta una pluralità di martelli 33, nel caso di specie due, atti a scagliare il materiale proveniente dal gruppo di distribuzione 27 contro una pluralità di elementi adiacenti tra loro a formare una parete, o "corazza" 37 e provvista di un profilo opportunamente sagomato per provocare la rottura del materiale stesso in seguito all'impatto su tale parete.
Anche in questo caso, il numero di martelli 33 può essere qualsiasi, ad esempio compreso tra 2 e 6, in funzione delle esigenze di frantumazione/triturazione richieste al mulino 10. La corazza 37 à ̈ disposta ad una distanza dal gruppo di frantumazione 32 adeguata e con il suo profilo sagomato rivolto verso il gruppo di frantumazione 32 stesso, per consentire la rottura del materiale inerte scagliato su di esso.
La struttura scatolare 40, che avvolge e sostiene i componenti del mulino sopra visti, comprende un elemento scatolare inferiore 21 superiormente aperto ed un gruppo scatolare superiore 30 montato su di esso.
Il gruppo scatolare 30 Ã ̈ almeno parzialmente mobile rispetto all'elemento scatolare inferiore 21.
Questa parziale mobilità del gruppo scatolare 30 consente di definire almeno una posizione della struttura scatolare 40 parzialmente aperta, atta a semplificare le operazioni di manutenzione del mulino frantumatore 10 in condizioni di fermomacchina, ed una posizione completamente chiusa durante il funzionamento del mulino 10.
A seconda delle possibili forme realizzative di struttura scatolare 40, di seguito descritte, sono previste diverse possibili posizioni di semiapertura della struttura scatolare 40, a seconda del tipo di manutenzione da effettuare all'interno del mulino frantumatore 10.
L'elemento scatolare inferiore 21 à ̈ provvisto di fazzoletti 22 di rinforzo per consentire all'elemento scatolare 21 di sostenere adeguatamente il gruppo scatolare 30, migliorando la stabilità dell'intera struttura scatolare 40 quando essa si trova in una posizione di semiapertura.
Tali fazzoletti 22 di rinforzo sono disposti almeno centralmente rispetto all'elemento scatolare inferiore 21, come illustrato nelle figg. 1-2 e 4-8, vantaggiosamente lungo l'intero elemento scatolare inferiore 21, per consentire una ulteriore stabilità dell'intera struttura scatolare 40, come illustrato in fig. 3.
Il gruppo scatolare 30 comprende due pareti fisse 11 e 12, ciascuna simmetrica rispetto all'asse Y, fissate sul blocco scatolare inferiore 21, rispettivamente, anteriormente e posteriormente al corpo scatolare 40.
La parete fissa 11 ed il blocco scatolare inferiore 21 presentano profili di fissaggio sagomati coniugati, tali da definire, una volta accoppiati, un foro 38 per consentire all'albero di rotazione 34 di attraversare la parete anteriore della struttura scatolare 40.
Un foro 39, uguale al foro 38 e con esso allineato, viene realizzato, allo stesso modo, anche tra la parete fissa 12 ed il blocco scatolare inferiore 21 per consentire all'albero di rotazione 34 di attraversare anche la parete posteriore della struttura scatolare 40.
In tal modo l'albero 34 risulta sostenuto dalla struttura scatolare 40, passando attraverso i due fori 38 e 39 della struttura scatolare 40 stessa. Le pareti fisse 11 e 12 sono chiuse lateralmente e superiormente tra loro da un primo involucro laterale 13 e da un secondo involucro laterale 14 uguali tra loro e disposti specularmente rispetto all'asse Y.
Quando la struttura scatolare 40 Ã ̈ in posizione completamente chiusa, ciascun involucro laterale, 13 e 14, poggia in parte sugli spessori laterali e superiori delle pareti fisse 11 e 12 ed in parte sull'elemento scatolare inferiore 21.
Ciascun involucro laterale 13 e 14 comprende un semi-guscio laterale inferiore, rispettivamente, 35 e 36, ed un semi-guscio laterale superiore di dimensioni più ridotte, rispettivamente 17 e 18.
Ciascun semi-guscio laterale inferiore, 35 e 36, comprende un elemento di sostegno mobile, rispettivamente, 15 e 16, tra loro contrapposti e curvati verso l'interno della struttura scatolare 40. Ciascun elemento di sostegno mobile, 15 e 16, Ã ̈ atto a sostenere gli elementi costituenti la corazza 37, verso i quali i martelli 33 scagliano il materiale da triturare quando il mulino 10 Ã ̈ in funzione. Tali elementi di triturazione possono essere, a seconda dei casi, di forma a barra rettangolare, a testa triangolare appuntita, a testa rotonda, ovvero presentare una testa tale da realizzare il voluto effetto di triturazione in funzione del materiale da trattare.
I due semi-gusci laterali inferiori 35 e 36, quando la struttura scatolare 40 à ̈ in posizione completamente chiusa, sono adiacenti agli spessori laterali delle due pareti fisse 11 e 12 e definiscono con esse e con l'elemento scatolare inferiore 21 una camera di frantumazione, in cui à ̈ alloggiato il gruppo di frantumazione 32 ed in cui avviene la frantumazione del materiale proveniente dal dispositivo di alimentazione.
Superiormente al semi-guscio inferiore 35 ed al semi-guscio laterale inferiore 36, sono fissati i due semi-gusci laterali superiori, rispettivamente 17 e 18.
I due semi-gusci laterali superiori 17 e 18 sono tra loro uguali, disposti specularmene rispetto all'asse Y e posizionati in modo analogo sul rispettivo semi-guscio laterale inferiore, 35 e 36.
All'interno di ciascun semi-guscio laterale superiore 17 e 18 Ã ̈ montato un alloggiamento semicilindrico, rispettivamente, 19 e 20.
In posizione completamente chiusa della struttura scatolare 40, i due semi-gusci laterali superiori 17 e 18 si accoppiano lungo rispettivi profili opportunamente sagomati coniugati e poggiano inferiormente sulle pareti fisse 11 e 12, consentendo la chiusura completa della struttura scatolare 40.
I profili sagomati coniugati dei due semi-gusci laterali superiori 17 e 18 definiscono, in posizione completamente chiusa della struttura scatolare 40, opportuni fori 37 per il montaggio del gruppo di distribuzione 27.
L'accoppiamento dei due semi-gusci laterali superiori 17 e 18 implica l'accoppiamento tra le due rispettive sedi di alloggiamento semicilindriche, 19 e 20 a definire una camera di distribuzione, all'interno della quale à ̈ alloggiato il gruppo di distribuzione 27.
Con riferimento alle figg. 1, 2, 3 e 6, il primo involucro laterale di contenimento 13 ed il secondo involucro laterale di contenimento 14 sono traslabili lungo l'estremità superiore dell'elemento scatolare inferiore 21 con versi di movimentazione opposti.
Tali versi di movimentazione opposti, se rivolti verso l'esterno della struttura scatolare 40 portano ad un allontanamento degli involucri laterali di contenimento 13 e 14 dalle pareti fisse 11 e 12 e consentono di passare da una posizione degli involucri laterali di contenimento 13 e 14 adiacente alle pareti fisse 11 e 12, illustrata in figg. 1 e 6 ad una posizione di allontanamento degli involucri laterali di contenimento 13 e 14 dalle pareti fisse 11 e 12, illustrata in fig. 2, che lascia completamente scoperto il gruppo di distribuzione 27.
Infatti, i semi-gusci laterali superiori 17 e 18 sono solidali ai semi-gusci laterali inferiori su cui sono fissati, rispettivamente 35 e 36, e traslano con essi.
La diretta accessibilità al gruppo di distribuzione 27 consente una sua facile e sicura manutenzione, come ad esempio la sostituzione agevole selettiva dei coltelli 28 e 29.
La traslazione degli involucri laterali 13 e 14 avviene mediante due attuatori lineari, rispettivamente 25 e 26, disposti perpendicolarmente all'asse Y, lungo la direzione di traslazione e fissati con una loro estremità all'elemento scatolare inferiore 21 e con l'altra estremità all'involucro laterale da movimentare, rispettivamente, 13 e 14.
In questa forma di realizzazione, la lunghezza dell'estremità superiore dell'elemento scatolare inferiore 21 nel verso di movimentazione à ̈ direttamente correlata alla distanza che gli involucri laterali 13 e 14 possono assumere nella posizione di allontanamento.
Per consentire una movimentazione sicura e scorrevole degli involucri laterali di contenimento 13 e 14, lungo l'estremità superiore dell'elemento scatolare inferiore 21 sono presenti due guide, nel caso di specie, di forma trapezioidale, una per ciascuno degli involucri laterali 13 e 14 di contenimento.
Secondo un'altra forma di realizzazione illustrata nelle figg. 4, 5, 7 ed 8, ciascun involucro laterale, 13 e 14, à ̈ incernierato all'elemento scatolare inferiore 21 mediante un elemento di incernieramento, rispettivamente, 44 e 45, ed à ̈ selettivamente ruotabile rispetto a tale elemento di incernieramento, 44 e 45, mediante un attuarore lineare, rispettivamente, 41 e 42, montato trasversalmente sulla struttura scatolare 40, incernierato con un'estremità all'elemento scatolare inferiore 21 e con l'altra estremità all'involucro laterale di contenimento, rispettivamente, 13 e 14 da movimentare.
Le figg. 4, 5, 7 e 8 illustrano la struttura scatolare 40 con entrambi gli involucri laterali 13 e 14 ruotati verso l'esterno della struttura scatolare 40 stessa, per lasciare completamente scoperto il gruppo di distribuzione 27.
Con riferimento alle figg. allegate, il primo elemento di sostegno mobile 15 e il secondo elemento di sostegno mobile 16 sono incernierati su un lato al semi-guscio laterale inferiore, rispettivamente, 35 e 36, mediante un elemento di incernieramento e sono selettivamente ruotabili rispetto a tale elemento di incernieramento mediante attuatori lineari, rispettivamente 23 e 24, montati trasversalmente sulla struttura scatolare 40.
Ciascun attuatore lineare 23 e 24 à ̈ incernierato con un'estremità al semi-guscio laterale inferiore, rispettivamente 35 e 36, e con l'altra estremità, rispettivamente, al primo elemento di sostegno mobile 15 e al secondo elemento di sostegno mobile 16 da movimentare.
Il primo elemento di sostegno mobile 15 ed il secondo elemento di sostegno mobile 16, ruotano in senso opposto.
Se la rotazione avviene verso l'esterno della struttura scatolare 40, gli elementi di sostegno mobile 15 e 16 si portano, dalla posizione chiusa ad una posizione aperta aggettante verso l'esterno, funzionale alle operazioni di manutenzione degli elementi della corazza 37 od altro.
Secondo un'altra forma realizzativa, illustrata in fig. 6, ciascun involucro laterale, 13 e 14, comprende un telaio 46, al quale sono incernierate una pluralità di porte 43 che, in posizione chiusa sono fissate al telaio e riportano l'involucro laterale nella configurazione illustrata in figg.
1-5 e 7-8.
Ciascuna porta 43 à ̈ selettivamente apribile per rendere più facilmente accessibili agli operatori, durante la manutenzione, porzioni di camera di frantumazione racchiuse dagli involucri laterali 13 e 14.
Le figg. 7 ed 8 illustrano una variante realizzativa del gruppo di distribuzione 27.
Tale gruppo di distribuzione 27 Ã ̈, infatti, ruotabile su un piano perpendicolare all'asse Y, quando gli involucri laterali 13 e 14 sono in posizione aperta.
Infatti, l'apertura degli involucri laterali 13 e 14 evita che il gruppo di distribuzione 27 urti contro di essi, durante la sua rotazione.
La rotazione del gruppo di distribuzione 27 consente di passare da una posizione operativa del gruppo di distribuzione 27 illustrata in fig. 7, in cui l'albero di rotazione 31 Ã ̈ parallelo all'albero di rotazione 34 del rotore di frantumazione 32, ad una posizione di fermo-macchina illustrata in fig.
8, in cui l'albero di rotazione 31 Ã ̈ perpendicolare all'albero di rotazione 34 del rotore di frantumazione 32, per ridurre l'ingombro di tale gruppo di distribuzione 27, o viceversa.
È chiaro che al mulino frantumatore 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di mulino frantumatore, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Mulino frantumatore per materiale inerte comprendente un gruppo di distribuzione (27), un gruppo di frantumazione (32) disposto inferiormente a detto gruppo di distribuzione (27) ed una struttura scatolare (40) atta a contenere detto gruppo di distribuzione (27) e detto gruppo di frantumazione (32), detto gruppo di distribuzione (27) ricevendo il materiale inerte da un dispositivo di alimentazione ed indirizzandolo opportunamente verso il gruppo di frantumazione (32) sottostante per la frantumazione secondaria e/o terziaria del materiale inerte, caratterizzato dal fatto che detta struttura scatolare (40) presenta almeno due semi-gusci laterali inferiori (35, 36), associati al gruppo di frantumazione (32), e almeno due semi-gusci laterali superiori (17, 18), associati al gruppo di distribuzione (27), i quali sono selettivamente movimentabili, indipendentemente o congiuntamente, in modo da ottenere una configurazione almeno parzialmente aperta del mulino, che lascia completamente scoperto e facilmente accessibile almeno il gruppo di distribuzione (27), e vantaggiosamente anche il gruppo di frantumazione (32).
  2. 2. Mulino frantumatore come nella rivendicazione 1, in cui il gruppo di distribuzione (27) ed il gruppo di frantumazione (32) presentano ciascuno un asse di rotazione, caratterizzato dal fatto che la movimentazione dei semi-gusci laterali superiori (17, 18) e/o inferiori (35, 36) avviene mediante rotazione attorno ad un fulcro giacente su un piano disposto inferiormente almeno all'asse di rotazione del gruppo di distribuzione (27), e, vantaggiosamente, anche all'asse di rotazione del gruppo di frantumazione (32).
  3. 3. Mulino frantumatore come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la movimentazione dei semi-gusci laterali superiori (17, 18) e/o inferiori (35, 36) avviene mediante traslazione su un piano sostanzialmente parallelo al piano di appoggio del mulino frantumatore.
  4. 4. Mulino frantumatore come in una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la struttura scatolare (40) comprende un elemento scatolare inferiore (21) e due pareti fisse (11, 12) sostanzialmente parallele tra loro montate l'una anteriormente e l'altra posteriormente sull'elemento scatolare inferiore (21) ed interposte tra detti semi-gusci laterali inferiori (35, 36) e superiori (17, 18), detti semi-gusci laterali inferiori (35, 36) e superiori (17, 18) essendo movimentabili rispetto all'elemento scatolare inferiore (21) per definire selettivamente almeno un'apertura di accesso sulla struttura scatolare (40).
  5. 5. Mulino frantumatore come in una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun semi-guscio laterale inferiore (35, 36) comprende un elemento di sostegno mobile (15, 16) curvato verso l'interno della struttura scatolare (40) ed atto ad alloggiare una parete a profilo sagomato (37) atta a cooperare con il gruppo di frantumazione (32) per un'efficace frantumazione del materiale inerte, detto elemento di sostegno mobile (15, 16) essendo incernierato inferiormente sul rispettivo semi-guscio laterale inferiore (35, 36) mediante un elemento incernierante e selettivamente ruotabile rispetto a detto elemento incernierante.
  6. 6. Mulino frantumatore come in una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i semi-gusci laterali superiori (17, 18) e inferiori (35, 36) sono provvisti anteriormente e posteriormente di una pluralità di porte (43) selettivamente apribili per facilitare l'accesso all'interno di detta struttura scatolare (40).
  7. 7. Mulino frantumatore come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il gruppo di distribuzione (27) comprende un albero di rotazione (31) ed una pluralità di alette (31a e 31b) sulle quali sono fissati mezzi a coltello (28, 29), dette alette (31a e 31b) e detto albero di rotazione (31) essendo realizzati a partire da un profilato a sezione a scelta tra circolare o poligonale opportunamente sottoposto a lavorazioni meccaniche.
  8. 8. Mulino frantumatore come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il gruppo di distribuzione (27), quando il mulino frantumatore non à ̈ in funzione, à ̈ atto ad essere ruotato attorno ad un fulcro su un piano parallelo al suolo per ridurre l'ingombro di detto gruppo di distribuzione (27) in condizioni di non funzionamento del mulino.
  9. 9. Mulino frantumatore come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto elemento scatolare inferiore (21) presenta, distribuita lungo la sua superficie, una pluralità di fazzoletti di rinforzo (22) per migliorare la stabilità della struttura scatolare (40) in una condizione di almeno parziale apertura.
  10. 10. Mulino frantumatore come nella rivendicazione 7, in cui il gruppo di frantumazione (32) comprende un albero di rotazione (34), caratterizzato dal fatto che comprende una cinghia di trasmissione (48) per la trasmissione del moto tra gli alberi di rotazione (32,34), alla quale à ̈ associato un dispositivo tendicinghia (51), atto a mantenere la cinghia di trasmissione (48) ad una voluta tensione di esercizio.
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