ITUD20080052A1 - Procedimento e sistema di bonifica per impianti di aspirazione aria, e testina di pulizia di detto sistema - Google Patents

Procedimento e sistema di bonifica per impianti di aspirazione aria, e testina di pulizia di detto sistema Download PDF

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ITUD20080052A1
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Stefano Borean
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Aria S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B08CLEANING
    • B08BCLEANING IN GENERAL; PREVENTION OF FOULING IN GENERAL
    • B08B9/00Cleaning hollow articles by methods or apparatus specially adapted thereto 
    • B08B9/02Cleaning pipes or tubes or systems of pipes or tubes
    • B08B9/027Cleaning the internal surfaces; Removal of blockages
    • B08B9/04Cleaning the internal surfaces; Removal of blockages using cleaning devices introduced into and moved along the pipes
    • B08B9/049Cleaning the internal surfaces; Removal of blockages using cleaning devices introduced into and moved along the pipes having self-contained propelling means for moving the cleaning devices along the pipes, i.e. self-propelled
    • B08B9/0495Nozzles propelled by fluid jets

Description

"PROCEDIMENTO E SISTEMA DI BONIFICA PER IMPIANTI DI ASPIRAZIONE ARIA, E TESTINA DI PULIZIA DI DETTO SISTEMA"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un procedimento e ad un sistema per bonificare, in modo ottimizzato, impianti di aspirazione dell'aria. In particolare, il procedimento e il sistema secondo il presente trovato prevedono l'utilizzo combinato di un aspiratore e di una testina di pulizia per la rimozione a secco di particolato all'interno dell'impianto, senza dispersione nell'ambiente.
STATO DELLA TECNICA
È noto che per effettuare interventi di bonifica in impianti di aspirazione aria, ossia di rimozione meccanica e confinata di particolato presente nelle canalizzazioni dell'impianto senza utilizzo di prodotti chimici, vengono utilizzati sistemi provvisti di un apparato di aspirazione e di un apparato di pulizia .
È noto nella tecnica generare, con l'apparato di aspirazione, una depressione all'interno di tutta la canalizzazione da bonificare ed introdurre, all'interno della canalizzazione stessa, una testina di pulizia filo-guidata facente parte dell'apparato di pulizia, ed atta ad avanzare nella canalizzazione per effettuarne la pulizia.
Tra le attrezzature più utilizzate per questo tipo di pulizia è noto un primo sistema in cui la testina di pulizia ha una forma sostanzialmente affusolata con estremità di testa e di coda di dimensioni ridotte.
La testina definisce inoltre, nella sua zona centrale di massimo ingombro, una corona circolare da cui viene erogato un primo fluido in pressione, di norma aria compressa, in verso opposto alla direzione di avanzamento. Tale fluido erogato ha la sola funzione di determinare la propulsione della testina all'interno della canalizzazione.
All'estremità di testa della testina di pulizia è previsto un ugello atto ad erogare, in verso concorde all'avanzamento della testina stessa, un secondo fluido igienizzante di pulizia, diverso e distinto dal primo fluido, di norma un liquido nebulizzato .
All'estremità di coda della testina di pulizia è collegato un condotto flessibile e conformato internamente in modo da alimentare separatamente sia il primo fluido, sia il secondo fluido. Il condotto flessibile ha un grado di flessibilità tale da permettere ad un operatore di guidare dall'esterno la testina di pulizia all'interno della canalizzazione da bonificare.
In questo tipo di testine di pulizia note, la propulsione e la pulizia avvengono in modo distinto .
Inoltre, questo tipo di testine di pulizia note hanno un peso relativamente elevato, soprattutto a causa della complessa conformazione interna sia del cavo flessibile sia del corpo della testina di pulizia stessa, per prevedere differenti e separati condotti di alimentazione ed erogazione dei due fluidi erogati, di cui uno è normalmente un liquido .
Tale peso limita il raggio d'azione della testina di pulizia all'interno della canalizzazione, potendo raggiungere al massimo circa 15 metri, invece che i circa 25-30 metri potenziali.
Inoltre, l'ugello di testa, oltre ad avere un suo peso che incide sul peso complessivo della testina di pulizia, è frequentemente soggetto ad urti accidentali contro le pareti interne della canalizzazione da pulire.
Pertanto, è necessaria una frequente manutenzione con eventuale sostituzione dell'ugello, o dell'intera testina di pulizia, nonché interventi di ripristino delle canalizzazioni eventualmente ammaccate.
È anche nota un secondo sistema in cui la testina di pulizia ha una forma che ricorda sostanzialmente una medusa. Tale testina ha una parte anteriore a calotta ed un corpo rastremato verso l'estremità di coda e provvisto di una pluralità di appendici mobili, o tentacoli, in materiale flessibile.
In questa soluzione, la parte anteriore è realizzata, o rivestita in materiale elastomerico per ammortizzare gli urti, e definisce, in corrispondenza della zona di unione con il corpo rastremato, una corona circolare di erogazione in pressione di un fluido per la propulsione.
La pulizia e la rimozione meccanica del particolato viene effettuata, in questo caso, solo con le appendici mobili, le quali sono realizzate in mate riale plastico, o elastomerico, con un determinato un grado di flessibilità.
Anche in questa soluzione, la propulsione e la pulizia avvengono in modo distinto, e la testina di pulizia risulta avere un peso relativamente elevato, soprattutto a causa della composizione della parte anteriore, e della necessità di prevedere un corpo sufficientemente ampio da supportare un numero elevato di appendici per garantire una efficace bonifica della canalizzazione.
In questa soluzione nota si ha anche che, se da un lato la parte anteriore in elastomero permette l'ammortizzazione degli urti, dall'altro lato, essa determina l'aumento dell'attrito con le superfici interne della canalizzazione.
Per questi motivi, ma non solo, questo tipo di sistema noto ha un limitato raggio d'azione della testina di pulizia all'interno della canalizzazione, potendo raggiungere al massimo circa 10-15 metri, invece che i circa 25-30 metri potenziali.
Inoltre, l'azione pulente dei tentacoli può risultare poco efficace e la loro usura, ed eventuale rottura, determina la necessità di sostituire completamente la testina di pulizia.
Si consideri inoltre che, in entrambe le suddette soluzioni note, l'apparato di aspirazione deve essere di volta in volta potenziato in modo specifico, in funzione dei volumi delle canalizzazioni da bonificare .
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un sistema, e mettere a punto un procedimento, di bonifica per impianti di aspirazione aria che sia semplice, economico, sicuro, efficace e che permetta di risolvere gli inconvenienti della tecnica nota.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed altri scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti.
Le relative rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.
Un sistema di bonifica per impianti di aspirazione aria secondo il presente trovato comprende almeno un apparato di pulizia atto ad essere almeno in parte inserito all'interno di una canalizzazione dell'impianto per rimuovere l'eventuale sporco presente, ad esempio a secco, in particolare sulle superfici interne della canalizzazione, ed un apparato di aspirazione atto ad aspirare lo sporco rimosso dall'apparato di pulizia, per evitarne la dispersione nell'ambiente.
In accordo con il suddetto scopo, l'apparato di pulizia comprende almeno una testina di pulizia atta sia ad essere inserita e movimentata all'interno della canalizzazione, sia ad erogare in pressione almeno un flusso di un fluido.
Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, la testina di pulizia comprende un corpo cavo di forma affusolata e conformato in modo da definire almeno una prima apertura di uscita sagomata che indirizza almeno una prima porzione del flusso di fluido nel verso opposto al verso di avanzamento della testina stessa, e con un'angolazione tale da colpire, vantaggiosamente in modo uniforme almeno parte delle superfici interne della canalizzazione, così da garantire la rimozione dello sporco, e nel contempo attuare la movimentazione della testina di pulizia.
In questo modo, con un unico fluido viene garantita sia la rimozione dello sporco, e quindi la bonifica dell'impianto, sia la movimentazione della testina all 'interno della canalizzazione dell 'impianto.
Secondo una variante, la testina di pulizia comprende inoltre almeno una seconda apertura, indipendente e separata dalla prima apertura, e sagomata in modo da indirizzare una seconda porzione del flusso di fluido nel verso opposto al verso di avanzamento della testina stessa, e con un'angolazione tale da determinare la movimentazione della testina di pulizia all'interno della canalizzazione dell'impianto.
In questo modo, essendo sia la prima che la seconda porzione di flusso di fluido indirizzato in verso opposto al verso di avanzamento, viene ottimizzata la propulsione della testina di pulizia, così da aumentare ulteriormente il raggio d'azione della testina stessa.
Con il presente trovato è quindi possibile utilizzare un unico fluido, ad esempio bi-fase, che viene erogato sia dalla prima apertura sia dalla seconda apertura. Per fluido bi-fase si intende una miscela proporzionale di due o più fluidi, ad esempio aria e liquido igienizzante nebulizzato. Questo vantaggio permette di semplificare la conformazione interna del corpo cavo, riducendo complessivamente il peso della testina di pulizia, ed ampliando così il suo raggio d'azione all'interno dell'impianto, fino anche a circa 20 metri.
Secondo una variante, il fluido è alimentato in pressione attraverso un condotto flessibile connesso all'estremità di coda della testina di pulizia. Con la soluzione secondo il presente trovato, anche il condotto flessibile risulta semplificato in quanto deve prevedere lo scorrimento di un solo fluido e non di due o più fluidi separati.
Si ha pertanto un'ulteriore riduzione del peso complessivo della testina di pulizia.
Secondo una variante, il corpo cavo comprende una feritoia anulare che definisce l'uscita della prima apertura, in modo che il flusso di fluido in uscita risulti sostanzialmente uniformato.
Secondo un'altra variante, il corpo cavo comprende due semigusci accoppiati fra loro e sagomati in modo da definire la feritoia anulare.
Inoltre, tale conformazione determina una depressione dinamica del flusso che consente una sostanziale costanza di adesione della testina di pulizia sulle superfici interne della canalizzazione.
Secondo un'altra variante, l'apparato di aspira zione è di tipo modulare e comprende uno o più moduli di filtraggio, eventualmente accoppiati fra loro, ed un organo ventilatore atto a generare la depressione di aspirazione nella canalizzazione.
In questo modo, ciascun organo di filtraggio può essere singolarmente sostituito con uno nuovo o di altro tipo, in funzione, volta per volta, della tipologia di bonifica e/o del grado di saturazione di ognuno di essi.
L'organo ventilatore è vantaggiosamente disposto a valle del modulo, o dei moduli, di filtraggio, per garantire, anche nel caso accidentale di perdite di tenuta, che lo sporco raccolto non venga disperso nell'ambiente.
Secondo un'ulteriore variante, l'apparato di aspirazione comprende uno o più elementi di chiusura, atti ad essere disposti trasversalmente alla canalizzazione per effettuarne una parzializzazione volumetrica. In questo modo, le operazioni di bonifica vengono effettuate in tratti chiusi e limitati della canalizzazione, ottimizzando funzionalità e consumi dell'intero sistema di bonifica.
Secondo una variante, l'apparato di pulizia comprende almeno un organo di compressione atto a generare il flusso di fluido. Vantaggiosamente, fra l'organo di compressione e la testina di pulizia è previsto un dispositivo di purificazione del fluido.
Nel caso di utilizzo di un fluido bi-fase fra l'organo di compressione e la testina di pulizia, è vantaggiosamente previsto un organo miscelatore atto a miscelare proporzionalmente i fluidi.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra schematicamente un sistema di bonifica secondo il presente trovato; - la fig. 2 illustra schematicamente un particolare ingrandito del sistema di fig. 1; - la fig. 3 illustra schematicamente una sezione longitudinale del particolare ingrandito di fig. 2;
- la fig. 4 illustra schematicamente una variante del sistema di fig. 1.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figg. 1, 2 e 3, è schematicamente illustrata un sistema di bonifica 10 secondo il presente trovato, applicata per la bonifica a secco e 1'igienizzazione di una canalizzazione 11 di un impianto di aspirazione dell'aria.
In particolare, il sistema di bonifica 10 comprende un apparato di pulizia 12 che, mediante un fluido in pressione, effettua la rimozione dello sporco dalla canalizzazione 11, ed un apparato di aspirazione 13 che aspira dall'interno della canalizzazione 11 lo sporco rimosso dall'apparato di pulizia 12.
Nella fattispecie, l'apparato di pulizia 12 comprende un compressore 15, un dispositivo di purificazione 16, un miscelatore 17, un condotto flessibile 19 ed una testina di pulizia 20.
II compressore 15 è disposto all'esterno della canalizzazione 11 da bonificare, è collegato pneumaticamente alla testina di pulizia 20, ed è atto a generare un flusso di fluido con una voluta pressione. Nel caso di specie, il fluido utilizzato è aria compressa ed ha una pressione compresa fra circa 5 bar e circa 10 bar, vantaggiosamente circa 7 bar.
A valle del compressore 15, e sempre all'esterno della canalizzazione 11, è previsto un dispositivo di purificazione 16, che permettere di ridurre al minimo la presenza di elementi inquinanti da 1 flusso di aria compressa generato dal compressore 15.
In associazione al dispositivo di purificazione 16 è previsto un miscelatore 17, quale ad esempio una pompa pneumatica, atto a miscelare in modo proporzionale un liquido igienizzante nebulizzato all'aria compressa, in modo da formare un unico fluido bi-fase voluto.
II miscelatore 17 è collegato alla testina di pulizia 20 mediante il condotto flessibile 19, il quale condotto flessibile 19 ha almeno un tratto esterno ed un tratto interno alla canalizzazione 11. Il condotto flessibile 19 è conformato semplicernente con forma tubolare, per permettere lo scorrimento dell'unico fluido bi-fase previsto.
Il condotto flessibile 19 è realizzato, ad esempio, in gomma, in plastica od altro materiale atto, da un lato a garantire una buona tenuta pneumatica e resistenza ad usura e urti e, dall'altro lato, un peso ed un grado di flessibilità tale da poter seguire il percorso, anche tortuoso, della canalizzazione 11 da bonificare.
Il grado di flessibilità del condotto flessibile 19 è tale da permettere ad un operatore, posizionato all'esterno della canalizzazione 11, di movimentare la testina di pulizia 20 rispetto alla sezione della canalizzazione 11, semplicemente agendo sul condotto flessibile 19 stesso.
La testina di pulizia 20 è realizzata in materiale metallico leggero, ad esempio alluminio o sue leghe, e comprende un corpo cavo 25 di forma affusolata e definito sostanzialmente da due semigusci, rispettivamente, un primo 26 ed un secondo 27, accoppiati fra loro in una zona centrale della testina di pulizia 20.
La conformazione del corpo cavo 25 è tale da garantire un ottimo equilibrio della testina di pulizia 20 durante il suo avanzamento all'interno della canalizzazione 11.
Il primo semiguscio 26 è disposto nella parte di testa del corpo cavo 25 ed ha una forma sostanzialmente conica, o troncoconica, per facilitare la movimentazione e l'inserimento della testina di pulizia 20 all'interno della canalizzazione 11.
Secondo una variante, il primo semiguscio 26 comprende esternamente almeno una porzione rivestita con un materiale elastomerico che ne ammortizza ed attutisce gli urti accidentali contro la parte interna della canalizzazione da bonificare.
Il primo semiguscio 26 comprende inoltre un collare 29 ricavato in corrispondenza della sua estremità posteriore, ossia quella prossima alla zona centrale della testina di pulizia 20 e di accoppiamento con il secondo semiguscio 27. Il collare 29, a differenza della restante parte conica, o troncoconica del primo semiguscio 26, ha superfici circolari sostanzialmente parallele ad un asse longitudinale della testina di pulizia 20.
II secondo semiguscio 27 è disposto nella parte di coda del corpo cavo 25, ha anch'esso una forma sostanzialmente conica, o troncoconica, e definisce ad una sua estremità, un terminale tubolare 30 sul quale viene coassialmente montata l'estremità del condotto flessibile 19, per permettere l'ingresso del fluido bi-fase all'interno del corpo cavo 25.
Secondo una variante, almeno uno, o entrambi i due semigusci 26 e 27, invece che avere forma conica, o troncoconica, hanno una sagomatura esterna arrotondata a definire un corpo cavo con forma sostanzialmente sferica, ellissoidale o ovoidale.
Il secondo semiguscio 27 comprende un collare 31 ricavato in corrispondenza della sua estremità anteriore, ossia quella prossima alla zona centrale della testina di pulizia 20 e di accoppiamento con il primo semiguscio 26. Il collare 31, a differenza della restante parte conica, o troncoconica del secondo semiguscio 27, ha superfici circolari sostanzialmente parallele ad un asse longitudinale della testina di pulizia 20.
In una condizione montata dei due semigusci 26 e 27, i rispettivi collari 29 e 31 risultano sovrapposti parallelamente l'uno all'altro e fra loro definiscono una feritoia anulare 32, aperta verso la parte di coda della testina di pulizia 20, e dalla quale è atto a fuoriuscire uniformemente il flusso di fluido bi-fase.
Si ha, pertanto, che la testina 20 così conformata eroga uniformemente un flusso di fluido contro le pareti della canalizzazione 11, rimuovendo con efficienza lo sporco presente.
La conformazione reciproca dei due collari 29 e 31, è tale da definire una feritoia anulare 32 atta ad indirizzare in uscita il fluido bi-fase in modo sia da determinare un corretto impatto contro le pareti interne della canalizzazione 11, sia da generare la propulsione della testina di pulizia 20 lungo la canalizzazione 11, sia da definire una depressione dinamica in uscita, atta a permettere il mantenimento di una condizione di movimentazione della testina di pulizia 20 aderente alle pareti della canalizzazione 11 da pulire.
Il secondo semiguscio 27 comprende, sulla sua parte conica, o troncoconica, uno o più fori passanti 33, nel caso di specie tre disposti a 120° fra loro, ed atti a definire una seconda uscita del fluido. I fori passanti 33 sono conformati in modo da indirizzare il flusso del fluido bi-fase in un verso sostanzialmente opposto al verso di avanzamento della testina di pulizia 20, in modo da migliorarne le condizioni di avanzamento.
Il secondo semiguscio 27 comprende, internamente, una camera di distribuzione 35 del fluido bi-fase, in cui è previsto un deflettore 36 di forma conica, o troncoconica, coordinato alla forma del secondo semiguscio 26. Il deflettore 36 è atto a suddividere il flusso in pressione proveniente dal condotto flessibile 19 per indirizzarlo uniformemente all'interno di diverse zone del corpo cavo 25.
In questo modo, il flusso di fluido bi-fase viene suddiviso in modo voluto, così da garantirne la fuoriuscita in pressione sia attraverso la feritoia anulare 32, sia attraverso i fori passanti 33.
In particolare, all'interno del secondo semiguscio 27 è prevista una parete divisoria 38 su cui è realizzata un pluralità di fori di passaggio 37, di cui soltanto due visibili nella sezione di fig. 3, angolarmente sfalsati fra loro ed atti a permettere il passaggio del fluido fra uno e l'altro dei due semigusci 26, 27. Il fluido che attraversa i fori di passaggio 37 è destinato a fuoriuscire in pressione dalla feritoia anulare 32.
Il primo ed il secondo semiguscio 26, 27 sono fra loro mantenuti reciprocamente accoppiati mediante una vite di fissaggio 34, inserita assialmente dal vertice anteriore del primo semiguscio 26 e avvitata in un relativo foro filettato ricavato posteriormente al deflettore 36 del secondo semiguscio 27.
L'apparato di aspirazione 13 comprende un condotto di aspirazione 21, un aspiratore modulare 22 ed una pluralità di paratie di chiusura 23.
Il condotto di aspirazione 21 è generalmente, da un lato, collegato all'interno della canalizzazione 11 da bonificare e, dall'altro lato, collegato all'aspiratore modulare 22, in modo da determinare una voluta depressione, o aspirazione, all'interno della canalizzazione 11.
L'aspiratore modulare 22 è previsto esternamente alla canalizzazione 11 e comprende una pluralità di moduli di filtrazione disposti in batteria a monte di un organo ventilatore 39, il quale genera il flusso d'aria in aspirazione.
In particolare, ciascuno dei moduli di filtrazione ha un proprio coefficiente di filtrazione dell 'aria.
Nella fattispecie, è previsto un primo modulo di filtrazione 40 a bassa efficienza, quale una camera di calma; un secondo modulo di filtrazione 41 con grado di efficienza compreso fra circa 20% e circa 40%, quale una media filtrante; un terzo modulo di filtrazione 42 con grado di efficienza compreso fra circa 70% e circa 90%, ed un quarto modulo di filtrazione 43 con un grado di efficienza compreso fra circa 80% e circa 99%.
In particolare, il primo modulo di filtrazione 40 comprende inferiormente uno scomparto di evacuazione 45 dei depositi solidi.
Inoltre, a ciascuno dei moduli di filtrazione indicati con i numeri di riferimento 41, 42 e 43, è associato un relativo pressostato 46.
Ogni pressostato 46 è atto a verificare e indicare l'effettiva perdita di carico dei moduli di filtrazione 41, 42 e 43, così da indicare all'operatore l'eventuale necessità di sostituzione di uno o l'altro di tali moduli.
La composizione modulare dell'aspiratore 22 permette di ridurre, implementare, sostituire o cambiare, selettivamente, i singoli moduli di filtrazione 40, 41, 42 e 43, in funzione delle specifiche operazioni o condizioni operative.
Le paratie di chiusura 23 sono due o più e sono conformate in modo da chiudere trasversalmente la canalizzazione 11, in modo che l'aspiratore modulare 22 generi una determinata depressione in una zona confinata della canalizzazione 11.
All'interno della zona confinata viene disposta la testina di pulizia 20 e viene effettuata la bonifica.
Questa soluzione permette di ottimizzare le condizioni di aspirazione dell'aria all'interno della canalizzazione 11 e garantire così la corretta aspirazione ed evacuazione dello sporco che viene rimosso dalla testina di pulizia 20.
Secondo una variante, le paratie di chiusura 23 comprendono ciascuna una serranda.
Secondo un'altra variante, le parati di chiusura 23 comprendono delle piastre tagliafuoco.
Il funzionamento del sistema di bonifica 10 fin qui descritta è il seguente.
Viene inizialmente preparata la canalizzazione 11 da bonificare, eventualmente rimuovendo gli accessori di distribuzione aria, e posizionando opportunamente le paratie di chiusura 23, in modo da definire il settore chiuso in cui effettuare la bonifica.
Una volta definito il settore chiuso, viene collegato il condotto di aspirazione 21 ed attivato l'aspiratore modulare 22, per generare la determinata depressione.
Viene quindi inserita la testina di pulizia 20 all'interno del settore chiuso della canalizzazione 11.
Vantaggiosamente, sia il condotto di aspirazione 21 sia la testina di pulizia 20, vengono messe in cooperazione con l'interno della canalizzazione 11 attraverso rispettive apertura già presenti nella canalizzazione 11 stessa, e, di norma, utilizzate per la distribuzione dell'aria.
Secondo una prima forma di realizzazione (fig.
1), il condotto di aspirazione 21 e la testina di pulizia 20 vengono messe in cooperazione con la canalizzazione attraverso due aperture indipendenti.
In una seconda forma di realizzazione (fig. 4), il condotto di aspirazione 21 è messo in coopera zione con la canalizzazione attraverso una relativa apertura, mentre la testina di pulizia 20 è inserita nel condotto di aspirazione 21 ed entra nella canalizzazione 11 attraverso la stessa apertura del condotto di aspirazione 21.
In ogni caso, una volta introdotta la testina di pulizia 20 all'interno della canalizzazione 11, viene attivato il compressore 15 in modo da generare il flusso di aria compressa.
In una prima fase della bonifica, il miscelatore 17 rimane inattivo, in modo che la rimozione dello sporco all'interno della canalizzazione 11 avvenga con la sola aria compressa.
Come detto, grazie alla conformazione de all'orientamento della feritoia anulare 32 e dei fori passanti 33, la testa di pulizia 20 rimuove uniformemente lo sporco e avanza all'interno della canalizzazione 11.
La depressione generata dall'aspiratore modulare 22 fa sì che lo sporco rimosso venga aspirato attraverso il condotto di aspirazione 12.
In una seconda fase della bonifica, viene attivato il miscelatore 17, in modo che la testina di pulizia 20 eroghi un fluido bi-fase comprensivo di fluido igienizzante.
Una volta terminata tale fase, il miscelatore 17 viene nuovamente disattivato per erogare la sola aria compressa ed asciugare l'interno della canalizzazione 11 bonificata.
Al termine di tali operazioni, vengono spenti il compressore 15 e l'organo ventilatore 39, viene estratta la testina di pulizia 20, scollegato il condotto di aspirazione 21 e rimosse le paratie di chiusura 23.
Le suddette operazioni di bonifica vengono ripetute per un altro tratto della canalizzazione 11 e così via.
Parallelamente alle operazioni di bonifica della canalizzazione 11, vengono bonificati gli accessori di distribuzione dell'aria sia rimossi dalla canalizzazione 11 sia presenti sulla canalizzazione, così come eventuali altre parti dell'impianto.
Tali operazioni vengono eseguite "a terra" o direttamente sull'impianto utilizzando, in modo sostanzialmente tradizionale, prodotti chimici o tecniche di rimozione meccanica dello sporco.
E' chiaro comunque che al sistema di bonifica 10 ed al procedimento fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, o di fasi, senza per questo uscire dall'ambito del presen te trovato .
E' anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di procedimento e sistema di bonifica per impianti di aspirazione dell'aria, e testina di pulizia di detto sistema, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (25)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di bonifica per impianti di aspirazione aria comprendente almeno un apparato di pulizia (12) atto ad essere almeno in parte inserito all'interno di una canalizzazione (11) di detto impianto per rimuovere l'eventuale sporco presente, in particolare su almeno parte delle superfici interne di detta canalizzazione (11), ed un apparato di aspirazione (13) atto ad aspirare lo sporco rimosso da detto apparato di pulizia (12), per evitarne la dispersione nell'ambiente, detto apparato di pulizia (12) comprendendo almeno una testina di pulizia (20) atta sia ad essere inserita e movimentata all'interno della canalizzazione (11), sia ad erogare in pressione almeno un flusso di un fluido, caratterizzato dal fatto che detta testina di pulizia (20) comprende un corpo cavo (25) conformato in modo da definire almeno una prima apertura di uscita (32) sagomata in modo da indirizzare almeno una prima porzione del flusso di fluido in un verso tale da garantire la propulsione in avanzamento di detta testina di pulizia (20), e con un'angolazione tale da colpire dette superfici interne.
  2. 2. Sistema come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la testina di pulizia (20) com prende inoltre almeno una seconda apertura (33), indipendente e separata dalla prima apertura (32), e sagomata in modo da indirizzare una seconda porzione del flusso di fluido in verso concorde al verso di uscita della prima porzione di fluido, e concorrere alla propulsione in avanzamento di detta testina di pulizia (20).
  3. 3. Sistema come in una qualsiasi delle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il corpo cavo (25) ha forma affusolata e comprende sostanzialmente un primo semiguscio (26) ed un secondo semiguscio (27), accoppiati fra loro in modo da definire la prima apertura (32).
  4. 4. Sistema come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il primo semiguscio (26) definisce una parte di testa del corpo cavo (25), ha una forma sostanzialmente conica, o troncoconica, per facilitare la movimentazione e l'inserimento della testina di pulizia (20) all'interno della canalizzazione (11), e comprende un collare (29) ricavato in corrispondenza della sua zona di accoppiamento con il secondo semiguscio (27).
  5. 5. Sistema come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il collare (29) presenta superfici circolari sostanzialmente parallele ad un asse longitudinale della testina di pulizia (20).
  6. 6. Sistema come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 3 a 5, caratterizzato dal fatto che il secondo semiguscio (27) definisce una parte di coda del corpo cavo (25), ha una forma sostanzialmente conica, o troncoconica, e comprende un collare (31) ricavato in corrispondenza della sua zona di accoppiamento con il primo semiguscio (26), detto collare (31) essendo atto a cooperare con il collare (29) del primo semiguscio (26) per formare una feritoia anulare (32) atta a definire la prima apertura.
  7. 7. Sistema come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il collare (31) del secondo semiguscio (27) presenta superfici circolari sostanzialmente parallele ad un asse longitudinale della testina di pulizia (20).
  8. 8. Sistema come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 2 a 7, caratterizzato dal fatto che il secondo semiguscio (27) comprende uno o più fori passanti (33), atti a definire la seconda apertura per indirizzare la seconda porzione del flusso di fluido.
  9. 9. Sistema come nella rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che il secondo semiguscio (27) comprende tre fori passanti (33) disposti angolarmente sfalsati fra loro.
  10. 10. Sistema come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 3 a 9, caratterizzato dal fatto che il secondo semiguscio (27) comprende internamente almeno una camera di distribuzione (35) del fluido, in cui è previsto almeno un deflettore (36) atto a suddividere il flusso in pressione per indirizzarlo uniformemente verso la prima apertura (32) e la seconda apertura (33).
  11. 11. Sistema come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 3 a 10, caratterizzato dal fatto che il secondo semiguscio (27) comprende un terminale tubolare (30) sul quale viene coassialmente montato un condotto flessibile (19) atto ad alimentare in pressione il flusso di fluido all'interno del corpo cavo (25).
  12. 12. Sistema come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'apparato di aspirazione (13) è modulare e comprende uno o più moduli di filtraggio (40, 41, 42, 43), ed un organo ventilatore (39) collegato a valle dei moduli di filtraggio ed atto a generare una determinata depressione di aspirazione nell'impianto.
  13. 13. Sistema come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'apparato di aspirazione (13) comprende uno o più elementi di chiusura (23), atti ad essere disposti trasversalmente alla canalizzazione (11) per effettuarne una parzializzazione volumetrica.
  14. 14. Sistema come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'apparato di pulizia (12) comprende almeno un organo di compressione (15) atto a generare il flusso di fluido, un dispositivo di purificazione (16) del fluido ed un condotto flessibile (19) atto a collegare l'organo di compressione (15) alla testina di pulizia (20).
  15. 15. Sistema come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto fluido è aria compressa.
  16. 16. Sistema come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto fluido è bi-fase ed è composto sostanzialmente almeno da aria compressa e una sostanza igienizzante.
  17. 17. Sistema come nella rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che l'apparato di pulizia (12) comprende un organo miscelatore (17) atto a miscelare proporzionalmente i fluidi per definire il fluido bi-fase.
  18. 18. Testina di pulizia per un sistema di bonifica per impianti di aspirazione aria, atta sia ad essere inserita e movimentata all'interno di una canalizzazione (11) di detto impianto, sia ad erogare in pressione almeno un flusso di un fluido, in particolare su almeno parte delle superfici interne di detta canalizzazione (11), per rimuovere l'eventuale sporco presente, caratterizzata dal fatto che comprende un corpo cavo (25) conformato in modo da definire almeno una prima apertura di uscita (32) vantaggiosamente anulare e sagomata in modo da indirizzare almeno una prima porzione del flusso di fluido in un verso tale da garantire la sua propulsione in avanzamento, e con un'angolazione tale da colpire dette superfici interne.
  19. 19. Testina come nella rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che comprende inoltre almeno una seconda apertura (33), indipendente e separata dalla prima apertura (32), e sagomata in modo da indirizzare una seconda porzione del flusso di fluido in verso concorde al verso di uscita della prima porzione di fluido, e concorrere alla propulsione in avanzamento di detta testina di pulizia (20).
  20. 20. Procedimento di bonifica per impianti di aspirazione aria, utilizzando un sistema comprendente al meno un apparato di pulizia (12) atto ad essere almeno in parte inserito all'interno di una canalizzazione (11) dell'impianto, per rimuovere l'eventuale sporco presente, in particolare su almeno parte delle superfici interne di detta canalizzazione (11), ed un apparato di aspirazione (13) atto ad aspirare lo sporco rimosso da detto apparato di pulizia (12), per evitarne la dispersione nell'ambiente, detto procedimento comprendendo almeno una prima fase di inserimento e movimentazione di una testina di pulizia (20) dell'apparato di pulizia (12) all'interno di detta canalizzazione (11), per erogare in pressione almeno un flusso di un fluido, caratterizzato dal fatto che in detta prima fase, detta testina di pulizia (20) indirizza, mediante una prima apertura (32), almeno una prima porzione del flusso di fluido in un verso tale da garantire la sua propulsione in avanzamento, e con un'angolazione tale da colpire uniformemente dette superfici interne.
  21. 21. Procedimento come nella rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che in detta prima fase la testina di pulizia (20) indirizza inoltre, mediante una seconda apertura (33) indipendente e separata dalla prima apertura (32), una seconda porzione del flusso di fluido in verso concorde al verso di uscita della prima porzione di fluido, per concorrere alla sua propulsione in avanzamento all'interno di detta canalizzazione (11).
  22. 22. Procedimento come nella rivendicazione 20 o 21, caratterizzato dal fatto che precedentemente a detta prima fase prevede un fase preventiva di parzializzazione volumetrica in cui mediante uno o più elementi di chiusura (23) viene isolato un determinato tratto di detta canalizzazione (11) in cui viene eseguita la prima fase.
  23. 23. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto fluido utilizzato è aria compressa.
  24. 24. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto fluido utilizzato è bi-fase ed è composto sostanzialmente almeno da aria compressa e una sostanza igienizzante.
  25. 25. Procedimento e sistema di bonifica per impianti di aspirazione aria, e testina di pulizia di detto sistema, sostanzialmente come descritti, con riferimento agli annessi disegni.
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