ITUD20060202A1 - "metodo ed apparato di raddrizzatura e pulizia superficiale dinamica per vergella e/o tondini in acciaio - Google Patents

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ITUD20060202A1
ITUD20060202A1 ITUD20060202A ITUD20060202A1 IT UD20060202 A1 ITUD20060202 A1 IT UD20060202A1 IT UD20060202 A ITUD20060202 A IT UD20060202A IT UD20060202 A1 ITUD20060202 A1 IT UD20060202A1
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cleaning apparatus
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Claudio Bernardis
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    • B21MECHANICAL METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21CMANUFACTURE OF METAL SHEETS, WIRE, RODS, TUBES, PROFILES OR LIKE SEMI-MANUFACTURED PRODUCTS OTHERWISE THAN BY ROLLING; AUXILIARY OPERATIONS USED IN CONNECTION WITH METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL
    • B21C43/00Devices for cleaning metal products combined with or specially adapted for use with machines or apparatus provided for in this subclass
    • B21C43/02Devices for cleaning metal products combined with or specially adapted for use with machines or apparatus provided for in this subclass combined with or specially adapted for use in connection with drawing or winding machines or apparatus
    • B21C43/04Devices for de-scaling wire or like flexible work

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Cleaning And De-Greasing Of Metallic Materials By Chemical Methods (AREA)
  • Cleaning Implements For Floors, Carpets, Furniture, Walls, And The Like (AREA)

Description

Descrizione del Brevetto d'Invenzione Industriale avente per titolo:
"METODO ED APPARATO DI RADDRIZZATURA E PULIZIA SUPERFICIALE DINAMICA PER VERGELLAUOTONDINI IN ACCIAIO"
a nome della ditta AW.M. s.D.a. di nazionalità italiana, con sede in 33010 Magnano in Riviera (Udine)-S.S. n.13 km.146 - Partita I.V.A.01534830300.
Inventore: Bernardinis Claudio.
Mandatario: Cragnolini Sergio -Viale Venezia n.277 - 33100 Udine.
Depositato a Udine il 2 4 fl60.2006
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Settore di applicazione
La presente invenzione riguarda un metodo di raddrizzatura di tipo dinamico e di pulizia superficiale della vergella e10 dei tondini in acciaio, e relativo apparato. L'acciaio in vergella e10 i profilati a sezione tonda prodotti dalle acciaierie, vengono realizzati sottoforma di grosse matasse del peso di circa 2000 5000 kg: tali materiali necessitano di un'adeguata raddrizzatura e di una pulizia superficiale prima della messa in opera, in particolare nella costruzione di reti metalliche elettrosaldate e10 di gabbie tridimensionali utilizzate nel settore edilizio e nella prefabbricazione industriale.
Inoltre, per esigenze tecniche di applicazione, si richiede che il materiale laminato a caldo e fornito sottoforma di matasse venga anche sollecitato a freddo sino all'intomo del carico di snervamento, al fine di inmdirlo superficialmente per migliorarne le caratteristiche meccaniche di resistenza, e di pulirlo superficialmente dalla calamina (ossido di ferro) e10 dalle altre impurità per facilitare le successive operazioni (ad esempio I'elettrosaldatura, ecc...).
Lo scopo del trovato è quello di realizzare un apparato o macchina in esplicare contemporaneamente le tre funzioni di trattamento del profilato d'acciaio, ossia: la raddrizzatura, la contemporanea azione di incrudimento, e la pulitura dalla calamina elo dalle altre impurità presenti. Il metodo si basa essenzialmente sul fatto che per un tratto ben delimitato, il tondino laminato viene sottoposto a rotazione orbitante a "fuso<n>rispetto all'asse di avanzamento in entrata ed in uscita. Ciò determina lo stiramento alterno delle parti periferiche della sezione del profilato, la deformazione uniforme di stiramento e la compressione del materiale su tutta la sua superficie estema rispetto al proprio asse neutro, determinando il desiderato incrudimento del materiale e la sua pulizia superficiale, con il distacco della calamina e10 delle altre impurità grazie alla forza centrifuga esercitata sul laminato d'acciaio (non sono pertanto necessari interventi di contatto diretto con gli organi meccanici sulla superficie) e per effetto aerodinamico a contatto con l'aria.
Lo stato della tecnica
Allo stato della tecnica è noto, nei settori siderurgico e metallurgico, che i laminati a caldo ed i profilati di sezione tonda sino a un certo diametro, vengonoavvolti in matasse per facilitarneiltrasporto, la movimentazione el'immagazzinamento. Tali matasse vengono disposte su appositi svolgitori ed il laminato viene sottoposto alla fase di raddrizzatura con apposite unità, a rulli, che agiscono direttamente sulla superficie estema realizzando la rettilineità, pulendo successivamente la superficie con macchine scagliatrici e10 spazzolatrici e10 mediante trattamenti in bagni di decapaggio chimico, ed infine tagliando a misura i laminati stessi.
In particolare, gli attuali sistemi meccanici di pulizia superficiale dei profilati realizzano solamente una parziale pulizia (circa a11'80+90%), che poi durante le lavorazioni successi~e provoca distacchi nelI1ambiente di pulviscolo gli operatori, costretti a lavorare indossando maschere protettive. Inoltre, dette impurità superficiali mal asportate, provocano difficoltà nell'esecuzione delle saldature superficiali, riducendo la qualità del prodotto finale. Altresì, le scaglie di calamina di piccole dimensioni e particolarmente dure che si distaccano dai profilati durante le lavorazioni, provocano danneggiamenti agli organi meccanici delle macchine e delle attrezzature, determinando tempi maggiori dedicati alla pulizia delle stesse ed una più frequente manutenzione ordinaria e straordinaria.
Ancora, la pulizia superficiale dei laminati d'acciaio mediante trattamento chimico in appositi bagni di decapaggio, oltre a rallentare di molto il ciclo di produzione, determina ben altri costi di carattere ambientale per lo smaltimento delle soluzioni chimiche esauste.
Il profilato d'acciaio prodotto, se deve essere sottoposto a zincatura, cromatura, ecc ... , deve essere assolutamente e perfettamente privo di calamina e10 altre impurità.
Pertanto, con i sistemi attuali si sono riscontrati diversi svantaggi: di carattere sanitario e di salubrità dell'ambiente di lavoro; di tipo economico, in quanto per una perfetta pulizia dei profilati occorre disporli su più macchine rallentando di molto il ritmo di lavoro, quindi con una maggiore incidenza sul costo di produzione; una maggiore sporcizia sulle macchine operatrici, con conseguenti frequenti interventi di manutenzione preventiva e straordinaria; un maggiore tasso di inquinamento se si impiegano impianti di decapaggio chimico.
Scopo dell'invenzione
Si è pensato di superare gli inconvenienti riscontrati nella pulizia dei profilati d'acciaio laminati a caldo, utilizzando un nuovo procedimento di tipo dinamico (e quindi non chimico) e la relativa macchina di trattamento a freddo aventi le seguenti caratteristiche:
-effettuare, mediante rotazione a fuso del prodotto laminato rettilineo d'acciaio, una sollecitazione di trazione ed un conseguente allungamento controllato su tutta la sezione;
-effettuare, mediante forra centrifuga dovuta alla rotazione eccentrica del profilato, la curvatura dinamica del profilato ed il conseguente leggero allungamento del materiale durante la sua rotazione, il distacco sottoforma di piccole scaglie della calamina dalla superficie esterna del materiale in trattamento, eseguendo una maggiore pulizia rispetto ai metodi conosciuti;
- una macchina automatica gestibile con metodi di controllo computerizzati in grado di avere, istante per istante, un controllo delle sollecitazioni e dei parametri di rotazione a cui il profilato viene sottoposto;
-la macchina prevede un ampio carter di protezione e di raccolta del pulviscolo derivato dal distacco delle scaglie di calamina dalla supetficie esterna del profilato, evitando la loro dispersione nell'ambiente di lavoro: non servono aspiratori in quanto si utilizza l'effetto aerodinamico provocato dalla rotazione del profilato medesimo;
- la possibilità di eseguire la rotazione a fuso del profilato d'acciaio senza toccare il materiale con alcun mezzo meccanico nella zona di massimo raggio . 1 di rotazione: tale rotazione viene generata grazie all'ausilio di due particolari bussole giranti, controllate automaticamente, una di entrata e una di uscita nella zona di rotazione a fuso. Esse sono del tipo ad eccentrico: il profilato entra nella bussola centralmente all'asse di rotazione e ne esce leggermente M deviato, e viceversa, al fine di regolare l'inclinazione dell'ansa del fuso. La medesima rotazione orbitale a fuso del profilato può essere anche realizzata con una sola speciale bussola girante e una di tipo fisso;
-dette bussole giranti di tipo eccentrico, possono avere l'asse eccentrico mobile controllabile a comando (per favorire la fase iniziale di rotazione orbitale a fuso del laminato e di controllo durante il normale funzionamento di regime );
- il tondino, nel suo avanzare, orbita a fuso tra le speciali bussole, non ruota su se stesso e non è soggetto a torsione se non in minima parte, comunque controllabile;
- la fase di stiramento del profilato viene regolata a comando, sia agendo sulla velocità di rotazione delle bussole che detenninano la rotazione a fuso, sia agendo-regolandola a comando-la velocità di entrata e di uscita del profilato nella detta zona di rotazione a fuso;
sia a monte che a valle della presente macchina, si può prevedere i'impiego di trascinatori a velocità controllata, dotati di celle di carico per poter tenere sotto controllo la sollecitazione di trazione sul profilato rotante a fuso;
sia a monte che a valle della presente macchina si può prevedere l'impiego di eventuali raddriuatori di profilati;
il profilato d'acciaio può essere trattato con rotazione a fuso in serie nel medesimo senso di rotazione od in senso opposto;
il profilato d'acciaio in uscita dalla macchina di trattamento pub indifferentemente essere ribobinato e10 trafilato con filiera e10 laminato a freddo con apposte cassette e10 a barre diritte tagliate a misura.
Essenza dell'invenzione
Gli obiettivi del trovato vengono raggiunti secondo le caratteristiche della rivendicazione principale e10 di qualsiasi altra rivendicazione riportata in questo testo brevettuale, mediante il metodo e relativo apparato di raddriuatura e pulizia superficiale dinamica per vergella e10 tondini in acciaio originariamente laminati a caldo e10 a freddo sottoforma di matasse.
Il presente processo ha lo scopo di effettuare sul laminato d'acciaio a caldo in avanzamento, in un'unica operazione: una raddrizzatura veloce, un'ottima pulizia superficiale dalla calamina presente e10 dalle altre impurità, ed una sollecitazione dinamica a trazione per ottenere un allungamento controllato. In sintesi il macchinario esplica sul laminato le seguenti funzioni controllate: stiramento alternato-rotatorio degli strati esterni della sezione (il profilo non ruota su se stesso); stiramento assiale; effetto centrifugo; effetto aerodinamico.
Per ottenere ciò, si pensato ad un'unica macchina utilizzante sistemi meccanici automatici, gestiti, regolati e controllati con tecniche computerizzate, al fine di poter intervenire in qualsiasi momento per garantire una qualità costante e l'uniformità del prodotto trattato. In pratica controllare la velocità di avanzamento dei tondini in cooperazione e in coordinamento con le due velocità di rotazione delle due bussole giranti.
E' noto che il materiale, in particolare l'acciaio laminato a caldo, presenta superficialmente un ossido chiamato calamina che ostacola le lavorazioni successive (ad esempio le elettrosaldature), ed ha il difetto di rilasciare continuamente scaglie che danneggiano le macchine determinando anche l'inquinamento dell'ambiente di lavoro.
Pertanto, si è pensato di realizzare un processo di trattamento del materiale, proveniente di solito da matasse cilindriche, previa una eventuale prima raddrizzatura ed un gruppo di trascinamento a spinta, verso una macchina automatica che non utilizza mezzi chimici, ma solo l'azione dinamica propria del materiale stesso, posto in rotazione a fuso tra due bussole rotanti a distanza regolabile tra loro; bussole azionate, regolate e controllate nella loro rotazione da idonei sistemi automatici.
In dette particolari bussole rotanti, il laminato viene fatto passare attraverso un foro centrale coassiale alla direzione di avanzamento, in una in entrata e nell'altra in uscita. Il materiale, proveniente in orizzontale sull'asse di avanzamento e di rotazione della prima bussola, viene subito leggermente inclinato al fine di deviarlo eccentricamente nella sua rotazione rispetto all'asse di entrata, e successivamente viene fatto passare attraverso la seconda bussola rotante, coassiale alla precedente, prima in modo inclinato e poi centralmente (ossia in modo opposto alla prima bussola). Siccome entrambe le bussole sono rotanti sul proprio asse e la velocità angolare di ciascuna risultano controllabili, ciò determina una rotazione a fuso del profilato tra le due bussole. Il profilato d'acciaio tra le due bussole rotanti risulta curvato con ampia ansa in mezzeria, ed in tale punto il raggio di rotazione dipende: dalla sua velocità di rotazione orbitante, dalla sua massa e dal suo allungamento controllato. Il laminato nel suo avanzare attraverso le bussole giranti non ruota su se stesso, non è soggetto a torsione se non in minima parte comunque controllabile.
All'uscita della seconda bussola, il materiale risulta raddrizzato e soprattutto pulito. Infatti, il materiale del profilato nella fase di rotazione a fuso, a causa della forza centrifuga tende a allungarsi e ad incurvarsi su tutta la sua superficie esterna, favorendo il distacco della calamina a scaglie più o meno piccole. Ciò è dovuto al fatto che il tondino non ruota su se stesso e quindi viene sottoposto a stiramenti e compressioni alterne nelle parti periferiche della sezione del laminato. Le particelle di calamina e10 di altre impurith, staccandosi dal profilato, vengono scagliate con velocità (forza centrifuga) contro la superficie interna del contenitore o carter e
possono essere raccolte per gravità elo, nel caso di quelle più piccole, per effetto
aerodinamico generato dalla rotazione a fuso del profilato stesso, aspirate e
convogliate in un apposito raccoglitore a ciclone.
Il materiale, uscendo dalla macchina di cui al presente trovato, risulta
perfettamente pulito sulla sua superficie esterna, risultando ideale e pronto ad
essere ulteriormente lavorato sulle macchine (ad esempio elettrosaldato, piegato,
ecc...) o per essere sottoposto ad altri trattamenti protettivi (quali ad esempio la
zincatura, la cromatura, ecc... ).
Il processo di trattamento dinamico del materiale ovvero l'apparato concepito
secondo il presente trovato, prevede la possibilità di controllare costantemente lo
stiramento del materiale nella fase di rotazione a fuso, mediante appositi sistemi di
gestione e regolazione dei due trascinatori con celle di carico, in entrata ed in uscita
delle due bussole rotanti: determinando così la velocità di avanzamento della barra
in trattamento. Contemporaneamente si prevede la gestione e la regolazione delle
due velocità di rotazione delle rispettive bussole in entrata ed in uscita, controllando
mediante appositi sensori l'ampiezza del raggio di rotazione a fuso del profilato in
trattamento.
Il macchinario realizzato secondo il presente metodo prevede l'utilizzo, nella
zona di rotazione orbitale del laminato, di un idoneo carter o protezione a contenitore1di raccolta delle scaglie di calamina e di altre impurità che si staccano dalla
superficie di detto laminato per effetto aerodinamico e10 centrifugo, avente una
duplice funzione: evitare la dispersione delle scaglie nell'ambiente facilitandone la
raccolta, e di proteggere gli operatori.
In definitiva tenendo sotto controllo i parametri sopraindicati, si realizzano vantaggi evidentemente positivi sul materiale laminato a caldo o a freddo, ottenendo innanzitutto: una migliore pulizia superfiale del profilato, una maggiore velocità di raddrizzatura ed uno stiramento uniforme e controllato del materiale, così come previsto dalle moderne norme di progettazione meccanica e di calcolo nelle applicazioni delle costruzioni edilizie in genere.
In una possibile variante al presente trovato, è possibile prevedere di sottoporre lo stesso materiale profilato laminato a caldo a più sollecitazioni in serie, ossia facendolo passare attraverso più macchine in linea, che lo faranno ruotare orbitante a fuso nello stesso senso o in senso opposto, oppure attraverso a più bussole giranti e non, successive, a passi identici o diversi.
In altra soluzione tecnica, al termine del presente trattamento, il laminato potrà nuovamente essere ribobinato in matasse, e10 trafilato mediante idonee filiere, e10 laminato a freddo con idonei gruppi di laminazione, e10 raccolto riducendolo a barre diritte tagliate a misura, e10 direttamente lavorato piegandolo nelle più varie forme geometriche.
Una ulteriore variante al macchinario, in forma essenziale semplificata priva di gruppi di trascinamento a rulli in entrata e10 in uscita, potrebbe comprendere solo il gruppo bussola rotante di entrata e bussola rotante di uscita, ed il relativo carter di copertura. Sufficiente per poter effettuare la rotazione orbitante a fuso del laminato metallico tra le due bussole ed ottenere un prodotto stirato, diritto e pulito.
-I<Altra variante al presente trovato consiste nel fatto di impiegare, al posto di>4 I<eventuali gruppi di trascinamento o guida a rulli a monte e10 a valle, sistemi a>cabestani.
Ulteriore applicazione del presente trovato consiste nel realizzare lo stesso !a macchinario che imprime una rotazione orbitante a fuso del laminato, utilizzante una sola bussola girante, con eccentricità controllata, ed un'altra di tipo fisso.
Una ulteriore variante al macchinario consiste nell'impiegare sistemi equivalenti per far orbitare il laminato a forma di fuso, come ad esempio sistemi che utilizzano il campo magnetico rotante, il campo magnetico oscillante e10 altri sistemi rotanti e10 orbitanti.
Il presente trovato si presta inoltre risulta ad essere utilizzato come test dinamico sui fili o tondini metallici.
Illustrazioni dei disegni
Una soluzione realizzativa secondo la presente invenzione, viene rappresentata a titolo esemplificativo preferenziale, peraltro non limitativo, nelle due tavole di disegno allegate, ove:
-<la Fig.>1<mostra, in vista di fianco,>il<macchinario necessario al trattamento del>profilato d'acciaio laminato a caldo e10 laminato a freddo, atto a raddrizzarlo, pulirlo superficialmente e leggermente stirarlo se richiesto. La parte centrale del macchinarioBracchiusa in un apposito contenitore per raccogliere e trattenere le scaglie superficiali di calamina e10 di altre impurità che si staccano dal profilato durante la rotazione a fuso;
- la Fig. 2 mostra, in vista di pianta, lo stesso macchinario di cui alla figura precedente.
Come si rileva dalle figure allegate, viene rappresentata una forma preferita di realizzazione del macchinario che rispecchia il metodo per il trattamento del profilato d'acciaio laminato a caldo o a freddo (1) ( l . e (1.2). Il macchinario si trova a valle rispetto allo svolgitore di matasse di tondino d'acciaio che viene semplicemente trascinato (2) in modo rettilineo e guidato verso il gruppo di bussola rotante in entrata (3).
Tale gruppo prevede una particolare bussola, che gira su se stessa idonei mezzi motori e comando, e presenta un foro di entrata del profilato metallico in posizione centrale rispetto al proprio asse di rotazione, ed un foro di uscita leggermente eccentrico (in questo modo il profilato è obbligato ad uscire leggermente inclinato). Successivamente il profilato viene obbligato ad entrare nella seconda bussola rotante (4) attraverso il foro leggermente eccentrico rispetto al foro di uscita definitivo che è coassiale al proprio asse di rotazione. Anche la seconda bussola rotante b motorizzata ed è comandata nella sua rotazione. Infine, il profilato (1.2) viene trascinato (5) in modo rettilineo per le lavorazioni successive. I due gruppi di trascinamento, (2) a monte e (5) a valle, sono azionati dal motore (10) e il moto è regolato dal differenziale (1 p,er cui si è in grado di controllare e regolare i'avanzamento del laminato in entrata ed in uscita della zona di orbita a fuso del laminato (1.l).
L'essenza del presente trovato si basa nelle particolari bussole rotanti di entrata (3) e di uscita (4)enella messa in rotazione a fuso del laminato (1
tazione governata e gestita aut . ad una velocità di ro omaticamente onde permettere il controllo costante sia della velocità di rotazione a fuso del profilato, sia dell'entità dell'ampiezza del raggio di rotazione a cui il profilato è soggetto, sia della conseguente entità della tensione di trazione del profilato durante la sua rotazione a fuso. Tutti questi fattori sono costantemente controllati e gestiti con idonei mezzi di automazione noti ai tecnici del settore. Infatti, il motore (8) trasmette il moto al gruppo della bussola rotante (4) e nel conternpo alla bussola rotante (3) attraverso ad idoneo differenziale regolabile (9) al fine di variare e governare la rotazione orbitale a fuso del laminato.
Il laminato durante il trattamento non ruota su se stesso per cui si determinano stiramenti e compressioni alterne della parte periferica di
Inoltre, le due bussole rotanti (3) e (4), o solo una, sono mobili a distanza tra loro regolabile. Gli assi di rotazione di entrambe le bussole sono coassiali, o non.
Il macchinario, in particolare nella zona centrale (ossia la zona ove il profilato metallico viene fatto ruotare a fuso), viene racchiuso in un contenitore a carter (6) di protezione e di sicurezza per gli operatori, avente lo scopo di raccogliere le scaglie di calamina (7) che si staccano dalla superficie del profilato in rotazione soggette sia alla forza centrifuga, sia all'effetto di stiramento del materiale e sia all'effetto aerodinamico conseguente.
Le scaglie di calamina (7), di piccole dimensioni, vengono raccolte sia per gravità che per aspirazione generata dall'effetto aerodinamico di rotazione del profilato . all'interno del contenitore stesso. Ciò evita la dispersione nell'ambiente di lavoro del pulviscolo di calamina.
Il profilato durante la rotazione a fuso viene soggetto ad una forza centrifuga e ad una tensione di trazione tra le due bussole rotanti (3) e (4) che determina l'allungamento desiderato (migliorando le caratteristiche meccaniche del prodotto), ed il distacco dalla superficie esterna dell'ossido di ferro sottoforma di piccole scaglie che poi vengono raccolte. Detto profilato, all'uscita dalla seconda bussola rotante (4) esce raddrizzato, pulito superficialmente e leggermente allungato. Successivamente è previsto un gruppo trascinatore per poter evacuare il materiale per le fasiIsuccessive di lavoro (ad esempio: il taglio a misura, la ribobinatura, la trafilatura, ecc...).
<In definitiva il corpo principale del macchinario è costituito dai due gruppi di bussole rotanti che mettono in rotazione orbitale controllata a fuso il laminato>kCi<metallico, determinando uno stiramento alternato-rotatorio degli strati periferici della>i sezione (il tondino non ruota su se stesso) e uno stiramento assiale, una 2 superficiale grazie all'effetto centrifugo e aerodinamico dovuto alla rotazione a fuso.
3 Naturalmente, i'invenzione non è limitata all'esempio di realizzazione 4 sopraddescritto, a partire dal quale si potranno prevedere altre forme ed altri modi di 5 realizzazione, ed i particolari di esecuzione potranno comunque variare senza per 6 questo uscire dall'essenza dell'invenzione così come enunciata e di seguito 7 rivendicata.
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Claims (1)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1" Metodo e apparato di raddrizzatura e pulizia superficiale dinamica per vergella e10 tondini in acciaio, caratterizzato dal fatto che il processo di trattamento dei profilati metallici laminati a freddo e10 a caldo, di pulitura superficiale, di leggero stiramento e di raddrizzatura, awiene mediante cooperazione e coordinamento automatizzato di due particolari bussole giranti, orbitanti, attraversate dal profilato in avanzamento. Tra di esse si esegue una rotazione orbitante (evitando la rotazione sul proprio asse) a fuso del profilato metallico stesso. Il materiale in avanzamento è quindi soggetto ad una rotazione orbitale controllata a fuso (1 ogonale rispetto a. tramite le bussole giranti (3) e (4), secondo un piano ort lla sua direzione di avanzamento. Detto materiale in tale zona viene sottoposto contemporaneamente ad incurvamento e a leggera trazione (perché soggetto alla forza centrifuga generata dalla rotazione a fuso). 11 leggero incurvamento, con conseguente stiramento delle parti esterne, l'allungamento controllato e l'effetto aerodinamico dovuto alla rotazione, determinano il distacco in piccole scaglie della calamina (ossido di ferro) e10 delle altre impurità presenti sulla superficie esterna del materiale. Per evitare la diffusione nell'ambiente del pulviscolo di calamina e10 altre impurità si copre la zona di rotazione a fuso mediante un appropriato contenitore di raccolta. Il profilato d'acciaio, laminato a caldo o di altro trattamento, all'uscita della seconda bussola risulta rettilineo, pulito e leggermente stirato se richiesto. 2" Apparato di raddrizzatura e pulizia superficiale dinamica per vergella e10 tondini in acciaio secondo la prima rivendicazione, caratterizzato dal fatto che i due gruppi porta bussole giranti orbitanti (3) e (4) sono coassiali. Attraverso dette bussole viene fatto passare il profilato metallico in movimento di avanzamento. Nella 4u prima (3) il profilato entra centralmente, coassiale all'asse di rotazione della stessa, ed esce leggermente deviato, ossia leggermente eccentrico. Mentre nella seconda bussola girante (4) il profilato entra ed esce in modo opposto alla prima. 3A Apparato di raddrizzatura e pulizia dinamica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che le due velocità di rotazione delle due bussole giranti (3) e (4) sono azionate, controllate e regolate tra loro in modo automatico e10 manuale mediante appositi dispositivi. 4A Apparato di raddrizzatura e pulizia dinamica secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che esso può essere realizzato con una sola bussola girante, o solo quella in entrata o solo quella in uscita dal fuso, mentre l'altra di tipo fissa. L'asse di rotazione della bussola girante e l'asse di quella fissa sono coassiali o sghembi. 5A Apparato di raddrizzatura e pulizia dinamica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che gli assi di rotazione di entrambe le bussole non sono coassiali, ma sono falsati paralleli o sghembi. 6" Apparato di raddrizzatura e pulizia dinamica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le bussole rotanti (3) e (4) hanno sia il foro di entrata che quello di uscita di attraversamento per il profilato metallico in avanzamento, eccentrico rispetto ali'asse di rotazione proprio. Eccentricità variabile e regolabile anche automaticamente. 7" Apparato di raddrizzatura e pulizia dinamica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i due gruppi bussole giranti (3) e (4), od almeno uno di essi, siano mobili ossia a distanza regolabile tra loro. 8" Apparato di raddrizzatura e pulizia dinamica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto esso prevede la gestione ed il controllo e la regolazione automatizzata di uno o più dei seguenti parametri di funzionamento: a) la velocità di rotazione della bussola di entrata (3); b) la velocità di rotazione della seconda bussola (4); C) la velocità di avanzamento del profilato in entrata alla prima bussola; d) la velocitA in uscita dalla seconda bussola; e) velocità relativa del profilato tra le due bussole per determinare l'allungamento o stiramento del materiale; f) diametro del fuso di rotazione del profilato. 9" Apparato di raddrizzatura e pulizia dinamica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che più apparati possono essere utilizzati in serie al fine di trattare più volte lo stesso materiale. Detti apparati sono atti a far ruotare, orbitando, il laminato a fuso secondo versi di rotazioni identici e10 opposti gli uni agli altri. I O A Apparato di raddriuatura e pulizia dinamica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il materiale trattato può essere direttamente lavorato (ad esempio per effettuare elettrosaldature, zincature, ecc...), e10 ribobinato in matasse, e10 trafilato con filiera, e10 laminato a freddo con idonee gruppi di laminazione, e10 raccolto in barre diritte tagliate a misura. Apparato di raddriuatura e pulizia secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che una stessa macchina può essere attrezzata con più bussole giranti, successive, a passi a distanza fissa e10 regolabile, al fine di far eseguire al profilato più rotazioni a forma di fuso una di seguito all'akra. 12" Apparato di raddriuatura e pulizia secondo una o più delle rivendicazioni F precedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere in entrata ed in uscita alle bussole giranti che determinano il fuso, dei trascinatori (2) e (5) o guide, a velocità tra loro controllata e regolata mediante sistemi automatici e10 manuali. 13A Apparato di raddriuatura e pulizia secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere a monte della bussola rotante (3) e a valle della bussola rotante (4) dei cabestani. 14" Apparato di raddrizzatura e pulizia secondo le rivendicazioni terza e dodicesima caratterizzato dal fatto che i rispettivi azionamenti, velocità di rotazione delle singole bussole (3) (4) e velocità di avanzamento del profilato in entrata (2) ed in uscita (5), sono tra loro cooperanti in coordinamento in modo automatico e10 manuale, al fine di determinare le caratteristiche meccaniche desiderate e nel contempo garantirne la qualità del prodotto trattato. 15" Apparato di raddriuatura e pulizia secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il movimento a fuso del laminato viene ottenuto mediante sistemi a campo magnetico rotante e10 magnetico oscillante e10 altri sistemi rotanti e10 orbitanti equivalenti. 16" Metodo ed apparato di raddrizzatura e pulizia superficiale dinamica per vergella e10 tondini in acciaio e10 altri materiali metallici realizzati secondo una o più delle rivendicazioni precedenti e a quanto sostanzialmente descritto ed illustrato agli scopi specificati. per la ditta depositante il mandatario
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