ITUB20159511A1

ITUB20159511A1 - Testa di erogazione per un dispositivo di erogazione a grilletto provvista di una molla di ritorno

Info

Publication number: ITUB20159511A1
Application number: ITUB2015A009511A
Authority: IT
Inventors: Maurizio Bistolfi
Original assignee: Guala Dispensing Spa
Priority date: 2015-12-28
Filing date: 2015-12-28
Publication date: 2017-06-28
Also published as: ES2761708T3; RU2018124336A3; RU2018124336A; EP3397395B1; BR112018010181B1; MX2018006414A; EP3397395A1; US10654058B2; US10434529B2; RU2715656C2; US20180311692A1; CN108472671B; US20190336999A1; ZA201803041B; BR112018010181A2; WO2017115159A1; CN108472671A

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione si colloca nel settore dei dispositivi manuali di erogazione a grilletto per liquidi, ad esempio per l'igiene della casa, la deodorazione di ambienti, il trattamento di tessuti prima della stiratura, e simili. In particolare, forma oggetto della presente invenzione una testa di erogazione per un dispositivo di erogazione a grilletto munita di una innovativa molla di ritorno del grilletto.

I dispositivi di erogazione a grilletto hanno conosciuto una enorme diffusione, come è evidente osservando gli scaffali dei supermercati, soprattutto per la loro praticità d'uso e funzionalità. Ogni anno se ne producono molte centinaia di milioni di pezzi. Si comprende pertanto come anche un lieve miglioramento nel processo di produzione o una lieve modifica dei componenti, tale da consentire ad esempio una semplificazione strutturale o un risparmio di materia prima, possano in realtà avere in impatto importante sulla redditività della produzione.

Uno dei componenti essenziali per tali dispositivi di erogazione a grilletto è la molla di ritorno che, dopo l'azionamento del grilletto, consente di riportarlo nella posizione iniziale di riposo.

La molla di ritorno è un componente critico del dispositivo di erogazione. Ad esempio, è ripetutamente sollecitata durante la vita del dispositivo di erogazione, per cui deve essere sufficientemente robusta per scongiurare eventuali rotture o realizzata in materiali adeguati, spesso costosi. Ad esempio, si utilizza sovente una resina acetalica, ad esempio POM (Poliossimetilene).

Inoltre, durante l'assemblaggio della testa di erogazione, l'applicazione del grilletto al telaio e della molla di ritorno fra grilletto e telaio, è sempre una fase critica, tanto da dover essere condotta a velocità ridotta, spesso non soddisfacente rispetto a quelle raggiungibili in altre fasi della produzione. Scopo della presente invenzione è quello di realizzare una testa di erogazione provvista di una molla di ritorno che soddisfi le esigenze del settore e superi gli inconvenienti di cui si è detto.

Tale scopo è raggiunto da una testa di erogazione realizzata in accordo con la rivendicazione 1. Le rivendicazioni dipendenti individuano varianti di realizzazione.

Le caratteristiche ed i vantaggi della testa di erogazione secondo la presente invenzione saranno evidenti dalla descrizione di seguito riportata, data a titolo esemplificativo e non limitativo, in accordo con le tavole allegate, in cui;

- la figura 1 mostra una testa di erogazione secondo la presente invenzione, applicata ad un flacone;

la figura 2 rappresenta una vista in sezione sagittale della testa di erogazione della figura 1;

- la figura 3 illustra una vista in sezione della testa di erogazione della figura 1, secondo il piano di sezione III-III in figura 2;

la figura 4 mostra un telaio della testa di erogazione della figura 1;

- la figura 5 rappresenta una vista laterale del telaio della figura 4;

- la figura 6 illustra una vista frontale del telaio della figura 4;

- la figura 7 mostra un elemento integrato grillettomolla della testa di erogazione della figura 1;

la figura 8 rappresenta una vista laterale dell'elemento integrato grilletto-molla della figura 7;

la figura 9 illustra una vista in pianta dell'elemento integrato grilletto-molla della figura 7;

le figure 10a e 10b mostrano qualitativamente lo stato tensionale dell'elemento integrato grillettomolla, in una configurazione iniziale di riposo;

- le figure ila e llb rappresentano qualitativamente lo stato tensionale dell'elemento integrato grillettomolla, in una configurazione finale di azionamento del grilletto.

Secondo 1'invenzione, un dispositivo manuale di erogazione a grilletto comprende un flacone 3 per il contenimento del liquido e una testa di erogazione 1, applicabile al flacone 3, in genere ad un collo di questo.

Ad esempio, la testa di erogazione 1 è applicabile al flacone tramite una filettatura oppure tramite un collegamento a baionetta o a scatto.

La testa di erogazione 1 comprende un telaio di supporto 2, preferibilmente realizzato in un unico pezzo in materiale plastico, comprendente una struttura di collegamento per l'impegno con il flacone 3, provvista di un asse principale X.

Ad esempio, la struttura di collegamento è costituita da una gonna di collegamento 4 anulare, costituita tipicamente da una parete anulare che si estende attorno all'asse principale o asse di gonna X, ed è provvista di una filettatura interna o di alette interne per il collegamento rispettivamente filettato o a baionetta con il collo del flacone.

La testa di erogazione 1 comprende inoltre una camera di pressione 6 per il contenimento del liquido aspirato dal flacone e destinato ad essere erogato all'esterno, delimitata anularmente da una parete di camera 6a.

Preferibilmente, la camera di pressione 6 è ricavata nel telaio di supporto 2, che dunque comprende la parete di camera 6a.

La testa di erogazione 1 comprende inoltre un pistone 8, accolto scorrevolmente a tenuta nella camera di pressione 6; il pistone 8 è scorrevole con moto alternato nella camera di pressione 6 lungo un asse di pistone Y, incidente all'asse di gonna X, attorno al quale si estende la parete di camera 6a.

Ad esempio, l'asse di pistone Y è ortogonale all'asse di gonna X.

Inoltre, la testa di erogazione comprende un condotto di erogazione 10, che si estende fra una bocca prossimale 12 in comunicazione con la camera di pressione 6 e una bocca distale 14 dalla quale il liquido fuoriesce verso l'ambiente esterno, delimitato anularmente da una parete di condotto IOa.

Preferibilmente, detto condotto di erogazione 10 si estende prevalentemente lungo un asse di erogazione Z rettilineo, distinto e parallelo all'asse di pistone Y (e pertanto incidente, preferibilmente ortogonale, all'asse di gonna X). La parete di condotto IOa si estende anularmente attorno all'asse di pistone Y.

Preferibilmente, inoltre, il condotto di erogazione 10 è realizzato nel telaio di supporto 2, che dunque comprende detta parete di condotto IOa.

Un piano immaginario contenente 1'asse principale X della struttura di collegamento 4 e l'asse di erogazione Z del condotto di erogazione 10 è denominato piano sagittale S, e suddivide lo spazio in un semispazio destra e un semispazio sinistro, con riferimento ad un utilizzatore che impugna il dispositivo di erogazione davanti a sé.

Un piano immaginario ortogonale al piano sagittale S e passante per il condotto di erogazione Z è denominato piano trasversale T; il piano trasversale suddivide lo spazio in un semipiano superiore ed un semipiano inferiore, in cui è collocata la struttura di collegamento 4.

Un piano immaginario ortogonale al piano sagittale S e ortogonale al piano trasversale T e passante per l'asse principale X è denominato piano frontale F e suddivide lo spazio in un semispazio posteriore e un semispazio anteriore, in cui è collocata l'estremità distale 14 del condotto di erogazione 10.

Secondo una forma preferita di realizzazione, fra la superficie esterna 6a' della parete di camera 6a e la superficie esterna 10a' della parete di condotto IOa è presente un'intercapedine 20, in corrispondenza della quale la superficie esterna IOa' della parete di condotto IOa presenta una regione 11 piana, ossia una sorta di spianatura.

La regione piana 11 è ortogonale al piano sagittale S ed è attraversata in mezzeria da questo.

La testa di erogazione 1 comprende inoltre un condotto di collegamento 16 che pone in comunicazione la camera di pressione 6 con la bocca prossimale 12 del condotto di erogazione 10; il condotto di collegamento 16 è delimitato anularmente da una parete condotto di collegamento 16a, avente esternamente una superficie esterna 16a'.

La superficie esterna 16a' della parete condotto di collegamento 16 è posta fra la superficie esterna 6a' della parete di camera 6a e la superficie esterna IOa' della parete di condotto IOa.

La testa di erogazione 1 comprende mezzi valvolari di erogazione (non rappresentati), ad esempio a membrana, operanti lungo il condotto di collegamento 16, adatti a regolare il flusso di liquido fra la camera di pressione 6 ed il condotto di erogazione 10; in particolare, detti mezzi valvolari di erogazione sono adatti a consentire il flusso di liquido dalla camera di pressione verso il condotto di erogazione durante la fase di erogazione del liquido, ad esempio quando nella camera di pressione si supera una predefinita pressione di soglia.

Inoltre, la testa di erogazione 1 comprende un condotto di aspirazione 18 che pone in comunicazione il flacone 3 con la camera di pressione 6; il condotto di aspirazione 18 è delimitato da una parete condotto di aspirazione 18a.

La testa di erogazione 1 comprende inoltre mezzi valvolari di aspirazione (non rappresentati), ad esempio a membrana, operanti lungo il condotto di aspirazione 18, adatti a regolare il flusso di liquido fra il flacone e la camera di pressione 6; in particolare, detti mezzi valvolari di aspirazione sono adatti a consentire il flusso di liquido dal flacone verso la camera di pressione 6 durante una fase di aspirazione del liquido e ad impedire il flusso di ritorno del liquido dalla camera di pressione verso il flacone durante una fase di erogazione del liquido. Ad esempio, una unica membrana comprende sia i mezzi valvolari di aspirazione che i mezzi valvolari di erogazione.

La testa di erogazione 1 comprende inoltre un grilletto 30 applicato al telaio 2, preferibilmente simmetrico rispetto al piano sagittale S, ad esempio incernierato a questo in un perno 32 di detto telaio, che si estende lungo un asse di perno K ortogonale a detto piano sagittale S.

Secondo una forma preferita di realizzazione, il perno 32 sporge dalla parete di condotto IOa del condotto di erogazione 10 ed è situato nel semispazio superiore definito dal piano trasversale T.

Il grilletto 30 è adatto a influenzare il pistone 8 per imporne lo scorrimento nella camera di pressione 6. Ad esempio, il grilletto 30 comprende una porzione di azionamento 34 avente una superficie di appoggio 36 anteriore per l'appoggio delle dita di una mano, e una porzione di collegamento 38, da parte opposta alla superficie di appoggio 36, per il collegamento con il pistone 8, ad esempio tramite incernieramento.

Il grilletto 30 comprende inoltre una coppia di alette 42, 44, ad esempio disposte simmetricamente rispetto al piano sagittale S, solidali alla porzione di azionamento 34 e ciascuna provvista di un rispettivo foro 42', 44' per l'accoppiamento girevole con il perno 32 del telaio 2.

La testa di erogazione 1 comprende inoltre una molla di ritorno 50 adatta ad operare permanentemente fra il grilletto ed il telaio per influenzare il grilletto verso una posizione iniziale di riposo.

Preferibilmente, la molla 50 è realizzata in un unico pezzo con il grilletto 30, costituendo così insieme un singolo elemento integrato grilletto-molla 100.

Preferibilmente, la molla 50 comprende una coppia di bracci principali 52, 54 che si estendono da un'estremità frontale 52', 54' collocata nel semipiano anteriore definito dal piano frantale F e impegnabile dalla porzione di azionamento 34 del grilletto 30, ad una opposta estremità posteriore 52'', 54'', che di preferenza è collocata nel semispazio posteriore definito dal piano frontale F, prevalentemente lungo un asse di braccio B, parallelo alla direzione dell'asse di erogazione Z.

Ancora più preferibilmente, detta estremità posteriore 52'', 54'' è collocata esternamente alla superficie cilindrica immaginaria C passante per la superficie esterna 4a della gonna di collegamento 4.

Preferibilmente, inoltre, i bracci principali 52, 54 giacciono sostanzialmente su un piano parallelo al piano trasversale T e, di preferenza, presentano un andamento arcuato, concavo verso il piano sagittale S. Preferibilmente, inoltre, a molla a riposo, i bracci principali 52, 54 sono collocati nel semispazio inferiore definito dal piano trasversale T, e, di preferenza, si dispongono simmetricamente rispetto al piano sagittale S.

Secondo una forma preferita di realizzazione, inoltre, le estremità frontali 52', 54' dei bracci 52, 54 sono unite al grilletto 30, ed in particolare alla porzione di azionamento 34 di questo, per costituire l'elemento integrato 100 in un unico pezzo.

Inoltre, la molla 50 comprende bracci secondari 62, 64 che si estendono a partire dall'estremità posteriore 52'', 54'' dei bracci principali, in modo da formare un prolungamento di detti bracci principali lungo un asse di prolungamento P distinto dall'asse di braccio B. Ad esempio, preferibilmente, detti bracci secondari 62, 64 si estendono lungo un rispettivo asse di prolungamento P, parallelo all'asse di braccio B, sovrapponendosi almeno parzialmente ai bracci principali 52, 53 lungo la direzione di detto asse di braccio B.

Preferibilmente, inoltre, detti bracci secondari 62, 64 giacciono sullo stesso piano immaginario, parallelo al piano trasversale T, su cui giacciono i bracci principali 52, 54.

Preferibilmente, inoltre, i bracci secondari 62, 64 sono prossimali al piano sagittale S rispetto ai bracci principali 52, 54.

In particolare, la molla 50 comprende porzioni di raccordo 66, 68 ripiegate ad U o a gomito, che raccordano l'estremità posteriore 52'', 54'' dei bracci principali 52, 54 con i bracci secondari 62, 64.

Inoltre, la molla 50 comprende una porzione di riscontro 70 adatta a cooperare con il telaio 2 per portare la molla 50 a riscontro in una predefinita posizione lungo la direzione dell'asse di erogazione Z. In particolare, la porzione di riscontro 70 si porta a riscontro, quando la molla è applicata al telaio correttamente, della parete condotto di collegamento 16a.

Ad esempio, la porzione di riscontro 70 è costituita da una traversa 72 che unisce detti bracci secondari 62, 64, ad esempio all'estremità opposta rispetto a quella raccordata ai bracci principali 52, 54.

Di preferenza, la porzione di riscontro 70, ed in particolare la traversa 72, è attraversata dal piano sagittale S, si estende perpendicolarmente rispetto a questo e si presenta simmetrica rispetto a detto piano sagittale S.

Preferibilmente, inoltre, la porzione di riscontro 70 presenta dimensioni tali da essere adatta a disporsi nell'intercapedine 20 fra la parete di camera 6a e la parete di condotto IOa.

In virtù della traversa 72 che unisce i due bracci secondari 62, 64, detta traversa 72 e detti bracci secondari 62, 64 formano un'ansa 74 rientrante a partire dalle estremità posteriori 52'', 54'', nella quale è alloggiabile una porzione di impegno del telaio 2, ad esempio la parete condotto di collegamento 16a.

All'imboccatura dell'ansa 74, la molla 50 presenta porzioni di invito 76, 78 al raccordo fra i bracci principali 52, 54 ed i bracci secondari 62, 64, che formano un condotto di invito convergente verso l'interno dell'ansa 74. La porzione di impegno del telaio 2 è quindi accolta nell'ansa 74.

Secondo una forma preferita di realizzazione, la molla 50 comprende inoltre un elemento di vincolo 80 adatto a impegnarsi con il telaio 2 per vincolare la molla 50 a detto telaio 2 in modo da incrementare l'azione elastica da questa esercita sul grilletto 30.

Preferibilmente, l'elemento di vincolo 80 comprende una piastrina 82 che si estende dalla porzione di riscontro 70, preferibilmente da parte opposta rispetto all'ansa 80.

La piastrina 82 presenta dimensioni tali da essere adatta a disporsi nell'intercapedine 20 fra la parete di camera 6a e la parete di condotto 10a, ed in particolare uno spessore (dimensione nella direzione dell'asse di gonna X) tale da infilarsi con leggera interferenza nell'intercapedine 20 fra la parete di camera 6a e la parete di condotto IOa.

In particolare, la piastrina 80 va a contatto della regione piana 11 della superficie esterna IOa' della parete di condotto IOa, che forma un contro-elemento di vincolo 80' del telaio 2.

In una configurazione di riposo, in cui il grilletto non è azionato dall'utilizzatore, la molla 50 si trova di preferenza in uno stato di precompressione, in modo che, vantaggiosamente, i giochi fra i componenti siano recuperati ed il grilletto non sembri labile o mal montato all'utilizzatore (figure 10a e 10b).

In tale configurazione di riposo, l'elemento di vincolo 80 è a riscontro del contro-elemento di vincolo 80' solidale al telaio 2.

Azionando il grilletto 30, i bracci principali 52, 54 e le porzioni di raccordo 66, 68 della molla 30 vanno incontro ad una evidente deformazione che causa l'azione elastica di ritorno sul grilletto 30.

Tale deformazione risulta particolarmente evidente sui bracci principali 52, 54, che vanno incontro ad una flessione verso il piano trasversale T (figura Ila) e in allontanamento dal piano sagittale S (Figura llb).

Preferibilmente, in una configurazione limite di azionamento, quando il grilletto 30 è in una posizione di fine corsa, i bracci principali 52, 54 deformati attraversano il piano trasversale T e si portano almeno parzialmente nel semispazio superiore.

Anche le porzioni di raccordo 66, 68 vanno incontro ad una deformazione, come risulta dalle tensioni che si generano in talune regioni circoscritte (regioni a, figura Ila), paragonabili a quelle che si generano in talune regioni (regioni β, figura Ila) dei bracci principali 52, 54.

Innovativamente, la testa di erogazione secondo la presente invenzione soddisfano le esigenze del settore e superano gli inconvenienti di cui si è detto.

Infatti, in virtù della propria conformazione, la molla genera una significativa azione di ritorno sul grilletto, anche utilizzando un materiale plastico non eccessivamente rigido e quindi meno costoso. Ad esempio, la molla è realizzata in una resina termoplastica, ad esempio PP (polipropilene).

Vantaggiosamente, inoltre, ciò consente di realizzare in un unico pezzo sia il grilletto che la molla, tramite tecniche di stampaggio ad iniezione tradizionali, ossia evitando il co-stampaggio di parti in materiali diversi.

Secondo un ulteriore aspetto vantaggioso, la molla consente di ottenere l'azione di ritorno desiderata contenendo l'entità della deformazione dei bracci; ciò consente di limitare gli ingombri della molla alla massima deformazione, consentendo di alloggiarla nella copertura della testa.

Vantaggiosamente, inoltre, la testa di erogazione consente un'elevata velocità di assemblaggio dei componenti, ed in particolare della molla o dell'elemento integrato grilletto-molla, poiché un inserimento lungo la direzione dell'asse di erogazione consente di applicare velocemente l'elemento grillettomolla al telaio.

Secondo un ulteriore aspetto vantaggioso, l'elemento integrato grilletto-molla rende meno problematiche le operazioni di stoccaggio in magazzino e le successive fasi di assemblaggio del dispositivo.

Infatti, come è noto, i semilavorati grilletto-molla, dopo lo stampaggio, vengono stoccati in contenitori di grandi dimensioni che tipicamente contengono alcune migliaia di questi componenti.

I contenitori vengono successivamente dislocati presso la macchina di assemblaggio la quale, ad esempio tramite vasche vibranti e alimentatori lineari, provvede a orientare correttamente il componente e poi ad assemblarlo al resto del dispositivo.

Tuttavia, i componenti grilletto-molla disposti sul fondo dei contenitori sono soggetti ad un'azione meccanica, dovuta al peso dei componenti soprastanti, che tende a deformarli, con conseguenti inconvenienti per il corretto orientamento e assemblaggio.

Inoltre, i componenti stampati ad iniezione, come è noto, sono soggetti ad un ritiro dimensionale, che causa ulteriori distorsioni. Tale fenomeno è particolarmente accentuato nelle strutture ''aperte", quali ad esempio il componente grilletto-molla di cui al documento US 2009/0050653.

Il componente grilletto-molla secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, invece, presenta una struttura "chiusa", ossia un loop formato dai bracci secondari e dalla traversa, che limita notevolmente le distorsioni, a vantaggio delle operazioni di manipolazione e assemblaggio poststampaggio.

E' chiaro che un tecnico del ramo, al fine di soddisfare esigenze contingenti, potrebbe apportare modifiche alla testa di erogazione sopra descritta, tutte contenute nell'ambito di tutela come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Testa di erogazione (1) per un dispositivo di erogazione a grilletto, comprendente: - un condotto di erogazione (10) avente estensione lungo un asse di erogazione (Z) rettilineo; - un telaio (2); - un grilletto (30) applicato al telaio, azionabile per l'erogazione del liquido; - una molla (50) adatta ad operare sul grilletto (30) con un'azione elastica di ritorno, comprendente: i) una coppia di bracci principali (52,54) che si estendono da un'estremità anteriore (52',54') impegnabile dal grilletto (30) ad una opposta estremità posteriore (52'',54'') prevalentemente lungo un rispettivo asse di braccio (B); ii) bracci secondari (62,64) che si estendono dai bracci principali (52,54) come prolungamento lungo un rispettivo asse di prolungamento (P) distinto dall'asse di braccio (B); iii) una porzione di riscontro (70) che unisce i bracci secondari (62,64); in cui la porzione di riscontro (70) e/o i bracci secondari (62,64) sono applicati al telaio (2) per realizzare un vincolo e far insorgere l'azione di ritorno.
2. Testa di erogazione secondo la rivendicazione 1, in cui l'asse di braccio (B) si sovrappongono almeno parzialmente ai bracci principali (52,54) lungo la direzione di detto asse di braccio (B).
3. Testa di erogazione secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la molla (50) comprende porzioni di raccordo (66,68) ripiegate ad "U" o a gomito, che raccordano l'estremità posteriore (52'',54'') dei bracci principali (52,54) con i bracci secondari (62,64).
4. Testa di erogazione secondo la rivendicazione 1 o 2 o 3, in cui la porzione di riscontro (70) è costituita da una traversa (72) che unisce detti bracci secondari (62,64).
5. Testa di erogazione secondo la rivendicazione 4, in cui la traversa (72) e i bracci secondari (62,64) formano un'ansa (74) rientrante a partire dalle estremità posteriori (52'',54'') dei bracci principali (52,54).
6. Testa di erogazione secondo la rivendicazione 5, in cui una porzione di impegno (16a) del telaio (2) è alloggiata nell'ansa (74) per realizzare un riscontro al posizionamento della molla lungo la direzione dell'asse di erogazione (Z).
7. Testa di erogazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la molla (50) comprende un elemento di vincolo (80) impegnato con il telaio (2), comprendente una piastrina (82) che si estende dalla porzione di riscontro (70).
8. Testa di erogazione secondo la rivendicazione 7, in cui la piastrina (82) è inserita in una intercapedine (20) del telaio (2), formata fra una parete di camera (6a) di una camera di pressione (6) e una parete di condotto (IOa) del condotto di erogazione (10).
9. Testa di erogazione secondo la rivendicazione 8, in cui la piastrina (82) è a contatto di una regione piana (11) di una superficie esterna (IOa') di detta parete di condotto (IOa).
10. Testa di erogazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il grilletto (30) e la molla (50) sono realizzati in un unico elemento integrato grilletto-molla (100).
11. Testa di erogazione secondo la rivendicazione 10, in cui le estremità anteriori (52',54') dei bracci principali (52,54) sono uniti al grilletto (30).
12. Testa di erogazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il telaio (2) comprende una struttura di collegamento (4) per l'impegno meccanico con un flacone (3) del dispositivo di erogazione, detta struttura (4) essendo provvista di un asse principale (X), in cui: - un immaginario piano sagittale (S) contiene l'asse principale (X) e l'asse di erogazione (Z) e suddivide lo spazio in un semispazio destro e un semispazio sinistro; - un immaginario piano trasversale (T) è ortogonale al piano sagittale (S) e contiene l'asse di erogazione (Z), e suddivide lo spazio in un semipiano superiore e un semipiano inferiore in cui è collocata la strutrtura di collegamento (4); - un immaginario piano frontale (F) è ortogonale al piano sagittale (S) e al piano trasversale (T) e contiene l'asse principale (X), e suddivide lo spazio in un semispazio posteriore e un semispazio anteriore in cui è collocata l'estremità distale (14) del condotto di erogazione (10).
13. Testa di erogazione secondo la rivendicazione 12, in cui i bracci principali (52,54) sono simmetrici rispetto al piano sagittale (S).
14. Testa di erogazione secondo la rivendicazione 12 o 13, in cui i bracci principali (52,54) sono arcuati in maniera convessa verso il piano sagittale (S).
15. Testa di erogazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 12 a 14, in cui i bracci secondari (62,64) sono prossimali al piano sagittale (S) rispetto ai bracci principali (52,54). lfi.
Testa di erogazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 12 a 15, in cui, a molla a riposo, i bracci principali (52,54) e i bracci secondari (62,64) giacciono sostanzialmente su un piano immaginario parallelo al piano trasversale (T).
17. Testa di erogazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 12 a 16, in cui, a molla a riposo, i bracci principali sono collocati nel semispazio inferiore definito dal piano trasversale (T).
18. Testa di erogazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 12 a 17, in cui il grilletto (30) è incernierato al telaio (2) in un asse di perno (K) collocato nel semispazio superiore definito dal piano trasversale (T).
19. Testa di erogazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 12 a 18, comprendente un pistone (8) azionabile dal grilletto (30) lungo un asse di pistone (Y), detto asse di pistone (Y) essendo parallelo al piano trasversale (T) e distale rispetto ad un piano immaginario su cui giacciono i bracci (52,54 62,64) della molla (50).
20. Elemento integrato grilletto-molla (100) per un dispositivo di erogazione a grilletto, realizzato in un unico pezzo, comprendente un grilletto (30) e una molla (50), in cui la molla (50) comprende: i) una coppia di bracci principali (52,54) che si estendono da un'estremità anteriore (52',54') unita al grilletto (30) ad una opposta estremità posteriore (52'',54'') prevalentemente lungo un rispettivo asse di braccio (B); ii) bracci secondari (62,64) che si estendono dai bracci principali (52,54) come prolungamento lungo un rispettivo asse di prolungamento (P) distinto dall'asse di braccio (B); iii) una porzione di riscontro (70) che unisce i bracci secondari (62,64); in cui la porzione di riscontro (70) comprende una traversa (72) che insieme ai bracci secondari (62,64) realizza un'ansa (74) rientrante a partire dalle estremità posteriori (52'',54'') dei bracci principali (52,54).