ITUB20159444A1 - Apparecchiatura per svolgere cavi flessibili su fondali e metodo di funzionamento di una apparecchiatura per svolgere cavi flessibili su fondali - Google Patents

Apparecchiatura per svolgere cavi flessibili su fondali e metodo di funzionamento di una apparecchiatura per svolgere cavi flessibili su fondali Download PDF

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ITUB20159444A1 ITUB2015A009444A ITUB20159444A ITUB20159444A1 IT UB20159444 A1 ITUB20159444 A1 IT UB20159444A1 IT UB2015A009444 A ITUB2015A009444 A IT UB2015A009444A IT UB20159444 A ITUB20159444 A IT UB20159444A IT UB20159444 A1 ITUB20159444 A1 IT UB20159444A1
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IT
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ITUB2015A009444A
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Andrea Tiberio
Stefano Malagodi
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Innovo Eng And Construction Ltd
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    • B63SHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; RELATED EQUIPMENT
    • B63BSHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; EQUIPMENT FOR SHIPPING 
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    • B63B35/04Cable-laying vessels
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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Description

APPARECCHIATURA PER SVOLGERE CAVI FLESSIBILI SU FONDALI E METODO DI FUNZIONAMENTO DI UNA APPARECCHIATURA PER SVOLGERE CAVI FLESSIBILI SU FONDALI
Campo di applicazione
Lapresente invenzione concerne un’apparecchiatura per svolgere cavi flessibili su fondali ed un metodo di funzionamento di una apparecchiatura per svolgere cavi flessibili su fondali.
L’apparecchiatura ed il metodo di cui trattasi rientrano nel settore industriale dalla produzione di attrezzature offshore e sono destinati ad un impiego nel campo della posa di cavi su fondali di mali, laghi, bacini, eccetera.
Più in dettaglio, l’apparecchiatura oggetto della presente invenzione è destinata ad essere montata su navi per svolgere su di un fondale bobine di cavi, quali in particolare cavi flessibili (come ad esempio un cavo di trasmissione dell’energia, un cavo di segnale per la trasmissione dati, ecc.) o cavi in acciaio snervato impiegati ad esempio per iniettare aria compressa o acqua in un pozzo petrolifero.
In particolare, le bobine di cavi destinate ad essere svolte mediante Γ apparecchiatura ed il metodo in oggetto presentano diametro circa tra 6 e 24 metri e peso circa tra 200 e 2500 tonnellate.
Stato della tecnica
Come è noto, le apparecchiature per svolgere cavi sui fondali comprendono tradizionalmente una struttura di supporto formata da un basamento e da due torri che si ergono per alcuni metri parallelamente Luna all’altra a partire dal basamento e che supportano tra di loro una bobina di un cavo da posare sul fondale.
Più in dettaglio, ciascuna torre è preferibilmente realizzata mediante due colonne parallele e contraffacciate tra le quali è scorrevolmente impegnato in guide contrapposte un gruppo porta-mozzo che supporta girevolmente la bobina. Quest’ultima è solitamente costituita da un tamburo attorno al quale è avvolto il cavo ed il quale è portato in rotazione da mezzi motori direttamente montati sul gruppo porta-mozzo dell’ apparecchiatura.
L’apparecchiatura comprende inoltre almeno due pistoni oleodinamici verticali, ciascuno dei quali è montato tra le due colonne di ciascuna torre per il sollevamento e l’abbassamento della bobina ha una posizione abbassata di carico ed una posizione sollevata di lavoro.
Sono inoltre previsti due pistoni oleodinamici orizzontali montati sul basamento per spostare le due torri lungo rotaie in avvicinamento od in allontanamento reciproco al fine di consentire al gruppo porta-mozzo rispettivamente di impegnarsi al tamburo della bobina o di staccarsi dal tamburo medesimo.
Operativamente, per caricare suH’apparecchiatura una bobina è generalmente prevista la seguente sequenza di operazioni.
Dapprima si carica una bobina supportata da una sella di carpenteria metallica sul ponte di una nave e quindi si dispone la bobina sulla sella ha le due torri della apparecchiatura preventivamente allontanate l’una dall’altra per consentire l’interposizione della bobina. A questo punto, i gruppi porta mozzo sono sollevati dai pistoni verticali fino a allinearsi con il tamburo della bobina. Le due torri sono quindi avvicinate mediante l’azionamento dei pistoni orizzontali per portare i pignoni dei gmppi porta-mozzo ad ingranare previste corone dentate solidali al tamburo della bobina nonché per portare gli alberi di supporto dei gmppi porta- mozzo ad impegnarsi girevolmente con il tamburo della bobina.
Quindi i gmppi porta-mozzo sono ulterionnente sollevati mediante i pistoni verticali per sollevare a loro volta la bobina dalla sella, al fine di consentire la rotazione della bobina per svolgere il cavo sul fondale.
Come è noto le bobine di cavo hanno un peso molto rilevante, tipicamente di molte centinaia di tonnellate, e possono avere le dimensioni di lunghezza e di raggio (e quindi di altezza) variabili in funzione dell’azienda produttrice, delle caratteristiche del cavo da svolgere o della lunghezza di quest’ultimo.
In uno stesso sito (quale il cantiere offshore per realizzare un pozzo petrolifero) è spesso necessario depositare diversi tipi di cavi atti allo svolgimento di differenti funzioni. Ad esempio è prevista la posa di cavi flessibili, come cavi di trasmissione dell’energia, cavi di segnale per la trasmissione dati (ad esempio in fibra ottica). Tali cavi flessibili sono tipicamente avvolti in bobine di diametro compreso ria circa b e l l metri e di peso ria 200 e 500 tonnellate.
Inoltre, nel medesimo sito è prevista la posa anche di cavi in acciaio snervato impiegati ad esempio per iniettare aria compressa o acqua in un pozzo petrolifero al fine di controllare il livellamento di quest’ultimo. Tali cavi di acciaio snervato sono avvolti in bobine di diametro di circa 24 metri e di peso di circa 2400 tonnellate.
La necessità di posare i suddetti differenti tipi di cavi richiede l’impiego di differenti apparecchiature per lo svolgimento di cavi, ciascuna delle quali deve essere dimensionata per la dimensione e per il peso delle bobine da svolgere (in particolare, l’altezza e la robustezza delle torri e le dimensioni e la potenza dei pistoni).
A tale scopo è necessario impiegare nello stesso sito più navi portanti montate le diverse apparecchiature per svolgere i corrispondenti diversi tipi di cavi, con conseguenti ingenti spese in particolare per l’impiego di più navi.
Diversamente, è previsto di impiegare una medesima nave, la quale viene prima attrezzata con Tapparecchiatura per svolgere i cavi flessibili e, terminata la posa di questi ultimi, viene attrezzata con Tapparecchiatura per svolgere i cavi di acciaio snervati. Tale soluzione, tuttavia, richiede che la nave percorra più volte il tragitto ria il sito di posa dei cavi ed il cantiere in cui vengono cambiate le apparecchiature e le bobine, con conseguenti lunghi tempi per la realizzazione della posa di tutti i cavi ed elevati costi per lo spostamento della nave.
Presentazione deirinvenzione
Il problema alla base della presente invenzione è pertanto quello di ovviare agli inconvenienti della tecnica nota sopra trattata, mettendo a disposizione un’ apparecchiatura per svolgere cavi su fondali ed un metodo di funzionamento di un’apparecchiatura per svolgere cavi su fondali, che consentano di operare con bobine di differente peso e di differenti dimensioni.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una apparecchiatura per svolgere cavi su fondali ed un metodo di funzionamento di detta apparecchiatura, i quali consentano di impiegare sequenzialmente più bobine disposte su un ponte di una nave.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una apparecchiatura per svolgere cavi su fondali, la quale occupi ingombri relativamente ridotti. Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una apparecchiatura per svolgere cavi su fondali, la quale sia del tutto sicura ed operativamente del tutto affidabile.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell’invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggionnente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una fonna di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la figura 1 mostra una vista in pianta dall’alto dell’ apparecchiatura oggetto delle presente invenzione;
- la figura 2 mostra una vista laterale dell’ apparecchiatura oggetto delle presente invenzione, in cui è illustrato in particolare una prima torre, ed una seconda torre che è rappresentata in due differenti posizioni operative;
- la figura 3 mostra una vista laterale di un particolare dell’apparecchiatura in oggetto, relativo alla prima torre dell’apparecchiatura;
- la figura 4 mostra una vista in prospettiva della prima e della seconda torre dell’ apparecchiatura in oggetto, in cui la seconda torre è disposta in posizione sollevata; - la figura 5 mostra una vista in prospettiva della prima e della seconda torre dell’apparecchiatura in oggetto, in cui la seconda torre è disposta inposizione abbassata; - la figura 6 mostra una vista in prospettiva della prima e della seconda torre dell’ apparecchiatura in oggetto, in cui la seconda torre è disposta in posizione abbassata con primi attuatoli di movimentazione sconnessi dalla seconda torre;
- la figura 7 mostra una vista in prospettiva della prima e della seconda dell’apparecchiatura in oggetto, in cui seconda tome è separata dalla prima torre; - la figura 8 mostra un particolare dell’apparecchiatura in oggetto, relativo a mezzi di traslazione trasversale della seconda torre;
- la figura 9 mostra una vista laterale della seconda torre dell’apparecchiatura;
- la figura 10 mostra una vista in prospettiva della seconda torre dell’apparecchiatura con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
- la figura 11 mostra un particolare della seconda torre relativo ad una parte inferiore della seconda torre medesima;
- la figura 12 mostra un ulteriore dettaglio della seconda torre illustrata in figura 11 ; - le figure 13a-13g mostrano la seconda torre avente un corrispondente gruppo portamozzo disposto in corrispondenti differenti configurazioni operative;
- la figura 14 mostra una vista in pianta dell’apparecchiatura durante una fase di posizionamento di una prima bobina in una prima stazione dell’ apparecchiatura medesima;
- la figura 15 mostra una vista in pianta dell’ apparecchiatura al termine della fase di posizionamento della prima bobina;
- la figura 16 mostra una vista in pianta dell’apparecchiatura durante una fase di associazione delle prime torri alla prima bobina;
- la figura 17 mostra un particolare dell’apparecchiatura illustrata in figura 16 relativo alla prima stazione in cui sono disposte la prima bobina e le torri;
- la figura 18 mostra una vista in pianta dell’apparecchiatura durante una fase di impegno dei mozzi dell’ apparecchiatura con la prima bobina;
- la figura 19 mostra una vista in sezione dell’ apparecchiatura illustrata in figura 18 secondo la traccia XIX-XIX della figura 18 medesima;
- la figura 20 mostra una vista in sezione delle torri durante una fase di disimpegno dei mozzi dalla prima bobina;
- la figura 21 mostra una vista in pianta dell’apparecchiatura durante una fase di spostamento delle toni tra la prima stazione ed una seconda stazione in cui è disposta una seconda bobina;
- le figure 22a e 22b mostrano rispettivamente una vista laterale ed una vista in pianta della seconda stazione dell’apparecchiatura durante una fase di traslazione delle seconde torri rispetto alle conispondenti prime torri;
- la figura 23 mostra una vista frontale delle seconda stazione dell’apparecchiatura in oggetto durante una seconda fase di disimpegno dalla seconda bobina;
- la figura 24 mostra una vista in pianta dell’apparecchiatura durante una fase spostamento delle seconde torri tra la seconda stazione ed una terza stazione in cui è disposta una terza bobina.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita
Con riferimento agli uniti disegni è stata indicata nel suo complesso con 1 Γ apparecchiatura per svolgere cavi su fondali, oggetto della presente invenzione.
L’apparecchiatura 1 di cui trattasi è destinata ad essere vantaggiosamente impiegata in cantieri offshore per posare cavi sul fondale ad esempio di mari, laghi, bacini d’acqua. In particolare, l’apparecchiatura 1 in oggetto è destinata ad essere predisposta su una struttura di supporto quale un ponte di una nave o di una piattaforma attrezzata per operare in un cantiere offshore.
Con riferimento alle allegate figure, l’apparecchiatura 1 comprende due prime torri 2, le quali sono disposte tra loro parallele e distanziate e si sviluppano vantaggiosamente secondo corrispondenti prime direzioni di sviluppo X’ verticali.
Inoltre, con riferimento in particolare agli esempi illustrati nelle figure 3 e 4, Γ apparecchiatura 1 comprende due mozzi 3, i quali sono disposti tra loro contraffacciati, sono suscettibili di essere associati alle corrispondenti prime torri 2 e sono suscettibili di impegnarsi meccanicamente a corrispondenti estremità di un tamburo 14’, 16’, 21 ’ di una bobina 14, 16, 21 per supportare girevolmente la bobina 14, 16, 21 medesima.
Vantaggiosamente, la bobina 14, 16, 21 è dotata di un corrispondente tamburo 14’ , 16’, 2 Γ attorno al quale è avvolto un corrispondente cavo da svolgere. In particolare, il tamburo 14’, 16’, 2Γ della bobina 14, 16, 21 (realizzato ad esempio in acciaio) ha fonna sostanzialmente cilindrica e si estende orizzontalmente tra due estremità portando esternamente avvolto il corrispondente cavo.
Ciascun mozzo 3 è vantaggiosamente girevole attorno ad un proprio asse di rotazione W preferibilmente orizzontale ed ortogonale alle prime direzioni di sviluppo X’ delle due prime torri 2.
Inoltre, l’apparecchiatura 1 comprende mezzi di movimentazione 11, 12 predisposti per spostare ciascun mozzo 3 lungo la corrispondente prima torre 2, al fine in particolare di allineare il mozzo 3 al tamburo 14’, 16’, 2 Γ della bobina 14, 16, 21 per impegnarlo a quest’ultima e di sollevare ed abbassare la bobina 14, 16, 21 medesima, come descritto in dettaglio nel seguito.
In accordo con l’idea alla base della presente invenzione, ciascuna prima torre 2 comprende una prima sede di guida 5 sviluppantesi lungo una prima direzione di spostamento Y’ sostanzialmente verticale.
Inoltre, l’apparecchiatura 1 comprende due seconde torri 6 le quali sono disposte tra loro parallele e distanziate e si sviluppano vantaggiosamente secondo corrispondenti seconde direzioni di sviluppo X” verticali.
Ciascuna seconda torre 6 è suscettibile di spostarsi lungo la prima sede di guida 5 della corrispondente prima torre 2 (come descritto in dettaglio nel seguito) ed è dotata di una seconda sede di guida 7 sviluppantesi lungo una seconda direzione di spostamento Y” parallela alla suddetta prima direzione di spostamento Y’ della prima sede di guida 5 medesima.
Inoltre, l’apparecchiatura 1 comprende due gruppi porta-mozzo 8, ciascuno dei quali è scorrevolmente vincolato alla corrispondente seconda sede di guida 7 e porta girevolmente montato il corrispondente mozzo 3.
Vantaggiosamente, con riferimento alle figure 9 e 10, ciascun gruppo porta-mozzo 8 comprende un corpo di supporto 9, preferibilmente metallico di forma scatolare, ad esempio sostanzialmente a forma di parallelepipedo, il quale porta centralmente e girevolmente montato il mozzo 3 avente in particolare la fonna di un corpo cilindrico provvisto perifericamente di intagli atti ad innestarsi in corrispondenti denti ricavati sul profilo interno di una flangia di collegamento (di tipo di per sé noto al tecnico del settore) fissata alla estremità del tamburo 14’, 16’, 2Γ della bobina 14, 16, 21 per trasmettere a quest’ultima il moto di rotazione per lo svolgimento del con'ispondente cavo.
Sul coipo di supporto 9 del gmppo porta- mozzo 8 è inoltre montato almeno un motore 10 (e preferibilmente due motori 10) ad esempio di tipo elettrico od oleodinamico, il quale è meccanicamente collegato al mozzo 3 per portare quest’ultimo in rotazione e con esso la bobina 14, 16, 21.
Secondo l’invenzione, apparecchiatura 1 comprende mezzi di traslazione 19, i quali sono predisposti per spostare ciascuna seconda torre 6 tra una prima configurazione operativa, in cui la seconda torre 6 è scorrevolmente vincolata nella prima sede di guida 5 della corrispondente prima torre 2 (come illustrato negli esempi delle figure 4-6), ed una seconda configurazione operativa, in cui la seconda torre 6 è disposta fuori dalla prima sede di guida 5 della corrispondente prima torre 2 (come illustrato nell’esempio di figura 7). Inoltre, i mezzi di movimentazione 11, 12 dell’ apparecchiatura 1 comprendono un primo sistema di movimentazione 11 meccanicamente collegato alle seconde torri 6 e predisposto per movimentare ciascuna seconda torre 6 (disposta nella suddetta prima configurazione operativa) nella corrispondente prima sede di guida 5 lungo la suddetta prima direzione di spostamento Y’, al fine in particolare di impegnare i mozzi 3 a bobine di dimensioni elevate (ad esempio di diametro di 24 metri), come descritto nel seguito.
Inoltre, i mezzi di movimentazione 11, 12 comprendono un secondo sistema di movimentazione 12 meccanicamente collegato ai gmppi porta-mozzo 8 e predisposto per movimentare ciascun gruppo porta -mozzo 8 nella corrispondente seconda sede di guida 7 della corrispondente seconda torre 6 lungo la suddetta seconda direzione di spostamento Y”, al fine in particolare di impegnare i mozzi 3 a bobine di dimensioni relativamente ridotte (ad esempio di diametro di 12 metri), come descritto nel seguito.
In particolare, il secondo sistema di movimentazione 12 è predisposto per movimentare i gmppi porta-mozzo 8 quando le corrispondenti seconde torri 6 sono disposte nella suddetta seconda configurazione operativa.
Vantaggiosamente, con riferimento all’ esempio illustrato nelle figure 1 e 2, Γ apparecchiatura 1 comprende una prima stazione 13 dotata di una prima sede di appoggio 13’ (illustrata in maniera schematizzata in figura 2) in cui è destinata ad essere disposta una prima bobina 14 dotata di un primo tamburo 14’ attorno al quale è avvolto un primo cavo. In particolare, tale primo cavo potrà ad esempio essere costituito da un cavo in acciaio snervato destinato ad essere impiegato ad esempio per iniettare aria compressa o acqua in un pozzo petrolifero.
Opportunamente, la suddetta prima bobina 14 ha dimensioni e peso relativamente elevati, presentando ad esempio un diametro di circa 24 metri ed un peso di circa 2400 tonnellate. Operativamente, al fine di svolgere il primo cavo della prima bobina 14, quest’ ultima è destinata ad essere disposta tra le due prime torri 2 al fine di impegnarsi con i mozzi 3 dell’apparecchiatura 1, come descritto in dettaglio nel seguito.
L’apparecchiatura 1 in oggetto comprende una seconda stazione 15 dotata di una seconda sede di appoggio 15’ (illustrata in maniera schematizzata in figura 2) in cui è destinata ad essere disposta una seconda bobina 16 dotata di un secondo tamburo 16’ attorno al quale è avvolto un secondo cavo. In particolare, tale secondo cavo potrà ad esempio essere costituito da un cavo flessibile destinato ad varie applicazioni, quale un cavo per la trasmissione dell’energia, un cavo di segnale per la trasmissione di dati (ad esempio in fibra ottica), un tubo flessibile e più in generale un cordone ombelicale flessibile.
Opportunamente, la suddetta seconda bobina 16 ha dimensioni e peso minori rispetto alla suddetta prima bobina 14, presentando ad esempio un diametro di circa 5-12 metri ed un peso di circa 250-300 tonnellate.
Operativamente, al fine di svolgere il secondo cavo della seconda bobina 16, quest’ ultima è destinata ad essere disposta tra le seconde torri 6 al fine di impegnarsi con i mozzi 3 dell’ apparecchiatura 1, come descritto in dettaglio nel seguito.
Vantaggiosamente, la prima e la seconda sede di appoggio 13’ 15’ rispettivamente della prima e della seconda stazione 13, 15 comprendono una corrispondente sella di supporto di carpenteria metallica sulla quale è destinata ad essere appoggiata la corrispondente bobina 14, 16.
L’apparecchiatura 1 in oggetto comprende inoltre due prime piste longitudinali 17, le quali sono disposte tra loro parallele e si sviluppano almeno tra la prima stazione 13 e la seconda stazione 15 . Su ciascuna di tali prime piste longitudinali 17 è scorrevolmente disposta la corrispondente prima torre 2 per consentire lo spostamento di quest’ultima tra la prima stazione 13 e la seconda stazione 15.
Allo scopo, Γ apparecchiatura 1 comprende primi mezzi di spostamento 18 (illustrati in dettaglio negli esempi delle figure 4-7), i quali sono meccanicamente collegati alle prime torri 2 e, quando le seconde torri 6 sono nella loro prima configurazione operativa, tali primi mezzi di spostamento 18 sono predisposti per movimentare le prime torri 2 lungo le conispondenti prime piste longitudinali 17 tra la prima stazione 13 e la seconda stazione 15.
In particolare, quando le prime torri 2 (assieme alle seconde torri 6 disposte nella prima configurazione operativa) sono nella prima stazione 13, i mozzi 3 sono suscettibili di impegnarsi al primo tamburo 14’ della prima bobina 14. Quando le seconde torri 6 sono nella seconda stazione 15 disposte nella suddetta seconda configurazione operativa, i mozzi sono suscettibili di impegnarsi al secondo tamburo 16’ della seconda bobina 16.
Vantaggiosamente, il primo sistema di movimentazione 11 è predisposto per spostare la corrispondente seconda torre 6, disposta nella prima configurazione operativa, lungo la corrispondente prima direzione di spostamento Y’ tra almeno una posizione sollevata, in cui la seconda torre 6 è sollevata, almeno parzialmente, dalla corrispondente prima pista longitudinale 17 (come illustrato nell’ esempio di figura 4), ed una posizione abbassata, in cui la seconda torre (6) è posta in appoggio sulla corrispondente prima pista longitudinale 17 (come illustrato negli esempi delle figure 5 e 6).
Preferibilmente, la seconda torre 6 nella posizione sollevata è posizionatile a più diverse quote in funzione, in particolare, delle dimensioni delle bobine e delle fasi operative attuate dall’ apparecchiatura 1.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 comprende una terza stazione 20 dotata di una terza sede di appoggio 20’ in cui è destinata ad essere disposta una terza bobina 21 dotata di un terzo tamburo 21 ’ attorno al quale è avvolto un terzo cavo. In particolare, tale terzo cavo potrà essere costituito da un cavo flessibile ad esempio dei tipi sopra indicati per il secondo cavo della seconda bobina 16.
Opportunamente, la terza bobina 21 ha dimensioni e peso minori rispetto alla suddetta prima bobina 14, presentando ad esempio un diametro di circa 5-12 metri ed un peso di circa 250-300 tonnellate.
Operativamente, al fine di svolgere il terzo cavo della terza bobina 21, quest’ultima è destinata ad essere disposta tra le seconde toni 6 al fine di impegnarsi con i mozzi 3 dell’apparecchiatura 1, come descritto in dettaglio nel seguito.
L’apparecchiatura 1 comprende due seconde piste longitudinali 22, le quali sono disposte tra loro parallele e si sviluppano almeno tra la seconda stazione 15 e la terza stazione 20. Preferibilmente, l’apparecchiatura 1 comprende più terze stazioni 20 (ad esempio due), come illustrato nell’esempio realizzativo illustrato nelle figure 1 e 2, collegate tra loro dalle seconde piste longitudinali 22. Diversamente, in accordo con una fonna realizzativa non illustrata, Γ apparecchiatura 1 comprende una sola terza stazione 20.
Vantaggiosamente, i suddetti mezzi di traslazione 19 sono disposti in corrispondenza della seconda stazione 15 dell’ apparecchiatura 1 e, quando le prime torri 2 sono disposte nella seconda stazione 15 medesima, i mezzi di traslazione 19 sono predisposti per spostare ciascuna seconda torre 6 tra la prima configurazione operativa, in cui la seconda tome 6 è disposta nella posizione abbassata sulla prima pista longitudinale 17, e la seconda configurazione operativa, in cui la seconda torre 6 è disposta sulla corrispondente seconda pista longitudinale 22.
In questo modo, in particolare, ciascuna seconda pista longitudinale 22 riceve scorrevolmente in appoggio la corrispondente seconda torre 6 quando quest’ultima è disposta nella sua suddetta seconda configurazione operativa al fine di spostare la seconda torre 6 tra la seconda stazione 15 e la/le terza/e stazione/i 20.
Vantaggiosamente, le suddette seconde piste longitudinali 22 sono dotate di corrispondenti tratti di sovrapposizione 22’ sviluppantisi nella seconda stazione 15 e disposti tra le prime piste longitudinali 17, in modo tale da consentire a ciascuna seconda torre 6 di essere spostata dai mezzi di traslazione 19 tra la prima pista longitudinale 17 (su cui è disposta la corrispondente prima torre 2) e la corrispondente seconda pista longitudinale 22.
L’apparecchiatura 1 comprende secondi mezzi di spostamento 23 (illustrati in dettaglio nell’esempio delle figure 11 e 12) i quali, quando le seconde torri 6 sono disposte nella seconda configurazione operativa sulle conispondenti seconde piste longitudinali 22, sono meccanicamente collegati alle seconde torri 6 medesime e sono predisposti per movimentare queste ultime lungo le corrispondenti seconde piste longitudinali 22 tra la seconda stazione 15, in cui i mozzi 3 sono suscettibili di impegnarsi al secondo tamburo 16’ della seconda bobina 16, e la terza stazione 20, in cui i mozzi 3 sono suscettibili di impegnarsi al terzo tamburo 2Γ della terza bobina 21 .
Vantaggiosamente, le prime e le seconde piste longitudinali 17, 22 si sviluppano tra loro parallele secondo corrispondenti prime e seconde direzioni longitudinali Z’, Z” preferibilmente rettilinee.
In particolare, ciascuna prima e seconda pista longitudinale 17, 22 è ottenuta rispetivamente con una prima e una seconda intelaiatura metallica comprendente in particolare almeno due corrispondenti longheroni collegati tra loro da più corrispondenti traverse di rinforzo.
Vantaggiosamente, in accordo conia fonna realizzativa illustrata nelle figure 3-6, ciascuna prima torre 2 comprende un primo basamento 70 appoggiato sulla corrispondente prima pista longitudinale 17 e due prime colonne 24, le quali sono disposte in appoggio su tale primo basamento 70, sono posizionate tra loro parallele e distanziate e definiscono tra di loro la corrispondente prima sede di guida 5 in cui è suscettibile di essere inserita la corrispondente seconda torre 6.
Preferibilmente, il primo basamento 70 di ciascuna prima torre 2 comprende un primo zoccolo 25 disposto in appoggio sulla conispondente prima pista longitudinale 17, ed un primo blocco di base 26 sconevolmente appoggiato sopra al primo zoccolo 25 e portante fissate le due conispondenti prime colonne 24.
Vantaggiosamente, Γ apparecchiatura 1 comprende primi attuatori di innesto 27 meccanicamente collegati alle corrispondenti prime torri 2 e predisposti per spostare queste ultime in avvicinamento o in allontanamento reciproco (secondo una direzione parallela all’asse di rotazione W dei mozzi 3), al fine rispettivamente di portare i mozzi 3 ad impegnare o a disimpegnare il primo tamburo 14’ della prima bobina 14.
Preferibilmente, i suddetti primi attuatori di innesto 27, otenuti in particolare con primi cilindri idraulici, sono vantaggiosamente disposti parallelamente all’asse di rotazione W dei mozzi 3 ed agiscono sul primo blocco di base 26 del primo basamento 70 per spostare solidalmente le prime colonne 24, la seconda torre 6 ed il secondo gruppo porta-mozzo 8 associati alla corrispondente prima torre 2, in modo tale da spostare il corrispondente mozzo 3 per impegnare o disimpegnare il primo tamburo 14’ della prima bobina 14. In particolare, ciascun primo attuatore di innesto 27 comprende una prima estremità di reazione impegnata al primo zoccolo 25 ed una prima estremità di azione impegnata al primo blocco di base 26, ed è azionabile in estensione ed in ritrazione per movimentare il blocco di base 26 medesimo.
Vantaggiosamente, con riferimento all’esempio di figura 3, il primo sistema di movimentazione 11 (predisposto per movimentare le seconde torri 6 nelle corrispondenti prime sedi di guida 5) comprende, per ciascuna seconda torre 6: primi elementi di ancoraggio 28, una prima barca di reazione 29, primi e secondi dispositivi di bloccaggio 30, 3 1 ed almeno un primo attuatore di movimentazione 32, come trattato in maniera specifica nel seguito.
Più in dettaglio, il primo sistema di movimentazione 11 comprende una pluralità di primi elementi di ancoraggio 28 predisposti sulla corrispondente prima torre 2 ed allineati in sequenza lungo la prima direzione di spostamento Y’ della prima sede di guida 5.
Il primo sistema di movimentazione 11 comprende inoltre una prima barra di reazione 29 scorrevolmente meccanicamente guidata nella prima sede di guida 5 della corrispondente prima torre 2 per muoversi lungo la suddetta prima direzione di spostamento Y\ Inoltre, il primo sistema di movimentazione 11 comprende almeno un primo dispositivo di bloccaggio 30 montato sulla corrispondente seconda torre 6 ed azionabile a spostarsi tra una prima posizione di interferenza, in cui il primo dispositivo di bloccaggio 30 intercetta almeno uno dei primi elementi di ancoraggio 28 della con'ispondente prima torre 2 vincolando la seconda torre 6 alla prima torre 2 medesima rispetto a spostamenti lungo la prima direzione di spostamento Y’, ed una prima posizione di non interferenza, in cui il primo dispositivo di bloccaggio 30 è svincolato dai primi elementi di ancoraggio 28, liberando la seconda torre 6 dalla prima torre 2 per consentire spostamenti della seconda torre 6 lungo la prima direzione di scorrimento Y\
Il primo sistema di movimentazione 11 comprende altresì almeno un secondo dispositivo di bloccaggio 31 montato sulla corrispondente prima barra di reazione 29, ed azionabile a spostarsi tra una seconda posizione di interferenza, in cui il secondo dispositivo di bloccaggio 31 intercetta almeno uno dei primi elementi di ancoraggio 28 della prima tome 2 vincolando la prima barra di reazione 29 alla prima torre 2 medesima rispetto a spostamenti lungo la prima direzione di scorrimento Y’, ed una seconda posizione di non interferenza, in cui il secondo dispositivo di bloccaggio 31 è svincolato dai primi elementi di ancoraggio 28, liberando la prima barra di reazione 29 dalla prima torre 2 per consentire spostamenti della prima barra di reazione 29 lungo la prima direzione di spostamento Y’ .
Vantaggiosamente, in accordo conia forma realizzativa particolare illustrata in figura 3, il primo sistema di movimentazione 11 comprende più suddetti primi dispositivi di bloccaggio 30 (ad esempio quattro) e comprende preferibilmente più secondi dispositivi di bloccaggio 31 (ad esempio due).
Opportunamente, il primo sistema di movimentazione 11 comprende due prime file dei primi elementi di ancoraggio 28, ciascuna delle quali prime file è in particolare disposta sulla corrispondente prima colonna 24 della prima torre 2.
I primi elementi di ancoraggio 28 di ciascuna prima fila sono suscettibili di essere impegnati da almeno uno dei suddetti primi dispositivi di bloccaggio 30 (ad esempio due) e da almeno uno dei secondi dispositivi di bloccaggio 31.
II primo sistema di movimentazione 11 comprende inoltre almeno un primo attuatore di movimentazione 32 montato tra la corrispondente seconda torre 6 e la corrispondente prima barra di reazione 29, per modificare la distanza intercorrente tra queste ultime, selettivamente:
- quando il primo dispositivo di bloccaggio 30 è nella prima posizione di interferenza e ed il secondo dispositivo di bloccaggio 3 1 è nella seconda posizione di non interferenza, cosi da consentire la movimentazione della prima barra di reazione 29 (portante montato il secondo dispositivo di bloccaggio 31), oppure
- quando il primo dispositivo di blocc aggio 30 è nella prima posizione di non interferenza e ed il secondo dispositivo di bloccaggio 31 è nella seconda posizione di interferenza, cosi da consentire la movimentazione della seconda torre 6 (portante montato il primo dispositivo di bloccaggio 30).
Preferibilmente, il primo attuatore di movimentazione 32 è disposto all’ interno della prima sede di guida 5 della corrispondente prima torre 2 ed è posizionato in particolare tra le due prime colonne 24 della prima torre 2 medesima.
Opportunamente, il primo attuatore di movimentazione 32 è fissato alla seconda torre 6 mediante mezzi di fissaggio amovibili (non illustrati nelle allegate figure) comprendenti ad esempio una piastra forata, la quale è fissata al primo attuatore di movimentazione 32, è inserita tra due golfari fissati alla seconda tome 6 ed è connessa a questi ultimi mediante un perno di collegamento inserito nei golfari e nella foratura della piastra forata.
In questo modo, è possibile scollegare il primo attuatore di movimentazione 32 dalla seconda torre 6 per consentire a quest’ultima di spostarsi tra la prima e la seconda pista longitudinale 17, 22 quando la prima torre 2 è disposta nella seconda stazione 15 dell’ apparecchiatura 1, come illustrato negli esempi illustrati nelle figure 6 e 7.
Vantaggiosamente, per bilanciare gli sforzi il primo sistema di movimentazione 1 1 comprende due suddetti primi attuatori di movimentazione 32 tra loro paralleli, in accordo con la fonna reali zzati va particolare illustrata nelle figure 3-7.
Il primo attuatore di movimentazione 32 è azionabile ad estendersi per allontanare tra loro la seconda torre 6 e la prima barra di reazione 29 ed è azionabile ad accorciarsi per avvicinare tra loro la seconda torre 6 e la prima barra di reazione 29. Ovviamente, come sopra indicato, per consentire a ciascun primo attuatore di movimentazione 32 di estendersi o di accorciarsi una tra la seconda torre 6 e la prima barra di reazione 29 dovrà essere svincolata dalla prima torre 2 (predisponendo il corrispondente dispositivo di bloccaggio 30, 31 nella corrispondente posizione di non interferenza) per poter scorrere lungo la prima direzione di spostamento Y’, mentre l’altra tra la seconda torre 6 e la prima barra di reazione 29 dovrà essere vincolata alla prima torre 2 (predisponendo il corrispondente dispositivo di bloccaggio 30, 31 nella corrispondente posizione di interferenza) per consentire la reazione del primo attuatore di movimentazione 32 scaricando la forza sulla prima torre 2.
Vantaggiosamente, lo spostamento della seconda torre 6 o della prima barra di reazione 29, prodotto dai primi attuatoli di movimentazione 32, corrisponde ad una prima distanza predefinita che separa (secondo la prima direzione di spostamento Y’) due dei primi elementi di ancoraggio 28 e in particolare è uguale al tratto che separa due primi elementi di ancoraggio 28 in successione (secondo la prima direzione di spostamento Y’). In questo modo, i primi e secondi dispositivi di bloccaggio 30, 31 sono in grado di vincolare meccanicamente alla prima tome 2 rispettivamente la seconda torre 6 e la prima barra di reazione 29, dopo che rispettivamente la seconda torre 6 o la prima barra di reazione 29 ha raggiunto la nuova posizione spostata della suddetta prima distanza predefinita lungo la prima direzione di spostamento Y’ .
In questo modo, è possibile spostare in alternanza la seconda torre 6 e la prima barra di reazione 29 con tratti di corsa successivi secondo la prima direzione di spostamento Y\ Operativamente, per movimentare la seconda torre 6 in un primo verso (ad esempio verso l’alto) della prima direzione di spostamento Y’ sono previste le seguenti fasi operative, supponendo di partire da una configurazione in cui il primo attuatore di movimentazione 32 è accorciato e i primi e secondi dispositivi di bloccaggio 30, 31 sono nelle corrispondenti posizioni di interferenza:
- comandare i secondi dispositivi di bloccaggio 31 a spostarsi nella loro seconda posizione di non interferenza, in modo tale da svincolare la prima barra di reazione 29 dalla corrispondente prima torre 2;
- comandare il primo attuatore di movimentazione 32 ad estendersi per spostare la prima barra di reazione 29 lungo la prima sede di guida 5 della suddetta prima distanza predefinita;
- comandare i secondi dispositivi di bloccaggio 31 a spostarsi nella loro seconda posizione di interferenza, in modo tale da vincolare la prima barra di reazione 29 alla conispondente prima torre 2;
- comandare i primi dispositivi di bloccaggio 30 a spostarsi nella loro prima posizione di non interferenza, in modo tale da svincolare la seconda torre 6 dalla corrispondente prima torre 2;
- comandare il primo attuatore di movimentazione 32 ad accorciarsi per spostare la seconda torre 6 della suddetta prima distanza predefinita verso la prima barra di reazione 29 lungo la prima sede di guida 5;
- comandare i primi dispositivi di bloccaggio 30 a spostarsi nella loro prima posizione di interferenza, in modo tale da vincolare la seconda torre 6 alla prima torre 2.
Le fasi operative sopra indicate sono vantaggiosamente ripetute fino a portare la seconda torre 6 (e il mozzo 3) alla quota desiderata.
Analoghe fasi operative sono previste per movimentare la seconda torre 6 in un secondo verso (ad esempio verso il basso) della prima direzione di spostamento Y’ e che sono chiaramente derivabili dal tecnico del settore dalla descrizione delle suddette fasi operative per spostare la seconda torre 6 nel primo verso della prima direzione di spostamento Y\ In accordo con la forma realizzati va illustrata nelle allegate figure, la prima barra di reazione 29 è disposta al di sopra della seconda torre 6.
In accordo con una diversa forma realizzativa non illustrata nelle allegate figure, la prima barra di reazione 29 è disposta al di sotto della seconda torre 6, prevedendo in questo caso fasi operative per la movimentazione della seconda tome 6 analoghe a quelle sopra descritte e derivabili dal tecnico del settore sulla base di quanto sopra riportato.
In accordo con una forma reali zzati va preferenziale della presente invenzione, i primi elementi di ancoraggio 28 sono costituiti da una pluralità di primi fori 28’ ricavati sulla corrispondente prima torre 2.
Preferibilmente, i primi elementi di ancoraggio 28 sono tra loro distanziati l’uno dal successivo (secondo la prima direzione di spostamento Y’) con un di un determinato primo passo, preferibilmente costante.
Preferibilmente, il primo sistema di movimentazione 11 comprende due prime guide fissate alle corrispondenti prime colonne 24 della corrispondente prima torre 2 e disposte tra loro contraffacciate, nelle quali prime guide è scorrevolmente impegnata la corrispondente seconda torre 6. Inoltre, il primo sistema di movimentazione 11 comprende due seconde guide fissate alle corrispondenti prime colonne 24 e nelle quali è scorrevolmente impegnata la corrispondente prima barra di reazione 29.
Vantaggiosamente, con riferimento alla forma realizzativa illustrata in figura 3, le suddette prima e seconda guida fissate a ciascuna prima colonna 24 sono entrambe ottenute con un’unica corrispondente prima parete sporgente 33 sviluppantesi in aggetto dalla corrispondente prima colonna 24 all’intemo della corrispondente prima sede di guida 5. Tale prima parete sporgente 33 porta vantaggiosamente associata la suddetta pluralità di primi elementi di ancoraggio 28 costituiti preferibilmente, come detto, dai primi fori 28’. Preferibilmente, il primo sistema di movimentazione 11 comprende più prime piastre 34 (ad esempio quattro) fissate lateralmente sporgenti alla seconda torre 6 e più seconde piastre 35 (ad esempio due) parallele fissate lateralmente sporgenti alla prima barra di reazione 29, le quali prime e seconde piastre 34, 35 sono predisposte per essere scorrevolmente guidate sulle corrispondenti prime pareti sporgenti 33 fissate alle corrispondenti prime colonne 24, essendo in particolare disposte parallelamente in appoggio sulle corrispondenti prime pareti sporgenti 33.
Vantaggiosamente, il primo dispositivo di bloccaggio 30 del primo sistema di movimentazione 11 comprende un primo attuatore, il quale è dotato di una prima camicia, resa solidale rispettivamente alla seconda torre 6 mediante ad esempio una prima flangia di collegamento, e di un primo stelo mobile portante associato un primo elemento di arresto azionabile a sporgere verso la prima torre 2 per interferire con i primi elementi di ancoraggio 28 quando il primo dispositivo di bloccaggio 30 è azionato a spostarsi nella prima posizione di interferenza.
Analogamente, il secondo dispositivo di bloccaggio 3 1 del primo sistema di movimentazione 1 1 comprende un secondo attuatore, il quale è dotato di una seconda camicia, resa solidale rispettivamente alla prima barra di reazione 29 mediante ad esempio una seconda flangia di collegamento, e di un secondo stelo mobile portante associato un secondo elemento di arresto azionabile a sporgere verso la prima tome 2 per interferire con i primi elementi di ancoraggio 28 quando il secondo dispositivo di bloccaggio 31 è azionato a spostarsi nella seconda seconda posizione di interferenza.
Preferibilmente, ciascun primo e secondo attuatore è ottenuto con un corrispondente cilindro a stelo passante la cui porzione di estremità funge da elemento di arresto.
Vantaggiosamente, con riferimento alle figure 4-8, i primi mezzi di spostamento 18 (predisposti per movimentare la corrispondente prima torre 2 lungo la corrispondente prima pista longitudinale 17) comprendono vantaggiosamente uno o più primi attuatori di spostamento 36, preferibilmente di tipo lineare, ottenuti in particolare mediante primi cilindri idraulici.
In particolare, ciascun primo attuatore di spostamento 36 è dotato di due primi componenti allungati 37, 38 movimentatali in estensione ed in ritrazione reciproche.
Con riferimento alla forma realizzativa particolare illustrata nelle figure 4-8, tali primi componenti allungati 37, 38 comprendono un primo componente di reazione 37 vincolato alla corrispondente prima pista longitudinale 17 e un primo componente di azione 38 vincolato alla prima torre 2, ed in particolare al primo zoccolo 25 della prima torre 2 medesima.
Ovviamente, senza per questo uscire dall’ambito di tutela della presente invenzione ed in maniera del tutto equivalente, il primo componente di reazione 37 potrà essere vincolato alla prima torre 2 ed il primo componente di azione 38 potrà essere vincolato alla corrispondente prima pista longitudinale 17.
Preferibilmente, il primo componente di reazione 37 comprende una prima camicia cava ed il primo componente di azione 38 comprende un primo pistone inserito nelle suddetta prima camicia cava.
Preferibilmente, il primo componente di reazione 37 è amovibilmente vincolato alla prima pista longitudinale 17 mediante un primo meccanismo di accoppiamento 39, il quale è fissato al suddetto primo compente di reazione 37 ed è impegnato in maniera amovibile alla corrispondente prima pista longitudinale 17, ad esempio mediante prime spine vincolatali a corrispondenti seconde sedi ricavate nella prima pista longitudinale 17 medesima.
Operativamente, al fine di spostare ciascuna prima torre 2 lungo la corrispondente prima pista longitudinale 17, il primo attuatore di spostamento 36 è azionato ad operare secondo le seguenti fasi operative, supponendo che tale primo attuatore di spostamento 36 agisca in trazione sulla prima torre 2 e partendo da una configurazione in cui il primo attuatore di spostamento 36 è ritratto ed il primo meccanismo di accoppiamento 39 è vincolato alla prima pista longitudinale 17:
- svincolare il primo meccanismo di accoppiamento 39 dalla prima pista longitudinale 17 ; - azionare il primo attuatore di spostamento 36 in estensione, in modo tale da spostare il primo componente di reazione 37 lungo la prima pista longitudinale 17 in allontanamento dalla prima torre 2;
- vincolare nuovamente il primo meccanismo di accoppiamento 39 alla prima pista longitudinale 17;
- azionare il primo attuatore di spostamento 36 in ritrazione, in modo tale tirare la prima torre 2 in avvicinamento al primo componente di reazione 37 facendo avanzare la prima torre 2 medesima lungo la prima pista longitudinale 17.
Le fasi operative sopra descritte sono vantaggiosamente ripetute fino a quando la prima torre 2 è portata nella posizione desiderata lungo la prima pista longitudinale (ad esempio in corrispondenza della prima stazione 13 o della seconda stazione 15 dell’ apparecchiatura 1).
Analoghe fasi operative sono previste nel caso in cui il primo attuatore di spostamento 36 agisca in spinta sulla prima torre 2 e che sono chiaramente derivabili dal tecnico del settore dalla descrizione delle suddette fasi operative in cui il primo attuatore di spostamento 36 opera in trazione sulla prima torre 2.
Vantaggiosamente, in accordo con la forma realizzativa illustrata nelle figure 9 e 10, ciascuna seconda tome 6 comprende un secondo basamento 40 destinato ad essere appoggiato, quando la seconda tome 6 è nella suddetta seconda configurazione operativa, sulla comispondente seconda pista longitudinale 22. Inoltre, ciascuna seconda tome 6 comprende due seconde colonne 41, le quali sono disposte in appoggio sul secondo basamento 40, sono posizionate tra loro parallele e distanziate e definiscono tra di loro la comispondente seconda sede di guida 7 in cui è inserito il corrispondente gmppo portamozzo 8.
Preferibilmente, il secondo basamento 40 di ciascuna seconda tome 6 comprende un secondo zoccolo 42 destinato ad essere disposto in appoggio sulla corrispondente seconda pista longitudinale 22 quando la seconda torre 6 è nella suddetta seconda configurazione operativa, ed un secondo blocco di base 43 scorrevolmente appoggiato sopra al secondo zoccolo 42 e portante fissato le due corrispondenti seconde colonne 41.
Vantaggiosamente, quando la seconda torre 6 è nella sua posizione sollevata, almeno parte del secondo basamento 40 (in particolare il secondo zoccolo 42) rimane appoggiato sulla prima pista longitudinale 17, venendo sollevate le seconde colonne 41 assieme preferibilmente al secondo blocco di base 43.
Più in generale, ciascuna seconda torre 6 si considera disposta nella posizione sollevata quando sono sollevate le parti di tale seconda torre 6 portanti vincolato il corrispondente gruppo porta-mozzo 8, come ad esempio le seconde colonne 4 1 della seconda torre 6. Vantaggiosamente, Γ apparecchiatura 1 comprende secondi attuatori di innesto 44 meccanicamente collegati ai corrispondenti seconde torri 6 e predisposti per spostare queste ultime in avvicinamento o in allontanamento reciproco (secondo una direzione parallela all’asse di rotazione W dei mozzi 3), al fine rispettivamente di portare i mozzi 3 ad impegnare o a disimpegnare il secondo o il terzo tamburo 16’, 2Γ rispettivamente della seconda o terza bobina 16, 21.
Preferibilmente, i suddetti secondi attuatori di innesto 44, ottenuti in particolare con secondi cilindri idraulici, sono vantaggiosamente disposti parallelamente all’asse di rotazione W dei mozzi 3 ed agiscono sul secondo blocco di base 43 del secondo basamento 40 per spostare solidalmente le corrispondenti seconde colonne 41 ed il con'ispondente gmppo porta- mozzo 8, in modo tale da spostare il corrispondente mozzo 3 per impegnare o disimpegnare quest’ultimo al secondo o al terzo tamburo 16’ 2 Γ rispettivamente della seconda o terza bobina 16, 21.
In particolare, con riferimento all’esempio di figura 11, ciascun secondo attuatore di innesto 44 comprende una seconda estremità di reazione 44’ impegnata al secondo zoccolo 42 ed una seconda estremità di azione 44” impegnata al corrispondente secondo blocco di base 43, ed è azionabile in estensione ed in ritrazione per movimentare il secondo blocco di base 43 medesimo.
Preferibilmente, quando ciascuna seconda torre 6 (disposta nella sua prima configurazione operativa) deve essere portata nella posizione sollevata, i secondi attuatoli di innesto 44 sono separati dal secondo zoccolo 42 e/o dal secondo blocco di base 43 (potendo essere in particolare anche rimossi) al fine di consentire la movimentazione della seconda torre 6 nella prima sede di guida 5 della corrispondente prima torre 2.
Vantaggiosamente, il secondo sistema di movimentazione 12 (predisposto per movimentare i gruppi porta-mozzo 8 nelle seconde sedi di guida 7) ha una configurazione sostanzialmente analoga a quelle del primo sistema di movimentazione 11 sopra descritto nel dettaglio.
In particolare, con riferimento agli esempi illustrati nelle figure 9 e 10, il secondo sistema di movimentazione 12 comprende, per ciascun gmppo porta-mozzo 8: secondi elementi di ancoraggio 45, una seconda barra di reazione 46, terzi e quarti dispositivi di bloccaggio 47, 48 ed almeno un secondo attuatore di movimentazione 49, come trattato in maniera specifica nel seguito.
Più in dettaglio, il secondo sistema di movimentazione 12 comprende una pluralità di secondi elementi di ancoraggio 45 predisposti sulla corrispondente seconda torre 6 ed allineati in sequenza lungo la seconda direzione di spostamento Y” della seconda sede di guida 7.
Il secondo sistema di movimentazione 12 comprende inoltre una seconda barra di reazione 46 scorrevolmente meccanicamente guidata nella seconda sede di guida 7 della corrispondente seconda torre 6 per muoversi lungo la suddetta seconda direzione di spostamento Y”.
Inoltre, il secondo sistema di movimentazione 12 comprende almeno un terzo dispositivo di bloccaggio 47 montato sul corrispondente gruppo porta- mozzo 8 ed azionabile a spostarsi tra una terza posizione di interferenza C, in cui il terzo dispositivo di bloccaggio 47 intercetta almeno uno dei secondi elementi di ancoraggio 45 della corrispondente seconda torre 6 vincolando il gmppo porta-mozzo 8 alla seconda torre 6 medesima rispetto a spostamenti lungo la seconda direzione di spostamento Y’ ed una terza posizione di non interferenza C’, in cui tale terzo dispositivo di bloccaggio 47 è svincolato dai secondi elementi di ancoraggio 45, liberando il gruppo porta-mozzo 8 dalla seconda torre 6 per consentire spostamenti del gruppo porta-mozzo 8 lungo la seconda direzione di spostamento Y”.
Il secondo sistema di movimentazione 12 comprende altresì almeno un quarto dispositivo di bloccaggio 48 montato sulla corrispondente seconda barra di reazione 46, ed azionabile a spostarsi tra una quarta posizione di interferenza D, in cui il quarto dispositivo di bloccaggio 48 intercetta almeno uno dei secondi elementi di ancoraggio 45 della seconda torre 6 vincolando la seconda barra di reazione 46 alla seconda torre 6 medesima rispetto a spostamenti lungo la seconda direzione di spostamento Y” , ed una quarta posizione di non interferenza D’, in cui il quarto dispositivo di bloccaggio 48 è svincolato dai secondi elementi di ancoraggio 45, liberando la seconda barra di reazione 46 dalla seconda torre 6 per consentire spostamenti della seconda barra di reazione 46 lungo la seconda direzione di spostamento Y”.
Vantaggiosamente, in accordo con la forma realizzativa particolare illustrata nelle figura 9 e 10, il secondo sistema di movimentazione 12 comprende più suddetti terzi dispositivi di bloccaggio 47 (ad esempio quattro) e comprende preferibilmente più quarti dispositivi di bloccaggio 48 (ad esempio due).
Opportunamente, il secondo sistema di movimentazione 12 comprende due seconde file di secondi elementi di ancoraggio 45, ciascuna delle quali seconde file è in particolare disposta sulla comspondente seconda colonna 41 della seconda torre 6.
I secondi elementi di ancoraggio 45 di ciascuna seconda fila sono suscettibili di essere impegnati da almeno un comspondente dei suddetti terzi dispositivi di bloccaggio 47 (ad esempio due) e da almeno un corrispondente dei suddetti quarti dispositivi di bloccaggio 48.
II secondo sistema di movimentazione 12 comprende inoltre almeno un secondo attuatore di movimentazione 49 montato tra il corrispondente gmppo porta-mozzo 8 e la corrispondente seconda barra di reazione 46, per modificare la distanza intercorrente tra questi ultimi selettivamente:
- quando il terzo dispositivo di bloccaggio 47 è nella terza posizione di interferenza C ed il quarto dispositivo di bloccaggio 48 è nella quarta posizione di non interferenza D’, cosi da consentire la movimentazione della seconda barra di reazione 46 (portante montato il quarto dispositivo di bloccaggio 48), oppure
- quando il terzo dispositivo di bloccaggio 47 è nella terza posizione di non interferenza C’ ed il quarto dispositivo di bloccaggio 48 è nella quarta posizione di interferenza D, cosi da consentire la movimentazione del gruppo porta-mozzo 8 (portante montato il terzo dispositivo di bloccaggio 47).
Preferibilmente, il secondo attuatore di movimentazione 49 è disposto aH’intemo della seconda sede di guida 7 della comspondente seconda torre 6 ed è posizionato in particolare tra le due seconde colonne 41 della seconda tome 6 medesima.
Vantaggiosamente, per bilanciare gli sforzi il secondo sistema di movimentazione 12 comprende due suddetti secondi attuatoli di movimentazione 49 tra loro paralleli, in accordo con la forma reali zzati va particolare illustrata in figura 9 e 10.
Il secondo attuatore di movimentazione 49 è azionabile ad estendersi per allontanare tra loro il gmppo porta-mozzo 8 e la seconda barra di reazione 46 ed è azionabile ad accorciarsi per avvicinare tra loro il gmppo porta-mozzo 8 e la seconda barra di reazione 46 medesimi. Ovviamente, come sopra indicato, per consentire a ciascun secondo attuatore di movimentazione 49 di estendersi o di accorciarsi, almeno uno tra il gruppo porta-mozzo 8 e la seconda barra di reazione 46 dovrà essere svincolato dalla seconda torre 6 (predisponendo il corrispondente dispositivo di bloccaggio 47, 48 nella corrispondente posizione di non interferenza C’, D’) per poter scorrere lungo la seconda direzione di spostamento Y”, mentre Γ altro tra il gruppo porta-mozzo 8 e la seconda barra di reazione 46 dovrà essere vincolato alla seconda tome 6 (predisponendo il corrispondente dispositivo di bloccaggio 47, 48 nella corrispondente posizione di interferenza C, D) per consentire la reazione del secondo attuatore di movimentazione 49 scaricando la forza sulla seconda torre 6.
Vantaggiosamente, lo spostamento del gruppo porta-mozzo 8 o della seconda barra di reazione 46, prodotto dai secondi attuatori di movimentazione 49, corrisponde ad una seconda distanza predefinita che separa (lungo la seconda direzione di spostamento Y’ ’) due dei secondi elementi di ancoraggio 45 e in particolare è uguale ad un secondo tratto che separa due secondi elementi di ancoraggio 45 in successione (lungo la seconda direzione di spostamento Y”). In questo modo, i terzi e quarti elementi di bloccaggio 47, 48 sono in grado di vincolare meccanicamente alla seconda torre 6 rispettivamente il gruppo portamozzo 8 e la seconda barra di reazione 46, dopo che rispettivamente il gmppo porta-mozzo 8 o la seconda barra di reazione 46 ha raggiunto la nuova posizione spostata della suddetta seconda distanza predefinita lungo la seconda direzione di spostamento Y’<5>.
In questo modo, è possibile spostare in alternanza il gmppo porta-mozzo 8 e la seconda barra di reazione 46 con tratti di corsa successivi lungo la seconda direzione di spostamento Y”.
Operativamente, per movimentare il gruppo porta-mozzo 8 in un primo verso (ad esempio verso l’alto) della seconda direzione di spostamento Y” sono previste le seguenti fasi operative (illustrate nel dettaglio nell’esempio delle figure 13a-l 3g, supponendo di partire da una configurazione in cui il secondo attuatore di movimentazione 49 è accorciato e i terzi e quarti dispositivi di bloccaggio 47, 48 sono nelle corrispondenti posizioni di interferenza C, D (come illustrato in figura 13a):
- comandare i terzi dispositivi di bloccaggio 47 a spostarsi nella loro terza posizione di non interferenza C’ in modo tale da svincolare il gmppo porta-mozzo 8 dalla corrispondente seconda torre 6 (come illustrato in figura 13b);
- comandare il secondo attuatore di movimentazione 49 ad estendersi per spostare il gruppo porta-mozzo 8 lungo la seconda sede di guida 7 della suddetta seconda distanza predefinita (come illustrato in figura 13c);
- comandare i terzi dispositivi di bloccaggio 47 a spostarsi nella loro terza posizione di interferenza C, in modo tale da vincolare il gmppo porta-mozzo 8 alla corrispondente seconda torre 6 (come illustrato in figura 13d);
- comandare i quarti dispositivi di bloccaggio 48 a spostarsi nella loro quarta posizione di non interferenza D’, in modo tale da svincolare la seconda barra di reazione 46 dalla corrispondente seconda torre 6 (come illustrato in figura 13e) ;
- comandare il secondo attuatore di movimentazione 49 ad accorciarsi per spostare la seconda barra di reazione 46 della suddetta seconda distanza predefinita verso il gmppo porta-mozzo 8 lungo la seconda sede di guida 7 (come illustrato in figura 13f);
- comandare i quarti dispositivi di bloccaggio 48 a spostarsi nella loro quarta posizione di interferenza D, in modo tale da vincolare la seconda barra di reazione 46 alla corrispondente seconda torre 6 (come illustrato in figura 13g).
Le fasi operative sopra indicate sono vantaggiosamente ripetute fino a portare il mozzo 3 alla quota desiderata.
Analoghe fasi operative sono previste per movimentare il gmppo porta-mozzo 8 in un secondo verso (ad esempio verso il basso) della seconda direzione di spostamento Y’ ’ e che sono chiaramente derivabili dal tecnico del settore dalla descrizione delle suddette fasi operative per spostare il gruppo porta-mozzo 8 nel primo verso della seconda direzione di spostamento Y”.
In accordo con la forma reali zzati va illustrata nelle figure 9-13f, la seconda barra di reazione 46 è disposta al di sotto del corrispondente gmppo porta-mozzo 8.
In accordo con una diversa forma realizzativa non illustrata nelle allegate figure, la seconda barra di reazione 46 è disposta al di sopra del corrispondente gmppo porta-mozzo 8, prevedendo in questo caso fasi operative per la movimentazione del gmppo porta-mozzo 8 analoghe a quelle sopra descritte e derivabili dal tecnico del settore sulla base di quanto sopra riportato.
In accordo con una fonna realizzativa preferenziale della presente invenzione i secondi elementi di ancoraggio 45 sono costituiti da una pluralità di secondi fori 45’ ricavati sulla corrispondente seconda torre 6.
Preferibilmente, i secondi elementi di ancoraggio 45 sono ha loro distanziati l’uno dal successivo (secondo la seconda direzione di spostamento Y”) di un determinato passo, preferibilmente costante, e vantaggiosamente dell’ orine dei 20-40 cm.
Preferibilmente, il secondo sistema di movimentazione 12 comprende due terze guide fissate alle corrispondenti seconde colonne 4 1 della seconda ton'e 6 e disposte tra loro contraffacciate, nelle quali terze guide è scorrevolmente impegnato il gruppo porta-mozzo 8. Inoltre, il secondo sistema di movimentazione 12 comprende due quarte guide fissate alle corrispondenti seconde colonne 41 e nelle quali è scorrevolmente impegnata la corrispondente seconda barra di reazione 46.
Vantaggiosamente, con riferimento alla fonna realizzativa illustrata nelle figure 9 e 10, le suddette terze e quarte guide sono entrambe ottenute con un’unica seconda parete sporgente 50 sviluppantesi in aggetto dalla corrispondente seconda colonna 41 aH’interno della corrispondente seconda sede di guida 7. Tale seconda parete sporgente 50 porta vantaggiosamente associata la suddetta pluralità di secondi elementi di ancoraggio 45 costituiti preferibilmente, come detto, dai secondi fori 45’.
Preferibilmente, il secondo sistema di movimentazione 12 comprende più terze piastre 51 fissate lateralmente sporgenti al corpo di supporto 9 del gmppo porta -mozzo 8 e più quarte piastre 52 parallele fissate lateralmente sporgenti alla seconda barra di reazione 46, le quali terze e quarte piastre 51, 52 sono predisposte per essere scorrevolmente guidate sulle corrispondenti seconde pareti sporgenti 50 fissate alle corrispondenti seconde colonne 41 . Vantaggiosamente, il terzo dispositivo di bloccaggio 47 del secondo sistema di movimentazione 12 comprende un terzo attuatore il quale è dotato di una terza camicia, resa solidale rispettivamente al gmppo porta-mozzo 8 mediante ad esempio una terza flangia di collegamento, e di un terzo stelo mobile portante associato un terzo elemento di arresto azionabile a sporgere verso la seconda torre 6 per interferire coni secondi elementi di ancoraggio 45 quando il terzo dispositivo di bloccaggio 47 è azionato a spostarsi nella terza posizione di interferenza C.
Analogamente, il quarto dispositivo di bloccaggio 48 del secondo sistema di movimentazione 12 comprende un quarto attuatore il quale è dotato di una quarta camicia, resa solidale rispettivamente alla seconda barra di reazione 46 mediante ad esempio una quarta flangia di collegamento, e di un quarto stelo mobile portante associato un quarto elemento di arresto azionabile a sporgere verso la seconda torre 6 per interferire con i secondi elementi di ancoraggio 45 quando il quarto dispositivo di bloccaggio 48 è azionato a spostarsi nella quarta posizione di interferenza D.
Preferibilmente, ciascun terzo e quarto attuatore è ottenuto con un corrispondente cilindro a stelo passante la cui porzione di estremità funge da elemento di arresto.
Vantaggiosamente, in accordo con gli esempi delle figure 11 e 12, i secondi mezzi di spostamento 23 (predisposti per movimentare la corrispondente seconda torre 6 lungo la corrispondente seconda pista longitudinale 22) comprendono uno o più secondi attuatori di spostamento 53, preferibilmente di tipo lineare, ottenuti in particolare mediante secondi cilindri idraulici.
In particolare, ciascun secondo attuatore di spostamento 53 è dotato di due secondi componenti allungati 54, 55 movimentabili in estensione ed in ritrazione l’uno rispetto all’ altro.
Con riferimento alla forma reali zzafi va particolare illustrata in figura 12, tali secondi componenti allungati 54, 55 comprendono un secondo componente di reazione 54 vincolato alla corrispondente seconda pista longitudinale 22 e un secondo componente di azione 55 vincolato alla seconda tome 6, ed in particolare al secondo zoccolo 42 della seconda tome 6 medesima.
Ovviamente, senza per questo uscire dall’ambito di tutela della presente invenzione ed in maniera del tutto equivalente, il secondo componente di reazione 54 potrà essere vincolato alla seconda tome 6 ed il secondo componente di azione 55 potrà essere vincolato alla seconda pista longitudinale 22.
Preferibilmente, il secondo componente di reazione 54 comprende una seconda camicia cava ed il secondo componente di azione 55 comprende un secondo pistone inserito nelle suddetta seconda camicia cava.
Preferibilmente, il secondo componente di reazione 54 è amovibilmente vincolato alla seconda pista longitudinale 22 mediante un secondo meccanismo di accoppiamento 56, il quale è fissato al suddetto secondo componente di reazione 54 ed è impegnato in maniera amovibile alla corrispondente seconda pista longitudinale 22, ad esempio mediante seconde spine vincolabili a corrispondenti seconde sedi ricavate nella seconda pista longitudinale. Operativamente, al fine di spostare ciascuna seconda tome 6 lungo la corrispondente seconda pista longitudinale 22, il secondo attuatore di spostamento 53 è azionato ad operare secondo le seguenti fasi operative, supponendo che tale secondo attuatore di spostamento 53 agisca in trazione sulla seconda torre 6 e partendo da una configurazione in cui il secondo attuatore di spostamento 53 è ritratto ed il secondo meccanismo di accoppiamento 56 è vincolato alla seconda pista longitudinale 22:
- svincolare il secondo meccanismo di accoppiamento 56 dalla seconda pista longitudinale 22;
- azionare il secondo attuatore di spostamento 53 in estensione, in modo tale da spostare il secondo componente di reazione 54 lungo la seconda pista longitudinale 22 in allontanamento dalla seconda torre 6;
- vincolare nuovamente il secondo meccanismo di accoppiamento 56 alla seconda pista longitudinale 22;
- azionare il secondo attuatore di spostamento 53 in ritrazione, in modo tale tirare la seconda torre 6 in avvicinamento alla secondo componente di reazione 54 facendo scorrere la seconda tome 6 medesima sulla seconda pista longitudinale 22.
Le fasi operative sopra descritte sono vantaggiosamente ripetute fino a quando la seconda tome 6 è portata nelle posizione desiderata lungo la seconda pista longitudinale 22 (ad esempio in corrispondenza della seconda stazione 15 o della terza stazione 20 dell’ apparecchiatura 1).
Analoghe fasi operative sono previste nel caso in cui il secondo attuatore di spostamento 53 agisca in spinta sulla seconda tome 6 e che sono chiaramente derivabili dal tecnico del settore dalla descrizione delle suddette fasi operative in cui il secondo attuatore di spostamento 53 agisce in trazione sulla seconda torre 6.
Preferibilmente, quando ciascuna seconda torre 6 deve essere spostata tra la prima e la seconda configurazione operativa, i secondi attuatori di spostamento 53 sono separati dalla seconda torre 6 e/o dalla seconda pista longitudinale 22 (potendo essere in particolare anche rimossi) al fine di consentire lo spostamento della seconda torre 6 ria le due piste longitudinali 17, 22 mediante i mezzi di traslazione 19.
Vantaggiosamente, con riferimento agli esempi delle figure 7 e 8, i mezzi di traslazione 19, predisposti per spostare la corrispondente seconda torre 6 tra la prima e la seconda configurazione operativa (in cui la seconda torre 6 è rispettivamente dentro alla e fuori dalla prima sede di guida 5 della corrispondente prima torre 2) comprendono, per ciascuna seconda torre 6, una pista trasversale 57, la quale si sviluppa secondo una direzione di scorrimento K ortogonale alle direzioni longitudinali Z’, Z” delle corrispondenti piste longitudinali 17, 22, ed è posta ad intercettazione di tali piste longitudinali 17, 22 medesime.
Inoltre, i mezzi di traslazione 19 comprendono una piattaforma mobile 58 scorrevolmente montata sulla corrispondente pista trasversale 57 e suscettibile di ricevere in appoggio la corrispondente seconda torre 6 quando quest’ ultima è nella seconda stazione 15.
I mezzi di traslazione 19 comprendono altresì almeno un dispositivo attuatore 59 meccanicamente collegato alla piattaforma mobile 58 e predisposto per movimentare quest’ultima lungo la pista trasversale 57 tra una prima posizione, in cui la piattaforma mobile 58 è disposta ad intercettazione della corrispondente prima pista longitudinale 17 ed è inserita nella prima sede di guida 5 della corrispondente prima torre 2 per ricevere in appoggio la corrispondente seconda torre 6 disposta nella posizione abbassata, ed una seconda posizione, in cui la piattaforma mobile 58 è disposta ad intercettazione della corrispondente seconda pista longitudinale 22 per supportare in appoggio la seconda torre 6 disposta nella seconda stazione 15 e nella suddetta seconda configurazione operativa. In particolare, quando ciascuna prima torre 2 è disposta nelle seconda stazione 15 dell’ apparecchiatura 1 , il primo sistema di movimentazione 11 è azionabile a spostare la seconda torre 6 fino a portarla in appoggio sulla piattaforma mobile 58 disposta nella suddetta prima posizione. In questo modo, la piattafonna mobile 58 è azionabile per spostare la seconda torre 6 tra le prima e la seconda configurazione di quest’ ultima. Vantaggiosamente, la piattaforma mobile 58 è sostanzialmente complanare con la prima e con la seconda pista longitudinale 17, 22, in modo tale da non interferire con la movimentazione della prima torre 2 (con la suo interno la seconda torre 6) tra la prima e la seconda stazione 13, 15 dell’apparecchiatura 1, ed in modo tale da non interferire con ia movimentazione della seconda torre 6 tra la seconda e la terza stazione 15, 20 dell’apparecchiatura 1 medesima.
In particolare, la piattaforma mobile 58, quando è disposta nella sua prima posizione, definisce una corrispondente porzione della corrispondente prima pista longitudinale 17. Preferibilmente, la piattaforma mobile 58, quando è disposta nella sua seconda posizione, definisce una corrispondente porzione della corrispondente seconda pista longitudinale 22, definendo in particolare almeno una parte del tratto di sovrapposizione 22’ della seconda pista longitudinale 22 medesima.
Vantaggiosamente, in accordo con la forma realizzativa illustrata in figura 8, la pista trasversale 57 comprende una terza intelaiatura metallica dotata in particolare di più putrelle longitudinali 60 parallele alla direzione di scorrimento K della pista trasversale 57 medesima.
Preferibilmente, la piattafonna mobile 58 comprende una quarta intelaiatura metallica estendentesi, secondo la direzione di scommento K della pista trasversale 57, tra una bana esterna 61 (rivolta verso la prima pista longitudinale 17) ed una barra interna 62 (rivolta verso la seconda pista longitudinale 22). La barra esterna 61 e la barra interna 62 sono in particolare collegate tra loro da barre trasversali 63 intercettate vantaggiosamente da una o più barre intermedie 64 disposte ria la barra esterna 61 e la barra interna 62 parallelamente a queste ultime.
Vantaggiosamente, ciascun dispositivo attuatore 59 dei mezzi di traslazione 19 è di tipo lineare ed è almeno parzialmente inserito in almeno un corrispondente passaggio 65 ricavato nello spessore della corrispondente detta piattaforma mobile 58.
In particolare, ciascun dispositivo attuatore 59 comprende un primo estremo 59’ vincolato alla pista trasversale 57 in corrispondenza della seconda pista longitudinale 22 ed un secondo estremo 59” vincolato alla barra esterna 61 della piattaforma mobile 58.
Preferibilmente, ciascun dispositivo attuatore 59 è inserito nel corrispondente passaggio 65 ottenuto mediante un primo foro passante 65’ ricavato nella barra interna 62 della piattaforma mobile 58 e vantaggiosamente mediante un almeno secondo foro passante 65 ’ ’ ricavato nella barra intermedia 64 della piattafonna mobile 58 medesima.
Vantaggiosamente, con riferimento agli esempi delle figure 14 e 15, Γ apparecchiatura 1 comprende un primo ponte mobile 66 sul quale è disposta la prima sede di appoggio 13’ della prima stazione 13 sulla quale è destinata ad essere appoggiata la prima bobina 14. Tale ponte mobile 66 è movimentabile (mediante mezzi di spostamento di per sé noti e per questo non descritti nel seguito) per portare la prima bobina 14 (preventivamente disposta sulla prima sede di appoggio 13’) in corrispondenza della prima stazione 13 dell’apparecchiatura 1, consentendo di eseguire un trasferimento della prima bobina 14 ad esempio tra una banchina o una nave e la struttura di supporto su cui è montata Γ apparecchiatura 1 medesima.
Preferibilmente, ciascuna prima pista longitudinale 17 comprende un tratto mobile 17’ fissato al ponte mobile 66 e collegato alla prima stazione 13, edunrimante tratto fisso 17” collegato alla seconda stazione 15 e destinato ad essere fissato sulla struttura di supporto su cui è montata Γ apparecchiatura 1.
Vantaggiosamente, i due tratti mobile e fisso 17’, 17” di ciascuna prima pista longitudinale 17 sono tra loro fissati, ad esempio mediante bullonatura o flangiatura, quando il ponte mobile 66 è disposto nella prima stazione 13 con il tratto mobile 17’ allineato con il corrispondente tratto fisso 17”.
Costituisce oggetto della presente invenzione anche un metodo di funzionamento di una apparecchiatura 1 per lo svolgimento di cavi su fondali del tipo sopra descritta.
Nel seguito, per semplicità di esposizione si farà riferimento alla medesima nomenclatura finora introdotta, seppure si debba intendere che il presente metodo possa essere ottenuto anche con apparecchiature non provviste di tutte le caratteristiche sopra considerate. Il metodo in oggetto prevede una prima fase di predisposizione della prima bobina 14 nella prima stazione 13 appoggiata sulla prima sede di appoggio 13’.
Vantaggiosamente, con riferimento alle figure 14 e 15, la prima fase di predisposizione della prima bobina 14 prevede che quest’ ultima sia disposta sulla prima sede di appoggio 13’ sul ponte mobile 66 e che quest’ultimo sia traslato (ad esempio da una banchina o da una nave di trasporto) sulla struttura di supporto (ad esempio il ponte di una nave) su cui è montata l’apparecchiatura 1 , fino a portare i tratti mobili 17’ (disposti sul ponte mobile 66) delle prime piste longitudinali 17 ad allinearsi coni corrispondenti tratti fissi 17” montati sulla struttura di supporto (come illustrato nell’esempio di figura 15).
Preferibilmente, una volta che il tratto mobile 17’ di ciascuna prima pista longitudinale 17 è allineato confi corrispondente tratto fisso 17” quest’ ultimo è fissato al tratto mobile 17’ ad esempio mediante bullonatura o flangiatura.
In particolare, durante la suddetta prima fase di predisposizione della prima bobina 14, le prime torri 2 sono disposte nella seconda stazione 15 per evitare che le prime torri 2 medesime interferiscano con la movimentazione del ponte mobile 66.
Il metodo in oggetto comprende inoltre una seconda fase di predisposizione della seconda bobina 16 sulla seconda sede di appoggio 15’ della seconda stazione 15, e comprende vantaggiosamente una terza fase di predisposizione della terza bobina 21 sulla terza sede di appoggio 20’ della terza stazione 20. In particolare, in caso sia previsto l’impiego di più terze bobine 21, nella suddetta terza fase di predisposizione ciascuna terza bobina 21 è disposta sulla terza sede di appoggio 20’ della corrispondente terza stazione 20.
In particolare, la seconda e terza fase di predisposizione rispettivamente della seconda e terza bobina 16, 21 è ottenuta mediante una gru azionata a portare ciascuna seconda e terza bobina 16, 21 dalla banchina o dalla nave di trasporto alla corrispondente sede di appoggio 15’, 20’ dell’apparecchiatura 1.
Ovviamente, le suddette seconda e terza fase di predisposizione possono essere eseguite prima o dopo la prima fase di predisposizione della prima bobina 14, essendo l’ordine con cui sono eseguite le suddette fasi di predisposizione delle bobine 14, 16, 21 non vincolante per l’ambito di tutela della presente privativa.
Preferibilmente, durante la seconda e la terza fase di predisposizione, le prime e le seconde torri 2, 6 sono disposte fuori rispettivamente dalla seconda e terza stazione 15, 20 dell’apparecchiatura 1 per facilitare lo spostamento della seconda e della terza bobina 16, 21
Dopo la suddetta prima fase di predisposizione della prima bobina 14, il metodo in oggetto prevede una fase di associazione delle prime toni 2 alla prima bobina 14 medesima. In tale fase di associazione, le prime toni 2 (portanti alloggiate nelle loro prime sedi di guida 5 le conispondenti seconde torri 6) sono disposte nella prima stazione 13 con la prima bobina 14 interposta tra le prime toni 2 medesime, come illustrato negli esempi delle figure 16 e 17.
Vantaggiosamente, prima della suddetta prima fase di associazione, le due prime toni 2 sono allontanante l’una dall’altra in particolare mediante l’azionamento dei primi attuatori di innesto 27, in modo tale da disporre le due prime torri 2 aduna distanza l’una dall’altra sufficiente a consentire di interpone la prima bobina 14 tra le due prime torri 2 medesime. Preferibilmente, nella prima fase di associazione le due prime toni 2 sono azionate a spostarsi sulle conispondenti prime piste longitudinali 17 dalla seconda stazione 15 alla prima stazione 13, mediante in particolare l’azionamento dei primi mezzi di spostamento 18.
Il metodo in oggetto prevede inoltre una prima fase di allineamento dei mozzi 3 con la prima bobina 14. In tale prima fase di allineamento, le seconde torri 6 sono movimentate a sconere lungo le corrispondenti prime sedi di guida 5, in particolare mediante razionamento del primo sistema di movimentazione 11 , per disporre i mozzi 3 allineati con il primo tamburo 14’ della prima bobina 14.
Vantaggiosamente, la suddetta prima fase di allineamento può opzionalmente prevedere, oltre alla movimentazione di ciascuna seconda tome 6 nella comspondente prima sede di guida 5, anche la movimentazione di ciascun gruppo porta-mozzo 8 nella corrispondente seconda sede di guida 7, prevedendo ad esempio di movimentare le seconde torri 6 per ottenere una regolazione dei mozzi 3 più approssimativa e di movimentare i gruppi portamozzo 8 per ottenere una regolazione dei mozzi 3 più precisa.
Il metodo in oggetto prevede una prima fase di impegno dei mozzi 3 con la prima bobina 14, nella quale prima fase di impegno i mozzi 3 sono connessi al primo tamburo 14’ della prima bobina 14 per supportare girevolmente la prima bobina 14 medesima.
In particolare, con riferimento agli esempi illustrati nelle figure 18 e 19, nella prima fase di impegno le prime torri 2 sono azionate a spostarsi in avvicinamento l’una all’altra, preferibilmente mediante l’azionamento dei primi attuatori di innesto 27, fino a portare ciascun mozzo 3 ad impegnarsi con la corrispondente estremità del primo tamburo 14’ della prima bobina 14.
E prevista una prima fase di sollevamento della prima bobina 14 dalla prima sede di appoggio 13’ della prima stazione 13. Più in dettaglio, in tale prima fase di sollevamento le seconde torri 6 sono azionate (in particolare mediante il primo sistema di movimentazione 11) a spostarsi verso l’alto lungo le prime sedi di guida 5 delle corrispondenti prime torri 2 per separare la prima bobina 14 dalla prima sede di appoggio 13’, al fine di consentire la rotazione della prima bobina 14 medesima.
Quindi è prevista una prima fase di svolgimento del primo cavo della prima bobina 14. In particolare, nella prima fase di svolgimento i mozzi 3 sono azionati dai corrispondenti motori 10 a ruotare per portare a loro volta in rotazione la prima bobina 14, in modo tale da svolgere il primo cavo e farlo scendere sul fondale (in maniera di per sé nota al tecnico del settore).
Dopo la prima fase di svolgimento, il metodo in oggetto comprende una prima fase di abbassamento della prima bobina 14 sulla prima sede di appoggio 13 ’ della prima stazione 13. Nella suddetta prima fase di abbassamento le seconde torri 6 sono azionate a spostarsi (in particolare mediante il primo sistema di movimentazione 11) verso il basso lungo le prime sedi di guida 5 delle corrispondenti prime torri 2, fino a portare la prima bobina 14 ad appoggiarsi sulla prima sede di appoggio 13’.
In particolare, la movimentazione di ciascuna seconda torre 6 durante le suddette prima fase di allineamento, prima fase di sollevamento e prima fase di abbassamento, è ottenuta mediante l’azionamento dei primi attuatori di movimentazione 32 e dei primi e secondi dispositivi di bloccaggio 30, 31 del primo sistema di movimentazione 11 , in accordo con le fasi operative descritte nel dettaglio in precedenza.
È altresì prevista una prima fase di disimpegno dei mozzi 3 dalla prima bobina 14, nella quale prima fase di disimpegno i mozzi 3 sono separati dal primo tamburo 14’ della prima bobina 14 medesima. In particolare, con riferimento all’esempio illustrato in figura 20, nella prima fase di disimpegno le prime torri 2 sono azionate a spostarsi in allontanamento l’una dall’altra, preferibilmente mediante l’azionamento dei primi attuatoli di innesto 27, fino a portare ciascun mozzo 3 a separarsi dalla corrispondente estremità del primo tamburo 14’ della prima bobina 14.
Il metodo in oggetto prevede quindi una prima fase di spostamento delle prime toni 2 (con le seconde toni 6 disposte nelle prime sedi di guida 5 delle conispondenti prime toni 2) dalla prima stazione 13 alla seconda stazione 15 in cui è disposta la seconda bobina 16 da impiegare, in accordo con l’esempio illustrato in figura 21.
Vantaggiosamente, nella suddetta prima fase di spostamento, le due prime torri 2 sono azionate a spostarsi sulle conispondenti prime piste longitudinali 17 dalla prima stazione 13 alla seconda stazione 15, mediante in particolare l’azionamento dei primi mezzi di spostamento 18.
Preferibilmente, quando ciascuna prima tone 2 è portata nella seconda stazione 15, la conispondente seconda tone 6 è abbassata portando quest’ultima in appoggio sulla piattafonna mobile 58 dei mezzi di traslazione 19 disposta nella sua prima posizione, come rappresentato nell’esempio di figura 5.
Vantaggiosamente, con riferimento all’esempio di figura 6, i primi attuatoli di movimentazione 32 sono staccati dalla conispondente seconda torre 6 (ad esempio rimuovendo il perno di collegamento che connette i golfari della seconda tone 6 alla piastra forata dei primi attuatori di movimentazione 32).
Con riferimento agli esempi illustrati nelle figure 7, 22a e 22b, il metodo in oggetto prevede quindi una fase di traslazione di ciascuna seconda torre 6 rispetto alla corrispondente prima torre 2, nella quale fase di traslazione ciascuna seconda torre 6 è movimentata dalla prima configurazione operativa, in cui la seconda torre 6 è disposta all’interno della prima sede di guida 5 della corrispondente prima tome 2, alla seconda configurazione operativa, in cui la seconda torre 6 è fuori dalla prima sede di guida 5 della corrispondente prima torre 2.
Vantaggiosamente, in tale fase di traslazione, ciascuna seconda torre 6 è spostata dalla prima configurazione operativa, in cui la seconda torre 6 è disposta sulla corrispondente prima pista longitudinale 17, alla seconda configurazione operativa, in cui la seconda torre 6 è disposta sulla seconda pista longitudinale 22.
In particolare, nella suddetta fase di traslazione ciascuna seconda torre 6 è estratta dalla prima sede di guida 5 della corrispondente prima torre 2 ed è vantaggiosamente disposta sopra alla corrispondente seconda pista longitudinale 22.
Preferibilmente, con riferimento all’esempio illustrato in figura 7, nella fase di traslazione ciascuna piattafonna mobile 58 dei mezzi di traslazione 19 è azionata dai corrispondenti dispositivi attuatori 59 a spostarsi dalla sua prima posizione (in cui è disposta all’interno della prima sede di guida 5 della corrispondente prima torre 2) alla sua seconda posizione (in cui è disposta fuori dalla prima sede di guida 5) per portare la corrispondente seconda torre 6 all’esterno dalla prima sede di guida 5 medesima al fine di separare tale seconda torre 6 dalla corrispondente prima torre 2.
Vantaggiosamente, quando la piattaforma mobile 58 è nella sua prima posizione, la piattaforma mobile 58 è allineata con la corrispondente prima pista longitudinale 17 per ricevere in appoggio la seconda torre 6 quanto viene abbassata del primo sistema di movimentazione 11. Quando la piattaforma mobile 58 è nella sua seconda posizione, la piattafonna mobile 58 è allineata con la conispondente seconda pista longitudinale 22 per consentire alla seconda tome 6 di sconere lungo tale seconda pista longitudinale 22 in una fase operativa descritta nel seguito.
Vantaggiosamente dopo la fase di traslazione di ciascuna seconda torre 6 rispetto alla corrispondente prima torre 2, è prevista una seconda fase di allineamento dei mozzi 3 con la seconda bobina 16. In tale seconda fase di allineamento i gruppi porta-mozzo 8 sono movimentati (in particolare mediante il secondo sistema di movimentazione 12) a scorrere lungo le seconde sedi di guida 7 delle corrispondenti seconde torri 6, fino a disporre i mozzi 3 allineati con il secondo tamburo 16’ della seconda bobina 16.
E prevista quindi una seconda fase di impegno dei mozzi 3 conia seconda bobina 16, nella quale seconda fase di impegno i mozzi 3 sono connessi al secondo tamburo 16’ della seconda bobina 16 per supportare girevolmente la seconda bobina 16 medesima.
In particolare, nella seconda fase di impegno le seconde torri 6 sono azionate a spostarsi in avvicinamento l’una all’altra, preferibilmente mediante l’azionamento dei secondi attuatori di innesto 44, fino a portare ciascun mozzo 3 ad impegnarsi conia corrispondente estremità del secondo tamburo 16’ della seconda bobina 16.
II metodo in oggetto comprende una seconda fase di sollevamento della seconda bobina 16 dalla seconda sede di appoggio 15’ della seconda stazione 15. In tale seconda fase di sollevamento i gruppi porta-mozzo 8 sono azionati a spostarsi (in particolare mediante l’azionamento del secondo sistema di movimentazione 12) verso l’alto lungo le seconde sedi di guida 7 delle corrispondenti seconde ton'i 6 per separare la seconda bobina 16 dalla seconda sede di appoggio 15’ al fine di consentire la rotazione della seconda bobina 16 medesima.
E prevista quindi una seconda fase di svolgimento del secondo cavo dalla seconda bobina 16 per posare il secondo cavo sul fondale. In particolare, nella seconda fase di svolgimento i mozzi 3 sono azionati dai corrispondenti motori 10 a ruotare per portare a loro volta in rotazione la seconda bobina 16, in modo tale da svolgere il secondo cavo e farlo scendere sul fondale.
Tenninatala seconda fase di svolgimento della seconda bobina 16, è prevista una seconda fase di abbassamento della seconda bobina 16 medesima sulla seconda sede di appoggio 15’ della seconda stazione 15. Piùin dettaglio, nella seconda fase di abbassamento i gruppi porta-mozzo 8 sono azionati a spostarsi (in particolare mediante l’azionamento del secondo sistema di movimentazione 12) verso il basso lungo le seconde sedi di guida 7 delle corrispondenti seconde torri 6 fino a portare la seconda bobina 16 ad appoggiarsi sulla seconda sede di appoggio 15’.
In particolare, la movimentazione di ciascun gruppo porta-mozzo 8 durante le suddette seconda fase di allineamento, seconda fase di sollevamento e seconda fase di abbassamento, è ottenuta mediante l’azionamento dei secondi attuatori di movimentazione 49 e dei terzi e quarti dispositivi di bloccaggio 47, 48 del secondo sistema di movimentazione 12, in accordo con le fasi operative descritte nel dettaglio in precedenza. E altresi prevista una seconda fase di disimpegno dei mozzi 3 dalla seconda bobina 16, nella quale seconda fase di disimpegno i mozzi 3 sono separati dal secondo tamburo 16’ della seconda bobina 16 medesima. In particolare, con riferimento all’esempio illustrato in figura 23, nella seconda fase di disimpegno le seconde torri 6 sono azionate a spostarsi in allontanamento l’una dall’altra, preferibilmente mediante l’azionamento dei secondi attuatori di innesto 44, fino a portare ciascun mozzo 3 a separarsi dalla corrispondente estremità del secondo tamburo 16’ della seconda bobina 16.
Vantaggiosamente, il metodo comprende una seconda fase di spostamento, lungo la seconda pista longitudinale 22, di ciascuna seconda torre 6 dalla seconda stazione 15 alla terza stazione 20 in cui è disposta la terza bobina 21 da impiegare, come illustrato nell’esempio di figura 24.
Preferibilmente, nella suddetta seconda fase di spostamento, le due seconde torri 6 sono azionate a spostarsi sulle corrispondenti seconde piste longitudinali 22 dalla seconda stazione 15 alla terza stazione 20, mediante in particolare l’azionainento dei secondi mezzi di spostamento 23.
Il metodo in oggetto comprende quindi (analogamente a quanto previsto per la seconda bobina 16):
- una terza fase di allineamento dei mozzi 3 con la terza bobina 21 , nella quale terza fase di allineamento i gmppi porta-mozzo 8 sono movimentati a scorrere lungo le conispondenti seconde sedi di guida 7 fino a disporre i mozzi 3 allineati con il terzo tamburo 2 1<5>della terza bobina 21 ;
- una terza fase di impegno dei mozzi 3 con la terza bobina 21, nella quale terza fase di impegno i mozzi 3 sono connessi al terzo tamburo 2Γ della terza bobina 21 per supportare girevolmente la terza bobina 21 medesima;
- una terza fase di sollevamento della terza bobina 21 dalla terza sede di appoggio 20’ della terza stazione 20, nella quale terza fase di sollevamento i gmppi porta-mozzo 8 sono azionati a spostarsi verso l’alto lungo le corrispondenti seconde sedi di guida 7 per separare la terza bobina 21 dalla terza sede di appoggio 20’;
- una terza fase di svolgimento del terzo cavo dalla terza bobina 21 ;
- una terza fase di abbassamento della terza bobina 21 sulla terza sede di appoggio 20’, nella quale terza fase di abbassamento i gmppi porta -mozzo 8 sono azionati a spostarsi verso il basso lungo le corrispondenti seconde sedi di guida 7 fino a portare la terza bobina 21 ad appoggiarsi sulla terza sede di appoggio 20 ’ .
Opportunamente, nel caso in cui il metodo preveda l’impiego di più terze bobine 21, è prevista una terza fase di spostamento di ciascuna seconda torre 6 dalla terza stazione 20 all’altra terza stazione 20 ed è prevista l’esecuzione delle suddette terze fasi operative sopra descritte.
Ovviamente, secondo il metodo in oggetto lo svolgimento delle bobine 14, 16, 21 potrà avvenire con un ordine differente dalla quello sopra riportato, ad esempio prevedendo lo svolgimento della seconda bobina 16 prima della prima bobina 14, senza per questo uscire dall’ ambito della presente privativa.
In particolare, la fase di spostamento delle prime torri 2 potrà avvenire anche dalla seconda stazione 15 alla prima stazione 13 e la fase di spostamento delle seconde torri 6 potrà avvenire anche dalla terza stazione 20 alla seconda stazione 15.
L’invenzione cosi concepita raggiunge pertanto gli scopi prefissi.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura (1) per svolgere cavi flessibili su fondali, la quale comprende: - due prime torri (2) disposte tra loro parallele e distanziate; - due mozzi (3), i quali sono disposti tra loro contraffacciati, sono suscettibili di essere associati alle corrispondenti dette prime torri (2) e sono suscettibili di impegnarsi meccanicamente a corrispondenti estremità di un tamburo (14’, 16’, 2 Γ) di una bobina (14, 16, 21) per supportare girevolmente detta bobina (14, 16, 21); - mezzi di movimentazione (11, 12) predisposti per spostare ciascun detto mozzo (3) lungo la corrispondente detta prima torre (2); detta apparecchiatura (1) essendo caratterizzata dal fatto che ciascuna detta prima torre (2) comprende una prima sede di guida (5) sviluppantesi lungo una prima direzione di spostamento (Y’) sostanzialmente verticale; detta apparecchiatura (1) comprendendo inoltre: - due seconde torri (6) disposte tra loro parallele e distanziate, ciascuna delle quali seconde torri (6) è dotata di una seconda sede di guida (7) sviluppantesi lungo una seconda direzione di spostamento (Y”) parallela a detta prima direzione di spostamento CO<;> - due gruppi porta-mozzo (8), ciascuno dei quali è scorrevolmente vincolato alla seconda sede di guida (7) della corrispondente detta seconda torre (6) e porta girevolmente montato il corrispondente detto mozzo (3); - mezzi di traslazione (19), i quali sono predisposti per spostare ciascuna detta seconda torre (6) ria una prima configurazione operativa, in cui detta seconda torre (6) è scorrevolmente vincolata nella prima sede di guida (5) di detta corrispondente prima torre (2), ed una seconda configurazione operativa, in cui detta seconda torre (6) è disposta fuori dalla prima sede di guida (5) di detta corrispondente prima torre (2); detti mezzi di movimentazione (11, 12) comprendendo: - un primo sistema di movimentazione (11) meccanicamente collegato a dette seconde torri (6) e predisposto per movimentare ciascuna detta seconda torre (6), disposta in detta prima configurazione operativa, nella corrispondente detta prima sede di guida (5) lungo detta prima direzione di spostamento (Y’); - un secondo sistema di movimentazione (12) meccanicamente collegato a detti gruppi porta-mozzo (8) e predisposto per movimentare ciascun detto gruppo porta-mozzo (8) nella corrispondente detta seconda sede di guida (7) lungo detta seconda direzione di spostamento (Y”).
  2. 2. Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere: - una prima stazione (13) dotata di una prima sede di appoggio (13’) su cui è destinata ad essere disposta una prima bobina ( 14) dotata di un primo tamburo (14’) attorno al quale è avvolto un primo cavo; - una seconda stazione (15) dotata di una seconda sede di appoggio (15’) su cui è destinata ad essere disposta una seconda bobina (16) dotata di un secondo tamburo (16’) attorno al quale è avvolto un secondo cavo; - due prime piste longitudinali (17), le quali sono disposte tra loro parallele e si sviluppano almeno tra detta prima stazione (13) e detta seconda stazione (15), e su ciascuna delle quali prime piste longitudinali (17) è scorrevolmente disposta la corrispondente detta prima torre (2); - primi mezzi di spostamento (18), i quali sono meccanicamente collegati a dette prime torri (2) e, con dette seconde torri (6) in detta prima configurazione operativa, sono predisposti per movimentare dette prime torri (2) a scorrere lungo le corrispondenti dette prime piste longitudinali (17) tra detta prima stazione (13), in cui detti mozzi (3) sono suscettibili di impegnarsi al primo tamburo (14’) di detta prima bobina (14), e detta seconda stazione (15), in cui detti mozzi (3) sono suscettibili di impegnarsi al secondo tamburo (16’) di detta seconda bobina (16).
  3. 3. Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto primo sistema di movimentazione (11) è predisposto per spostare la corrispondente detta seconda torre (6), disposta in detta prima configurazione operativa, lungo detta corrispondente prima direzione di spostamento (Y’) tra almeno una posizione sollevata, in cui detta seconda torre (6) è sollevata, almeno parzialmente, dalla corrispondente detta prima pista longitudinale (17), eduna posizione abbassata, in cui detta seconda torre (6) è posta in appoggio su detta corrispondente prima pista longitudinale (17).
  4. 4. Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto di comprendere: - una terza stazione (20) dotata di una terza sede di appoggio (20’) su cui è destinata ad essere disposta una terza bobina (21 ) dotata di un terzo tamburo (21 ’) attorno al quale è avvolto un terzo cavo; - due seconde piste longitudinali (22), le quali sono disposte tra loro parallele, si sviluppano almeno tra detta seconda stazione (15) e detta terza stazione (20), su ciascuna delle quali seconde piste longitudinali (22) è scorrevolmente disposta la corrispondente detta seconda torre (6) in detta seconda configurazione operativa; - secondi mezzi di spostamento (23) i quali, con dette seconde torri (6) disposte in detta seconda configurazione operativa, sono meccanicamente collegati a dette seconde toni (6) e sono predisposti per movimentare dette seconde toni (6) lungo le conispondenti dette seconde piste longitudinali (22) almeno tra detta seconda stazione (15), in cui detti mozzi sono suscettibili di impegnarsi al secondo tamburo (16’) di detta seconda bobina (1 6), e detta terza stazione (20), in cui detti mozzi (3) sono suscettibili di impegnarsi al terzo tamburo (2Γ) di detta terza bobina (21).
  5. 5. Apparecchiatura (1) secondo le rivendicazioni 3 e 4, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di traslazione (1 9) sono disposti in corrispondenza di detta seconda stazione (15) e, con dette prime torri (2) disposte in detta seconda stazione (15), sono predisposti per spostare ciascuna detta seconda torre (6) tra detta prima configurazione operativa, in cui detta seconda torre (6) è disposta in detta posizione abbassata su detta prima pista longitudinale ( 17), e detta seconda configurazione operativa, in cui detta seconda torre (6) è disposta sulla corrispondente detta seconda pista longitudinale (22).
  6. 6. Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzata dal fatto che dette seconde piste longitudinali (22) sono dotate di conispondenti tratti di sovrapposizione (22’) sviluppantisi in detta seconda stazione (15) e disposti tra dette prime piste longitudinali (17).
  7. 7. Apparecchiatura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 4 alla 6, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di traslazione (19), per ciascuna seconda torre (6), comprendono: - una pista trasversale (57), la quale di sviluppa sostanzialmente ortogonalmente alle corrispondenti dette prima pista longitudinale (17) e detta seconda pista longitudinale (22), ed è posta ad intercettazione di detta prima pista longitudinale (17) e di detta seconda pista longitudinale (22); - una piattaforma mobile (58) scorrevolmente montata sulla corrispondente detta pista trasversale (57) e suscettibile di ricevere in appoggio la corrispondente detta seconda torre (6); - almeno un dispositivo attuatore (59) meccanicamente collegato alla corrispondente detta piattaforma mobile (58) e predisposto per movimentare detta piattaforma mobile (58) lungo la corrispondente detta pista trasversale (57) tra una prima posizione, in cui detta piattaforma mobile (58) è disposta ad intercettazione della corrispondente detta prima pista longitudinale (17) ed è inserita nella prima sede di guida (5) della corrispondente detta prima torre (2) per ricevere in appoggio la corrispondente detta seconda torre (6) disposta in detta posizione abbassata, ed una seconda posizione, in cui detta piattaforma mobile (58) è disposta ad intercettazione della corrispondente detta seconda pista longitudinale (22) per supportare in appoggio detta seconda torre (6) disposta in detta seconda stazione (15) e in detta seconda configurazione operativa.
  8. 8. Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo attuatore (59) è di tipo lineare ed è almeno parzialmente inserito in un corrispondente passaggio (65) ricavato nello spessore della corrispondente detta piattaforma mobile (58).
  9. 9. Metodo di funzionamento di una apparecchiatura (1) per svolgere cavi flessibili su fondali, la quale apparecchiatura (1) comprende: - una prima stazione (13) dotata di una prima sede di appoggio (13’); - una seconda stazione (15) dotata di una seconda sede di appoggio (15’); - due prime piste longitudinali (17) sviluppantisi tra loro parallele almeno tra detta prima stazione (13) e detta seconda stazione (15); - due prime toni (2) posizionate tra loro parallele e distanziate, e disposte sulle corrispondenti dette prime piste longitudinali (17), ciascuna detta prima tone (2) comprendendo una prima sede di guida (5) sviluppantesi lungo una prima direzione di spostamento (Y’) sostanzialmente verticale; - due seconde torri (6) disposte tra loro parallele e distanziate, e dotate ciascuna di una seconda sede di guida (7) sviluppantesi lungo una seconda direzione di spostamento (Y”) parallela a detta prima direzione di spostamento (Y’); - due gruppi porta-mozzo (8), ciascuno dei quali è scorrevolmente vincolato lungo la seconda sede di guida (7) della corrispondente detta seconda torre (6) e porta girevolmente montato un corrispondente mozzo (3); detto metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi operative: - una prima fase di predisposizione di una prima bobina (14) in detta prima stazione ( 13) appoggiata sulla prima sede di appoggio (13’) di detta prima stazione (13), la quale prima bobina (14) è dotata di un primo tamburo (14’) attorno al quale è avvolto un primo cavo; - una seconda fase di predisposizione di una seconda bobina (16) in detta seconda stazione (15) appoggiata sulla seconda sede di appoggio (15’) di detta seconda stazione (1 5), la quale seconda bobina (16) è dotata di un secondo tamburo (16’) attorno al quale è avvolto un secondo cavo; - una fase di associazione di dette prime torri (2) a detta prima bobina (14), nella quale fase di associazione dette prime torri (2), portanti alloggiate dette seconde torri (6) nelle conispondenti dette prime sedi di guida (5), sono disposte in detta prima stazione (13) con detta prima bobina (14) interposta tra dette prime torri (2); - una prima fase di allineamento di detti mozzi (3) con detta prima bobina (14), nella quale prima fase di allineamento dette seconde torri (6) sono movimentate a scorrere lungo le corrispondenti dette prime sedi di guida (5) per disporne detti mozzi (3) allineati con il primo tamburo (14’) di detta prima bobina (14); - una prima fase di impegno di detti mozzi (3) con detta prima bobina (14), nella quale prima fase di impegno detti mozzi (3) sono connessi al primo tamburo (14’) di detta prima bobina (14) per supportare girevolmente detta prima bobina (14); - una prima fase di sollevamento di detta prima bobina (14) da detta prima sede di appoggio (13’), nella quale prima fase di sollevamento dette seconde torri (6) sono azionate a spostarsi verso l’alto lungo le corrispondenti dette prime sedi di guida (5) per separare detta prima bobina (14) da detta prima sede di appoggio (13’); - una prima fase di svolgimento di detto primo cavo da detta prima bobina (14), nella quale prima fase di svolgimento detti mozzi (3) sono azionati a ruotare per portare in rotazione detta prima bobina (14); - una prima fase di abbassamento di detta prima bobina (14) su detta prima sede di appoggio (13’), nella quale prima fase di abbassamento dette seconde torri (6) sono azionate a spostarsi verso il basso lungo le corrispondenti dette prime sedi di guida (5) fino a portare detta prima bobina (14) ad appoggiarsi su detta prima sede di appoggio (130; - una prima fase di disimpegno di detti mozzi (3) da detta prima bobina (14), nella quale prima fase di disimpegno detti mozzi (3) sono separati dal primo tamburo (14’) di detta prima bobina (14); - una prima fase di spostamento di dette prime torri (2) tra detta prima stazione (13) e detta seconda stazione (15), nella quale prima fase di spostamento dette prime torri (2), portanti alloggiate dette seconde torri (6) nelle corrispondenti detti prime sedi di guida (5), sono azionate a scorrere sulle corrispondenti detti prime piste longitudinali tra detta prima stazione (13) e detta seconda stazione (15); - una fase di traslazione di ciascuna seconda torre (6) rispetto a detta corrispondente prima torre (2), nella quale fase di traslazione detta seconda torre (6) è movimentata ria una prima configurazione operativa, in cui detta seconda torre (6) è disposta all’interno della prima sede di guida (5) della comspondente detta prima torre (2), ed una seconda configurazione operativa, in cui detta seconda torre (6) è fuori dalla prima sede di guida (5) della corrispondente detta prima torre (2); - una seconda fase di allineamento di detti mozzi (3) con detta seconda bobina (16), nella quale seconda fase di allineamento detti gmppi porta-mozzo (8) sono movimentati a scorrere lungo le corrispondenti dette seconde sedi di guida (7) fino a dispone detti mozzi (3) allineati con il secondo tamburo (16’) di detta seconda bobina (16); - una seconda fase di impegno di detti mozzi (3) con detta seconda bobina (16), nella quale seconda fase di impegno detti mozzi (3) sono connessi al secondo tamburo (16’) di detta seconda bobina (16) per supportare girevolmente detta seconda bobina (16); - una seconda fase di sollevamento di detta seconda bobina (16) da detta seconda sede di appoggio (15’), nella quale seconda fase di sollevamento detti gruppi porta-mozzo (8) sono azionati a spostarsi verso l’alto lungo le corrispondenti dette seconde sedi di guida (7) per separare detta seconda bobina (16) da detta seconda sede di appoggio (15’); - una seconda fase di svolgimento di detto secondo cavo da detta seconda bobina (16), nella quale seconda fase di svolgimento detti mozzi (3) sono azionati a ruotare per portare in rotazione detta seconda bobina (16); - una seconda fase di abbassamento di detta seconda bobina ( 16) su detta seconda sede di appoggio (15’), nella quale seconda fase di abbassamento detti gruppi porta-mozzo (8) sono azionati a spostarsi verso il basso lungo le corrispondenti dette seconde sedi di guida (7) fino a portare detta seconda bobina (16) ad appoggiarsi su detta seconda sede di appoggio (15’).
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 9 per il funzionamento di detta apparecchiatura (1) la quale comprende inoltre: - una terza stazione (20) dotata di una terza sede di appoggio (20’); - due seconde piste longitudinali (22) sviluppantisi tra loro parallele almeno tra detta seconda stazione (15) e detta terza stazione (20); detto metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una terza fase di predisposizione di una terza bobina (21) in detta terza stazione (20) appoggiata sulla terza sede di appoggio (20 ’) di detta terza stazione (20), la quale terza bobina (21 ) è dotata di un terzo tamburo (21 ’) attorno al quale è avvolto un terzo cavo; in detta fase di traslazione, ciascuna detta seconda torre (6) è spostata tra detta prima configurazione operativa, in cui detta seconda torre (6) è disposta su detta prima pista longitudinale (17), e detta seconda configurazione operativa, in cui detta seconda torre (6) è disposta su detta seconda pista longitudinale (22); detto metodo comprendendo inoltre una fase di spostamento, lungo detta seconda pista longitudinale (22), di ciascuna detta seconda torre (6) tra detta seconda stazione (15) e detta terza stazione (20).
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