ITUB20155256A1 - Materiale poliaccoppiato da imballaggio, confezione comprendente tale materiale e relativo metodo di produzione - Google Patents

Description

“MATERIALE POLIACCOPPIATO DA IMBALLAGGIO. CONFEZIONE COMPRENDENTE TALE MATERIALE E RELATIVO METODO DI PRODUZIONE”

La presente invenzione riguarda i materiali poliaccoppiati da imballaggio, ed in particolare un materiale termosaldabile a base di carta e plastica, una confezione comprendente tale materiale ed un relativo metodo di produzione. Nel seguito si farà specifico riferimento ad un poliaccoppiato formato da un nastro di materiale cartaceo ed un nastro di materiale plastico termosaldabile applicato ad un involucro sottovuoto, ma è chiaro che quanto detto si applica analogamente ad altri tipi di poliaccoppiati nei quali un nastro di materiale plastico termosaldabile è unito ad almeno un nastro di carta o simili ed applicato ad un involucro mediante termosaldatura.

È noto che vi sono confezioni sottovuoto per prodotti alimentari formate da un involucro esterno di cartoncino ed un involucro interno quale una lamina o una vaschetta sigillata con una pellicola di materiale plastico trasparente (cosiddetto “skin”) che aderisce al prodotto alimentare seguendone la forma e il cui scopo è quello di permetterne la visione e la palpazione da parte del consumatore, in particolare nel settore ittico.

Un simile tipo di confezione è alquanto costoso in quanto Γ involucro interno sottovuoto è inserito in un astuccio di cartoncino, sul quale sono stampate tutte le informazioni del prodotto, dotato di una apertura ricavata a registro nella zona destinata alla visione e alla palpazione del prodotto. Ciò implica ovviamente la necessità di una macchina confezionatrice complessa che sia in grado in una prima fase di piegare e incollare un fustellato di cartoncino per formare Γ involucro esterno, e poi in una seconda fase di infilare precisamente Γ involucro interno in detto astuccio di cartoncino.

Scopo della presente invenzione è pertanto quello di fornire un materiale poliaccoppiato, una confezione ed un relativo metodo di produzione che superano tali inconvenienti. Detto scopo viene conseguito mediante un materiale poliaccoppiato carta/plastica termosaldabile in cui viene ricavata un’apertura per la visione/palpazione del prodotto prima che detto materiale sia termosaldato sull’involucro interno contenente il prodotto.

Il vantaggio principale del materiale, della confezione e del metodo secondo la presente invenzione è quello di realizzare un materiale da imballaggio in cui la carta accoppiata con il materiale plastico termosaldabile può essere facilmente fu stellata per ricavare Γ apertura e poi applicata all’ involucro sottovuoto per sostituire Γ astuccio esterno di cartoncino. In altre parole, le informazioni solitamente riportate sull’astuccio esterno vengono invece stampate sul nastro di carta del poliaccoppiato il quale viene poi termosaldato all’involucro interno con l’apertura a registro nella posizione richiesta.

In questo modo, si può fare a meno dell’astuccio esterno in cartoncino e quindi del complesso macchinario necessario per formare l’astuccio e per infilarvi l’involucro interno poiché il poliaccoppiato già provvisto con l’apertura di visione/palpazione viene svolto da una bobina, tagliato a misura e termosaldato all’involucro interno con una macchina molto più semplice che garantisce un notevole risparmio di tempo e di costo.

Inoltre è evidente che realizzare l’involucro esterno a partire da un materiale continuo in bobina è più economico che produrre dei fustellati singoli che poi devono essere assemblati.

Questi ed altri vantaggi e caratteristiche del materiale, della confezione e del metodo secondo la presente invenzione risulteranno evidenti agli esperti del ramo dalla seguente dettagliata descrizione di una sua forma realizzativa con riferimento agli annessi disegni in cui:

la Fig.l è una rappresentazione schematica della fase di fustellatura del presente materiale; e

la Fig.2 è una rappresentazione schematica delle fasi di taglio e termosaldatura del materiale sull’involucro interno.

Facendo riferimento alle suddette figure si vede che il metodo di produzione di una confezione secondo l’invenzione consiste essenzialmente nelle seguenti fasi: a) predisporre un materiale poliaccoppiato I, formato almeno da un nastro di carta ed un nastro di materiale plastico termosaldabile, avvolto in una prima bobina 2;

b) alimentare detto materiale poliaccoppiato I ad una fustellatrice 3 che ricava in esso una pluralità di aperture la mediante rimozione di corrispondenti porzioni Ib di materiale;

c) avvolgere il materiale fustellato 1’ così ottenuto in una seconda bobina 4; d) predisporre un involucro interno 5 contenente il prodotto da confezionare, ad esempio una vaschetta sottovuoto;

e) ricavare da detto materiale fu stellato Γ una copertura 1” di misura idonea per detta vaschetta 5, detta copertura 1” comprendendo una di dette aperture la;

f) termosaldare detta copertura 1” sulla vaschetta 5.

Si noti che sebbene nella forma realizzati va illustrata rimpianto atto ad implementare il metodo di produzione sopra descritto sia diviso in una prima sezione (Fig.l) che realizza le fasi da a) a c) ed una seconda sezione (Fig.2) che realizza le fasi da d) a f)jsarebbe anche possibile realizzare un impianto che non è diviso in una prima sezione ed una seconda sezione ma realizza in sequenza tutte le fasi. In altre parole, il materiale fustellato Γ non viene avvolto in una seconda bobina 4 e successivamente svolto da essa, eliminando quindi la fase c), ma direttamente alimentato ai dispositivi per il ritaglio della copertura 1” e la sua successiva termosaldatura sulla vaschetta 5.

Il suddetto impianto, che sia diviso o meno in due sezioni, potrebbe anche comprendere una stazione in cui viene realizzata una fase di stampa del nastro di carta, prima o dopo la fustellatura, nel caso in cui il nastro non sia pre-stampato prima di essere accoppiato al materiale plastico (ad esempio se si vogliono utilizzare le aperture la come riferimento per una stampa precisa attorno ad esse).

Il nastro di carta utilizzato per il presente materiale poliaccoppiato deve avere un peso compreso tra 40 e 150 g/m<2>, preferibilmente tra 50 e 100 g/m<2>, per essere idoneo all’ impiego nel presente metodo. Infatti per valori inferiori a detto intervallo la carta risulta troppo leggera per resistere alla trazione meccanica nelle fasi di sbobinatura e bobinatura ed anche per opporsi adeguatamente all’allungamento del materiale plastico che tende ad allungarsi e ritirarsi maggiormente in dette fasi, col risultato che il materiale poliaccoppiato tenderebbe ad arricciarsi. Analogamente, per valori superiori a detto intervallo la carta sarebbe troppo pesante per essere avvolta correttamente ed anche in questo caso il materiale poliaccoppiato tenderebbe ad arricciarsi.

Il nastro di materiale plastico utilizzato per il presente materiale poliaccoppiato ha uno spessore preferibilmente compreso tra 5 e 60 pm, più preferibilmente tra 10 e 50 pm, ed è realizzato in un qualsiasi materiale termosaldabile idoneo ad essere saldato sul materiale di supporto dell’involucro interno. Tipici esempi di materiale plastico idoneo a questa applicazione sono poliestere, polietilene, polipropilene, PET e Mylar che possono essere accoppiati al nastro di carta mediante laminazione o coestrusione in modo da ottenere un materiale poliaccoppiato 1 quale, ad esempio, carta da 90 g/m<2>laminata con PE da 20 pm o carta da 70 g/m<2>coestrusa con PP da 10 pm.

La fustellatrice 3 può essere di qualsiasi tipo purché sia in grado di ricavare con precisione le aperture la in posizioni predefinite e con forme e dimensioni variabili a seconda delle specifiche esigenze produttive. Ad esempio, il taglio del materiale 1 può avvenire mediante laser oppure meccanicamente, e le porzioni ritagliate lb possono essere rimosse mediante aspirazione/soffiaggio, con un dispositivo meccanico a spazzole controrotanti o altri sistemi equivalenti,

È chiaro che la forma realizzativa del materiale poliaccoppiato, della confezione e del relativo metodo di produzione secondo l'invenzione sopra descritta ed illustrata costituisce solo un esempio suscettibile di numerose variazioni. In particolare, il materiale poliaccoppiato I potrebbe prevedere come finitura esterna un altro nastro di materiale non cartaceo sulla faccia del nastro di carta opposta a quella accoppiata al materiale plastico. In questo caso è ovvio che il nastro di carta dovrebbe essere stampato prima dell<1>applicazione di detta finitura esterna, la quale a sua volta dovrebbe essere applicata al nastro di carta prima della fustellatura.

Inoltre si noti che il numero, la forma e la disposizione delle aperture la può variare liberamente per cui il dispositivo che ritaglia una singola copertura 1” dal materiale fustellato 1’ potrà variare a seconda dei parametri di detto materiale.

Infine è chiaro che sebbene il materiale poliaccoppiato sopra descritto sia preferibilmente realizzato e lavorato in bobina sarebbe anche possibile realizzarlo e lavorarlo in fogli con conseguenti modifiche all' impianto ed al metodo di produzione che sono ovvie per un esperto del ramo.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Materiale poliaccoppiato (E) comprendente almeno un nastro di materiale cartaceo ed almeno un nastro di materiale plastico termosaldabile, caratterizzato dal fatto che detto materiale poliaccoppiato (E) è provvisto di una pluralità di aperture (la) ottenute mediante rimozione di corrispondenti porzioni (Ib) di materiale.
2. 2. Materiale secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il nastro di materiale cartaceo ha un peso compreso tra 40 e 150 g/m<2>, preferibilmente tra 50 e 100 g/m<2>.
3. 3. Materiale secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il nastro di materiale plastico termosaldabile ha uno spessore compreso tra 5 e 60 pm, preferibilmente tra 10 e 50 pm.
4. 4. Metodo di produzione di una confezione comprendente un materiale secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: a) predisporre un materiale poliaccoppiato (I), comprendente almeno un nastro di materiale cartaceo ed un nastro di materiale plastico termosaldabile; b) alimentare detto materiale (1) ad una fustellatrice (3) che ricava in esso una pluralità di aperture (la) mediante rimozione di corrispondenti porzioni (lb) di materiale, così da ottenere un materiale fu stellato (E); c) predisporre un involucro interno (5) contenente il prodotto da confezionare, detto involucro interno (5) essendo preferibilmente un involucro sottovuoto sigillato con una pellicola di materiale plastico trasparente che aderisce al prodotto; d) ricavare da detto materiale fustellato (E) una copertura (1”) di misura idonea per detto involucro interno (5), detta copertura (1”) comprendendo una di dette aperture da); e) termosaldare detta copertura (1”) sull' involucro interno (5).
5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che nella fase a) il materiale è predisposto in una prima bobina (2) ed il materiale fustellato (E) ottenuto nella fase b) viene avvolto in una seconda bobina (4) in un’ulteriore fase b’) e successivamente svolto da essa nella fase d).
6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una fase di stampa del nastro di materiale cartaceo che può precedere la fase a) oppure la fase b) oppure la fase d),
7. 7. Impianto di produzione di una confezione secondo il metodo di una delle rivendicazioni da 4 a 6, caratterizzato dal fatto di comprendere una fustellatrice (3) atto a ricavare nel materiale poliaccoppiato (1) una pluralità di aperture (la) mediante rimozione di corrispondenti porzioni (Ib) di detto materiale poliaccoppiato (1) così da ottenere un materiale fustellato (1’), un dispositivo atto a ricavare da detto materiale fustellato (I’) una copertura (1”) di misura idonea per un involucro interno (5) della confezione e comprendente una di dette aperture (la), ed un dispositivo atto a termosaldare detta copertura (I”) su detto involucro interno (5).
8. 8. Impianto secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una stazione di svolgimento del materiale poliaccoppiato (1) da una prima bobina (2), posta a monte della fustellatrice (3), ed una stazione di avvolgimento del materiale fustellato (Γ) in una seconda bobina (4), posta a valle della fustellatrice (3).
9. 9. Impianto secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una stazione di stampa del nastro di materiale cartaceo posta a monte della fustellatrice (3) oppure a monte del dispositivo atto a ricavare dal materiale fustellato (Γ) una copertura (1”) per Γ involucro interno (5) della confezione.
10. 10. Confezione comprendente un involucro interno (5) sottovuoto sigillato con una pellicola di materiale plastico trasparente che aderisce al prodotto contenuto in detto involucro interno (5), caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una copertura (1”) termosaldata sull’ involucro interno (5), detta copertura (1”) essendo provvista di una apertura (la) ed essendo costituita da un materiale poliaccoppiato (Γ) comprendente almeno un nastro di materiale cartaceo ed almeno un nastro di materiale plastico termosaldabile sull’involucro interno (5).