ITUB20152798A1 - Dispositivo di attivazione chiudibile per spazzole finray - Google Patents

Description

Descrizione

Il trovato ha ad oggetto un dispositivo tergicristalli per un veicolo, in particolare per un veicolo a motore. I dispositivi tergicristalli presentano solitamente un braccio o leva, in cui una spazzola viene movimentata sul vetro di un veicolo a motore. La spazzola viene quindi movimentata tra una prima posizione di inversione ed una seconda posizione di inversione. A tale scopo il braccio è collegato, tramite un albero di azionamento, con un motore del tergicristallo. In particolare, su parabrezza con intense variazioni di curvatura, la spazzola perde leggermente contatto con il vetro. In particolare, con vetri fortemente curvati si può arrivare altresì a settori non lavati o alla formazione di velature.

Poiché un procedimento di lavaggio deve essere ottimizzato secondo una pluralità di parametri, come ad esempio una quantità di pioggia sul vetro, un carico di neve eventualmente caduto sul vetro, la velocità del veicolo e quindi la pressione del vento sul braccio, la formazione di una velatura non può essere impedita facilmente in modo affidabile adattando la pressione del braccio al parabrezza. Sussiste quindi la necessità di migliorare ulteriormente i dispositivi tergicristalli.

Per il perfezionamento vi è una pluralità di condizioni marginali che devono essere altrettanto considerate. Sussiste altresì la necessità di migliorare e garantire la movimentazione, la comodità per l’utilizzatore, nonché la sicurezza dell’applicazione.

Compito del presente trovato è quello di garantire un lavaggio privo di velature di un vetro di un veicolo, in cui si mette a disposizione una sicura applicazione del braccio del dispositivo tergicristalli ad un albero di azionamento di un’unità di azionamento associata. Detto compito viene assolto con un dispositivo tergicristalli con le caratteristiche della rivendicazione 1.

Secondo una forma di realizzazione del presente trovato si propone un dispositivo tergicristalli per un veicolo, in particolare per un veicolo a motore.

Il dispositivo tergicristalli comprende un braccio con una spazzola con una parte superiore allungata ed una parte inferiore allungata, le quali sono realizzate almeno in parte pieghevoli. È altresì prevista una pluralità di elementi di collegamento per il collegamento della parte superiore e della parte inferiore, in cui gli elementi di collegamento sono reciprocamente distanziati lungo un’estensione longitudinale della spazzola e applicati sulla parte superiore e/o inferiore mediante un giunto a cerniera. Gli elementi di collegamento sono configurati allo scopo di permettere un relativo reciproco movimento della parte superiore e della parte inferiore con un componente di movimentazione lungo un’estensione longitudinale della spazzola.

Il dispositivo tergicristalli comprende altresì una parte di fissaggio sul lato spazzola, configurata per collegare in modo rimovibile il braccio con un albero di azionamento di un’unità di azionamento del veicolo, nonché un elemento di fissaggio applicabile sull’albero di azionamento, nel quale la parte di fissaggio lato spazzola può innestarsi ed il quale presenta un dispositivo di attivazione configurato per sbloccare la parte di fissaggio dall’elemento di fissaggio, previa attivazione, in cui il dispositivo di attivazione presenta un elemento di bloccaggio configurato per bloccare un’attivazione del dispositivo di attivazione. Forme di realizzazione preferite ed aspetti particolari del trovato si evincono dalle rivendicazioni dipendenti, dai disegni e dalla presente descrizione. Secondo le forme di realizzazione del trovato qui descritte, i dispositivi tergicristalli per veicoli possono essere prodotti facilmente in modo particolarmente favorevole e per una pluralità di diversi campi di applicazione. Le forme di realizzazione del trovato consentono altresì un lavaggio affidabile e totalmente privo di velature del vetro di un veicolo, in cui un braccio del dispositivo tergicristalli può essere applicato in modo sicuro ad un albero di azionamento di un motore del tergicristalli, impedendo una rimozione non autorizzata del braccio.

Secondo una forma di realizzazione del presente trovato si propone un dispositivo tergicristalli per un veicolo, in particolare per un veicolo a motore. Il dispositivo tergicristalli comprende un braccio con una spazzola con una parte superiore allungata ed una parte inferiore allungata, le quali sono realizzate almeno in parte pieghevoli. È altresì prevista una pluralità di elementi di collegamento per il collegamento della parte superiore e della parte inferiore, in cui gli elementi di collegamento sono reciprocamente distanziati lungo un’estensione longitudinale della spazzola e applicati alla parte superiore e/o inferiore mediante un giunto a cerniera. Gli elementi di collegamento sono configurati allo scopo di consentire un relativo e reciproco movimento della parte superiore e della parte inferiore con un componente di movimentazione lungo un’estensione longitudinale della spazzola. Il dispositivo tergicristalli comprende altresì una parte di fissaggio lato spazzola, la quale è configurata per collegare in modo rimovibile il braccio con un albero di azionamento di un’unità di azionamento del veicolo, nonché un elemento di fissaggio applicabile all’albero di azionamento, nel quale la parte di fissaggio lato spazzola può essere innestata ed il quale presenta un dispositivo di attivazione configurato per sbloccare la parte di fissaggio lato spazzola dall’elemento di fissaggio previa attivazione, in cui il dispositivo di attivazione presenta un elemento di bloccaggio configurato per bloccare un’attivazione del dispositivo di attivazione.

Secondo ulteriori forme di realizzazione, l’elemento di bloccaggio può essere realizzato quale cilindro di chiusura integrato nel dispositivo di attivazione. In questo modo si garantisce una semplice movimentazione per la chiusura o il bloccaggio dell’intero braccio con spazzola e testa spazzola su un albero di azionamento di un veicolo, in modo tale da impedire una rimozione non autorizzata del braccio.

Secondo ulteriori forme di realizzazione l’elemento di bloccaggio può essere realizzato quale serratura a combinazione integrata nel dispositivo di attivazione. In questo modo è possibile effettuare una codifica del dispositivo di attivazione, in modo tale da consentire un bloccaggio dell’intero braccio con spazzola e testa spazzola sull’albero di azionamento del veicolo mediante un codice numerico o una combinazione numerica. Secondo un’ulteriore forma di realizzazione può essere vantaggiosa una variante, in cui l’elemento di bloccaggio è realizzato quale serratura girevole. In questo modo è possibile bloccare il dispositivo di attivazione impedendo un movimento del dispositivo di attivazione, ad esempio una compressione del dispositivo di attivazione per lo sblocco del braccio dall’elemento di fissaggio.

Secondo ulteriori forme di realizzazione, l’elemento di fissaggio può essere configurato congiuntamente al dispositivo di attivazione, in modo tale da predisporre un accoppiamento di forza e/o geometrico rimovibile. In questo modo si consente una facile movimentazione durante il montaggio o lo smontaggio del braccio.

Poiché il dispositivo di attivazione non è disposto sulla parte di fissaggio lato spazzola ma sull’elemento di fissaggio, il quale è applicabile all’albero di azionamento, la configurazione del dispositivo tergicristalli o della spazzola può essere particolarmente semplice.

Secondo ulteriori forme di realizzazione la parte di fissaggio lato spazzola può essere realizzata integrale alla testa spazzola del dispositivo tergicristalli. In questo modo si ottengono vantaggi dal punto di vista tecnico della produzione, in quanto la parte di fissaggio lato spazzola può essere realizzata in un unico pezzo e/o la parte di fissaggio lato spazzola può essere adattata per essere realizzata mediante un procedimento di stampaggio ad iniezione.

Secondo ulteriori forme di realizzazione la parte di fissaggio lato spazzola o la spazzola possono essere preparate in modo tale che elementi meccanici, quali molle, elementi a molla, dispositivi di attivazione e/o elementi metallici non siano disposti nella parte di fissaggio, ma in un elemento di fissaggio corrispondente che può essere applicato all’albero di azionamento. È altresì vantaggioso che l’elemento di bloccaggio possa essere predisposto per la chiusura o il bloccaggio del braccio sull’albero di azionamento non nella testa spazzola, ma nell’elemento di fissaggio.

Secondo ulteriori forme di realizzazione la parte di fissaggio lato spazzola può presentare uno spazio cavo, in cui, in una parete laterale dello spazio cavo, è altresì prevista un’apertura, attraverso la quale sporge il dispositivo di attivazione o attraverso la quale il dispositivo di attivazione può essere attivato. Può essere particolarmente vantaggioso se l’apertura è disposta in una parete laterale dello spazio cavo rivolta verso un elemento di collegamento. Secondo ulteriori forme di realizzazione la testa spazzola e/o il braccio possono comprendere un materiale scelto dal gruppo formato da gomma, carbonio, POM, PA, TPE, in particolare TPE-S, TPE-O, TPE-U, TPE-A, TPE-V e TPE-E o qualsiasi combinazione di essi. In questo modo si ottiene il vantaggio, con un’idonea scelta dei materiali, di poter ottenere caratteristiche fisiche, in particolare meccaniche, del braccio integrale alla parte di fissaggio lato spazzola.

È altresì possibile eseguire il braccio o almeno parti del braccio quali componenti integrali con un procedimento di stampaggio ad iniezione, conseguendo così vantaggi dal punto di vista tecnico della produzione che consentono una produzione economica. Sussiste altresì il vantaggio di poter realizzare la parte di fissaggio lato spazzola integrale alla testa spazzola del dispositivo tergicristalli.

Secondo ulteriori forme di realizzazione il dispositivo di attivazione e/o l’elemento di bloccaggio associato possono essere disposti tra la testa spazzola ed uno della pluralità di elementi di collegamento. In modo vantaggioso è così possibile conseguire un’attivazione semplice del dispositivo di attivazione e/o dell’elemento di bloccaggio associato, agevolando la movimentazione durante il montaggio o lo smontaggio del braccio sull’albero o dall’albero di azionamento.

Secondo ulteriori forme di realizzazione il dispositivo di attivazione può, congiuntamente all’elemento di bloccaggio, essere configurato in modo tale che, con un innesto della parte di fissaggio lato spazzola nell’elemento di fissaggio applicato sull’albero di azionamento, venga bloccato automaticamente il dispositivo di attivazione tramite l’elemento di bloccaggio. In questo modo si ottiene il vantaggio che, con un sollevamento del braccio dall’albero di azionamento o dall’elemento di fissaggio applicato sull’albero di azionamento, risulta solo necessario attivare l’elemento di bloccaggio, ad esempio mediante una chiave.

Esempi di realizzazione del trovato sono rappresentati nelle figure e vengono di seguito descritti in dettaglio, in cui:

la Figura 1A mostra una rappresentazione prospettica di un braccio con spazzola e testa spazzola, nonché di un dispositivo di attivazione chiudibile o bloccabile secondo forme di realizzazione del trovato;

la Figura 1B mostra una rappresentazione prospettica di un elemento di fissaggio di un braccio congiuntamente al dispositivo di attivazione mostrato nella Figura 1, secondo forme di realizzazione del trovato;

le Figure da 2A a 2D mostrano rappresentazioni schematiche di singole fasi per il montaggio della spazzola sull’elemento di fissaggio, in cui la parte di fissaggio lato spazzola e l’elemento di fissaggio lato albero di azionamento sono mostrati in modo dettagliato;

le Figure 3A e 3B mostrano una rappresentazione prospettica di un elemento di bloccaggio, il quale può essere utilizzato per bloccare il dispositivo di attivazione secondo forme di realizzazione del trovato; le Figure 4A e 4B mostrano una rappresentazione prospettica di ulteriori elementi di bloccaggio, i quali possono essere utilizzati per il bloccaggio del dispositivo di attivazione secondo forme di realizzazione del trovato;

la Figura 5A mostra una rappresentazione prospettica di un ulteriore esempio di realizzazione di un dispositivo tergicristalli secondo il trovato sotto forma di braccio con spazzola integrata in posizione di base; la Figura 5B mostra una rappresentazione schematica del braccio con spazzola integrata secondo la Figura 5A in una posizione applicata al vetro;

la Figura 6 mostra una rappresentazione schematica di una spazzola secondo forme di realizzazione del presente trovato in una posizione base, e

la Figura 7 mostra una rappresentazione schematica di una spazzola secondo forme di realizzazione del presente trovato in una posizione applicata ad un vetro.

Di seguito, se non indicato diversamente, per elementi identici e aventi il medesimo effetto si utilizzano gli stessi riferimenti numerici.

La Figura 1A mostra una rappresentazione schematica di un braccio 1 di un dispositivo tergicristalli per un veicolo, in particolare per un veicolo a motore. Nella rappresentazione prospettica della Figura 1 si mostra una testa spazzola 70, la quale può essere sollevata da un albero di azionamento di un’unità di azionamento di un tergicristalli del veicolo e la quale è rappresentata innestata in un dispositivo di attivazione 21.

Detti dispositivi tergicristalli non presentano solitamente alcuna articolazione per sollevare la spazzola 2 o labbro da un vetro, ad esempio da un vetro di un veicolo a motore. Ad esempio, la spazzola 2 viene staccata da un elemento di fissaggio disposto sull’albero di azionamento tramite un collegamento rapido (quickfix).

Nella testa spazzola 70 è alloggiata una parte di fissaggio lato spazzola 30 (non visibile nella figura 1A), la quale è configurata per collegare il braccio 1 in modo rimovibile con l’albero di azionamento dell’unità di azionamento del veicolo. Alla testa 70 sono collegate una parte superiore 10 allungata ed una parte inferiore 12 allungata, le quali sono realizzate almeno in parte pieghevoli. È presente una pluralità di elementi di collegamento 18 per il collegamento della parte superiore 10 e della parte inferiore 12, in cui gli elementi di collegamento 18 sono reciprocamente distanziati lungo un’estensione longitudinale 8 della spazzola e applicati sulla parte superiore 10 e/o sulla parte inferiore 12 mediante un giunto a cerniera.

La parte di fissaggio lato spazzola 30 è idonea ad innestarsi nell’elemento di fissaggio applicabile sull’albero di azionamento. L’elemento di fissaggio lato azionamento può presentare il dispositivo di attivazione 21, configurato per sbloccare la parte di fissaggio lato spazzola 30 dall’elemento di fissaggio previa attivazione. Secondo forme di realizzazione il dispositivo di attivazione 21 può presentare altresì un elemento di bloccaggio 22, configurato per bloccare un’attivazione del dispositivo di attivazione 21. In questo modo è possibile configurare il dispositivo di attivazione 21 in modo chiudibile.

Gli elementi di collegamento 18 sono configurati in modo tale da consentire un relativo e reciproco movimento della parte superiore 10 e della parte inferiore 12 con una componente di movimentazione lungo l’estensione longitudinale 8 della spazzola 2. Gli elementi di collegamento sono collegati alla parte superiore 10 in una rispettiva posizione di collegamento superiore e alla parte inferiore 12 in una rispettiva posizione di collegamento inferiore. Ad esempio nelle posizioni di collegamento è rispettivamente disposto un giunto a cerniera. Con un relativo e reciproco movimento della parte superiore 10 e della parte inferiore 12, la distanza tra una posizione di collegamento superiore e una posizione di collegamento inferiore sullo stesso elemento di collegamento essenzialmente non varia, cioè la distanza è costante con scostamenti di ad esempio ±1 mm, in particolare ±0,3 mm.

Lungo l’estensione longitudinale 8 della spazzola 2, la distanza tra la parte superiore 10 e la parte inferiore 12 diminuisce partendo dalla testa spazzola 70, almeno in zone dell’estensione longitudinale della spazzola 2 o in una parte prevalente dell’estensione longitudinale 8 della spazzola 2. Partendo dall’estremità testa, l’altezza della spazzola 2 ha uno sviluppo a forma di cuneo o diminuisce in zone dell’estensione longitudinale. Ad esempio, secondo forme di realizzazione, per una pluralità di elementi di collegamento 18 la lunghezza degli elementi di collegamento 18 può essere prevista in modo tale che gli elementi di collegamento 18 disponibili in prossimità della testa spazzola 70 siano più lunghi rispetto a quelli sul lato 34 opposto della spazzola 2 lungo l’estensione longitudinale 8.

Grazie a dette caratteristiche è possibile rendere disponibile una spazzola 2 operante secondo il principio finray.

La parte di fissaggio lato spazzola 30 è alloggiata nella testa spazzola 70 e configurata per collegare in modo rimovibile il braccio 1 all’albero di azionamento dell’unità di azionamento (ad esempio un motore per tergicristalli) del veicolo. La testa spazzola 70 e/o il braccio 1 possono comprendere un materiale scelto dal gruppo formato da gomma, carbonio, POM, PA, TPE, in particolare TPE-S, TPE-O, TPE-U, TPE-A, TPE-V e TPE-E, o qualsiasi combinazione degli stessi. In questo modo si ottiene il vantaggio che, con un’idonea scelta dei materiali, si possono ottenere caratteristiche fisiche, in particolare meccaniche del braccio 1 integrale alla parte di fissaggio lato spazzola 30 e/o alla testa spazzola 70.

La Figura 1B mostra una rappresentazione prospettica di un elemento di fissaggio 50 per il braccio 1 congiuntamente al dispositivo di attivazione 21 mostrato nella Figura 1A.

Secondo forme di realizzazione il dispositivo tergicristalli presenta altresì l’elemento di fissaggio 50 applicabile all’albero di azionamento, nel quale la parte di fissaggio lato spazzola può essere innestata ed il quale presenta il dispositivo di attivazione 21, configurato per sbloccare la parte di fissaggio lato spazzola 30 dall’elemento di fissaggio 50 previa attivazione. L’attivazione del dispositivo di attivazione 21 può essere impedita o bloccata mediante l’elemento di bloccaggio 22.

Secondo forme di realizzazione l’elemento di bloccaggio 22 può essere realizzato quale cilindro di chiusura integrato nel dispositivo di attivazione 21. In questo modo si garantisce una semplice movimentazione alla chiusura o al fissaggio dell’intero braccio 1 con spazzola 2 e testa spazzola 70 sull’albero di azionamento di un veicolo.

Le Figure da 2A a 2D mostrano rappresentazioni schematiche di singole fasi per il montaggio della spazzola 2 sull’elemento di fissaggio 50, in cui in particolare si indica in dettaglio il fissaggio della spazzola 2 mediante un dispositivo di fissaggio, ad esempio un collegamento quickfix secondo forme di realizzazione. Il braccio 1 presenta la testa spazzola 70, nella quale è alloggiata la parte di fissaggio lato spazzola 30. La parte di fissaggio 30 comprende uno spazio cavo con un’apertura 210. Sull’albero di azionamento è disposto l’elemento di fissaggio 50. L’elemento di fissaggio 50 comprende ad esempio il dispositivo di attivazione 21.

Come mostra la freccia della Figura 2A, la spazzola viene montata con un movimento traslatorio o lineare.

La parte di fissaggio 30 viene posta in modo lineare sull’elemento di fissaggio 50. Secondo tipiche forme di realizzazione il movimento lineare si sviluppa essenzialmente lungo l’asse o parallelamente all’asse dell’albero di azionamento. La Figura 2B mostra come l’elemento di fissaggio 50 giunta in contatto sulla parte di fissaggio 30 con la relativa posizione di contatto. Ciò è illustrato schematicamente da una stella 431. Il dispositivo di attivazione 21 si muove nella Figura 2B già in una zona dell’apertura 210. Con un ulteriore avanzamento del movimento traslatorio, come mostra la Figura 2C, il dispositivo di attivazione 21 viene premuto (vedi freccia 421). Si muove così anche il pin, la cui estremità forma l’arresto (vedi freccia 432).

Per l’innesto il dispositivo di attivazione 21 si muove nell’apertura 210. Detto movimento può ad esempio essere generato da un elemento a molla. L’innesto è illustrato schematicamente nella Figura 2D tramite una stella 422.

La parte di fissaggio lato spazzola 30 può essere realizzata integrale alla testa spazzola 70 e/o alla spazzola 2 del dispositivo tergicristalli. In questo modo si ottengono vantaggi dal punto di vista tecnico della produzione, in quanto ad esempio la parte di fissaggio lato spazzola 30 può essere realizzata in un unico pezzo e/o la parte di fissaggio lato spazzola 30 può essere adattata in modo tale da essere prodotta con un procedimento di stampaggio ad iniezione.

In seguito vengono descritti aspetti di un dispositivo tergicristalli d’esempio, per i quali risultano vantaggiose le forme di realizzazione qui descritte del dispositivo tergicristalli, in particolare il montaggio o lo smontaggio descritto, con parte di fissaggio lato spazzola 30 ed elemento di fissaggio 50. Si possono semplicemente prevedere braccio 1 o spazzola 2, in cui, ad esempio, la spazzola o il dispositivo tergicristalli montati su un veicolo sono esclusivamente prodotti in plastica. Ad esempio, il dispositivo tergicristalli può essere senza parti in metallo e/o senza elementi meccanici.

Secondo diverse forme di realizzazione del presente trovato, nel dispositivo di attivazione 21 può essere presente una molla. Un’attivazione o compressione del dispositivo di attivazione 21 può essere impedita o bloccata secondo varie forme di realizzazione allo scopo di impedire un sollevamento non autorizzato del braccio 1 dall’elemento di fissaggio 50. Un detto bloccaggio può essere realizzato in diversi modi tramite l’elemento di bloccaggio 22, come verrà descritto in seguito con riferimento alle Figure 3A, 3B, 4A e 4B.

Secondo ulteriori forme di realizzazione l’elemento di fissaggio 50 congiuntamente al dispositivo di attivazione 21 possono essere configurati in modo tale da mettere a disposizione un accoppiamento di forza e/o geometrico rimovibile. Poiché il dispositivo di attivazione 50 non è applicabile alla parte di fissaggio lato spazzola 30, ma all’elemento di fissaggio 50, il quale può essere applicato all’albero di azionamento, la realizzazione in particolare del braccio 1 congiuntamente alla spazzola 2 e alla testa spazzola 70 può risultare particolarmente semplice.

Secondo ulteriori forme di realizzazione la parte di fissaggio lato spazzola 30 o il braccio 1 possono essere predisposti in modo tale che elementi meccanici quali molle, elementi a molla, dispositivi di attivazione e/o elementi metallici non siano presenti nella parte di fissaggio lato spazzola 30 ma in un corrispondente elemento di fissaggio 50. La parte di fissaggio 30 è così adattata per essere prodotto in un procedimento di stampaggio ad iniezione, in particolare un procedimento di stampaggio ad iniezione semplice o un procedimento di stampaggio ad iniezione con una fase. Ad esempio la parte di fissaggio 30 è realizzata in un materiale. Facoltativamente nel materiale possono essere realizzate formazioni, quali barre di guida o una posizione di contatto. Ne deriva così una semplice movimentazione durante il montaggio o lo smontaggio del braccio.

Le Figure 3A e 3B mostrano una rappresentazione prospettica dell’elemento di bloccaggio 22, il quale può essere utilizzato per bloccare il dispositivo di attivazione 21, secondo forme di realizzazione qui descritte. L’elemento di bloccaggio 22 può essere configurato quale cilindro di chiusura 43 inserito nel dispositivo di attivazione 21, in modo tale che con una chiave 37, la quale può essere inserita in un’apertura 35, sia possibile chiudere il cilindro di chiusura 41 bloccando o impedendo un movimento del dispositivo di attivazione 21, ad esempio una compressione dello stesso per lo sblocco del braccio 1. Si consegue il vantaggio che singoli bracci 1 possono essere applicati al rispettivo albero di azionamento e bloccati ad esempio contro il furto. Al posto di una chiave 37, per la chiusura dell’elemento di bloccaggio 22 e/o per il montaggio/lo smontaggio del braccio 1 nell’elemento di fissaggio 50, si possono mettere a disposizione utensili idoneamente formati, raschiatori, spine, elementi di sollevamento, ecc. L’elemento di bloccaggio 22 ed il dispositivo di attivazione 21 possono altresì formare un’unità integrata.

Secondo ulteriori forme di realizzazione il dispositivo di attivazione 21, congiuntamente all’elemento di bloccaggio 22, può essere configurato in modo tale che, innestando la parte di fissaggio lato spazzola 30 nell’elemento di fissaggio 50 applicato sull’albero di azionamento, il dispositivo di attivazione 21 possa essere automaticamente bloccato dall’elemento di bloccaggio 22. In questo caso per un sollevamento del braccio 1 dall’albero di azionamento o dall’elemento di fissaggio 50 applicato all’albero di azionamento, è sufficiente intervenire sull’elemento di bloccaggio 22 mediante una chiave 37.

Le Figure 4A e 4B mostrano una rappresentazione prospettica di ulteriori elementi di bloccaggio 22, i quali possono essere utilizzati per bloccare il dispositivo di attivazione 21, secondo ulteriori forme di realizzazione. In questo caso l’elemento di bloccaggio 22 può essere realizzato quale serratura codificata 38, 40 integrata nel dispositivo di attivazione 21. In questo modo si può effettuare una codifica del dispositivo di attivazione 21 in modo tale da consentire il bloccaggio dell’intero braccio 1 con spazzola 2 e testa spazzola 70 sull’albero di azionamento del veicolo tramite un codice numerico o una combinazione numerica. Nella variante rappresentata nella Figura 4A, l’elemento di bloccaggio 22 è realizzato quale serratura girevole 38 che serve a bloccare il dispositivo di attivazione 21 impedendo il movimento del dispositivo di attivazione 21, ad esempio una compressione del dispositivo di attivazione 21 per lo sblocco del braccio 1. La serratura girevole 38 può presentare un disco rotante 39 mediante il quale si può definire una combinazione numerica.

L’elemento di bloccaggio 22 rappresentato nella Figura 4B è realizzato quale serratura codificata 40. Uno sblocco del dispositivo di attivazione 21 tramite l’elemento di bloccaggio 22 può ad esempio avvenire solo con una determinata combinazione numerica definita su un’unità di codifica 41, in modo tale che singoli bracci 1 possano essere applicati al relativo albero di azionamento e protetti contro il furto. In questo modo si consegue il vantaggio di mettere a disposizione una chiusura o un bloccaggio del relativo braccio 1 anche senza chiave o idonei utensili, raschiatori, spine, elementi di sollevamento, ecc.

In seguito vengono descritti aspetti di un dispositivo tergicristalli d’esempio, per i quali risultano vantaggiose le forme di realizzazione qui descritte del dispositivo tergicristalli, in particolare i dispositivi di attivazione descritti, bloccabili.

Le Figure 5A e 5B mostrano rappresentazioni schematiche di una spazzola 2 in una posizione base ed in una posizione appoggiata ad un vetro secondo forme di realizzazione del dispositivo tergicristalli della divulgazione. Si descrivono in questo caso tergicristalli finray, per i quali sono particolarmente utili dispositivi di attivazione 21 bloccabili secondo le forme di realizzazione qui descritte. I dispositivi di attivazione 21 bloccabili non sono nuovamente rappresentati nelle Figure 5A, 5B, 6 e 7 e possono essere disponibili in dette forme di realizzazione come descritto in precedenza. La spazzola 2 serve a lavare un vetro 4 di un veicolo, il quale è ad esempio un veicolo a motore, in particolare un’automobile. La spazzola 2 presenta un’estensione longitudinale 8 e comprende una parte superiore 10 allungata ed una parte inferiore 12 altrettanto allungata. Le estensioni longitudinali della parte superiore 10 e della parte inferiore 12 corrispondono essenzialmente all’estensione longitudinale 8 della spazzola 2.

Sia la parte superiore 10, sia la parte inferiore 12 sono aste pieghevoli o possono essere configurate quali aste pieghevoli. È altrettanto possibile realizzare pieghevole solo una parte della parte superiore 10 e/o della parte inferiore 12. Secondo diverse forme di realizzazione, che possono essere combinate con altre forme di realizzazione qui descritte, per la parte superiore 10 e/o per la parte inferiore 12 si può utilizzare un materiale con un modulo di elasticità compreso tra 0,005 kN/mm2 e 0,5 kN/mm2, in particolare 0,01 kN/mm2 e 0,1 kN/mm2. Ciò permette un’idonea flessibilità della parte superiore 10 e della parte inferiore 12. Insieme ad una superficie in sezione traversale idoneamente realizzata della parte superiore 10 e della parte inferiore 12 risulta un’ottimale resistenza alla flessione.

La parte superiore 10 e la parte inferiore 12 sono fissate su una parte di fissaggio 30 lato spazzola. Il dispositivo tergicristalli può essere collegato al veicolo o all’asse di trasmissione di un’unità di azionamento del tergicristalli (motore tergicristalli) del veicolo mediante la parte di fissaggio 30 lato spazzola, ad esempio con un fissaggio quickfix. Un detto fissaggio quickfix può collegare rapidamente in modo rimovibile l’albero di azionamento 33 del dispositivo tergicristalli con il braccio 1.

Sul lato opposto alla parte di fissaggio 30, lungo l’estensione longitudinale del dispositivo tergicristalli, la parte superiore 10 e la parte inferiore 12 sono collegate in una posizione di collegamento 34. La parte superiore 10 e la parte inferiore 12 sono reciprocamente collegate mediante elementi di collegamento 18. Gli elementi di collegamento sono configurati in modo tale che la distanza della posizione di collegamento con la parte superiore e la distanza della posizione di collegamento con la parte inferiore vari al massimo di ±1 mm, in particolare al massimo di ± 0,3 mm (ad esempio, per espansione termica e/o trazione e sollecitazione alla pressione). Gli elementi di collegamento 18 non possono perciò essere realizzati essenzialmente elastici cioè l’effetto degli elementi di collegamento 18 si basa sulla trasmissione di forza tra parte superiore 10 e parte inferiore 12 e non sulla loro elasticità.

Gli elementi di collegamento 18 sono fissati su lati longitudinali interni, reciprocamente rivolti, della parte superiore 10 e della parte inferiore 12, mediante giunti a cerniera 20. Solitamente i giunti a cerniera 20 sono cerniere. In particolare i giunti a cerniera 20 possono essere realizzati quali cerniere a nastro. Ciò risulta vantaggioso soprattutto se la parte superiore 10, la parte inferiore 12 e/o gli elementi di collegamento 18 sono prodotti in materiale plastico o rivestiti con un idoneo materiale plastico.

Secondo forme di realizzazione tipiche qui descritte, che possono essere combinate con altre forme di realizzazione qui descritte, un giunto a cerniera è scelto tra il gruppo seguente formato da: una cerniera, una cerniera a nastro, una rastremazione del materiale per generare una minore rigidità lungo un asse di torsione, un giunto articolato con un asse di rotazione, un elemento per il collegamento della parte superiore con l’elemento di collegamento o per il collegamento della parte inferiore con l’elemento di collegamento, che permette lo spostamento della parte inferiore rispetto alla parte superiore lungo l’estensione longitudinale, ecc.

Forme di realizzazione, nelle quali l’articolazione è formata da una cerniera a nastro, rappresentano un modo molto semplice per mettere a disposizione articolazioni per tergicristalli finray. La spazzola 2 può essere messa a disposizione in un unico pezzo, in particolare a stampo. Secondo tipiche forme di realizzazione, le cerniere a nastro presentano un’elevata estensibilità. Ciò può essere possibile, ad esempio, grazie ad un materiale scelto dal gruppo PP, PE, POM, e PA. In alternativa le cerniere a nastro possono essere prodotte in uno o più materiali di un gruppo formato da: TPE (elastomero termoplastico), ad esempio TPE-S, TPE-O, TPE-U, TPE-A, TPE-V e TPE-E.

Gli elementi di collegamento 18 sono reciprocamente distanziati lungo l’estensione longitudinale 8 della spazzola 2. Le distanze sono vantaggiosamente inferiori a 50 mm, in particolare inferiori a 30 mm. Si garantisce così una flessibilità particolarmente elevata del dispositivo tergicristalli, in particolare della parte inferiore 12 ed un buon adattamento alla curvatura e alle variazioni di curvatura del vetro 4 da lavare.

La Fig. 5B mostra una rappresentazione schematica della spazzola 2 secondo la Fig. 5A in una posizione applicata al vetro 4. Poiché il vetro 4 presenta una curvatura, forze di compressione di contatto agiscono sulla parte inferiore 12 al contatto della spazzola 2 sul vetro 4. Poiché la parte superiore 10 e la parte inferiore 12 sono aste pieghevoli e gli elementi di collegamento 18 sono montati in modo girevole sulla parte superiore 10 e sulla parte inferiore 12, la parte superiore 10 e la parte inferiore 12 sono reciprocamente traslabili. Per effetto delle forze di compressione agenti dal basso sulla parte inferiore 12, la spazzola 2 si piega nella direzione dalla quale provengono le forze di compressione e si applica precisamente alla curvatura del vetro 4.

Con la struttura delle forme di realizzazione qui descritte, con una generazione di forza sulla parte inferiore 12 (mediante il vetro 4) ha luogo una piegatura della parte inferiore 12 nella direzione dalla quale agisce la forza. Ciò viene ottenuto dal collegamento della parte superiore 10 e della parte inferiore 12 in una posizione di collegamento 34, dalla forma e dai giunti a cerniera sul collegamento tra gli elementi di collegamento 18 e la parte superiore o inferiore. Un dispositivo tergicristalli secondo le forme di realizzazione qui descritte sfrutta l’effetto delle pinne caudali di determinati pesci, le quali con pressione laterale non deviano in direzione di pressione, ma si inarcano in direzione opposta, cioè nella direzione dalla quale proviene la pressione. Questo principio è detto anche principio manta o finray. Un dispositivo tergicristalli secondo le forme di realizzazione qui descritte presenta il vantaggio di un migliore adattamento ad un vetro 4 di un veicolo a motore. Con una spazzola tradizionale la parte superiore è solitamente rigida, cioè non è realizzata pieghevole.

Le Figure 6 e 7 mostrano rappresentazioni schematiche di una spazzola 2 di un dispositivo tergicristalli per un veicolo, in particolare per un veicolo a motore, in una posizione base (Figura 6), cioè in uno stato non sollecitato, ed in una posizione applicata al vetro 4 (Figura 7) secondo le forme di realizzazione qui descritte. La spazzola 2 comprende una parte superiore 10 allungata ed una parte inferiore 12 allungata, le quali sono realizzate almeno in parte pieghevoli. È altresì prevista una pluralità di elementi di collegamento 18 per il collegamento della parte superiore 10 e della parte inferiore 12, in cui gli elementi di collegamento 18 sono reciprocamente distanziati lungo un’estensione longitudinale 8 della spazzola 2. Gli elementi di collegamento 18 sono configurati per consentire un relativo e reciproco movimento della parte superiore 10 e della parte inferiore 12 con un componente di movimentazione lungo un’estensione longitudinale 8 della spazzola 2. Inoltre gli elementi di collegamento 18 sono disposti, rispetto alla parte inferiore 12, in modo tale che allo stato non sollecitato della spazzola 2, un angolo αndei rispettivi assi longitudinali 24 degli elementi di collegamento 18, rispetto alla parte inferiore 12, vari almeno in parte lungo un’estensione longitudinale 8 della spazzola 2, in particolare vari in modo continuo o monotono o fortemente monotono.

Nella spazzola rappresentata nella Figura 6 allo stato non sollecitato, gli angoli αn,dei rispettivi assi longitudinali degli elementi di collegamento 18 rispetto alla parte inferiore 12, i quali variano lungo l’estensione longitudinale 8 della spazzola 2, sono indicati con α1, α2, α3,… αn-1, αn. In uno stato sollecitato della spazzola, cioè in una posizione applicata al vetro 4, rappresentata a titolo d’esempio nella Fig. 7, gli angoli αn,dei rispettivi assi longitudinali 24 degli elementi di collegamento 18, variano rispetto alla parte inferiore 12 confrontati con lo stato non sollecitato. Per esprimere questa situazione, gli angoli αn,dei rispettivi assi longitudinali 24 degli elementi di collegamento 18 rispetto alla parte inferiore 12, i quali variano lungo l’estensione longitudinale 8 della spazzola 2, nella spazzola rappresentata nella Fig. 2 che si trova in una posizione applicata al vetro, sono indicati con α’1, α’2, α’3, … α’n-1, α’n.

Secondo forme di realizzazione del dispositivo tergicristalli, le quali possono essere combinate con altre forme di realizzazione, la spazzola 2 presenta almeno una prima zona, nella quale l’angolo αndell’asse longitudinale 24 degli elementi di collegamento 18 diminuisce rispetto alla parte inferiore 12 lungo un’estensione longitudinale 8 della spazzola 2 verso un’estremità spazzola, in particolare in modo monotono, in particolare fortemente monotono. Inoltre, la spazzola 2 può presentare almeno una seconda zona, nella quale l’angolo αndegli assi longitudinali 24 degli elementi di collegamento 18 rispetto alla parte inferiore 12 aumenta lungo un’estensione longitudinale 8 della spazzola verso un’estremità spazzola, in particolare in modo monotono, in particolare fortemente monotono. Secondo forme di realizzazione, rappresentate ad esempio nelle Figure 6 e 7, la seconda zona della spazzola, nella quale l’angolo αndegli assi longitudinali 24 degli elementi di collegamento 18 aumenta rispetto alla parte inferiore 12 lungo l’estensione longitudinale 8 della spazzola verso un’estremità spazzola, è disposta su una posizione interna della spazzola, la quale si trova in prossimità di un dispositivo di fissaggio 30 della spazzola. Si può così mettere a disposizione un dispositivo tergicristalli, il quale consente un adattamento particolarmente buono alla curvatura di un vetro 4. Inoltre una pressione di contatto ampiamente uniforme del dispositivo tergicristalli sul vetro 4, nonché una distribuzione omogenea delle forze, possono essere messe a disposizione del dispositivo tergicristalli per fornire un’elevata qualità di lavaggio.

Secondo forme di realizzazione della spazzola 2, le quali possono essere combinate con altre forme di realizzazione, gli elementi di collegamento 18, in particolare in uno stato non sollecitato della spazzola 2, sono fissati alla parte inferiore 12 in modo tale che gli assi longitudinali 24 degli elementi di collegamento 18 si sviluppino con angoli αnrispetto alla parte inferiore 12, tra un valore limite d’angolo inferiore αnued un valore limite superiore αno. Secondo forme di realizzazione il valore limite d’angolo inferiore è αnu= 10°, in particolare αnu= 15°, in particolare αnu= 20° ed il valore limite d’angolo superiore è αno= 80°, in particolare αno= 90°, in particolare αno= 100°. Ciò garantisce in modo vantaggioso una trasmissione particolarmente buona, sulla parte superiore, di una forza agente sulla parte inferiore.

Secondo forme di realizzazione del dispositivo tergicristalli, le quali possono essere combinate con altre forme di realizzazione, gli elementi di collegamento 18 sono configurati in modo tale che la distanza tra la parte superiore 10 e la parte inferiore 12 vari almeno in parte lungo un’estensione longitudinale 8 della spazzola 2, in particolare in una prima zona diminuisca in modo continuo ed in una seconda zona aumenti in modo continuo. La distanza tra la parte superiore 10 e la parte inferiore 12 lungo l’estensione longitudinale 8 della spazzola 2 può anche comprendere una zona, nella quale la distanza tra la parte superiore 10 e la parte inferiore 12 lungo l’estensione longitudinale 8 della spazzola 2 è essenzialmente costante. La distanza tra la parte superiore 10 e la parte inferiore 12 è maggiore nella parte di fissaggio rispetto all’estremità opposta.

Secondo forme di realizzazione della spazzola, le quali possono essere combinate con altre forme di realizzazione, la distanza interna (rivolta verso la parte di fissaggio) è di almeno 15 mm, in particolare di almeno 25 mm, in particolare di almeno 35 mm. Secondo forme di realizzazione, le quali possono essere combinate con altre forme di realizzazione, la distanza esterna è di almeno 10 mm, in particolare di almeno 12,5 mm, in particolare di almeno 15 mm. Secondo forme di realizzazione, le quali possono essere combinate con altre forme di realizzazione, la distanza centrale è di almeno 7,5 mm, in particolare di almeno 9 mm, in particolare di almeno 12,5 mm.

Come mostrano a titolo d’esempio le Figure da 6 a 7, gli elementi di collegamento 18, secondo forme di realizzazioni che possono essere combinate con altre forme di realizzazione, sono collegati a cerniera con la parte inferiore 12 e/o la parte superiore 10. In particolare gli elementi di collegamento 18 sono collegati alla parte inferiore 12 e/o alla parte superiore 10 mediante una prima cerniera a nastro 20. La prima cerniera a nastro 20 può essere realizzata in un unico pezzo con l’elemento di collegamento 18 e la parte superiore 10 e/o la parte inferiore 12. La realizzazione in un unico pezzo della cerniera a nastro consente una produzione semplice ed economica.

Secondo forme di realizzazione della spazzola, le quali possono essere combinate con altre forme di realizzazione qui descritte, la spazzola comprende una prima zona con una prima curvatura ω<0 ed una seconda zona con una seconda curvatura ω>0. Inoltre la spazzola secondo forme di realizzazione puς presentare una terza zona con una terza curvatura ω<0, in cui la seconda zona della spazzola con la seconda curvatura ω>0 θ disposta tra la prima zona con la prima curvatura ω<0 e la terza zona con la terza curvatura ω<0, come mostra a titolo d’esempio la Fig. 6. Si ottiene cosμ un dispositivo tergicristalli con il quale è possibile realizzare una pressione di contatto ampiamente uniforme sul vetro 4. Inoltre è possibile mettere a disposizione un dispositivo tergicristalli, il quale presenta un migliore adattamento al vetro 4 ed un’elevata qualità di lavaggio.

Secondo ulteriori forme di realizzazione è possibile prevedere, oltre ad un attacco di fissaggio quickfix utilizzabile per tergicristalli finray, in cui l’intero dispositivo tergicristalli viene rimosso da un asse di azionamento o da un elemento di fissaggio sull’asse di azionamento del veicolo, un meccanismo per sollevare la spazzola 2 di un dispositivo tergicristalli dal vetro 4 o per applicarla al vetro. Ciò semplifica ulteriormente l’utilizzo ad esempio per una pulizia manuale del vetro 2.

Claims (12)

1. Rivendicazioni 1. Dispositivo tergicristalli per un veicolo, in particolare per un veicolo a motore, comprendente un braccio (1) con una testa spazzola (70) ed una spazzola (2) comprendente: - una parte superiore allungata (10), la quale è realizzata almeno in parte pieghevole, - una parte inferiore allungata (12), la quale è realizzata almeno in parte pieghevole, - una pluralità di elementi di collegamento (18) per il collegamento della parte superiore (10) e della parte inferiore (12), in cui gli elementi di collegamento (18) sono reciprocamente distanziati lungo un’estensione longitudinale (8) della spazzola (2), e applicati alla parte superiore (10) e/o inferiore (12) mediante giunti a cerniera, in cui gli elementi di collegamento (18) sono configurati allo scopo di permettere un relativo reciproco movimento della parte superiore (10) e della parte inferiore (12) con un componente di movimentazione lungo un’estensione longitudinale (8) della spazzola (2), in cui il dispositivo tergicristalli comprende altresì: - una parte di fissaggio sul lato spazzola (30), alloggiata nella testa spazzola (70) e configurata per collegare il braccio (1) in modo rimovibile con un albero di azionamento (33) di un’unità di azionamento (32) del veicolo, e - un elemento di fissaggio (50) applicabile sull’albero di azionamento (33), nel quale la parte di fissaggio (30) lato spazzola può essere innestata ed il quale presenta un dispositivo di attivazione (21) configurato per sbloccare la parte di fissaggio (30) lato spazzola dall’elemento di fissaggio (50) previa attivazione, in cui il dispositivo di attivazione (21) presenta un elemento di bloccaggio (22) configurato per bloccare un’attivazione del dispositivo di attivazione (21).
2. 2. Dispositivo tergicristalli secondo la rivendicazione 1, in cui l’elemento di bloccaggio (22) è realizzato quale cilindro di chiusura (43) integrato nel dispositivo di attivazione (21).
3. 3. Dispositivo tergicristalli secondo la rivendicazione 1, in cui l’elemento di bloccaggio (22) è realizzato quale serratura codificata (40) integrata nel dispositivo di attivazione (21).
4. 4. Dispositivo tergicristalli secondo la rivendicazione 1, in cui l’elemento di bloccaggio (22) è realizzato quale serratura girevole (38) integrata nel dispositivo di attivazione (21).
5. 5. Dispositivo tergicristalli secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui l’elemento di fissaggio (50) congiuntamente al dispositivo di attivazione (21) è configurato in modo tale da predisporre un accoppiamento di forza e/o geometrico rimovibile.
6. 6. Dispositivo tergicristalli secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui la parte di fissaggio lato spazzola (30) è realizzata integrale alla testa spazzola (70) del dispositivo tergicristalli.
7. 7. Dispositivo tergicristalli secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui la testa spazzola (70) comprende un materiale scelto dal gruppo formato da gomma, carbonio, POM, PA, TPE, in particolare TPE-S, TPE-O, TPE-U, TPE-A, TPE-V e TPE-E, o qualsiasi combinazione degli stessi
8. 8. Dispositivo tergicristalli (100) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui la parte di fissaggio lato spazzola (30) presenta uno spazio cavo ed un’apertura (210) disposta in una parete laterale dello spazio cavo, in particolare in cui l’apertura (210) è disposta in una parete laterale dello spazio cavo rivolta verso l’elemento di collegamento (18).
9. 9. Dispositivo tergicristalli secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui il dispositivo di attivazione (21) e/o l’elemento di bloccaggio (22) associato sono disposti tra la testa spazzola (70) ed uno della pluralità di elementi di collegamento (18).
10. 10. Dispositivo tergicristalli secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui il dispositivo di attivazione (21) congiuntamente all’elemento di bloccaggio (22) è configurato in modo tale che, innestando la parte di fissaggio lato spazzola (30) nell’elemento di fissaggio (50) applicato all’albero di azionamento, si blocchi automaticamente il dispositivo di attivazione (21) tramite l’elemento di bloccaggio (22).
11. 11. Elemento di fissaggio (50) applicabile all’albero di azionamento (33) per un dispositivo tergicristalli per un veicolo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 10, in cui la parte di fissaggio lato spazzola (30) può essere innestata nell’elemento di fissaggio, comprendente: un dispositivo di attivazione (21) configurato per sbloccare la parte di fissaggio lato spazzola (30) dall’elemento di fissaggio (50) previa attivazione, in cui il dispositivo di attivazione (21) presenta un elemento di bloccaggio (22) configurato per bloccare un’attivazione del dispositivo di attivazione (21).
12. 12. Procedimento per lo smontaggio di un dispositivo tergicristalli per un veicolo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 10, comprendente: distacco dell’elemento di bloccaggio (22), e attivazione del dispositivo di attivazione (21) per la separazione della parte di fissaggio lato spazzola dall’elemento di fissaggio.