ITUA20164617A1 - Nuove composizioni rodenticide agglomerate - Google Patents

Nuove composizioni rodenticide agglomerate

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ITUA20164617A1
ITUA20164617A1 ITUA2016A004617A ITUA20164617A ITUA20164617A1 IT UA20164617 A1 ITUA20164617 A1 IT UA20164617A1 IT UA2016A004617 A ITUA2016A004617 A IT UA2016A004617A IT UA20164617 A ITUA20164617 A IT UA20164617A IT UA20164617 A1 ITUA20164617 A1 IT UA20164617A1
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Italy
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rodenticide
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poison
palatable
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Pierluigi Tezza
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Dr Tezza S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01NPRESERVATION OF BODIES OF HUMANS OR ANIMALS OR PLANTS OR PARTS THEREOF; BIOCIDES, e.g. AS DISINFECTANTS, AS PESTICIDES OR AS HERBICIDES; PEST REPELLANTS OR ATTRACTANTS; PLANT GROWTH REGULATORS
    • A01N25/00Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators, characterised by their forms, or by their non-active ingredients or by their methods of application, e.g. seed treatment or sequential application; Substances for reducing the noxious effect of the active ingredients to organisms other than pests
    • A01N25/002Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators, characterised by their forms, or by their non-active ingredients or by their methods of application, e.g. seed treatment or sequential application; Substances for reducing the noxious effect of the active ingredients to organisms other than pests containing a foodstuff as carrier or diluent, i.e. baits
    • A01N25/004Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators, characterised by their forms, or by their non-active ingredients or by their methods of application, e.g. seed treatment or sequential application; Substances for reducing the noxious effect of the active ingredients to organisms other than pests containing a foodstuff as carrier or diluent, i.e. baits rodenticidal
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01NPRESERVATION OF BODIES OF HUMANS OR ANIMALS OR PLANTS OR PARTS THEREOF; BIOCIDES, e.g. AS DISINFECTANTS, AS PESTICIDES OR AS HERBICIDES; PEST REPELLANTS OR ATTRACTANTS; PLANT GROWTH REGULATORS
    • A01N43/00Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators containing heterocyclic compounds
    • A01N43/02Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators containing heterocyclic compounds having rings with one or more oxygen or sulfur atoms as the only ring hetero atoms
    • A01N43/04Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators containing heterocyclic compounds having rings with one or more oxygen or sulfur atoms as the only ring hetero atoms with one hetero atom
    • A01N43/14Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators containing heterocyclic compounds having rings with one or more oxygen or sulfur atoms as the only ring hetero atoms with one hetero atom six-membered rings
    • A01N43/16Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators containing heterocyclic compounds having rings with one or more oxygen or sulfur atoms as the only ring hetero atoms with one hetero atom six-membered rings with oxygen as the ring hetero atom

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Description

“NUOVE COMPOSIZIONI RODENTICIDE AGGLOMERATE”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una particolare famiglia di esche da utilizzare nel controllo di animali infestanti quali ratti, topi e non solo, dette esche avendo un’alta attrattività per i roditori, una buona durezza e una bassa tossicità per gli umani e altre specie animali non bersaglio.
Inoltre, la presente invenzione si riferisce ad un particolare metodo per preparare esche rodenticida, in forma agglomerata (privo di cera, paraffine solide e similari), pellets, pasta fresca e simili.
In aggiunta, la presente invenzione si riferisce all’uso di un particolare composto biodegradabile come binder del principio attivo contenuto in dette esche così da ottenere esche resistenti e biodegradabili, anche quando sono in forma di microcaps, caps, gel o altre forme, e non solo pasta fresca.
Inoltre viene usato un nuovo modo di produrre le esche mediante utilizzo di stampanti 3D: questo permette di ottenere esche con forme variabili a piacere, ben sapendo che i roditori sono affetti da neofobia e pertanto nuove forme solide introdotte nel loro ambiente possono destare sospetti nella popolazione dei roditori stessi che vanno ad evitare il contatto con queste forme. La possibilità di fare esche in forme che possono richiamare figure ed oggetti, già presente nell’habitat, va ad abbassare i rischi di neofobia.
Attualmente la popolazione dei topi sta crescendo in tutto il mondo e così pure i problemi legati a tale incremento.
La presenza di topi nelle aree urbane è causa di rischi igenico-sanitari, danni alle installazioni umane e malattie
Negli anni sono stati sviluppati molti sistemi di lotta ai topi quali trappole, dispositivi elettronici e prodotti chimici.
Relativamente ai prodotti chimici, è prassi ricorrere a formulazioni rodenticida ad alta appetibilità per ridurre il numero di roditori presenti in un determinato ambiente.
Tali formulazioni rodenticida sono disponibili sul mercato in forma di pasta, la cosiddetta pasta fresca, pellets, blocchi paraffinici, gel, microcaps, caps e simili.
Tutte queste formulazioni contengono agenti gradevoli al palato quali cereali, farina, sostanze dolcificanti naturali o sintetici, oli vegetali, grassi animali, frutta, pesce, carne, latte in polvere, aromi, coloranti, per aumentare l’appetibilità, oltre a conservanti e agenti stabilizzanti.
Di fatto, per ottenere buoni risultati sul controllo della popolazione infestante le esche devono possedere una grossa attrattiva così da assicurare un’elevata assunzione e quindi efficacia.
Oltre a tali agenti, la maggior parte delle formulazioni contiene un veleno con effetto dopo ingestione nel giro di 24-48 ore per evitare qualsiasi allerta per gli altri topi.
Per i topi e ratti, i prodotti chimici maggiormente impiegati sono veleni che agiscono sul sangue o sul sistema nervoso.
Molto diffusi come veleni sono gli agenti anticoagulanti appartenenti alla famiglia delle idrossicumarine, quali warfarin, bromadiolone, brodifacoum, difenacoum, oppure alla famiglia degli indandionici quali clorofacinone, difacinone.
Tali principi attivi anticoagulanti, che sono liposolubili, vengono disciolti in un opportuno solvente che serve a veicolarli nella formulazione e a permetterne una buona distribuzione.
Tuttavia, proprio l’impiego di sostanze molto diverse tra loro comporta problemi connessi con la scarsa stabilità, anche dimensionale, dell’esca stessa e del veleno in detta formulazioni.
E’ per questo che oltre alle sostanze appetibili, viene impiegato anche un legante in modo da poter produrre forme fisiche stabili.
I roditori generalmente hanno la necessità di rosicchiare a causa dei loro incisivi che crescono in continuazione e pertanto il loro naturale comportamento è quello di rosicchiare materie dure per tenere corti questi denti incisivi.
Le formulazioni convenzionali in forma di blocchi cerosi e pasta fresca non hanno una sufficiente durezza per soddisfare il naturale desiderio del topo di rosicchiare.
Ciò è dovuto anche al fatto che la scelta dei componenti della formulazione, dipende molto dalla forma in cui si vuole commercializzare l’esca (blocchetti, pasta fresca, caps), e pertanto non sempre è possibile scegliere componenti appetibili e/o leganti anche in grado di fornire una buona durezza e ”rosicchiabilità” dell’esca.
Scopo della presente invenzione è quello di superare, almeno in parte, gli svantaggi della tecnica nota fornendo una composizione per esca che sia omogena, altamente appetibile e di adeguata durezza così da soddisfare il naturale desiderio del topo di rosicchiare.
Un ulteriore scopo è quella di fornire una tale composizione che sia dotata anche di elevata stabilità sia dimensionale che chimica e di una scarsa tossicità secondaria così da fornire una minima contaminazione per l’utilizzatore e le specie animali non bersaglio.
Ancora un altro scopo è quello di fornire una tale composizione che sia facile da preparare, senza ricorrere ad attrezzature complesse e che sia realizzabile in varie forme quali pasta fresca, pellets, blocchi paraffinici, gel, microcaps, caps e simili.
Questi ed altri scopi sono raggiunti da dalla composizione rodenticida in accordo all’invenzione avente le caratteristiche elencate nella annessa rivendicazione indipendente 1.
Realizzazioni vantaggiose dell’invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Un oggetto della presente invenzione riguarda una composizione per esca rodenticida, ad elevata stabilità chimico-fisica e durezza sia in ambienti caldi che freddi, in forma solida o simile a pasta, comprendente
- almeno un ingrediente granulare appetibile, in polvere e/o in grano, convenzionalmente utilizzato nelle esche rodenticida, preferibilmente comprendente cereali sia in grano che farine;
- uno o più veleni rodenticida;
e, in miscela con gli altri ingredienti,
- un legante in grado di dare una forma fisica definita e anche proteggere il principio attivo liposolubile stabilizzandolo, detto legante essendo scelto tra i polimeri termoplastici biodegradabili e bioassimilabili, preferibilmente aventi un punto di fusione non superiore a 90°C.
La Richiedente ha infatti trovato che l’uso di polimeri termoplastici biodegradabili, in particolare il policaprolattone (PCL), come leganti in miscela con gli altri ingredienti convenzionali delle formulazioni rodenticida permette di ottenere un’esca appetibile, biodegradabile, di consistenza solida o in pasta con adeguata durezza, che non richiede l’impiego di packaging o rivestimenti esterni protettivi, l’uso di cere quando la formulazione è in forma di blocco, e che è in grado di legare gli ingredienti anche quanto è un basse quantità, oltre a stabilizzare i veleni utilizzati in dette formulazioni
Il contenuto di cereali (sia come semi o farina) nella presente formulazione è preferibilmente di almeno il 5 % in peso della composizione, più preferibilmente almeno il 30% in peso della composizione totale: è comunque possibile formulare con il solo legante e una sostanza dolcificante (fungente da ingrediente appetibile), oltre al veleno.
Come cereali si possono citare, ad esempio, grano, avena, riso, grano, sia in forma di semi edibili che di farine.
Nella presente formulazione è preferibile utilizzare, oltre ai cereali, anche almeno un secondo componente appetibile in quanto l’uso di cereali come unici ingredienti appetibili può ostacolare l’assorbimento delle sostanze velenose a causa del tegumento che copre il seme, riducendo quindi di molto l’efficacia dell’esca.
Come ingredienti appetibili, in aggiunta ai cereali, si possono citare amido, grassi vegetali, zucchero o altri dolcificanti, oli vegetali, grassi animali, frutta, pesce, carne, latte in polvere.
Inoltre si possono usare, come ingredienti appetibili, anche farine quali farina di curcuma, di zenzero, da fava di cacao che aumentano ulteriormente l’appetibilità.
E’ preferibile che la quantità totale di ingredienti appetibili sia di almeno il 30% in peso della composizione totale.
Il veleno rodenticida può essere scelto tra sostanze naturali, sostanze anticoagulanti, sostanze che migliorano l’assorbimento di calcio, e loro combinazioni.
Inoltre detto veleno può essere addizionato con sostanze che agiscono da stabilizzanti conservanti, sostanze con un modesto effetto sinergico quali EDTA e sodio citrato, e conservanti antiossidanti con simile effetto quali acido ascorbico e ascorbil palmitato.
Le varie formulazioni possono contenere i suddetti conservanti, stabilizzanti (e.g. idrossido di calcio), stabilizzanti del pH in proporzioni variabili, generalmente il 2-3% come somma totale.
In particolare il veleno rodenticida utilizzabile nella presente esca può essere scelto tra prodotti naturali quali scilliroside, stricnina e i loro derivati vegetali, prodotti chimici quali sodio fluoro acetato, fluoro acetammide, crimidina, zinco fosfuro, norbormide e i suoi derivati, alfa-cloralosio, tallio solfato, antu.
I suddetti veleni possono essere usati, se permessi dalla legislazione vigente, come emergenziali quando la disinfestazione deve essere raggiunta nel più breve tempo possibile.
Altri veleni utilizzabili nella presente formulazione sono i cosiddetti AVK (Anti Vitamina K) appartenenti sia alle famiglie di cumarina e indandione di prima generazione, sia alle famiglie di seconda generazione e più efficaci di cumarina (bromadiolone, brodifacoum, difenacoum, flocoumafen) e tiocromenone (difetialone).
In particolare, come veleni sono preferite le sostanze anticoagulanti e le sostanze che migliorano l’assorbimento di calcio.
Come sostanze anticoagulanti si possono citare, ad esempio, quali derivati di indandione, come clorofacinone, difacinone, pindone, e derivati della cumarina, come warfarin, difenacoum, coumachlor, brodifacoum, flocoumafen, bromadiolone e difetialone.
Come sostanze che migliorano l’assorbimento di calcio si possono citare calciferolo, ergocalciferolo o altri analoghi della vitamina D.
La quantità complessiva di veleno rodenticida utilizzabile nella presente esca è la quantità generalmente impiegata nelle esche note, a seconda della specie rodenticida a cui è destinato e comunque, in genere, quello regolamentato dalle normative odierne
Tipicamente detto veleno viene usato in quantità comprese tra 5ppm to 500ppm.
Il veleno incorporato nella presente esca può essere acuto o una dose singola di prodotto, oppure critico o multidose, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato. Per veleno si intende anche la miscela di due o più veleni sopracitati.
I polimeri biodegradabili termoplastici utilizzabili come legante nella presente esca sono preferibilmente poliesteri termoplastici biodegradabili derivati da fonti rinnovabili quali amido, grano, zucchero di canna e simili; oppure polimeri quali cellulosa propionato, cellulosa acetato butirrato, acido polilattico, copolimeri di acido polilattico e acido glicolico.
Esempi preferiti sono acido polilattico e suoi derivati, policaprolattone (PCL), policaprolattone sostituito e suoi derivati.
Particolarmente preferito come legante per la presente composizione è il policaprolattone grazie al suo basso punto di fusione e la sua spiccata lipofilicità, che è caratteristica comune anche a molti veleni.
Il policaprolattone (PCL) è un polimero preparato per polimerizzazione mediante l’apertura dell’anello del ε-caprolactone, un monomero ciclico noto già dagli anni ‘30.
Il PCL è un polimero idrofobico semicristallino: la sua cristallinità cresce al crescere del peso molecolare, ha una temperature di transizione vetrosa (Tg) di −60◦C e un punto di fusione che varia da 59 a 64◦C.
Il numero molecolare medio numerico del PCL idoneo ad essere utilizzato nella presente composizione può variare preferibilmente tra 3.000 e 80.000 g/mol.
Il PCL ha anche una buona solubilità in solventi organici e inoltre ha anche una buona compatibilità di miscelazione e mescolamento con gli altri componenti delle esche convenzionali a cui viene mescolato e, a temperatura ambiente 20°C presenta elevata durezza e resistenza meccanica.
Inoltre il PCL è biodegradato dagli organismi esterni quali batteri e funghi mentre non è biodegradato dal corpo umano o animale a causa della mancanza degli appropriati enzimi di degradazione.
L’esca contenente il PCL, data la sua durezza, mostra una tossicità secondaria bassa per gli umani e altre specie animali in quanto il PCL rilascia il veleno molto lentamente, se l’esca non è rosicchiata.
L’altro vantaggio è che il PCL non ha richiesto l’uso di altri leganti aggiuntivi convenzionali quali grassi o cere o paraffine che possono diminuire l’appetibilità dell’esca, rendendo possibile un maggiore contenuto di cerali rispetto alle esche convenzionali.
Pertanto la presente composizione può essere in forma di blocchi privi di cere.
Inoltre i blocchi privi di cere della presente invenzione sono altamente appetibili ai roditori, in particolare ai ratti, e hanno un’adeguata durezza e alta stabilità anche quando il contenuto di legante è basso, ad esempio intorno al 5%.
E’ da notare che fino ad oggi i leganti polimerici sono stati usati principalmente per creare un rivestimento esterno della formulazione così da proteggerla dall’ambiente esterno.
Nella presente composizione per esca, il binder, in particolare il PCL, è presente in quantità dall’1 al 98% in peso, preferibilmente dall’1 al 25%, e più preferibilmente dall’1 al 10% in peso, percentuale particolarmente indicata per formulazione a base di sola granaglia (grano, orzo, semi di girasole e similari).
Inoltre il suddetto legante può essere utilizzato sia per le esche in pellets che per le esche in pasta fresca. La pasta fresca dovrà essere bilanciata nella durezza variando il contenuto di legante e la temperatura di preparazione della stessa.
In qualsiasi forma di presenti l’esca, il presente legante è in grado di proteggere e stabilizzare il veleno.
La presente composizione per esca può contenere opzionalmente anche altri ingredienti e/o additivi convenzionalmente utilizzati nelle esche note, in particolare uno o più dei seguenti componenti
- un modificatore di cristallizzazione del polimero, capace anche di modificare la consistenza stessa dell’esca; e/o
- un agente amaricante per prevenire ingestioni accidentali; e/o
- un agente repellente per le altre specie e/o
- un agente attrattivo per i roditori; e/o
- un agente migliorativo delle biodisponibilità del veleno; e/o
- conservanti e coadiuvanti tecnologici
Quando è presente un modificatore di cristallizzazione del polimero capace anche di modificare la consistenza stessa dell’esca, l’esca della presente invenzione ha anche la capacità di regolare la velocità di assorbimento per regolare il rilascio del veleno.
Esempi di modificatori di cristallizzazione sono i glicoli (e.g monopropilenglicole), cellulosa riciclata, collagene e altri polimeri.
L’agente amaricante utilizzabile nella presente esca può essere una sostanza naturale o sintetica. Come agente amaricante in grado di scoraggiare le altre specie dall’ingoiare la suddetta esca, si possono citare il denatonio benzoato, il denatonio saccarato, estratti di mela acerba, chinino, chinoni e fenoli, quassina, brucina, aloe acerbo e ottilcetato di saccarosio.
Esempi di agenti repellenti utilizzabili nella presente esca sono 2,4,6-triclorofenolo, acetato di amile, derivati di ciannamide e alchil isotiocianato.
Come agente attrattivo può essere utilizzata una qualsiasi sostanza dolcificante quale ad esempio saccarosio, fruttosio, saccarina oppure anche curcuma, zenzero.
Come agente migliorativo della biodisponibilità si possono citare i di- o trigliceridi.
L’esca oggetto della presente invenzione può essere facilmente preparata operando ad esempio secondo il seguente metodo.
Al materiale appetibile si aggiungono gli altri ingredienti, il legante (sia granulare che fuso) e il veleno così da formare un “compound”, che può essere poi sottoposto a formatura, stampaggio, estrusione o anche stampa con stampante 3D per ottenere blocchi, pellets, pasta, microcaps, caps, gel o altre forme.
L’uso di comuni stampanti 3D, ad esempio mediante estrusione, tecnologie powder bed, FDM, SLS or LOM, permette di ottenere esche di qualsiasi forma e dimensione, senza dover impiegare costose apparecchiature quali estrusori o comprimitrici.
Con le stampanti 3D è anche possibile ottenere pellets e pasta rossicchiabile utilizzando la tecnologia dell’estrusione anche con specifici additivi.
E’ da notare anche che il veleno può essere disciolto nel polimero fuso (veleno dentro il polimero), oppure può essere aggiunto dopo aver moderatamente abbassato la temperatura della miscela polimero/componenti appetibili (veleno fuori dal polimero) oppure può essere contemporaneamente presente sia nel polimero che fuori dal polimero.
L’esca in accordo alla presente invenzione può essere in forma di blocco privo di cera, pellets, pasta fresca (masticabile, oppure croccante, etc.), microcaps, caps, gel o altre forme.
In particolare, è preferibile che la presente composizione sia in forma di esca di cereali agglomerati, in forma di blocco duro e non disperdibile.
È una caratteristica dei roditori quella avere separati meccanismi di masticazione. Questo perché nella bocca del roditore c'è un divario, chiamato diastema, tra i denti rosicchiatori (incisivi) e i denti di masticazione veri e propri (molari).
Quando rosicchiano, i roditori abitualmente riescono a dividere quanto rosicchiato, nella prima parte della bocca, usando i loro denti incisivi grazie ai recettori del gusto sulle loro lingue, avvalendosi del diastema tra gli incisivi e i molari.
Pertanto, i roditori sono in grado di rosicchiare prodotti che sono estremamente sgradevoli al fine di raggiungere materiali alimentari che sono appetibili.
Quindi, nella presente invenzione, l'esca viene realizzata con una consistenza e durezza tale da attivare solo il meccanismo di rosicchiamento ottenendo che l’esca sia mangiata completamente, e in pratica, l’esca realizzata con la presente composizione può essere troppo dura da masticare per altri animali e quindi il principio attivo non viene assimilato ed è trattenuto dalla matrice polimerica. Solo il roderla finemente porta ad un buon assorbimento del veleno.
In altre parole, la biodisponibilità del veleno è molto bassa perché il presente legante, in particolare il PCL, rilascia il veleno molto lentamente, se l’esca non è rosicchiata: l’effetto sull'organismo che non rosicchia è praticamente non misurabile e questo è molto importante al fine di evitare l'avvelenamento accidentale di altre specie.
Pertanto la presente esca ha una ridotta tossicità sugli organismi che non riescono a rosicchiarla finemente.
Seguono alcuni esempi illustrativi ma non limitativi della presente invenzione.
Negli esempi seguenti per (Bromadiolone and/or Difenacoum and/or Brodifacoum) si intende una soluzione generalmente in glicole monopropilenico, con pH stabilizzato a circa 8: tali soluzioni sono appropriate anche per le altre sostanze cui si riferisce la presente invenzione.
Alla voce conservanti sono da intendersi anche i modificatori di pH descritti in precedenza.
ESEMPI
Esempio 1: Blocco duro privo di cere
Veleno 0.0010 to 0.0050 % (Bromadiolone and/or Difenacoum and/or Brodifacoum)
Cereali q.b. a 100%
PCL 12.00% Dolcificanti (saccarosio, saccarina) 1.00% Monopropilenglicole 1.00% Conservanti 2.00%
Denatonio benzoato 0.001% Esempio 2: Blocco duro privo di cere (masticabile)
Veleno 0.0010 to 0.0050 % (Bromadiolone and/or Difenacoum and/or Brodifacoum)
Cereali q.b. a 100% PCL 11.00% Farine vegetali 5.00% Dolcificanti 1.00% Monopropilenglicole 4.00% Conservanti 2.00% Denatonio benzoato 0.001% Esempio 3: Pellets e altra forma dura
Veleno 0.0010 to 0.0050 % (Bromadiolone and/or Difenacoum and/or Brodifacoum)
Farine vegetali 85.50% PCL 10.00% Dolcificanti 1.00% Monopropilenglicole 1.00% Idrossido di calcio (stabilizzante) 0.50% Conservanti 2.00% Denatonio benzoato 0.001% Esempio 4: Pasta fresca (masticabile)
Veleno 0.0010 to 0.0050 % (Bromadiolone and/or Difenacoum and/or Brodifacoum)
Farine Vegetali 49.00% PCL 10.00% Monopropilenglicole 1.00% Sostanze appetibili 11.00% Grasso vegetale 14.50% Dolcificanti 10.00% Idrossido di calcio (stabilizzante) 0.50% Conservanti 3.00%
Denatonio benzoato 0.001%
Esempio 5: Pasta fresca (con parti croccante)
Veleno 0.0010 to 0.0050 %
(Bromadiolone and/or Difenacoum and/or Brodifacoum)
PCL 5.00%
Cereali 15.00%
Farine Vegetali 34.00%
Monopropilenglicole 1.00%
Sostanze appetibili 11.00%
Grasso Vegetale 14.50%
Dolcificanti 10.00%
Idrossido di calcio (stabilizzante) 0.50%
Conservanti 3.00%
Denatonio benzoato 0.001%
Esempio 6: Compound stampabile con stampanti 3D
Veleno 0.0010 to 0.0050 %
(Bromadiolone and/or Difenacoum and/or Brodifacoum)
PCL 10.00%
Farine Vegetali 66.00%
Monopropilenglicole 1.00%
Sostanze appetibili 11.00%
Dolcificanti 10.00%
Conservanti 3.00%
Denatonio benzoato 0.001%
La presente invenzione non è limitata alle particolari forme di realizzazione precedentemente descritte e illustrate nei disegni annessi, ma ad essa possono essere apportare numerose modifiche di dettaglio, alla portata del tecnico del ramo, senza per questo fuoriuscire dall’ambito dell’invenzione stessa, come definito nelle rivendicazioni annesse.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Composizione agglomerata per esca rodenticida, in forma solida o simile a pasta, comprendente - almeno un ingrediente appetibile, in polvere e/o in grano, convenzionalmente utilizzato nelle esche rodenticida, preferibilmente comprendente cereali, in grano e/o farine; - uno o più veleni rodenticida; e, in miscela con gli altri ingredienti, - un legante scelto tra i polimeri termoplastici biodegradabili e bioassimilabili, preferibilmente aventi un punto di fusione non superiore a 90°C.
  2. 2. Composizione secondo la rivendicazione 1, in cui il legante è scelto tra acido polilattico e suoi derivati, policaprolattone (PCL), policaprolattone sostituito e suoi derivati, preferibilmente PCL.
  3. 3. Composizione secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la quantità totale di ingredienti appetibili è di almeno il 30% in peso della composizione totale.
  4. 4. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui in aggiunta ai cereali sono presenti una o più sostanze appetibili per i roditori, preferibilmente scelti tra farina, farine vegetali, amido, grassi vegetali, zucchero o altri dolcificanti, oli vegetali, grassi animali, frutta, pesce, carne, latte in polvere, farina di curcuma, di zenzero, da fava di cacao.
  5. 5. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il veleno/veleni rodenticida è scelto tra sostanze naturali, sostanze anticoagulanti, sostanze che migliorano l’assorbimento di calcio, e loro combinazioni.
  6. 6. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il veleno/veleni rodenticida è presente in quantità comprese tra 5ppm to 500ppm.
  7. 7. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il legante è presente in quantità dall’1 al 98% in peso, preferibilmente dall’1 al 25%, e più preferibilmente dall’1 al 10% in peso.
  8. 8. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un modificatore di cristallizzazione del legante polimerico, preferibilmente scelto tra glicoli (e.g monopropilenglicole), cellulosa riciclata, collagene e altri polimeri.
  9. 9. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in forma di blocco, pellets, pasta fresca, (e.g. masticabile, pasta croccante, etc.) microcaps, caps, gel o altre forme.
  10. 10. Processo per preparare le composizione come definite in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 9, comprendente la fase di aggiungere al materiale appetibile gli altri ingredienti, il legante (sia granulare che fuso), il veleno così da formare un “compound”, formatura, stampaggio, estrusione o stampa con stampante 3D di detto “compound” per ottenere blocchi, pellets, pasta, microcaps, caps, gel o altre forme di esche rodenticida.
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