ITUA20163765A1 - Dispositivo per il montaggio di ruote su macchine smontagomme - Google Patents

Dispositivo per il montaggio di ruote su macchine smontagomme Download PDF

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ITUA20163765A1
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rotation
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Valentino Bonetti
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Devel S R L
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    • B60C25/01Apparatus or tools adapted for mounting, removing or inspecting tyres for removing tyres from or mounting tyres on wheels
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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Automobile Manufacture Line, Endless Track Vehicle, Trailer (AREA)

Description

“DISPOSITIVO PER IL MONTAGGIO DI RUOTE SU MACCHINE SMONTAGOMME”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per il montaggio di ruote su macchine smontagomme.
Nel settore delle autofficine è noto l’impiego di macchine smontagomme in grado di coadiuvare un operatore nelle operazioni di riparazione e sostituzione del cerchio e/o del pneumatico di una ruota.
Le macchine smontagomme comprendono solitamente un telaio di base che porta un’unità di presa e messa in rotazione della ruota ed una torretta portautensili, sulla quale sono montati uno o più utensili che intervengono per il montaggio e lo smontaggio della ruota.
Alcune macchine smontagomme sono dotate o dotabili (a seconda del fatto che sia previsto di serie oppure come accessorio separato) di un dispositivo ausiliario che coadiuva gli utensili delle torretta porta-utensili nell’operazione di montaggio del pneumatico sul relativo cerchio.
Durante tale operazione, infatti, il pneumatico deve essere calzato con forza attorno al cerchio ed occorre che uno dei suoi fianchi laterali venga mantenuto premuto verso il cerchio mentre quest’ultimo viene posto in rotazione dall’unità di presa e messa in rotazione.
A tale scopo i dispositivi ausiliari sono solitamente dotati di un corpo premi-tallone montato su un braccio articolato; il corpo premi-tallone viene collocato in contatto di spinta sul pneumatico e, quando il cerchio è posto in rotazione, la ruota trascina con se il braccio articolato ed il relativo corpo premi-tallone fino al completo inserimento del pneumatico attorno al cerchio.
Siffatti dispositivi risultano essere abbastanza efficienti per il montaggio di pneumatici piuttosto teneri e con diametro contenuto ma non sono particolarmente performanti per il montaggio di pneumatici molto duri (ad esempio di tipo run-flat) e/o di diametro molto grande.
Queste ultime tipologie di pneumatici, infatti, necessitano che il pneumatico venga premuto contro il cerchio in più punti di pressione e anche con una certa gradualità (ossia senza deformazioni brusche o eccessive) per evitare che i fianchi del pneumatico possano danneggiarsi. A tale scopo si utilizza, quindi, una pluralità di morsetti ferma-pneumatico che vengono manualmente immorsati al cerchio man mano che la ruota viene fatta girare sull’unità di presa e messa in rotazione.
Una volta montati sul cerchio, uno ad uno, i morsetti ferma-pneumatico premono sul pneumatico impedendo che questo possa allontanarsi dal cerchio fino al completo montaggio della ruota.
I morsetti ferma-pneumatico, tuttavia, presentano alcuni inconvenienti connessi al fatto sono componenti separati dalla macchina smontagomme e, pertanto, possono essere allontanati dalla stessa, volontariamente o involontariamente, col rischio di non essere a portata di mano dell’operatore quando occorre.
A ciò si aggiunge che, sconvenientemente, i morsetti ferma-pneumatico devono essere fissati al cerchio uno ad uno, con tempi di esecuzione non trascurabili che, inevitabilmente, allungano il tempo complessivo di montaggio e smontaggio della ruota e comportano un sensibile incremento del costo dell’intervento di manutenzione/sostituzione della ruota a carico della clientela finale.
Il compito principale della presente invenzione è quello di escogitare un dispositivo per il montaggio di ruote su macchine smontagomme che, oltre ad agevolare le operazioni di montaggio dei pneumatici morbidi e di piccolo diametro, permetta di montare anche pneumatici molto duri (ad esempio di tipo run-flat) e/o di diametro molto grande, in modo pratico agevole e funzionale e con tempi di esecuzione particolarmente ridotti. Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di escogitare un dispositivo per il montaggio di ruote su macchine smontagomme che sia sempre a portata di mano dell’operatore.
Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare un dispositivo per il montaggio di ruote su macchine smontagomme che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto. Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente dispositivo per il montaggio di ruote su macchine smontagomme avente le caratteristiche di rivendicazione 1.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo per il montaggio di ruote su macchine smontagomme, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista in assonometria di una macchina smontagomme provvista del dispositivo secondo il trovato;
la figura 2 è una vista laterale del dispositivo secondo il trovato;
le figure da 3 a 5 mostrano, in una successione di viste dall’alto, il funzionamento del dispositivo secondo il trovato;
le figure 6 e 7 mostrano, in una successione di viste in assonometria, il funzionamento di un particolare del dispositivo secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 un dispositivo per il montaggio di ruote su macchine smontagomme.
Il dispositivo 1, in particolare, è destinato ad essere montato su una macchina smontagomme M avente un telaio di base 2, 3 che porta un’unità di presa e messa in rotazione 4 di una ruota 5, 6 attorno ad un asse principale A sostanzialmente verticale.
Il telaio di base 2, 3 comprende un basamento 2 di appoggio al suolo e una torretta porta-utensili 3, che si erge dal basamento 2 e che è destinata a portare uno o più utensili di montaggio e smontaggio della ruota 5, 6, non illustrati in dettaglio nelle figure.
L’unità di presa e messa in rotazione 4 è montata alla sommità del basamento 2.
La ruota 5, 6 comprende un cerchio 5, associabile all’unità di presa e messa in rotazione 4, ed un pneumatico 6, da montare sul cerchio 5 e provvisto di due fianchi laterali contrapposti.
La ruota 5, 6 è destinata ad essere montata sulla macchina smontagomme M in una posizione in cui il proprio asse di rotolamento, ossia il proprio asse centrale, coincide con l’asse principale A.
In particolare il dispositivo 1 è utilizzabile da un operatore durante le operazioni di montaggio del pneumatico 6 sul cerchio 5.
In queste operazioni, il cerchio 5 si trova montato sull’unità di presa e messa in rotazione 4, con il proprio asse di rotolamento coincidente con l’asse principale A, e il pneumatico 6 gli viene calzato attorno, collocandolo in una posizione in cui i suoi fianchi laterali sono disposti rispettivamente uno verso l’alto ed uno verso il basso.
Il dispositivo 1 comprende almeno un elemento di guida verticale 7 associabile alla macchina smontagomme M.
L’elemento di guida verticale 7 può essere parte integrante della macchina smontagomme M, come nella forma di attuazione mostrata nelle figure in cui, ad esempio, l’elemento di guida verticale 7 è integrato nella torretta porta-utensili 3.
Non si escludono, tuttavia, alternative forme di attuazione in cui, invece, l’elemento di guida verticale 7 sia separato dalla torretta porta-utensili 3 e il dispositivo 1 consista in un componente accessorio, ad esempio acquistabile separatamente dalla macchina smontagomme M.
Si specifica, pertanto, che l’ambito di protezione della presente invenzione copre sia le macchine smontagomme M dotate del dispositivo 1 sia il dispositivo 1 in quanto tale.
Il dispositivo 1, inoltre, comprende almeno un elemento cursore 8 mobile lungo l’elemento di guida verticale 7 e mezzi di sollevamento e abbassamento 9 associati all’elemento cursore 8 e atti a sollevare e abbassare l’elemento cursore 8 lungo l’elemento di guida verticale 7.
I mezzi di sollevamento e abbassamento 9, ad esempio, consistono in un attuatore a fluido, come un martinetto idraulico o pneumatico.
Sull’elemento cursore 8 è montato almeno un elemento premi-tallone 10 che è ruotabile attorno ad un asse di lavoro B sostanzialmente orizzontale e provvisto di una superficie di contatto volvente 11 atta ad entrare in contatto con il pneumatico 6.
A questo proposito si sottolinea che nell’ambito della presente trattazione con l’espressione “superficie di contatto volvente” si intende un’area dell’elemento premi-tallone 10 che, entrando in contatto con il pneumatico 6, è in grado di rotolare su di esso durante la messa in rotazione della ruota 5, 6 attorno all’asse principale A.
Il dispositivo 1, inoltre, comprende almeno un braccio articolato 12 che si estende a sbalzo dall’elemento cursore 8 ed è provvisto di almeno un corpo premi-tallone 13, 14 atto ad entrare in contatto con il pneumatico 6, in particolare con il fianco del pneumatico 6 che è rivolto verso l’alto per premerlo verso il basso a consentirne il montaggio sul cerchio 5.
Il braccio articolato 12 comprende:
- almeno un primo tratto 15 incernierato all’elemento cursore 8 attorno ad un primo asse di rotazione R1 sostanzialmente verticale;
- almeno un secondo tratto 16 incernierato al primo tratto 15 attorno ad un secondo asse di rotazione R2 sostanzialmente verticale distinto dal primo asse di rotazione R1;
- almeno un terzo tratto 17, 18 incernierato al secondo tratto 16 attorno ad un terzo asse di rotazione R3 sostanzialmente verticale distinto dal secondo asse di rotazione R2; e
- almeno due dei suddetti corpi premi-tallone 13, 14, di cui un primo corpo premi-tallone 13 ed un secondo corpo premi-tallone 14 associati al terzo tratto 17, 18 e posti ad una quota atta a consentire ai corpi premi-tallone 13, 14 di entrare contemporaneamente in contatto con il pneumatico 6.
Nell’ambito della presente trattazione con il termine “quota” si intende l’altezza dal suolo di un componente.
Il primo tratto 15 ha una prima estremità prossimale 15a ed una prima estremità distale 15b.
Il secondo tratto 16 ha una seconda estremità prossimale 16a ed una seconda estremità distale 16b.
Il terzo tratto 17, 18 ha una terza estremità prossimale 17a ed una terza estremità distale 18b.
Il primo asse di rotazione R1 è disposto in corrispondenza della prima estremità prossimale 15a e il primo tratto 15 sporge a sbalzo dall’elemento cursore 8.
Il secondo asse di rotazione R2 è disposto in corrispondenza della prima estremità distale 15b e della seconda estremità prossimale 16a e il secondo tratto 16 sporge a sbalzo dal primo tratto 15.
Il terzo asse di rotazione R3 è disposto in corrispondenza della seconda estremità distale 16b e della terza estremità prossimale 17a e il terzo tratto 17, 18 sporge a sbalzo dal secondo tratto 16.
Il primo tratto 15 è sostanzialmente orizzontale e, per via della rotazione attorno al primo asse di rotazione R1, è mobile su un primo piano di giacitura P1 sostanzialmente orizzontale.
Il secondo tratto 16 è sostanzialmente orizzontale e, per via della rotazione attorno al secondo asse di rotazione R2, è mobile su un secondo piano di giacitura P2 sostanzialmente orizzontale.
Similmente, il terzo tratto 17, 18 è sostanzialmente orizzontale e, per via della rotazione attorno al terzo asse di rotazione R3, è mobile su un terzo piano di giacitura P3 sostanzialmente orizzontale.
Come verrà più ampiamente descritto in seguito, il terzo tratto 17, 18 è suddiviso in due porzioni, di cui una collocabile in verticale; per semplicità espositiva, tuttavia, se non diversamente specificato il terzo tratto 17, 18 verrà sempre inteso come un membro sostanzialmente orizzontale visto che questa è la posizione che assume in configurazione di lavoro.
Utilmente, il primo piano di giacitura P1 e il secondo piano di giacitura P2 sono coincidenti e sono posti alla medesima quota.
Il terzo piano di giacitura P3, invece, è disposto ad una quota inferiore rispetto al primo piano di giacitura P1 e al secondo piano di giacitura P2. I corpi premi-tallone 13, 14 sporgono dal terzo tratto 17, 18 verso il basso, così da poter entrare in contatto con il pneumatico 6 senza che i tratti 15, 16, 17, 18 interferiscano con la ruota 5, 6.
Il primo corpo premi-tallone 13 è disposto ad una quota Q1 superiore rispetto alla quota Q2 del secondo corpo premi-tallone 14, così come anche l’elemento premi-tallone 10, anch’esso disposto ad una quota Q3 superiore rispetto al secondo corpo premi-tallone 14.
Quando l’elemento premi-tallone 10 e i corpi premi-tallone 13, 14 vengono disposti contro il pneumatico 6, dunque, il fianco del pneumatico 6 rivolto verso l’alto viene premuto verso il basso in tre punti di pressione disposti a diverse quote.
In una vista dall’alto (figure da 3 a 5), i tre punti di pressione sono distribuiti lungo il fianco del pneumatico 6 in tre posizioni angolari differenti, con il punto di pressione definito dal secondo corpo premitallone 14 che è disposto tra i punti di pressione definiti dall’elemento premi-tallone 10 e dal primo corpo premi-tallone 13.
Il fatto che il secondo corpo premi-tallone 14 sia disposto ad una quota inferiore rispetto all’elemento premi-tallone 10 e al primo corpo premitallone 13 fa si che la deformazione del fianco del pneumatico 6 soggetto all’azione del dispositivo 1 sia più graduale, riducendone il tensionamento interno ed evitando danneggiamenti.
Ruotando la ruota 5, 6 attorno all’asse principale A, si nota che il punto di pressione definito dall’elemento premi-tallone 10 non si sposta mentre i punti di pressione definiti dai corpi premi-tallone 13, 14 seguono la rotazione del pneumatico 6.
I corpi premi-tallone 13, 14, infatti, hanno una superficie di contatto nonvolvente 13a, 14a incuneabile almeno parzialmente tra il cerchio 5 e il pneumatico 6.
A questo proposito si sottolinea che nell’ambito della presente trattazione con l’espressione “superficie di contatto non-volvente” si intende un’area dei corpi premi-tallone 13, 14 che entra in contatto con il fianco del pneumatico 6 rivolto verso l’alto senza essere in grado di rotolare su di esso durante la messa in rotazione della ruota 5, 6 attorno all’asse principale A. Quando i corpi premi-tallone 13, 14 vengono incuneati tra il cerchio 5 e il pneumatico 6, rimangono incastrati in tale posizione e la rotazione del cerchio 5 attorno all’asse principale A li trascina in rotazione assieme al braccio articolato.
A questo proposito si sottolinea che il primo corpo premi-tallone 13 è associato al terzo tratto 17, 18 in corrispondenza della terza estremità prossimale 17a ed è ruotabile rispetto al terzo tratto 17, 18 attorno al terzo asse di rotazione R3.
Similmente, il secondo corpo premi-tallone 14 è associato al terzo tratto 17, 18 in corrispondenza della terza estremità distale 18b ed è ruotabile rispetto al terzo tratto 17, 18 attorno ad un quarto asse di rotazione R4 sostanzialmente verticale.
L’impiego del dispositivo 1 secondo l’invenzione è particolarmente adatto per il montaggio di pneumatici molto duri (ad esempio di tipo run-flat) e/o di diametro molto grande, visto che permette di premere il fianco del pneumatico 6 in tre punti di pressione distinti.
Nel caso di montaggio di ruote aventi pneumatici più morbidi e diametro più piccolo, il dispositivo 1 può essere utilizzato senza l’intervento del secondo corpo premi-tallone 14.
A tale scopo il secondo corpo premi-tallone 14 può essere mantenuto ruotato attorno al terzo asse di rotazione R3 in una posizione di allontanamento dalla ruota 5, 6, così da non interferire con le operazioni di montaggio.
Preferibilmente, tuttavia, si sottolinea che il terzo tratto 17, 18 è suddiviso in una porzione prossimale 17, avente la terza estremità prossimale 17a, e in una porzione distale 18, avente la terza estremità distale 18b.
La porzione distale 18 è associata alla porzione prossimale 17 per interposizione di mezzi di rotazione 19 atti a ruotare la porzione distale 18 attorno ad un asse di incernieramento C sostanzialmente orizzontale tra una configurazione di lavoro, in cui la porzione distale 18 è sostanzialmente orizzontale, ed una configurazione di riposo, in cui la porzione distale 18 è sostanzialmente sollevata in verticale.
In questo modo, è possibile collocare la porzione distale 18 nella configurazione di lavoro per il montaggio di pneumatici duri e/o di grande diametro e nella configurazione di riposo per il montaggio di ruote 5, 6 aventi pneumatici morbidi e piccolo diametro.
Utilmente, il braccio articolato 12 comprende mezzi di bloccaggio temporaneo 20, 21, 22, 23 della porzione distale 18 nella configurazione di lavoro e nella configurazione di riposo.
I mezzi di bloccaggio temporaneo 20, 21, 22, 23 comprendono, ad esempio, almeno un perno 20 che è inseribile in una sede 21 ricavata nella porzione prossimale 17 per il bloccaggio della porzione distale 18 nella configurazione di lavoro e che è rimovibile dalla sede 21 per lo sbloccaggio della porzione distale 18.
In particolare la porzione distale 18 presenta un foro 22 che, nella configurazione di lavoro, è allineato alla sede 21 a consentire l’inserimento del perno 20.
I mezzi di bloccaggio temporaneo 20, 21, 22, 23, inoltre, comprendono almeno un elemento magnetico 23 associato ad almeno uno tra il secondo tratto 16 e la porzione distale 18 e collocabile in contatto magnetico contro l’altro tra il secondo tratto 16 e la porzione distale 18 quando la porzione distale 18 è disposta nella configurazione di riposo.
Nella particolare forma di attuazione mostrata nelle figure, l’elemento magnetico 23 è montato sul secondo tratto 16 e viene posto in contatto magnetico con un lato della porzione distale 18 disposta in configurazione di riposo.
La porzione distale 18 è realizzata in materiale ferroso e aderisce all’elemento magnetico per attrazione magnetica.
Si sottolinea che, in virtù dell’elemento magnetico 23, la porzione distale 18 si mantiene sollevata e aderente al secondo tratto 16 senza la possibilità di ruotare attorno al terzo asse di rotazione R3.
In questo modo l’elemento magnetico 23 non solo funge da mezzo di bloccaggio della porzione distale 18 nella configurazione di riposo, ma anche da mezzo antirotazione, che impedisce temporaneamente la rotazione del terzo tratto 17, 18 attorno al terzo asse di rotazione R3 evitando che possa ostacolare in qualche modo le operazioni di montaggio delle ruote aventi pneumatici morbidi e piccolo diametro.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (1) per il montaggio di ruote su macchine smontagomme, comprendente: - almeno un elemento di guida verticale (7) associabile ad una macchina smontagomme (M) avente un’unità di presa e messa in rotazione (4) di una ruota (5, 6) attorno ad un asse principale (A) sostanzialmente verticale, detta ruota (5, 6) comprendendo un cerchio (5), associabile a detta unità di presa e messa in rotazione (4), ed un pneumatico (6) da montare su detto cerchio (5); - almeno un elemento cursore (8) mobile lungo detto elemento di guida verticale (7); - mezzi di sollevamento e abbassamento (9) associati a detto elemento cursore (8) e atti a sollevare e abbassare detto elemento cursore (8) lungo detto elemento di guida verticale (7); - almeno un braccio articolato (12) che si estende a sbalzo da detto elemento cursore (8) ed è provvisto di almeno un corpo premi-tallone (13, 14) atto ad entrare in contatto con detto pneumatico (6); caratterizzato dal fatto che detto braccio articolato (12) comprende: - almeno un primo tratto (15) incernierato a detto elemento cursore (8) attorno ad un primo asse di rotazione (R1) sostanzialmente verticale; - almeno un secondo tratto (16) incernierato a detto primo tratto (15) attorno ad un secondo asse di rotazione (R2) sostanzialmente verticale distinto da detto primo asse di rotazione (R1); - almeno un terzo tratto (17, 18) incernierato a detto secondo tratto (16) attorno ad un terzo asse di rotazione (R3) sostanzialmente verticale distinto da detto secondo asse di rotazione (R2); e almeno due di detti corpi premi-tallone (13, 14), di cui un primo corpo premi-tallone (13) ed un secondo corpo premi-tallone (14) associati a detto terzo tratto (17, 18) e posti ad una quota atta a consentire a detti corpi premi-tallone (13, 14) di entrare contemporaneamente in contatto con detto pneumatico (6).
  2. 2) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che: detto primo tratto (15) ha una prima estremità prossimale (15a) ed una prima estremità distale (15b); detto secondo tratto (16) ha una seconda estremità prossimale (16a) ed una seconda estremità distale (16b); detto terzo tratto (17, 18) ha una terza estremità prossimale (17a) ed una terza estremità distale (18b); detto primo asse di rotazione (R1) è disposto in corrispondenza di detta prima estremità prossimale (15a); detto secondo asse di rotazione (R2) è disposto in corrispondenza di detta prima estremità distale (15b) e di detta seconda estremità prossimale (16a); e detto terzo asse di rotazione (R3) è disposto in corrispondenza di detta seconda estremità distale (16b) e di detta terza estremità prossimale (17a).
  3. 3) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che: detto primo tratto (15) è sostanzialmente orizzontale ed è mobile su un primo piano di giacitura (P1) sostanzialmente orizzontale; - detto secondo tratto (16) è sostanzialmente orizzontale ed è mobile su un secondo piano di giacitura (P2) sostanzialmente orizzontale; e - detto terzo tratto (17, 18) è sostanzialmente orizzontale ed è mobile su un terzo piano di giacitura (P3) sostanzialmente orizzontale.
  4. 4) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto primo piano di giacitura (P1) e detto secondo piano di giacitura (P2) sono coincidenti.
  5. 5) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detto terzo piano di giacitura (P3) è disposto ad una quota inferiore rispetto a detto primo piano di giacitura (P1) e a detto secondo piano di giacitura (P2).
  6. 6) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti corpi premi-tallone (13, 14) hanno una superficie di contatto non-volvente (13a, 13b) incuneabile almeno parzialmente tra detto cerchio (5) e detto pneumatico (6).
  7. 7) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 2 a 6, caratterizzato dal fatto che detto primo corpo premi-tallone (13) è associato a detto terzo tratto (17, 18) in corrispondenza di detta terza estremità prossimale (17a) ed è ruotabile rispetto a detto terzo tratto (17, 18) attorno a detto terzo asse di rotazione (R3).
  8. 8) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 2 a 7, caratterizzato dal fatto che detto secondo corpo premi-tallone (14) è associato a detto terzo tratto (17, 18) in corrispondenza di detta terza estremità distale (18b) ed è ruotabile rispetto a detto terzo tratto (17, 18) attorno ad un quarto asse di rotazione (R4) sostanzialmente verticale.
  9. 9) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo corpo premi-tallone (13) è disposto ad una quota (Q1) superiore rispetto alla quota (Q2) di detto secondo corpo premi-tallone (14).
  10. 10) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che: - detto terzo tratto (17, 18) è suddiviso in una porzione prossimale (17), avente detta terza estremità prossimale (17a), e in una porzione distale (18), avente detta terza estremità distale (18b); - detta porzione distale (18) è associata a detta porzione prossimale (17) per interposizione di mezzi di rotazione (19) atti a ruotare detta porzione distale (18) attorno ad un asse di incernieramento (C) sostanzialmente orizzontale tra una configurazione di lavoro, in cui detta porzione distale (18) è sostanzialmente orizzontale, ed una configurazione di riposo, in cui detta porzione distale (18) è sostanzialmente sollevata in verticale; e - detto braccio articolato (12) comprende mezzi di bloccaggio temporaneo (20, 21, 22, 23) di detta porzione distale (18) in detta configurazione di lavoro e in detta configurazione di riposo.
  11. 11) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio temporaneo (20, 21, 22, 23) comprendono almeno un perno (20) inseribile in una sede (21) ricavata in detta porzione prossimale (17) per il bloccaggio di detta porzione distale (18) in detta configurazione di lavoro e rimovibile da detta sede (21) per lo sbloccaggio di detta porzione distale (18).
  12. 12) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio temporaneo (20, 21, 22, 23) comprendono almeno un elemento magnetico (23) associato ad almeno uno tra detto secondo tratto (16) e detta porzione distale (18) e collocabile in contatto magnetico contro l’altro tra detto secondo tratto (16) e detta porzione distale (18) quando detta porzione distale (18) è disposta in detta configurazione di riposo.
  13. 13) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un elemento premi-tallone (10) montato su detto elemento cursore (8) in modo ruotabile attorno ad un asse di lavoro (B) sostanzialmente orizzontale e provvisto di una superficie di contatto volvente (11) atta ad entrare in contatto con detto pneumatico (6).
  14. 14) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detto elemento premi-tallone (10) è disposto ad una quota (Q3) superiore rispetto a detto secondo corpo premi-tallone (14).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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WO2015198251A1 (en) * 2014-06-25 2015-12-30 M&B Engineering S.R.L. Tire-changing machine for motor vehicles
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