ITBO20110209A1 - Macchina smontagomme e metodo di sollevamento di una ruota per caricarla su detta macchina smontagomme. - Google Patents

Macchina smontagomme e metodo di sollevamento di una ruota per caricarla su detta macchina smontagomme. Download PDF

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ITBO20110209A1
ITBO20110209A1 IT000209A ITBO20110209A ITBO20110209A1 IT BO20110209 A1 ITBO20110209 A1 IT BO20110209A1 IT 000209 A IT000209 A IT 000209A IT BO20110209 A ITBO20110209 A IT BO20110209A IT BO20110209 A1 ITBO20110209 A1 IT BO20110209A1
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wheel
support surface
holder assembly
machine
axis
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IT000209A
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Giulio Corghi
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Corghi Spa
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
MACCHINA SMONTAGOMME E METODO DI SOLLEVAMENTO DI UNA RUOTA PER CARICARLA SU DETTA MACCHINA SMONTAGOMME.
La presente invenzione ha per oggetto una macchina smontagomme ed un metodo di sollevamento di una ruota per caricarla su detta macchina smontagomme.
La presente invenzione trova particolare applicazione nel settore dell'automotive ed in particolare nel campo degli equipaggiamenti per l'assistenza ai veicoli e degli smontagomme.
Ciascuna macchina smontagomme comprende un telaio di sostegno, un gruppo porta-ruota (o platorello) girevole rispetto al telaio, su cui viene caricata la ruota (cerchione con o senza pneumatico) per eseguire le operazioni di montaggio e smontaggio.
In particolare, la presente invenzione si incentra sul dispositivo di sollevamento della ruota, atto a sollevarla da terra per assistere l’operatore e consentire il posizionamento della stessa sul platorello.
Nella tecnica nota, sono conosciuti diversi dispositivi sollevatori per ruote di veicoli (ossia pneumatici, cerchioni o l’insieme di pneumatico e cerchione) che forniscono assistenza all’operatore nelle operazioni di carico, posizionamento e scarico degli pneumatici, cerchioni o ruote sulle macchine smontagomme.
Nel seguito, verrà utilizzato genericamente il termine “ruota†sia in riferimento al solo pneumatico che al solo cerchione, nonché alla combinazione dei due.
Ciò con lo scopo di rendere più snello il testo e di agevolarne la lettura.
È noto l’utilizzo di telai o strutture mobili in sollevamento per portare le ruote dal suolo alla posizione di lavoro, ovvero da una posizione abbassata in cui l’operatore può caricarli senza sforzo sul telaio ad una posizione sollevata sovrapposta ad un gruppo porta-ruota (o platorello) della macchina smontagomme. Una prima tecnologia à ̈ nota dal documento EP 1253026, a nome della Richiedente, che mostra un dispositivo sollevatore avente una base, agganciabile ad una macchina smontagomme, cui à ̈ collegato un telaio di sostegno di una ruota mobile per rotazione tra una posizione abbassata ad una posizione sollevata.
In particolare, il telaio à ̈ composto da due parti che assumono posizioni reciproche differenti nella posizione abbassata e nella posizione sollevata.
Più precisamente, nella posizione abbassata le due parti del telaio formano una “L†che si trova in una configurazione eretta in modo da consentire il posizionamento della ruota per semplice rotolamento, mentre nella posizione sollevata le parti si trovano ad una quota superiore rispetto al platorello e sono allineate per posizionare la ruota in corrispondenza del platorello stesso, con asse verticale.
Svantaggiosamente, tale tipologia di sollevatori à ̈ piuttosto ingombrante, soprattutto per la necessità di doversi sovrapporre al platorello (nonché di doverlo circondare almeno in parte) al fine di consentire il corretto posizionamento della ruota.
Una seconda soluzione à ̈ nota dal brevetto europeo EP2133220, in cui à ̈ descritto un dispositivo sollevatore strutturato sostanzialmente come un polso antropomorfo. Più precisamente, il dispositivo ivi mostrato comprende una morsa mobile verticalmente lungo un braccio di scorrimento (posizionabile lateralmente alla macchina smontagomme e ad essa collegabile) tra una posizione abbassata ed una posizione sollevata.
Tale morsa à ̈ girevole attorno a due assi di rotazione tra loro ortogonali in modo da consentire il posizionamento della ruota.
Più precisamente, un primo asse di rotazione corrisponde all’asse di sviluppo del braccio verticale, in modo da consentire il movimento della morsa da una posizione laterale alla macchina smontagomme ad una posizione sovrapposta al platorello.
Il secondo asse di rotazione à ̈ ortogonale al primo per consentire di traslare la ruota per rotazione da un condizione di carico, in cui à ̈ sostanzialmente eretta (ad esempio ad asse orizzontale), ad una condizione operativa, in cui à ̈ sostanzialmente coricata (ad esempio ad asse verticale).
Analogamente alla soluzione precedente, ed in modo ancor più accentuato, il dispositivo mostrato nel documento EP 2133220 presenta ingombri elevati e perdipiù necessita, lateralmente alla macchina, di un ampio spazio di manovra per consentire la movimentazione ed il posizionamento della ruota.
Peraltro, una soluzione di questo tipo necessita di una sistema di controllo particolarmente complesso (non in assoluto, bensì rispetto agli altri sollevatori).
L’arte nota presenta inoltre una ulteriore soluzione tecnica, descritta nel documento VR99A000047.
Tale brevetto descrive un dispositivo sollevatore associabile ad una macchina smontagomme e comprendente un telaio trasversale destinato ad essere posizionato e attorno ad un gruppo porta-ruota (platorello) e delimitante in sommità un piano di appoggio e scorrimento per una ruota su di esso coricata (ad esempio appoggiata con asse ortogonale al piano).
Tale telaio trasversale à ̈ mobile in sollevamento ed abbassamento da una posizione sottostante il gruppo porta-ruota ad una posizione sovrastante lo stesso.
Inoltre, il dispositivo comprende un telaio laterale conformato ad “L†e cinematicamente collegato al telaio trasversale per muoversi (ruotando rispetto al telaio trasversale) tra una posizione abbassata, in cui à ̈ ortogonale al telaio trasversale e può accogliere la ruota per semplice rotolamento, ed una posizione sollevata in cui à ̈ allineato al telaio trasversale per consentire il centraggio della ruota sul gruppo portaruota.
Nel passaggio dalla posizione abbassata alla posizione sollevata si verifica il ribaltamento della ruota caricata (ovvero del suo asse centrale).
Anche in questo caso, il dispositivo risulta particolarmente ingombrante in quanto circonda completamente il gruppo porta-ruota (platorello).
Inoltre ciascuno dei due telai presenta un proprio azionamento rendendone complicata e dispendiosa la realizzazione.
Si noti che, in tutti i dispositivi fin qui descritti, il dispositivo deve ritornare in una configurazione di riposo (con il telaio in una posizione abbassata rispetto al platorello) durante le operazioni di montaggio e smontaggio degli pneumatici in quanto i telai di sollevamento descritti sono posizionati al di sopra del platorello ed intralciano le operazioni della macchina smontagomme (a tale proposito infatti, alcuni di essi presentano una terza posizione in cui il telaio à ̈ sollevato da terra ma al di sotto del platorello, pronto a riprendere la ruota al termine delle operazioni).
È anche noto un sollevatore per macchine smontagomme formato da un singolo telaio orizzontale posto in prossimità della macchina.
In particolare il telaio può traslare tra una posizione abbassata, atta a ricevere la ruota che deve essere caricata, e una sollevata.
Tale dispositivo non à ̈ affetto dai problemi di ingombro tipici dei sollevatori sopra citati, ma à ̈ svantaggioso in quanto richiede uno sforzo notevole all’operatore, per spostare la ruota dalla posizione in cui viene sollevata dal sollevatore (che à ̈ distante dal gruppo porta ruota, ovvero dal platorello) all’estremità del gruppo porta ruota.
Pertanto, tale soluzione, pur essendo poco ingombrante, rende difficoltoso il posizionamento della ruota da parte dell’utente, nel senso che richiede fatica fisica e comporta rischi per la salute dell’operatore.
In questa luce, il compito tecnico della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo sollevatore per una macchina smontagomme ed una macchina smontagomme comprendente detto dispositivo, che superino gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, Ã ̈ scopo della presente invenzione mettere a disposizione una macchina smontagomme avente un dispositivo sollevatore per dagli ingombri ridotti e che faciliti il posizionamento della ruota da parte dell'operatore.
Inoltre, Ã ̈ scopo della presente invenzione, mettere a disposizione una macchina smontagomme avente un dispositivo sollevatore di semplice realizzazione.
Scopo della presente invenzione à ̈ anche quello di predisporre una macchina smontagomme che velocizzi la procedura di scarico a valle delle operazioni di montaggio e smontaggio.
Inoltre, Ã ̈ scopo della presente invenzione predisporre un dispositivo sollevatore associabile in modo particolarmente semplice e rapido a una macchina smontagomme preesistente.
Detti scopi sono pienamente raggiunti dalla macchina smontagomme secondo la presente invenzione, comprendente un telaio appoggiabile su una superficie di appoggio, un gruppo porta-ruota, girevole attorno ad un proprio asse di rotazione perpendicolare alla superficie di appoggio e configurato per sostenere un cerchione di una ruota da cui smontare o su cui montare un rispettivo pneumatico, e un dispositivo sollevatore avente:
- una struttura definente un piano di sostegno uniforme per consentire un appoggio e un rotolamento della ruota su detto piano di sostegno, la struttura essendo mobile tra una posizione abbassata, in cui il piano di sostegno à ̈ accostato alla superficie di appoggio della macchina smontagomme per consentire il caricamento della ruota sul piano di sostegno stesso con l’asse di rotazione della ruota parallelo alla superficie di appoggio, ed una posizione sollevata;
- mezzi di movimentazione collegati alla struttura per movimentarla tra la posizione abbassata e quella sollevata lungo una traiettoria prestabilita, in modo che la struttura si mantenga sempre discosta dal gruppo porta-ruota senza circondarlo e detto piano di sostegno si mantenga sempre sostanzialmente parallelo alla superficie di appoggio della macchina,
Secondo l’invenzione, i mezzi di movimentazione del dispositivo sollevatore sono configurati in modo da spostare ulteriormente almeno una porzione della struttura in avvicinamento all’asse di rotazione del gruppo porta-ruota lungo una ulteriore traiettoria, per disporre detta almeno una porzione della struttura, quando la struttura à ̈ nella posizione sollevata, in una posizione prestabilita avvicinata rispetto ad un’estremità del gruppo porta-ruota, in modo da consentire ad un utente di ribaltare la ruota da detta posizione prestabilita a una posizione di accoppiamento col gruppo porta-ruota in cui la ruota ha il proprio asse allineato con l’asse di rotazione del gruppo portaruota (ovvero in modo da consentire ad un operatore di ribaltare la ruota da detta posizione prestabilita sul gruppo porta-ruota ruotandola preferibilmente di 90 gradi).
Più precisamente, la porzione della struttura à ̈ mobile tra una posizione di non interferenza (allontanata) con il telaio della macchina, ed una posizione avvicinata al gruppo porta-ruota, in cui definisce un piano di posizionamento collocato nella posizione prestabilita, a lato del gruppo porta-ruota.
Si noti che, i mezzi di movimentazione sono configurati per movimentare la struttura (ed in particolare la porzione) senza che essa intersechi l'asse di rotazione del gruppo porta-ruota (durante il movimento dalla posizione allontanata alla posizione avvicinata).
Sono dunque definite una prima e una seconda configurazione operativa della struttura mobile che realizza il sollevamento / posizionamento.
Più precisamente, secondo l'invenzione la struttura à ̈ spostabile tra una configurazione contratta (corrispondente alla prima configurazione), in cui definisce un ingombro minimo parallelamente al piano di appoggio, ed una configurazione allungata (corrispondente alla seconda configurazione), in cui definisce un ingombro massimo parallelamente al piano di appoggio.
Dunque, il piano di posizionamento à ̈ traslabile verticalmente (cioà ̈ lungo una traiettoria prefissata prevalentemente verticale) in sollevamento/abbassamento unitamente al piano di sostegno ed inoltre à ̈ mobile rispetto a tale piano, in modo che, nella posizione abbassata sia in una posizione di minimo ingombro (allontanata rispetto all’asse di rotazione/alla macchina) e nella posizione sollevata sia proteso verso l’asse di rotazione e disposto a una distanza prestabilita dall’estremità superiore del gruppo portaruota.
In altre parole, i mezzi di movimentazione sono configurati per disporre la struttura nella configurazione contratta quando à ̈ nella posizione abbassata in modo da collocarla a lato del telaio della macchina, e per disporre la struttura nella configurazione allungata quando à ̈ nella posizione sollevata in modo che sia protesa verso l'asse di rotazione del gruppo porta-ruota e definisca un percorso di rotolamento della ruota.
Nella configurazione allungata, il piano di sostegno ed il piano di posizionamento sono tra loro affiancati ed almeno in parte contigui per definire il percorso di rotolamento.
Il piano di posizionamento à ̈ collocato a lato del gruppo porta-ruota senza intersecarne l'asse di rotazione in modo da consentire ad un operatore di ribaltare la ruota sul gruppo porta-ruota.
Il piano di sostegno si sposta sostanzialmente in verticale, disposto in posizione allontanata dall’asse del gruppo porta-ruota (ovvero dalla macchina), in modo da non interferire con la macchina lasciando così uno spazio particolarmente ampio per l’utente.
Si noti che nelle espressioni “piano di sostegno†e “piano di posizionamento†, il termine “piano†viene utilizzato con il suo significato fisico e non con quello geometrico.
In altre parole, il piano ha una dimensione definita (dall'estensione superficiale del primo e del secondo corpo della struttura).
Inoltre, nonostante si definisca il piano come “uniforme†, ciò non mira ad escludere a priori che il primo ed il secondo corpo della struttura non presentino una conformazione reticolare (a griglia o a maglia), purché la larghezza delle maglie sia da considerarsi irrilevante (ovvero trascurabile) in confronto alla dimensione del battistrada dello pneumatico.
In altre parole, à ̈ sufficiente che il primo ed il secondo corpo presentino una faccia sostanzialmente piana e lungo la quale la ruota può rotolare con continuità.
Preferibilmente, la struttura à ̈ realizzata con due corpi mobili relativamente l’uno rispetto all’altro, ed in particolare tramite un primo corpo ed un secondo corpo collegati in modo che ad uno spostamento della struttura lungo la traiettoria prestabilita corrisponda un ulteriore spostamento del secondo corpo lungo la ulteriore traiettoria.
In altre parole, ad un innalzamento del primo corpo corrisponde (oltre all’innalzamento) un avvicinamento del secondo corpo all’asse di rotazione del gruppo porta-ruota, e viceversa.
Il secondo corpo definisce quindi la porzione della struttura mobile in avvicinamento/allontanamento dal gruppo porta-ruota.
Preferibilmente, tale secondo corpo (ossia quello che si sposta in avvicinamento “radiale†all’asse di rotazione) durante l’avvicinamento/allontanamento dall’asse di rotazione varia la propria orientazione rispetto al suolo, e preferibilmente ruota attorno ad un asse perpendicolare all’asse del gruppo porta-ruota.
Alternativamente, le due configurazioni operative possono essere realizzate con un unico corpo mobile in due direzioni (prima di sollevamento poi, o contestualmente, di avvicinamento all’asse, mediante traslazione orizzontale o, meglio, rotazione attorno a un asse verticale).
Oggetto della presente invenzione à ̈ inoltre un metodo di sollevamento di una ruota per un caricamento della stessa su una macchina smontagomme presentante un gruppo porta-ruota, girevole attorno ad un proprio asse di rotazione e configurato per sostenere un cerchione della ruota da cui smontare o su cui montare un rispettivo pneumatico,
caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi:
- caricamento della ruota su un piano di sostegno definito da una struttura, mediante rotolamento della detta ruota attorno a un proprio asse centrale parallelo a una superficie di appoggio della macchina;
- movimentazione della struttura da una posizione abbassata, in cui il piano di sostegno à ̈ prossimo e sostanzialmente parallelo alla superficie di appoggio della macchina, a una posizione sollevata, per sollevare la ruota lungo una traiettoria prestabilita;
- avvicinamento, contestuale o successivo a detta movimentazione, di almeno una porzione della struttura all’asse di rotazione del gruppo porta-ruota lungo un’ulteriore traiettoria diversa da detta traiettoria prestabilita, in modo che detta almeno una porzione della struttura, nella posizione sollevata, sia collocata in una posizione prestabilita rispetto a un’estremità del gruppo porta-ruota, in modo da consentire ad un utente di ribaltare la ruota da detta posizione prestabilita sulla porzione a una posizione di accoppiamento col gruppo porta-ruota in cui la ruota ha il proprio asse allineato con l’asse di rotazione del gruppo porta-ruota.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma realizzativa preferita ma non esclusiva di una macchina smontagomme, come illustrato negli uniti disegni di cui:
- la figura 1 mostra una vista prospettica di una macchina smontagomme secondo la presente invenzione;
- le figure 2 e 3 mostrano viste laterali della macchina di figura 1 in due differenti configurazioni operative; - la figura 4 mostra una vista superiore parziale della macchina di figura 3.
Con riferimento alle allegate figure, con il numero 1 Ã ̈ indicato un dispositivo sollevatore per una macchina 100 smontagomme, secondo la presente invenzione.
Tale dispositivo 1 Ã ̈ associato ad una macchina 100 smontagomme secondo la presente invenzione, ovvero una macchina per il montaggio/smontaggio di uno pneumatico 2 su/da un rispettivo cerchione 3.
Si noti infatti che con l’espressione “macchina smontagomme†à ̈ comunemente intesa una macchina in grado di eseguire sia il montaggio dello pneumatico 2 sul cerchione 3, che lo smontaggio dello pneumatico 2 dal cerchione 3.
La macchina 100 smontagomme comprende un telaio 101 per appoggiarsi su una superficie di appoggio “A†, un gruppo porta-ruota 102 girevole rispetto al telaio 101 attorno ad un proprio asse di rotazione “B†ed un gruppo utensile (non illustrato) mobile verticalmente in avvicinamento e/o allontanamento dal gruppo porta-ruota 102 per eseguire le operazioni di montaggio/smontaggio dello pneumatico 2.
La macchina 100 smontagomme comprende inoltre un dispositivo stallonatore 103 per stallonare lo pneumatico 2 dal cerchione 3. In figura 1 Ã ̈ rappresentato uno stallonatore 103, posizionato nella parte inferiore della macchina 100 smontagomme. Nello stato della tecnica sono ben note altre configurazioni di stallonatori che, pertanto, non saranno ulteriormente descritte.
Il gruppo porta-ruota 102 della macchina 100 Ã ̈ configurato per sostenere il cerchione 3 da cui smontare o su cui montare il rispettivo pneumatico 2.
In altre parole, il gruppo porta-ruota comprende un platorello 102a rotante su cui centrare e fissare il cerchione 3 per farlo ruotare (nel prosieguo il termine platorello ed il termine gruppo porta-ruota verranno utilizzati sostanzialmente come sinonimi).
L’asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102 à ̈ sostanzialmente verticale.
Si noti che, nel prosieguo del testo verrà utilizzato il termine ruota 4 per intendere genericamente sia lo pneumatico 2 da solo che il cerchione 3 da solo, nonché la combinazione dei due in una configurazione di montaggio.
Tale generalizzazione renderà più snello e leggibile il testo in quei punti in cui si intende comprendere tutte le possibilità di utilizzo della macchina 100 o del dispositivo 1 sollevatore.
Sia la macchina 100 che il dispositivo 1 possono infatti svolgere fasi di lavoro e movimentazione con il solo pneumatico, con il solo cerchione o con la ruota montata.
Il dispositivo 1 comprende una base 5 di collegamento con la macchina 1 ed una struttura 6 di sostegno e caricamento della ruota 4 mobile rispetto alla base 5 e ad essa collegata tramite appositi mezzi di movimentazione 18.
La base 5 di collegamento à ̈ agganciata ad una struttura (telaio 101) della macchina 100 smontagomme tramite appositi mezzi di aggancio, come ad esempio viti, rivetti o incastri.
Nella forma realizzativa illustrata, la base 5 à ̈ collegata al telaio 101 della macchina 100 a sbalzo, tramite una pluralità di viti o rivetti.
Alternativamente, la base può essere fissata a fianco della macchina 100 in modo da rendere il dispositivo 1 una struttura a sé stante, seppur operante in collaborazione con la macchina 100 smontagomme.
Ancora, la base potrebbe essere intergrata nella struttura della macchina 100 rendendo il dispositivo 1 un componente della macchina 100 stessa.
Come detto, dalla base 5 si dipartono i mezzi di movimentazione 18 della struttura 6, la quale ha il compito di sostenere la ruota 4 durante la movimentazione della stessa dal suolo (o da una posizione in prossimità del suolo) ad una posizione di lavoro, ovvero da una posizione abbassata in cui l’operatore può caricarla senza sforzo sulla struttura 6 ad una posizione in cui à ̈ facilmente collocabile sul gruppo porta-ruota 102 della macchina 100.
La struttura 6 à ̈ conformata in modo da definire un piano di sostegno “C†della ruota 4 ed à ̈ mobile in sollevamento od abbassamento tra una posizione abbassata ed una posizione sollevata.
Nella posizione abbassata della struttura 6, il piano di sostegno “C†à ̈ prossimo e sostanzialmente parallelo alla superficie di appoggio “A†(preferibilmente corrispondente al suolo) della macchina 100 smontagomme per consentire il caricamento della ruota 4.
In altre parole, la struttura 6 à ̈ almeno in parte attestata (ovvero accostata) alla superficie di appoggio “A†della macchina 100 per facilitare l’operatore nel caricamento della ruota 4.
Ovviamente, l’operatore carica la ruota 4 spingendola sulla struttura 6 (ed in particolare sul piano di sostegno “C†) per semplice rotolamento, senza eseguire alcuno sforzo di sollevamento.
In questa luce, la ruota 4, una volta posizionata sul piano di appoggio “C†, presenta un asse centrale “D†sostanzialmente parallelo al piano di appoggio “C†stesso.
In altre parole, l’asse centrale “D†della ruota 4 à ̈ sostanzialmente parallelo alla superficie di appoggio “A†della macchina 100 (ossia sostanzialmente orizzontale).
Di conseguenza, la ruota si trova in una posizione eretta, appoggiata sul battistrada.
Nella posizione sollevata, il piano di sostegno “C†si trova invece ad una quota prossima a (ossia nell’intorno di) quella di un’estremità superiore del gruppo portaruota 102 della macchina 100 smontagomme.
Preferibilmente, durante il movimento della struttura 6 tra la posizione abbassata e la posizione sollevata, il piano di sostegno “C†mantiene sostanzialmente uno stesso orientamento rispetto alla superficie di appoggio “A†della macchina 100.
In altre parole, almeno la parte della struttura 6 che definisce il piano di sostegno “C†trasla tra le due suddette posizioni senza subire alcuna rotazione (se non eventualmente nel piano di sostegno “C†stesso).
Di conseguenza, durante la traslazione tra la posizione abbassata e la posizione sollevata la ruota 4 mantiene sempre la posizione eretta (i.e. con asse centrale “D†parallelo al piano di sostegno “C†).
I mezzi di movimentazione sono dunque collegati alla struttura 6 per movimentarla tra la posizione abbassata e quella sollevata e viceversa lungo una traiettoria prestabilita, in modo che la struttura 6 si mantenga sempre discosta dal gruppo porta-ruota 102 senza circondarlo e detto piano di sostegno “C†si mantenga sempre sostanzialmente parallelo alla superficie di appoggio “A†della macchina 100.
I mezzi di movimentazione 18 sono inoltre configurati in modo da spostare ulteriormente almeno una porzione 6a della struttura 6 lungo una ulteriore traiettoria, in avvicinamento all’asse di rotazione B del gruppo portaruota 102 lungo una ulteriore traiettoria, per disporre detta almeno una porzione (6a) della struttura (6), quando la struttura (6) à ̈ nella posizione sollevata, in una posizione prestabilita avvicinata rispetto ad un’estremità del gruppo porta-ruota (102).
Vantaggiosamente, ciò consente all’utente (operatore) di ribaltare la ruota 4 dalla posizione prestabilita a una posizione di accoppiamento col gruppo porta-ruota 102 in cui la ruota 4 ha il proprio asse allineato con l’asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102 (preferibilmente ruotandola di 90 gradi).
In altre parole, i mezzi di movimentazione 18 sono configurati per movimentare la struttura 6 tra una prima configurazione, allontanata dall’asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102, ed una seconda configurazione, in cui la struttura 6 definisce un piano di posizionamento “E†avvicinato all’asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102.
Di conseguenza, la struttura 6 à ̈ mobile (in particolare la porzione 6a mobile), oltre che in sollevamento/abbassamento, tra una posizione allontanata dall’asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102 ed una posizione avvicinata a tale asse di rotazione “B†. In particolare, i mezzi di movimentazione 18 sono configurati per disporre la struttura 6 nella prima configurazione, quando si trova nella posizione abbassata, e nella seconda configurazione, quando si trova nella posizione sollevata, per disporre il piano di posizionamento “E†in una posizione prestabilita rispetto all’estremità superiore del gruppo porta-ruota 102, in modo da consentire ad un operatore di ribaltare la ruota 4 sul gruppo porta-ruota 102.
In altre parole, la porzione 6a della struttura 6 si trova nella posizione allontanata almeno quando la struttura 6 stessa à ̈ nella posizione abbassata, ed à ̈ nella posizione avvicinata almeno quando essa si trova nella posizione sollevata.
Di conseguenza, la struttura 6 à ̈ almeno in parte mobile trasversalmente all’asse di rotazione “B†in avvicinamento ed allontanamento dallo stesso per facilitare il posizionamento della ruota 4 sul gruppo porta-ruota 102 della macchina 100.
In questa luce, i mezzi di movimentazione sono configurati per conferire alla struttura 6 una prima movimentazione, lungo la traiettoria prestabilita, ed una seconda movimentazione, in almeno in parte differente dalla prima, lunga una ulteriore traiettoria. La traiettoria prestabilita à ̈ principalmente una traiettoria di sollevamento/abbassamento.
La ulteriore traiettoria à ̈ prevalentemente una traiettoria di avvicinamento/allontanamento dal gruppo porta-ruota 102 (in particolare dall’asse di rotazione “B†).
Tali traiettorie possono essere distinte e successive oppure combinate in modo da rendere il movimento continuo.
Si noti che sia la prima che la seconda configurazione della struttura 6 sono configurazioni di non interferenza della struttura 6 con la macchina 100 smontagomme.
Infatti, nella prima configurazione, la struttura à ̈ interamente in una posizione allontanata dall’asse di rotazione “B†e discosta dalla macchina 100.
Nella seconda configurazione, la struttura à ̈ disposta al di sopra del telaio 101 della macchina 100, affiancata (a lato) del gruppo porta-ruota 102.
In altra parole, la struttura 6 durante tutto il suo movimento non interferisce con una struttura 105 della macchina.
Quindi, la struttura 6 ed i mezzi di movimentazione 18 definiscono un volume operativo di movimentazione del dispositivo 1 collocato a lato del gruppo porta-ruota 102 ad una prefissata distanza dall'asse di rotazione “B†.
Nella posizione prossimale (ovvero quando la struttura à ̈ nella posizione sollevata), la porzione 6a della struttura 6 à ̈ affiancata al gruppo porta-ruota 102 per consentire all’operatore di ribaltare la ruota 4 sul gruppo porta-ruota 102 stesso.
La porzione 6a si trova quindi a lato del gruppo portaruota 102, distanziata radialmente da esso.
Conseguentemente, nella seconda configurazione (di posizionamento), il piano di posizionamento “E†à ̈ avvicinato al platorello 102a per consentire all’operatore di ribaltare la ruota 4 sul gruppo portaruota 102 senza fatica.
Con il termine ribaltare si intende sostanzialmente una rotazione della ruota 4 tale per cui questa passa da una condizione eretta (in cui il suo asse centrale “D†à ̈ sostanzialmente orizzontale) ad una condizione coricata (in cui il suo asse centrale “D†à ̈ sostanzialmente verticale).
Tale condizione coricata à ̈ infatti la posizione operativa della ruota 4 sulla macchina 100 smontagomme, la quale lavora con asse verticale.
Di conseguenza, il dispositivo 1 secondo la presente invenzione non esegue il ribaltamento della ruota 4 ma semplicemente esegue il sollevamento e consente l’accostamento della stessa al gruppo porta-ruota 102.
In questa luce à ̈ chiaro che la struttura 6 non sormonta né circonda mai il gruppo porta-ruota 102 (né il platorello 102a).
Al contrario, come già accennato in precedenza, la porzione 6a della struttura (con riferimento ad un piano di rotazione del platorello 102a) à ̈ disposta interamente a fianco del gruppo porta-ruota 102.
In altre parole, la struttura 6 (ed in particolare in piano di posizionamento “E†) durante il movimento tra la prima e la seconda configurazione non interseca mai l’asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102.
Più precisamente, nella posizione allontanata della porzione 6a, il piano di posizionamento “E†à ̈ collocato a lato del (i.e. ad una prefissata distanza dal) gruppo porta-ruota 102 senza intersecarne l'asse di rotazione “B†in modo da consentire ad un operatore di ribaltare la ruota 4 sul gruppo porta-ruota 102.
La porzione 6a à ̈ quindi collegata ai mezzi di movimentazione 18 in modo da non intersecare mai l'asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102 durante il movimento dalla posizione allontanata alla posizione avvicinata.
Si noti che, potendo la porzione 6a della struttura 6 ritrarsi in allontanamento dall’asse di rotazione “B†, l’ingombro della struttura 6 stessa nella seconda configurazione à ̈ limitato, almeno dal punto di vista radiale (ossia trasversalmente all’asse di rotazione del gruppo porta-ruota 102).
Più precisamente, la prima e la seconda configurazione della struttura 6 sono rispettivamente configurazioni di minimo e di massimo ingombro.
In altre parole, la struttura 6 Ã ̈ commutabile tra una configurazione contratta (corrispondente alla prima configurazione), in cui definisce un ingombro superficiale minimo, ed una configurazione allungata (corrispondente alla seconda configurazione), in cui definisce un ingombro superficiale massimo.
Si noti che le locuzioni “configurazione contratta†e “configurazione allungata†saranno nel seguito sinonimi rispettivamente delle locuzioni “prima configurazione†e “seconda configurazione†.
Di conseguenza, i mezzi di movimentazione 18 sono configurati per disporre la struttura 6 nella configurazione contratta quando à ̈ nella posizione abbassata in modo da collocarla a lato del telaio 101 della macchina 100, e per disporre la struttura 6 nella configurazione allungata quando à ̈ nella posizione sollevata in modo che sia protesa verso l'asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102 e definisca un percorso “P†di rotolamento della ruota 4.
Vantaggiosamente, ciò consente di limitare gli ingombri della macchina 1 pur permettendo all’operatore di avvicinare la ruota 4 al platorello 102a durante il posizionamento.
Preferibilmente, quando à ̈ nella seconda configurazione, la struttura 6 (almeno la porzione 6a della struttura 6) si trova ad una quota inferiore rispetto a quella dell’estremità superiore del gruppo porta-ruota 102 della macchina 100.
In particolare, à ̈ il piano di posizionamento “E†ad essere ad una quota inferiore rispetto a quella dell’estremità superiore del gruppo porta-ruota 102 della macchina 100.
Più precisamente, la struttura 6 si trova ad una quota inferiore rispetto a quella di un volume di alloggiamento della ruota 4 sul gruppo porta-ruota 102 della macchina 100.
Il volume di alloggiamento à ̈ definibile come il volume occupato dalla ruota 4 quando si trova posizionata sul gruppo porta-ruota 102 (ossia ancorata al platorello 102a).
In questa luce, la quota della struttura 6 quando si trova nella seconda configurazione à ̈ inferiore alla quota minima (ovvero il punto più basso) del volume di alloggiamento.
È chiaro che la quota minima del volume di alloggiamento potrebbe variare in funzione della larghezza del battistrada o di altri parametri della ruota 4.
Vantaggiosamente, l’assenza di interferenza tale volume di lavoro la struttura 6 consente all’operatore di mantenere la struttura 6 stessa nella seconda anche durante le operazioni di montaggio/smontaggio dello pneumatico 2, velocizzando così la procedura di scarico a valle di tali operazioni.
Inoltre, quando à ̈ nella seconda configurazione, la struttura 6, à ̈ ad una distanza dall’asse di rotazione “B†prossima al raggio del volume di alloggiamento “V†della ruota 4 sul gruppo porta-ruota 102 della macchina 100.
In altre parole, la porzione 6a della struttura 6 dista dall’asse di rotazione “B†di una quantità vicina al raggio della ruota 4 da posizionare sul platorello 102a. Vantaggiosamente, in questo modo l’operatore non deve fare alcuno sforzo di sollevamento durante il ribaltamento della ruota 4 dalla struttura 6 (in particolare dalla porzione 6a) al gruppo porta-ruota 102 in quanto c’à ̈ sempre almeno un punto della ruota 4 in appoggio sulla struttura 6 stessa.
Al fine di consentire l’allungamento e la contrazione della struttura 6, essa comprende almeno due corpi mobili reciprocamente l’uno rispetto all’altro.
Preferibilmente, la struttura 6 comprende un primo corpo 7 definente il piano di sostegno “C†, ed un secondo corpo 8 collegato al primo corpo 7 per spostarsi con esso tra la posizione abbassata e la posizione sollevata.
I mezzi di movimentazione 18 sono configurati per muovere il secondo corpo 8 rispetto al primo corpo 7 tra una posizione avvicinata all’asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102, in cui il secondo corpo 7 definisce il piano di posizionamento “E†della seconda configurazione, ed una posizione allontanata da detto asse di rotazione “B†.
In altre parole, il primo corpo 7 Ã ̈ mobile tra la posizione abbassata e la posizione sollevata, ed il secondo corpo 8 Ã ̈ cinematicamente collegato al primo corpo 7 per traslare almeno in parte con esso e muoversi rispetto ad esso tra la posizione avvicinata e la posizione allontanata.
Di conseguenza, il secondo corpo 8 definisce la porzione 6a della struttura 6.
Più precisamente, il secondo corpo 8 trasla con il primo 7 dalla posizione abbassata a quella sollevata (e viceversa) ed inoltre à ̈ in grado muoversi in avvicinamento o allontanamento dal gruppo porta-ruota 102 (in particolare dall’asse di rotazione “B†).
In questa luce, nella seconda configurazione (ovvero di massimo ingombro) della struttura 6, il primo 7 ed il secondo corpo 8 definiscono un percorso di rotolamento per la ruota 4 che consente l’avvicinamento e/o l’allontanamento della ruota 4 al gruppo porta-ruota 102 (ovvero all’asse “B†).
Infatti, mentre il primo corpo 7 si solleva (ed il secondo corpo 8 sale con esso) mantenendosi distale dall’asse di rotazione “B†, il secondo corpo 8 si avvicina a tale asse “B†definendo così il percorso “P†. Vantaggiosamente, in tale configurazione, l’operatore può agevolmente movimentare la ruota 4 per rotolamento lungo il percorso “P†avvicinandola all’asse di rotazione “B†senza che sia richiesto alcuno sforzo di sollevamento.
Si noti che il movimento di avvicinamento all’asse di rotazione “B†può avvenire a valle del raggiungimento della posizione sollevata o contestualmente al movimento di salita, in funzione del cinematismo di collegamento tra il primo 7 ed il secondo corpo 8.
Analogamente, il movimento di allontanamento dall’asse di rotazione “B†può avvenire a monte (ovvero prima) del movimento di discesa della struttura 6 o contestualmente ad esso.
Preferibilmente, il primo corpo 7 comprende (o meglio à ̈ almeno in parte definito da) una piastra 9 sostanzialmente orizzontale traslabile rigidamente in sollevamento e/o abbassamento tra la posizione abbassata e la posizione sollevata.
Di conseguenza, la piastra 9 si mantiene costantemente orientata parallelamente alla superficie di appoggio “A†della macchina 100, definendo tramite una propria faccia superiore 9a il piano di sostegno “C†.
Di conseguenza, il primo corpo 7 à ̈ sostanzialmente piatto per definire il piano di sostegno “C†, ed in particolare per renderlo uniforme.
Come già accennato precedentemente, l’uniformità del piano di sostegno “C†(e del piano di posizionamento “E†) à ̈ da considerarsi tale in relazione alla dimensione del battistrada.
In altre parole, il primo corpo 7 (nonché il secondo) può presentare anche una conformazione reticolare (o a maglie) purché la larghezza delle maglie sia sostanzialmente trascurabile rispetto alla dimensione del battistrada dello pneumatico 2.
Analogamente, anche il secondo corpo comprende (o meglio à ̈ almeno in parte definito da) una piastra 10 cinematicamente collegata alla piastra 9 del primo corpo 7.
Tali piastre 9, 10, quando la struttura 6 Ã ̈ nella seconda configurazione (allungata), definiscono una superficie di rotolamento della ruota 4.
In tale configurazione allungata, il piano di sostegno “C†ed il piano di posizionamento “E†(e di conseguenza il primo 7 ed il secondo corpo 8) sono tra loro affiancati e sostanzialmente adiacenti per definire il percorso di rotolamento. Il percorso di rotolamento “P†à ̈ quindi definito in cooperazione da detto piano di sostegno “C†e detto piano di posizionamento “E†.
Nella forma realizzativa illustrata, il secondo corpo 8 Ã ̈ girevolmente associato al primo corpo 7 per ruotare rispetto ad esso tra la posizione avvicinata e la posizione allontanata.
Più precisamente, il secondo corpo 8 (ovvero la piastra 10) à ̈ sostanzialmente imperniato nel primo 7 (ovvero nella piastra 9) per ruotare tra una posizione trasversale (preferibilmente ortogonale) al primo corpo 7 stesso (definente la struttura nella prima configurazione) ed una posizione sostanzialmente allineata al primo corpo 7 (definente la struttura nella seconda configurazione).
In corrispondenza di un giunto 20 che consente la rotazione relativa tra i due corpi 7, 8, la struttura 6 comprende un carter 19 di protezione che consente di mantenere pulite le parti in movimento della struttura 6.
Infatti, quando il primo 7 ed il secondo corpo 8 sono sostanzialmente allineati il rotolamento della ruota 4 su tale giunto potrebbe comportare l’inserzione di particelle di sporco tra elementi girevolmente accoppiati oppure il danneggiamento di tali parti.
In altre parole, se quando la struttura 6 à ̈ nella prima configurazione il primo 7 ed il secondo corpo 8 ne determinano sostanzialmente una conformazione al “L†, in cui il secondo corpo 8 funge da spalla laterale di blocco per la ruota 4, al contrario quando la struttura 6 à ̈ nella seconda configurazione il primo 7 ed il secondo corpo 8 sono disposti in successione sostanzialmente allineati l’uno all’altro definendo così il suddetto percorso “P†.
Con l’espressione “sostanzialmente allineata†si intende descrivere una posizione che, contrariamente a quella trasversale, renda possibile un rotolamento della ruota 4 lungo i due corpi 7, 8.
Di conseguenza, non à ̈ necessario che i due corpi 7, 8 siano perfettamente allineati, bensì à ̈ sufficiente che definiscano una direzione di rotolamento della ruota 4 senza creare impedimenti allo scorrimento della stessa. È infatti possibile che tra un corpo e l’altro sia presente uno scalino (ad esempio il carter 19) o una leggera inclinazione relativa, purché questi non siano rilevanti rispetto al diametro della ruota 4.
In generale, Ã ̈ sufficiente che il primo 7 ed il secondo corpo 8 siano orientati lungo direzioni concordi.
Preferibilmente, nella seconda configurazione, il primo 7 ed il secondo corpo 8 sono almeno in parte attigui (ossia adiacenti) per rendere il percorso “P†di rotolamento della ruota 4 sostanzialmente continuo, semplificando il lavoro dell’operatore.
Con riferimento alla figura 4, Ã ̈ possibile notare che il primo corpo 7 (ed in particolare la piastra 9) presenta una conformazione sostanzialmente rettangolare, allungata lungo una direzione allineata ad un asse di rotazione del secondo corpo 8.
Il giunto 20 Ã ̈ collegato al primo corpo 7 in corrispondenza di una mezzeria dello stesso.
Con “mezzeria†si intende una linea mediana del primo corpo 7 allineata (ovvero parallela) all’asse di rotazione del secondo corpo 8.
Vantaggiosamente, ciò consente di distribuire uniformemente gli sforzi sul primo corpo 7.
Tale giunto 20, almeno nella seconda configurazione, à ̈ frapposto tra il primo 7 ed il secondo corpo 8, distanziandoli così almeno in parte.
A tale proposito, il secondo corpo 8 à ̈ conformato sostanzialmente ad “L†in modo da presentare una porzione che aggira il giunto per attestarsi adiacente al primo corpo 7.
In altre parole, nella seconda configurazione, il secondo corpo 8 presenta una porzione sporgente 8a che nella seconda configurazione à ̈ affiancata al giunto 20 ed adiacente al primo corpo 7.
Tale porzione sporgente 8a corrisponde sostanzialmente al “lato corto†della “L†definita dal secondo corpo.
Di conseguenza, il giunto 20 à ̈ disposto nella gola definita dalla conformazione ad “L†del secondo corpo 8. In questo modo, come già accennato in precedenza, il percorso “P†di rotolamento della ruota 4 à ̈ vantaggiosamente sostanzialmente continuo, semplificando il lavoro dell’operatore.
La configurazione appena descritta consente all’operatore di ruotare facilmente la ruota 4 nel piano di sostegno “C†tra una posizione in cui il suo asse centrale “D†à ̈ ortogonale all’asse di rotazione del secondo corpo 8 ad una posizione in cui la ruota 4 à ̈ (sempre in posizione eretta) con asse centrale “D†sostanzialmente parallelo a tale asse di rotazione (ossia ortogonale al percorso “P†di rotolamento).
Ciò consente all’operatore di avvicinare facilmente la ruota 4 al gruppo porta-ruota 102 per semplice rotolamento.
In particolare, quando la struttura 6 à ̈ nella seconda configurazione, l’operatore prima gira la ruota su se stessa (mantenendola eretta) e poi la fa rotolare dal primo 7 al secondo corpo 8 per avvicinarla al platorello 102a.
Solo una volta giunta in prossimità del platorello 102a, la ruota 4 viene ribaltata (ossia portata dalla posizione eretta alla posizione coricata).
Preferibilmente, il movimento di rotazione del secondo corpo 8 avviene contestualmente alla traslazione del primo corpo 7 tra la posizione abbassata e la posizione sollevata.
Per consentire la contemporaneità di tali movimenti, i mezzi di movimentazione 18 comprendono un cinematismo 11 collegato al primo 7 e al secondo corpo 8 e configurato in modo che ad un innalzamento del primo corpo 7 corrisponda un avvicinamento del secondo corpo 8 all’asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102, e viceversa.
Preferibilmente, il cinematismo 11 di collegamento comprende un primo 13 ed un secondo braccio 14 ciascuno presentante un primo estremo 13a, 14a imperniato alla base 5 ed un secondo estremo 13b, 14b imperniato al primo corpo 7 per definire un quadrilatero articolato 15 (girevole in un proprio piano di rotazione trasversale, preferibilmente ortogonale al piano di sostegno “C†), in modo che l’orientazione del piano di sostegno “C†sia costante durante il movimento della struttura 6 dalla posizione abbassata a quella sollevata e viceversa.
Vantaggiosamente, così ad una rotazione dei bracci 13, 14 corrisponde un innalzamento (o abbassamento) del primo 7 e del secondo 8 corpo.
Si noti che il piano di rotazione del quadrilatero articolato 15 à ̈ ortogonale all’asse di rotazione del secondo corpo 8.
In questa luce, la traiettoria predefinita (di sollevamento) Ã ̈ sostanzialmente curvilinea.
I secondi estremi 13b, 14b dei bracci definiscono il giunto 20 descritto in precedenza.
Tali bracci 13, 14 ruotano ciascuno attorno ad un proprio asse di cerniera sostanzialmente ortogonale all’asse di rotazione “B†del platorello 102a.
Di conseguenza, tale asse di cerniera à ̈ parallelo all’asse di rotazione del secondo corpo 8.
Di conseguenza, il cinematismo 11 à ̈ collegato al primo corpo 7 in corrispondenza di una mezzeria dello stesso. Con “mezzeria†si intende una linea mediana del primo corpo 7 allineata al (ovvero parallela al) piano di rotazione del quadrilatero articolato 15.
Come detto, vantaggiosamente ciò consente di distribuire uniformemente gli sforzi sul secondo corpo 7.
Preferibilmente, tali assi di cerniera sono disposti a quote differenti per definire il suddetto quadrilatero 15.
Più precisamente, i due bracci 13, 14 presentano punti di cerniera tra loro sovrapposti (ossia posti a quote differenti) sia con la base 5 che con il primo corpo 7. Nella forma realizzativa illustrata, il punto di cerniera 13a tra il primo braccio 13 e la base 5 à ̈ posto ad una quota inferiore rispetto al punto di cerniera 14a tra il secondo braccio 14 e la base 5 stessa.
Analogamente, il punto di cerniera 13b tra il primo braccio 13 ed il primo corpo 7 Ã ̈ posto ad una quota inferiore rispetto al punto di cerniera 14b tra il secondo braccio 14 ed il primo corpo 7.
In tal modo, il primo corpo 7 (ed in particolare la faccia superiore 9a della piastra 9) non subisce alcuna rotazione durante il sollevamento (o l’abbassamento). Preferibilmente, il primo corpo 7 comprende almeno un’aletta di collegamento sviluppantesi trasversalmente al piano di sostegno “C†ai cui estremi sono incernierati i suddetti bracci 13, 14.
Nella forma realizzativa illustrata, il primo corpo 7 presenta una coppia di alette di collegamento 7a, 7b presentanti estensioni differenti.
Una prima aletta 7a di collegamento (più “corta†) à ̈ collegata al primo braccio 13, mentre una seconda aletta 7b (più “lunga†) à ̈ collegata al secondo braccio 14.
Preferibilmente, i bracci 13, 14 sono incurvati, oppure a gomito per favorire la movimentazione della struttura 6.
Al fine di movimentare il secondo corpo 8 in funzione del movimento del primo corpo 7, il secondo corpo 8 Ã ̈ vincolato a spostarsi insieme ai bracci 13, 14 senza ruotare rispetto ad essi.
In particolare, il secondo corpo 8 à ̈ imperniato al secondo estremo 13b, 14b di uno di detti bracci 13, 14 ed à ̈ collegato alla base 5 tramite una leva 16 imperniata alla base 5 stessa.
In una prima forma realizzativa, la leva 16 presenta una prima porzione di estremità 16a incernierata al primo estremo 13a, 14a di uno dei bracci 13, 14 ed una seconda porzione di estremità 16b incernierata al secondo corpo 8.
Nella forma realizzativa illustrata, la prima porzione di estremità 16a della leva 16 à ̈ incernierata al primo braccio 13, in una porzione intermedia dello stesso.
In questo modo, durante la rotazione del braccio 13, 14 cui à ̈ collegato, il secondo corpo 8 subisce la medesima rotazione passando dalla posizione allontanata alla posizione avvicinata.
Vantaggiosamente, in questo modo il collegamento rigido à ̈ ottenuto con semplicità definendo un triangolo rigido i cui tre lati sono definiti dal primo braccio 13, dalla leva 16 e dal secondo corpo 8.
Il secondo corpo 8 potrebbe anche essere realizzato di pezzo con il braccio cui à ̈ rigidamente connesso.
I mezzi di movimentazione 18 comprendono un attuatore 12 direttamente associato ad uno dei due bracci 13, 14 per metterlo in rotazione.
L’attuatore 12 comprende un motore elettrico oppure un cilindro idraulico (o pneumatico) che mette in rotazione il braccio cui à ̈ collegato.
Nella forma realizzativa illustrata, l’attuatore 12 à ̈ collegato al primo braccio 13.
Preferibilmente, il dispositivo comprende un organo di comando 17 associato all’attuatore per attivarlo quando la ruota 4 à ̈ stata posizionata.
Nella forma realizzativa illustrata, l’organo di comando 17 à ̈ definito da una pedalina 17a associata alla base 5 e posizionata in prossimità della superficie di appoggio “A†per facilitare l’intervento dell’operatore.
Vantaggiosamente, la presenza di una pedalina 17a consente all’operatore di mantenere le mani libere per la movimentazione della ruota 4.
Preferibilmente, la pedalina 17a va a posizionarsi in corrispondenza di organo di comando della macchina 100, in modo da facilitare le operazioni dell’operatore mantenendo localizzati tutti gli organi di controllo. Si noti che i movimenti di sollevamento e di avvicinamento possono essere realizzati in modi alternativi rispetto a quello descritto finora.
Ferme restando le caratteristiche più generiche, le forme realizzative descritte definiscono cinematismi od attuazioni alternative che (mantenendo inalterato lo spirito della presente invenzione) consentono di ottenere le medesime prima e seconda configurazione.
In una prima forma realizzativa alternativa (non illustrata), il secondo corpo à ̈ imperniato al primo corpo per ruotare coplanarmente ad esso.
In altre parole, l’asse di cerniera tra il primo ed il secondo corpo presenta un orientamento sostanzialmente ortogonale ad entrambi (e parallelo all’asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102).
In tale forma realizzativa, i due corpi sono disposti parallelamente in tutte le configurazioni.
Nella prima configurazione il primo ed il secondo corpo risultano sostanzialmente sovrapposti, mentre nella configurazione di posizionamento risultano sostanzialmente allineati.
In altre parole, il secondo corpo, per passare dalla posizione allontanata alla posizione avvicinata (e viceversa) esegue una rotazione di circa 180° in un piano di rotazione sostanzialmente parallelo al piano di sostegno della ruota.
Tale movimentazione (dalla posizione allontanata alla posizione avvicinata) può essere eseguita manualmente dall’operatore oppure tramite un apposito attuatore associato all’attuatore di sollevamento oppure indipendente da esso.
In una seconda forma realizzativa alternativa (non illustrata), la prima e la seconda configurazione sono sostanzialmente le medesime di quelle appena descritte, ma il movimento dalla posizione allontanata alla posizione avvicinata (e viceversa) Ã ̈ ottenuto con uno scorrimento del secondo corpo rispetto al primo corpo.
In altre parole, in tale forma realizzativa il primo ed il secondo corpo sono scorrevolmente connessi.
In una terza forma realizzativa alternativa (non illustrata), la struttura comprende un unico corpo o piastra configurato per eseguire sia il movimenti di sollevamento che quello di avvicinamento all’asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102.
In tale forma realizzativa, i mezzi di movimentazione eseguono il sollevamento del corpo o piastra dalla posizione abbassata a quella sollevata.
Il corpo à ̈ inoltre girevole attorno ad un perno associato ai mezzi di movimentazione per ruotare dalla posizione allontanata alla posizione avvicinata, in un piano sostanzialmente parallelo al piano di sostegno “C†(ovvero attorno ad un asse parallelo all’asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102).
Tale rotazione viene eseguita a mano dall’operatore una volta che il corpo o piastra à ̈ in posizione sollevata. Alternativamente, i mezzi di movimentazione comprendono una guida (preferibilmente sostanzialmente elicoidale) atta a ruotare il corpo o piastra durante il sollevamento (o abbassamento) dello stesso.
Una quarta forma realizzativa alternativa (non illustrata), prevede che la struttura sia conformata ad “L†e girevole attorno ad un asse di cerniera trasversale (preferibilmente ortogonale) all’asse di rotazione “B†del platorello 102a.
In tale forma realizzativa, la struttura presenta dunque due porzioni tra loro trasversali e rigidamente connesse.
Una prima porzione à ̈ attestata al terreno e allontanata dall’asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102a quando la struttura à ̈ nella prima configurazione.
Una seconda porzione à ̈ affiancata al gruppo porta-ruota 102 e sostanzialmente parallela alla superficie di appoggio “A†della macchina 100 quando la struttura si trova nella seconda configurazione.
Di conseguenza, in tale forma realizzativa la struttura effettua una rotazione di 90° circa per passare da una configurazione all’altra.
Oggetto della presente invenzione à ̈ inoltre un metodo di sollevamento della ruota 4 per un caricamento della stessa sulla macchina 100 smontagomme, preferibilmente tramite l’utilizzo il dispositivo 1 sollevatore secondo la presente invenzione.
Il metodo comprende una fase di caricamento della ruota 4 sul piano di sostegno “C†definito dalla struttura 6, mediante rotolamento di tale ruota 4 attorno a un proprio asse centrale parallelo a terra.
Successivamente, avviene una movimentazione della struttura 6 dalla posizione abbassata, in cui il piano di sostegno “C†à ̈ prossimo e sostanzialmente parallelo alla superficie di appoggio “A†della macchina 100 smontagomme, alla posizione sollevata, per sollevare la ruota 4.
Successivamente o, preferibilmente contestualmente, a ciò, la struttura 6 viene almeno in parte avvicinata all’asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102 in modo che definisca un piano di posizionamento “E†della ruota 4 collocato a ridosso del gruppo porta-ruota 102 stesso.
Tale fase di avvicinamento avviene mediante una rotazione di detta almeno parte della struttura 6 attorno ad un asse perpendicolare all’asse di rotazione “B†del gruppo porta-ruota 102.
Vantaggiosamente, ciò consente all’operatore di spostare la ruota 4 dal piano di sostegno “C†al piano di posizionamento “E†, mantenendo l’asse contrale “D†della ruota 4 orizzontale, e successivamente di spostare la ruota 4 dal piano di posizionamento “E†al gruppo portaruota 102 della macchina 100, sul quale la ruota 4 à ̈ disposta con asse centrale “D†sostanzialmente verticale, mediante un ribaltamento di circa 90 gradi della ruota.
Si noti che, durante la fase di movimentazione della struttura 6 il piano di sostegno “C†si mantiene discosto dalla macchina 100 smontagomme.
In altre parole, il piano di sostegno “C†si trova sempre distale dalla macchina,in una condizione di non interferenza.
Inoltre, come già accennato nella descrizione della macchina e del dispositivo, tale piano di sostegno “C†si mantiene parallelo alla superficie di appoggio “A†della macchina 100.
Le operazioni di scarico della ruota dalla macchina 100 smontagomme avvengono semplicemente eseguendo in senso opposto la sequenza di operazioni sopra descritta.
L’invenzione raggiunge gli scopi preposti e consegue importanti vantaggi.
Infatti, la presenza della struttura mobile in avvicinamento/allontanamento dal gruppo porta-ruota della macchina consente di avvicinare notevolmente la ruota al platorello prima del posizionamento e contestualmente riduce gli ingombri in configurazione di riposo.
Inoltre, l’utilizzo di due corpi mobili reciprocamente tramite un cinematismo consente di utilizzare un unico attuatore per eseguire entrambe le movimentazioni, con una notevole semplificazione costruttiva nonché risparmio di ingombri.
La presenza del piano di posizionamento disposta al di sotto del gruppo porta-ruota consente di mantenere il telaio in configurazione di posizionamento durante le operazioni di montaggio/smontaggio dello pneumatico, con importanti risparmi di tempo nello scarico della ruota o dello pneumatico a valle dell’operazione.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina smontagomme (100) comprendente un telaio (101) appoggiabile su una superficie di appoggio (A), un gruppo porta-ruota (102), girevole attorno ad un proprio asse di rotazione (B) perpendicolare alla superficie di appoggio (A) e configurato per sostenere un cerchione (3) di una ruota (4) da cui smontare o su cui montare un rispettivo pneumatico (2), e un dispositivo sollevatore (1) avente: - una struttura (6) definente un piano di sostegno (C) uniforme per consentire un appoggio e un rotolamento della ruota (4) su detto piano di sostegno (C), la struttura (6) essendo mobile tra una posizione abbassata, in cui il piano di sostegno (C) à ̈ accostato alla superficie di appoggio (A) della macchina smontagomme (100) per consentire il caricamento della ruota (4) sul piano di sostegno (C) stesso con l’asse di rotazione della ruota parallelo alla superficie di appoggio (A), ed una posizione sollevata; - mezzi di movimentazione (18) collegati alla struttura (6) per movimentarla tra la posizione abbassata e quella sollevata lungo una traiettoria prestabilita, in modo che la struttura (6) si mantenga sempre discosta dal gruppo porta-ruota (102) senza circondarlo e detto piano di sostegno (C) si mantenga sostanzialmente parallelo alla superficie di appoggio (A) della macchina (100), caratterizzato dal fatto che i mezzi di movimentazione (18) del dispositivo sollevatore (1) sono configurati in modo da spostare ulteriormente almeno una porzione (6a) della struttura (6) in avvicinamento all’asse di rotazione (B) del gruppo porta-ruota (102), per disporre detta almeno una porzione (6a) della struttura (6), quando la struttura (6) à ̈ nella posizione sollevata, in una posizione prestabilita avvicinata rispetto ad un’estremità del gruppo porta-ruota (102), in modo da consentire ad un utente di ribaltare la ruota (4) da detta posizione prestabilita a una posizione di accoppiamento col gruppo porta-ruota (102) in cui la ruota (4) ha il proprio asse allineato con l’asse di rotazione (B) del gruppo porta-ruota (102).
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui detta porzione (6a) della struttura (6) Ã ̈ mobile tra una posizione di non interferenza con il telaio (101) della macchina, ed una posizione avvicinata al gruppo portaruota (102), in cui definisce un piano di posizionamento (E) collocato in detta posizione prestabilita, a lato del gruppo porta-ruota (102), i mezzi di movimentazione essendo configurati per movimentare la struttura (6) senza che essa intersechi l'asse di rotazione (B) del gruppo porta-ruota (102).
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, in cui la struttura (6) à ̈ spostabile tra una configurazione contratta, in cui definisce un ingombro minimo parallelamente alla superficie (A) di appoggio, ed una configurazione allungata, in cui definisce un ingombro massimo parallelamente alla superficie (A) di appoggio; i mezzi di movimentazione (18) essendo configurati per disporre la struttura (6) nella configurazione contratta quando à ̈ nella posizione abbassata, e per disporre la struttura (6) nella configurazione allungata quando à ̈ nella posizione sollevata, in modo che sia protesa verso l'asse di rotazione (B) del gruppo porta-ruota (102) per definire un percorso (P) di rotolamento della ruota (4) verso detta posizione prestabilita.
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, in cui i mezzi di movimentazione (18) sono configurati in modo tale che, quando la struttura (6) Ã ̈ nella configurazione allungata, il piano di sostegno (C) ed il piano di posizionamento (E) sono tra loro affiancati e almeno in parte contigui, per definire detto percorso di rotolamento (P).
  5. 5. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di movimentazione (18) sono configurati in modo tale che, quando la struttura (6) à ̈ nella posizione sollevata, detta almeno una porzione (6a) della struttura (6) sia posizionata ad una quota inferiore rispetto alla estremità superiore del gruppo porta-ruota (102).
  6. 6. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di movimentazione (18) sono configurati in modo tale che detta almeno una porzione (6a) della struttura (6), quando à ̈ disposta in detta posizione prestabilita, à ̈ posizionata ad una distanza prefissata dall’asse di rotazione (B) del gruppo portaruota (102) circa uguale rispetto ad un raggio (R) della ruota (4) da posizionare sul gruppo porta-ruota (102) stesso.
  7. 7. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la struttura (6) del dispositivo (1) sollevatore comprende un primo corpo (7) definente il piano di sostegno (C), ed un secondo corpo (8) collegato al primo corpo (7) per spostarsi con esso tra la posizione abbassata e la posizione sollevata e definente detta almeno una porzione (6a), il secondo corpo (8) essendo mobile rispetto al primo corpo (7) lungo una ulteriore traiettoria.
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 7, in cui il secondo corpo (8) Ã ̈ girevolmente associato al primo corpo (7) per ruotare rispetto ad esso lungo detta ulteriore traiettoria.
  9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 8, in cui i mezzi di movimentazione (18) sono configurati in modo da disporre il secondo corpo (8) perpendicolare al primo corpo (7), quando la struttura (6) Ã ̈ nella posizione abbassata, e in una posizione sostanzialmente allineata al primo corpo (7), quando la struttura (6) Ã ̈ nella posizione sollevata.
  10. 10. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni da 7 a 9, in cui i mezzi di movimentazione (18) del dispositivo sollevatore (1) comprendono un cinematismo (11) collegato al primo (7) e al secondo corpo (8) e configurato in modo che ad uno spostamento della struttura (6) lungo detta traiettoria prestabilita corrisponda uno ulteriore spostamento del secondo corpo (8) lungo detta ulteriore traiettoria.
  11. 11. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni da 7 a 10, in cui i mezzi di movimentazione (18) del dispositivo sollevatore (1) comprendono un cinematismo (11) avente un quadrilatero articolato (15) collegato alla struttura (6) per movimentarla tra la posizione sollevata e la posizione abbassata, in modo che il piano di sostegno (C) resti parallelo alla superficie di appoggio (A) durante il movimento della struttura (6).
  12. 12. Macchina secondo la rivendicazione 11, in cui detto quadrilatero articolato (15) comprende un primo (13) ed un secondo braccio (14), ciascuno presentante un primo estremo (13a, 14a) imperniato ad una base (5) del dispositivo (1) sollevatore, ed un secondo estremo (13b, 14b) imperniato al primo corpo (7).
  13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 12, in cui il secondo corpo (8) Ã ̈ vincolato a spostarsi insieme a detti bracci (13, 14) senza ruotare rispetto ad essi.
  14. 14. Macchina secondo la rivendicazione 13, in cui il secondo corpo (8) à ̈ imperniato al secondo estremo (13b, 14b) di uno di detti bracci (13, 14) ed à ̈ collegato alla base (5) del dispositivo (1) sollevatore tramite una leva (16) imperniata alla base (5) stessa o a uno di detti bracci (13, 14).
  15. 15. Metodo di sollevamento di una ruota (4) per un caricamento della stessa su una macchina (100) smontagomme presentante un gruppo porta-ruota (102) girevole attorno ad un proprio asse di rotazione (B) e configurato per sostenere un cerchione (3) della ruota (4) da cui smontare o su cui montare un rispettivo pneumatico (2), caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: - caricamento della ruota (4) su un piano di sostegno (C) definito da una struttura (6), mediante rotolamento della ruota (4) attorno a un proprio asse (D) centrale parallelo a una superficie di appoggio (A) della macchina; - movimentazione della struttura (6) da una posizione abbassata, in cui il piano di sostegno (C) à ̈ prossimo e sostanzialmente parallelo alla superficie di appoggio (A) della macchina (100), a una posizione sollevata, per sollevare la ruota (4) lungo una traiettoria prestabilita; - avvicinamento, contestuale o successivo a detta movimentazione, di almeno una porzione (6a) della struttura (6) all’asse di rotazione (B) del gruppo porta-ruota (102), in modo che detta almeno una porzione (6a) della struttura (6), nella posizione sollevata, sia collocata in una posizione avvicinata prestabilita rispetto a un’estremità del gruppo porta-ruota (102), per consentire a un operatore di ribaltare la ruota (4) da detta posizione prestabilita sulla porzione (6a) a una posizione di accoppiamento col gruppo porta-ruota (102) in cui la ruota (4) ha il proprio asse allineato con l’asse di rotazione (B) del gruppo porta-ruota (102).
  16. 16. Metodo di sollevamento secondo la rivendicazione 15, in cui durante la fase di movimentazione e la fase di avvicinamento della struttura (6) il piano di sostegno (C) si mantiene discosto dalla macchina (100) smontagomme senza intersecare l’asse di rotazione (B) del gruppo porta-ruota (102).
  17. 17. Metodo secondo la rivendicazione 15 o la 16, in cui durante la fase di movimentazione e la fase di avvicinamento il piano di sostegno (C) si mantiene parallelo alla superficie di appoggio (A) della macchina (100).
  18. 18. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 15 alla 17, in cui la fase di avvicinamento avviene mediante una rotazione di detta almeno una porzione (6a) della struttura (6) da una posizione di minimo ingombro rispetto al telaio della macchina, in cui à ̈ disposta quando la struttura (6) à ̈ nella posizione abbassata, a una posizione protesa verso l’asse di rotazione (B) del gruppo porta-ruota (102), in cui à ̈ disposta quando la struttura (6) à ̈ nella posizione sollevata.
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