ITTV990124A1

ITTV990124A1 - Testata di spalmatura particolarmente per materiale termoplastico.

Info

Publication number: ITTV990124A1
Application number: IT1999TV000124A
Authority: IT
Inventors: Riccardo Arnaboldi
Original assignee: Hip High Ind Performances Sr L
Priority date: 1999-11-16
Filing date: 1999-11-16
Publication date: 2001-05-16
Also published as: IT1311872B1; ES2241537T3; EP1101537B1; ATE296683T1; EP1101537A1; DE60020496T2; DE60020496D1

Description

“TESTATA DI SPALMATURA, PARTICOLARMENTE PER MATERIALE TERMOPLASTICO”

D E S C R I Z I O N E

Il presente trovato ha per oggetto una testata di spalmatura, particolarmente per materiale termoplastico su di un semilavorato.

Oggigiorno sono in uso testate di spalmatura note, illustrate nella prima tavola nelle figure 1 e 2, usualmente disposte trasversalmente rispetto alla direzione di spostamento del semilavorato.

Tale testata risulta solitamente composta da un gruppo di laminazione, avente in sezione una conformazione a “becco” e da un blocco morsa superiore, non illustrati nelle figure, e da un sottostante blocco morsa inferiore, indicato con il numero 1.

In alternativa, può essere presente, superiormente a tale blocco morsa inferiore 1, un unico dispositivo facente la funzione del gruppo di laminazione e del blocco morsa superiore.

Il materiale termoplastico (ad esempio adesivi tra cui quelli denominati con la dicitura “hot melt” o “hot melt reattivi”) viene preventivamente fuso mediante un idoneo fusore a ciclo continuo od un estrusore da fusto, e quindi iniettato nella testata di spalmatura per mezzo di pompe ad ingranaggi, non illustrate.

La distribuzione trasversale dell’adesivo viene eseguita attraverso un condotto chiuso 2, intercettato a passo da valvole, indicate con il numero 3, che determinano il passaggio dell’adesivo ad una seconda zona di laminazione, attraverso dei canali 4, ed eventualmente ad una terza.

Tali canali 4 conducono l’adesivo direttamente al gruppo di laminazione, comunicante direttamente con il semilavorato.

II principale inconveniente di tale testata nota consiste nel fatto che presenta il limite di avere il condotto 2, atto alla prima laminazione, del tipo “a sezione chiusa”, non consentendo pertanto un facile accesso per una sua pulizia completa.

II problema della pulizia riveste grande importanza ai fini di un funzionamento ottimale della testata medesima, in quanto possono essere presenti molteplici fattori inquinanti, tra i quali: l’ingresso casuale di agenti esterni che bloccano uno o più dei canali 4 che si dipartono agli stadi successivi; una miscelazione di prodotti differenti, chimicamente non compatibili, con innesco di fenomeni di polimerizzazione e conseguente occlusione dei canali 4; una carbonizzazione dei termoplastici utilizzati, con conseguente effetto “canna fumaria”; una adesione tenace dei termoplastici alle pareti del condotto 2 e dei canali 4, con conseguente occlusione e/o riduzione delle sezioni dei medesimi; una polimerizzazione irreversibile dei polimeri idroreattivi.

L’inconveniente citato, riguardante l’impossibilità di effettuare una accurata pulizia della testata, conduce a successivi altri inconvenienti.

Si potrà avere, infatti, una occlusione parziale del condotto 2 o di alcuni canali 4 della testata, con conseguente erogazione non omogenea su tutta la luce di applicazione dell’adesivo, oppure una occlusione completa di alcuni canali 4, con conseguente mancata erogazione dell'adesivo in alcune zone del profilato.

A tali inconvenienti la tecnica nota pone parziale rimedio attraversò due tipi di pulizia della testata: una pulizia chimica, mediante circuitazione di apposito prodotto di pulizia, ed una pulizia meccanica, con asporto diretto del materiale occludente le parti interessate.

L’effetto sortito dalla pulizia chimica spesso è solo parziale, a causa della variabile capacità di aggressione del fattore inquinante da parte del prodotto di pulizia.

In realtà la seconda alternativa, la pulizia meccanica, risulta essere di gran lunga la più efficace ed utilizzata, anche se presenta anche essa svariati problemi.

Tali problemi riguardano il fatto che la prima linea di laminazione è ispezionabile solamente dalle estremità, ciò comportando una difficoltà ed un dispendio di tempi notevole nell’effettuare la pulizia meccanica.

Alcuni tipi noti di testata sono realizzati con un condotto ottenuto per mezzo della congiunzione di spezzoni contigui: questa soluzione consiste in un rimedio solo parziale del problema, presentando per giunta una complicanza aggiuntiva, gravante sui costi di produzione dell’intera testata.

Un altro inconveniente di tali tipi noti di macchine spalmatrici consiste nella mancanza di una distribuzione trasversale uniforme del materiale termoplastico, mancanza dovuta alla disomogeneità delle pressioni presenti nei canali 4, in modo particolare nelle testate di notevole larghezza.

Per ovviare a tale inconveniente, la tecnica nota utilizza un dispositivo esterno di omogeneizzazione del flusso, denominato anche con il termine “manifold”, che consiste in un serbatoio posto a monte della testata, a questa collegato mediante dei tubi termoriscaldati, ciascuno alimentato da una pompa ad ingranaggi.

Tale dispositivo di rimedio risulta però molto costoso, richiedendo inoltre l’impiego aggiuntivo di diverse pompe.

Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato il quale consenta di ottenere una testata facilmente accessìbile per la pulizia, tale testata consentendo inoltre una ottimale distribuzione trasversale del materiale termoplastico.

Nell’ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di realizzare tale compito senza richiedere un impiego aggiuntivo di altri macchinari, quali altre pompe o serbatoi ausiliari.

Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.

II compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito vengono raggiunti da una testata di spalmatura, particolarmente per materiale termoplastico su di un semilavorato, comprendente un blocco morsa inferiore e vantaggiosamente un gruppo di laminazione e/o un blocco morsa superiore, disposta trasversalmente al flusso di movimentazione di detto semilavorato, che si caratterizza per il fatto che detto blocco morsa inferiore è costituito da un primo, un secondo ed un terzo elemento, amovibilmente vincolabili tra loro vantaggiosamente mediante mezzi di collegamento meccanici, detto primo elemento presentando un primo condotto longitudinale comunicante con una pluralità di primi canali ricavati in detto secondo elemento, detto terzo elemento presentando un secondo condotto longitudinale comunicante con detti primi canali.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo, e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:

la fig. 1 illustra, in una vista di tre quarti, il blocco morsa inferiore di una testata di tipo noto;

la fìg. 2 illustra, in una vista di tre quarti, il percorso dei flussi di materiale termoplastico in condotti e valvole di un blocco morsa inferiore di tipo noto;

la fig. 3 illustra, in una vista laterale, una testata del trovato; la fig. 4 illustra, in una vista laterale, il percorso dei flussi di materiale termoplastico nei condotti di una testata del trovato;

la fig. 5 illustra, in una vista di tre quarti in esploso, il blocco morsa inferiore del trovato;

la fig. 6 illustra, in una vista di tre quarti, il blocco morsa inferiore di una testata del trovato;

la fig. 7 illustra, in una vista di tre quarti, il percorso dei flussi di materiale termoplastico in condotti e valvole di un blocco morsa inferiore di una testata del trovato;

la fig. 8 illustra, in una vista laterale, una variante della testata del trovato;

la fig. 9 illustra, in una vista laterale, il percorso dei flussi di materiale termoplastico nei condotti di una variante della testata del trovato;

la fig. 10 illustra, in una vista di tre quarti in esploso, una variante del blocco morsa inferiore del trovato.

Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicata con il numero 10 una testata di spalmatura, particolarmente per materiale termoplastico su semilavorati.

Detta testata 10 è posizionata preferibilmente in direzione trasversale rispetto al flusso di movimentazione dei semilavorati su cui si deve stendere ad esempio l’adesivo, e presenta un gruppo di laminazione 11, un blocco morsa superiore 12 ed un blocco morsa inferiore indicato con il numero 13.

Deto blocco morsa inferiore 13 è costituito da un primo elemento, indicato con il numero 14 e disposto inferiormente, avente sezione vantaggiosamente rettangolare o trapezoidale e sviluppo in direzione trasversale rispeto al flusso di movimentazione dei semilavorati.

A deto primo elemento 14 è sovrapposto un secondo elemento 15, avente superficie laterale preferibilmente combaciarne con quella di deto primo elemento 14.

Un terzo elemento, indicato con il numero 16, è posizionato superiormente a deto secondo elemento 15, anche esso presentando superficie laterale vantaggiosamente combaciante con quella di deto secondo elemento 15, associabile superiormente a detti gruppo di laminazione 11 e blocco morsa superiore 12.

Deti primo elemento 14, secondo elemento 15 e terzo elemento 16 sono amovibilmente serrabili tra loro mediante opportuni mezzi di collegamento meccanici, vantaggiosamente costituiti da più viti, non illustrate in figura, posizionabili in appositi fori passanti ricavati in detti primo elemento 14 e secondo elemento 15, èd indicati rispetivamente con i numeri 17a e 17b.

Deti fori passanti 17a e 17b sono ricavati secondo un asse perpendicolare a quello di laminazione dell’ adesivo su deti semilavorati, e comunicano con opportuni controfilettati fori ciechi 17c, ricavati in deto terzo elemento 16, ati al vincolo di dete viti.

Deto primo elemento 14 presenta sulla superficie laterale uno o più ingressi posteriori 18; in questa forma realizzativa sono presenti due ingressi posteriori, ed eventualmente altri due ingressi laterali, indicati con il numero 19, atti a consentire l’ingresso dell’adesivo in un primo condotto 20, longitudinale, della testata 10.

Detto primo condotto 20, vantaggiosamente a sezione rettangolare, è ricavato nella superficie superiore di detto primo elemento 14, ed è superiormente chiuso, a blocco morsa inferiore 13 assemblato, da una prima superficie inferiore, indicata con il numero 2 1 , di detto secondo elemento 15.

Detta prima superficie inferiore 21 presenta, in corrispondenza di detto primo condotto 20, una molteplicità di primi canali, indicati con il numero 22, disposti verticalmente e passanti, aventi una sezione vantaggiosamente rettangolare di dimensioni ridotte, a consentire una prima laminazione dell’adesivo.

Detti primi canali 22 comunicano superiormente con un secondo condotto, indicato con il numero 23, ricavato longitudinalmente sulla superficie inferiore di detto terzo elemento 16, ed opportunamente disposto superiormente e parallelamente a detto primo condotto 20.

Detto secondo condotto 23, presentante anche esso vantaggiosamente una sezione rettangolare, risulta inferiormente chiuso, a blocco morsa inferiore 13 assemblato, da una seconda superficie superiore 24 di detto secondo elemento 15.

Lungo detto secondo condotto 23, e superiormente ad esso, detto terzo elemento 16 presenta, ad intervalli opportunamente regolari, una successione di camere 25, vantaggiosamente di forma parallelepipeda, atte all’ alloggiamento di rispettive controsagomate valvole, indicate con il numero 26, attivabili mediante traslazione orizzontale delle medesime in direzione perpendicolare a detto secondo condotto 23 .

Da ciascuna di dette camere 25 si diparte un secondo canale, indicato con il numero 27, conformato vantaggiosamente ad “L” o ad “S” e comunicante con una terza superficie superiore, indicata con il numero 28, su cui viene associata una preposta superficie di detto gruppo di laminazione 11.

II funzionamento è quindi il seguente: con riferimento alle figure 3 e seguenti, il materiale termoplastico, ad esempio un adesivo, da spalmare sui semilavorati entra nella testata 10 attraverso uno o più degli ingressi posteriori 18 e laterali 19.

Tali ingressi convogliano l’adesivo in un primo condotto 20, ricavato nel primo elemento 14 del blocco morsa inferiore 13 di detta testata 10.

Tale primo condotto 20, comunicando con un secondo condotto 23 attraverso i primi canali 22 di detto secondo elemento 15, invia l’adesivo alle camere 25.

L’utilizzo del secondo elemento 15, costituente una piastra forata di interposizione tra i due condotti longitudinali, ha la funzione di ottenere una migliore omogeneizzazione dell’erogazione nel senso trasversale, attraverso un bilanciamento delle pressioni dell’adesivo all’intemo dei condotti.

Nel caso dell’utilizzo di tale testata su semilavorati di larghezza ridotta rispetto alla larghezza della testata stessa, l’afflusso di adesivo al gruppo di laminazione 11 sarà limitato a alla larghezza voluta agendo sulle valvole 26 in modo da escludere i secondi canali 27 superflui.

La traslazione di tali valvole 26 in direzione orizzontale al’intero di detta testata 10 porterà alla chiusura delle rispettive camere 25 da parte delle valvole 26 stesse.

Le valvole disattivate consentiranno all’adesivo di penetrare nei rispettivi secondi canali 27, e da qui raggiungere il gruppo di laminazione 11.

La pulizia di tale testata risulterà notevolmente più veloce ed accurata, essendo il blocco morsa inferiore 13, interessato dalla presenza dell’adesivo e quindi soggetto ad occlusioni, facilmente smontabile nei suoi tre componenti, tutti presentanti camere e condotti facilmente accessibili.

Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitata una testata 1 avente un blocco morsa inferiore 13 costituito da un primo, un secondo ed un terzo elemento, sovrapposti, facilmente ispezionabili per operazioni di pulizia.

Nello stesso tempo, la presenza del secondo elemento 15 porta ad avere un migliore bilanciamento delle pressioni, e quindi una erogazione più omogenea in senso trasversale.

Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del medesimo concetto inventivo.

Così, ad esempio, è possibile realizzare una variante del trovato in cui un blocco morsa inferiore 113 è costituito da un primo elemento, indicato con il numero 1 14 e disposto nella parte posteriore, avente sezione vantaggiosamente rettangolare e sviluppo in direzione trasversale rispetto al flusso di movimentazione dei semilavorati.

Anteriormente a detto primo elemento 114, è sovrapposto un secondo elemento, indicato con il numero 115.

Un terzo elemento 116 è posizionato anteriormente a detto secondo elemento 115, che risulta interposto tra detti primo e terzo elemento 114 e 116, presentando superficie laterale vantaggiosamente combaciarne con quelle di detti primo e terzo elemento, detto terzo elemento 116 essendo superiormente associabile ad un gruppo di laminazione 111 e ad un blocco morsa superiore, indicato con il numero 112.

Detti primo elemento 114, secondo elemento 115 e terzo elemento 1 16 sono amovibilmente serrabili tra loro mediante opportuni mezzi di collegamento meccanici, vantaggiosamente costituiti da più viti, non illustrate in figura, disposti secondo un asse circa parallelo a quello di laminazione del materiale termoplastico, ad esempio un adesivo, su detti semilavorati.

Dette viti sono posizionabili in appositi fori passanti ricavati in detti primo elemento 114 e secondo elemento 115, ed indicati rispettivamente con i numeri 117a e 117b, e vincolabili in opportuni contro filettati fori ciechi 117c, ricavati in detto terzo elemento 116.

Detto terzo elemento 116 presenta sulla superficie inferiore uno o più ingressi 118; in questa forma realizzativa è illustrato un solo ingresso, atto a consentire l’afflusso dell’adesivo in un primo condotto 120, longitudinale, della testata 110.

Detto primo condotto 120, vantaggiosamente a sezione rettangolare, è ricavato nella superficie posteriore di detto terzo elemento 116, ed è lateralmente chiuso, a blocco morsa inferiore 113 assemblato, da una prima superficie anteriore, indicata con il numero 121, di detto secondo elemento 115.

Detta prima superficie anteriore 121 presenta, in corrispondenza di detto primo condotto 120, una molteplicità di primi canali, passanti, uguali tra loro, disposti su un medesimo piano orizzontale ed indicati con il numero 122; gli stessi hanno una sezione vantaggiosamente rettangolare di dimensioni ridotte, a consentire uria prima laminazione dell’adesivo.

Detti primi canali 122 comunicano posteriormente con un secondo condotto, indicato con il numero 123, ricavato sulla superficie anteriore di detto primo elemento 114 secondo una direzione longitudinale, ed opportunamente disposto posteriormente e parallelamente a detto primo condotto 120.

Detto secondo condotto 123, presentante anche esso vantaggiosamente una sezione rettangolare, risulta anteriormente chiuso, a blocco morsa inferiore 113 assemblato, da una seconda superficie posteriore 124 di detto secondo elemento 115.

Lungo detto secondo condotto 123, e posteriormente ad esso, detto primo elemento 114 presenta, ad intervalli opportunamente regolari, una successione di camere 125, vantaggiosamente di forma parallelepipeda, atte all’alloggiamento di rispettive controsagomate valvole, indicate con il numero 126, attivabili mediante traslazione orizzontale delle medesime in direzione perpendicolare a detto secondo condotto 123.

Dette valvole 126 sono vantaggiosamente disposte, in modo alternato, su piani sfalsati così che l’una comunica superiormente con detto secondo condotto 123 e l’altra comunica inferiormente con esso.

In questo modo si ha un dispositivo più compatto, che presenta un passo inferiore tra una valvola e la successiva.

Da ciascuna di dette camere 125 si diparte un secondo canale, indicato con il numero 127a, vantaggiosamente orizzontale, che attraversa, secondo il medesimo asse, detti primo e secondo elemento 114 e 115.

Detto secondo canale 127a è comunicante con un terzo canale 127b, ricavato in detto terzo elemento 116 ed avente inclinazione verso l’alto o verso il basso in funzione della posizione della rispettiva camera 125; tale terzo canale comunica con un quarto canale 127c, vantaggiosamente verticale.

Detto quarto canale 127c termina in corrispondenza di una terza superfìcie superiore, indicata con il numero 128, di detto terzo elemento 116, associabile ad una rispettiva superfìcie di detto gruppo di laminazione 111.

II funzionamento di questa variante è del tutto analogo a quello della forme realizzativa descritta in precedenza, in quanto il materiale termoplastico, ad esempio un adesivo, entrando dall’ingresso inferiore 118, attraversa un primo condotto 120, dei primi canali 122 ed un secondo condotto 123, distribuendosi in maniera uniforme, se consentito dalla posizione delle valvole 126, nelle camere 125.

Da qui, attraverso dei secondi canali 127, l’adesiyo giunge ad un gruppo di laminazione 111.

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La larghezza utile di questo tipo di macchine varia, a seconda della larghezza dei semilavorati, in modo discreto, con un passo tra una larghezza e la successiva che è proporzionale alla dimensione delle valvole utilizzate.

II vantaggio di questa variante consiste nel fatto: dì poter ridurre il passo tra una larghezza utile e la successiva, in quanto le valvole sono disposte in maniera sfalsata e sovrapposta.

In questo modo, se ad esempio si utilizzano valvole aventi dimensione di circa 30 mm, da cui consegue nella prima forma realizzativa un passo tra una valvola e l’altra di circa 100 mm, nella variante qui presentata si ha la possibilità di avere un passo minore, fino a 50 mm, con una conseguente migliore adattabilità alle misure dei semilavorati.

Anche questa soluzione raggiunge perciò il compito e gli scopi preposti.

Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il ritrovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims

R I V E N D I C A Z I O N I 1) Testata di spalmatura, particolarmente per materiale termoplastico su di un semilavorato, comprendente un blocco morsa inferiore e vantaggiosamente un gruppo di laminazione ed un blocco morsa superiore, disposta trasversalmente al flusso di movimentazione di detto semilavorato, caratterizzata dal fatto che detto blocco morsa inferiore è costituito da un primo, un secondo ed un terzo elemento, amovibilmente vincolabili tra loro vantaggiosamente mediante mezzi di collegamento meccanici, detto primo elemento presentando un primo condotto longitudinale comunicante con una pluralità di primi canali ricavati in detto secondo elemento, detto terzo elemento presentando un secondo condotto longitudinale comunicante con detti primi canali.
2) Testata come alla rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto primo elemento, avente sezione vantaggiosamente rettangolare o trapezoidale, ha superficie laterale preferibilmente combaciante con quella di detto secondo elemento, detto terzo elemento essendo posizionato superiormente a detto secondo elemento e presentando anche esso superficie laterale vantaggiosamente combaciante con quella di detto secondo elemento.
3) Testata come alle rivendicazioni 1 e 2 caratterizzata dal fatto che detti mezzi di collegamento meccanici per il vincolo amovibile tra detti primo, secondo e terzo elemento sono vantaggiosamente costituiti da più viti, posizionabili in appositi fori passanti ricavati in detti primo e secondo elemento secondo un asse perpendicolare a quello di laminazione del materiale termoplastico su detti semilavorati, dette viti essendo vincolabili in opportuni controfilettati fori ciechi ricavati in detto terzo elemento.
4) Testata come alle rivendicazioni 1 e 3 caratterizzata dal fatto che detto primo elemento presenta uno o più ingressi per il materiale termoplastico, detti ingressi essendo preferibilmente posti sulla superficie laterale in posizione posteriore e/o in posizione laterale.
5) Testata come alle rivendicazioni 1 e 4 caratterizzata dal fatto che detti ingressi comunicano con detto primo condotto, ricavato nella superficie superiore di detto primo elemento con una sezione vantaggiosamente rettangolare, detto primo condotto venendo superiormente chiuso, a blocco morsa inferiore assemblato, da una prima superficie inferiore di detto secondo elemento.
6) Testata come alle rivendicazioni 1 e 5 caratterizzata dal fatto che detti primi canali, passanti e disposti verticalmente, sono ricavati in corrispondenza di detta prima superficie inferiore, ed hanno una sezione vantaggiosamente rettangolare di dimensioni ridotte a consentire una prima laminazione del materiale termoplastico.
7) Testata come alle rivendicazioni 1 e 6 caratterizzata dal fatto che detti primi canali comunicano superiormente con detto secondo condotto, ricavato longitudinalmente sulla superficie inferiore di detto terzo elemento, ed opportunamente disposto superiormente e parallelamente a detto primo condotto.
8) Testata come alle rivendicazioni 1 e 7 caratterizzata dal fatto che detto secondo condotto, presentante anche esso vantaggiosamente una sezione rettangolare, risulta inferiormente chiuso, a blocco morsa inferiore assemblato, da una seconda superficie superiore di detto secondo elemento.
9) Testata come alle rivendicazioni 1 e 8 caratterizzata dal fatto di presentare, lungo detto secondo condotto e superiormente ad esso, una successione di camere disposte ad intervalli opportunamente regolari, dette camere presentando vantaggiosamente forma parallelepipeda ed essendo atte al’alloggiamento di rispettive controsagomate valvole, attivabili mediante traslazione orizzontale delle medesime in direzione perpendicolare a detto secondo condotto.
10) Testata come alle rivendicazioni 1 e 9 caratterizzata dal fatto che ad ognuna di dette camere è associato un secondo canale, conformato vantaggiosamente ad “L” o ad “S”, comunicante con una terza superficie superiore su cui viene associata una preposta superficie di detto gruppo di laminazione.
11) Testata come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di presentare un blocco morsa inferiore costituito da un primo elemento disposto nella parte posteriore, anteriormente al quale è posto un secondo elemento, un terzo elemento essendo posizionato anteriormente a detto secondo elemento, presentante superficie laterale vantaggiosamente combaciante con quelle di detti primo e terzo elemento ed interposto tra essi, detti primo, secondo e terzo elemento essendo tra loro serrabili mediante viti disposte secondo un asse circa parallelo a quello di laminazione.
12) Testata come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto terzo elemento presenta, preferibilmente sulla sua superficie inferiore, uno o più ingressi per il materiale termoplastico.
13) Testata come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detti ingressi comunicano con un primo condotto, vantaggiosamente a sezione rettangolare e disposto longitudinalmente, ricavato nella superficie posteriore di detto terzo elemento, detto primo condotto essendo lateralmente chiuso, a blocco morsa inferiore assemblato, da una prima superficie anteriore di detto secondo elemento.
14) Testata come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detta prima superficie anteriore presenta, in corrispondènza . di detto primo condotto, una molteplicità di primi canali passanti, uguali tra loro, disposti su un medesimo piano orizzontale ed aventi una sezione vantaggiosamente rettangolare, di dimensioni ridotte a consentire una prima laminazione del materiale termoplastico.
15) Testata come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detti primi canali comunicano posteriormente con un secondo condotto, ricavato sulla superficie anteriore di detto primo elemento secondo una direzione longitudinale, ed opportunamente disposto posteriormente e parallelamente a detto primo condotto.
16) Testata come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto secondo condotto, presentante anche esso vantaggiosamente una sezione rettangolare, risulta anteriormente chiuso, a blocco mòrsa inferiore assemblato, da una seconda superficie posteriore di detto secondo elemento.
17) Testata come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di presentare lungo detto secondo condotto, e posteriormente ad esso, una successione di camere disposte ad intervalli opportunamente regolari, dette camere presentando vantaggiosamente forma parallelepipeda ed essendo atte all’alloggiamento di rispettive controsagomate valvole, attivabili mediante traslazione orizzontale delle medesime in direzione perpendicolare a detto secondo condotto.
18) Testata come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per e il fatto che dette valvole sono vantaggiosamente disposte in modo alternato su piani sfalsati, in modo da comunicare l’una superiormente con detto secondo condotto, l’altra inferiormente con esso. 19) Testata come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che ad ognuna di dette camere è associato un secondo canale, vantaggiosamente orizzontale, ricavato secondo il medesimo asse in detti primo e secondo elemento, detto secondo canale essendo comunicante con un terzo canale, ricavato in detto terzo elemento ed avente inclinazione verso Paltò o verso il basso in funzione della posizione della rispettiva camera.
19) Testata come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto terzo canale comunica con un quarto canale, vantaggiosamente verticale, uscente in corrispondenza di una terza superfìcie superiore di detto terzo elemento, associabile ad una rispettiva superficie di detto gruppo di laminazione.
20) Testata di spalmatura, particolarmente per materiale termoplastico su di un semilavorato, comprendente un blocco morsa inferiore e vantaggiosamente un gruppo di laminazione ed un blocco morsa superiore, disposta trasversalmente al flusso di movimentazione di detto semilavorato, caratterizzata dal fatto che detto blocco morsa inferiore è costituito da un primo ed un terzo elemento, amovibilmente vincolabili tra loro vantaggiosamente mediante mèzzi di collegamento meccanici, detto primo elemento presentando un primo condotto longitudinale comunicante con un secondo condotto longitudinale ricavato in detto eemento,