ITTV20060123A1

ITTV20060123A1 - Struttura di testata di spalmatura, particolarmente di uno o piu' adesivi o miscele di adesivi

Info

Publication number: ITTV20060123A1
Application number: IT000123A
Authority: IT
Inventors: Riccardo Arnaboldi
Original assignee: Hip Mitsu Srl
Priority date: 2006-07-17
Filing date: 2006-07-17
Publication date: 2008-01-18
Also published as: US20080026089A1; US8707891B2; ES2470339T3; EP1880772B1; EP1880772A1

Description

TC/15816.D-PF

TITOLO: “STRUTTURA DI TESTATA DI SPALMATURA, PARTICOLARMENTE DI UNO O PIÙ ADESIVI O MISCELE DI

ADESIVI”

II presente trovato ha per oggetto una struttura di testata di spalmatura, particolarmente di uno o più adesivi o miscele di adesivi, sia del tipo termofusibile che a freddo.

Oggigiorno per l’applicazione di adesivi su substrati realizzati in vari materiali, quali, ad esempio, dei tessuti o dei nastri in materia plastica, è noto utilizzare dei dispositivi di spalmatura

comprendenti una o più testate di spalmatura dotate di un condotto di adduzione dell’adesivo la cui estremità di mandata si affaccia, in uso, ad un substrato che vi viene fatto scorrere a stretto contatto sotto forma di nastro.

L’adesivo viene immesso nel condotto allo stato liquido, tipicamente mediante apposite pompe ad ingranaggi, e può essere applicato sia in modo continuo che intermittente, parzializzando il flusso dello stesso mediante apposite valvole, di tipo noto, situate nella testata di spalmatura.

Tali valvole permettono inoltre sia di variare la larghezza

della zona di applicazione dell’adesivo, sia di eseguire delle

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1 parzializzazioni di tale adesivo, di un predeterminato passo, in direzione trasversale al nastro di substrato.

In alternativa alle valvole, la variazione della larghezza della zona di applicazione dell’adesivo può essere conseguita anche tramite uno o più inserti, di tipo noto, posizionabili, in modo manuale o automatico, all’intemo del condotto, ad ostruirne parzialmente la sezione, così da adattarne la larghezza a quella del nastro.

È anche noto inserire trasversalmente al condotto opportune lamine sagomate atte ad ostruire parzialmente lo stesso così da

poter ottenere una voluta distribuzione dell’adesivo trasversalmente

al substrato; è così possibile ottenere, ad esempio, una distribuzione dell’adesivo che interessa uniformemente l’intero substrato, o anche una distribuzione del tipo cosiddetto “multilinea”, costituita da una pluralità di strati longitudinali di adesivo disposti paralleli e distanziati tra loro.

Tali testate di spalmatura di tipo noto presentano tuttavia alcuni inconvenienti: innanzitutto le stesse non permettono di ottenere strati di diversi adesivi lateralmente affiancati, né strati lateralmente affiancati di uno stesso adesivo con grammature diverse.

L’utilizzo di tali testate di tipo noto implica inoltre uno

spreco di adesivo nei casi in cui solamente in alcune zone del substrato sia necessario un adesivo più pregiato e/o a maggiore grammatura (e quindi presentante anche una funzione strutturale),

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mentre in altre zone sia sufficiente un adesivo meno pregiato e/o a minore grammatura, in quanto obbliga ad utilizzare l’adesivo più pregiato e/o a maggiore grammatura per tutte le zone del substrato.

Inoltre tali testate di tipo noto consentono di ottenere solamente un film di adesivo omogeneo in contatto con entrambe le superfici dei materiali da accoppiare; ciò comporta di dover utilizzare un adesivo pregiato anche nel caso in cui il suo utilizzo sia richiesto solamente da una delle due superfici da accoppiare,

con ulteriori sprechi di materiale.

Inoltre, nei casi in cui il substrato risulti poroso, l’utilizzo delle testate di tipo noto comporta un ulteriore spreco di adesivo pregiato, in quanto questo ultimo assolve anche alla funzione di riempitivo dei pori del substrato.

Vi sono poi delle applicazioni in cui tali testate di tipo noto vengono utilizzate per la realizzazione di membrane che, in alcune zone, devono presentare caratteristiche di traspirabilità, e quindi

necessitano di basse grammature di adesivo applicato, ed in altre zone devono invece realizzare un effetto di barriera al vapore, e quindi necessitano di elevate grammature di adesivo; per assolvere

a tale realizzazione le testate di tipo noto richiedono un doppio passaggio sul substrato, realizzato o con testate diverse, o con una medesima testata modificata in tempi successivi, ciò incrementando

i tempi, e quindi i costi, di produzione di tali membrane.

Ancora, poiché molti adesivi termoplastici presentano una collosità residua dopo la loro spalmatura, non è possibile realizzare

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l’applicazione degli stessi in doppio passaggio.

Nel caso degli adesivi a freddo sono note delle testate di spalmatura che consentono l’applicazione di più strati sovrapposti;

tali testate però non consentono di eseguire delle applicazioni combinate, vale a dire prodotti multistrato in talune aree e prodotti

a singolo strato in altre aree, ed inoltre non consentono applicazioni intermittenti e/o combinate del tipo cosiddetto “multilinea”.

Compito principale di quanto forma oggetto del presente

trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati,

eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato il quale consenta di spalmare uno o più

adesivi su un substrato, in modo da ottenere, in volute zone dello

stesso, degli strati della voluta tipologia di voluto adesivo e/o della

voluta grammatura.

Nell’ambito del compito sopra esposto, un altro importante

scopo è quello di realizzare un trovato che consenta di ottenere,

anche in un unico passaggio, la spalmatura su un substrato di due o

più strati sovrapposti di uno o più adesivi.

Un altro scopo è quello di realizzare un trovato che permetta

di ottenere la spalmatura di uno o più adesivi in più strati lateralmente affiancati ed eventualmente distanziati tra loro, in cui

ogni strato presenti le volute caratteristiche di larghezza e/o composizione e/o grammatura e/o numero dì strati sovrapposti che

lo compongono.

Ancora uno scopo è quello di realizzare un trovato che

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consenta la spalmatura in rapida successione di adesivi con proprietà chimiche e/o colorazioni differenti, anche incompatibili tra loro.

Un ulteriore scopo del trovato è quello di ridurre i tempi ed i costi per la produzione di membrane presentanti delle zone traspiranti e delle zone impermeabili al vapore.

Un altro scopo del trovato è quello di ridurre gli sprechi di adesivo pregiato nel processo di spalmatura dello stesso su di un

substrato, anche poroso.

Ancora uno scopo del trovato è quello di ottenere una riduzione dei costi nella spalmatura di uno o più adesivi ad un substrato.

Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.

Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una

struttura di testata di spalmatura, particolarmente di uno o più adesivi o miscele di adesivi, sia del tipo termofusibile che a freddo, che si caratterizza per il fatto di comprendere un corpo presentante

due o più condotti, tutti distinti o di cui due o più convergenti, comunicanti ognuno con uno o più canalini di adduzione per il convogliamento di detti uno o più adesivi o miscele di adesivi ad

una o più camere di estrusione ricavate sulla superficie superiore di detto corpo, a detto corpo essendo superiormente associabile un

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elemento di riscontro per detti uno o più adesivi o miscele di adesivi che fuoriescono da dette una o più camere di miscelazione.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole dì disegni allegate, in cui:

la fig. 1 illustra, in una vista prospettica, una struttura di testata dì spalmatura secondo il trovato durante il suo utilizzo;

la fìg. 2 illustra schematicamente, in una sezione trasversale, la struttura di testata di spalmatura di figura 1 in cui non sono state rappresentate le valvole e si sono posti in evidenza i secondi canalini di adduzione 14, in realtà non visibili perchè posti in piani diversi;

la fig. 3 illustra, in una vista prospettica, un particolare della superficie superiore del corpo di una struttura di testata di spalmatura secondo il trovato;

la fìg. 4 illustra, in una vista prospettica, un particolare della

superficie superiore del corpo di una seconda forma realizzativa di una struttura dì testata di spalmatura secondo il trovato;

la fìg. 5 illustra, in una vista prospettica, un particolare della superficie superiore del corpo di una terza forma realizzativa di una struttura di testata di spalmatura secondo il trovato;

la fig. 6 illustra una schematizzazione dei flussi di adesivi in una struttura di testata di spalmatura secondo il trovato;

la fig. 7 illustra, in una sezione trasversale, una particolare

condizione operativa di una struttura di testata secondo il trovato, in cui si sono posti in evidenza i secondi canalini di adduzione 14, in realtà non visibili perchè posti in piani diversi;

la fig. 8 illustra, in una sezione trasversale in cui si sono posti in evidenza i secondi canalini di adduzione 14, in realtà non visibili perchè posti in piani diversi, una configurazione semplificata di una struttura di testata secondo il trovato, corrispondente alla particolare condizione operativa di cui alla

descrizione facente riferimento alla fig. 7;

la fig. 9 illustra, in una vista prospettica, la struttura di testata di fig. 7;

la fig. 10 illustra, in una vista schematica, il percorso dei flussi degli adesivi nella condizione operativa descritta per la fig. 7;

la fig. 11 illustra un particolare della superficie superiore del corpo della configurazione semplificata rappresentata in fig, 8;

la fig. 12 illustra, in una sezione trasversale, una ulteriore particolare condizione operativa di una struttura di testata secondo il trovato;

la fig. 13 illustra, in una sezione trasversale, una configurazione semplificata di una struttura di testata secondo il trovato corrispondente alla particolare condizione operativa di cui alla descrizione facente riferimento alla fig. 12;

la fig. 14 illustra, in una vista prospettica, la struttura di testata di fig. 12;

la fig. 15 illustra, in una vista schematica, il percorso dei

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flussi degli adesivi nella condizione operativa dì fig. 12;

la fig. 16 illustra un particolare della superficie superiore del corpo della configurazione semplificata rappresentata in fig. 13;

la fig. 1 7 illustra una ulteriore particolare condizione operativa di una struttura di testata secondo il trovato, in una sezione trasversale in cui si sono poste in evidenza anche le prime camere di estrusione 43, ed i quarti canalini di adduzione 21, in realtà non visibili;

la fig. 18 illustra, in una sezione trasversale, una configurazione semplificata di una struttura di testata secondo il trovato corrispondente alla particolare condizione operativa di cui alla descrizione facente riferimento alla fig, 17;

la fig. 19 illustra, in una vista prospettica, la struttura di testata di fig. 17;

la fig. 20 illustra, in una vista schematica, il percorso dei flussi degli adesivi nella condizione operativa di fig. 17;

la fig. 21 illustra un particolare della superficie superiore del corpo della configurazione semplificata rappresentata in fig. 18;

la fig. 22 illustra, in una sezione trasversale, una ulteriore

particolare condizione operativa di una struttura di testata secondo

il trovato;

la fig. 23 illustra, in una sezione trasversale, una configurazione semplificata di una struttura di testata secondo il trovato corrispondente alla particolare condizione operativa di cui alla descrizione facente riferimento alla fig. 22;

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la fig. 24 illustra, in una vista prospettica, la struttura di testata di fig, 22;

la fig. 25 illustra, in una vista schematica, il percorso dei flussi degli adesivi nella condizione operativa di fig. 22;

la fig. 26 illustra un particolare della superficie superiore del corpo della configurazione semplificata rappresentata in fig. 23;

la fig. 27 illustra, in una sezione trasversale, una particolare condizione operativa di una struttura di testata secondo il trovato;

la fig. 28 illustra, in una sezione trasversale, una configurazione semplificata di una struttura di testata secondo il trovato corrispondente alla particolare condizione operativa di cui alla descrizione facente riferimento alla fig. 27;

la fig. 29 illustra un particolare della superficie superiore del corpo della configurazione semplificata rappresentata in fig. 28;

la fig. 30 illustra schematicamente Γ ottenimento di un doppio strato utilizzando la condizione operativa di fig. 29;

la fig. 31 illustra, in una sezione trasversale, una ulteriore particolare condizione operativa di una struttura di testata secondo

il trovato;

la fig. 32 illustra, in una sezione trasversale, una configurazione semplificata di una struttura di testata secondo il trovato corrispondente alla particolare condizione operativa di cui alla descrizione facente riferimento alla fig. 3 1 ;

la fig. 33 è un particolare della superfìcie superiore del corpo

della configurazione semplificata rappresentata in fig. 32;

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la fig. 34 illustra schematicamente Pottenimento di un triplo strato utilizzando la condizione operativa di fig. 33.

Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.

Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio ( disclaimer )

dalle rivendicazioni.

Con riferimento alle allegate figure si è indicata con il numero 1 una struttura di testata di spalmatura, particolarmente di uno o più adesivi o miscele di adesivi, sia del tipo termofìisibile che a freddo, su un apposito substrato 60 costituito, ad esempio, da un nastro in tessuto o in materia plastica.

La struttura di testata di spalmatura 1 è costituita da un corpo

2, presentante vantaggiosamente, ma non necessariamente, una conformazione circa parallelepipeda, con una sezione trasversale

conformata circa a trapezio rettangolo.

Entro il corpo 2 sono ricavati due o più condotti, tutti distinti o di cui due o più convergenti.

Con riferimento alle figure 1 e 2, il corpo 2 presenta un primo ed un secondo condotto, indicati rispettivamente con i numeri 4 e 5, circa paralleli tra loro ed interessanti longitudinalmente il corpo 2, preferibilmente per gran parte della

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sua larghezza; vantaggiosamente tali primo e secondo condotto 4 e

5 presentano rispettivamente uno o più primi e secondi accessi, indicati rispettivamente con i numeri 4’ e 5’, dai quali possono essere introdotti, ad esempio mediante apposite pompe rotative, non rappresentate nelle allegate figure, uno o più adesivi o miscele

di adesivi, o catalizzatori per adesivi.

Vantaggiosamente i primi ed i secondi condotti 4 e 5 risultano convergenti tra loro internamente al corpo 2; tali primo e

secondo condotto 4 e 5 comunicano rispettivamente con dei primi e

dei secondi condotti di uscita, indicati rispettivamente con i numeri

6 e 7, convergenti a due a due, preferibilmente con rinterposizione

di apposite prime e seconde valvole di tipo noto, indicate rispettivamente con i numeri 8 e 9, in opportuni canali di miscelazione 10.

Vantaggiosamente, i primi ed i secondi condotti di uscita 6 e

7 sono ricavati secondo assi sostanzialmente perpendicolari al primo ed al secondo condotto 4 e 5; tali primi e secondi condotti di uscita 6 e 7 sono presenti in un voluto numero e sono distribuiti, preferibilmente equispaziati, rispettivamente lungo il primo ed il

secondo condotto 4 e 5.

Da ognuno dei canali miscelazione 10 fuoriesce un primo canalino dì adduzione 11 per il convogliamento di detti uno o più adesivi o miscele di adesivi ad una o più apposite prime camere di estrusione 41 ricavate sulla superfìcie superiore 37 di detto corpo 2.

Vantaggiosamente, ma non necessariamente, le una o più

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prime camere di estrusione 41 risultano lateralmente affiancate ed allineate secondo un medesimo asse longitudinale al colpo 2.

Con riferimento alla alle figure 1 e 2, il corpo 2 presenta un

terzo condotto 12, circa parallelo al primo condotto 4 ed al secondo condotto 5, ancora interessante longitudinalmente il corpo 2 preferibilmente per gran parte della sua larghezza.

Tale terzo condotto 12 presenta uno o più terzi accessi 13 per

un adesivo, o miscela di adesivi, o catalizzatore per adesivi.

Dal terzo condotto 12 fuoriescono uno o più secondi canalini

di adduzione 14 per il convogliamento di detti uno o più adesivi o miscele di adesivi ancora alle prime camere di estrusione 41 ricavate sulla superficie superiore 37 di detto corpo 2; come illustrato schematicamente in figura 6 (in cui, per chiarezza espositiva, non sono stati rappresentati il secondo condotto 5, i

primi ed i secondi condotti di uscita, e la camera di miscelazione

10), ad ognuna delle prime camere di estrusione 41 affluiscono

quindi uno o più primi canalini di adduzione 1 1 ed uno o più secondi canalini di adduzione 14.

Vantaggiosamente i secondi canalini di adduzione 14 sono collegati al terzo condotto 12 attraverso apposite terze valvole 15,

di tipo noto.

Vantaggiosamente i secondi canalini di adduzione 14 sono ricavati secondo assi sostanzialmente perpendicolari all’asse longitudinale del terzo condotto 12; tali secondi canalini di adduzione 14 sono presenti in un voluto numero e sono distribuiti,

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preferibilmente equispaziati, lungo il terzo condotto 12.

Il corpo 2 presenta inoltre un quarto ed un quinto condotto, indicati rispettivamente con i numeri 16 e 17, circa paralleli al primo, al secondo e al terzo condotto, ed interessanti longitudinalmente il corpo 2 preferibilmente per gran parte della sua larghezza; tali quarto e quinto condotto 16 e 17 presentano rispettivamente dei quarti e dei quinti accessi, indicati rispettivamente con i numeri 18 e 19, per un adesivo, o miscela di

adesivi o catalizzatori per adesivi.

Dal quarto e dal quinto condotto 16 e 17 fuoriescono rispettivamente uno o più terzi canalini di adduzione 20 ed uno o più quarti canalini di adduzione 21 per il convogliamento di detti uno o più adesivi o miscele di adesivi rispettivamente ad una o più seconde camere di estrusione 42 e ad una o più terze camere di estrusione 43 ricavate sulla superficie superiore 37 di detto corpo 2.

Tali terzi canalini di adduzione 20 e quarti canalini di adduzione 21 sono collegati ai rispettivi quarto e quinto condotto rispettivamente attraverso apposite quarte e quinte valvole di tipo noto, indicate rispettivamente con i numeri 22 e 23.

Vantaggiosamente i terzi ed i quarti canalini di adduzione 20

e 21 sono ricavati secondo assi sostanzialmente perpendicolari rispettivamente agli assi longitudinali del quarto e dei quinto condotto 16 e 17; tali terzi e quarti canalini di adduzione 20 e 21 sono presenti in un voluto numero e sono distribuiti, preferibilmente equispaziati, rispettivamente lungo il quarto ed il

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quinto condotto 16 e 17.

Vantaggiosamente, le seconde camere di estrusione 42 e le terze camere di estrusione 43 sono allineate rispettivamente secondo due assi disposti longitudinalmente al corpo 2, sostanzialmente paralleli e distanziati tra loro e rispetto all’asse secondo cui sono allineate le prime camere di estrusione 41 Vantaggiosamente, sulla superficie superiore 37 del corpo 2 sono definiti una pluralità di gruppi di tre camere di estrusione,

affiancati lateralmente tra loro, costituiti ognuno da una prima camera di estrusione 41, da una seconda camera di estrusione 42, e da una terza camera di estrusione 43, disposte parallelamente tra loro e all’asse longitudinale del corpo 2.

La conformazione e quindi la dimensione della prima, seconda e terza camera di estrusione che compongono ognuno di detti gruppi risultano sostanzialmente le medesime.

La estensione longitudinale delle prime, seconde e terze camere di estrusione di ciascuno di detti gruppi di tre camere di estrusione risulta quindi uguale, mentre la estensione longitudinale di due di detti gruppi affiancati tra loro può essere diversa; ciò consente di ottenere, in uscita, strati di adesivo lateralmente

affiancati di diversa larghezza.

Nell’esempio raffigurato in figura 3 sono illustrati alcuni di detti gruppi di tre camere di estrusione, in ognuno dei quali la prima camera di estrusione 41 presenta la distanza maggiore dal piano di laminazione, mentre la terza camera 43 presenta la

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distanza minore da tale piano di laminazione.

Vantaggiosamente, in ognuno di detti gruppi di tre camere di estrusione, lo sbocco della terza camera di estrusione 43, più vicina al piano di laminazione, si trova, rispetto a tale piano di laminazione, ad una altezza inferiore rispetto a quella dell’attigua seconda camera di estrusione 42, questa ultima trovandosi a sua volta ad una altezza inferiore rispetto a quella dell’ attigua prima camera di estrusione 41 presentante la maggiore distanza dal piano

di laminazione; ciò consente di ottenere l’estrusione di due o di tre strati sovrapposti di adesivo che, dopo essere fuoriusciti dalla rispettiva prima, seconda e terza camera di estrusione, permangono l’uno sopra l’altro a causa dei loro diversi pesi specifici.

Alternativamente, con riferimento alla figura 4, i terzi canalini di adduzione 20 e/o i quarti canalini di adduzione 21 possono comunicare con una o più ulteriori quarte camere di estrusione 44, presentanti conformazione e disposizioni diverse rispetto alle prime, seconde e terze camere di estrusione

precedentemente illustrate; tali quarte camere di estrusione 44 sono disposte secondo un asse perpendicolare a quello di tali prime, seconde e terze camere di estrusione, e risultano interposte tra ogni coppia di detti gruppi di tre camere di estrusione.

Dette quarte camere di estrusione 44 partono dal bordo perimetrale 37a della superficie superiore 37 del corpo 2 rivolto, in

uso, verso il substrato 60; come sarà meglio descritto nel seguito, tale configurazione delle camere di estrusione permette di ottenere

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in uscita degli strati di adesivo lateralmente affiancati ed intervallati da microstrati di larghezza ridotta.

Vantaggiosamente, sulla superfìcie superiore 37 del corpo 2

è ricavata, preferibilmente per asporto di materiale e ad interessare

lo sbocco almeno delle terze camere di estrusione 43, più vicine al

piano di laminazione, una scanalatura 30: questa pone su un piano inferiore lo sbocco di tali terze camere di estrusione 43 rispetto al

piano di giacitura della seconda camera di estrusione 42 e della

prima camera di estrusione 41 .

Tale scanalatura 30 guida la fuoriuscita del o degli strati di adesivo dal corpo 2 sul substrato 60.

In una ulteriore variante realizzativa, rappresentata in figura

5, una o più delle prime camere di estrusione 41, e/o delle seconde

camere di estrusione 42 e/o delle terze camere di estrusione 43, e/o

delle quarte camere di estrusione 44 possono presentare, secondo

un asse longitudinale al corpo 3, lunghezze ridotte, così da costituire dei microcanali, indicati con i numeri 50a e 50b.

Nell’esempio realizzati vo rappresentato in figura 5 tali

microcanali 50a e 50b risultano disposti perpendicolarmente alle

prime, seconde e terze camere di estrusione, sono inoltre paralleli

tra loro e interposti tra due di detti gruppi di tre camere di estrusione.

La conformazione dei microcanali 50a e 50b rispetto alla superficie superiore 37del corpo 2 è preferibilmente a pettine con

denti presentanti vantaggiosamente due lunghezze diverse disposti

preferibilmente in modo alternato.

Vantaggiosamente, alla superfìcie superiore 37 del corpo 2 è

fissato un elemento di riscontro 31 per l’uno o più adesivi o

miscele di adesivi che fuoriescono dalle prime, seconde, terze o

quarte camere di miscelazione ricavate nella superficie superiore

37; tale elemento dì riscontro 31, presentante preferìbilmente una

conformazione circa parallelepipeda, con sezione trasversale a

trapezio rettangolo, guida tali uno o più adesivi o miscele dì adesivi

a fuoriuscire dalle scanalature 30.

11 funzionamento è quindi il seguente: con riferimento alle

allegate figure è possibile immettere, ad esempio attraverso

apposite pompe rotative non rappresentate nelle allegate figure, uno

o più adesivi o miscele di adesivi allo stato liquido, o

eventualmente uno o più appositi catalizzatori, in uno o più tra il

primo condotto 4, il secondo condotto 5, il terzo condotto 12, il

quarto condotto 16, il quinto condotto 17.

Regolando in modo opportuno lo stato di apertura o chiusura

delle prime, seconde, terze, quarte e quinte valvole, è possibile

ottenere l’adduzione nelle prime e/o seconde e/o terze e/o quarte

camere di estrusione del voluto adesivo o miscela di adesivi, cosi

da ottenere, in uscita, una voluta configurazione del o degli strati di

adesivi spalmati.

Ad esempio, con riferimento alle figure dalla 7 alla 11, è

possibile alimentare solamente il primo condotto 4 ed il terzo

condotto 12 con due distinti adesivi, o alternativamente con un

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medesimo adesivo a diversa grammatura, o ancora con un adesivo

ed un apposito catalizzatore.

Come illustrato in figura 10, mediante l’apertura di una o di

entrambe la prima valvola 8 e terza valvola 15 interposte rispettivamente tra il primo condotto 4, il terzo condotto 12 ed una

stessa prima camera di estrusione 41, è possibile consentire

l’accesso in tale prima camera di estrusione 41 di uno solo o di

entrambi gli adesivi, o miscela di adesivi, o adesivo e catalizzatore, Q © -5 fc; _

. O S presenti rispettivamente nel primo condotto 4 e nel terzo condotto

12.

Se, come illustrato in figura 10, risultano aperte sia la prima

valvola 8 che la terza valvola 15, nella prima camera di estrusione

41 si ha la miscelazione tra i due adesivi o tra l’adesivo ed il catalizzatore contenuti rispettivamente nel primo e nel terzo

condotto; dalla prima camera di estrusione 41 la miscela di adesivi

o l’adesivo miscelato al catalizzatore viene quindi estruso

attraverso la scanalatura 30.

Alternativamente, se è aperta solamente una tra la prima e la

terza valvola rispettivamente del primo canalino di adduzione 1 1 e

del secondo canalino di adduzione 14 che si immettono in una

stessa prima camera di estrusione 41, in questa ultima fluisce

solamente uno dei due adesivi, che fuoriesce quindi direttamente

attraverso la scanalatura 30.

In tal modo è quindi possibile ottenere una pluralità di strati

di adesivo, lateralmente affiancati tra loro e presentanti la voluta

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composizione; nell’esempio realizzativo raffigurato in figura nove

sono stati ad esempio ottenuti un primo strato 32a di un primo

adesivo, un secondo strato 32b di un secondo adesivo ed un terzo

strato 32c, interposto lateralmente tra i precedenti, costituito da una — o tn < > miscela degli stessi. O Tale distribuzione degli strati di adesivo in uscita può essere

ottenuta anche con una configurazione semplificata della struttura ■s z ·= di testata di spalmatura 1, in cui il corpo 2 presenta solamente il £ £ O o ≤ primo condotto 4, ed il terzo condotto 12, da cui fuoriescono rispettivamente, attraverso una o più prime valvole 8 e terze

valvole 15, altrettanti primi e secondi canalini di adduzione 11 e

14.

In tale configurazione semplificata, sulla superficie superiore

37 del corpo 2 sono ricavate soltanto le prime camere di estrusione

41 comunicanti ognuna, in ingresso, con un primo canalino di

adduzione 11 e con un secondo canalino di adduzione 14; come

illustrato in figura 11, le varie prime camere di estrusione 41<Idlit>Nnu*s<461r>ae -risultano in tal caso lateralmente affiancate tra loro.

Con riferimento alle figure dalla 12 alla 16 sarà inoltre

possibile alimentare solamente il terzo condotto 12 ed il quarto

condotto 16 con due distinti adesivi, o, alternativamente, con un

medesimo adesivo a diversa grammatura.

Come illustrato in figura 15, regolando in modo opportuno

l’apertura delle terze valvole 15 e quarte valvole 22 è possibile fare

confluire i due adesivi nei soli microcanali 50a e 50b.

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Nel caso in cui, come illustrato nelle figure 13, 15 e 16, nella superficie superiore 37 del corpo 2 siano ricavati solamente i microcanali 50a e 50b, è possibile ottenere la spalmatura di una alternanza di microstrati, indicati nel loro complesso con il numero

33, dei due adesivi.

Con riferimento alle figure 13, 15 e 16, tale distribuzione

degli strati di adesivi in uscita può essere ottenuta anche con una configurazione semplificata della struttura di testata di spalmatura

1, in cui il corpo 2 presenta solamente il terzo condotto 12, ed il

quarto condotto 16, da cui fuoriescono rispettivamente, attraverso

una o più terze valvole 15 e quarte valvole 22, altrettanti secondi e

terzi canalini di adduzione 14 e 20 comunicanti rispettivamente con

uno o più microcanali 50a e 50b, disposti a pettine ed alternati tra

loro.

Con riferimento alle figure dalla 17 alla 21 sarà inoltre possibile alimentare solamente il terzo condotto 12 ed il quarto condotto 16 con due distinti adesivi, o, alternativamente, con un medesimo adesivo a diversa grammatura; come illustrato in figura

17, mediante le terze valvole 15 e le quarte valvole 22 è possibile

far confluire uno dei due adesivi nelle prime camere di estrusione

41, e l’altro adesivo nelle quarte camere di estrusione 44 interposte

tra le prime camere di estrusione 41 affiancate lateralmente tra loro.

E quindi possibile ottenere in uscita dell’utensile di estrusione 3 una serie di strati di adesivo 32 lateralmente affiancati

ed intervallati da microstrati 33 di un diverso adesivo.

TC/15816 D-PF

Ad esempio, con riferimento all’esempio realizzativo illustrato in figura 19, sono stati ottenuti sei strati 32 di un primo adesivo, racchiusi ognuno tra due microstrati 33 di un secondo adesivo.

Con riferimento alle figure 18 e 21, tale distribuzione degli strati di adesivo in uscita può essere ottenuta anche con una configurazione semplificata della struttura di testata di spalmatura

1, in cui il corpo 2 presenta solamente il terzo condotto 12, ed il

quarto condotto 16, da cui fuoriescono rispettivamente, attraverso

una o più terze valvole 15 e quarte valvole 22, altrettanti secondi e

terzi canalini di adduzione 14 e 20 comunicanti rispettivamente con

una o più prime camere di estrusione 41 e con una o più quarte camere di estrusione 44.

Con riferimento alle figure dalla 22 alla 26 sarà inoltre possibile alimentare solamente il terzo condotto 12 ed il quarto condotto 16 con due distinti adesivi, o, alternativamente, con un medesimo adesivo a diversa grammatura; tali terzo condotto 12 e quarto condotto 16 comunicano rispettivamente con le prime camere di estrusione 41 e con le seconde camere di estrusione 42

contigue a queste ultime.

Intervenendo sullo stato di apertura delle terze valvole 15 e

delle quarte valvole 22 è possibile far affluire l’uno o l’altro degli adesivi rispettivamente a tali prime o seconde camere di estrusione;

in tal modo è possibile ottenere in uscita dall’utensile di estrusione

3 una serie di strati di adesivo lateralmente affiancati tra loro e

TC/I58I6 D-PF

presentanti la voluta composizione.

Nell’esempio realizzativo raffigurato in figura ventiquattro sono stati ad esempio ottenuti due primi strati 32a di un primo adesivo e due secondi strati, indicati con i numeri 32b, di un secondo adesivo, disposti alternati tra loro.

Aprendo sia la terza valvola 15 che la quarta valvola 22 che controllano rimmissione rispettivamente in una prima camera di estrusione 41 e nella seconda camera di estrusione 42 posizionata

inferiormente a questa ultima, è possibile far fuoriuscire contemporaneamente entrambi gli adesivi da tali prima e seconda camera di estrusione, così da ottenere la spalmatura di un doppio strato.

Con riferimento alle figure 23 e 26, tale distribuzione degli strati di adesivo in uscita può essere ottenuta anche con una configurazione semplificata della struttura di testata di spalmatura

1, in cui il corpo 2 presenta solamente il terzo condotto 12, ed il quarto condotto 16, da cui fuoriescono rispettivamente, attraverso una o più terze valvole 15 e quarte valvole 22, altrettanti secondi e terzi canalini di adduzione 14 e 20 comunicanti rispettivamente con una o più prime camere di estrusione 41 e con una o più seconde

camere di estrusione 42.

Con riferimento alle figure dalla 27 alla 30, è possibile alimentare il primo condotto 4 ed il secondo condotto 5 con due distinti adesivi o con un adesivo ed un opportuno catalizzatore, e quindi il quinto condotto 17 con un ulteriore adesivo.

TC/15816 D-PF τν∑::3 A OC 0 1 23

Aprendo le prime e le seconde valvole 8 e 9, gli adesivi o l’adesivo ed il catalizzatore contenuti rispettivamente nel primo e nel secondo condotto si immettono nel canale di miscelazione 10, da cui fuoriescono, miscelati, attraverso i primi canalini di estrusione 11, immettendosi nelle prime camere di estrusione 41.

Aprendo le quinte valvole 23, l’adesivo contenuto nel quinto condotto 17 si immette nei quarti canalini di adduzione 21 e fuoriesce quindi dalle terze camere di estrusione 43.

Come illustrato in figura 30, l’adesivo che fuoriesce dalle

prime camere di estrusione 41 e l’adesivo che fuoriesce dalle sottostanti seconde camere di estrusione 43 vengono estrusi contemporaneamente; tali adesivi permangono l’uno sopra l’altro a causa dei loro diversi pesi specifici, dando quindi origine ad un doppio strato, indicato in figura trenta con il numero 34, composto

da uno strato inferiore 34a del primo adesivo (proveniente dai quarti canalini di immissione 21) e da uno strato superiore 34b del secondo adesivo (proveniente dai primi canalini di immissione 11).

Chiudendo la prima e la seconda valvola che si immettono in

un determinato canale di miscelazione 10, oppure una delle quinte valvole 23, si può anche ottenere l’estrusione di un solo strato di adesivo o miscela di adesivi, rispettivamente da una delle terze camere di estrusione 43 o delle prime camere di estrusione 41; si

può così ottenere in uscita una voluta distribuzione di adesivi, non rappresentata nelle allegate figure, costituita da una serie di strati lateralmente affiancati, di cui uno o più costituiti da un singolo

TV 2005 A 000 1 23 TC7158I6 D-PF

strato dell’uno o dell’altro adesivo, ed uno o più costituiti da un

doppio strato analogo a quello indicato con il numero 34 in figura

30.

Con riferimento alle figure 28, 29 e 30, tale distribuzione

1, in cui il corpo 2 presenta solamente il primo condotto 4 ed il

secondo condotto 5, convergenti tra loro in un opportuno canale di miscelazione 10 con P interposizione delle prime e delle seconde

valvole; il corpo 2 presenta inoltre il quinto condotto 17, comunicante, attraverso le quinte valvole 23, con i quarti canalini

di adduzione 21 .

In tale configurazione semplificata sulla superficie superiore

37 del corpo 2 sono ricavate solamente le prime e le terze camere di estrusione.

Con riferimento alle figure dalla 3 1 alla 34, è poi possibile alimentare, il terzo condotto 12, il quarto condotto 16 ed il quinto

condotto 17 con dei distinti adesivi e/o con uno stesso adesivo a

diverse grammature.

Aprendo le terze valvole 15, le quarte valvole 22 e le quinte

valvole 23, tali adesivi si immettono rispettivamente nei secondi

canalini di adduzione 14, nei terzi canalini di adduzione 20 e nei

quarti canalini di adduzione 21, e da questi rispettivamente nelle

prime, seconde e terze camere di estrusione.

I tre adesivi fuoriescono quindi contemporaneamente

TV 2CC3 A 0 0 0 1 2 3 TC/15816.D-PF

rispettivamente dalle prime, seconde e terze camere di estrusione mutuamente sovrapposte, dando origine ad un triplo strato, indicato

in figura trentaquattro con il numero 35, costituito da uno strato

inferiore 35a del primo adesivo (proveniente dai quarti canalini di Z 9 e S CO

immissione 21), da uno strato intermedio 35b del secondo adesivo <

> < u r»ss « 3⁄4 (proveniente dai terzi canalini di immissione 20) e da uno strato

superiore 35c (proveniente dai secondi canalini di immissione 14)

£ y z cs del terzo adesivo (o eventualmente ancora dal primo adesivo). il Chiudendo selettivamente le terze, quarte e quinte valvole, è

inoltre possibile ottenere l’estrusione di un singolo strato di adesivo

o anche di un doppio strato; si può così ottenere in uscita una

distribuzione di adesivi, non rappresentata nelle allegate figure,

costituita da una serie di strati lateralmente affiancati, di cui uno o

più costituiti da un singolo strato di un voluto adesivo ed eventualmente uno o più da un doppio strato, ed uno o più da un

triplo strato.

Con riferimento alle figure 32, 33 e 34, tale distribuzione

degli strati di adesivi in uscita può essere ottenuta anche con una

configurazione semplificata della struttura di testata di spalmatura

1 , in cui il corpo 2 presenta solamente il terzo, il quarto ed il quinto

condotto e le rispettive terze, quarte e quinte valvole, attraverso cui

gli stessi comunicano rispettivamente con i secondi, terzi e quarti

canalini di adduzione.

In tale configurazione semplificata sulla superficie superiore

37 del corpo 2 sono ricavati una pluralità di gruppi di tre camere di

26

I

ì TV ΟΑΛ A 0 0 0 1 2 3 TC/158I6 D-PF

estrusione, costituiti ognuno da una prima, una seconda, ed una terza camera di estrusione, comunicanti rispettivamente con uno o più secondi, terzi o quarti canalini di adduzione.

Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitata una struttura di testata di spalmatura che consente di applicare in volute aree di un substrato, un voluto adesivo e/o diversi adesivi e/o uno stesso adesivo a grammature differenziate, e/o un strato multiplo di

adesivi.

La struttura di testata di spalmatura secondo il trovato consente quindi di realizzare aree a grammatura differenziata e con impiego anche di adesivi differenziati, così da poter ridurre (si è constatato anche fino al 70%) il quantitativo di adesivo strutturale

(più costoso) richiesto.

Inoltre la struttura di testata di spalmatura secondo il trovato consente di ottenere la spalmatura su di un substrato di un voluto numero di strati di adesivo lateralmente affiancati, presentanti una voluta larghezza.

In più la struttura di testata di spalmatura secondo il trovato permette di miscelare diversi adesivi o un adesivo ed un opportuno catalizzatore direttamente nel corpo.

Tramite la struttura di testata di spalmatura secondo il trovato

è inoltre possibile ottenere, anche in un solo passaggio, la spalmatura di un film multistrato di adesivi, così da poter utilizzare prodotti con buona tenuta su substrati diversi

TC/158I6.D-PF

TV 2006 A 0 Q 0 1 2

Grazie alla possibilità di ottenere la spalmatura di adesivi in più strati si evita inoltre di dover usare adesivi pregiati anche nel caso in cui il loro utilizzo sia richiesto solo da una delle due superfici a cui gli stessi vanno applicati.

Ancora, nei casi in cui l’adesivo oltre ad una funzione strutturale assolva anche al compito di “riempire” superfici porose

(ad esempio nella laminazione di prodotti riciclati o di prodotti su supporti in pannello truciolare), la struttura di testata di spalmatura

secondo il trovato consente di ridurre lo spreco di prodotto “pregiato”, facendo assolvere la funzione non strutturale ad una resina povera e l’effetto strutturale ad un sottile strato di resina pregiata.

Inoltre la struttura di testata di spalmatura secondo il trovato consente di realizzare, anche con una sola passata, una membrana che presentante in determinate zone caratteristiche di traspirata lità ed in altre un effetto di barriera al vapore.

In più la struttura di testata di spalmatura secondo il trovato

si presta ad essere utilizzata sia per la spalmatura di adesivi termoplastici che di adesivi a freddo.

In più i costi di produzione della struttura di testata di

spalmatura secondo il trovato si mantengono contenuti, essendo realizzata con componenti di facile produzione e/o assemblaggio.

Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche

e varianti, tutte rientranti nell’ambito del medesimo concetto

inventivo.

TC/15816 D-PF Λ 0 ~ 0 1 2 3

Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate.

Naturalmente la selezione della adduzione all’utensile di

estrusione della voluta tipologia di adesivi e/o miscele di adesivi e/o catalizzatori può avvenire, oltre che mediante l’attivazione o meno delle menzionate e predisposte valvole, anche con mezzi equivalenti quali, ad esempio, l’interposizione di opportune piastre, selettivamente forate, tra il corpo e l’utensile di estrusione.

Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims

TV2C05 A 00 0 1 23 TC/I58Ì6.D-PF R I V E N D I C A Z I O N I 1 ) Struttura di testata di spalmatura, particolarmente di uno o più adesivi o miscele di adesivi, sia del tipo termofusibile che a freddo, che si caratterizza per il fatto di comprendere un corpo presentante due o più condotti, tutti distinti o di cui due o più convergenti, comunicanti ognuno con uno o più canalini di adduzione per il convogliamento di detti uno o più adesivi o miscele di adesivi ad una o più camere di estrusione ricavate sulla

superficie superiore di detto corpo, a detto corpo essendo superiormente associabile un elemento di riscontro per detti uno o più adesivi o miscele di adesivi che fuoriescono da dette una o più camere di miscelazione.
2) Struttura di testata di spalmatura, come alla rivendicazione 1, che si caratterizza per il fatto che dette una o più camere di estrusione sono disposte sovrapposte e/o lateralmente affiancate tra loro.
3) Struttura di testata di spalmatura, come alla rivendicazione 1, che si caratterizza per il fatto che in almeno una di dette una o

più camere di estrusione confluiscono almeno due di detti uno o più canalini di adduzione comunicanti rispettivamente con uno diverso di detti due o più condotti.
4) Struttura di testata di spalmatura, come alla rivendicazione 1, che si caratterizza per il fatto che una o più di dette una o più camere di estrusione presentano, secondo un asse longitudinale a detto corpo, lunghezze ridotte, così da costituire dei microcanali, TV 2005 A 0 9 0 1 2 3 TC/158I6 D-PF paralleli tra loro, disposti perpendicolarmente a detto asse longitudinale.
5) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che entro detto corpo sono ricavati un primo ed un secondo condotto, circa paralleli tra loro ed interessanti longitudinalmente detto corpo, che presentano rispettivamente uno o più primi e secondi accessi per uno o più adesivi o miscele di adesivi, o catalizzatori per adesivi, detti primi e secondi condotti essendo collegati tra loro

internamente a detto corpo.
6) Struttura di testata di spalmatura, come alle rivendicazioni 1 e 5, che si caratterizza per il fatto che detti primo e secondo condotto comunicano rispettivamente con uno o più primi e con uno o più secondi condotti di uscita, convergenti a due a due, con l’eventuale interposizione di apposite prime e seconde valvole, in opportuni canali di miscelazione.
7) Struttura di testata di spalmatura, come alle rivendicazioni 1 e 6, che si caratterizza per il fatto che detti uno o più primi e secondi condotti di uscita sono ricavati secondo assi

sostanzialmente perpendicolari a detti primo e secondo condotto, detti uno o più primi e secondi condotti di uscita essendo distribuiti, preferibilmente equispaziati, rispettivamente lungo detti primo e secondo condotto.
8) Struttura di testata di spalmatura, come alle rivendicazioni 1 e 7, che si caratterizza per il fatto che da ognuno di detti canali di TV 2::3 A 000 1 23 TC/15816 D-PF miscelazione fuoriesce almeno un primo canalino di adduzione per il convogliamento di detti uno o più adesivi o miscele di adesivi ad una o più prime camere di estrusione ricavate su detta superficie superiore di detto corpo.
9) Struttura di testata di spalmatura, come alle rivendicazioni 1 e 8, che si caratterizza per il fatto che dette ima o più prime camere di estrusione risultano lateralmente affiancate ed allineate secondo un medesimo asse longitudinale a detto corpo.
10) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto corpo presenta un terzo condotto, circa parallelo a detti primo e secondo condotto, interessante longitudinalmente detto corpo e presentante uno o più terzi accessi per un adesivo, o miscela di adesivi, o catalizzatore per adesivi, da detto terzo condotto fuoriuscendo uno o più secondi canalini di adduzione per il convogliamento di detti uno o più adesivi o miscele di adesivi ancora a dette prime camere di estrusione, ad ognuna di dette prime camere di estrusione affluendo uno o più di detti primi canalini di adduzione ed uno o più di detti secondi canalini di adduzione.
11) Struttura di testata di spalmatura, come alle

rivendicazioni 1 e 10, che si caratterizza per il fatto che detti secondi canalini di adduzione sono collegati a detto terzo condotto attraverso terze valvole.
12) Struttura di testata di spalmatura, come alle rivendicazioni 1 e 11, che si caratterizza per il fatto che detti TV wn<c>A o<n>0 1 2 3 TC/I5816 D-PF secondi canalini di adduzione sono ricavati secondo assi sostanzialmente perpendicolari all’asse longitudinale di detto terzo condotto e sono distribuiti, preferibilmente equispaziati, lungo detto terzo condotto.
13) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto corpo presenta un quarto condotto, circa parallelo a detti primo,

secondo e terzo condotto ed interessante longitudinalmente detto corpo, presentante dei quarti accessi per un adesivo, o miscela di adesivi, da detto quarto condotto fuoriuscendo uno o più terzi canalini di adduzione per il convogl lamento di detti uno o più adesivi o miscele di adesivi ad una o più seconde camere di estrusione ricavate su detta superficie superiore di detto corpo.
14) Struttura di testata di spalmatura, come alle rivendicazioni 1 e 13, che si caratterizza per il fatto che detti terzi canalini di adduzione sono collegati a detto quarto condotto attraverso quarte valvole.
15) Struttura di testata di spalmatura, come alle rivendicazioni 1 e 14, che si caratterizza per il fatto che detti terzi canalini di adduzione sono ricavati secondo assi sostanzialmente

perpendicolari agli assi longitudinali di detto quarto condotto e sono distribuiti, preferibilmente equispaziati, lungo detto quarto condotto.
16) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto TV :™? A 000 1 23 TC/15816.D-PF corpo presenta un quinto condotto, circa parallelo a detti primo, secondo, terzo e quarto condotto, ed interessante longitudinalmente detto corpo, presentante dei quinti accessi per un adesivo, o miscela di adesivi, da detto quinto condotto fuoriuscendo uno o più quarti canalini di adduzione per il convogl lamento di detti uno o più adesivi o miscele di adesivi ad una o più terze camere di estrusione ricavate su detta superfìcie superiore dì detto corpo.
17) Struttura di testata di spalmatura, come alle

rivendicazioni 1 e 16, che si caratterizza per il fatto che detti quarti canalini di adduzione sono collegati a detto quinto condotto attraverso quinte valvole.
18) Struttura di testata di spalmatura, come alle rivendicazioni 1 e 17, che si caratterizza per il fatto che detti quarti canalini di adduzione sono ricavati secondo assi sostanzialmente perpendicolari agli assi longitudinali di detto quinto condotto e sono distribuiti, preferibilmente equispaziati, lungo detto quinto condotto.
19) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che dette seconde camere di estrusione e dette terze camere di estrusione

sono allineate rispettivamente secondo due assi disposti longitudinalmente a detto corpo, sostanzialmente paralleli e distanziati tra loro e rispetto all’asse secondo cui sono allineate dette prime camere di estrusione.
20) Struttura di testata di spalmatura, come alle TV 2::3 A 0 0 0 1 2 3 TC/15816.D-PF 1 rivendicazioni 1 e 19, che si caratterizza per il fatto che sulla 2 superfìcie superiore di detto corpo sono definiti una pluralità di 3 gruppi di tre dì dette camere di estrusione, affiancati lateralmente 4 tra loro, costituiti ognuno da una di dette prime camere di 5 estrusione, da una di dette seconde camere di estrusione, e da una 6 di dette terze camere di estrusione, disposte parallelamente tra loro 7 e all’asse longitudinale di detto corpo, 8
21) Struttura di testata di spalmatura, come alle

9 rivendicazioni 1 e 20, che si caratterizza per il fatto che la 10 conformazione e la dimensione di dette prima, seconda e terza Π camera di estrusione che compongono ognuno di detti gruppi 12 risultano le medesime. 13
22) Struttura di testata di spalmatura, come alle 14 rivendicazioni 1 e 21, che si caratterizza per il fatto che la 15 estensione longitudinale di dette prime, seconde e terze camere di 16 estrusione di ciascuno dì detti gruppi risulta uguale, mentre la 17 estensione longitudinale di due di detti gruppi affiancati tra loro 18 può essere uguale o diversa. 19
23) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle 20 rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che in 21 ognuno di detti gruppi di tre camere di estrusione, lo sbocco di 2 detta terza camera di estrusione, più vicina al piano di laminazione, 3 si trova, rispetto a detto piano di laminazione, ad una altezza

24 inferiore rispetto a detta, attigua, seconda camera di estrusione, >5 questa ultima trovandosi a sua volta ad una altezza inferiore ι rispetto a quella di detta, attigua, prima camera di estrusione presentante la maggiore distanza da detto piano di laminazione.
24) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti terzi canalini di adduzione e/o detti quarti canalini di adduzione comunicano con una o più ulteriori quarte camere di estrusione, presentanti conformazione e disposizioni diverse rispetto a dette

prime, seconde e terze camere di estrusione.
25) Struttura di testata di spalmatura, come alle rivendicazioni 1 e 24, che si caratterizza per il fatto che dette quarte camere di estrusione sono disposte secondo un asse perpendicolare a quello di dette prime, seconde e terze camere di estrusione, e risultano interposte tra ogni coppia di detti gruppi di tre dette camere di estrusione.
26) Struttura di testata di spalmatura, come alle rivendicazioni 1 e 25, che si caratterizza per il fatto che dette quarte camere di estrusione partono dal bordo perimetrale della superficie superiore di detto corpo rivolto, in uso, verso detto substrato.
27) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che sulla superfìcie superiore di detto corpo è ricavata, ad interessare lo sbocco almeno di dette terze camere di estrusione, più vicine a detto piano di laminazione, una scanalatura che pone su un piano inferiore lo sbocco di dette terze camere di estrusione rispetto al piano di giacitura di dette seconde e prime camere di estrusione. TV ΛΛΛΟ TC/I5816.D-PF A 0 ~ 0 1 23
28) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che una o più di dette prime e/o seconde e/o terze e/o quarte camere di estrusione presentano, secondo un asse longitudinale a detto corpo, lunghezze ridotte, così da costituire dei microcanali.
29) Struttura di testata dì spalmatura, come alle rivendicazioni 1 e 28, che si caratterizza per il fatto che detti microcanali sono disposti perpendicolarmente a dette prime,

seconde e terze camere di estrusione, sono paralleli tra loro e interposti tra due di detti gruppi di tre dette camere di estrusione.
30) Struttura di testata di spalmatura, come alle rivendicazioni 1 e 29, che si caratterizza per il fatto che la conformazione di detti microcanali rispetto a detta superfìcie superiore di detto corpo è a pettine, con denti presentanti due lunghezze diverse disposti preferibilmente in modo alternato.
31) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto elemento di riscontro presenta una conformazione circa

parallelepipeda, con sezione trasversale a trapezio rettangolo.
32) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto corpo presenta solamente detti primo e terzo condotto, da cui fuoriescono rispettivamente, attraverso una o più di dette prime e terze valvole, detti primi e secondi canalini di adduzione, su detta superficie superiore di detto corpo essendo ricavate soltanto dette jy oma A 00 0 1 23 TC/15816 D-PF prime camere di estrusione comunicanti ognuna, in ingresso, con uno di detti primi canalini di adduzione e con uno di detti secondi canalini di adduzione, dette prime camere di estrusione essendo lateralmente affiancate tra loro.
33) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto corpo presenta solamente detti terzo e quarto condotto, da cui fuoriescono rispettivamente, attraverso una o più di dette terze e

quarte valvole, detti secondi e terzi canalini di adduzione comunicanti rispettivamente con uno o più di detti microcanali disposti a pettine ed alternati tra loro.
34) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto corpo presenta solamente detti terzo e quarto condotto, da cui fuoriescono rispettivamente, attraverso una o più di dette terze e quarte valvole, detti secondi e terzi canalini di adduzione comunicanti rispettivamente con una o più di dette prime camere di estrusione e con una o più di dette quarte camere di estrusione.
35) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto corpo presenta solamente detti terzo e quarto condotto, da cui fuoriescono rispettivamente, attraverso una o più di dette terze e quarte valvole, detti secondi e terzi canalini di adduzione comunicanti rispettivamente con una o più di dette prime camere di estrusione e con una o più di dette seconde camere di estrusione. TC/15816 D-PF TV A 00 0 1 23 36) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto corpo presenta solamente detti primo e secondo condotto, convergenti tra loro in un detto canale di miscelazione con l’interposizione di dette prime e seconde valvole, detto corpo presentando inoltre detto quinto condotto, comunicante, attraverso dette quinte valvole, con detti quarti canalini di adduzione, su detta superficie superiore di detto corpo essendo ricavate solamente dette prime e terze camere di estrusione. 37) Struttura di testata di spalmatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto corpo presenta solamente detti terzo, quarto e quinto condotto e dette terze, quarte e quinte valvole, attraverso cui gli stessi comunicano rispettivamente con detti secondi, terzi e quarti canalini di adduzione, sulla superficie superiore di detto corpo essendo ricavati una pluralità di detti gruppi di tre dette camere di estrusione, costituiti ognuno da una di dette prime, seconde, e terze camere di estrusione, comunicanti rispettivamente con uno o più di detti secondi, terzi o quarti canalini di add

II Mandatario Dr. lng. Bruno (f AVASIN